DELLO SCIOGLIMENTO DELLE COMUNIONI

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1 INDICE SOMMARIO Prefazione... V I. DELLO SCIOGLIMENTO DELLE COMUNIONI art. 784 Litisconsorzio necessario Le questioni... 6 I. PRESUPPOSTI SOSTANZIALI A) GENERALITÀ Natura ed effetti della divisione I possibili modi di attuazione della divisione Possibilità che il diritto sulla quota astratta sulla cosa comune si converta, in tutto o in parte, in un diritto di credito La proporzionalità tra valore della quota e valore dei beni assegnati quale connotato essenziale del concetto di divisione La divisione non può realizzare arricchimenti o impoverimenti a favore o in danno dei singoli condividenti B) DIRITTO ALLA DIVISIONE Sufficienza della domanda di un solo compartecipe a provocare la divisione giudiziale La domanda di divisione, anche se proposta da uno solo, è sempre comune a tutte le parti Irrilevanza dei motivi che inducono il compartecipe a chiedere la divisione Permanenza dell interesse dei condomini alla divisione giudiziale anche nel persistere di una divisione di fatto Imprescrittibilità del diritto potestativo di chiedere la divisione Natura del pregiudizio idoneo a giustificare la dilazione della divisione ai sensi dell art cod. civ (Segue). Carattere discrezionale del provvedimento del giudice che dispone la dilazione della divisione Immobili abusivi Ammissibilità della domanda di divisione della casa familiare in comproprietà dei coniugi assegnata in sede di separazione personale a uno di essi... 19

2 VIII Indice sommario a) rilevanza della trascrizione del provvedimento ai sensi dell art cod. civ b) irrilevanza della trascrizione Alloggio in comproprietà assegnato come casa familiare al coniuge di uno dei comproprietari Ammissibilità della divisione dei beni gravati da usufrutto C) RETROATTIVITÀ E DICHIARATIVITÀ Art. 757 cod. civ.: efficacia dichiarativa e non traslativa della divisione L effetto dichiarativo retroattivo della divisione si estende a ogni scioglimento di comunione oltre quella ereditaria Inadempimento dell obbligazione di conguaglio. Inapplicabilità degli art e 1460 cod. civ L adempimento dell obbligazione di conguaglio non costituisce condizione di efficacia della sentenza di divisione L imposizione di un conguaglio a carico del condividente non costituisce un capo autonomo della sentenza Inidoneità dell atto di divisione a fornire la prova della proprietà nei confronti dei terzi La divisione non può valere come titolo idoneo per l usucapione, da parte del condividente, della cosa o della porzione assegnatagli La divisione, nei rapporti fra i condividenti ed i loro aventi causa, implica il reciproco riconoscimento della proprietà esclusiva delle cose o porzioni assegnate Qualificazione del potere di fatto esercitato dal condividente che abbia trattenuto, dopo la divisione, la quota assegnata ad altro condividente Azione di rivendicazione proposta dall aggiudicatario nei confronti del condividente o di un suo avente causa Per effetto della divisione ciascun condividente subentra soltanto nei rapporti giuridici relativi ai beni compresi nella sua porzione Effetti della trascrizione della domanda di divisione Atti di disposizione di un singolo bene comune, o di una sua frazione, ad opera di uno solo dei partecipanti Legato di un singolo bene della comunione disposto da partecipante deceduto prima della divisione Usufrutto costituito dal singolo partecipante su un bene facente parte della comunione Asse ereditario comprendente quote indivise di beni e divisione di tali beni sopravvenuta nel corso del giudizio pendente per la divisione dell eredità Ipoteca costituita dal partecipante solo su uno o su alcuni soltanto dei più beni ipotecabili compresi nella comunione Assegnazione del bene indiviso, vincolato da ipoteca contro un solo partecipante, a un partecipante diverso. Cancellazione della formalità Divisione di bene comune già concesso in locazione D) (SEGUE). LIMITI DELL EFFICACIA RETROATTIVA Inapplicabilità del principio di retroattività della divisione ai frutti separati e agli altri incrementi oggettivi dei beni verificatisi durante la comunione Imprescrittibilità del diritto dei condividenti sui frutti... 32

3 Indice sommario IX 38. Acquisizione da parte di un coerede dei frutti prodotti manente communione da bene poi assegnatogli per norma data dal testatore La divisione quale possibile elemento della costituzione di una servitù per destinazione del padre di famiglia I limiti reali sulla cosa comune dopo la divisione si trasformano in servitù a favore ed a carico delle porzioni divise Poteri dei condividenti, e nella divisione giudiziale, del giudice di impedire il sorgere delle servitù per destinazione del padre di famiglia Esercizio del diritto di prelazione agraria da parte del singolo comproprietario del fondo contiguo a quello posto in vendita Vendita di quota indivisa di un più ampio fondo condotto in locazione da affittuario coltivatore diretto Divisione di azienda in comunione esercitata in un immobile altrui in forza di locazione originariamente stipulata da tutti i compartecipi Locazione di una quota della cosa comune Effetti della divisione sulla legittimazione del coerede a proseguire il giudizio di rivendicazione del fondo assegnato ad altro coerede E) DIVISIONE EREDITARIA Carattere universale, oggettivo e soggettivo, della divisione ereditaria Concorso di successione legittima e testamentaria Derogabilità del principio dell universalità della divisione ereditaria e condizioni processuali della deroga L eccezione di incompetenza per territorio, fondata sulla natura ereditaria della comunione, non è idonea ad ampliare la domanda che l attore abbia limitato soltanto ad alcuni dei beni comuni Possibilità della preventiva divisione di una parte dei beni nel corso di procedimento giudiziale promosso per la divisione dell intero patrimonio comune. Condizioni Natura della divisione che abbia avuto ad oggetto solo una parte dei beni ereditari Supplemento di divisione Natura non parziale della divisione ereditaria nella quale non siano stati compresi anche i frutti degli immobili divisi Possibile unicità del negozio divisionale anche se le operazioni sono state diluite nel tempo. Condizioni Divisione limitata ad alcuni beni concepita dai compartecipi come acconto sulla porzione spettante in sede di divisione definitiva A seguito di una divisione parziale, la comunione sui beni non divisi conserva la sua originaria natura ereditaria Autonomia sostanziale e processuale di una pluralità di divisioni successive di singoli beni ereditari Nozione di divisione parziale in senso soggettivo Lo scioglimento della comunione ereditaria nei confronti di uno solo dei coeredi non modifica la natura ereditaria della comunione fra gli altri eredi La concentrazione su beni determinati dell usufrutto pro quota spettante al coniuge superstite importa divisione parziale Divieto di divisione in lotti nell interno dei quali si stabilisca una comunione tra alcuni dei condividenti. Limiti del divieto... 41

