Processi urbani e dinamiche di comunità II

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1 Anno accademico Dipartimento di Scienze umane e sociali Processi urbani e dinamiche di comunità II Renato Ferlinghetti Università degli Studi di Bergamo Centro Studi Sul Territorio L. Pagani Bergamo, 3 maggio 2019 e Bergamo, 15 maggio 2019

2 Processi urbani e dinamiche di comunità Il nostro percorso: Il processo di territorializzazione La geografia della geografia La Geografia urbana e la sua attualità Tanti modi di essere città (sito, posizione) La città di Bergamo, il nostro luogo di formazione Tanti modi di essere città il caleidoscopio urbano L urbanizzazione del mondo Popolazioni urbane Partecipazione e governance urbana e territoriale La rappresentazione cartografica Globalizzazione tra tensioni e opportunità Elaborati individuali Itinerari di studio

3 Attività sperimentale n. 1 Dal luogo di formazione alla formazione del luogo Stendi una breve relazione così strutturata: Copertina Premessa Stralcio della carta del Catasto Lombardo-veneto del 1853 con l indicazione della numerazione delle parcelle. Tabella con le indicazione della numerazione, della destinazione d uso, dei gelsi, del toponimo e della proprietà delle parcelle dell area del Palazzo Baroni secondo il Catasto Lombardo Veneto del Stralcio della carta del Catasto Lombardo-veneto del 1853 con l indicazione della destinazione d uso delle parcelle dell area di Palazzo Baroni.

4 La copertina, il nostro biglietto da visita Come articolarla? Autore (nome e cognome) Titolo Immagine evocativa Contesto di produzione dell elaborato

5 La premessa, l annuncio di un viaggio culturale Nella premessa indica almeno quattro motivi che ci hanno spinto a svolgere questa esperienza

6 Stampa uno stralcio del catasto relativo all area di Palazzo Baroni ed indica il numero dei singoli mappali XXXX? JJJJ? ZZZZ?

7 redisponi una tabella con le indicazioni del numero di mappale, la estinazione d uso, il n. di gelsi, il toponimo e la proprietà delle arcelle riportate nello stralcio del catasto relativo all area di alazzo Baroni. Parc ella Dest. uso Gels i Top oni mo Prop rietà

8 Stampa uno stralcio del catasto relativo all area di Palazzo Baroni e colora le diverse destinazioni d uso degli spazi aperti (edifici in nero, arativo rosso, prato verde, giardino arancio, vigneto blu, orti e ortaglie giallo, incolti, zerbi, pascoli marrone) XXXX? JJJJ? ZZZZ?

9 Indicazione schematica dell area di Palazzo Baroni da prendere in esame per l analisi cartografica

10 Le carte e la tabella il cuore dell elaborato Nell elaborazione delle carte e della tabella ricordati di inserire la didascalia e la legenda. Per la carta della destinazione d uso delle parcelle abbiamo concordato di colorare in nero gli edifici, in verde i prati, in arancio i giardini, in giallo orti e ortaglie, in rosso coltivi da vanga ed arativi, in marrone gli incolti, i pascoli e gli zerbi.

11 Le nome redazionali, un invito alla cortesia verso il lettore Inserisci il testo a bandiera Numera le pagine portare le prime bozze del lavoro giovedì 2 maggio, che andrà consegnato entro giovedì 9 maggio

12 La città la casa dell uomo

13 La definizione di città un impresa assai complessa Si può tentare di definire la città in modo assai diverso. Tutte le città hanno in comune questo soltanto: che ciascuna è sempre un insediamento circoscritto, almeno relativamente: è una borgata, non una o più abitazioni isolate ( ): essa è una grossa borgata. Max Weber (1979), La città, p. 3 La città è quindi un insediamento agglomerato

