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4 In questa Dichiarazione Ambientale vengono fornite informazioni sull impatto e sulle prestazioni ambientali dello Stabilimento di Ferrara. In particolare i dati consuntivati al 31 dicembre 2013 riguardano: i dati tecnici il numero dei dipendenti interventi impiantistici e gestionali che hanno avuto risvolti sulla valutazione degli aspetti ambientali gli eventi di comunicazione gli audit ambientali le variazioni organizzative le manutenzioni ordinarie e straordinarie i dati infortunistici la consuntivazione negli anni delle azioni inserite nei Piani di miglioramento precedenti Inoltre, viene illustrata la situazione a maggio 2014 per quanto riguarda: le politiche attuate la sintesi degli accadimenti ed eventi in campo ambientale la valutazione della significatività degli aspetti ambientali diretti la valutazione della significatività degli aspetti ambientali indiretti lo stato d avanzamento del Piano di miglioramento gli aggiornamenti legislativi, sottoscrizione o revisione di accordi volontari con Enti Locali Viene altresì fatto un consuntivo del triennio relativo al periodo di validità della Registrazione EMAS conseguita. Informazioni per il pubblico S.E.F. - Stabilimento di Ferrara fornisce informazioni sugli aspetti ambientali e tecnici dello Stabilimento ai soggetti interessati e alla popolazione. La Dichiarazione Ambientale viene divulgata all esterno nel corso di incontri con la popolazione e spedita ogni anno alle funzioni pubbliche e associazioni attuando un progetto annuale di comunicazione; inoltre è sempre disponibile presso lo Stabilimento e sul sito internet della Società eni.it. Per ulteriori informazioni anche relativamente alle Dichiarazioni precedenti rivolgersi a: Responsabile di Stabilimento Ing. Carlo De Carlonis Tel Fax Indirizzo carlo.decarlonis@enipower.eni.it Rappresentante per la Direzione del Sistema di Gestione Ambientale Dott. Matteo Penazzi Tel Fax Indirizzo matteo.penazzi@enipower.eni.it

5 Presentazione del Responsabile di Stabilimento Profilo della Società Eni Il Sistema di Gestione Ambientale Gli aspetti ambientali Obiettivi e Piano di miglioramento Glossario La Società EniPower Politiche in ambito di Salute, Sicurezza e Ambiente Politica S.E.F. in materia di salute, sicurezza, ambiente, energia e incolumità pubblica Lo Stabilimento S.E.F. di Ferrara Breve descrizione dei processi relativi alle Centrali CTE3 e CTE2 Interventi impiantistici e gestionali significativi dal punto di vista ambientale Sintesi degli accadimenti ed eventi in campo ambientale Normative e altre prescrizioni ambientali Valutazione conformità legislativa Formazione Comunicazione e partecipazione del personale Gestione del controllo operativo Prestazioni ambientali Controllo e registrazione della documentazione Audit ambientali La struttura organizzativa L IDENTIFICAZIONE DEGLI ASPETTI AMBIENTALI Aspetti ambientali diretti Emissioni Emissioni gas serra Scarichi idrici Produzione dei rifiuti Qualità del suolo e della falda Impiego di risorse naturali ed energetiche Acqua Effetti sull ecosistema Rumore Odori Amianto Sostanze dannose per l ozono e gas fluorurati a effetto serra Campi elettromagnetici Biodiversità Impatto visivo Aspetti ambientali indiretti LA SIGNIFICATIVITÀ DEGLI ASPETTI AMBIENTALI Resoconto del Piano di miglioramento Piano di miglioramento Schede di sintesi del Piano di miglioramento Allegato tecnico n. 1: Consuntivazione negli anni delle azioni inserite nel Piano di miglioramento. Allegato tecnico n. 2: Dati analitici acque di scarico anno 2013 Allegato tecnico n. 3: Tipologia e quantità rifiuti prodotti da S.E.F. nel triennio

6 Questa Dichiarazione è stata prodotta con il contributo delle seguenti persone: Centrale di Ferrara Matteo Penazzi Enrico Paolucci Giovanni Ioimo Flavio Tarroni Responsabile Salute, Sicurezza, Ambiente e Qualità e Rappresentante della Direzione Responsabile Produzione Responsabile Servizi Tecnici Responsabile Programmazione Assetti e Analisi Industriali Sede San Donato Milanese Piazza Vanoni, 1: Ezio Bini Cristina Malingher Stefano Gattucci e approvato da: Carlo De Carlonis Responsabile Salute, Sicurezza, Ambiente e Qualità EniPower Responsabile Ambiente EniPower Responsabile Qualità e Coordinamento Sistemi di Gestione EniPower Responsabile Stabilimento di Ferrara

7 Dichiarazione di approvazione Società EniPower Ferrara Centrale di Ferrara Piazzale G. Donegani 12 Ferrara Codice di attività: NACE Produzione di energia elettrica NACE Fornitura di vapore e aria condizionata NACE Raccolta, trattamento e fornitura di acqua Questo Stabilimento è dotato di un Sistema di Gestione Ambientale i cui risultati sono comunicati al pubblico conformemente al Regolamento CE 1221/2009, e successive modifiche e integrazioni, che definisce il sistema comunitario di ecogestione e audit per le seguenti attività: - produzione e fornitura di energia elettrica e vapore in cogenerazione tramite gas naturale; - produzione e fornitura di acque di processo mediante impianti di chiarificazione, osmosi inversa e resine a scambio ionico. La verifica effettuata dal verificatore ambientale presso lo Stabilimento S.E.F. di Ferrara ha riscontrato il rispetto dei requisiti posti dal Regolamento CE 1221/2009 di ecogestione e audit ambientale. Ha constatato, inoltre, che la Dichiarazione Ambientale tratta tutti gli aspetti ambientali legati all attività del sito, fornendo informazioni chiare e attendibili. Il verificatore accreditato RINA Services SpA IT-V-0002 Via Corsica, Genova ha verificato e convalidato questa Dichiarazione Ambientale in data 30/06/2014. La Società EniPower Ferrara, Stabilimento di Ferrara si impegna a trasmettere all organismo competente sia i necessari aggiornamenti annuali sia la revisione della Dichiarazione Ambientale completa ogni tre anni dalla data di registrazione/rinnovo, mettendoli a disposizione del pubblico secondo quanto previsto dal Regolamento CE 1221/2009.

