GUIDA ALL INSTALLAZIONE BEGHELLI

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "GUIDA ALL INSTALLAZIONE BEGHELLI"

Transcript

1 GUIDA ALL INSTALLAZIONE CENTRALTEST BEGHELLI Sistema intelligente con apparecchi di tipo autoalimentato CENTRALSYSTEM BEGHELLI Sistema intelligente con apparecchi alimentati da sorgente centralizzata SISTEMI PER ILLUMINAZIONE D EMERGENZA DOTATI TI DI AUTODIAGNOSI CENTRALIZZATA

2

3 INDICE INSTALLAZIONE DEL SISTEMA CENTRALTEST TEST Descrizione del Sistema pag 1 Collegamenti e verifiche della linea Bus pag 2 Posa delle lampade pag 3 Partizione dell impianto pag 5 Note esempio applicativo pag 6 Attivazione finale dell impianto pag 6 INSTALLAZIONE DEL SISTEMA CENTRALSYSTEM Descrizione del Sistema pag 8 Collegamento della sorgente pag 10 Collegamento della Centrale pag 12 Collegamento dell Interfaccia CTS pag 13 Collegamento delle lampade pag 16 Collegamento del KIT CTS pag 18 Verifica preliminare del funzionamento del Sistema pag 20 Nota sulla partizione dell impianto pag 21 Note esempio applicativo pag 21 Attivazione finale dell impianto pag 21 INSTALLAZIONE SISTEMA MISTO CENTRALTEST TEST E CENTRALSYSTEM Descrizione del Sistema pag 23 Note per l installazione pag 23 Note esempio applicativo pag 23 Attivazione finale dell impianto pag 23 INDICE

4 INSTALLAZIONE DEL CENTRALTEST TEST DESCRIZIONE DEL SISTEMA Il CentralTest è un Sistema per illuminazione di emergenza composto da apposite lampade di tipo autoalimentato connesse mediante una linea di comunicazione ad una Centrale di controllo che permette di verificarne l efficienza. Sia le lampade che la Centrale sono appositamente costruite e non sono collegabili agli apparecchi tradizionali. La Centrale di controllo svolge le funzioni di: test di funzionamento e di autonomia degli apparecchi abilitazione e disabilitazione della funzione di emergenza comando di accensione incondizionata degli apparecchi Il Sistema può controllare fino a 1024 apparecchi del tipo autoalimentato (batteria interna). Gli apparecchi garantiscono l'accensione in emergenza a prescindere da guasti alla Centrale o al Sistema di trasmissione dati. Ogni apparecchio viene fornito dal costruttore dotato di un identificatore a 6 cifre (riportato su una coppia di etichette fornite con il prodotto) che la distingue in modo univoco da ogni altro prodotto. Gli apparecchi possono differire per tipologia di funzionamento (non permanente SE, permanente SA), per autonomia (1h - 3h), tipologia della batteria (NiCd, NiMH, PB). Ogni massimo 64 apparecchi deve essere inserita una interfaccia con la funzione di amplificare i segnali di comunicazione dati. La Centrale può supportare un massimo di 64 interfacce. È possibile integrare CentralTest Beghelli all interno di un Sistema centralizzato con funzioni più estese o realizzare un controllo remoto del Sistema mediante modem telefonico. La Centrale è in grado di effettuare in automatico il riconoscimento delle lampade installate e quindi rendere estremamente semplice la programmazione dell impianto. Dopo la fase di autoprogrammazione la Centrale registra il numero di lampade che compongono l impianto e un elenco dei relativi codici di identificazione. Questo consentirà di individuare immediatamente le lampade oggetto di eventuali malfunzionamenti. I test di controllo (funzionale e di autonomia) vengono eseguiti dalla Centrale in maniera automatica o su specifica richiesta dell operatore e hanno lo scopo di verificare il funzionamento dell intero Sistema. L intervallo di tempo fra due test automatici e l ora in cui questi vengono effettuati sono parametri impostabili sulla Centrale dall utilizzatore dell impianto. Durante il test la lampada viene accesa, allo scopo di verificare il corretto funzionamento del tubo fluorescente e della batteria. La Centrale raccoglie eventuali indicazioni di errore le segnala all operatore sia sul display che tramite una stampa su carta. Il report prodotto dalla Centrale riporta giorno e ora in cui il test à stato eseguito e la tipologia dei guasti; l identificazione della lampada guasta è facilitata dall accensione di un led giallo (errore tubo) rosso (errore batteria) posto sulla parabola dell apparecchio. INSTALLAZIONE CENTRALTEST - Descrizione del Sistema 1

5 COLLEGAMENTI E VERIFICHE DELLA LINEA BUS Linea Bus Nello schema riportato di seguito si nota che nel Sistema CentrlaTest ci sono due tipi di Bus: a) Collegamento tra Lampade e Interfaccia realizzato con un bus a tre fili (A, B, C). le lampade sono collegate in parallelo su questo bus. b) Collegamento tra Centrale e interfacce realizzato con un bus a cinque fili (A, B, C, D, Comune). Le interfacce sono collegate in serie su questo bus. Per il collegamento fra le centrali CentralTest, le interfacce e le lampade, in alternativa ai conduttori twistati e schermati 5 x 0,35 o 3 x 0,35 (che restano in ogni caso quelli ottimali), si possono utilizzare conduttori di pari isolamento e di pari caratteristiche tecniche a quelli usati per le linee d alimentazione delle lampade in modo da consentirne la posa entro le vie cavi di alimentazione (a titolo esemplificativo: H07-VK, H05-VK, N1VVK ) riducendo sensibilmente i costi installativi. Tali conduttori possono essere utilizzati sia in formazione unipolare sia multipolare, purché di sezione non inferiore a 0.5mmq. Si raccomoda di utilizzare cavi di colore diverso per i fili dei bus e mantenere gli stessi colori nella realizzazione dell intero impianto. Interfaccia Qualora la distanza tra le lampade più lontane e il punto in cui viene collocata la Centrale fosse inferiore a 1.5Km di cavo si consiglia di posizionare le interfacce in prossimità della Centrale riducendo così la stesura del bus a 5 fili. Controllo collegamenti Interfaccia Un controllo immediato può essere eseguito effettuando alcune misure su ciascuna delle morsettiere di ingresso e di uscita del bus a 5 fili presenti sulle interfacce. Prima di effettuare la misura accertarsi che la linea dati sia connessa alla Centrale e che questa sia accesa in condizioni di Centrale non configurata. Se il collegamento è ben fatto si devono riscontare i seguenti valori indicativi ( il morsetto negativo è identificato dal filo COMUNE): Tensione A-comune = 3.1Vcc Tensione B-comune = 1.65Vcc Tensione C-comune = 3.1Vcc Tensione D-comune = 1.65Vcc (se questi valori oscillano significa che la Centrale è già stata configurata, per bloccare l oscillazione o azzerare la configurazione o spostare la Centrale da pagina zero in una pagina qualsiasi) Controllo uscita dell interfaccia Lasciando tutto come descritto sopra e staccando la linea dati eventualmente già collegata proveniente dalle lampade verificare la presenza dei seguenti livelli di tensione (il morsetto negativo è identificato con lettera C): Tensione A-C = 3.1Vcc Tensione B-C = 1.65Vcc RETE 230V ALIMENTAZIONE DELL'INTERFACCIA ALLE LAMPADE N P A B C A B C D Fig. 1 ALL'INTERFACCIA SUCCESSIVA COMUNE D C B A COMUNE DALLA CENTRALE O DALL'INTERFACCIA PRECEDENTE INSTALLAZIONE CENTRALTEST - Collegamento linea BUS 2

6 POSA IN OPERA DELLE LAMPADE ADE Montare i supporti Lampada (staffe, carcasse ), collegare i cavi Fase e Neutro (l alimentazione deve essere prelevata dal quadro di zona più vicino), collegare la linea dati A, B, C ai rispettivi morsetti. E' opportuno eseguire le connessioni del parallelo di linea su scatole di derivazione anziché direttamente sui morsetti degli apparecchi, specialmente se vengono utilizzate grosse sezioni. E molto importante non commettere errori in questa fase dell installazione (inversione tra A, B e C, cortocircuiti tra linee, ecc.). Agganciare tutte le lampade nella loro sede definitiva, avendo cura di mantenere visibile l etichetta che ne riporta il Codice Identificativo. Verificare l alimentazione e il corretto stato di funzionamento di ciascuna lampada installata controllando che la spia luminosa di colore giallo sia accesa e lampeggi. Questa segnalazione indica che la lampada è azzerata e potrà essere collegata alla Centrale. Controllo delle linee bus verso le lampade A, B, C. Per un corretto funzionamento del Sistema è indispensabile che: a) Nel caso di più interfacce non devono verificarsi connessioni tra le diverse linee dati (anelli). b) Su ogni lampada la linea dati A, B, C sia stata collegata correttamente c) Non devono esserci cortocircuiti sulla linea dati A, B, C. Anche in questo caso è possibile effettuare un controllo immediato direttamente sulle linee dati in partenza dalle interfacce (le linee non devono essere collegate all interfaccia). Prima di effettuare le misure accertarsi che le lampade siano correttamente alimentate. Se la linea dati lampade - interfacce è ben fatta si devono riscontare i seguenti valori indicativi (il morsetto negativo è identificato con la lettera C): Tensione A-C = 3.0Vcc Tensione B-C = 1.5Vcc (Non è possibile che il valore della tensione misurata tra B e C sia superiore a quella misurata tra A e C). Qualora i valori misurati non coincidessero con quelli sopra riportati si può comunque provare a collegare la linea dati (solo quella incriminata lasciando scollegate eventuali altre linee) alla propria interfaccia e lanciare la configurazione da Centrale. Se il problema è dovuto solo a inversione di collegamenti sulla morsettiera delle lampade, la Centrale dovrebbe comunque rintracciare quelle correttamente collegate. Il caso di più lunga risoluzione si ha quando si evidenzia un cortocircuito sulla linea ABC (quando almeno una delle tensioni A- C, B-C risulta essere uguale a zero). In questo caso si deve procedere a sezionare la linea dati e ripetendo le misure descritte sopra si deve arrivare a circoscrivere la parte di impianto incriminata in cui si deve trovare il punto di corto circuito. INSTALLAZIONE CENTRALTEST - Posa delle lampade 3

7 LINEA - A LINEA - B LINEA - C LINEA - D COMUNE LINEA - A LINEA - B LINEA - C LINEA - D COMUNE ABC ABC ABC LINEA - A LINEA - B LINEA - C LINEA - D COMUNE LINEA - A LINEA - B LINEA - C LINEA - D COMUNE ABC ABC ABC LINEA - A LINEA - B LINEA - C LINEA - D COMUNE LINEA - A LINEA - B LINEA - C LINEA - D COMUNE ABC ABC ABC Fig. 2 INSTALLAZIONE CENTRALTEST - Schema elettrico linea BUS 4

8 PARTIZIONE DELL IMPIANTO Scegliere l'ubicazione dei corpi illuminanti in maniera tradizionale disegnandola sulla piantina del locale sulla quale indicare anche il Codice Identificativo di fabbrica riportato per ogni corpo illuminate su due apposite etichette. In questa fase della realizzazione dell'impianto definire (riportandolo sulla piantina vicino al codice identificativo di lampada) la numerazione delle Lampade seguendo una suddivisione logica del locale, per esempio associare allo stesso numero di zona uno o più locali che avranno le stesse esigenze di gestione quali esecuzione test, inibizione emergenza. Si ricorda che si può suddividere l'impianto fino a 16 zone e numerarle all interno della zona da 1 a 64. Si consiglia utilizzare la seguente annotazione per identificare le Lampade: Z01 L01 per la Lampada 1 della Zona 1 Z01 L02 per la Lampada 2 della Zona 1 Z16 L64 per la Lampada 64 della Zona 16 Non avendo a disposizione la carta topografica dell impianto è possibile realizzare una tabella nella quale riportare il Codice Identificativo di ciascuna lampada, alcuni semplici riferimenti che ne identificano la posizione all interno dell impianto, il numero di zona e il numero all interno della zona. Ad esempio : N Tipo Codice Identificativo Posizione all interno dell edificio Zona Numero 1 OLCTS8W Primo piano, corridoio a destra OLCTS24W Quinto piano Questa fase di documentazione è molto importante e serve per poter individuare, all occorrenza, la collocazione di una qualunque lampada all interno dell impianto, in modo veloce e preciso. Le lampade del Sistema CentralTest possono essere installate subito e non necessitano di alcuna programmazione preliminare. Dal momento dell installazione, pur non essendo ancora gestite dalla Centrale, le lampade sono in grado di assolvere autonomamente la funzione di emergenza. La partizione Zona e Numeri da Voi definita, seguendo i criteri sopra esposti, sarà assegnata ai dispositivi durante la procedura di attivazione dell impianto. INSTALLAZIONE CENTRALTEST - Partizione dell impianto 5