4 X Indice sommario 63. Non dà luogo a divisione parziale l assegnazione della quota indivisa di un immobile oggetto di una diversa comunione ereditaria fra gli stessi condividenti Attribuzione pro indiviso di un unico cespite a un gruppo di condividenti, eredi del proprietario di una quota pro indiviso Non costituisce divisione parziale l attribuzione congiunta di beni indivisibili Scioglimento parziale soggettivo di comunione ereditaria mobiliare F) GODIMENTO SEPARATO DI PARTE DEI BENI Qualificazione del potere di fatto esercitato in modo separato dal singolo coerede Requisiti del possesso ad usucapionem del compartecipe in relazione ai beni ereditari Onere della prova a carico del coerede che invoca l usucapione della quota degli altri coeredi Coerede immesso nel possesso esclusivo di un bene a seguito di divisione amichevole del compendio ereditario Compatibilità del possesso esclusivo di uno dei coeredi con lo svolgimento di trattative per l acquisto delle quote degli altri coeredi Lesione possessoria fra compartecipi in pendenza del giudizio di divisione. Requisiti Usucapione di beni mobili ereditari. Il possesso del coerede è di mala fede per gli effetti di cui all art cod. civ Possibilità di opporre l usucapione della quota altrui come mera eccezione Successio e accessio possessionis Presunzione di buona fede G) COMUNIONE LEGALE Permanenza del regime legale della comunione prima del passaggio in giudicato della sentenza di separazione: costituzionalità Inammissibilità della domanda di divisione dei beni della comunione legale introdotta prima del passaggio in giudicato della pronuncia di separazione Giudicato sulla separazione sopravvenuto nel corso della causa di divisione Bene compreso nella comunione legale per una quota e di proprietà di uno solo dei coniugi, quale bene personale, per l altra quota H) MASSE PLURIME E COMUNIONI IMPROPRIE Autonomia delle divisioni riguardanti beni provenienti da titoli diversi Unificazione della pluralità delle comunioni. Condizioni Conseguenze fiscali della unificazione delle masse Cumulo della pluralità delle divisioni in unico processo Coesistenza di due comunioni sugli stessi beni Divisione fra fratelli di beni provenienti da eredità paterna e materna Successione di più soggetti a coerede partecipe di una comunione ereditaria Comunione che comprende quote indivise di beni in comunione con terzi estranei Usufrutto costituito sulla quota di uno dei partecipanti. Coesistenza di due distinte comunioni, l una di godimento e l altra di proprietà, e possibilità del loro separato scioglimento... 54

5 Indice sommario XI 89-bis. Usufruttuario pro quota di un bene di altra persona, proprietario pieno per le altre quote I) FATTISPECIE PARTICOLARI Conferimento di beni mobili da parte di conviventi more uxorio Utenza di irrigazione Brevetto industriale Successione per causa di morte nella proprietà di una farmacia Attività commerciale soggetta a licenza amministrativa Ius sepulchri L oggetto della divisione nel caso di sopravvenuta alienazione totale o parziale dei beni comuni Perimento di edificio condominiale: permanenza della comunione sull area di risulta e possibilità della divisione della stessa area II. PROCEDIMENTO L) LITISCONSORZIO NECESSARIO Fondamento e significato del principio del litisconsorzio necessario nel giudizio di divisione Il litisconsorzio necessario nel caso di comunioni derivanti da titoli diversi Permanenza del carattere necessario del litisconsorzio in ogni grado del processo, indipendentemente dall attività e dal comportamento di ciascuna parte Conseguenze della violazione del litisconsorzio necessario Nel giudizio di divisione ereditaria la parte che eccepisce il difetto di contraddittorio ha l onere di indicare gli altri eredi per i quali sussiste la necessità dell integrazione Applicabilità del principio del litisconsorzio necessario anche al giudizio divisionale instaurato in via strumentale per la realizzazione della pretesa esecutiva dei creditori Estensione della regola del litisconsorzio necessario ai giudizi promossi per accertare la proprietà comune di un bene al fine di ottenerne la successiva divisione Se siano soggetti al principio del litisconsorzio necessario fra tutti i coeredi i giudizi diretti all accertamento di crediti ereditari e al loro soddisfacimento Ipotesi di azioni collegate con una divisione già eseguita per le quali non ricorre litisconsorzio necessario a) causa instaurata da un condividente per sentire accertare che un bene rientra nella propria quota e non in quella dell avversario b) azione promossa da un condividente contro altro condividente inadempiente ad un obbligazione indivisibile assunta nell atto di divisione c) causa di opposizione al precetto intimato da un condividente per conseguire il rilascio dei beni attribuitigli in base al progetto dichiarato esecutivo M) LEGITTIMAZIONE Il diritto di chiedere in ogni tempo la divisione ereditaria postula che sia intervenuta l accettazione dell eredità da parte del chiamato entro il termine di prescrizione La domanda di divisione importa tacita accettazione di eredità... 64