14 Possibili classificazioni delle città: in base alle loro funzioni Le funzioni costituiscono l elemento di continuità di una città, a volte una città è sorta per svolgere una specifica funzione e da questa ha tratto occasione per svilupparsi e rafforzarsi come struttura urbana. Le città del commercio (città di confine, città portuali) Le città del potere (Città capitali, le città stato e stato città, città fortezza e città fortificate, le città sacre) Le città della produzione (città minerarie, città contadine, città della bonifica agraria, città della pesca, città manifatturiere, città industriali, città fabbrica) Le città della conoscenza e della cultura Le città del turismo

15 Le città del commercio E la funzione più antica delle città, Ancor oggi la funzione commerciale con tutte le funzioni ad essa collegate continua ad essere una delle funzioni principali della città contemporanea, Lo spazio pubblico destinato al mercato diviene nella città storica l elemento strutturante e centrale dell agglomerato urbano: Agorà nella città greca, souk (suq) in quella islamica, il bazar in quelle indiane e persiane, il forum in quelle romane La funzione commerciale è anche nel nome di molte città: Forlì (Forum Livii), Empoli da emporio, ecc., Nel medioevo europee le grandi piazze delle città storiche svolsero funzione commerciale oltre che di rappresentanza e religiosa.

16 Dai mercati della città alle città mercato. Le città anima del commercio Sopra il mercato Ballarò a Palermo, Sotto Orio Center a Bergamo Orio al Serio

17 Souk di Marrakech in Marocco

18 Le città del commercio Dal medioevo europeo due tipi di città commerciale: città mercato continentali a vasto raggio di relazione e città mercato locali con relazioni contenute al proprio ambito territoriale. Le città commerciali continentali sono spesso divenute le città internazionali (Milano, Francoforte, Amburgo, Amsterdam, ecc.), le più avanzate di queste sono divenute esempi di città globali (Londra, Parigi), le città commerciali locali sono spesso divenute città medie di interesse storico artistico. - città di Confine (Livigno, El Paso, Andorra, Dubai, Singapore, ecc.) - città portuali storicamente legate al Mediterraneo, poi agli oceani e anche ai grandi fiumi. - morfologia delle città portuali: di costa alta, di estuario, con fronte marittimo occupato dai servizi portuali e industriali, separazione tra città e fronte mare oggi spesso oggetto di attivo recupero grazie a ingenti interventi di trasformazione urbanistica e architettonica.

19 Livigno il paese delle neve, tra Svizzera e Italia un luogo difficile, reso facile dal commercio franco e dal turismo Livigno posto a oltre 1800 m s.l.m. centro tra i più alti d Italia

20 Genova fronte a mare. Si nota lo stacco tra la città e il fronte marittimo un tempo ambito esclusivo del servizi marittimi e portuali ora in parte recuperato all uso pubblico

21 Le città portuali, da luogo di scambio a città stato, a città globali Le città portuali ebbero particolare fino al XIX secolo per le difficoltà incontrate nei trasporti via terra, superati con l introduzione della ferrovia. Dopo il mille molte città porto divennero città stato (Repubbliche marinare), con il XVI e le grandi scoperte delle nuove terre presero il sopravvento i porti oceanici sia europei (Cadice, Lisbona, Amsterdam, Londra, Liverpool, Bordeaux, Anversa, ecc.) che delle colonie (New York, Boston, Rio de Janeiro, Buenos Aires, Dakar, Lagos, Mombasa, Città del Capo. Calcutta, Hong Kong, Singapore, Shangai, Sidney, Melbourne, ecc. Nei paesi di origine coloniale i porti storici condizionano ancora le reti urbane dei rispettivi paesi

22 Il Porto di Rotterdam lungo la Nuova Mosa, canale artificiale formato da un ramo del Reno e da altri fiumi minori. E una tipica città d estuario sviluppata lungo l andamento dei numerosi corsi d acqua