8 Piazzetta del Castello 6

9 EniPower Stabilimento di Ferrara / Dichiarazione Ambientale EMAS 2013 Presentazione del Responsabile di Stabilimento Il presente documento aggiorna, con i dati e le informazioni al 31/12/2013, la Dichiarazione Ambientale dello Stabilimento S.E.F. di Ferrara, redatta in conformità al Regolamento EMAS 761/2001 dell Unione Europea sull adesione volontaria delle organizzazioni a un sistema comunitario di eco-gestione e audit. Come già avvenuto per gli anni passati questa Dichiarazione Ambientale è pertanto finalizzata a descrivere le attività, gli aspetti ambientali, il sistema di gestione, gli obiettivi e i programmi di miglioramento ambientale relativi all organizzazione di S.E.F. di Ferrara. La continuità delle prestazioni ambientali conseguite negli ultimi anni con l applicazione del Sistema di Gestione e il raggiungimento degli obiettivi di miglioramento pianificati sono la testimonianza dell impegno che S.E.F. pone sempre più per una produzione di qualità a tutto tondo e dell attenzione verso tutti i portatori di interesse con particolare riferimento a quelli locali che ospitano i siti produttivi. 7

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11 Profilo della Società Eni Il Sistema di Gestione Ambientale Gli aspetti ambientali Obiettivi e Piano di miglioramento Glossario Cicli combinati - Vista sud-ovest

12 Profilo della Società Profilo della Società Eni Eni è un impresa integrata che opera in tutta la filiera dell energia ed è presente oggi con persone in 90 Paesi del mondo. La forte presenza nel mercato del gas, le operazioni nel GNL, le competenze industriali nella generazione elettrica e raffinazione con il sostegno di capacità di ingegneria e realizzative di rilevanza mondiale, consentono a Eni di presidiare tutte le fasi della creazione di valore dalla ricerca alla commercializzazione degli idrocarburi e di perseguire opportunità e progetti congiunti nel mercato. Fig. 1 - Struttura societaria Eni 10

13 EniPower Stabilimento di Ferrara / Dichiarazione Ambientale EMAS 2013 La Società EniPower Ad oggi EniPower SpA, con le sue controllate EniPower Mantova SpA e S.E.F. Srl, dispone di 8 centrali elettriche nei siti petrolchimici di Brindisi, Ferrara, Mantova e Ravenna e nelle Raffinerie di Ferrera Erbognone (PV), Livorno e nel sito di trigenerazione di Bolgiano. Il sito di Nettuno (Roma) ospita le attività fotovoltaiche di Eni- Power: sono comprese sia la produzione di celle e moduli fotovoltaici in silicio cristallino, sia le attività di commercializzazione del prodotto a marchio Eurosolare e quelle di progettazione e fornitura di sistemi chiavi in mano. Con una potenza installata di 5,2 GW EniPower si colloca fra i primi produttori nazionali di energia elettrica e al primo posto come produttore di vapore tecnologico. Gli impianti EniPower proseguono la loro originale vocazione di fornitori di energia elettrica per i siti industriali ospitanti e sono dimensionate per cedere parte dell energia prodotta alla rete di trasporto nazionale. Fig. 2 - Gli Stabilimenti EniPower in Italia Bolgiano (MI) Oggi: 40 MW 2014: 60 MW Mantova** 836 MW Ferrera Erbognone (PV) MW Livorno 199 MW Ferrara* 841 MW Ravenna 972 MW Brindisi MW Nettuno Fotovoltaico * S.E.F (Società EniPower Ferrara) ** EniPower Mantova 11

14 Profilo della Società Politiche in ambito di Salute, Sicurezza e Ambiente La politica in materia di salute, sicurezza, ambiente, energia e incolumità pubblica di S.E.F. La Società, nel pieno rispetto della legislazione vigente, delle norme e degli accordi volontari sottoscritti, e in coerenza con il Codice Etico, il Modello 231 societario, le policy Eni, e tutte le normative Eni in tema HSE, energia e security, opera con tutte le proprie strutture perseguendo una gestione sostenibile dei temi sociali e ambientali correlati ai servizi e prodotti di tutte le proprie aree di business. La Società adotta quindi un comportamento responsabile verso gli stakeholder, contribuendo a uno sviluppo economico che, nell utilizzo delle risorse, soddisfi i fabbisogni delle presenti generazioni senza compromettere quelli delle generazioni future. In questa logica, EniPower integra nel proprio modello di business l innovazione tecnologica con la tutela e la valorizzazione delle persone, dell ambiente e della società nel suo complesso. La Società svolge le proprie attività imprenditoriali secondo modalità che garantiscano, in ogni momento, la sicurezza e la salute di dipendenti, contrattisti e clienti, l integrità degli asset, la tutela dell incolumità pubblica, la gestione efficiente della risorsa energetica, la salvaguardia dell ambiente, assicurando che ogni eventuale effetto negativo su di esso sia ridotto ai livelli minimi tecnicamente ed economicamente conseguibili. La Società contribuisce da sempre con le proprie capacità tecnologiche e competenze professionali al benessere e al miglioramento della qualità della vita delle comunità in cui opera. 12