9 NOTE ESEMPIO APPLICATIVO Nell esempio applicativo, riportato nella pagina seguente, è contemplato il caso di un impianto CentralTest in cui sono presenti due centrali distinte controllate da un unica postazione remota mediante un personal computer. Come già spiegato precedentemente possiamo notare che: a) Partendo dalla Centrale mediante bus a 5 fili si collegano tutte le interfacce CT in serie (Max 64 PZ.). b) Da ogni interfaccia parte la linea bus a 3 fili ABC alla quale è possibile collegare fino ad un massimo di 64 lampade CT. c) Le linee di alimentazione delle lampade vengono prelevate dai quadri di zona. d) Le lampade di tipo SA se oltre a ricevere la linee emergenza ricevono anche un ulteriore linea possono essere abilitate o disabilitate all occorrenza (spegnendo le lampade nelle ore in cui l accensione non è necessaria si allunga la vita del prodotto e della batteria). Per effettuare il controllo remoto da un'unica postazione delle due centrali, non potendo realizzare un parallelo tra le connessioni di tipo RS232 (connessione per sua natura del tipo punto punto) abbiamo due possibilità a) Conversione in RS422 (quella descritta nello schema) La connessione RS422 consente di mettere in parallelo più oggetti che devono trasmettersi dati. Occorre pertanto collegare ad ogni Centrale e al personal computer un apposito accessorio che consente di convertire l uscita RS232 in un uscita RS422 (Art. Beghelli 9427 cod ). A questo punto mediante un conduttore a 4 fili viene poi eseguito il parallelo tra le uscite di tipo RS422 (1km distanza massima tra convertitori utilizzando cavo di sezione pari a 0.5mmq). Per una buona immunità è opportuno utilizzare cavetto schermato. b) Collegamento con linea telefonica In alternativa ai convertitori RS232/422 è possibile collegare ad ogni Centrale e al personal computer un modem telefonico (Art. Beghelli MODEM V90 cod ), ciascuno dotato di propria linea telefonica. ATTIVAZIONE FINALE DELL IMPIANTO Al termine dell installazione non resta che procedere nell attivazione finale dell impianto. Siete a questo punto invitati a prendere visione delle modalità previste per la richiesta di messa in funzione dei Sistemi intelligenti Beghelli. Lo stesso modulo allegato alla presente guida contiene oltre alle modalità anche un apposita scheda di richiesta attivazione. Per ogni ulteriore chiarimento o necessità che si rendessero necessari non esitate a contattare il servizio assistenza della Beghelli INSTALLAZIONE CENTRALTEST - Esempio applicativo 6

10 Ufficio Progetti Via Mozzeghine 13/15 Beghelli S.p.A Monteveglio (BO) Tel. 051/ Fax. 051/ DESCRIZIONE SCHEMA A BLOCCHI IMPIANTO CENTRALTEST Tav. n.1 COMMITTENTE POS. VVF: SCALA: DATA: DISEGNATORE 1: OTTOBRE 99 GRANDI MASSIMILIANO N.RO DATA DISEGNO GM FIRMA CONTENUTO Firma tecnico 1 2 MODIFICA Firma committente RS232 PARTICOLARE "A" RS232 RS232 RS232 RS232 ALIMENTAZIONE 230 V PARTICOLARE "A" CONVERTITORE RS232/422 LINEA LUCE ORDINARIA LINEA EMERGENZA LINEA EMERGENZA QUADRO DI ZONA PARTICOLARE "B" QUADRO DI ZONA ALIMENTAZIONE 230 V LINEA LUCE ORDINARIA LINEA EMERGENZA LINEA EMERGENZA QUADRO DI ZONA QUADRO DI ZONA PARTICOLARE "B" PARTICOLARE "B" QUADRO DI ZONA TEST Int. Differenziale Int. 16A prese Int. 10A luce PERSONAL COMPUTER POSTAZIONE REMOTA Int. 16A emerg. TX RX RS TX RS RS422 RS422 TX RX TX RS RS TX RX TX RS RS Beghelli CentralSystem CENTRALE CENTRALTEST N 1 Int. Differenziale Beghelli CentralSystem CENTRALE CENTRALTEST N 2 Int. Differenziale Beghelli Int. Differenziale SE ZONA 1 LAMPADA 1 SA ZONA 16 LAMPADA 1 ZONA 16 LAMPADA 2 Int. Differenziale MAX 64 INTERFACCIE CT Int. Differenziale Beghelli Beghelli SE ZONA 1 LAMPADA 1 SA ZONA 16 LAMPADA 1 ZONA 16 LAMPADA 2 ZONA 1 LAMPADA 2 ZONA 1 LAMPADA 63 ZONA 1 LAMPADA 64 ZONA 16 LAMPADA 63 ZONA 16 LAMPADA 64 TX RX TX RS ON Beghelli RS RS232 PARTICOLARE "C" INTERFACCIA CT Beghelli ZONA 1 LAMPADA 2 ZONA 1 LAMPADA 63 ZONA 1 LAMPADA 64 ZONA 16 LAMPADA 63 ZONA 16 LAMPADA 64 RX RS232 Beghelli ON TEST RX Int. 16A prese RS232 Int. 10A luce Beghelli Int. 16A emerg. ON TEST Int. 16A prese Int. 10A luce RX RS232 Int. 16A emerg. TEST Beghelli ON Int. 16A prese Int. 10A luce Int. 16A emerg. TEST Int. 16A prese Int. 10A luce Int. 16A emerg. TEST Int. 16A prese Int. 10A luce Int. 16A emerg. Int. Differenziale TEST Int. 16A prese Int. 10A luce Int. 16A emerg. RX MAX 64 DISP. CT MAX 64 DISP. CT PARTICOLARE "C" MAX 64 DISP. CT MAX 64 DISP. CT PARTICOLARE "C" Beghelli MAX 64 INTERFACCIE CT NOTA 1: ogni impianto CentralTest può gestire fino ad un massimo di 1024 apparecchi (lampadeautoalimentate/inverter), suddivisi in 16 zone logiche da 64 dispositivi ciascuna. INSTALLAZIONE CENTRALTEST 7

11 INSTALLAZIONE DEL CENTRALSYSTEM DESCRIZIONE DEL SISTEMA CentralSystem è un Sistema per illuminazione d emergenza di tipo centralizzato con autodiagnosi. Sia la sorgente di alimentazione (soccorritore in corrente alternata sinusoidale famiglia SCASE/SA) che il Sistema di controllo sono di tipo centralizzato. Il controllo svolge le funzioni di: test di funzionamento e di autonomia della sorgente (o più sorgenti) test di funzionamento degli apparecchi abilitazione e disabilitazione della funzione di emergenza comando di accensione incondizionata degli apparecchi Il Sistema può controllare fino a 1024 apparecchi e fino ad un massimo di 10 soccorritori con uscita in corrente alternata (SoccorGroup SCASE/SA). Tutti gli apparecchi Beghelli previsti per il CentralSystem a seconda del tipo di collegamento possono svolgere la funzione non permanente (SE), permanente (SA), e possono essere programmati per funzionare in emergenza per 1h o 3h. Ogni massimo 64 apparecchi deve essere inserita una interfaccia con la funzione di amplificare i segnali di comunicazione dati. Inoltre l interfaccia mediante un sensore di presenza rete consente l intervento a zone dell impianto di emergenza (si consiglia pertanto l utilizzo di una interfaccia in corrispondenza di ogni quadro principale di piano). La Centrale può supportare un massimo di 64 interfacce. E possibile integrare CentralSystem Beghelli all interno di un Sistema centralizzato con funzioni più estese o realizzare un controllo a distanza, tramite linea telefonica, del funzionamento degli apparecchi. La Centrale è in grado di effettuare in automatico il riconoscimento delle lampade installate e quindi rendere estremamente semplice la programmazione dell impianto. Dopo la fase di autoprogrammazione la Centrale registra il numero di lampade che compongono l impianto e un elenco dei relativi codici di identificazione. Questo consentirà di individuare immediatamente le lampade oggetto di eventuali malfunzionamenti. I test di controllo (funzionale e di autonomia) vengono eseguiti dalla Centrale in maniera automatica o su specifica richiesta dell operatore e hanno lo scopo di verificare il funzionamento della sorgente di alimentazione, dell impianto elettrico di emergenza e delle lampade. L intervallo di tempo fra due test automatici e l ora in cui questi vengono effettuati sono parametri impostabili sulla Centrale dall utilizzatore dell impianto. Durante il test la lampada viene accesa, allo scopo di verificare il corretto funzionamento del tubo fluorescente, e il SoccorGroup lavora in funzionamento da inverter per verificare il funzionamento e l efficienza di tutta l apparecchiatura. La Centrale raccoglie eventuali indicazioni di errore sia relativi alla sorgente che alle lampade e le segnala all operatore sia sul display che tramite una stampa su carta. Il report prodotto dalla Centrale riporta giorno e ora in cui il test à stato eseguito e la tipologia dei guasti; l identificazione della lampada guasta è facilitata dall accensione di un led giallo posto sulla parabola dell apparecchio. Il Sistema è principalmente composto dai seguenti elementi: Centrale di controllo Soccorritore Interfaccia CTS Lampade CTS o KIT CTS inseriti in lampade ordinarie. Nella figura 3 è illustrato un esempio applicativo. INSTALLAZIONE CENTRALSYSTEM - Descrizione del Sistema 8

12 LINEE FORZA MOTRICE INT. PRINCIPALE DI PIANO LINEA ILLUMINAZIONE ORDINARIA PRIMO PIANO LINEE FORZA MOTRICE INT. PRINCIPALE DI PIANO LINEA ILLUMINAZIONE ORDINARIA PIANO TERRA LINEA BUS SOCCORGROUP CENTRALE CENTRALSYSTEM PRIMO PIANO LAMPADA PER ILLUMINAZIONE CENTRALSYSTEM SE/SA INTERFACCIA CENTRALSYSTEM LAMPADA PER ILLUMINAZIONE ORDINARIA SCATOLA DI DERIVAZIONE LINEA ALIMENTAZIONE DA SOCCORRITORE SOCCORGROUP CORRENTE ALTERNATA RS232 LAMPADA PER ILLUMINAZIONE ORDINARIA EMERGENZA CON CTS KIT LINEA TRASMISSIONE DATI Fig. 3 INSTALLAZIONE CENTRALSYSTEM - Impianto tipo 9

13 COLLEGAMENTO DELLA SORGENTE Collegamenti delle linee di alimentazione (circuiti cuiti di sicurezza) Come si evince dal manuale del SoccorGroup (al quale rimandiamo per le funzionalità e le caratteristiche specifiche della sorgente) il soccorritore è dotato di apposita morsettiera per gli allacciamenti (vedi figura 4). R N C1 C1 C2 C2 (R) (N) INGRESSO RETE (R3) (N3) CARICO "SA" (R4) (N4) CARICO "SE" MORSETTIERA ALLACCIAMENTO AUSILIARI MORSETTIERA ALLACCIAMENTO "MR1" SoccorGroup SCASE/SA DB 9 (M) RS232 (sul fianco) RS422 Fig. 4 I SoccorGroup SCASE/SA hanno tutti ingresso monofase (morsetti R,N ingresso rete). Naturalmente la linea di alimentazione deve essere opportunamente dimensionata e protetta in funzione della potenza della macchina. Per quanto riguarda il differenziale prevedere un modello differenziale selettivo con IDn = 0.3A (300mA). I soccorritori sono dotati di due uscite distinte carico SA morsetti C1C1 e carico SE morsetti C2C2: nel Sistema CentralSystem si utilizza solo l uscita di tipo SA. Si consiglia di realizzare all esterno del soccorritore un quadretto di distribuzione da cui derivare le linee che passando per le interfacce vanno poi ad alimentare i dispositivi di emergenza presenti nell impianto (prevedere cioè una linea diretta tra ciascuna interfaccia e la sorgente). Le interfacce CentralSystem sono dotate di appositi interruttori che proteggono la linea di potenza a valle verso le lampade. Per la protezione delle tratte di collegamento a monte dell interfaccia si consiglia l utilizzo di fusibili o di magnetotermici tradizionali opportunamente dimensionati. Si ricorda che i collegamenti tra soccorritore e lampade costituiscono i cosiddetti CIRCUITI DI SICUREZZA, come è ovvio tali circuiti sono vitali per il funzionamento del Sistema, pertanto devono essere realizzati in conformità a tutte le prescrizioni previste dalle normative (cavi resistenti all incendio, posa in canali separati ecc.). N.B. Qualora nell impianto fossero presenti più soccorritori è assolutamente vietato effettuare collegamenti in parallelo tra le uscite; ogni soccorritore alimenterà un certo numero di interfacce in modo autonomo e isolato dagli altri soccorritori presenti nell impianto. INSTALLAZIONE CENTRALSYSTEM - Collegamento della sorgente 10

