La gestione dei rifiuti da C&D in RFI
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1 La gestione dei rifiuti da C&D in RFI Giulio Filosa Convegno sul tema: La gestione sostenibile dei materiali da scavo: casi di studio - III sessione Ferrara, 25 Settembre 2015
2 RFI ed i rifiuti da C&D: buone pratiche Alcuni dati Nello svolgimento della propria attività di manutenzione, RFI produce notevoli quantità di materiali da C&D. RFI ha da sempre riutilizzo dei materiali, e il recupero di quei materiali che, in quanto non riutilizzabili costituiscono rifiuti.
3 Riutilizzo dei materiali tolti d opera L attenzione di RFI per il riutilizzo dei materiali derivanti dalla manutenzione dell infrastruttura ferroviaria è dimostrato ad es. dall art. 230 del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152 che ammette la possibilità di effettuare una valutazione tecnica sul materiale tolto d opera e che non costituisce rifiuto il materiale che risulti «effettivamente, direttamente, oggettivamente riutilizzabile, senza essere sottoposto ad alcun trattamento». Una definizione di sottoprodotto che precede anche quella prevista, per la prima volta a livello normativo, dall art. 5 della direttiva 2008/98/CE
4 Utilizzo materiali nuovi RFI privilegia sempre più l approvvigionamento e la posa in opera di materiali il meno possibile impattanti sull ambiente e con un lungo ciclo potenziale di vita, in tal modo: ritardando nel tempo il momento in cui gli stessi possano diventare rifiuti; generando, al momento della loro dismissione, comunque rifiuti non pericolosi ad alto potenziale di recupero/riciclo.
5 Utilizzo materiali nuovi RFI sta da tempo massicciamente sostituendo le traverse in legno con traverse in C.A.P., idonee al recupero di materia. Dove per ragioni di sicurezza il legno non può essere sostituito, pur essendo ancora consentito l uso del creosoto, RFI utilizza traverse impregnate con un impregnante ecologico, che favorisce l avvio a impianti di recupero di materia come rifiuto non pericoloso.
6 Azioni per favorire il recupero La leva negoziale : la gestione delle traverse in legno Ogni anno RFI produce circa tonn. di rifiuti costituiti da traverse in legno impregnate da olio di creosoto (170204*). Si tratta, però, di una produzione sempre più residuale. Il Bando Europeo per l affidamento della gestione di questa tipologia di rifiuti esclude dalla partecipazione i meri smaltitori, limitando la partecipazione ai soli recuperatori. Fino al , rifiuto non pericoloso e quindi norme che incoraggiavano un ampio avvio a recupero di materia. Dal , rifiuto pericoloso, con forti limitazioni al recupero di materia. Effetto: la totalità di questa tipologia di rifiuto è oggi avviata a recupero.
7 Azioni per favorire il recupero La leva negoziale : la gestione delle traverse in legno Criticità: Ad oggi, nonostante il prezzo del trasporto incida sostanzialmente sul corrispettivo totale, le nostre traverse sono inviate per la totalità in impianti esteri per recupero energetico. Produzione di energia annua stimata pari a circa 16 milioni di Tonnellate di Petrolio Equivalente All ultimo Bando non era infatti presente nessun impianto di recupero energetico sito in Italia. L impianto di recupero di materia non è risultato economicamente competitivo. In generale la pericolosità del rifiuto determina criticità per questa opzione.
8 Azioni per favore il recupero La leva economica : agire sui corrispettivi Nella ridefinizione dei corrispettivi per gli impianti di recupero o smaltimento per i rifiuti da C&D non pericolosi la strategia aziendale si è avviata verso : una riduzione del corrispettivo pagato per i rifiuti avviati a smaltimento; un aumento del corrispettivo pagato per i rifiuti avviati a recupero; Il pagamento di un corrispettivo ulteriore per il traporto che bilanci la distribuzione territoriale degli impianti.
9 Azioni per favore il recupero - 47,5% - 40,0% - 26,6%
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