15 EniPower Stabilimento di Ferrara / Dichiarazione Ambientale EMAS 2013 Politica S.E.F. in materia di salute, sicurezza, ambiente, energia e incolumità pubblica La Società, nello svolgimento delle proprie attività, si impegna ad assicurare che: Pubblica le attività siano gestite nel rispetto della legislazione vigente, delle politiche e linee guida Eni in materia, della normativa volontaria Amministrazione sottoscritta, delle prescrizioni e delle disposizioni aziendali. Sicurezza e salute Protezione dell ambiente Prodotto Fornitori Materie prime e prodotti Miglioramento continuo Verifiche e riesami Informazione, formazione e comunicazione Sviluppo tecnologico Organizzazione Security gli impianti siano progettati e gestiti in modo da minimizzare i rischi per la salute e per la sicurezza dei dipendenti, dei contrattisti, dei clienti e delle comunità adottando i principi, gli standard e le soluzioni che costituiscono le best practices internazionali; sia privilegiata la prevenzione degli incidenti, degli infortuni e delle malattie professionali; tutti i lavoratori, ciascuno secondo le proprie attribuzioni e competenze, siano responsabili della gestione della salute e della sicurezza. siano utilizzate le migliori tecnologie disponibili e siano adottate le best practices internazionali ai fini del miglioramento continuo nella gestione operativa, nella promozione dell efficienza energetica, nella prevenzione dell inquinamento e nella riduzione dell impatto climalterante connesso all uso di combustibili fossili; siano controllati, ridotti progressivamente e mantenuti ai minimi valori, in relazione agli assetti di marcia e alle attività svolte, gli scarichi liquidi, le emissioni gassose e i rifiuti; siano eseguite le bonifiche e le dismissioni di impianti esistenti, nel rispetto e senza arrecare danno all ambiente circostante. siano soddisfatti i requisiti dei prodotti, richiesti implicitamente e/o esplicitamente dai clienti. siano utilizzati fornitori qualificati; adottino metodiche tese alla prevenzione della salute e della sicurezza dei propri lavoratori anche quando operano al di fuori della Società; siano informati e in possesso della presente Politica nonché delle modalità di comportamento nei riguardi dell ambiente e dei rischi specifici per la sicurezza; siano a conoscenza dell impatto, reale o potenziale, relativamente al consumo e all uso dell energia delle proprie attività/prodotti; siano a conoscenza che la società promuove l acquisto di prodotti e servizi energicamente efficienti finalizzati al miglioramento delle prestazioni energetiche. siano stoccate, movimentate ed utilizzate materie prime e chemicals a minor rischio per la salute, la sicurezza e l ambiente, per le quali gli stabilimenti possiedano le informazioni necessarie, riguardanti le caratteristiche di pericolosità, da fornire al personale operativo per la corretta movimentazione, stoccaggio e utilizzo degli stessi. ogni attività sia gestita, a tutti i livelli, avendo come obiettivo permanente il miglioramento continuo delle prestazioni in materia di salute, sicurezza, energia e ambiente. siano effettuate le periodiche attività di reportistica, audit, analisi degli esiti dei sistemi di controllo e revisioni delle procedure gestionali e operative; siano eseguite verifiche periodiche per: - verificare la conformità alle politiche e alle procedure interne - assicurare il controllo delle situazioni di pericolo conoscibili - assicurare l efficacia del Sistema di Gestione Aziendale - valutare le prestazioni aziendali - individuare e definire obiettivi di miglioramento. vi sia l effettivo coinvolgimento e consultazione dei lavoratori, anche attraverso i loro rappresentanti per la salute, la sicurezza e l ambiente; i dipendenti siano resi consapevoli dei rischi connessi con le attività operative dell azienda e siano messi in condizione di operare responsabilmente e consapevolmente, anche mediante attività di addestramento e processi di informazione; i dipendenti siano resi consapevoli dell impatto del proprio ruolo e delle attività da loro svolte quotidianamente nel perseguimento degli obiettivi di prestazione energetica; siano implementati strumenti per la condivisione delle esperienze e delle conoscenze; siano comunicati periodicamente sia ai propri dipendenti sia all esterno i risultati conseguiti in materia di salute, sicurezza e ambiente, instaurando un dialogo costruttivo con gli stakeholder; si collabori con le Autorità per la predisposizione di idonei piani di emergenza e di quant altro necessario per la salvaguardia delle comunità. siano dedicate adeguate risorse allo sviluppo tecnologico per l utilizzo di prodotti e processi sempre più compatibili con l ambiente e orientati ad incrementare la salute e la sicurezza dei lavoratori e delle comunità. siano destinati agli incarichi connessi alla gestione delle attività aziendali, ivi comprese le problematiche ambientali, energetiche e di sicurezza, soggetti con capacità e caratteristiche professionali adeguate. siano poste in atto azioni atte a prevenire qualsiasi azione o evento doloso o colposo, che possano arrecare nocumento attuale o potenziale, alle risorse umane e ai beni materiali e immateriali dell Azienda. La Società, durante il Riesame della Direzione, verifica periodicamente l adeguatezza, l attualità e la corretta applicazione dei contenuti della presente politica in materia di salute, sicurezza, ambiente, energia e incolumità pubblica in base a: modifiche apportate Policy e MSG Eni in materia di Salute, Sicurezza, Ambiente e Incolumità Pubblica; PRESIDENTE SEF modifiche apportate al sistema normativo Eni e societario in materia HSE e Security; modifiche del corpo legislativo HSE ed energia di riferimento; nuove esigenze e modifiche operative; modifiche di standard internazionali, best practice e procedure di settore; eventuali risultanze attività di auditing sulle tematiche HSE ed energetiche. Tratto da POL.HSE.pro-01_sef_r03 Politica in materia di Salute, Sicurezza, Ambiente, Energia e Incolumità Pubblica Emissione del 4 novembre 2013 a firma del Presidente. 13

16 Profilo della Società Lo Stabilimento S.E.F. di Ferrara Lo Stabilimento S.E.F. è situato nel sito multisocietario di Ferrara; con le proprie produzioni copre i fabbisogni energetici del sito nonché parte dei consumi elettrici nazionali. Gli impianti gestiti dalla Società EniPower Ferrara Srl (S.E.F.) sorgono all interno dello Stabilimento Petrolchimico di Ferrara, in un area pari a circa 300 ha, dove operano attualmente altre importanti realtà produttive. Fig. 3 - Qualifica dipendenti Le attività principali di S.E.F. sono: produzione e vendita di energia elettrica e vapore attraverso la nuova centrale a cicli combinati e la centrale tradizionale CTE2 (in riserva fredda e autorizzata all esercizio per non più di 500 ore/anno); produzione e vendita di acqua chiarificata e di acqua demineralizzata dagli impianti CHIARI 3 / DEMI 3 con gli impianti CHIARI 2 e DEMI 2 fermi pronti a partire al bisogno. Fig. 3 - Planimetria Gli impianti S.E.F. sorgono all interno dello Stabilimento Petrolchimico di Ferrara, a circa 4 km dal centro storico e 3 km dal Fiume Po. Lo Stabilimento confina: a Est con il canale Boicelli, che costituisce una idrovia che collega Ferrara al Fiume Po; a Nord e Ovest con il Canale Bianco; a Sud con il canale Cittadino, affluente di destra del Po di Volano; a Ovest con aree agricole, commerciali e industriali. Nello Stabilimento sorto nel 1941, operano attualmente le seguenti realtà produttive: Yara: produzione di ammoniaca (potenzialità di t/a) e urea (potenzialità di t/a); Lyondellbasell: produzione di polipropilene, leghe polimeriche, supporti per catalizzatori e Centro Ricerche G. Natta; Polymia: produzione di tecnopolimeri; versalis: produzione di polietilene ed elastomeri (potenzialità complessiva di t/a); Sapio: produzione e distribuzione di gas tecnici per l insediamento (azoto, aria compressa e idrogeno); Ifm: società consortile che fornisce diversi servizi all insediamento quali antincendio, infermeria, vigilanza, tecnico di turno, trattamento acque reflue dell insediamento (trattamento fino a m 3 /h di reflui con scarico in condotta comunale), fornitura acqua dal Fiume Po, fornitura acqua potabile prodotta da Hera SpA, ecc.; Centro Energia Ferrara: produzione di energia elettrica e vapore. 14