6 XII Indice sommario 109. Non ricorre un ipotesi di litisconsorzio necessario nei confronti di quei chiamati, dei quali il diritto di accettare l eredità sia stato dichiarato prescritto con sentenza passata in giudicato Giudizio di divisione ereditaria cui non abbia partecipato lo Stato italiano, erede, in assenza di altri successibili, di uno dei coeredi In tema di divisione di beni immobili, è configurabile l ipotesi del litisconsorzio necessario soltanto se i soggetti dei quali si chiede la partecipazione al giudizio risultino titolari di diritti in base ad atti regolarmente trascritti Legittimazione dell erede sotto condizione risolutiva a partecipare alla divisione dei beni ereditari con gli altri coeredi Nell ipotesi di cessione di quote ereditarie legittimi contraddittori sono solo i cessionari e non anche i coeredi cedenti (Segue). Posizione nella divisione ereditaria del coerede cedente tenuto alla collazione delle donazioni ricevute, quando questa debba o possa operarsi in natura e non per imputazione (Segue). La diversa tesi secondo cui, nel giudizio di divisione ereditaria, si determina la necessità del contraddittorio anche nei confronti dei coeredi che abbiano ceduto i propri diritti sull eredità Alienazione, in tutto o pro quota, di un bene determinato caduto nella massa da parte di alcuni coeredi soltanto a) l acquirente non può esercitare i suoi diritti sull immobile, né chiederne la divisione tra lui e gli altri compartecipi b) facoltà dell acquirente di chiedere lo scioglimento dell intera comunione agendo in surrogatoria del loro avente causa c) alienazione da parte del singolo coerede di bene ereditario che costituisce l unico bene dell eredità Usufrutto pro quota che insiste in forma diffusa sull intero complesso dei beni ereditari Scioglimento della comunione su un bene condominiale Divisione di bene in comproprietà pro quota di coniugi in regime di comunione legale Difetto di legittimazione dal legittimario pretermesso a proporre l azione di divisione (Segue). Non potendosi dare ingresso all azione di divisione non è necessaria la chiamata in causa dei partecipanti alla comunione non citati Applicabilità dell art. 111 cod. proc. civ. ai trasferimenti a titolo particolare nel corso del giudizio di divisione (Segue). Trasferimento di una quota ideale della quota ideale che l alienante ha sulle cose oggetto del giudizio N) CREDITORI ED AVENTI CAUSA Chi sono gli «aventi causa» contemplati nell art cod. civ Pignoramento sull immobile indiviso trascritto prima della trascrizione della domanda di divisione Non è legittimato a intervenire nel giudizio di divisione colui che abbia una semplice aspettativa di fatto nei confronti di uno dei partecipanti Finalità della chiamata dei creditori iscritti e dei terzi trascriventi Forma e destinatari della chiamata ex art cod. civ Facoltà e limiti di azione dei creditori intervenuti nella divisione... 74

7 Indice sommario XIII 130. Effetti della trascrizione della domanda rispetto ai creditori e aventi causa dei compartecipi che abbiano iscritto o trascritto il proprio titolo posteriormente (Segue). Ipoteca iscritta contro uno dei partecipanti dopo la trascrizione della domanda Posizione dei creditori e degli o aventi causa i quali, benché sollecitati, si siano astenuti dall intervento Sentenza pronunciata in assenza di creditori o aventi causa non chiamati a intervenire Spese dell intervento In caso di rinuncia extra processuale al giudizio di divisione, le spese affrontate dal terzo creditore ipotecario, chiamato in causa dall attore rinunciante, vanno poste a carico dell attore medesimo O) L AZIONE Natura petitoria del giudizio di divisione Domanda di divisione proposta da un coerede riguardo a beni nel possesso di altro coerede Distinzione fra domanda di divisione e domanda di «frazionamento» Onere del coerede di offrire, in presenza di contestazioni, la dimostrazione del diritto del de cuius sui beni dei quali pretende l inclusione nell asse. Contenuto di tale onere Titolo esecutivo di rilascio richiesto con riguardo a una quota ideale di un bene in comproprietà P) AZIONE DIVISIONE E AZIONE DI RIDUZIONE Distinzione fra domanda di divisione e domanda di integrazione della legittima Diversità delle disposizioni di legge da applicare in ordine alla determinazione del valore dei beni Mentre la divisione implica il litisconsorzio nei confronti di tutti i partecipanti alla comunione, l azione di riduzione va spiegata soltanto nei confronti dei titolari delle disposizioni lesive La domanda di riduzione non è implicitamente contenuta nella domanda di divisione Esibizione di testamento nel corso di giudizio di divisione incominciato sul presupposto dell apertura della successione legittima Rapporto fra l azione di riduzione e l azione di divisione in caso di preterizione del legittimario o di asse esaurito con donazioni o legati L azione di riduzione e la domanda di divisione sono cumulabili nello stesso processo Pregiudizialità della decisione sulla domanda di riduzione rispetto a quella sulla istanza di divisione Competenza per territorio in caso di azione di riduzione proposta cumulativamente con la domanda di divisione Q) LA DOMANDA Contenuto essenziale della domanda di divisione giudiziale La domanda di scioglimento di una comunione contiene in sé, quale presupposto indeclinabile, la richiesta di accertamento, in caso di contestazione, della comunione stessa... 83

8 XIV Indice sommario 152. Potere del giudice provvede in modo autonomo a determinare le porzioni e ad attribuirle ai condividenti, indipendentemente dalle indicazioni contenute nella domanda Le eventuali istanze del compartecipe, intese a far valere le diverse modalità od il diverso contenuto del diritto alla divisione, non comportano innovazione della originaria domanda di divisione La richiesta di attribuzione ex art. 720 cod. civ. non costituisce domanda nuova e può essere proposta per la prima volta anche nel giudizio d appello L opposizione alla divisione in natura non costituisce opposizione alla domanda di divisione Posizione del condividente che, inizialmente o nel corso del giudizio di divisione, abbia circoscritto la domanda nella richiesta di una quota determinata La domanda di accertamento della nullità di una convenzione divisoria non può ritenersi implicita nella domanda di divisione giudiziale Inammissibilità della domanda di divisione della comunione ereditaria, proposta in via riconvenzionale nel giudizio in cui sia stata chiesta dal coerede la divisione di un bene oggetto di comunione convenzionale R) PRECLUSIONI Applicabilità al giudizio di divisione di tutte le preclusioni tipiche stabilite dalla legge per il normale giudizio contenzioso Applicabilità dell art. 345 cod. proc. civ. al giudizio di divisione giudiziale in grado d appello Novità della domanda con la quale si richiede di estendere lo scioglimento della comunione a beni in relazione ai quali in primo grado era stato chiesto ed ottenuto che permanesse lo stato di indivisione Inammissibilità in appello della domanda diretta ad ottenere la divisione in forza di un testamento del de cuius diverso da quello posto a fondamento della domanda di divisione proposta in primo grado Costituisce domanda nuova, inammissibile in corso di giudizio, l istanza diretta alla divisione, pur fra le stesse parti, di un diverso asse ereditario Inammissibilità della domanda diretta a sciogliere la comunione determinatasi a seguito della morte di uno dei comproprietari Non si potrà chiedere l accertamento della proprietà esclusiva di uno dei beni, se la relativa deduzione era stata introdotta come semplice eccezione, al fine di conseguire il rigetto della domanda di divisione Inammissibilità della domanda di scioglimento di comunione proposta, in secondo grado, in sostituzione della originaria domanda di rivendicazione totale dei mobili Testamento prodotto in grado d appello che comporti la ripartizione dei beni in proporzioni e con modalità diverse da quelle della successione ab intestato, dedotta con la iniziale domanda di divisione Possibilità di accertare in sede operazioni divisionali l esistenza di nuovi cespiti. Condizioni S) COMPETENZA Divisione ereditaria Carattere esclusivo ma non inderogabile della competenza per territorio stabilita per la causa di divisione di eredità... 88

