<<Disciplina organica sul volontariato e sulle associazioni di promozione sociale e norme sull associazionismo>>

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1 N A RELAZIONI DELLA VI COMMISSIONE PERMANENTE (ricerca scientifica e tecnologica, istruzione, beni e attività culturali, identità linguistiche e culturali, spettacolo e manifestazioni, attività ricreative e sportive, politiche giovanili, politiche della pace, della solidarietà e dell associazionismo, ordinamento della comunicazione) (Relatori di maggioranza Camber, Sasco) Sul testo unificato dei PROGETTI DI LEGGE n. 158: <<Riordino delle norme regionali in materia di Terzo Settore>> Presentata dai Consiglieri Camber, Cargnelutti, Marin, Novelli, Santin, Tononi l 8 giugno 2011 n. 165: <<Disciplina organica del volontariato e della promozione sociale>> Presentato dalla Giunta regionale il 5 agosto 2011 n. 189: <<Nuova disciplina del volontariato e della promozione sociale>> Presentata dai consiglieri Menis, Moretton, Kocijančič, Corazza, Baiutti, Brandolin, Brussa, Codega, Della Mea, Gabrovec, Gerolin, Iacop, Lupieri, Marsilio, Menosso, Pupulin, Tesini, Travanut, Zvech, Agnola, Antonaz, Colussi, Pustetto il 17 gennaio 2012 <<Disciplina organica sul volontariato e sulle associazioni di promozione sociale e norme sull associazionismo>> Presentate alla Presidenza: Camber il 05/07/2012; Sasco l 11/07/2012

2 Signor Presidente, Signori Consiglieri, devo preliminarmente rilevare che il lavoro svolto dalla Sesta Commissione e che ha portato all approvazione del presente testo, è stato importante, anche perché sono state sentite nella fase delle audizioni, oltre cento associazioni della Regione le quali hanno prevalentemente apprezzato il lavoro svolto. La fase di ascolto e di riflessione ci ha consentito di approfondire e migliorare il testo della proposta unificata predisposta dal Comitato Ristretto, (proposta articolata su un testo base ma che giustamente riportava le ipotesi alternative dell opposizione nei punti in cui non vi era il consenso unanime) che è stata rivista e ritoccata in molti punti. Devo ringraziare in particolare il lavoro e lo sforzo dell assessore Roberto Molinaro e degli uffici dell Assessorato che, assieme alla segreteria della Commissione Consiliare, hanno svolto un importante compito di sintesi delle proposte presentate. L iter di esame delle tre proposte di legge in Sesta commissione è stato quindi di notevole importanza perché ha consentito sia la sintesi di contenuti normativi comuni alle tre proposte e sia l introduzione di alcune importanti innovazioni, alcune approvate da tutti i gruppi altre a maggioranza. Da una parte infatti si è riusciti a fare sintesi fra una serie di leggi approvate a partire dal 1995 e che ora occorreva riportare ad un unico quadro di riferimento, coordinando e precisando alcune norme che riguardavano volontariato e promozione sociale. Dall altra sono stati introdotte alcune novità che potranno essere utili per consentire la promozione del settore no profit nella nostra Regione: mi riferisco in particolare al Fondo di Rotazione che verrà costituito a favore delle Associazioni di volontariato e di promozione sociale. Si tratta di uno strumento nuovo che avevamo previsto nella proposta di legge n. 158 (a firma dei consiglieri del gruppo del PDL) e che in Sesta commissione è stato accolto all unanimità. Il fondo di rotazione potrà quindi finanziare le iniziative più importanti promosse dalle associazioni, oppure potrà intervenire come prefinanziamento quando le associazioni avranno importanti contributi di altri enti, ma devono anticipare, almeno in parte i fondi. L altro aspetto innovativo è costituito da quello che è stato chiamato il terzo registro. In realtà non si tratta di una novità assoluta perché altre regioni hanno previsto forme simili di riconoscimento del mondo associativo. Ciò che pare importante è che abbiamo impostato una azione di riconoscimento di quel vastissimo e poco conosciuto mondo associativo che caratterizza la nostra realtà sociale: le stime ci dicono 7/8000 associazioni nella nostra Regione. Un patrimonio inestimabile di coesione sociale, un patrimonio che in questo momento deve essere assolutamente riconosciuto e tutelato. Il problema non è necessariamente dare contributi, ma trovare forme di valorizzazione e aiuto che possono andare dai servizi al sostegno delle forme di aggregazione fra associazioni. Tutto questo ci pare assolutamente indispensabile sostenere e valorizzare come una delle grandi energie della nostra Regione. Da segnalare anche altri aspetti precisati e migliorati in sede di esame della Commissione: sono stati infatti precisati e adeguati alcuni criteri nella formazione del I

3 Comitato regionale delle Associazioni di volontariato, di quello delle Associazioni di Promozione sociale, nonché del Comitato Regionale dell Associazionismo, la definizione delle attività di formazione. Di rilievo anche le norme transitorie con le quali vengono definite le modalità di passaggio fra la vigente normativa e quella nuova prevista dalla proposta di legge. L esame dell Aula consentirà l approfondimento di eventuali ulteriori aspetti che potranno essere posti in evidenza, anche se si ritiene che il dibattito di questi ultimi mesi e le numerose realtà associative ascoltate in sede di audizioni abbia già esaurito le problematiche sul tappeto. Se la proposta verrà approvata il no profit regionale (associazioni di volontariato, associazioni di promozione sociale, le altre associazioni no profit) avranno a disposizione un quadro normativo unitario. Si ritiene quindi che approvando la presente proposta di legge, il Consiglio regionale farà un buon servizio a tutti coloro che partecipano di quel grande mondo che è il No profit, mondo che trova tante modalità di espressione e che ha grandi aspettative di riconoscimento, apprezzamento e aiuto. Io credo che oggi possiamo dire di aver messo le condizioni perché questo possa avvenire. CAMBER II