14 Collegamento tra SoccorGroup oup e Centrale di controllo ollo Collegamento tra una Centrale e un SoccorGroup Nel caso base in cui nell impianto è presente un solo soccorritore il collegamento con la Centrale è molto semplice; si tratta infatti di collegare tra loro l uscita seriale RS232 predisposta sul gruppo soccorritore con una delle due porte seriali disponibili sulla Centrale (nella Centrale sono denominate con le sigle CN2 e CN3). Per tale collegamento si consiglia di utilizzare un cavo di connessione conforme a quello riportato nello schema di figura 5 (si tratta di uno standard RS232 in cui si utilizzano solo i fili Tx, Rx, e SG). SOCCORGROUP Lato da collegare alla CENTRALE RS232 DTE FEMMINA RS232 DTE FEMMINA 9 Lato da collegare al SOCCORGROUP Fig. 5 Collegamento tra una Centrale e più di un SoccorGroup oup Nell ipotesi che nell impianto vi siano più soccorritori non è più possibile utilizzare la connessione RS232, che come noto è una connessione point to point, occorre passare ad un Sistema di trasmissione RS422 che permette il funzionamento multidrop. Per passare al Sistema RS422 occorre dotare la Centrale di apposito convertitore RS232/422 (cod. ord. 3014), e settare l uscita del soccorritore modificandola da RS232 a RS 422 (vedere manuale SoccorGroup). Le uscite dei soccorritori (slave) saranno tutti cablati in parallelo rispetto al convertitore della Centrale (master), vedi disegno riportato nella figura 6. Per il collegamento multidrop ogni soccorritore deve essere indirizzato con un numero da 0 a 9 (quindi una Centrale può gestire un massimo di 10 soccorritori); per la programmazione di tale indirizzo si rimanda al manuale specifico del SoccorGroup (la programmazione si effettua in fase di configurazione del Sistema). convertitore TX - RX + RX RX RTS COM - TX + TX COM RS232 DTE FEMMINA 9 Da Collegare Alla Centrale SOCCORGROUP SOCCORGROUP RS232 DTE FEMMINA 9 da collegare al SOCCORGROUP indirizzo 0 RS232 DTE FEMMINA 9 da collegare al SOCCORGROUP indirizzo 9 Fig. 6 INSTALLAZIONE CENTRALSYSTEM - Collegamento tra Soccorgroup e Centrale 11

15 COLLEGAMENTO DELLA CENTRALE Per tutte le centrali, indipendentemente dal modello (console da tavolo, versione rack o modulo Centrale) sono valide le connessioni descritte nei paragrafi seguenti che devono essere realizzate con la massima cura. Collegamento alla Rete La Centrale viene fornita con apposito cavo di alimentazione per il collegamento ad una normale presa di alimentazione a 230Vac. Per un corretto funzionamento del Sistema alimentare la Centrale sulla linea proveniente dall uscita SA del SoccorGroup come il resto dell intero Sistema. Una volta applicata la tensione a questa presa la Centrale si accende ed è pronta per l'uso. Per questo tipo di collegamento si rimanda al paragrafo 2.2 Collegamento con il SoccorGroup oup Collegamento con le Interfacce La linea dati (Bus a 5 fili) per il dialogo tra la Centrale e le interfacce è denominata con le lettere A, B, C, D, Com. In dotazione alla Centrale viene fornito un cavetto che da un lato è dotato di connettore DB9 da fissare sulla porta posta sul retro della Centrale siglata con CN1 (uscita bus), dall altro lato si trovano i fili sfusi siglati come segue: - numero 5 che corrisponde al Com - numero 6 che corrisponde al D - numero 7 che corrisponde al C - numero 8 che corrisponde al B - numero 9 che corrisponde all A Se la prima interfaccia è posizionata nelle immediate vicinanze della Centrale si può collegare tale cavetto nell apposito morsetto di ingresso bus predisposto nell interfaccia (vedi collegamento delle interfacce capitolo 4). Il collegamento prosegue poi in modo seriale, dalla prima interfaccia partirà la linea bus che raggiungerà la seconda e così a seguire per le altre interfacce presenti nell impianto. Si raccomanda, specialmente quando le interfacce sono posizionate molto distanti fra loro, di utilizzare cavi di colori distinti per ciascuno dei fili che compongono il bus e di stare molto attenti durante l esecuzione della stesura delle linee e nella realizzazione delle connessioni in corrispondenza delle diverse interfacce. Un controllo immediato può essere eseguito effettuando alcune misure su ciascuna delle morsettiere di ingresso e di uscita del bus a 5 fili presenti sulle interfacce. Prima di effettuare la misura accertarsi che la linea dati sia connessa alla Centrale e che questa sia accesa in condizione di Centrale non configurata. Se il collegamento è ben fatto si devono riscontare i seguenti valori indicativi (il morsetto negativo è identificato dal filo Com): Tensione A - Com = 3Vcc Tensione B - Com = 1.5Vcc Tensione C - Com = 3Vcc Tensione D - Com = 1.5Vcc (se questi valori oscillano significa che la Centrale è già stata configurata, per bloccare l oscillazione o azzerare la configurazione o spostare la Centrale da pagina zero in una pagina qualsiasi) Collegamento con Host remotor Il collegamento tra la Centrale e il computer di controllo può essere realizzato in due modi: a) Mediante modem standard interconnessi utilizzando normali linea telefoniche. b) Mediante linea diretta RS232 qualora il collegamento avvenga tra una Centrale ed un PC posto nelle immediate vicinanze o tramite convertitori RS232/422, interconnessi utilizzando linee dedicate a 5 fili (distanza massima 1 Km), nel caso di connessioni multidrop tra un PC e più centrali. In entrambi i casi si utilizza una delle due porte seriali CN2 o CN3, nella fattispecie si utilizzerà l unica porta ancora disponibile, quella cioè non occupata per il collegamento con il SoccorGroup. Per la configurazione delle porta seriale vedere il MANUALE D USO della Centrale. INSTALLAZIONE CENTRALSYSTEM - Collegamento della Centrale 12

16 COLLEGAMENTO DELL INTERF INTERFACCIA CTS Nel Sistema CentralSystem l interfaccia (vedi figura 7) svolge un ruolo fondamentale e vitale per il corretto funzionamento dell impianto di emergenza. Essa svolge fondamentalmente tre funzioni così riassumibili: 1 Propagazione dei dati: ogni interfaccia amplifica i segnali dati che riceve dall interfaccia che la precede sia nei confronti delle lampade connesse ad essa che delle interfacce che la seguono. Tale funzione è molto utile per realizzare impianti molto estesi. Nello stesso tempo oltre ad amplificare crea dei domini elettrici optoisolati mantenendo localizzati eventuali malfunzionamenti delle linee bus. 2 Intervento a zone dell impianto: Mediante un apposito sensore di rete l interfaccia, in modo autonomo dalla Centrale di controllo, comanda lo stato di funzionamento (NORMALE / EMERGENZA) che devono mantenere i dispositivi ad essa connessi. Con tale potenzialità si può realizzare un impianto centralizzato nel quale l intervento in ogni area viene vincolato allo stato dell alimentazione del quadro di zona e non allo stato dell alimentazione della sorgente di alimentazione dell impianto di sicurezza. 3 Controllo delle linee di sicurezza: Collegandosi in parallelo all interruttore che protegge la linea di sicurezza delle lampade ad essa connesse (collegamento a monte e a valle dell interruttore) l interfaccia è in grado di comunicare tempestivamente lo stato di tale protezione alla Centrale di controllo. Per precisare meglio: all interruttore è affidato il compito vero e proprio di protezione della linea, quindi di aprire in caso di guasto così da non compromettere il funzionamento delle altre linee, mentre all interfaccia è affidato il compito di tenere informata la Centrale sullo stato della protezione. LED COD. ORDINE 3006 Fig. 7 Collegamento linea Bus Centrale - Interfacce Sul lato superiore destro dell interfaccia (vedi schema figura 8) è prevista una morsettiera a 5 poli siglata con le lettere A, B, C, D, Com, sulla quale connettere la linea Bus a cinque fili che proviene o dalla Centrale di controllo od a un altra interfaccia. Nel lato inferiore destro è prevista una morsettiera simile, anch essa siglata con le lettere A, B, C, D, Com, sulla quale connettere la linea Bus a cinque fili che viene portata all interfaccia successiva. Per gli aspetti elettrici e le verifiche sulla corretta stesura e connessione della linea bus vedere quanto già detto nel paragrafo 3.3. N.B. UN ERRATO COLLEGAMENTO DI UNO QUALSIASI DEI CINQUE FILI IN UNA QUALSIASI DELLE INTERFACCE PRESENTI NELL IMPIANTO COMPROMETTE LA POSSIBILITÀ DI METTERE IN FUNZIONE IL SISTEMA. INSTALLAZIONE CENTRALSYSTEM - Collegamento dell Interfaccia 13

17 230 Vac N P LINEA SOCCORRITORE DALLA CENTRALE DALLE INTERFACCE INTERRUTTORE MAGNETOIDRAULICO P N SOCC. PROT. A B C D COM. P N INTERFACCIA 3006 ORD. DATI B A LED COM. D C B A 230 Vac P N LINEA ORDINARIA P N ALLE INTERFACCE ALLE LAMPADE Fig. 8 Collegamento alla linea del SoccorGroup oup e alla protezione della linea Come illustrato nello schema riportato in figura 8 sul lato superiore sinistro è previsto un morsetto a 4 poli composto dalle coppie siglate con i nomi SOCC. e PROT.. L ingresso SOCC. viene collegato sull ingresso dell interruttore di protezione della linea di sicurezza direttamente in parallelo alla linea proveniente dall uscita SA del SoccorGroup. Attraverso questo collegamento l interfaccia riceve alimentazione direttamente dal SoccorGroup e può continuare a rimanere alimentata anche in caso di apertura dell interruttore di protezione. L ingresso PROT. viene collegato sull uscita dell interruttore di protezione della linea di sicurezza direttamente in parallelo alla linea che va poi ad alimentare i dispositivi CentralSystem. Attraverso questo collegamento l interfaccia è in grado di controllare lo stato della tensione a valle dell interruttore di protezione e di conseguenza informare la Centrale di controllo nel caso di intervento della protezione. Interruttore di protezione: In dotazione alla Centrale viene fornito un interruttore di protezione che si differenzia dai classici interruttori per uso civile semplicemente per il tipo di caratteristica della curva di intervento. Normalmente in caso di corto circuito, durante il funzionamento da inverter le correnti di guasto che il soccorritore è in grado di erogare sono molto piccole (1.25 la corrente nominale del SoccorGroup) pertanto per avere aperture tempestive delle protezioni occorre utilizzare interruttori con caratteristiche adeguate. Come standard viene fornita una protezione con corrente nominale 10A che è in grado di intervenire tempestivamente con correnti dell ordine dei 20A (circa il doppio della corrente nominale). Tale scelta presuppone che su ogni linea si colleghi mediamente un carico massimo di circa 6 7 A. Qualora tale dimensionamento risultasse errato nell applicazione specifica si consiglia di contattare il SERVIZIO ASSISTENZA TECNICA BEGHELLI che provvederà ad indicarvi la protezione più idonea. INSTALLAZIONE CENTRALSYSTEM - Collegamento alla linea 14