17 EniPower Stabilimento di Ferrara / Dichiarazione Ambientale EMAS 2013 Breve descrizione dei processi relativi alle Centrali CTE3 e CTE2 La Centrale a ciclo combinato CTE3 da 800 MW di Ferrara è composta da due isole di potenza identiche e dai sistemi ausiliari, necessari al funzionamento della centrale e alla fornitura di servizi allo Stabilimento Petrolchimico. Detta realtà è suddivisa in due aree fondamentali: - Area Isole di Potenza e Sistemi Ausiliari; - Area Stazione Gas Naturale. La stazione è alimentata a gas naturale dalla rete di distribuzione Snam Rete Gas. La linea gas naturale connette la Stazione Gas Naturale con le Isole di Potenza con un percorso principalmente in tratturo e per brevi tratti interrato. La Centrale di Cogenerazione a Ciclo Combinato da 800 MW di Ferrara produce energia elettrica immessa nella Rete Elettrica di Trasmissione Nazionale (RTN) attraverso una Sottostazione Elettrica AT e un cavidotto, in terna binata, che si connette al punto di consegna nella Sottostazione di Interconnessione alla linea a 380 kv Ostiglia - Ferrara Focomorto, e distribuisce l energia elettrica alle utenze dello Stabilimento Petrolchimico attraverso una nuova rete elettrica a 132 kv. Ciascuna isola di potenza è composta da una turbina a gas con relativo generatore elettrico, un generatore di vapore a recupero termico, una turbina a vapore con relativo generatore elettrico, dai sistemi ausiliari di macchina e dai sistemi elettrici e di automazione di gruppo. I servizi forniti allo Stabilimento sono i seguenti: distribuzione vapore 4.5 bar allo Stabilimento Petrolchimico; distribuzione vapore 18 bar allo Stabilimento Petrolchimico; distribuzione energia elettrica allo Stabilimento Petrolchimico distribuzione acqua chiarificata allo Stabilimento Petrolchimico; distribuzione acqua demineralizzata allo Stabilimento Petrolchimico. La Centrale a Ciclo Combinato CTE3 da 800 MW di Ferrara è composta dalle seguenti unità: Generale e Apparecchiature Comuni; Unità Turbina a Gas (Apparecchiature Comuni); Unità Turbina a Vapore (Apparecchiature Comuni); Unità Caldaia a Recupero (Apparecchiature Comuni) e Ciclo Termico; Unità Trattamento Acqua Reflua; Sistema Antincendio; Sistema di Raffreddamento; Sistema Gas Naturale; Sistema Aria Strumenti, Aria Servizi e Azoto; Sistema Trattamento Acqua Primaria; Sistema Generatore Diesel di Emergenza. Fabbricato di Direzione K 192 Drive-in. La Centrale CTE2, in riserva fredda e autorizzata all esercizio per non più di 500 ore/anno, è una Centrale termoelettrica a metano, utilizzata per la produzione di energia elettrica e di vapore tecnologico da inviare alle varie utenze del sito petrolchimico di Ferrara. Il sistema di produzione acqua ad uso industriale è composto da una sezione di produzione di acqua chiarificata, suddivisa su due linee al 50% installate all aperto, e da una sezione di produzione di acqua demineralizzata basata sulla tecnologia ad osmosi inversa, suddivisa su due linee al 50% installate nel fabbricato servizi ausiliari. La sezione di produzione di acqua chiarificata è dimensionata per alimentare il sistema di produzione di acqua demineralizzata, per effettuare il reintegro della torre di raffreddamento evaporativa della Centrale e per soddisfare l esportazione di acqua chiarificata alle utenze del sito petrolchimico. La sezione di produzione di acqua demineralizzata è dimensionata per effettuare il reintegro dei due cicli combinati della Centrale, a compensazione dell esportazione di vapore e degli spurghi di caldaia, e per soddisfare l esportazione di acqua demineralizzata alle utenze del sito petrolchimico. L energia elettrica agli impianti produttivi siti nello Stabilimento viene distribuita da S.E.F. a partire da una stazione primaria, denominata S2 (132 kv) che collega elettricamente la Centrale a cicli combinati S.E.F. alla già esistente rete di distribuzione interna a 132 kv, rendendo disponibile l energia prodotta dalla stessa alle utenze industriali all interno dello Stabilimento. L alimentazione elettrica degli impianti produttivi dello Stabilimento è assicurata in via prioritaria dalla Centrale a cicli combinati, ed in emergenza attraverso la RTN. Per quanto riguarda la rete di distribuzione interna di media tensione a 6kV, questa è normalmente conformata in assetto distributivo a doppio radiale del tipo a neutro isolato ed è suddivisa tra 5 cabine principali di smistamento (CS1, CS2, CS3, CS4, C70). In queste 5 cabine di smistamento convergono le fonti di energia e da queste vengono derivate le cabine periferiche che alimentano le utenze a 6-0,5-0,38-0,22 kv degli impianti di Stabilimento. Nello Stabilimento S.E.F. trovano occupazione 68 unità lavorative suddivisi tra dirigenti, quadri, impiegati e operai come indicato in figura 4 dedicate all esercizio, alla manutenzione degli impianti e allo svolgimento di alcuni servizi a supporto della produzione. Inoltre, alcune attività, soprattutto quelle di tipo specialistico, vengono svolte da personale esterno attraverso appalti. Fig. 4 - Ripartizione personale per qualifica Dirigenti Quadri Impiegati Operai