23 La rinascita dei fronti marittimi

24 Dalla città chiusa monofunzionale alla città aperta polifunzionale Home pagine dell Acquario di Genova

25 La Fiera di Bergamo il centro commerciale storico di Bergamo, di valore continentale

26 La nuova fiera, una nuova centralità urbana di peso urbanistico

27 La Fiera di Bergamo.dal 903 un risorsa anche sociale ed assistenziale per la città La Fiera di Bergamo nel prato di S. Alessandro era antichissima e vi affluivano mercanti anche d oltre confine. Nel 903 (?) Berengario I donava il terreno al vescovo Adalberto che nel 913 lo cedeva ai Canonici di San Vincenzo e da questi passo nel 1438 al comune di Bergamo. Il comune cedette successivamente i suoi diritti di dazio all ospedale di S. Marco di Bergamo. Il Senato Veneto riconobbe i vantaggi della grande Fiera concedendole nel 1560 l esenzione da tutti i dazi per otto giorni e della metà dei dazi per altri quattro. La franchigia tanto ne accrebbe la ricchezza e la frequenza che l 11 gennaio 1732 gli Anziani della città «nello scopo d assicurare da gravi danni le mercanzie decretarono che sopra il prato di San Alessandro di ragione del comune di Bergamo, alle botteghe amovibili solite ad erigersi per l esercizio della fiera fossero sostituite cinquecentoquaranta botteghe di pietra»

28 La Fiera di Bergamo, una delle manifestazioni commerciali più importanti d Europa

29 Una nuova centralità urbana generata nel periodo veneziano Realizzazione a monte del Prato detto di S. Alessandro del grande edificio della Fiera ( ) Il grandioso corpo di fabbrica della Fiera, realizzato da Giambattista Caniana ( ) era intersecato da nove strade interne longitudinali e cinque trasversali e raccoglieva 540 botteghe strutturate in pianterreno e un ammezzato per alloggio. Sui quattro lati della Fiera di innalzavano i Torresini destinati ai corpo di guardia e uffici direttivi. Le dodici porte, tre per lato, erano chiuse da cancelli di ferro durante l anno quando le botteghe erano vuote e disabitate. Al centro della Fiera vi era uno spazio aperto con fontana, tuttora esistente (Piazza Dante). La Fiera era aperta per l intero mese di Agosto e vedeva affluire decine di migliaia di commercianti italiani e stranieri

30 La fiera in muratura di Bergamo, la struttura interna: nove viali longitudinali, cinque trasversali, tre accessi per lato

31 La Fiera di Bergamo, da motore economico a peso per la città. Alla ricerca di una nuova centralità urbana

32 Concorsi per la ridestinazione dell area della Fiera (1906, 1907); vincitore Marcello Piacentini (25 anni!) attuata tra il 1923 e il 1931

33 Il Centro Piacentiniano un percorso di qualità Elevato livello della committenza Elevato livello del progetto Il progetto architettonico si inchina alla storia e alla forma urbis (si salva l ampia veduta su città alta) Si nota la predominanza dell interesse pubblico su quello privato nell utilizzo degli spazi più pregiati Si rispetta l uso tradizionale dell area (Luogo di ritrovo e di passeggio) Si pone al centro il cittadino/pedone e le sue tradizioni consolidate Si privilegia l uso degli spazi aperti pubblici rispetto all edificato determinando una elevata permeabilità visiva e fisica del nuovo centro cittadino

34 Il progetto architettonico si inchina alla storia e alla forma urbis (si salva l ampia veduta su città alta)

35 Il Centro Piacentiniano un percorso di qualità Elevato livello della committenza Elevato livello del progetto Il progetto architettonico si inchina alla storia e alla forma urbis (si salva l ampia veduta su città alta) Si nota la predominanza dell interesse pubblico su quello privato nell utilizzo degli spazi più pregiati Si rispetta l uso tradizionale dell area (Luogo di ritrovo e di passeggio) Si pone al centro il cittadino/pedone e le sue tradizioni consolidate Si privilegia l uso degli spazi aperti pubblici rispetto all edificato determinando una elevata permeabilità visiva e fisica del nuovo centro cittadino

36 Il Centro Piacentiniano un percorso di qualità Nel Centro Piacentiniano è preminente lo spazio pubblico su quello privato

