Reddito e condizioni di vita in Lombardia e nella macroregione del Nord - Anno 2011

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Reddito e condizioni di vita in Lombardia e nella macroregione del Nord - Anno 2011"

Transcript

1 Lombardia Statistiche Report N 0 / 17 febbraio 2014 Reddito e condizioni di vita in Lombardia e nella macroregione del Nord - Anno 2011 Sintesi Nel 2010 le famiglie residenti in Lombardia hanno percepito mediamente euro, pari a circa euro al mese. A tale reddito familiare corrisponde un reddito annuo pro-capite (che considera tutti i membri della famiglia) di circa euro al mese. Tutte le regioni della macroregione del Nord presentano importi di reddito medi superiori al dato nazionale ( euro p.c. annui e mensili). La distribuzione dei redditi pro capite (p.c.) delle famiglie mostra livelli inferiori di disuguaglianza in tutte le regioni della macroregione del Nord rispetto alla media nazionale. La Lombardia ha livelli di disuguaglianza lievemente superiori rispetto alla media del Nord ma comunque inferiori rispetto al Piemonte e alla Liguria. Le famiglie lombarde con minori capacità economica (il 20% più povero) ha un reddito medio annuo di circa euro, mentre le famiglie con maggiori risorse finanziarie (il 20% più ricco) hanno percepito mediamente circa euro in un anno. Fra i lombardi gli adulti che vivono soli hanno a disposizione un reddito p.c superiore alla media (circa euro annui medi); nettamente inferiori sono i redditi a persona per le famiglie con figli a carico, soprattutto se con tre o più figli (circa euro p.c.) e ancor più per le famiglie monogenitoriali (circa euro). Le stesse tendenze riscontrate al variare della tipologia familiare si osservano anche nel complesso delle famiglie italiane e nel totale della macroregione del Nord. Marcate sono le differenze osservabili rispetto al titolo di studio e alla condizione professionale della persona di riferimento (titolare della scheda anagrafica, da ora P.R.) della famiglia: in Lombardia le famiglie con P.R. occupata hanno un reddito p.c. quasi doppio rispetto a quelle in cui è disoccupata, così come quelle con P.R. laureata rispetto alle famiglie in cui la P.R. non ha alcun titolo o ha al massimo la licenza elementare. A cura di: Gisella Accolla Numero chiuso il: 17 febbraio 2014 Il 17,2% dei residenti in Lombardia al 2011 sono considerati a rischio di povertà o esclusione sociale (Indicatore Europa 2020) in quanto vivono in famiglie in cui si presenta almeno una condizione fra l essere a rischio di povertà (9,2%), in deprivazione materiale severa (7,0%) o a bassa intensità lavorativa (5,6%). Il livello di diffusione del rischio di povertà o esclusione sociale in tutte le regioni della macroregione del Nord è nettamente inferiore rispetto alla media nazionale (29,9%), mentre la Lombardia si posiziona (in termini positivi) nella graduatoria macroregionale al secondo posto dopo l Emilia Romagna (16,2%).

2 I redditi delle famiglie Nel 2010 le famiglie residenti in Lombardia hanno percepito mediamente un reddito netto di euro, pari a circa euro al mese. A tale reddito familiare corrisponde un reddito annuo pro-capite (che considera tutti i membri della famiglia compresi i bambini) di euro, pari a circa euro al mese. Fra le regioni della macroregione del Nord la Lombardia è seconda solo all Emilia Romagna in termini di reddito p.c. ( annui), mentre il Veneto è la regione a reddito più contenuto ( euro p.c. annui). Tutte le regioni della macroregione del Nord presentano importi di reddito superiori alla media nazionale ( euro p.c. annui e mensili) (Tabella 1). Tabella 1 Reddito familiare e pro-capite netto annuo, valori in Euro. Regioni della Macroregione del Nord, totale Macroregione e Italia, anno Reddito familiare netto medio annuo Reddito procapite netto medio annuo Piemonte Liguria Lombardia Veneto Friuli Venezia Giulia Emilia Romagna Totale macroregione Nord Italia Passando dalla lettura degli importi medi alla distribuzione dei redditi fra le famiglie emerge come nel complesso del paese vi siano più famiglie concentrate su importi di redditi inferiori rispetto a quanto non risulti per la Lombardia o nel totale della macroregione del Nord: la distribuzione dei redditi p.c. delle famiglie italiane è spostata più a sinistra (Figura 1). Figura 1 Distribuzione del reddito pro-capite netto annuo. Lombardia, macroregione del Nord e Italia, anno % di famiglie Italia Reddito in migliaia di euro Macroregione Nord Lombardia 2