9 Indice sommario XV 171. Domande di divisione, inerenti ad eredità diverse, proposte cumulativamente contro lo stesso convenuto Domande di divisione proposte nei confronti di soggetti anche parzialmente diversi Azione di mero accertamento della concreta porzione di un immobile gravata dall usufrutto uxorio In caso di successione di un cittadino italiano apertasi nel territorio della repubblica, la domanda è proponibile davanti al giudice italiano anche nei confronti di cittadini stranieri e per beni siti all estero Domanda di divisione di un singolo immobile compreso nell eredità solo parzialmente Divisione della eredità comprensiva di diritti di comunione di origine contrattuale su beni siti in luogo diverso da quello dell ultimo domicilio del defunto Sopravvenienza del fallimento di un coerede nel corso nel giudizio di divisione ereditaria Condividente che, nel giudizio di divisione concernente un fondo, deduca la sua qualità di coltivatore diretto del medesimo al fine di ottenerne l assegnazione Domanda riconvenzionale di migliorie proposta in via riconvenzionale da uno dei condividenti nella qualità di affittuario del fondo rustico oggetto di divisione Accertamento della qualità di mezzadro richiesta da uno dei coeredi in relazione a uno dei fondi rustici oggetto di divisione Domanda con cui uno dei condividenti invochi il credito relativo al rapporto di lavoro subordinato svolto alle dipendenze del de cuius La competenza del giudice del luogo in cui si trova il bene opera anche per la domanda di divisione di un immobile costituente casa familiare dei coniugi comproprietari in regime di separazione Competenza del giudice istruttore sulla richiesta cautelare per la nomina di un amministratore giudiziale della comunione T) CONTINENZA E PREGIUDIZIALITÀ Sussiste rapporto di continenza tra la lite sulla divisione e la lite promossa da un condividente per escludere alcuni immobili della comunione, in quanto di sua proprietà individuale Non c è rapporto di continenza fra il giudizio di divisione ed il giudizio promosso da alcuni dei condomini a tutela del loro diritto di comproprietà del bene indiviso Non c è continenza neanche fra il giudizio di divisione ereditaria e le controversie che, pur concernendo uno dei beni ereditari, traggano origine da un comune rapporto obbligatorio Non ricorre rapporto di continenza fra la causa di divisione ereditaria e la causa per il rendiconto della gestione e la consegna dei beni contro l esecutore testamentario Sussiste rapporto di dipendenza tra la domanda di divisione della comunione ereditaria e l azione di nullità delle donazioni fatte in vita dal de cuius Non sussiste pregiudizialità fra la causa divisione di comunione ereditaria e la controversia intrapresa per l eliminazione di illecite alterazioni di un immobile facente parte della comunione... 93

10 XVI Indice sommario 190. Non sussiste pregiudizialità fra la causa divisione e il giudizio nei confronti del proprietario del fondo confinante per la violazione delle distanze legali U) ACCORDI PARADIVISIONALI Carattere vincolante delle intese con le quali gli interessati stabiliscono le modalità di una futura divisione Possibilità che l intesa preparatoria della divisione sia contenuta negli atti processuali. Natura ed effetti dell intesa Accordo fra i condividenti per operare la divisione mediante vendita a terzi Mancata attuazione dell accordo fra coeredi che contemplava l attribuzione dei beni per estrazione a sorte Intesa sulle modalità della divisione contenuta in un preliminare di compravendita di quota indivisa Accordo sulle modalità di ripartizione del patrimonio ereditario intervenuto solo fra alcuni degli eredi Applicabilità dell art cod. civ. all accordo transattivo fra coeredi per dividere un bene ereditario in modo difforme dalle indicazioni date dal de cuius nel testamento art. 785 Pronuncia sulla domanda di divisione Le questioni A) STRUTTURA DEL PROCEDIMENTO Le due fasi caratteristiche del giudizio di divisione Qualora si proceda alle operazioni divisionali in virtù di semplice ordinanza, i singoli partecipanti possono far valere fino al termine della procedura la mancanza o il diverso contenuto del diritto alla divisione L art. 177, terzo comma n. 1, cod. proc. civ., sulla irrevocabilità delle ordinanze istruttorie emesse sull accordo delle parti, è inapplicabile alle ordinanze che risolvono provvisoriamente questioni inerenti alla formazione del progetto di divisione La decisione delle contestazioni sul diritto alla divisione va demandata al collegio separatamente dal merito In qualsiasi stato della procedura, le contestazioni sul diritto alla divisione, sulla determinazione delle porzioni e sulla attribuzione delle singole quote vanno risolte con sentenza B) UNITARIETÀ DEL GIUDIZIO DIVISIONALE Inscindibilità dell unitario giudizio di divisione in due parti, con l intervento del giudice ordinario per la divisione di alcuni beni e dell arbitro per la divisione degli altri Natura non definitiva delle sentenze emesse nel corso del giudizio divisionale Identificazione del momento in cui l unitario giudizio di divisione può dirsi esaurito Natura definitiva della sola sentenza che esaurisce la materia del contendere, attraverso la formazione dei lotti e la concreta attribuzione delle porzioni a ciascun condividente