4 Signor Presidente, Egregi Colleghi, nella nostra Regione il volontariato costituisce una realtà di straordinaria importanza, sia per la sua consistenza che per la funzione che svolge a favore della nostra popolazione. È disciplinato da una legge quadro (L.R. 12/1995) che ha quasi vent anni di vita, mentre il settore della Promozione Sociale non risulta ancora normato da una legge organica. In considerazione della necessità di aggiornare ed integrare le norme regionali vigenti derivanti dalle profonde trasformazioni intervenute in questi anni in questo settore e, più in generale, nella nostra società, nel 2008 nel Programma di Governo della X Legislatura è stata inserita anche la revisione di queste norme di settore. Ricordo che nel 2011 abbiamo celebrato l Anno Europeo del volontariato e riteniamo che questa circostanza abbia costituito un momento forte, tale da stimolare in tutti la volontà di revisionare i nostri strumenti legislativi regionali sul volontariato. La presenza di ben tre progetti di legge in materia di volontariato, la loro comparazione e analisi da parte di un Comitato ristretto, varato nell ambito della VI Commissione consiliare permanente, sta infatti a testimoniare l interesse di tutti (maggioranza, opposizioni, Giunta Regionale) per questo importante settore. La stessa crisi economica sempre più incisiva, sollecita altresì un attenzione, o meglio un sostegno per tale comparto sociale, dato che esso in forma sussidiaria riesce a collaborare con le Istituzioni per dare risposte ai nuovi bisogni e alle nuove povertà, purtroppo in crescita per conseguenza della crisi stessa. Senza la rete del volontariato la nostra Nazione, la nostra Regione, le nostre Comunità locali sarebbero senz altro più povere in fatto di coesione sociale, ma anche in termini di sviluppo, dato che il volontariato riveste un impatto economico non trascurabile a livello dello stesso PIL. Attraverso essa il capitale sociale trova accrescimento, contribuisce a migliorare i rapporti tra generazioni in tempi di invecchiamento demografico, accresce il coinvolgimento della popolazione in una serie infinita di attività, rendendola protagonista del proprio tempo, a vantaggio personale e del bene comune. Queste attività spaziano nell ambito delle politiche sociali, sanitarie, culturali, ambientali, della cittadinanza attiva e dello sviluppo sostenibile. L UDC attribuisce grande importanza al volontariato, dato che la nostra forza politica assegna all associazionismo e al solidarismo un ruolo di primissimo piano, perché essi riconducono al centro del loro impegno il valore dell uomo e della persona. I

5 Nel momento in cui l individualismo prevale, riscoprire e rilanciare la gratuità e la presa in carico delle più diverse situazioni di bisogno, significa dare al volontariato una funzione nobile dal punto di vista sociale e di quello umano. Naturalmente, di fronte a tante esigenze, occorre mettere in rete tutte le istituzioni del volontariato, facendole interagire con le diverse Istituzioni regionali e locali, salvaguardando però la loro autonomia, raccogliendo le loro istanze, fornendo loro la dovuta rappresentanza e rappresentando le loro istanze nei diversi livelli istituzionali. Una rappresentanza che trova riconoscimento nell ultimo comma dell art. 118 della Costituzione Italiana, che approva l autonoma iniziativa dei cittadini singoli e associati -in questo caso ci interessano gli associati- per lo svolgimento di attività di interesse generale, sulla base del principio innanzi richiamato della sussidiarietà. Volontariato significa gratuità, sul dono e sullo scambio utilitaristico tra persone: questa è la cifra con la quale questa componente e questa azione solidaristica sono identificate a livello europeo. Noi crediamo a questa impostazione che deve essere mantenuta anche in futuro. Perché ciò avvenga occorre assicurare, da parte della politica e delle Istituzioni, un adeguato sostegno finanziario, creditizio e tutte le altre forme di sostegno correlate; la formazione dei volontari e a livello scolastico quella dei giovani indirizzandoli al volontariato; l assistenza legale e fiscale e la progettualità. Di tutto questo si è parlato nel corso della lunga preparazione del provvedimento attualmente all esame dell Aula, così come risultante ora dopo l unificazione delle varie proposte di legge. La competente Commissione, il Comitato Ristretto, la Giunta regionale e gli Uffici del Consiglio Regionale hanno svolto un prolungato e paziente lavoro di ascolto, verifica e approfondimento, svolto assieme al mondo di riferimento, attraverso audizioni e confronti vari, dai quali sono emerse specifiche peculiarità ed esigenze, delle quali si è tenuto conto, nei limiti del consentito. Tra gli elementi innovativi troviamo un Fondo di rotazione, istituito in considerazione delle difficoltà di approvvigionamento delle anticipazioni necessarie alla realizzazione di progetti, nell attesa dei finanziamenti pubblici, stante le pesanti condizioni che le banche frappongono all accesso al credito e la centralità che viene posta alla formazione degli operatori. E stato istituito, alla stregua di altre Regioni, il cosiddetto Terzo Registro, che allarga le possibilità di riconoscimento associativo ed è stata pure migliorata l operatività degli attuali strumenti già disponibili, per consentire che l intero mondo del no profit possa disporre di una normativa armonica e confacente. II

6 La discussione in Aula aprirà, ce lo auguriamo, ulteriori spazi per un ulteriore confronto e per recepire le ulteriori osservazioni che emergeranno, frutto anche della partecipazione costruttiva da parte del mondo del volontariato ad un provvedimento che aggiunge riconoscimento e sostegno alla propria attività. SASCO III

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