3 Ordinando le famiglie residenti in ciascun territorio rispetto all importo di reddito equivalente dal più basso al più alto e dividendole in cinque gruppi di uguale numerosità (quinti) è inoltre possibile osservare le differenze di reddito presenti fra il 20% delle famiglie con redditi più bassi (primo quinto), quello delle famiglie a redditi medio basso (secondo quinto) e così via fino al 20% delle famiglie a reddito più elevato (ultimo quinto). La distribuzione del reddito netto annuo totale nei quinti fornisce una prima misura del grado di disuguaglianza fra famiglie. Come mostra la figura 2 in una situazione di perfetta uguaglianza fra le famiglie in termini di disponibilità di reddito ciascun quinto dovrebbe avere una quota di reddito pari al 20% del totale; le famiglie lombarde del primo quinto, cioè quelle con i redditi più bassi, percepiscono invece il 7,3% del reddito totale percepito dalle famiglie lombarde, mentre la quota di reddito delle famiglie più ricche (ultimo quinto) è pari al 38,4% del totale. La distribuzione dei redditi risulta tuttavia lievemente più equa in Lombardia rispetto al complesso del paese. Le famiglie più povere in Lombardia percepiscono una quota del reddito totale superiore rispetto alle famiglie italiane del primo quinto (rispettivamente 7,3% e 6,9%), mentre le famiglie lombarde più ricche ne percepiscono una quota inferiore rispetto alle italiane appartenenti alla stesso quinto (rispettivamente 38,4% e 39,1%). Il confronto fra la distribuzione dei redditi in Lombardia e quella della macroregione del Nord mette invece in luce per le famiglie più povere della macroregione una maggiore disponibilità di reddito (7,6% del totale e 7,3% in Lombardia). Figura 2 Ripartizione del reddito familiare annuo netto delle famiglie ordinate per quinti, valori %. Lombardia, macroregione del Nord e Italia, anno % 90% 80% 70% 60% 50% 40% 30% 20% 10% 0% 20,0 20,0 20,0 20,0 20,0 In caso di equidistribuzione 38,4 38,5 39,1 22,9 23,0 23,3 18,2 17,8 17,6 13,2 13,3 13,0 7,3 7,6 6,9 Lombardia Macroregione Nord Italia Primo Secondo Terzo Quarto Quinto 3

4 Il 20% delle famiglie lombarde con minori capacità economica hanno un reddito medio annuo di euro, fra le regioni della macroregione del Nord quelle in cui le famiglie meno abbienti hanno importi medi di reddito inferiori sono la Liguria (9.831 euro) e il Piemonte ( euro). In opposto le famiglie più ricche (quelle dell ultimo quinto) in Lombardia hanno percepito mediamente euro in un anno superate, fra le regioni della macroregione del Nord, solo dall Emilia Romagna ( euro) (Tabella 2). In Lombardia le famiglie più ricche percepiscono quindi un reddito medio pari a 5,2 volte quello delle famiglie più povere, dato che mostra minore disuguaglianza rispetto alla media nazionale (5,6 volte) ma riconferma maggiori disparità rispetto alla media complessiva della macroregione del Nord dove il reddito delle famiglie più ricche è pari a 5,09 volte quello delle più povere. A mantenere più contenuto il dato macroregionale contribuisce soprattutto il Veneto, la regione del Nord in cui si ha minor divario fra i più ricchi e i più poveri (i primi percepiscono 4,4 volte i secondi). Tabella 2 Misure di disuguaglianza dei redditi familiari netti. Lombardia, macroregione del Nord e Italia, anno Reddito medio familiare annuo del 20% più povero Reddito medio familiare annuo del 20% più ricco Rapporto fra redditi medi (20% più ricco/20% più povero) Indice di concentrazione dei redditi familiari equivalenti (Gini) Piemonte ,5 0,31 Liguria ,6 0,30 Lombardia ,2 0,31 Veneto ,4 0,28 Friuli Venezia Giulia ,8 0,29 Emilia Romagna ,9 0,29 Macroregione Nord ,1 0,30 Italia ,6 0,33 Infine un apposito indice di concentrazione dei redditi (Indice di Gini) permette il confronto fra le distribuzioni di reddito considerando quanto avviene non solo nelle famiglie più ricche e nelle più povere bensì anche in quelle che si collocano nel mezzo. L indice, che cresce di valore da 0 a 1 all aumentare del grado di disuguaglianza di reddito fra famiglie, riconferma quanto precedentemente osservato, aggiungendo ulteriori dettagli informativi. In sintesi si osserva (Tabella 2): maggiore disuguaglianza nel dato medio nazionale (0,33) rispetto a tutte le regioni della macroregione del Nord; la Lombardia insieme al Piemonte (0,31) mostra livelli di disuguaglianza lievemente superiori rispetto sia all intera macroregione del Nord (0,30) sia alle singole regioni che la compongono. 4

