L'innovazione delle soluzioni satellitari a supporto dell'agenda Digitale Italiana

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1 Roma, 13/2/2013 L'innovazione delle soluzioni satellitari a supporto dell'agenda Digitale Italiana La banda larga per garantire servizi e opportunità nei piccoli Comuni e nelle aree interne Mauro Savini Area Ambiente, Cultura e Innovazione ANCI

2 2 Il ruolo dei Comuni nell'attuazione dell'agenda Digitale Italiana I Comuni pur nella situazione di grande criticità che investe il settore pubblico locale si trovano sempre di più davanti all'esigenza di accelerare i processi di innovazione organizzativa e di servizio: Il DLCrescita 2.0 (DL 179 del 18/10/2012 convertito dalla Legge n. 221 del 17/12/2012) definisce importanti innovazioni che intervengono su ambiti di diretta competenza comunale Recenti processi di riforma istituzionale es: spending reviewimpongono nuovi modelli gestionali per le amministrazioni locali

3 3 Le priorità dei Comuni L ANCI ha contribuito ai lavori della cabina di regia dell Agenda digitale italiana avanzando una propria proposta normativa ancorata a tre principi: una agenda digitale permanente, vale a dire l istituzione di una governance continuativa del processo di sviluppo digitale del Paese i diritti digitali dei Comuni, ossia l azzeramento dei fattori ostativi alla presenza partecipativa del Comune nel mondo digitale (es. divario digitale) pochi interventi concreti per una azione di sistema, ossia l adozione di alcune iniziative concrete per rilanciare la crescita del tessuto economico e sociale attraverso le tecnologie dell informazione e della comunicazione

4 Il percorso dei Comuni verso l agenda digitale 4 La piena attuazione dell agenda digitale prevede un graduale cambio di passo che, inevitabilmente, conduce al paradigma "smart" E qui la vera sfida per i Comuni: ildigitalenonpuòpiùesserelostrumentoasupporto dei vari settori e uffici che compongono la casa comunale viceversa, l innovazione è il terreno ideale per una pianificazione strategica complessiva, improntata ai criteri di sostenibilità e qualità della vita + domanda di banda larga

5 5 DL Crescita 2.0: le leve e gli strumenti più servizi digitali ai cittadini (documento unificato, ricette mediche digitali, fascicolo universitario elettronico, domicilio digitale, pagamenti e titoli di trasporto elettronici ) azzeramento divario digitale (piano finanziario, semplificazione di procedure, ) pubblicazione di dati e informazioni in formato aperto servizi innovativi per una istruzione digitale quadro di governo e gestione delle comunità intelligenti supporto alle start-up

6 6 DL Crescita 2.0: importanti innovazioni su ambiti di diretta competenza comunale Documento Unificato CIE-TS Anagrafe Nazionale della Popolazione Residente -ANPR Sistemi di bigliettazione elettronica Semplificazioni per la realizzazione di infrastrutture BL/BUL Comunità intelligenti Open data Trasmissione di documenti per via telematica e contratti della PA firmati digitalmente Nuovi criteri per l acquisizione di software da parte della PA Obbligo di accettazione dei pagamenti elettronici

7 7 Un percorso in cui includere tutti Le innovazioni previste nell'agenda Digitale Italiana riguardano tutte le Amministrazioni comunali, a prescindere dalla loro classe dimensionale e di popolazione La banda larga, oltre ad essere un diritto da garantire a tutti i cittadini, è un prerequisito infrastrutturale indispensabile per erogare livelli di servizio uniformi a tutta la popolazione

8 8 La propensione dei Comuni italiani verso l'innovazione: fra smart cities e digital divide Un nucleo di grandi città che, in particolare grazie alla spinta dei bandi europei, ha avviato percorsi strutturati verso la Smart City attraverso un approccio olistico di messa a sistema di progetti e interventi in ottica unitaria, nonché di meccanismi di governancemultilivello fra attori pubblici, del mondo produttivo, del mondo bancario, della ricerca e della cultura Un numero significativo di Comuni, soprattutto medi, che negli anni hanno sperimentato e messo a regime interventi di qualità su settori specifici (mobilità sostenibile, e-government, efficientamentoenergetico, valorizzazione del patrimonio culturale, gestione integrata dei dati) e che ora iniziano a operare in direzione dell integrazione basata sulle ICT -con gli altri ambiti di intervento cittadino Contesti urbani, di area vasta e aree interne che, spesso a causa di un divide territoriale, dimensionale e infrastrutturale, appaiono ancora in ritardo rispetto all adozione di modelli di pianificazione e interventi basati sull integrazione delle reti e dei servizi

9 9 Non tutti i Comuni sono "smart" Finora le città che hanno intrapreso un cammino smart sono quelle di medio-grandi dimensioni per motivi facilmente intuibili: più risorse, presenza di soggetti economici e di ricerca, estensione del perimetro, etc... ma l Italia è caratterizzata da enti locali di piccole dimensioni che dovranno trovare un loro modello di comunità intelligente L obbligo di gestione associata delle funzioni fondamentali imposto dalla Spending Review ai piccoli Comuni può essere un opportunità per i territori di sviluppare il proprio percorso di innovazione

10 10 Focus: i numeri dei piccoli Comuni italiani Comuni con popolazione inferiore ai abitanti 54,1% del territorio 1/6 della popolazione residente (più di 10 milioni di abitanti) Quanti di questi territori sono ancora in digital divide?