11 Indice sommario XVII 10. (Segue). La sentenza che provvede a formare in via definitiva i lotti è definitiva anche quando rimetta alla fase successiva le operazioni relative al sorteggio delle quote La sentenza che non risolve tutte le questioni inerenti al rapporto di comunione, seppure qualificata come definitiva dal tribunale, deve considerarsi non definitiva Illegittimità della condanna alle spese contenuta in una sentenza che non provvede definitivamente sulla domanda di divisione giudiziale Inscindibile correlazione, ai fini interpretativi ed attuativi, fra le varie sentenze emesse nel giudizio di divisione Singole fattispecie di sentenze non definitive a) sentenza che ordina la divisione b) sentenza che accerti, nel contrasto tra le parti, la specie e l entità dei beni comuni c) sentenza che dispone la vendita d) sentenza che risolve una contestazione fra i coeredi in ordine alla appartenenza alla massa ereditaria di un bene e) accertamento della nullità di una vendita fatta in frode dei diritti degli eredi legittimari f) sentenza che risolve le contestazioni fra i coeredi in ordine all oggetto della collazione La sentenza non definitiva, se non sia impugnata o sottoposta a tempestiva riserva di gravame, acquista autorità di cosa giudicata sui punti che ha definitivamente risolto Le statuizioni contenute nella sentenza non definitiva possono essere riformate od annullate solo in sede d impugnazione, non con la sentenza definitiva resa successivamente dal medesimo giudice Mutamento della situazione giuridica sulla quale si impernia la sentenza non definitiva Le sentenze non definitive che dispongono la divisione dei beni comuni e la vendita di quelli indivisibili sono per loro natura immediatamente eseguibili (Segue). Il processo divisionale, dopo la pronuncia di una sentenza non definitiva, prosegue in virtù dell esecutività immediata dell ordinanza che dà le disposizioni necessarie per l ulteriore svolgimento del processo Appello immediato contro sentenza non definitiva a) ambito della cognizione del giudice d appello b) prosecuzione delle operazioni divisionali dinanzi al giudice di primo grado. 111 c) l accoglimento dell appello determina la caducazione di tutti gli atti ed i provvedimenti dipendenti dalla sentenza riformata Ipotesi di svolgimento delle operazioni divisionali dinanzi al giudice d appello. 112 a) sentenza in grado d appello che abbia riconosciuto il diritto alla divisione ch era stato negato, con sentenza definitiva, dal giudice di primo grado b) predisposizione di un nuovo progetto divisionale da parte del giudice dell impugnazione C) MISURE CAUTELARI Sequestro giudiziario dei beni ereditari (Segue). Effetti della misura in ordine al godimento e al possesso dei beni ereditari

12 XVIII Indice sommario 24. Inammissibilità della domanda ex art. 700 cod. proc. civ. per l immissione nel possesso esclusivo di un determinato bene facente parte della comunione D) SPESE DEL GIUDIZIO Generalità L opposizione al frazionamento del fondo comune, accompagnata dall istanza di attribuzione della quota degli altri, costituisce opposizione sulla singola modalità e non opposizione alla divisione nel suo complesso Le spese per la consulenza tecnica e la registrazione della sentenza di primo grado sono a carico della massa Legittimità della statuizione che pone le spese di consulenza tecnica a carico di tutti i condividenti pro quota, seppure la divisione si sia conclusa con l assegnazione in favore di uno solo Imposta di registro afferente sentenza non definitiva che ordina la divisione Sentenza che abbia recepito un accordo transattivo sulla divisione Determinazione del valore della controversia ai fini della liquidazione degli onorari dovuti dal soccombente E) DIVISIONE INCIDENTALE AL PROCESSO DI ESECUZIONE SU BENI INDIVISI Autonomia, natura ordinaria e carattere universale del giudizio di divisione ereditaria che si inserisce nel giudizio di espropriazione dei beni indivisi Litisconsorzio necessario di tutti i partecipanti alla comunione Applicabilità della disciplina degli immobili indivisibili L «avviso» dell ordinanza del giudice dell esecuzione, con cui sia stato sospeso il processo e sia stata disposta la divisione, non può sostituire la «chiamata in giudizio» prevista dall art cod. civ Il giudice istruttore non ha il potere di attribuire al creditore la porzione spettante al debitore Regime dei conguagli e delle altre somme eventualmente dovute al comproprietario debitore art. 786 Direzione delle operazioni 1. Le operazioni divisionali Il giudice istruttore nel procedimento L esperto nominato dal giudice per la formazione del progetto Il provvedimento di delega delle operazioni ad un notaio non abbisogna di apposita motivazione, né richiede il consenso delle parti interessate La delega al notaio può essere disposta in via sostitutiva dal collegio Nell ipotesi in cui il giudice istruttore deleghi un notaio a dirigere le operazioni divisionali, la divisione non si trasforma da giudiziale in convenzionale L estrazione a sorte delle quote, al pari di ogni altra operazione del giudizio di divisione può essere delegata ad un notaio Determinazione del compenso al notaio a cui sia stata delegata la direzione delle operazioni divisionali