5 Le differenze di profilo Fra i lombardi quelli che hanno a disposizione un reddito p.c. superiore sono gli adulti che vivono soli (circa euro annui medi), seguiti dai single con meno di 35 anni (circa euro); nettamente inferiori sono i redditi p.c. per le famiglie con figli a carico, soprattutto nel caso di famiglie con tre o più figli (circa euro p.c. all anno in media) e ancor più nelle famiglie monogenitoriali (circa euro). Seppur su redditi mediamente più bassi il quadro emerso in termini di categorie familiari con minore o maggiore capacità economica non varia osservando il complesso delle famiglie italiane dove si passa dai quasi euro per gli adulti single ai circa p.c. per le famiglie monogenitoriali (Tabella 3). Tabella 3 Reddito familiare e pro-capite netto annuo al variare della tipologia familiare. Lombardia, macroregione del Nord e Italia, anno Tipologia familiare Reddito familiare netto medio annuo (in euro) Lombardia Macroregione Nord Reddito pro-capite netto medio annuo (in euro) Italia Lombardia Macroregione Nord Persone sole con: - Meno di 35 anni anni anni o più Coppie senza figli con: - P.R. con meno di 65 anni P.R. con 65 anni o più Altre tipologie senza figli a carico Monogenitori con figli a carico Coppie con figli a carico - Un figlio Due figli Tre o più figli Altre tipologie con figli a carico Italia Al variare dell età della persona di riferimento della famiglie variano i redditi mediamente a disposizioni per i componenti della famiglia stessa: i redditi medi p.c. si contraggono passando dalle famiglie con P.R. con meno di 35 anni ai 35-44enni, fascia d età per le quali la più probabile presenza di bambini a carico riduce la disponibilità economica a persona all interno del nucleo (circa euro annui a persona in Lombardia), aumenta raggiungendo il punto di massimo per i 45-64enni (circa euro), per poi ridursi significativamente per gli ultra 65enni (circa euro). Simile è la dinamica per età osservata nella media della macroregione del Nord e in Italia, seppur in questi due casi le famiglie con capofamiglia più giovane risultino disporre di un reddito p.c. inferiore rispetto a tutte le altre fasce d età (Tabella 3). Più marcate sono le differenze osservabili al variare del titolo di studio e ancor più della condizione professionale della P.R.. Nel primo caso è evidente come crescano gli importi a 5

6 disposizione al crescere del titolo di studio passando, nel caso della Lombardia, dai quasi euro p.c. nel caso in cui la P.R. non abbia alcun titolo di studio o al massimo la licenza elementare agli oltre euro medi nel caso in cui possieda una laurea. Anche in questo caso tanto la macroregione del Nord, quanto l Italia presentano la stessa tendenza. Quando la P.R. è disoccupata i redditi medi p.c. non riescono a raggiungere i euro annui nel caso della Lombardia così come per la macroregione del Nord e supera di poco i euro a livello nazionale. Sono invece i lavoratori autonomi, e i componenti delle loro famiglie, a disporre delle entrate maggiori (quasi euro p.c. in media in Lombardia) tra le altre condizioni professionali del P.R. Tabella 4 Reddito familiare e pro-capite netto annuo al variare di alcune caratteristiche della persona di riferimento della famiglia. Lombardia, macroregione del Nord e Italia, anno Reddito familiare netto medio annuo (in euro) Lombardia Macroregione Nord Italia Reddito pro-capite netto medio annuo (in euro) Lombardia Macroregione Nord Classe d'età Meno di 35 anni anni anni anni o più Titolo di studio Ness. o elemen Media inferiore Diploma sup Laurea o più Condizione professionale Dipendente Autonomo Disoccupato Altro non occ Ritirato dal lav Italia A prescindere dal territorio considerato i divari maggiori di reddito si registrano al variare della condizione professionale e del titolo di studio della persona di riferimento: in Lombardia le famiglie con P.R. occupata hanno un reddito p.c. quasi doppio rispetto a quelle con P.R. disoccupata così come quelle con P.R. con la laurea rispetto a quelle in cui la persona di riferimento non ha alcun titolo o ha al massimo la licenza elementare (Figura 3). Sempre in Lombardia il gap al variare del titolo di studio, quello fra i single adulti e gli anziani che vivono soli (i primi percepiscono 1,5 volte i secondi), quello fra le coppie con figli e i monogenitori (le prime hanno un reddito p.c. pari a 1,4 volte le seconde) e quello fra famiglie con P.R. con lavoro autonomo e quelle con P.R. con lavoro dipendente (le prime hanno un 6