18 Collegamento del Sensore e di Rete Come illustrato nello schema riportato in figura 8 sul lato inferiore sinistro è previsto un morsetto a 2 poli siglato con il nome ORD. Si tratta dell ingresso della linea ordinaria a 230Vac che l interfaccia utilizza per monitorare lo stato della linea elettrica ordinaria dell impianto. Quando ai capi di questi morsetti l interfaccia non rileva la presenza della rete elettrica 230Vac si porta immediatamente nello stato di funzionamento di emergenza e comunica a tutti i dispositivi CentralSystem ad essa connessi di portarsi a loro volta nel funzionamento in emergenza, il tutto si realizza in tempi minori o uguali a 500ms. Per un corretto funzionamento dell impianto di emergenza la linea del sensore di rete deve essere collegata al quadro elettrico di zona che alimenta l impianto di illuminazione ordinario dell area di competenza dell interfaccia. Così facendo nel caso di intervento di un generale di zona, a causa di un malfunzionamento, si ha l effetto dell intervento dell impianto di emergenza solo nella zona interessata dal guasto (si recupera quindi uno dei vantaggi dell impianto realizzato con lampade di tipo autonomo). Nel caso in cui l interfaccia controlli dispositivi installati in più domini elettrici (non è prevista un interfaccia per ogni quadro di zona ma una per più quadri) mediante l utilizzo di contatti ausiliari è comunque possibile vincolare l intervento in emergenza dell interfaccia allo scattare di uno qualsiasi degli interruttori generali presenti nei diversi quadri di zona. Collegamento della linea Bus verso i dispositivi CentralSystem Per il collegamento fra le interfacce e i dispositivi CentralSystem è prevista una linea Bus a due fili siglata con le lettere A, B. Il punto di partenza della linea bus è previsto in un morsetto siglato appunto con A e B posto sul lato inferiore dell interfaccia in posizione Centrale vedi figura 6. Una volta che l interfaccia viene alimentata (ingresso Socc connesso con 230Vac presente) ai capi della linea bus senza dispositivi connessi, si deve misurare una tensione continua fissa del valore di circa Vab = 4.8Vcc. Procedendo nel collegamento dei dispositivi CentralSystem tale valore di polarizzazione del Bus tende a calare. Nel caso limite di 64 dispositivi connessi la differenza di potenziale tra i due fili Vab non dovrebbe comunque scendere sotto il valore di 3Vcc. Si consiglia, durante l installazione dei dispositivi, di effettuare misure del valore di tale tensione per verificare la corretta installazione. N.B.: Se al termine dell installazione (con interfaccia alimentata) ai capi della linea bus si misura una tensione Vab= 0 Vcc, significa che si è in presenza di un cortocircuito sulla linea AB. In questo caso si deve procedere a sezionare la linea dati e ripetendo la misure si deve trovare il punto di corto circuito. Fintanto che tale punto non viene individuato non è possibile dialogare con nessuna delle lampade connesse all interfaccia. Nota sul tipo di cavo: in alternativa ai conduttori twistati e schermati 2 x 0,35 (che restano in ogni caso quelli ottimali), si possono utilizzare conduttori tradizionali uguali a quelli usati per le linee d alimentazione degli impianti d illuminazione in modo da consentirne la posa entro le medesime vie in cui vengono posati anche i circuiti di sicurezza che alimentano le lampade di emergenza (a titolo esemplificativo: H07-VK, H05-VK, N1VVK ) riducendo sensibilmente i costi installativi. Tali conduttori possono essere utilizzati sia in formazione unipolare sia multipolare, purché di sezione non inferiore a 0.5 mmq. Si raccomoda di utilizzare cavi di colore diverso per i fili del bus e mantenere gli stessi colori nella realizzazione dell intero impianto. INSTALLAZIONE CENTRALSYSTEM - Collegamento sensore rete 15

19 COLLEGAMENTO DELLE LAMPADE ADE Tutte le lampade predisposte per il Sistema CentralSystem sono progettate per poter funzionare sia in modalità SE (lampada che si accende solo in caso di emergenza) che in modalità SA (lampada che si accende sia in presenza che in assenza di rete). La funzione che deve svolgere la lampada viene definita in fase di installazione semplicemente eseguendo un opportuno collegamento (vedi paragrafi seguenti). In fase di attivazione del Sistema è inoltre possibile associare un tempo di autonomia ad ogni singolo dispositivo. Per tempo di autonomia si intende il tempo per il quale il dispositivo deve rimanere acceso in caso di funzionamento in emergenza. Con tale opzione ad esempio si possono programmare i dispositivi antipanico per un ora di autonomia, i dispositivi addetti all illuminazione delle vie di fuga per due ore mentre la segnaletica a tre ore di autonomia. N.B. Ogni dispositivo è dotato di un proprio codice identificativo composto da un numero esadecimale di 6 cifre; tale codice è riportato su due etichette ben visibili sull apparecchio. E molto importante non staccare tale identificativo ma riportarlo durante l installazione sulla planimetria dell edificio (vedi paragrafo partizione dell impianto). Conoscere tali codici è fondamentale per poter utilizzare il Sistema di controllo. Collegamento SE In questo caso ogni dispositivo riceverà la linea di potenza proveniente dall interruttore di protezione (linea di sicurezza da SoccorGroup) che deve essere collegata ai morsetti siglati con le lettere N P e la linea dati A B che deve essere portata nell apposito morsetto siglato anch esso con le lettere A B (vedi figura 9). Se la linea dati viene collegata al contrario non sarà possibile il dialogo tra la Centrale e la lampada. COLLEGAMENTO LAMPADA SOLO EMERGENZA - SE P2 N2 B A N1 P1 N P A B Fig. 9 A-B= Linea Dati P2-N2= Linea Soccorritore Collegamento SA Anche in questo caso ogni dispositivo riceverà la linea di potenza proveniente dall interruttore di protezione (linea di sicurezza da SoccorGroup) che deve essere collegata ai morsetti siglati con le lettere N P e la linea dati A B che deve essere portata nell apposito morsetto siglato anch esso con le lettere A B. Per ottenere il funzionamento SA permanente (lampada accesa 24h al giorno) è sufficiente alimentare sempre con la medesima linea di potenza anche l ingresso siglato con le lettere N1 P1. Per realizzare tale collegamento, come illustrato nella figura 8, è sufficiente mettere in parallelo i due ingressi N P ed N1 P1 mediante semplici ponticelli. Naturalmente anche in questo caso se la linea dati viene collegata al contrario non sarà possibile il dialogo tra la Centrale e la lampada. INSTALLAZIONE CENTRALSYSTEM - Collegamento delle lampade 16

20 COLLEGAMENTO LAMPADA SEMPRE ACCESA - SA P2N2 BA N1P1N P AB A-B= Linea Dati P2-N2= Linea Soccorritore Fig. 10 Collegamento SA con interruttor uttore Questa tipologia di collegamento a differenza del normale collegamento SA ha il vantaggio di consentire all utente di poter accendere o spegnere il dispositivo a propria discrezione pur lasciando sempre attiva la funzionalità di emergenza (tipica esigenza di un dispositivo utilizzato sia per illuminazione ordinaria che per illuminazione di emergenza). Per tale funzionalità, come si vede dallo schema di connessione, ogni dispositivo riceverà: la linea di potenza proveniente dall interruttore di protezione (linea di sicurezza da SoccorGroup) che deve essere collegata ai morsetti siglati con le lettere N P, la linea dati A B che deve essere portata nell apposito morsetto siglato anch esso con le lettere A B, ed una linea 230V ordinaria dotata di interruttore che servirà per pilotare l accensione o lo spegnimento del funzionamento SA collegata ai morsetti siglati con N1 P1. COLLEGAMENTO LAMPADA SEMPRE ACCESA - SA CON INTERRUTTORE P2 N2 N1 P1 B A C N P A B N1 P1 A-B= Linea Dati P2-N2= Linea Soccorritore P1-N1= Linea Ordinaria A-B= Linea Dati Fig. 11 INSTALLAZIONE CENTRALSYSTEM - Collegamento delle lampade 17

21 COLLEGAMENTO DEL KIT CTS Il KIT CTS è un accessorio realizzato per poter integrare una lampada di illuminazione ordinaria (230Vac) nel Sistema di emergenza centralizzato CentralSystem Beghelli (sono escluse lampade con reattore induttivo, starter e condensatore di rifasamento). Il KIT CTS oltre a integrare la lampada con linee di emergenza provenienti dalla sorgente centralizzata consente di effettuare un controllo dell efficienza della lampada mediante un apposito Sistema di controllo che misura la corrente assorbita dalla lampada. Esattamente come per le lampade CTS (vedi capitolo 5) in funzione del tipo di collegamento elettrico del KIT CTS la lampada connessa può essere utilizzata per svolgere la funzione di lampada solo emergenza (SE) o di lampada sempre accesa (SA) con o senza interruttore. Anche per quanto riguarda l autonomia è possibile con apposita programmazione stabilire il tempo di autonomia della lampada 1h/2h/3h. N.B.: Il KIT CTS è progettato per pilotare solo un'unica lampada di potenza compresa tra un minimo di 13W e un massimo di 450W ( non è possibile collegare più lampade al medesimo KIT anche se la somma complessiva della potenza non supera la portata del KIT). Se la lampada connessa assorbe meno della soglia minima (circa 13W) viene dichiarata difettosa. La soglia minima di 13W, eliminando il ponticello posizionato vicino al cavetto del led, può essere innalzata intorno ai 30W. Innalzare la soglia può servire in quei casi in cui anche in condizioni di malfunzionamento gli assorbimenti rimangono superiori ai 13W (ad esempio lampade in BT pilotate da trasformatori con potenze a vuoto superiori alla soglia). Collegamento SE In questo caso ogni dispositivo riceverà la linea di potenza proveniente dall interruttore di protezione (linea di sicurezza da SoccorGroup) che deve essere collegata ai morsetti siglati con le lettere 1 2 e la linea dati A B che deve essere portata nell apposito morsetto siglato anch esso con le lettere A B (vedi figura 12). Se la linea dati viene collegata al contrario non sarà possibile il dialogo tra la Centrale e il KIT. I morsetti siglati con i numeri 5 6 rappresentano l uscita sulla quale collegare la linea che alimenta la lampada che si vuole integrare nel Sistema. COLLEGAMENTO LAMPADA SOLO EMERGENZA - SE P2 N2 B A A B Uscita al carico max 2A A-B= Linea Dati P2-N2= Linea Soccorritore Fig. 12 INSTALLAZIONE CENTRALSYSTEM - Collegamento KIT CTS 18

22 Collegamento SA con interruttor uttore Questo tipo di collegamento è sicuramente il più diffuso nel caso del KIT CTS infatti è quello che consente all utente di poter accendere o spegnere la lampada ordinaria a propria discrezione pur lasciando sempre attiva la funzionalità di emergenza (tipica esigenza di un dispositivo utilizzato sia per illuminazione ordinaria che per illuminazione di emergenza). Per tale funzionalità, come si vede dallo schema di connessione, ogni dispositivo riceverà: la linea di potenza proveniente dall interruttore di protezione (linea di sicurezza da SoccorGroup) che deve essere collegata ai morsetti siglati con le lettere 1 2, la linea dati A B che deve essere portata nell apposito morsetto siglato anch esso con le lettere A B, ed una linea 230V ordinaria dotata di interruttore che servirà per pilotare l accensione o lo spegnimento del funzionamento SA connessa ai morsetti siglati con 3 4. Infine, anche in questo caso, i morsetti siglati con i numeri 5 6 rappresentano l uscita sulla quale collegare la linea che alimenta la lampada che si vuole integrare nel Sistema. COLLEGAMENTO LAMPADA SEMPRE ACCESA - SA CON INTERRUTTORE N2 P2 N1 P1 B A C A B Uscita al carico max 2A A-B= Linea Dati P2-N2= Linea Soccorritore P1-N1= Linea Ordinaria A-B= Linea Dati Fig. 13 Note sul posizionamento del KIT CTS Se le dimensioni delle lampada lo permettono è consigliabile alloggiare il KIT all interno della stessa (vedi lampade fluorescenti lineari e similari). Per quanto riguarda le altre applicazioni si tenga presente, che per le caratteristiche proprie del KIT, non è necessario che questo sia posizionato nelle immediate vicinanze della lampada; il KIT deve essere visto come un accessorio assolutamente ininfluente posto in serie alla linea di alimentazione della lampada. Pertanto l unico consiglio è di mettere il KIT in posizione comoda per l installazione e di facile ispezione per verifiche ed eventuali manutenzioni future. Ogni KIT è dotato di un proprio codice identificativo composto da un numero esadecimale di 6 cifre; tale codice è riportato su due etichette una visibile sull apparecchio e l atra, annessa al KIT, da applicare alla lampada. Inoltre è molto importante riportare il codice del KIT durante l installazione sulla planimetria dell edificio (vedi paragrafo partizione dell impianto). Conoscere tali codici è fondamentale per poter utilizzare il Sistema di controllo. INSTALLAZIONE CENTRALSYSTEM - Collegamento KIT CTS 19