13 Indice sommario XIX art. 787 Vendita di mobili art. 788 Vendita di immobili Le questioni In presenza di contestazioni sulla necessità della vendita questa va disposta non con ordinanza, ma con sentenza La controversia che impedisce di disporre la vendita con ordinanza non si identifica con il mancato accordo dei partecipanti, ma richiede la presenza di concrete obiezioni La contumacia di uno o più interessati non è di ostacolo alla pronuncia della ordinanza di vendita La vendita dei beni ereditari non ha l effetto di far cessare la comunione dei beni medesimi Irrevocabilità dell ordinanza che, sull accordo delle parti, abbia ripartito provvisoriamente la somma ricavata Rimedi contro il provvedimento che abbia disposto la vendita con ordinanza in presenza di contestazioni (Segue). Vendita disposta con ordinanza disattendendo l istanza di acquisizione in proprietà dell immobile in comunione avanzata da uno dei compartecipi Rimedi contro la irregolarità degli atti relativi alla vendita a) proponibilità dell opposizione agli atti esecutivi b) autonoma azione di nullità Esecutività del decreto di trasferimento e possibilità di una sua successiva integrazione Una volta disposta ed eseguita la vendita all incanto di un immobile non divisibile, resta preclusa l assegnazione del bene medesimo al singolo condividente Interesse del convenuto a fare accertare, prima della vendita, se l immobile goda o non di una servitù di veduta sul fondo di sua esclusiva proprietà Natura non definitiva della sentenza che dispone la vendita (Segue). La sentenza che dispone la vendita è per sua natura immediatamente eseguibile (Segue). Il processo divisionale prosegue in virtù dell esecutività immediata dell ordinanza che dà le disposizioni necessarie per l ulteriore svolgimento del processo (Segue). Natura ordinatoria del separato provvedimento collegiale preordinato a determinare le condizioni dell incanto art. 789 Progetto di divisione Le questioni A) PREDISPOSIZIONE DEL PROGETTO E ADEMPIMENTI PRELIMINARI ALLA DISCUSSIONE L adozione, da parte del giudice, del progetto formulato dal consulente tecnico equivale a formazione del progetto stesso

14 XX Indice sommario 2. Il decreto che fissa l udienza per la discussione del progetto deve essere comunicato a tutti i condividenti, anche se contumaci Esecutività del progetto dichiarata nonostante la mancata comunicazione del decreto a uno dei compartecipi contumaci. Requisiti dell impugnazione del contumace e termini Nel giudizio di divisione il rapporto fra il giudice e le parti si instaura e si svolge attraverso la rappresentanza processuale dei loro procuratori (Segue). La comunicazione del decreto di fissazione dell udienza di discussione va fatta al procuratore costituito (Segue). Validità della comunicazione del decreto al procuratore costituito di condividente in precedenza deceduto. Condizioni La mancata discussione del progetto dà luogo ad una nullità relativa, come tale non rilevabile d ufficio Non è necessaria la fissazione dell udienza di discussione del progetto quando le parti abbiano già escluso, con il loro comportamento processuale, la possibilità della sua approvazione Forme e termini dell esercizio della facoltà di scelta dei beni attribuita dal testatore ad alcuni eredi B) DISCUSSIONE DEL PROGETTO Perché possa dichiararsi esecutivo il progetto non occorre un espressa accettazione, ma basta la mancanza di contestazioni nell udienza all uopo fissata La contumacia di uno o più interessati non impedisce al giudice di dichiarare esecutivo il progetto di divisione (Segue). Inapplicabilità della regola in presenza modifiche della domanda non comunicate ai contumaci Il silenzio serbato dal compartecipe vale quale tacita accettazione del progetto divisionale La mancata comparizione all udienza di uno dei condividenti, costituiti o contumaci, non impedisce al giudice di dichiarare l esecutività del progetto L esecutività del progetto non è impedita da una contestazione avente un diverso contesto e una diversa finalità Idoneità delle contestazioni sul valore o sulla divisibilità del bene a impedire che il progetto sia dichiarato esecutivo con ordinanza Onere dei compartecipi di manifestare espressamente il proprio dissenso, all udienza appositamente fissata (Segue). La riserva di gravame contro la sentenza che ha disposto la divisione, in assenza di concrete contestazioni sul progetto, non impedisce la dichiarazione di esecutività del medesimo L accettazione del progetto di divisione può essere espressa anche dal procuratore costituito Giudizio divisorio di cui sia parte lo Stato o una pubblica amministrazione Condividenti che siano d accordo sul progetto di divisione, ma non sulla liquidazione delle spese di lite a) alla dichiarazione di esecutività del progetto deve accompagnarsi il provvedimento di rimessione della causa al collegio al solo fine della decisione sulle spese b) esperimento dell appello contro la pronuncia del tribunale attinente solo alle spese del procedimento

15 Indice sommario XXI 22. Carattere eccezionale dell art. 789 cod. proc. civ. e sua inapplicabilità all ipotesi del progetto di divisione predisposto nel giudizio d appello C) L ORDINANZA Natura dell ordinanza che dichiara esecutivo il progetto di divisione non contestato e rimedi La divisione definita con ordinanza è soggetta all azione di rescissione per lesione La dichiarazione di esecutività del progetto pone termine al giudizio (salve possibili contestazioni relativamente al modo del sorteggio fra le quote) La descrizione degli immobili nel progetto di divisione approvato dal tribunale non richiede la completa indicazione degli estremi catastali dei beni divisi Contestazioni in fase di esecuzione dal progetto circa i confini delle quote già assegnate Validità della divisione disposta con sentenza, pur non essendo state sollevate contestazioni sul progetto predisposto dal consulente tecnico Correzione di errori materiali Effetti sul progetto dichiarato esecutivo dell accoglimento dell appello proposto contro la sentenza non definitiva che ne costituiva il presupposto D) ESECUTIVITÀ DICHIARATA CON ORDINANZA IN CARENZA DEI PRESUPPOSTI Impugnabilità dell ordinanza con il ricorso straordinario per cassazione ex art. 111 Cost Divisione parziale o per stralcio di quota Difetto di interesse all impugnazione del condividente che non abbia sollevato contestazioni sul progetto all udienza fissata per la discussione Opinioni diverse che negano la proponibilità del ricorso straordinario per cassazione contro l ordinanza emessa in carenza dei presupposti a) proponibilità dell actio nullitatis b) impugnabilità, secondo dei casi, o con i normali mezzi di impugnazione (appello ecc.) ovvero attraverso la proposizione dell actio nullitatis o delle azioni in genere poste a tutela dei negozi giuridici E) LA SENTENZA Se taluno dei condividenti si oppone al progetto, il giudice deve rimettere la causa al collegio a norma dell art. 187 cod. proc. civ. per la decisione con sentenza Il collegio può esercitare in via sostitutiva tutti i poteri spettanti al giudice istruttore per ciò che attiene alla formazione o alla messa a punto del progetto (Segue). Potere del collegio di formare eventualmente un nuovo progetto, fissando concretamente e definitivamente le modalità della divisione Requisiti della motivazione sul progetto adottato Validità della divisione che, pur non essendo state sollevate contestazioni, sia stata disposta con sentenza, anziché con ordinanza Rimedi contro il progetto di divisione dichiarato esecutivo con sentenza (Segue). Se sia proponibile l azione di rescissione per lesione contro la divisione giudiziale operata con sentenza a) inammissibilità della azione pur se il valore delle quote non sia stato espressamente contestato