7 reddito p.c. pari a 1,3 volte le seconde) è superiore sia al dato medio nazionale sia al dato medio a livello di macroregione. Seppur presenti, restano comunque inferiori alla media della macroregione e soprattutto del paese le differenze di reddito registrate in Lombardia fra le coppie adulte senza figli e quelle con figli a carico (rapporto di reddito pro capite pari a 1,5) e quelle fra i single adulti (35-64enni) e i single più giovani (< 35 anni). Figura 3 Alcuni rapporti di reddito pro-capite netto annuo. Lombardia, macroregione del Nord e Italia, anno P.R. occcupato / P.R. disoccupato 1,7 1,9 2,1 P.R. autonomo / P.R. dipendente P.R. laureato / P.R. con licenza elementare 1,1 1,2 1,3 1,8 1,9 2,0 Coppie con figli / monogenitori Coppie < 65 anni senza figli / coppie con figli 1,3 1,4 1,5 1,4 1,5 1,5 Single adulti / single anziani 1,3 1,4 1,5 Single adulti / single giovani 1,2 1,0 1,2 0,0 0,5 1,0 1,5 2,0 2,5 Italia Macroregione Nord Lombardia 7

8 Le condizioni di vita L indagine Redditi e condizioni di vita di ISTAT permette la lettura di una serie di indicatori ufficiali per la definizione e il monitoraggio degli obiettivi di politica sociale, nel contesto della strategia Europa 2020 (Tabella 5). Nel 2011 in Lombardia il 9,2% dei residenti sono a rischio di povertà, il 7,0% sono in condizione di deprivazione materiale severa (presenta almeno quattro sintomi di deprivazione su nove) e il 5,6% vive in famiglie caratterizzate da bassa intensità di lavoro (famiglie che hanno lavorato meno di un quinto del totale del tempo teoricamente disponibile per attività lavorative). Tutte le regioni della macroregione del Nord presentano per tutti i tre indicatori considerati livelli di diffusione inferiori alla media nazionale. La Lombardia, rispetto alla media macroregionale, si posiziona meglio in termini di rischio di povertà e di intensità lavorativa e al di sopra della media in termini di deprivazione materiale severa. In questo ultimo caso il dato macroregionale risulta meno marcato soprattutto grazie alla ridotta diffusione di deprivazione materiale severa registrata in Veneto (4,0%). Le persone che vivono in famiglie in cui si presenta almeno una delle tre condizioni espresse da questi indicatori sono considerate a rischio di povertà o esclusione sociale. Nel caso della Lombardia si tratta del 17,2% dei residenti. Il livello di diffusione del rischio di povertà o esclusione sociale nelle regioni della macroregione del Nord è nettamente inferiore rispetto alla media nazionale (29,9%), mentre la Lombardia si posiziona nella graduatoria macroregionale (in termini positivi) al secondo posto dopo l Emilia Romagna (16,2%). Tabella 5 Indicatori (Europa 2020) di povertà o esclusione sociale: percentuale di individui. Regioni della macroregione Nord, totale macroregione e Italia, anno Rischio di povertà Deprivazione materiale severa Bassa intensità lavorativa Rischio di povertà o esclusione sociale Piemonte 13,2 8,1 7,4 23,3 Liguria 12,2 7,1 6,0 21,5 Lombardia 9,2 7,0 5,6 17,2 Veneto 10,8 4,0 7,2 18,0 Friuli Venezia Giulia 9,8 7,0 6,8 19,5 Emilia Romagna 8,2 6,4 5,2 16,2 Totale macroregione Nord 10,2 6,5 6,2 18,6 Italia 19,6 11,2 10,3 29,9 La deprivazione materiale severa dipende dalla presenza di una serie di sintomi nelle famiglie (alcuni dei quali riportati in tabella 6): fra i più diffusi c è l incapacità di permettersi almeno una settimana di ferie lontano da casa all anno (il 28,7% dei residenti in Lombardia) e quella di sostenere delle spese impreviste di almeno 800 euro (il 23,8% de lombardi). Seguono in ordine decrescente la quota di lombardi che vivono in famiglie in arretrato sui pagamenti di mutuo, affitto, bollette o altri debiti (12,1%), quella di coloro che non riescono 8