18 Profilo della Società Interventi impiantistici e gestionali significativi dal punto di vista ambientale Bonifica della falda S.E.F. continua nell opera di bonifica della falda superficiale e della falda confinata in accordo con quei documenti autorizzativi rilasciati dall Autorità compente e citati nei successivi specifici paragrafi. Monitoraggio qualità dell aria del territorio S.E.F. mantiene attiva la convenzione con ARPA ed Herambiente per la gestione della stazione di monitoraggio della qualità dell aria sita in zona Cassana (FE). Tale stazione, di proprietà S.E.F., assieme a quella sita in zona Barco, alla quale hanno partecipato tutte le coisediate, sono entrate a pieno titolo nella rete di monitoraggio territoriale della qualità dell aria gestita dall ARPA. Sintesi degli accadimenti ed eventi in campo ambientale Protocollo comunicazione eventi rilevabili dall esterno Nel dicembre 2013 è stato ufficializzato e reso attivo dalla prefettura di Ferrara un documento per informare tempestivamente gli Enti Locali in caso di eventi che, pur non essendo configurabili come emergenze di sito, siano rilevabili dall esterno. Si tratta di: Rumorosità; Fumosità; Luminosità; Emissione di sostanze odorigene. Produzione Nel triennio di riferimento sono state portate a termine le seguenti fermate per manutenzione programmata: Anno 2011 Fermata Minor del gruppo CC1 dal giorno 12 febbraio 2011 al giorno 15 febbraio Fermata Minor del gruppo CC2 dal giorno 23 ottobre 2011 al giorno 3 novembre Anno 2012 Fermata Minor del gruppo CC1 dal giorno 11 marzo 2012 al giorno 18 marzo Fermata Major 1 del gruppo CC2 dal giorno 1 novembre 2012 al giorno 6 dicembre Anno 2013 Fermata Major del gruppo CC1 dal giorno 1 marzo 2013 al giorno 6 aprile Fermata Minor del gruppo CC2 dal giorno 14 settembre 2013 al giorno 22 settembre Di seguito sono indicate le produzioni dello Stabilimento suddivise per tipologia. La produzione totale, definita energia elettrica equivalente, è stata calcolata sommando all energia elettrica prodotta dagli alternatori il contenuto energetico del vapore sotto forma di exergia 2. Il risultato della somma rappresenta quindi l energia elettrica che sarebbe stata prodotta qualora non fosse stato distribuito vapore ai clienti del sito multisocietario ma avesse lavorato in turbina sino alla condensazione. Fig. 5 - Produzione energia elettrica e vapore Produzione energia elettrica e vapore Produzioni annue vapore in t E.E. in MWh Vapore 4,5 bar Vapore 18 bar Energia elettrica netta Energia elettrica equivalente Il programma di manutenzione ordinario per i cicli combinati prevede, due tipologie di manutenzione in funzione della durata: minor e major. La manutenzione del tipo minor è eseguita con frequenza mediamente annuale, la manutenzione denominata major è eseguita con frequenza mediamente triennale. 2 Exergia: si definisce exergia la quantità di energia elettrica che sarebbe prodotta qualora il vapore distribuito ai clienti fosse utilizzato completamente in turbina per produrre solamente energia elettrica. A titolo di esempio una turbina dalla quale si prelevano 10 t/h di vapore con una pressione di 50 bar per i clienti produce una minor quantità di energia elettrica, circa 3 MW, di una turbina di pari caratteristiche in cui una analoga quantità di vapore viene lasciata espandere completamente. 16

19 EniPower Stabilimento di Ferrara / Dichiarazione Ambientale EMAS 2013 Dalla figura 5 si può vedere che il consumo di vapore 4.5 bar, distribuito da S.E.F. al sito multisocietario, nel triennio ha subito una significativa riduzione come conseguenza dell autoproduzione che alcune società del sito sono in grado di effettuare a partire dalla combustione dei propri off-gas. Significativa è anche la riduzione di produzione di energia elettrica che si è avuta nel 2013 causa la minor richiesta sul mercato. Nella figura 6 è stato riportato il bilancio di massa dello Stabilimento nel Fig. 6 - Bilancio di massa Bilancio dello Stabilimento (al 31/12/2013) ACQUA DI PO m 3 VAPORE Vapore acquistato/recuperato t ENERGIA ELETTRICA NETTA PRODOTTA MWh COMBUSTIBILI tep * Gas naturale Sm 3 Gasolio 584 kg VAPORE PRODOTTO NETTO t ACQUA CHIARI Venduti m 3 CHEMICALS/ADDITIVI t ACQUA DEMI Venduti m 3 EMISSIONI IN ATMOSFERA EFFLUENTI LIQUIDI Depurati m 3 RIFIUTI Pericolosi Non pericolosi 69 t t CO 2 Nox CO t 371 t 178 t Il quadro complessivo del 2013, vede, rispetto al 2012, la riduzione delle produzioni precedentemente citata, con conseguente riduzione dei consumi di combustibile e delle emissioni in atmosfera. Produzione di rifiuti, effluenti liquidi e consumo di chemicals non sono direttamente correlabili alla produzione di energia elettrica in quanto derivanti da processi che risentono di altre variabili quali: eventuali attività di manutenzione, demolizione/costruzione e qualità delle acque del Fiume Po per quanto riguarda i rifiuti; domanda interna e qualità delle acque del fiume per quanto riguarda chemicals ed effluenti liquidi. 17

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21 Profilo della Società Il Sistema di Gestione Ambientale Gli aspetti ambientali Obiettivi e Piano di miglioramento Glossario Portale alta tensione