16 XXII Indice sommario b) contra: inammissibilità dell azione solo se la questione relativa alla valutazione dei beni e alla formazione della quota abbia formato oggetto di controversia e di decisione giudiziaria Attuazione della divisione in conformità del progetto non accettato da uno dei condividenti. Conseguenze sulla ripartizione delle spese di lite La sentenza di divisione, nella parte in cui ordina l esecuzione delle opere necessarie ad attuare materialmente la separazione delle quote, costituisce titolo esecutivo Imposizione con sentenza di obbligazioni reciproche finalizzate allo scioglimento della comunione F) ESTRAZIONE A SORTE DEI LOTTI L approvazione del progetto di divisione rappresenta sempre l imprescindibile presupposto dell estrazione delle quote Non si può procedere all estrazione a sorte dei lotti sino a quando le contestazioni al progetto di divisione non siano state definitivamente risolte con sentenza passata in giudicato Illegittimità dell ordinanza del giudice istruttore con la quale si provvede al sorteggio sulla base di sentenza di divisione appellata Ordinanza che abbia disposto l estrazione a sorte dei lotti senza che il piano di riparto sia stato previamente approvato Eccezionale rilevanza di eventi straordinari che vengano a ridurre la consistenza obiettiva del patrimoniooamutare l entità fisica dei beni L estrazione a sorte delle quote può essere delegata ad un notaio. Competenza e forma del provvedimento di delega di tale singola operazione Le modalità del sorteggio sono affidate alla discrezionalità del giudice istruttore Competenza del collegio a decidere riguardo alle contestazioni sollevate relativamente al modo dell estrazione a sorte delle quote Contenuto non decisorio del decreto del giudice istruttore di approvazione del verbale di estrazione e di consequenziale attribuzione delle quote. Limiti Efficacia di titolo esecutivo del decreto di approvazione dell attribuzione delle quote Commisurazione della durata del processo di divisione in tema di equa riparazione ai sensi della legge n. 89 del art. 790 Operazioni davanti al notaio art. 791 Progetto di divisione formato dal notaio Le questioni A) OPERAZIONI DELEGATE A UN NOTAIO Inapplicabilità dei principi che disciplinano le notifiche e le comunicazioni eseguite ad istanza del giudice Natura perentoria del termine entro cui deve darsi avviso dell inizio delle operazioni divisionali e conseguenze della sua inosservanza Nullità della nomina del consulente tecnico effettuata dal notaio delegato

17 Indice sommario XXIII 4. Facoltà del notaio di fare proprio il progetto depositato a suo tempo presso la cancelleria del giudice istruttore Diversamente che dinanzi al giudice istruttore, dinanzi al notaio l esecutività del progetto è subordinata all espressa manifestazione di volontà di tutte le parti interessate In caso di operazioni dirette da un notaio occorre la presenza delle parti personalmente comparse La mancata comparizione di una delle parti davanti al notaio equivale a dissenso Le contestazioni che sorgono dinanzi al notaio sono decise con sentenza, quando si tratti di questioni di merito, e con ordinanza del giudice istruttore, se riguardano questioni di forma Carenza di potere del notaio in merito all estrazione a sorte dei lotti Mancato accordo sul progetto predisposto del notaio a) requisiti delle contestazioni idonee a determinare la sospensione delle operazioni b) il giudice istruttore, al quale il notaio trasmette il processo verbale, deve istruire la causa e rimetterla al collegio c) potere del giudice istruttore di investire immediatamente il collegio della decisione, senza sentire le parti al riguardo Valore di semplice controllo esterno del decreto del giudice istruttore di approvazione del verbale trasmesso del notaio B) ESTRAZIONE A SORTE DEI LOTTI II. LE OPERAZIONI DIVISIONALI Le questioni I. RESA DEI CONTI A) GENERALITÀ Natura e finalità della resa dei conti in sede di divisione L istanza di rendiconto ha natura di vera e propria domanda Possibilità che la domanda di rendiconto sia decisa separatamente da quella di divisione Facoltatività della procedura di cui agli artt. 263 e ss. cod. proc. civ Condividente che affermi di avere diritto ad un incremento della propria quota per aver pagato un debito in solido per la cosa comune La domanda riconvenzionale di rendiconto deve essere proposta, a pena di inammissibilità, con la comparsa di risposta La domanda diretta al conseguimento dei frutti non si estende agli interessi sulla somma pretesa Valore della causa di rendiconto ai fini della liquidazione degli onorari difensivi. 180 B) PRESCRIZIONE Decorrenza della prescrizione dei crediti nascenti dal rapporto di comunione Rendite originate da locazioni di appartamenti o da indennità dovute per effetto di occupazione esclusiva. Inapplicabilità della prescrizione di cui all art cod. civ