9 a scaldare adeguatamente l abitazione (10,9%) e quella di individui che non riescono a fare almeno una pasto adeguato (carne, pesce o equivalente vegetariano) ogni due giorni (10,7%). Tutte le regioni della macroregione del Nord presentano livelli di diffusione degli indicatori di deprivazione materiale severa inferiore alla media nazionale. Fra le singole regioni la Lombardia sia posiziona meglio rispetto alla media macroregionale per quel che concerne la capacità di spesa imprevista e quella di spesa per le ferie, mentre superiore alla media è la quantità di famiglie che ha problematiche nelle spese per l abitazione o l alimentazione. Tabella 6 Selezione di alcuni indicatori di deprivazione materiale severa: percentuale di individui. Regioni della macroregione Nord, totale macroregione e Italia, anno Non riesce a sostenere spese impreviste di 800 euro Non può permettersi una settimana di ferie lontano da casa in un anno Ha arretrati per mutuo, affitto, bollette o per altri debiti Non riesce a fare almeno un pasto adeguato ogni due giorni Non riesce a scaldare adeguatamente l'abitazione Piemonte 34,6 41,0 10,3 9,6 9,2 Liguria 29,5 39,8 7,4 10,8 11,5 Lombardia 23,8 28,7 12,1 10,7 10,9 Veneto 25,6 33,0 7,2 5,3 11,7 Friuli Venezia Giulia 30,7 42,3 11,0 10,9 13,6 Emilia Romagna 25,0 30,8 10,9 7,3 8,7 Totale macroregione Nord 26,8 33,2 10,4 9,0 10,6 Italia 38,6 46,7 14,1 12,4 18,0 9

10 Glossario Bassa intensità di lavoro (indicatore Europa 2020): rappresenta la percentuale di persone che vivono in famiglie la cui intensità di lavoro è inferiore a 0,20. L'intensità del lavoro è convenzionalmente definita come il rapporto fra il numero totale di mesi lavorati dai componenti della famiglia durante l anno di riferimento dei redditi (quello precedente all anno di rilevazione) e il numero totale di mesi teoricamente disponibili per attività lavorative. Ai fini del calcolo di tale rapporto, si considerano i membri della famiglia di età compresa fra i 18 e i 59 anni, escludendo gli studenti nella fascia di età tra i 18 e i 24 anni. Le famiglie composte soltanto da minori, da studenti di età inferiore a 25 anni e da persone di 60 anni o più non vengono considerate nel calcolo dell'indicatore. Deprivazione materiale severa (indicatore Europa 2020): è definita come una situazione di involontaria incapacità di sostenere spese per determinati beni o servizi e corrisponde alla percentuale di persone in famiglie che registrano almeno quattro segnali di deprivazione materiale su una lista di nove quali: 1. essere in arretrato nel pagamento di bollette, affitto, mutuo o altro tipo di prestito; 2. non poter riscaldare adeguatamente l abitazione; 3. non poter sostenere spese impreviste di 800 euro (l importo è pari a 1/12 del valore della soglia di povertà annuale riferita a due anni precedenti); 4. non potersi permettere un pasto adeguato almeno una volta ogni due giorni, cioè con proteine della carne, del pesce o equivalente vegetariano; 5. non potersi permettere una settimana di ferie all anno lontano da casa; 6. non potersi permettere un televisore a colori; 7. non potersi permettere una lavatrice; 8. non potersi permettere un automobile; 9. non potersi permettere un telefono. Indice di Gini: è un indice di concentrazione del reddito, una misura sintetica del grado di diseguaglianza della distribuzione del reddito che assume valore compreso fra zero (nel caso di una perfetta equità della distribuzione dei redditi) e uno (nel caso di totale diseguaglianza, quando il reddito totale è percepito da una sola unità). L indice di Gini in questo Report è calcolato su base familiare a partire dai redditi equivalenti esclusi gli affitti figurativi. Reddito familiare: I redditi considerato in questa pubblicazione sono quelli dichiarati dalle famiglie nel 2011 relativi all anno Il reddito netto familiare è pari alla somma dei redditi da lavoro dipendente e autonomo, di quelli da capitale reale e finanziario, delle pensioni e degli altri trasferimenti pubblici e privati al netto delle imposte personali, dell ICI e dei contributi sociali a carico dei lavoratori dipendenti ed autonomi. Da questa somma vengono sottratti i trasferimenti versati ad altre famiglie (per esempio, gli assegni di mantenimento per un ex-coniuge). I redditi da lavoro dipendente comprendono il valore figurativo dell auto aziendale concessa per uso privato ma non i buoni-pasto e gli altri fringe benefits nonmonetari. Non sono compresi gli eventuali beni prodotti dalla famiglia per il proprio consumo (autoconsumo). Si tratta della stessa definizione di reddito adottata da ISTAT 10