37 Il Centro Piacentiniano un percorso di qualità Elevato livello della committenza Elevato livello del progetto Il progetto architettonico si inchina alla storia e alla forma urbis (si salva l ampia veduta su città alta) Si nota la predominanza dell interesse pubblico su quello privato nell utilizzo degli spazi più pregiati Si rispetta l uso tradizionale dell area (Luogo di ritrovo e di passeggio) Si pone al centro il cittadino/pedone e le sue tradizioni consolidate Si privilegia l uso degli spazi aperti pubblici rispetto all edificato determinando una elevata permeabilità visiva e fisica del nuovo centro cittadino

38 Il Centro Piacentiniano un percorso di qualità Si privilegia l uso degli spazi aperti pubblici rispetto all edificato determinando una elevata permeabilità visiva e fisica del nuovo centro cittadino

39 Nuove centralità per un nuovo centro finanziario e amministrativo. Gli uffici pubblici del centro piacentiniano

40 Il nuovo centro piacentiniano negli anni trenta: un elegante passeggio per la città ora motorizzata..

41 Una nuova centralità urbana, per una nuova città, piazza Dante, il cuore della vecchia Fiera nella nuova città

42 Il verde come matrice del centro piacentiniano e degli edifici adiacenti

43 Possibili classificazioni delle città: in base alle loro funzioni Le funzioni costituiscono l elemento di continuità di una città, a volte una città è sorta per svolgere una specifica funzione e da questa ha tratto occasione per svilupparsi e rafforzarsi come struttura urbana. Le città del commercio (città di confine, città portuali) Le città del potere (Città capitali, le città stato e stato città, città fortezza e città fortificate, le città sacre) Le città della produzione (città minerarie, città contadine, città della bonifica agraria, città della pesca, città manifatturiere, città industriali, città fabbrica) Le città della conoscenza e della cultura Le città del turismo

44 Le città del potere In alcuni frangenti alcune città del commercio divennero, a partire dall età comunale, anche sede del controllo politico, militare amministrativo, culturale e religioso. Accentrando su di se il potere economico, sociale e territoriale dando origine a una specifica serie di città del potere: le città capitali, le città stato, le città fortezza, le città fortificate, e le città sacre. La capitale - estesamente città capitale di Stato o, in altri contesti, capitale politica - è in senso proprio la città che ospita la sede del governo di uno Stato. Il termine capitale deriva dall'aggettivo latino capitalis, a sua volta dal sostantivo caput. Quest'ultimo designava il capo nelle sue varie accezioni, ad es. come parte principale del corpo umano o animale (testa), o come origine, o come guida, o appunto come città principale di una nazione. A Roma era infatti riservato l'appellativo di Caput Mundi (capitale del mondo).

45 Categorie di città: la forma politica Uno Stato può del resto avere una o più capitali, ufficiali o no. Quest'ultimo caso riguarda ad es. il Sudafrica (che ne possiede ben tre: Città del Capo, Bloenfontein e Pretoria) e, nelle immediatezze della riunificazione, la Germania (Berlino e Bonn). Come dimostra proprio il caso sudafricano, i vari poteri dello Stato (o i vari rami dell'amministrazione) possono essere dislocati nelle diverse capitali. Alcuni Stati, in ragione del clima, hanno avuto e hanno una capitale estiva e una capitale invernale. Città capitale Capitali appositamente fondate: Washingston (1791) Casa Bianca, Campidoglio, secondo il modello urbanistico del parco di Versailles. Grandi arterie con i nome degli stati confederati si irradiano simbolicamente dalla Casa Bianca (sede del Presidente) e dal Campidoglio (sede del Congresso). Brasilia (1960) immaginata come un grande uccello dalle ali spiegate Madrid (1561), Canberra (1911), ecc.

