«Bambini e famiglie immigrate» di Mara Tognetti Osservatorio e Metodi per la Salute (OsMeSa) Università di Milano-Bicocca
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- Graziana Savino
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1 «Bambini e famiglie immigrate» di Mara Tognetti Osservatorio e Metodi per la Salute (OsMeSa) Università di Milano-Bicocca Forlì 28 settembre 2013 Mara Tognetti mara.tognetti@unimib.it
2 Sentirsi povero abbassa il quoziente di intelligenza di 13 punti (Science,2013) La povertà impatta negativamente sulla capacità dell intelletto, sulla creatività, RIDUCE GLI OBIETTIVI DI MIGLIORAMENTO
3 A partire dal II anno di vita il «rischio di restare indietro», dal punto di vista intellettivo, per i bambini poveri aumenta A quindici anni i b.i. che provengono da famiglie povere ha accumulato un ritardo di 2 anni (quando risponde a test di PISA sulla comprensione verbale) La J Rowntree Foundation ha stimato che attuali livelli di povertà minorile in Gran Bretagna (superiore al 20%) «costano» circa il 2% del PIL in termini di sussidi e mancato reddito per l economia
4 I dati mostrano che le famiglie di stranieri provenienti da paesi ad economia frenata sono a rischio di povertà, in grave deprivazione materiale nel 57,6% dei casi, contro il 23,3% di famiglie di soli italiani (ISTAT 2009) Sono a maggior rischio di povertà le famiglie provenienti dall Europa Orientale non Comunitaria (66,2%), mentre si caratterizzano per un elevata deprivazione materiale (32%) le famiglie di provenienza africana
5 Rispetto ad alcuni indicatori di povertà (rischio di povertà, grave deprivazione, intensità di lavoro molto bassa) segnalano un solo sintomo: il 34% delle famiglie formate da soli stranieri; il 12,0% per quelle formate da soli italiani; nel 19,9% dei casi per le famiglie miste
6 le famiglie che non presentano alcun sintomo di condizione di grave deprivazione, sono il 15,3% delle famiglie di soli stranieri; il 63,7% di famiglie formate da italiani; il 39,7% quelle miste L impossibilità di affrontare spese impreviste è segnalata fra il 68% delle famiglie straniere contro il 30,8% delle famiglie italiane, e il 44,2% delle famiglie miste
7 Le famiglie che segnalano di non poter fare un pasto adeguato ogni due giorni, sono il 14,5% di quelle straniere e il 5,8% delle famiglie autoctone e il 9,1% delle famiglie miste. dichiara di essere in arretrato con i pagamenti il 37,5% delle famiglie di soli stranieri, l 11,6% delle famiglie di italiani; Il 30,7% delle famiglie miste. anche l incapacità di acquistare un automobile vede il 14,7% delle famiglie straniere e l 1,9% di quelle italiane, il 5,1% delle miste. dichiara di non riuscire a riscaldare adeguatamente l abitazione il 19,7% delle famiglie straniere, contro il 10% delle famiglie italiane e l 11,9% delle famiglie miste.
8 Le donne immigrate hanno in media 2,07 figli contro l 1,33 delle donne italiane I nati da donne straniere sono il 18,3% dei nati in Emilia Romagna e Lombardia sono il 28% (2010) Le donne straniere hanno un età al parto di 29,3 contro i 32,6 anni delle autoctone Le donne straniere partoriscono il primo figlio in media a 27,7 anni di età
9 La scolarità nel 51% delle donne straniere è medio bassa (influisce sull accesso ai servizi e sulle strategie di assistenza verso il feto e il neonato) Il 54,8% delle donne straniere sono casalinghe contro il 65,7% delle donne italiane Le donne straniere effettuano la prima visita oltre la 12 settimana nel 13,85 contro il 2,9% delle donne italiane (donne giovani visita tardiva)
10 I bambini, gli adolescenti e i giovani figli di immigrati nel 2012 erano: (un incremento dal 2000 al 2011 del 332%)
11 Alunni stranieri a.a nelle scuole dell infanzia nelle scuole primarie nelle secondarie di I grado nelle secondarie di II grado
12 Bambini/R nati là Bambini/R che restano là (transnazionali) Bambini/R nati qui Bambini/R ricongiunti Bambini/R non accompagnati ADOLESCENTI
13 Famiglie di stranieri Famiglie ricongiunte Famiglie transnazionali Famiglie unipersonali Famiglie miste Famiglie miste miste Famiglie ricomposte
14 Politiche preventive che mirano a contenere l insorgenza dei bisogni ed in particolare la povertà e l esclusione Politiche integrate Politiche transnazionali Politiche promozionali e locali
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