22 Il Sistema di Gestione Ambientale Il Sistema di Gestione Ambientale La Società EniPower Ferrara ha ottenuto nel maggio 2012 la Registrazione EMAS n. IT e a maggio 2013 ha ricevuto, da parte dell Ente di Certificazione, la verifica ispettiva per la sorveglianza della Certificazione ISO 14001:2004 e per la convalida dell ultimo aggiornamento della Dichiarazione Ambientale. Questa verifica ha evidenziato la conformità del Sistema di Gestione Ambientale che costituisce una parte del Sistema di Gestione Aziendale e individua le responsabilità, le procedure e gli strumenti necessari per il perseguimento dei programmi e il conseguimento degli obiettivi di miglioramento e per l ottimizzazione delle prestazioni ambientali. In particolare presso lo Stabilimento di Ferrara: è attiva una politica ambientale; è costantemente aggiornata la Dichiarazione Ambientale; è definito e attuato un Piano di miglioramento delle prestazioni ambientali; è definito e attuato un Piano di formazione del personale in materia ambientale; tutti i predetti elementi sono stati sottoposti ad audit; la Direzione dello Stabilimento, sulla base delle risultanze dell audit e delle non conformità, riesamina la politica e gli obiettivi e il Sistema di Gestione Ambientale. Inoltre, S.E.F. ha effettuato, ai fini della Certificazione EMAS, un analisi ambientale iniziale degli aspetti che hanno un impatto ambientale pertinente alle attività dell organizzazione. Sono inoltre correttamente individuati e valutati tutti gli aspetti ambientali relativi a modifiche, anche lievi, di processo o modalità di esercizio, secondo quanto stabilito nelle procedure aziendali. Gli aspetti ambientali pertinenti vengono monitorati annualmente e valutati per la loro significatività come indicato nelle procedure aziendali. Di seguito sono illustrate nel dettaglio l applicazione del Sistema di Gestione Ambientale nelle sue principali caratteristiche: Valutazione conformità legislativa Anche nel corso del 2013 sono stati sempre rispettati tutti i limiti sia per quanto riguarda le emissioni in atmosfera sia per quanto riguarda gli scarichi idrici, anche la gestione dei depositi temporanei dei rifiuti avviene in conformità alla normativa vigente. Formazione Il Responsabile di Stabilimento garantisce la formazione e l informazione di tutto il personale sulle tematiche ambientali. A tale scopo si svolgono corsi secondo un Piano di formazione annuale che tiene conto delle esigenze di formazione e addestramento del personale sulla base delle singole attività svolte. Tali corsi assicurano: un informazione di base sulla politica ambientale; la conoscenza dei requisiti della normativa ambientale a tutti i livelli aziendali; una formazione specifica sulla struttura del Sistema di Gestione di Salute, Sicurezza e Ambiente e sul proprio ruolo nell ambito dell organizzazione a tutti coloro che sono coinvolti nel Sistema; la verifica del livello di apprendimento. Infine sono previsti corsi di addestramento per tutte le funzioni che svolgono attività operative con implicazioni ambientali. Nel corso del 2013 è stato approntato un impegnativo programma di formazione che ha coinvolto tutti i dipendenti dello Stabilimento. Fig. 7 - Formazione HSE Normative e altre prescrizioni ambientali Il Responsabile di Stabilimento assicura l individuazione e la corretta gestione delle prescrizioni derivanti dalla normativa applicabile e delle altre prescrizioni volontariamente sottoscritte che sono applicabili allo Stabilimento. Sono inoltre correttamente individuati e valutati tutti gli aspetti ambientali relativi a modifiche anche lievi di processo o modalità di esercizio HSE Ambiente

23 EniPower Stabilimento di Ferrara / Dichiarazione Ambientale EMAS 2013 In figura 7 si riporta l andamento delle ore di formazione con lo spaccato tra quelle di natura squisitamente ambientale e quelle di salute e sicurezza (HS). Tutte le attività formative hanno riscontrato un buon interesse da parte di tutti i partecipanti. La principale attività per sensibilizzare continuamente il personale sulle tematiche ambientali sono le riunioni di salute, sicurezza e ambiente che nel corso dell anno sono state, a tutti i livelli dell organizzazione, 19. Oggetto di tali riunioni è l esame delle problematiche in materia di salute, sicurezza e ambiente; particolare attenzione viene data alle segnalazioni del personale, in modo da: individuare responsabilità e tempi per la soluzione di problematiche; esaminare e monitorare con continuità le prestazioni del Sistema di Gestione Ambientale; fare il punto delle attività formative, dell attuazione del Piano di miglioramento e della soluzione delle non conformità riscontrate. Queste riunioni sono inoltre lo strumento per una piena consapevolezza di tutto il personale: sulla politica ambientale e gli obiettivi conseguenti; sugli aspetti ambientali significativi e i loro impatti associati con le attività svolte; sulle proprie responsabilità nel conseguimento del rispetto dei requisiti richiesti dalla gestione ambientale. Queste riunioni non sono entrante nel conto delle ore di formazione, ma come informazione che nel 2013 è stata pari a 347 ore e ha interessato tutti i dipendenti dello Stabilimento. Comunicazione e partecipazione del personale Lo Stabilimento mantiene un attiva comunicazione esterna sia con gli organismi preposti alla tutela ambientale, sia con gli organismi designati alla sorveglianza delle attività aziendali, nel rispetto di quanto imposto dalla normativa vigente, nonché con la comunità locale e altri soggetti interessati. All interno dello Stabilimento è assicurata costantemente un adeguata comunicazione ambientale attraverso i diversi livelli e unità dell organizzazione. Inoltre, vengono affrontati temi legati all ambiente e al Sistema di Gestione Ambientale anche nelle riunioni periodiche di salute, sicurezza e ambiente con un meccanismo a cascata e a risalita. Infatti dalla riunione di Direzione le informazioni discendono alle singole riunioni di Unità, fino alle riunioni condotte dai Responsabili in turno con la propria squadra, trattando le medesime argomentazioni. Da queste risalgono poi le osservazioni ambientali sino al vertice dello Stabilimento. Nel 2013 lo Stabilimento ha avuto modo di incontrare i propri dipendenti il 21 giugno 2013 per la tradizionale Giornata della Sicurezza, nella quale vengono illustrati i risultati raggiunti nell ambito della sicurezza e dell ambiente. Questo momento è anche un mezzo di comunicazione per illustrare gli obiettivi della Società in tali campi vista la presenza di alti dirigenti societari. Sempre in tale occasione è stato divulgato il progetto eni in safety, progetto che mira a correggere/eliminare quegli aspetti comportamentali che rimangono tuttora la causa principale degli eventi infortunistici. Altro strumento di comunicazione è la Dichiarazione Ambientale che viene inviata oltre che ai portatori d interesse istituzionali come le Autorità locali, i sindacati e le associazioni ambientaliste presenti nel territorio, a chiunque eventualmente ne faccia richiesta. Insieme a tale documento è stato distribuito anche il Bilancio di Sostenibilità della società. Gestione del controllo operativo L operatività che può avere impatti ambientali è gestita tramite procedura dedicata e controllata, ove applicabile, con strumentazione soggetta a periodiche tarature. Tutti i dati consuntivati riguardanti gli aspetti/impatti ambientali, ad esempio emissioni in atmosfera, scarichi idrici, rifiuti, stoccaggio e movimentazione prodotti chimici, risorse energetiche, vengono raccolti ed elaborati dalle unità che li gestiscono e inviati all unità HSEQ che provvede, ove di competenza, a redigere report sia per la valutazione delle prestazioni sia per la divulgazione. Tutto ciò è previsto nell apposita procedura sulla gestione dei dati ambientali. Nel corso dell anno, in particolare, è stata affinato lo studio del quadro emissivo dei cicli combinati in diversi assetti di marcia, permettendo l ottimizzazione di esercizio degli stessi con l abbassamento delle condizioni di minimo tecnico. Poter marciare a un minimo tecnico inferiore consente un risparmio delle risorse naturali (in particolare gas naturale) e un minor livello emissivo delle macchine. Prestazioni ambientali Nel corso del 2013 la direzione aziendale e tutta l organizzazione ha posto particolare attenzione al raggiungimento e al mantenimento delle prestazioni ambientali relative agli aspetti ambientali diretti e indiretti. L analisi delle prestazioni ambientali viene rivista in parte in occasione delle riunioni periodiche di salute, sicurezza e ambiente e completamente in occasione del riesame annuale della direzione. Controllo e registrazione della documentazione La documentazione del Sistema di Gestione Ambientale viene gestita in modo da garantirne l aggiornamento, la rintracciabilità nei luoghi di lavoro e la standardizzazione. 21