23 VERIFICA PRELIMINARE DEL FUNZIONAMENTO DEL SISTEMA In questo paragrafo indichiamo alcune verifiche preliminari che possono essere eseguite, durante l installazione, per rendersi conto immediatamente se i collegamenti dei diversi dispositivi sono stati effettuati in modo corretto. I controlli descritti di seguito non prevedono che la Centrale di controllo sia già stata installata. Verifica Interfaccia La prima verifica riguarda i collegamenti di potenza dell interfaccia; si tratta di verificare i tre stati determinati dai tre ingressi controllando che le tensioni e il colore del led siano in linea con quanto riportato nella tabella seguente: STATO MISURE COLORE LED NORMALE Linea Socc. = 230Vac VERDE LAMPEGGIANTE Linea Prot. = 230Vac (interfaccia non programmata) Linea Ordin. = 230Vac VERDE FISSO (interfaccia programmata) Linea Socc. = 230Vac AVARIA PROTEZIONE Linea Prot. = 0Vac ROSSO FISSO Linea Ordin. = 230Vac Linea Socc. = 230Vac EMERGENZA Linea Prot. = 230Vac SPENTO Linea Ordin. = 0Vac Verifica delle lampade con collegamento SE La verifica di queste lampade risulta molto semplice ed è così riassumibile: a) Simulare un emergenza della zona agendo sul sensore di rete dell interfaccia a cui le lampade sono connesse (l operazione consiste nel togliere tensione ai morsetti della linea ordinaria dell interfaccia), in questa condizione tutte le lampade dovrebbero accendersi in emergenza (led dei dispositivi spenti). b) Riportare l impianto in condizioni normali agendo nuovamente sul sensore di rete dell interfaccia, in questa condizione tutte le lampade devono riportarsi in condizione SE e quindi spegnersi (led dei dispositivi verdi lampeggianti). c) Verificare i singoli dispositivi che non si sono comportati secondo quanto descritto nei punti a e b: potrebbero avere problemi sulla linea bus (bus mancante, A e B invertiti, ecc.) o problemi sulla linea di potenza del circuito. Se non si riscontra alcuna anomalia provare a posizionare la lampada al posto di una che ha funzionato correttamente e ripetere la prova, se anche dopo questa verifica la lampada non risponde correttamente si può procedere con la sostituzione del dispositivo. Verifica delle lampade con collegamento SA Per le lampade collegate in modalità SA è difficile distinguere il funzionamento normale dal funzionamento in emergenza infatti in entrambi i casi la lampada risulta accesa, l unica differenza visibile riguarda lo stato del led: acceso in condizioni normali e spento durante il tempo in emergenza (un ora). Oltre alla verifica dello stato dei led che può risultare lunga e complessa suggeriamo la seguente verifica: simulare un emergenza della zona, in questa condizione tutte le lampade dovrebbero accendersi in emergenza (led dei dispositivi spenti), riportare l impianto in condizioni normali, in questa condizione tutte le lampade dovrebbero riportarsi in condizione SA e quindi accendersi (led dei dispositivi verdi lampeggianti). Se i collegamenti non sono corretti dopo circa un ora le lampade che sono accese perché in stato di emergenza si spengono (sono quelle che devono essere verificate) mentre quelle collegate correttamente rimarranno accese. Anche in questo caso i malfunzionamenti potrebbero derivare da problemi legati alla linea bus (bus mancante, A e B invertiti, ecc.) o legati alle linee di potenza del circuito. Se non si riscontra alcuna anomalia provare a posizionare la lampada al posto di una che ha funzionato correttamente e ripetere la prova, se anche dopo questa verifica la lampada non si comporta correttamente si può procedere nella sua sostituzione. INSTALLAZIONE CENTRALSYSTEM - Verifica del funzionamento 20

GUIDA ALL INSTALLAZIONE BEGHELLI

GUIDA ALL INSTALLAZIONE BEGHELLI GUIDA ALL INSTALLAZIONE CENTRALTEST BEGHELLI Sistema intelligente con apparecchi di tipo autoalimentato CENTRALSYSTEM BEGHELLI Sistema intelligente con apparecchi alimentati da sorgente centralizzata SISTEMI

Dettagli

ESTRATTO NORMA UNI CEI 11222

ESTRATTO NORMA UNI CEI 11222 ESTRATTO NORMA UNI CEI 11222 Art. 4 VERIFICHE PERIODICHE 4.1 Generalità Per l esecuzione delle verifiche periodiche deve essere resa disponibile la documentazione tecnica relativa all impianto, compresa

Dettagli

Installazione del quadro di distribuzione

Installazione del quadro di distribuzione 10 Installazione del quadro di distribuzione Dopo aver realizzato l intero impianto, si conosce il numero di circuiti e dei punti di utilizzo. Questo permette di determinare il numero dei dispositivi di

Dettagli

Interfaccia. 1. Sede configuratori 2. Morsetto IN 3. Led di segnalazione 4. Pulsante per configurazione virtuale 5. Morsetto OUT

Interfaccia. 1. Sede configuratori 2. Morsetto IN 3. Led di segnalazione 4. Pulsante per configurazione virtuale 5. Morsetto OUT Interfaccia SCS/SCS scheda tecnica ARt. F422 Descrizione L interfaccia permette la comunicazione fra impianti bus con tecnologia SCS, anche se dedicati a funzioni diverse fra loro. L interfaccia è dotata

Dettagli

Le Regole Tecniche per. e la nuova edizione della Guida CEI 82-25

Le Regole Tecniche per. e la nuova edizione della Guida CEI 82-25 Le Regole Tecniche per la Connessione alle reti e la nuova edizione della Guida CEI 82-25 Ing. Francesco Iannello Responsabile Tecnico ANIE/Energia Vicenza, 16 Dicembre 2010 Indice Connessione alle reti

Dettagli

Controlli e verifiche periodiche della illuminazione di emergenza

Controlli e verifiche periodiche della illuminazione di emergenza Controlli e verifiche periodiche della illuminazione di emergenza Ing. Roberto Vinchi Associazione Imprese di Impianti tecnologici Unione Industriale di Torino D.Legs. 81/08 e s.m.i. CAPO III - Gestione

Dettagli

RIPETITORE DI SEGNALE WIRELESS PER SISTEMA VIA RADIO ART. 45RPT000

RIPETITORE DI SEGNALE WIRELESS PER SISTEMA VIA RADIO ART. 45RPT000 RIPETITORE DI SEGNALE WIRELESS PER SISTEMA VIA RADIO ART. 45RPT000 Leggere questo manuale prima dell uso e conservarlo per consultazioni future 1 DESCRIZIONE GENERALE L espansore senza fili è un modulo

Dettagli

Le verifiche negli impianti elettrici: tra teoria e pratica. Guida all esecuzione delle verifiche negli impianti elettrici utilizzatori a Norme CEI

Le verifiche negli impianti elettrici: tra teoria e pratica. Guida all esecuzione delle verifiche negli impianti elettrici utilizzatori a Norme CEI Le verifiche negli impianti elettrici: tra teoria e pratica (Seconda parte) Guida all esecuzione delle verifiche negli impianti elettrici utilizzatori a Norme CEI Concluso l esame a vista, secondo quanto

Dettagli

Il neutro, un conduttore molto "attivo" (3)

Il neutro, un conduttore molto attivo (3) 1 Il neutro, un conduttore molto "attivo" (3) 3. I sistemi elettrici in relazione al modo di collegamento a terra del neutro e delle masse In funzione della messa a terra del neutro e delle masse, un sistema

Dettagli

CABINE ELETTRICHE DI TRASFORMAZIONE

CABINE ELETTRICHE DI TRASFORMAZIONE Cabtrasf_parte_prima 1 di 8 CABINE ELETTRICHE DI TRASFORMAZIONE parte prima Una cabina elettrica è il complesso di conduttori, apparecchiature e macchine atto a eseguire almeno una delle seguenti funzioni:

Dettagli

Sistemi Elettrici }BT }AT

Sistemi Elettrici }BT }AT Sistemi Elettrici DEFINIZIONE (CEI 11-1) Si definisce SISTEMA ELETTRICO la parte di impianto elettrico costituita dai componenti elettrici aventi una determinata TENSIONE NOMINALE (d esercizio). Un sistema

Dettagli

Impianti d illuminazione di sicurezza. Procedure per la verifica e la manutenzione periodica.

Impianti d illuminazione di sicurezza. Procedure per la verifica e la manutenzione periodica. Impianti d illuminazione di sicurezza Procedure per la verifica e la manutenzione periodica. Leggi e Norme di riferimento Leggi e Norme di riferimento Rispetto della legge e della norma tecnica I parametri

Dettagli

RELAZIONE DI CALCOLO IMPIANTO ELETTRICO

RELAZIONE DI CALCOLO IMPIANTO ELETTRICO RELAZIONE DI CALCOLO IMPIANTO ELETTRICO File: Relazione tecnica Data 11-11-2009 1 INDICE RELAZIONE DI CALCOLO E CRITERI DI DIMENSIONAMENTO... 3 CRITERI DI PROGETTO... 3 CRITERI DI DIMENSIONAMENTO DELLE

Dettagli

Caratteristiche elettriche

Caratteristiche elettriche RWR10 / RWR 20 REGOLATORE DI CARICA Regolatore di carica Caratteristiche Per batterie al piombo ermetiche,acido libero Auto riconoscimento tensione di batteria(12/24v) Max corrente di ricarica 10A (WR10)

Dettagli

PDF created with pdffactory trial version www.pdffactory.com

PDF created with pdffactory trial version www.pdffactory.com 1 INTRODUZIONE La Norma CEI 64-8/6 tratta delle verifiche per gli impianti elettrici in BT. Le prove eseguibili sono in ordine sequenziale dirette a verificare e/o misurare: continuità dei conduttori di

Dettagli

Relazione Tecnica Progetto dell Impianto Elettrico

Relazione Tecnica Progetto dell Impianto Elettrico Relazione Tecnica Progetto dell Impianto Elettrico Rotatoria ingresso cittadella universitaria Premessa: La presente relazione tecnica è finalizzata ad indicare la caratteristiche dei principali componenti

Dettagli

Funzioni di Trasferimento Movimenti

Funzioni di Trasferimento Movimenti Airone Gestione Rifiuti Funzioni di Trasferimento Movimenti Airone Funzione di Trasferimento Movimenti pag. 1 Indice INTRODUZIONE... 3 FUNZIONE DI TRASFERIMENTO MOVIMENTI... 3 Configurazione dell applicazione...4

Dettagli

Appunti sulla Macchina di Turing. Macchina di Turing

Appunti sulla Macchina di Turing. Macchina di Turing Macchina di Turing Una macchina di Turing è costituita dai seguenti elementi (vedi fig. 1): a) una unità di memoria, detta memoria esterna, consistente in un nastro illimitato in entrambi i sensi e suddiviso

Dettagli

Centralina Compatta. Manuale d istruzioni. 04/2015 Dati tecnici soggetti a modifi che. info@psg-online.de www.psg-online.de

Centralina Compatta. Manuale d istruzioni. 04/2015 Dati tecnici soggetti a modifi che. info@psg-online.de www.psg-online.de Centralina Compatta 04/2015 Dati tecnici soggetti a modifi che info@psg-online.de www.psg-online.de Manuale d istruzioni Messa in funzione Il regolatore viene fornito con le impostazioni standard pronto

Dettagli

La manutenzione come elemento di garanzia della sicurezza di macchine e impianti

La manutenzione come elemento di garanzia della sicurezza di macchine e impianti La manutenzione come elemento di garanzia della sicurezza di macchine e impianti Alessandro Mazzeranghi, Rossano Rossetti MECQ S.r.l. Quanto è importante la manutenzione negli ambienti di lavoro? E cosa