18 XXIV Indice sommario C) ADDIZIONI E MIGLIORAMENTI Il credito del coerede per i miglioramenti e le addizioni non è soggetto alla disciplina dell art cod. civ I miglioramenti si ripartiscono secondo il principio nominalistico. Irrilevanza della distinzione tra possessore di buona fede o di mala fede Credito del compartecipe che abbia sostenuto spese necessarie o utili per la conservazione o il miglioramento dei beni comuni (Segue). Decorrenza degli interessi (Segue). Spese non autorizzate D) FRUTTI CIVILI Il condividente che abbia avuto il possesso dei beni deve rendere il conto dei frutti (Segue). I frutti si identificano nel corrispettivo del godimento dell immobile che si sarebbe potuto concedere ad altri (Segue). Discrezionalità del giudice nella scelta del criterio per il calcolo dei frutti (Segue). I frutti civili possono essere individuati nei canoni di locazione solo in mancanza di altri più idonei criteri di valutazione L obbligo di restituzione dei frutti civili integra ab origine un debito di valuta, non suscettibile di rivalutazione automatica Se il debito di restituzione dei frutti civili sia suscettibile di produrre interessi Il semplice godimento esclusivo ad opera di taluno dei compartecipi non può provocare un danno ingiusto nei confronti di coloro che abbiano mostrato acquiescenza verso tale uso E) FRUTTI NATURALI Il diritto alla restituzione dei frutti naturali, non corrisposti in natura, costituisce credito di valore Colui che è tenuto alla restituzione dei frutti può dedurre le spese di produzione, senza necessità di proporre apposita domanda giudiziale L obbligo di restituzione dei frutti naturali decorre dal giorno dell apertura della successione F) VARIE Partecipazione ad una società per azioni con somme prelevate dall attivo ereditario da parte di un coerede a titolo personale Intestazione della licenza commerciale del de cuius in nome di uno degli eredi Natura valutaria del credito di rimborso del coerede che abbia estinto obbligazioni contratte per la cosa comune Affittuario di uno dei beni comuni che sia divenuto comproprietario della cosa per acquisto fattone da alcuno dei coeredi Esercizio del diritto di opzione inerente azioni di società oggetto di comunione. 188 II. DIRITTO AI BENI IN NATURA G) GENERALITÀ Il diritto di ciascun coerede alla divisione in natura è indipendentemente dalla entità della sua quota

19 Indice sommario XXV 32. È comodamente divisibile soltanto l immobile che consente di ricavare tante porzioni omogenee quanti sono i condividenti (Segue). Perché sia ravvisabile la non comoda divisibilità dell immobile è sufficiente che l omogeneità non sia realizzabile anche nei confronti di uno solo dei condividenti Criteri per la formazione delle parti nella comunione che comprende più beni Possibilità di compensare le ineguaglianze in natura fra le quote con conguagli in denaro (Segue). I conguagli non devono essere sproporzionati rispetto al valore di ciò che si riceve in natura Il numero e l entità delle quote si determinano al momento della divisione, tenuto conto dell eventuale concentrazione di più quote nella persona di un solo coerede Irrilevanza del fatto che ad uno dei condividenti sia succeduta al momento della divisione una pluralità di soggetti Possibilità che l immobile non frazionabile in tante parti quanti sono i coeredi risulti ugualmente divisibile se più coeredi chiedono di raggruppare le loro quote (attribuzione congiunta) (Segue). L attribuzione congiunta implica l espresso consenso delle parti interessate (Segue). Non è di ostacolo alla divisione in natura la circostanza che la quota congiuntamente attribuita non sia a sua volta comodamente divisibile Potere del giudice della divisione di costituire servitù sulle porzioni divise La divisione quale possibile elemento della costituzione di una servitù per destinazione del padre di famiglia Opere e migliorie realizzate su porzione occupata da uno dei compartecipi in base a divisione di fatto Il rapporto di mezzadria, o qualsiasi altro rapporto obbligatorio che incida sul patrimonio comune, non può portare alla indivisibilità del bene III. DISCIPLINA DEGLI IMMOBILI NON DIVISIBILI H) AMBITO DI APPLICAZIONE Applicabilità dell art. 720 cod. civ. alla divisione dei beni mobili non comodamente divisibili Divisione di azienda Le disposizioni contenute nell art. 720 cod. civ. si applicano allo scioglimento di ogni altro tipo di comunione, per effetto del richiamo contenuto nell art cod. civ Giudizio di divisione promosso dal creditore particolare di uno dei comproprietari ai sensi dell art. 600 cod. proc. civ Comunione incidentale di godimento fra usufruttuario pro quota e pieno proprietario delle altre quote La valutazione di indivisibilità in caso di patrimonio comune costituito da più immobili I) INDICI DELL INDIVISIBLITÀ Ipotesi nelle quali un immobile deve ritenersi incomodamene divisibile a) quando la divisione, sebbene realizzabile materialmente, attribuisca ai

20 XXVI Indice sommario partecipanti porzioni inidonee ad assolvere la funzione economica dell intero, determinando con il frazionamento un notevole deprezzamento del valore intrinseco originario a.1) l eventuale perdita del maggior lucro ricavabile dall alienazione non può essere considerata deprezzamento al fine di negare la possibilità della divisione in natura b) quando le varie frazioni ricavabili dal frazionamento risultino gravati da pesi, servitù o limitazioni eccessive c) quando la divisione richiede accorgimenti troppo costosi o complessi d) quando la divisione del bene imporrebbe conguagli eccessivi rispetto al valore delle quote Il giudice non può imporre ai condividenti l obbligo di apportare modifiche su beni non compresi nell oggetto della divisione L indivisibilità dell immobile non deve essere ipotetica, ma deve essere effettiva e già in atto al momento della divisione (Segue). Irrilevanza del possibile contrasto del frazionamento con futuri programmi edilizi Il giudizio sulla non comoda divisibilità è insindacabile in sede di legittimità, se correttamente motivato Frazionamento che si appalesi pregiudizievole alle ragioni della pubblica economia e dell igiene «Minima unità culturale» Facoltà dei condividenti (o del testatore) di frazionare anche i beni non comodamente divisibili Cose non soggette a divisione L) CRITERI Natura essenzialmente oggettiva dei criteri per la valutazione relativa alla indivisibilità dei beni (Segue). Irrilevanza degli interessi particolari di chi si opponga alla divisione (Segue). Irrilevanza della prognosi sulla «inconcepibilità» della futura coabitazione tra i condividenti (Segue). Irrilevanza del dato meramente formale della distinta indicazione catastale Non può escludersi la comoda divisibilità di un complesso immobiliare senza procedere all accertamento tecnico delle spese necessarie alla divisione in natura dell immobile Un immobile è divisibile quando la somma dei valori delle porzioni divise non si rilevi sensibilmente inferiore al valore del cespite indiviso L esigenza di modifiche strutturali di modesta entità non compromette la comoda divisibilità di un immobile Potere del giudice di disporre l esecuzione di opere particolari idonee ad assicurare proporzionalità e funzionalità delle quote assegnate ai singoli condividenti La mancata divisione degli accessori non esclude la comoda divisibilità dell immobile Non può negarsi la comoda divisibilità di un immobile urbano per il solo fatto che la divisione comporta la costituzione di un condominio

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