46 La zona dove sorge Canberra fu scelta come sede della capitale nazionale nel 1908 e, come Brasilia e poche altre capitali del mondo, fu una città appositamente progettata per questo scopo. Il concorso internazionale indetto per la sua realizzazione fu vinto dall'architetto statunitense Walter Burley Griffin, di Chicago, e i lavori di costruzione iniziarono il 20 febbraio La struttura della città fu fortemente influenzata dal movimento delle città giardino ed include vaste aree di vegetazione spontanea, che hanno valso a Canberra il soprannome di "capitale del bush". Nonostante la sua crescita sia stata rallentata dalle due guerre mondiali e dalla Grande depressione economica del 1929, Canberra emerse come una città in pieno sviluppo dopo la seconda guerra mondiale. Il nome "Canberra" deriva sia dal nome inglese della località Canberry che dalla parola Ngunnawal Kambera, che significa "luogo d'incontro". Il nome Ngunnawal sembra riferirsi al fatto che la zona ospitasse un corroboree, una cerimonia ricorrente, tenuta durante la migrazione stagionale degli Ngunnawal per festeggiare il transito primaverile degli sciami delle farfallebogong.

47 Canberra. Le città capitali presentano una massiccia presenza di edifici monumentali, destinati ad ospitare i massimi poteri della stato, gli uffici ministeriali, le rappresentanze diplomatiche straniere.

48 Canberra città della rappresentanza politica. Le città capitali presentano una massiccia presenza di edifici monumentali, destinati ad ospitare i massimi poteri della stato, gli uffici ministeriali, le rappresentanze diplomatiche straniere. In alcuni casi la città di rappresentanza può dare origine a una città nella città come la città proibita a Pechino

49 Il vecchio e il nuovo Parlamento a Canberra

50 Categorie di città: la forma politica Città capitale La posizione geografica può svelare le volontà storiche che i governanti hanno nel crearsi la capitale o del destino che immaginano per il paese. Brasilia, Madrid esprimono un desiderio di centralità e di accentramento. San Pietroburgo,(1712, da Pietro I) esprime la volontà dello zar di aprirsi all Europa. Ritorno del ruolo di capitale a Mosca dopo la rivoluzione bolscevica volontà di centralità e chiusura rispetto all Europa Anche la variazione delle capitali italiane esprime un desiderio di centralità: Torino, Firenze, Roma ( ), ecc. Mobilità e fissità delle capitali.

51 Categorie di città: la forma politica Città capitale e città primato La città primato: Fra gli insediamenti urbani di qualunque paese generalmente un centro primeggia per numero di abitanti, estensione dell abitato, ricchezza e capacità produttiva. Spesso in Europa la città primato è la capitale. In Europa, e non solo, esiste una correlazione inversa rilevante fra dimensione demografica dello stato e incidenza del ruolo della capitale in questa dimensione (dal 5 al 20 per cento, con casi del 3%, al 55% dell Islanda). Paesi con capitali es. di città primato capitali: Francia, Regno Unito, Islanda, Grecia, Romania, Danimarca, Ungheria, Austria, ecc.

52 Città capitale e città primato Le città del potere Le città primato capitali divengono gradualmente non solo vertici dei sistemi politici statali e luoghi di raccordo tra questi e il sistema internazionali, ma anche simboli monumentali dello spirito nazionale, nodi fondamentali delle reti di comunicazioni, nuclei centrali della finanza e dell economia pubblica, centri di turismo cosmopolita, poli di attrazione delle migrazioni interne. Londra è un altra cosa è di un altra dimensione è il luogo delle decisioni storiche (M. Wise, 1989); Parigi è unita a tutto l insieme dei francesi da stretti legami ( ) essi non si sentono mai estranei Barrère e Cassou-Mounat (1991). Relazioni tra capitale e città primato (+/-) sovraccarico di popolazione e di utenza, elevato costo della vita, condizioni ambientali negative / centralità rispetto alla rete dei servizi e delle comunicazioni, opportunità economiche e culturali, ecc.

53 Categorie di città: la forma politica Città stato Dimensioni statuali contenute con un solo polo urbano in cui si collocano la sede degli organi di governo, il luogo delle attività economiche di scambio, la sede degli uffici religiosi, le strutture di difesa, produttive e residenziali. (Atene, Sparta, Volterra, Cerveteri, Principato di Monaco, Repubblica di S.Marino, Città del Vaticano, ecc.) Il caso dei comuni medioevali considerabili come città stato

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