24 Il Sistema di Gestione Ambientale Audit ambientali Nel corso del 2013 il Sistema di Gestione Ambientale è stato verificato in queste occasioni: maggio 2013: audit del Certificatore esterno per il mantenimento della Certificazione ISO 14001; maggio 2013: audit del Certificatore esterno per il mantenimento della Registrazione EMAS; luglio 2013: audit interno di I livello di conformità legislativa ambientale; settembre 2013: audit interno di II livello di conformità legislativa ambientale da parte della sede EniPower; settembre 2013: audit interno di II livello sui green house gas, da parte della sede EniPower; novembre 2013: audit interno di I livello sui green house gas; dicembre 2014: audit del Certificatore esterno per la certificazione delle quote di CO 2 emesse. Fig. 8 - Organizzazione dello Stabilimento S.E.F. di Ferrara Responsabile Salute, Sicurezza, Ambiente e Qualità Rappresentante della Direzione Responsabile Produzione Responsabile di Stabilimento Responsabile Programmazione Assetti e Analisi Industriali Responsabile Servizi Tecnici Tutte le non conformità e/o raccomandazioni rilevate in queste occasioni sono state regolarmente gestite. La struttura organizzativa La struttura dello Stabilimento è suddivisa in quattro unità, alle dipendenze del Responsabile dello Stabilimento, alle quali vengono delegate le attività operative di competenza. In figura 8 è riportato l organigramma. Nel corso del 2013 si è registrata l uscita di una risorsa dell area meccanica passata ad altro incarico nel gruppo, mentre una risorsa dell area produzione è passata nell area meccanica. Infine vi è stato l inserimento di una risorsa, proveniente da una società del gruppo, nell area programmazione e assetti industriali. 22

25 EniPower Stabilimento di Ferrara / Dichiarazione Ambientale EMAS 2013 Fig. 9 - Certificato di Registrazione EMAS 23

26

27 Profilo della Società Il Sistema di Gestione Ambientale Gli aspetti ambientali Obiettivi e Piano di miglioramento Glossario Ciclo combinato - Vista camino

28 Gli aspetti ambientali Gli aspetti ambientali Gli aspetti ambientali, sia diretti sia indiretti, sono stati identificati in funzione della specificità dei gruppi di produzione installati, del sito industriale in cui è collocato lo Stabilimento e del territorio ferrarese. L IDENTIFICAZIONE DEGLI ASPETTI AMBIENTALI Aspetti ambientali diretti Si considerano aspetti ambientali diretti tutti gli aspetti che sono sotto il controllo dell organizzazione come di seguito indicato: emissioni; scarichi idrici; produzione dei rifiuti; qualità del suolo e della falda; utilizzo risorse naturali ed energetiche; rumore; effetti sull ecosistema; - odori; - amianto; - campi elettromagnetici; - policlorobifenili (PCB); - impatto visivo; - biodiversità; - sostanze pericolose per l ozono; sicurezza e salute dei lavoratori operanti nello Stabilimento; aspetti ambientali in condizioni di emergenza. Tutti i dati di seguito riportati sono elaborati e consolidati come descritto nell apposita procedura sulla gestione dei dati ambientali. Emissioni Nelle successive figure viene riportato, per ogni gruppo di produzione, il confronto tra i valori medi annuali e quelli autorizzati 3. Centrale CTE2 L impianto, fermato nell ottobre 2010, è attualmente in riserva fredda. Dal 6 marzo 2013, è autorizzato all esercizio per 500 ore/ anno per produrre vapore utilizzando solo gas naturale e solo se entrambi i cicli combinati sono fermi. Ciclo Combinato CC1 Fig Emissioni NOx Ciclo Combinato CC Fig Emissioni CO Ciclo Combinato CC Confronto tra valori medi annui e limiti delle emissioni di NOx Concentrazioni NOx - media anno (mg/nmc) NOx - valore limite (mg/nmc) Confronto tra valori medi annui e limiti delle emissioni di CO Concentrazioni CO - media anno (mg/nmc) CO - valore limite (mg/nmc) ,8 22,0 15, ,3 3,4 3, Dalle figure 10 e 11 si può notare che i valori medi di NOx e CO sono abbondantemente inferiori ai limiti autorizzati. Le variazioni emissive del triennio sono il frutto di una serie di accorgimenti tecnico/gestionali condotti sulla combustione. Il dato del 2013 del NOx rappresenta la miglior condizione ottenuta ad oggi tra valore emissivo e stabilità di combustione della macchina. Gli assetti delle macchine sono costantemente monitorati e, se necessario revisionati dal costruttore. Per il CO valgono le consi- 3 I valori di concentrazione riportata sono relativi ai fumi secchi con concentrazione di ossigeno pari al 3% e al 15% in volume rispettivamente per la caldaia CTE2 e per le turbine a gas. 26