Dettagli

ZIMO. Decoder per accessori MX81. Manuale istruzioni del. nella variante MX81/N per il formato dei dati NMRA-DCC

ZIMO. Decoder per accessori MX81. Manuale istruzioni del. nella variante MX81/N per il formato dei dati NMRA-DCC ZIMO Manuale istruzioni del Decoder per accessori MX81 nella variante MX81/N per il formato dei dati NMRA-DCC etichetta verde Sommario 1. GENERALITÀ... 3 2. CARATTERISTICHE E DATI TECNICI... 3 3. COLLEGAMENTO

Dettagli

Programmatore scenari

Programmatore scenari Programmatore scenari scheda tecnica ART. MH00 Descrizione Questo dispositivo permette la gestione di scenari semplici e evoluti fino ad un numero massimo di 300. Grazie al programmatore scenari il sistema

Dettagli

Norma CEI 64-8 V3 - Allegato A

Norma CEI 64-8 V3 - Allegato A L Allegato A "Ambienti residenziali - Prestazioni dell impianto" riguardante principalmente le prestazioni funzionali dell impianto elettrico nelle unità immobiliari ad uso abitativo, è stato pubblicato

Dettagli

Impianti fotovoltaici connessi alla rete

Impianti fotovoltaici connessi alla rete Aspetti tecnici legati alla progettazione e realizzazione di impianti di generazione e alla loro connessione alla rete La Guida CEI 82-25: Guida alla realizzazione di sistemi di generazione fotovoltaica

Dettagli

Airone Gestione Rifiuti Funzioni di Esportazione e Importazione

Airone Gestione Rifiuti Funzioni di Esportazione e Importazione Airone Gestione Rifiuti Funzioni di Esportazione e Importazione Airone Funzioni di Esportazione Importazione 1 Indice AIRONE GESTIONE RIFIUTI... 1 FUNZIONI DI ESPORTAZIONE E IMPORTAZIONE... 1 INDICE...

Dettagli

CONVERTITORE SERIALE ASINCRONO RS485 / USB

CONVERTITORE SERIALE ASINCRONO RS485 / USB CONVERTITORE SERIALE ASINCRONO RS485 / USB DESCRIZIONE GENERALE Il prodotti RS485 / USB CONVERTER costituisce un'interfaccia in grado di realizzare una seriale asincrona di tipo RS485, utilizzando una

Dettagli

Rivelatori di fughe gas per ambienti domestici e luoghi similari. norma di riferimento CEI-EN50194. Descrizione : Tipo :

Rivelatori di fughe gas per ambienti domestici e luoghi similari. norma di riferimento CEI-EN50194. Descrizione : Tipo : s 7 604 ITEIGAS Rivelatori di fughe gas per ambienti domestici e luoghi similari norma di riferimento CEI-E50194 YA16.. Rivelatori elettronici di fughe gas ad una soglia per ambienti domestici. Alimentazione

Dettagli

M1600 Ingresso/Uscita parallelo

M1600 Ingresso/Uscita parallelo M1600 Ingresso / uscita parallelo M1600 Ingresso/Uscita parallelo Descrizione tecnica Eiserstraße 5 Telefon 05246/963-0 33415 Verl Telefax 05246/963-149 Data : 12.7.95 Versione : 2.0 Pagina 1 di 14 M1600

Dettagli

titolo e contenuto della tavola: ELETTRICO CDZ STUDIO ING. MICHELE DESIATI

titolo e contenuto della tavola: ELETTRICO CDZ STUDIO ING. MICHELE DESIATI sezione: ELETTRICO CDZ titolo e contenuto della tavola: VERBALE DI REGOLARE ESECUZIONE IMPIANTO CLIMATIZZAZIONE IMPIANTO ELETTRICO STUDIO ING. MICHELE DESIATI - Energia - Sicurezza luoghi lavoro - Acustica

Dettagli

MANUALE UTENTE VIVALDI MA-5240 MA-5120 MA-5060 MIXER AMPLIFICATO

MANUALE UTENTE VIVALDI MA-5240 MA-5120 MA-5060 MIXER AMPLIFICATO MANUALE UTENTE VIVALDI MA-5240 MA-5120 MA-5060 MIXER AMPLIFICATO ATTENZIONE: QUESTO APPARECCHIO DEVE ESSERE COLLEGATO A TERRA IMPORTANTE I conduttori del cavo di alimentazione di rete sono colorati secondo

Dettagli

Sommario PREMESSA... 1 NORMATIVA DI RIFERIMENTO... 1 CALCOLO ILLUMINOTECNICO... 4

Sommario PREMESSA... 1 NORMATIVA DI RIFERIMENTO... 1 CALCOLO ILLUMINOTECNICO... 4 Relazione di calcolo illuminotecnico Sommario PREMESSA... 1 NORMATIVA DI RIFERIMENTO... 1 CALCOLO ILLUMINOTECNICO... 4 PREMESSA Oggetto del seguente lavoro è il calcolo illuminotecnico da effettuarsi nel

Dettagli

PANNELLO REMOTO PER BARRIERE 48BFC000 E 48BFC001

PANNELLO REMOTO PER BARRIERE 48BFC000 E 48BFC001 PANNELLO REMOTO PER BARRIERE 48BFC000 E 48BFC001 ART.48BFA000 Leggere questo manuale prima dell uso e conservarlo per consultazioni future 1 CARATTERISTICHE GENERALI Il terminale 48BFA000 permette di

Dettagli

v. Collegare il CE700 al cavetto USB e collegare alla rete elettrica.

v. Collegare il CE700 al cavetto USB e collegare alla rete elettrica. Domande frequenti: 1. Posizionando semplicemente il cellulare a ricarica wireless sulla base CE700, questa inizierà automaticamente a caricarlo? Controllare il manuale del telefono per verificare la portata

Dettagli

Installazione Tooway. Guida veloce all installazione del servizio Tooway

Installazione Tooway. Guida veloce all installazione del servizio Tooway 1 Installazione Tooway Guida veloce all installazione del servizio Tooway 2 INDICE 1. Materiale richiesto 2. Identificazione dati per puntamento 3. Assemblaggio Kit 4. Preparazione al puntamento 5. Puntamento

Dettagli

TEL32G Sistema di Allarme e Telecontrollo su rete GSM

TEL32G Sistema di Allarme e Telecontrollo su rete GSM INDICE Sistema di Allarme e Telecontrollo su rete GSM Informazioni per utilizzo... 2 Generali... 2 Introduzione... 2 Istruzioni per la sicurezza... 2 Inserimento della SIM (operazione da eseguire con spento)...

Dettagli

Guida pratica all impianto elettrico nell appartamento (seconda parte)

Guida pratica all impianto elettrico nell appartamento (seconda parte) Guida pratica all impianto elettrico nell appartamento (seconda parte) Pubblicato il: 17/05/2004 Aggiornato al: 25/05/2004 di Gianluigi Saveri 1. L impianto elettrico L appartamento che si prende come

Dettagli

Formazione Tecnica Schneider Corso C1 Studio e progettazione di una cabina di trasformazione MT/BT

Formazione Tecnica Schneider Corso C1 Studio e progettazione di una cabina di trasformazione MT/BT Formazione Tecnica Schneider Corso C1 Studio e progettazione di una cabina di trasformazione MT/BT Finalità del corso Il corretto allestimento delle cabine di trasformazione MT/BT di utente, anche per

Dettagli

- Limena (Padova) - &HQWUDOH$;,6 MANUALE PER L UTENTE. Centrale mod. AXIS 5. Omologazione IMQ - ALLARME 1 e 2 LIVELLO

- Limena (Padova) - &HQWUDOH$;,6 MANUALE PER L UTENTE. Centrale mod. AXIS 5. Omologazione IMQ - ALLARME 1 e 2 LIVELLO - Limena (Padova) - &HQWUDOH$;,6 MANUALE PER L UTENTE Centrale mod. AXIS 5 Omologazione IMQ - ALLARME 1 e 2 LIVELLO AXEL AXIS 5 6HJQDOD]LRQLFRQOHG led 1 giallo : se acceso, indica la presenza della tensione

Dettagli

CAPITOLATO SPECIALE PER L AFFIDAMENTO IN CONCESSIONE DEI SERVIZI CIMITERIALI. (art. 30 del D.Lgs. 163/2006)

CAPITOLATO SPECIALE PER L AFFIDAMENTO IN CONCESSIONE DEI SERVIZI CIMITERIALI. (art. 30 del D.Lgs. 163/2006) COMUNE DI IMPRUNETA Provincia di Firenze CAPITOLATO SPECIALE PER L AFFIDAMENTO IN CONCESSIONE DEI SERVIZI CIMITERIALI (art. 30 del D.Lgs. 163/2006) ALLEGATO Interventi sugli impianti elettrici Il Responsabile

Dettagli

E-Box Quadri di campo fotovoltaico

E-Box Quadri di campo fotovoltaico Cabur Solar Pagina 3 Quadri di campo fotovoltaico Quadri di stringa con elettronica integrata per monitoraggio e misura potenza/energia CABUR, sempre attenta alle nuove esigenze del mercato, ha sviluppato

Dettagli

VERIFICA E COLLAUDO DELLE PROTEZIONI CONTRO I CONTATTI INDIRETTI NEGLI IMPIANTI ELETTRICI DEI SISTEMI TT BT

VERIFICA E COLLAUDO DELLE PROTEZIONI CONTRO I CONTATTI INDIRETTI NEGLI IMPIANTI ELETTRICI DEI SISTEMI TT BT Fonti: VERIFICHE E COLLAUDI DEGLI IMPIANTI ELETTRICI E SPECIALI AUTORE: LUCA LUSSORIO - EDITORE: GRAFILL- 2011 MANUALE D USO COMBITEST 2019 HT ITALIA 2004 VERIFICA E COLLAUDO DELLE PROTEZIONI CONTRO I

Dettagli

Manuale di istruzioni del regolatore di carica per modulo fotovoltaico. Serie EPRC10-EC/PWM ITA

Manuale di istruzioni del regolatore di carica per modulo fotovoltaico. Serie EPRC10-EC/PWM ITA Manuale di istruzioni del regolatore di carica per modulo fotovoltaico Serie EPRC10-EC/PWM ITA Serie EPRC10-EC/PWM 12V O 24V (RICONOSCIMENTO AUTOMATICO) EPRC10-EC è un regolatore di carica PWM che accetta

Dettagli

SPECIFICA TECNICA DI FORNITURA. PER LA REALIZZAZIONE DI IMPIANTI FOTOVOLTAICI STAND-ALONE DI POTENZA NOMINALE NON SUPERIORE A 20 kw

SPECIFICA TECNICA DI FORNITURA. PER LA REALIZZAZIONE DI IMPIANTI FOTOVOLTAICI STAND-ALONE DI POTENZA NOMINALE NON SUPERIORE A 20 kw ALLEGATO A2 SPECIFICA TECNICA DI FORNITURA PER LA REALIZZAZIONE DI IMPIANTI FOTOVOLTAICI STAND-ALONE DI POTENZA NOMINALE NON SUPERIORE A 20 kw SCOPO Lo scopo della presente specifica è quello di fornire

Dettagli

IMPIANTO ELETTRICO RELATIVO A STABILE ADIBITO AD USO BAITA-BIVACCO, REALIZZATO IN ZONA PIAN VADA (COMUNE DI AURANO - VB)

IMPIANTO ELETTRICO RELATIVO A STABILE ADIBITO AD USO BAITA-BIVACCO, REALIZZATO IN ZONA PIAN VADA (COMUNE DI AURANO - VB) RELATIVO A STABILE ADIBITO AD USO BAITA-BIVACCO, REALIZZATO IN ZONA PIAN VADA (COMUNE DI AURANO - VB) 1. INTRODUZIONE Il bivacco di Pian Vadà è costituito da un edificio a due piani, ciascuno di superficie

Dettagli

P od o u d z u io i n o e n e d e d l e l l a l a c o c r o ren e t n e e a l a t l er e na n t a a alternatori. gruppi elettrogeni

P od o u d z u io i n o e n e d e d l e l l a l a c o c r o ren e t n e e a l a t l er e na n t a a alternatori. gruppi elettrogeni Produzione della corrente alternata La generazione di corrente alternata viene ottenuta con macchine elettriche dette alternatori. Per piccole potenze si usano i gruppi elettrogeni. Nelle centrali elettriche

Dettagli

7.2 Controlli e prove

7.2 Controlli e prove 7.2 Controlli e prove Lo scopo dei controlli e delle verifiche è quello di: assicurare che l ascensore sia stato installato in modo corretto e che il suo utilizzo avvenga in modo sicuro; tenere sotto controllo

Dettagli

IMPIANTI DI TERRA Appunti a cura dell Ing. Emanuela Pazzola Tutore del corso di Elettrotecnica per meccanici, chimici e biomedici A.A.