11 11 Copertura in banda larga nella PA italiana Fonte: El.aborazione Telecom su dati ISTAT 2010

12 12 Focus: nuovi servizi e necessità per i piccoli Comuni che cambiano Per ridurre la spesa pubblica mantenendo al contempo i servizi essenziali per i cittadini, negli ultimi 2 anni si sono succedute norme in direzione dell obbligo della gestione in forma associata di funzioni e servizipertuttiicomuniconmenodi5.000abitanti: art. 23 d.l. 201/2011 art. 47-ter del D.L. 5/2012, (convertito con l. 35/2012) Art. 19 del D.L. 95/2012 (convertito conl. 135/2012, c.d. spending review) Obbligo di affidare ad un unica centrale di committenza l acquisizione di lavori, servizi e forniture Obbligo di esercitare esclusivamente in forma associata le funzioni legate alle ICT. Limite demografico minimo dell insieme dei Comuni: abitanti Obbligo di gestire in forma associata le funzioni fondamentali: 3 dal 1 gennaio 2013 e 9dal 1 gennaio Limite demografico minimo dell insieme dei Comuni: abitanti

13 13 Aumenta la domanda di banda larga: obbligo di gestione associata per i piccoli Comuni L esercizio in forma aggregata delle funzioni fondamentali dei piccoli Comuni, per essere efficace, non può prescindere da: un ripensamento generale, in ottica di completa reingegnerizzazione e efficientamento della macchina burocratica, dei processi e dei procedimenti amministrativi legati allo sviluppo di forme di cooperazione intercomunale unutilizzo pervasivodelleict,siaperiprocessichegiàleprevedono,siaperquelli reingegnerizzati Banda larga e eliminazione del digitaldivide come prerequisito fondamentale per l innovazione organizzativa dei piccoli Comuni

14 14 Aumenta la domanda di banda larga: nuove sfide per il rilancio delle aree interne Il rilancio delle aree interne, dove si concentrano la maggior parte dei piccoli Comuni, deve diventare una priorità nazionale, così come indicato negli orientamenti per la Politica di Coesione , al fine di: colmare il gap attualmente esistente in termini di effettiva facoltà di esercizio dei diritti di cittadinanza garantire livelli di servizio di assistenza e infrastrutturale in primis adeguati anche in una fase di diminuzione e redistribuzione delle risorse facilitare e supportare lo sviluppo di nuove attività economiche, innovative rispetto alle originali vocazioni territoriali Banda larga e eliminazione del digitaldivide come prerequisito fondamentale per lo sviluppo dei territori ora marginali

15 15 Una fase difficile per i Comuni, fra vincoli e criticità In generale, si registra una significativa reattività dei Comuni in direzione di programmazioni e realizzazioni innovative, pur perdurando la carenza di politiche nazionali esplicitamente mirate allo sviluppo urbano. A ciò si aggiunge: una estrema rigidità del Patto di Stabilità recentemente esteso anche ai piccoli Comuni - che di fatto riduce, e in molti casi azzera, le possibilità di investimento diretto dei Comuni per gli interventi di innovazione una significativa diminuzione, attualmente e nei prossimi anni, delle risorse finanziarie a disposizione delle amministrazioni locali un inasprimento di vincoli imposti dalla Spending Review che restringono la possibilità per i Comuni di dotarsi di strutture di ausilio in fase operativa passi indietro sul federalismo e sull'autonomia locale

16 16 PSI e riduzione dei trasferimenti: l'impatto sugli investimenti Per rispettare gli stringenti vincoli di bilancio imposti, i Comuni hanno ridotto del 23% gli investimenti negli ultimi 5 anni INVESTIMENTI FISSI LORDI DEI COMUNI Valori in milioni di euro Variazione cumulata Valori assoluti Variazione % annua -6,0% 2,1% -15,7% -4,7% -22,9% Fonte: IFEL

17 17 Le città che verranno: quali progetti i Comuni* prevedono di avviare nei prossimi 3 anni 0,8 0,6 46,42% 0,4 0,2 0 8,05% 0,33% 0,00% 1,33% 1,06% 2,97% 4,42% 2,28% 3,09% 9,35% 10,40% 0,03% 0,05% 10,24% *oltre ab. Fonte: Cittalia - Siemens

18 18 Grazie