29 EniPower Stabilimento di Ferrara / Dichiarazione Ambientale EMAS 2013 derazioni appena espresse anche se in questo caso si assiste a una stabilizzazione del dato emissivo. Ciclo Combinato CC2 Fig Emissioni NOx Ciclo Combinato CC2 50 Confronto tra valori medi annui e limiti delle emissioni di NOx Concentrazioni Emissioni da rilevatori in continuo Come da prescrizioni AIA le emissioni di ossidi di azoto e monossido di carbonio devono essere monitorate in continuo sia durante la marcia normale sia in occasione di transitori per avviamenti e fermate. Verranno quindi analizzati i dati rilevati nelle due situazioni in maniera diversa dato che le considerazioni che verranno fatte sono indipendenti tra di loro. In questo modo è possibile anche effettuare confronti tra le performance dei vari impianti e valutare la qualità dei sistemi di combustione indipendentemente dagli scenari di marcia NOx - media anno (mg/nmc) NOx - valore limite (mg/nmc) ,9 25,5 21, Emissioni con impianti a regime Nella figura 14 è riportato l andamento di tali emissioni con i gruppi di produzioni a regime; rispetto al 2012, nel 2013 si osserva il calo tendenziale della produzione degli NOx e del CO dovuta a: minore esercizio degli impianti per scarsa richiesta del mercato; sostituzione dei bruciatori VeLoNox sul CC2 (nov 2012) e CC1 (aprile 2013); installazione del sistema catalitico di abbattimento del CO sul CC2 (minimo tecnico più basso e catalizzazione del CO in CO2 soprattutto negli avviamenti). Fig Emissioni CO Ciclo Combinato CC2 Fig Emissioni impianti a regime Confronto tra valori medi annui e limiti delle emissioni di CO 600 t Andamento emissioni impianti a regime Concentrazioni CO - media anno (mg/nmc) CO - valore limite (mg/nmc) ,1 2,4 2, NOx (t/a) CO (t/a) Dalle figure 12 e 13 si può notare che, anche per il CC2, i valori medi di NOx e CO sono abbondantemente inferiori ai limiti autorizzati. Per i trend dei valori emissivi, valgono le stesse considerazioni fatte per il CC1. Si segnala però che il 2013 è caratterizzato dall effetto che il sistema catalitico di abbattimento del CO, installato sul CC2 nel novembre 2012, ha prodotto sui fumi della combustione. In sintesi si assiste a un miglioramento del valore del NOx e a un assestamento del valore del CO su base annuale in quanto il catalizzatore dà la sua massima resa solo durante i transitori e non durante la marcia assestata al di sopra del minimo tecnico (vedere paragrafo Emissioni nei transitori ). Nella figura 15 si assiste invece a un miglioramento nel 2013, rispetto al 2012, degli indici emissivi di NOx e CO (più marcato per il primo) conseguenti sempre alla continua opera di revisione assetto macchine condotta dal costruttore. Fig Indici emissioni impianti a regime Indici emissioni impianti in marcia a regime 0,15 0,10 Emissioni annue [g/kwheq] Quantità emesse Le emissioni dei gruppi di produzione possono essere ricondotte a due tipologie: quelle rilevate dai misuratori in continuo e quelle riscontrate nelle misure discontinue. 0,05 0,00 NOx (g/kwheq) CO (g/kwheq) ,111 0, ,135 0, ,106 0,014 27

30 Gli aspetti ambientali Emissioni nei transitori Questa tipologia di turbine a gas mostrano emissioni significativamente diverse durante i transitori, con particolare riferimento agli avviamenti. Per questo da diverso tempo le Autorizzazioni Integrate Ambientali prevedono il rilevamento delle quantità emesse in tali occasioni. Nel 2013 si registrano emissioni pari a ca. 4 t di NOx e 129 t di CO. A seguito dell installazione di un sistema catalitico per l abbattimento del CO sul gruppo CC2, avvenuto a fine 2012, diverse risultano le performance emissive tra i due gruppi, in particolare proprio durante i transitori. Infatti, sulla base delle registrazioni SME al 31/12/2013, si evince che complessivamente nei transitori, il gruppo CC1 emette una media di 1.45 t/h di CO, mentre il gruppo CC2 (provvisto di sistema di abbattimento catalitico) emette una media di 0.36 t/h di CO con un abbattimento di ca. il 75%. Facendo un raffronto dei valori emissivi dei due gruppi rapportati ai rispettivi numeri di avviamenti avuti nel 2013, si ha che il CC1 emette ca kg CO/avv ( kg CO per 19 avviamenti), mentre il CC2 emette ca kg CO/avv ( kg CO per 19 avviamenti). Sommando i due contributi si ottiene che complessivamente, nel 2013, si registrano emissioni pari a 371 t di NOx e 178 t di CO. Emissioni da campionamenti manuali discontinui In applicazione delle prescrizioni dell Autorizzazione Integrata Ambientale 658, viene inoltre attuato un monitoraggio con campionamenti manuali semestrali sulle concentrazioni dei seguenti parametri: SOx; Polveri PM 10; Polveri PM 2.5; Polveri totali; Composti Organici Volatili; Formaldeide. Le indagini condotte nel 2013 hanno sempre evidenziato la piena conformità ai limiti di legge. Relativamente ai flussi di massa è stata effettuata la Dichiarazione ai sensi del Regolamento PRTR nell aprile Emissioni gas serra Lo Stabilimento S.E.F. è titolare dell Autorizzazione ad emettere gas a effetto serra n La tabella 1 riporta le quote assegnate a S.E.F. nel triennio Tabella 1 - Quote CO 2 assegnate a S.E.F. Fig Andamento emissioni CO 2 Emissioni CO Emissioni annue CO 2 (t) Oltre alle emissioni di CO 2 sono monitorati anche altri gas serra in quanto rappresentano un problema di interesse mondiale le cui implicazioni sono generalmente riconducibili al possibile riscaldamento del pianeta. Sono di seguito riportati i gas ritenuti responsabili di quanto enunciato: metano e protossido di azoto (come risultato dell elaborazione dal sistema di gestione e calcolo della CO 2 ); esafluoruro di zolfo e idroclorofluorocarburi (monitorati in quanto possono essere emesse dalle apparecchiature che le contengono in occasione di perdite o attività di manutenzione). L influenza delle varie emissioni di gas, comunque, non è uguale; è stato quindi creato il Global Warning Potential (GWP) onde determinare un totale di CO 2 equivalente utilizzando i seguenti fattori di correlazione per ciascuna tonnellata emessa: Anidride carbonica= 1; Esafluoruro di zolfo= (come da Regolamento Europeo (CE) 84/2006); Idrofluorocarburi= (per gas R417a); (per gas R134a); (per gas R407c); Protossido di azoto= 310; Metano= 21. Qui di seguito si riportano nelle figure 16 e 17 le emissioni e i relativi indici di emissione della sola CO 2, mentre nelle figure 18 e 19 si riportano il totale delle emissioni di gas serra e i relativi indici. In particolare, per quanto riguarda le emissioni d CO 2, le variazioni del triennio sono legate al fattore di esercizio degli impianti che, a sua volta è legato alla richiesta del mercato dell energia elettrica CO 2 (t/anno x 1000)

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