IMPIANTI DI TERRA Appunti a cura dell Ing. Emanuela Pazzola Tutore del corso di Elettrotecnica per meccanici, chimici e biomedici A.A. IMPIANTI DI TERRA Appunti a cura dell Ing. Emanuela Pazzola Tutore del corso di Elettrotecnica per meccanici, chimici e biomedici A.A. 2005/2006 Facoltà d Ingegneria dell Università degli Studi di Cagliari

Dettagli

TASTIERA DI COMANDO E CONTROLLO PER INVERTERS EL.-5000

TASTIERA DI COMANDO E CONTROLLO PER INVERTERS EL.-5000 ELCOM S.R.L. TASTIERA DI COMANDO E CONTROLLO PER INVERTERS EL.-5000 ( Rev. 0.3s ) MANUALE USO TASTIERA EL.-5000 I pulsanti hanno le seguenti funzioni: Comando di START abilitazione alla marcia con accensione

Dettagli

SymCAD/C.A.T.S. modulo Canali Schema

SymCAD/C.A.T.S. modulo Canali Schema SymCAD/C.A.T.S. modulo Canali Schema Il modulo Ventilazione Standard permette di effettuare la progettazione integrata (disegno e calcoli) in AutoCAD di reti di canali aria (mandata e ripresa). Il disegno

Dettagli

GUIDA ALL INSTALLAZIONE

GUIDA ALL INSTALLAZIONE GUIDA ALL INSTALLAZIONE INDICE: 1 KIT DI CONNESSIONE WIRELESS... 3 2 SCHEMA DI MONTAGGIO... 4 a) Installazione base:... 4 b) Installazione avanzata con access point:... 5 c) Installazione avanzata con

Dettagli

INTERFACCIA PER PC MEDIANTE PORTA SERIALE

INTERFACCIA PER PC MEDIANTE PORTA SERIALE INTERFACCIA PER PC MEDIANTE PORTA SERIALE Scheda d interfaccia per PC da collegare alla porta seriale. Consente di controllare otto uscite a relè e di leggere otto ingressi digitali e due analogici. Un

Dettagli

Inverter Conergy IPG S e IPG T Sequenza di avvio e risoluzione dei problemi. Conergy Ufficio After Sales 19/04/13

Inverter Conergy IPG S e IPG T Sequenza di avvio e risoluzione dei problemi. Conergy Ufficio After Sales 19/04/13 Inverter Conergy IPG S e IPG T Sequenza di avvio e risoluzione dei problemi Conergy Ufficio After Sales 19/04/13 Prologo Gentile cliente, questa piccola guida è realizzata per aiutarla a risolvere i malfunzionamenti

Dettagli

IMPIANTI ELETTRICI DI CANTIERE IMPIANTO DI MESSA A TERRA DEI CANTIERI

IMPIANTI ELETTRICI DI CANTIERE IMPIANTO DI MESSA A TERRA DEI CANTIERI IMPIANTO DI MESSA A TERRA DEI CANTIERI Tutte le masse, le masse estranee e i dispositivi di protezione contro le scariche atmosferiche devono essere collegati ad un unico impianto di messa a terra, ovvero

Dettagli

Guida Rapida. Vodafone MiniStation

Guida Rapida. Vodafone MiniStation Guida Rapida Vodafone MiniStation Nella scatola trovi: 1 Alimentatore per il collegamento elettrico 1 Vodafone MiniStation 5 2 Cavi telefonici per collegare i tuoi apparecchi fax e pos alla MiniStation

Dettagli

ISTRUZIONI DI MONTAGGIO LOR-THERM 105. Cod. 523.0000.102

ISTRUZIONI DI MONTAGGIO LOR-THERM 105. Cod. 523.0000.102 ISTRUZIONI DI MONTAGGIO LOR-THERM 105 Cod. 523.0000.102 Perché la garanzia sia valida, installare e utilizzare il prodotto secondo le istruzioni contenute nel presente manuale. È perciò di fondamentale

Dettagli

1) Numero della dichiarazione di conformità di cui la relazione è parte integrante;

1) Numero della dichiarazione di conformità di cui la relazione è parte integrante; LO SCHEMA DELLE OPERE REALIZZATE Come la relazione tipologica dei materiali anche lo schema delle opere realizzate è parte integrante ed essenziale della dichiarazione di conformità. La legenda della dichiarazione

Dettagli

VERIFICA E CONTROLLO DEGLI IMPIANTI NEI LOCALI AD USO MEDICO. RELATORI: Dr. Nicola CARRIERO Dr. Carmineraffaele ROSELLI

VERIFICA E CONTROLLO DEGLI IMPIANTI NEI LOCALI AD USO MEDICO. RELATORI: Dr. Nicola CARRIERO Dr. Carmineraffaele ROSELLI VERIFICA E CONTROLLO DEGLI IMPIANTI NEI LOCALI AD USO MEDICO RELATORI: Dr. Nicola CARRIERO Dr. Carmineraffaele ROSELLI OGGETTO E SCOPO DELLE VERIFICHE Per verifica si intende l insieme delle operazioni

Dettagli

Interventi di manutenzione ordinaria dello stabile di proprietà comunale sito in piazzale Zaccari. PROGETTO ESECUTIVO IMPIANTO ELETTRICO

Interventi di manutenzione ordinaria dello stabile di proprietà comunale sito in piazzale Zaccari. PROGETTO ESECUTIVO IMPIANTO ELETTRICO Ing. Fabio Gramagna Via V. Emanuele, 131-18012 Bordighera (IM) - Tel./Fax. 0184/26.32.01 fgramagna@gmail.com - fabio.gramagna@ingpec.eu Comune di Bordighera Provincia di Imperia Interventi di manutenzione

Dettagli

IL CONTATORE ELETTRONICO:

IL CONTATORE ELETTRONICO: IL CONTATORE ELETTRONICO: COME UTILIZZARLO E I VANTAGGI 1 PREMESSA Il contatore elettronico è un sistema destinato a cambiare in termini di semplicità, trasparenza e rapidità il rapporto tra SIE srl e

Dettagli

Alimentatore con controllo remoto per Protezione Catodica Mod. CT36

Alimentatore con controllo remoto per Protezione Catodica Mod. CT36 Alimentatore con controllo remoto per Protezione Catodica Mod. CT36 Telemagnetica S.r.l. Via Teocrito, 36-20128 Milano Tel. +39-022552900 - Fax +39-022553097 E-Mail: info@telemagnetica.com Http:\\ Gennaio

Dettagli

MAPPE DI KARNAUGH. Nei capitoli precedenti si è visto che è possibile associare un circuito elettronico o elettrico ad una funzione logica.

MAPPE DI KARNAUGH. Nei capitoli precedenti si è visto che è possibile associare un circuito elettronico o elettrico ad una funzione logica. MAPPE DI KARNAUGH 1. Generalità Nei capitoli precedenti si è visto che è possibile associare un circuito elettronico o elettrico ad una funzione logica. E ovvio che più semplice è la funzione e più semplice

Dettagli

10. Funzionamento dell inverter

10. Funzionamento dell inverter 10. Funzionamento dell inverter 10.1 Controllo prima della messa in servizio Verificare i seguenti punti prima di fornire alimentazione all inverter: 10.2 Diversi metodi di funzionamento Esistono diversi

Dettagli

Sistema di collegamento per elettrovalvole e distributori, compatibile con i bus di campo PROFIBUS-DP, INTERBUS-S, DEVICE-NET

Sistema di collegamento per elettrovalvole e distributori, compatibile con i bus di campo PROFIBUS-DP, INTERBUS-S, DEVICE-NET ValveConnectionSystem Sistema di collegamento per elettrovalvole e distributori, compatibile con i bus di campo PROFIBUS-DP, INTERBUS-S, DEVICE-NET P20.IT.R0a IL SISTEMA V.C.S Il VCS è un sistema che assicura

Dettagli

Guida Rapida all Installazione Gamma Aqua PC Versione AquaNav

Guida Rapida all Installazione Gamma Aqua PC Versione AquaNav Guida Rapida all Installazione Gamma Aqua PC Versione AquaNav GUIDA RAPIDA ALL INSTALLAZIONE AQUANAV PC - VR1.02 1. Introduzione Complimenti per aver effettuato l acquisto di AquaNav PC. Raccomandiamo

Dettagli

Regolatore di carica per micro turbine eoliche. mod. EOREG700V54

Regolatore di carica per micro turbine eoliche. mod. EOREG700V54 Regolatore di carica per micro turbine eoliche mod. EOREG700V54 Il regolatore di carica/carica batterie EOREG per batterie al Pb, è stato sviluppato tenendo presenti le peculiari caratteristiche delle

Dettagli

SUITE BY11250. Pannello Misure BY11250

SUITE BY11250. Pannello Misure BY11250 Via Como, 55 21050 Cairate (VA) Pagina 1 di 8 SUITE BY11250 (1.0.0.1) Pannello Misure BY11250 (1.0.0.1) IMPORTANTE Pagina 2 di 8 Le immagini riportate nel presente manuale fanno riferimento alle versioni

Dettagli

Sistemi di distribuzione a MT e BT

Sistemi di distribuzione a MT e BT Sistemi di distribuzione a MT e BT La posizione ottima in cui porre la cabina di trasformazione coincide con il baricentro elettrico, che il punto in cui si pu supporre concentrata la potenza assorbita

Dettagli

Sistema DaisaTest. Funzioni del Sistema DaisaTest. Sistema di controllo per impianti di illuminazione di emergenza

Sistema DaisaTest. Funzioni del Sistema DaisaTest. Sistema di controllo per impianti di illuminazione di emergenza Sistema di controllo per impianti di illuminazione di emergenza Sistema DaisaTest Funzioni del Sistema DaisaTest Il Sistema DaisaTest è un tipo di impianto di Illuminazione di Emergenza in grado di monitorare

Dettagli

CONTROLLO DI GESTIONE DELLO STUDIO

CONTROLLO DI GESTIONE DELLO STUDIO CONTROLLO DI GESTIONE DELLO STUDIO Con il controllo di gestione dello studio il commercialista può meglio controllare le attività svolte dai propri collaboratori dello studio nei confronti dei clienti

Dettagli

Guida Rapida all Installazione WLN10 e WLN10HS Server Wireless NMEA

Guida Rapida all Installazione WLN10 e WLN10HS Server Wireless NMEA Guida Rapida all Installazione WLN10 e WLN10HS Server Wireless NMEA 1. Introduzione Complimenti per aver effettuato l acquisto del Ricevitore WLN10. Raccomandiamo che il ricevitore sia installato da un

Dettagli

Codici 15307 Sistema per l allacciamento alla rete e il monitoraggio locale degli impianti PianetaSole Beghelli

Codici 15307 Sistema per l allacciamento alla rete e il monitoraggio locale degli impianti PianetaSole Beghelli CENTRALE PIANETASOLE BEGHELLI Codici 15307 Sistema per l allacciamento alla rete e il monitoraggio locale degli impianti PianetaSole Beghelli ISTRUZIONI PER L INSTALLAZIONE E L USO Indice Cos è la Centrale

Dettagli

LA PROGETTAZIONE DEGLI IMPIANTI ELETTRICI IN BASSA TENSIONE

LA PROGETTAZIONE DEGLI IMPIANTI ELETTRICI IN BASSA TENSIONE Q U A D E R N I P E R L A P R O G E T T A Z I O N E LA PROGETTAZIONE DEGLI IMPIANTI ELETTRICI IN BASSA TENSIONE Guida alla progettazione ed all installazione secondo le norme tecniche CEI e UNI di MARCO

Dettagli

Manuale d uso. Display remoto MT-1 ITALIANO

Manuale d uso. Display remoto MT-1 ITALIANO Manuale d uso Display remoto MT-1 per regolatore di carica REGDUO ITALIANO Il display remoto MT-1 è un sistema per monitorare e controllare a distanza tutte le funzioni dei regolatori RegDuo. Grazie al

Dettagli

Produzione e distribuzione di en. Elettrica

Produzione e distribuzione di en. Elettrica (persona fisica) (persona giuridica) Produzione e distribuzione di en. Elettrica SCHEMA DELLA DICHIARAZIONE DI CONFORMITÀ DELL IMPIANTO ALLE REGOLE TECNICHE PER LA CONNESSIONE DI IMPIANTI DI PRODUZIONE

Dettagli

Il sensore rilevatore di presenza modalità d uso

Il sensore rilevatore di presenza modalità d uso SENSORE RILEVATORE DI PRESENZA Il sensore rilevatore di presenza modalità d uso I moduli pic-sms seriali e le versioni professionali con gsm integrato sono di fatto anche dei veri e propri sistemi d allarme

Dettagli

CONTROLLO IN TENSIONE DI LED

CONTROLLO IN TENSIONE DI LED Applicazioni Ver. 1.1 INTRODUZIONE CONTROLLO IN TENSIONE DI LED In questo documento vengono fornite delle informazioni circa la possibilità di pilotare diodi led tramite una sorgente in tensione. La trattazione

Dettagli

Pagina 2 di 14. Indice

Pagina 2 di 14. Indice Manuale d uso per la raccolta: Sicurezza e continuità del servizio di distribuzione gas (comma 28.17 dell'allegato A alla deliberazione 574/2013/R/gas) Pagina 1 di 14 Indice 1. Accesso alla raccolta...

Dettagli

2i RETE GAS S.r.l. LISTINO PREZZI 2016 in vigore dal 01/01/2016

2i RETE GAS S.r.l. LISTINO PREZZI 2016 in vigore dal 01/01/2016 Il Distributore si impegna, anche tramite terzi ed in relazione agli impianti per i quali è concessionario del servizio di distribuzione del gas naturale e di gas diversi dal gas naturale, a fornire le

Dettagli

Ventilazione del locale di carica carrelli elevatori

Ventilazione del locale di carica carrelli elevatori Ventilazione del locale di carica carrelli elevatori In ambito industriale è ormai consolidato l uso di carrelli elevatori elettrici. Queste macchine sono corredate di un gruppo batterie ricaricabili che

Dettagli

PROGRAMMA GESTIONE TURNI MANUALE UTENTE. Programma Gestione Turni Manuale Utente versione 1.1

PROGRAMMA GESTIONE TURNI MANUALE UTENTE. Programma Gestione Turni Manuale Utente versione 1.1 PROGRAMMA GESTIONE TURNI MANUALE UTENTE INDICE 1 PREMESSA 3 2 COMANDI COMUNI 3 3 SEDI 3 4 FESTIVITÀ 4 5 PERIODI TURNI 4 6 COD. TURNI 6 7 TURNI SPORTIVI 9 8 COD. EQUIPAGGI 9 9 DISPONIBILITÀ 10 10 INDISPONIBILITÀ

Dettagli

COM ID. Comunicatore telefonico Contact-ID. Manuale installazione ed uso. versione 1.0

COM ID. Comunicatore telefonico Contact-ID. Manuale installazione ed uso. versione 1.0 COM ID Comunicatore telefonico Contact-ID Manuale installazione ed uso versione 1.0 Questo apparecchio elettronico è conforme ai requisiti delle direttive R&TTE (Unione Europea) SCHEDA ELETTRICA LED3 Errore

Dettagli

COMUNE DI MOLVENO PROVINCIA DI TRENTO P.zza Marc oni, n 1 C.A.P. 38018 Tel. 0461/ 586936 Fa x 0461/ 586968 P.I. 00149120222

COMUNE DI MOLVENO PROVINCIA DI TRENTO P.zza Marc oni, n 1 C.A.P. 38018 Tel. 0461/ 586936 Fa x 0461/ 586968 P.I. 00149120222 COMUNE DI MOLVENO PROVINCIA DI TRENTO P.zza Marc oni, n 1 C.A.P. 38018 Tel. 0461/ 586936 Fa x 0461/ 586968 P.I. 00149120222 AZIENDA ELETTRICA COMUNALE Istruzioni per l uso dei contatori elettronici Entro

Dettagli

IMPIANTO ELETTRICO EDIFICIO AD USO RESIDENZIALE PER 14 ALLOGGI VIA MONTE SABOTINO - LECCO (LC)

IMPIANTO ELETTRICO EDIFICIO AD USO RESIDENZIALE PER 14 ALLOGGI VIA MONTE SABOTINO - LECCO (LC) Via Capolino, 29-23900 LECCO (LC) TEL. 0341/255032 FAX 0341/255591 Reg.Impr. LC-1997-12062 - P.IVA 02296990134 Lecco, 18 aprile 2012 ALER Azienda Lombarda Per L Edilizia Residenziale Via Caduti Lecchesi

Dettagli

POLITECNICO DI TORINO

POLITECNICO DI TORINO NEWSLETTER N2 - I dispositivi elettronici posti a protezione degli operatori E stato indicato nella precedente newsletter che la sicurezza degli operatori in un contesto industriale è affidata a una catena

Dettagli

L equipaggiamento elettrico delle macchine

L equipaggiamento elettrico delle macchine L equipaggiamento elettrico delle macchine Convegno La normativa macchine: obblighi e responsabilità 4 giugno 05 Ing. Emilio Giovannini Per. Ind. Franco Ricci U.F. Prevenzione e Sicurezza Verifiche Periodiche

Dettagli

Capitolo 3. L applicazione Java Diagrammi ER. 3.1 La finestra iniziale, il menu e la barra pulsanti

Capitolo 3. L applicazione Java Diagrammi ER. 3.1 La finestra iniziale, il menu e la barra pulsanti Capitolo 3 L applicazione Java Diagrammi ER Dopo le fasi di analisi, progettazione ed implementazione il software è stato compilato ed ora è pronto all uso; in questo capitolo mostreremo passo passo tutta

Dettagli

Tutorial 3DRoom. 3DRoom

Tutorial 3DRoom. 3DRoom Il presente paragrafo tratta il rilievo di interni ed esterni eseguito con. L utilizzo del software è molto semplice ed immediato. Dopo aver fatto uno schizzo del vano si passa all inserimento delle diagonali

Dettagli

Manuale NetSupport v.10.70.6 Liceo G. Cotta Marco Bolzon

Manuale NetSupport v.10.70.6 Liceo G. Cotta Marco Bolzon NOTE PRELIMINARI: 1. La versione analizzata è quella del laboratorio beta della sede S. Davide di Porto, ma il programma è presente anche nel laboratorio alfa (Porto) e nel laboratorio di informatica della

Dettagli

REALIZZAZIONE DELL IMPIANTO ELETTRICO DI UN APPARTAMENTO (1)

REALIZZAZIONE DELL IMPIANTO ELETTRICO DI UN APPARTAMENTO (1) REALIZZAZIONE DELL IMPIANTO ELETTRICO DI UN APPARTAMENTO (1) (1) http://leotardi.no-ip.com/html/impiantoelettrico/impiantoappar.htm Fasi di esecuzione (impianto sottotraccia) Cronologicamente si hanno

Dettagli

Interruttore automatico

Interruttore automatico Interruttore automatico Dimensionamento degli interruttori automatici adeguati per inverter sotto effetti FV specifici Contenuto La scelta dell'interruttore automatico corretto dipende da diversi fattori.

Dettagli

Comune di Pojana Maggiore Impianto fotovoltaico posto sulla copertura della palestra scuole medie

Comune di Pojana Maggiore Impianto fotovoltaico posto sulla copertura della palestra scuole medie Sommario 1 Premessa al piano di manutenzione. 2 1.1 Funzioni del piano di manutenzione. 2 1.2 Struttura del piano di manutenzione. 2 1.3 Soggetti interessati all utilizzo del piano di manutenzione. 2 2

Dettagli

Sistemi di Protezione e Coordinamento. Impianti Elettrici in BT. Qualunque linea elettrica è caratterizzata da tre caratteristiche principali:

Sistemi di Protezione e Coordinamento. Impianti Elettrici in BT. Qualunque linea elettrica è caratterizzata da tre caratteristiche principali: Sistemi di Protezione e Coordinamento Impianti Elettrici in BT Qualunque linea elettrica è caratterizzata da tre caratteristiche principali: 1. carico elettrico da alimentare; 2. protezione (interruttore

Dettagli

Guida alla registrazione on-line di un DataLogger

Guida alla registrazione on-line di un DataLogger NovaProject s.r.l. Guida alla registrazione on-line di un DataLogger Revisione 3.0 3/08/2010 Partita IVA / Codice Fiscale: 03034090542 pag. 1 di 17 Contenuti Il presente documento è una guida all accesso

Dettagli

Manuale Amministratore Legalmail Enterprise. Manuale ad uso degli Amministratori del Servizio Legalmail Enterprise

Manuale Amministratore Legalmail Enterprise. Manuale ad uso degli Amministratori del Servizio Legalmail Enterprise Manuale Amministratore Legalmail Enterprise Manuale ad uso degli Amministratori del Servizio Legalmail Enterprise Pagina 2 di 16 Manuale Amministratore Legalmail Enterprise Introduzione a Legalmail Enterprise...3

Dettagli

RELAZIONE TECNICA IMPIANTO ELETTRICO

RELAZIONE TECNICA IMPIANTO ELETTRICO RELAZIONE TECNICA IMPIANTO ELETTRICO (Decreto n. 37 del 22 Gennaio 2008) Pagina 1 di 9 INDICE 1. OGGETTO...3 2. NORMATIVA DI RIFERIMENTO...3 3. DESCRIZIONE LAVORO....4 3.1.ALIMENTAZIONE IMPIANTO DI ILLUMINAZIONE

Dettagli

V= R*I. LEGGE DI OHM Dopo aver illustrato le principali grandezze elettriche è necessario analizzare i legami che vi sono tra di loro.

V= R*I. LEGGE DI OHM Dopo aver illustrato le principali grandezze elettriche è necessario analizzare i legami che vi sono tra di loro. LEGGE DI OHM Dopo aver illustrato le principali grandezze elettriche è necessario analizzare i legami che vi sono tra di loro. PREMESSA: Anche intuitivamente dovrebbe a questo punto essere ormai chiaro

Dettagli

BMSO1001. Virtual Configurator. Istruzioni d uso 02/10-01 PC

BMSO1001. Virtual Configurator. Istruzioni d uso 02/10-01 PC BMSO1001 Virtual Configurator Istruzioni d uso 02/10-01 PC 2 Virtual Configurator Istruzioni d uso Indice 1. Requisiti Hardware e Software 4 1.1 Requisiti Hardware 4 1.2 Requisiti Software 4 2. Concetti

Dettagli

ACCESSO AL SISTEMA HELIOS...

ACCESSO AL SISTEMA HELIOS... Manuale Utente (Gestione Formazione) Versione 2.0.2 SOMMARIO 1. PREMESSA... 3 2. ACCESSO AL SISTEMA HELIOS... 4 2.1. Pagina Iniziale... 6 3. CARICAMENTO ORE FORMAZIONE GENERALE... 9 3.1. RECUPERO MODELLO

Dettagli

PIANO DI MANUTENZIONE IMPIANTI FOTOVOLTAICI. Installazione di un impianto fotovoltaico da 1,2 kwp su un Istituto Scolastico

PIANO DI MANUTENZIONE IMPIANTI FOTOVOLTAICI. Installazione di un impianto fotovoltaico da 1,2 kwp su un Istituto Scolastico PINO DI MNUTENZIONE IMPINTI FOTOVOLTICI Installazione di un impianto fotovoltaico da 1,2 kwp su un Istituto Scolastico PREMESS Il presente elaborato ha lo scopo di pianificare e programmare l attività

Dettagli

GUIDA ALL INSTALLAZIONE DI UN SISTEMA FISSO AUTOMATICO DI RIVELAZIONE E ALLARME D INCENDIO

GUIDA ALL INSTALLAZIONE DI UN SISTEMA FISSO AUTOMATICO DI RIVELAZIONE E ALLARME D INCENDIO GUIDA ALL INSTALLAZIONE DI UN SISTEMA FISSO AUTOMATICO DI RIVELAZIONE E ALLARME D INCENDIO La presente guida mette in risalto solo alcuni punti salienti estrapolati dalla specifica norma UNI 9795 con l

Dettagli