11 nelle statistiche ufficiali, tuttavia l importo di reddito netto medio delle famiglie italiane riportato in questo report presenta alcune differenze rispetto al dato pubblicato da ISTAT (Statistiche Report Reddito e Condizioni di vita, anno 2011) pari a euro (rispetto ai qui riportati) in quanto il Report ISTAT non teneva conto di aggiustamenti successivi effettuati sui microdati prima del loro rilascio. I redditi considerati in questo Report non sono comprensivi degli affitti imputati o figurativi per le abitazioni, cioè del costo che le famiglie che vivono in case di proprietà (o in usufrutto o uso gratuito o se inquilini con affitti agevolati) dovrebbero sostenere per prendere in affitto, ai prezzi vigenti sul mercato immobiliare, un unità abitativa con caratteristiche identiche a quella in cui vivono. Reddito equivalente: Per confrontare i redditi di famiglie con composizione e ampiezza differente è necessario tener conto del fatto che le famiglie più numerose hanno maggiori bisogni ed inoltre che all interno delle famiglie sono presenti delle economie di scala (i costi di una famiglia non sono perfettamente proporzionali al numero di componenti, si pensi ad esempio ai costi per le utenze domestiche). Il reddito equivalente è pertanto pari al rapporto fra il reddito familiare e il relativo parametro della scala d equivalenza. I parametri familiari utilizzati in questo Report (così come da ISTAT e Eurostat nelle statistiche ufficiali) sono pari alla somma dei coefficienti degli individui che compongono la famiglia (1 per il primo adulto, 0,5 per ogni altro adulto e 0,3 per ogni minore di 14 anni). Rischio di povertà (indicatore Europa 2020): percentuale di persone che vivono in famiglie con un reddito disponibile equivalente (dopo i trasferimenti sociali) inferiore ad una soglia di rischio di povertà, fissata al 60% della mediana della distribuzione del reddito familiare disponibile equivalente nel paese di residenza. Rischio di povertà o di esclusione sociale (indicatore Europa 2020): percentuale di persone che si trovano in almeno una delle seguenti tre condizioni: 1. vivono in famiglie a bassa intensità di lavoro; 2. vivono in famiglie a rischio di povertà; 3. vivono in famiglie in condizioni di severa deprivazione materiale. Fonti ISTAT, Indagine IT-SICL 2011 Reddito e condizioni di vita Éupolis Lombardia Lombardia Statistiche Report Éupolis Lombardia - Istituto superiore per la ricerca, la statistica e la formazione supporta l esercizio delle funzioni di Regione Lombardia, attraverso la promozione e diffusione di un sistema avanzato di conoscenze al fine di sostenere lo sviluppo complessivo del territorio lombardo e degli enti, istituzioni e organismi a esso relazionati. Lombardia Statistiche Report propone approfondimenti tematici presentando il posizionamento regionale sullo specifico argomento, frutto di apposite elaborazioni sui micro-dati delle più recenti indagini rese disponibili da ISTAT. 11

REDDITO E CONDIZIONI DI VITA

REDDITO E CONDIZIONI DI VITA 16 dicembre 2013 Anno 2012 REDDITO E CONDIZIONI DI VITA Nel 2012, il 29,9% delle persone residenti in Italia è a rischio di povertà o esclusione sociale, secondo la definizione adottata nell ambito della

Dettagli

REDDITO E CONDIZIONI DI VITA

REDDITO E CONDIZIONI DI VITA 10 dicembre 2012 Anno 2011 REDDITO E CONDIZIONI DI VITA Nel 2011, il 28,4% delle persone residenti in Italia è a rischio di povertà o esclusione sociale, secondo la definizione adottata nell ambito della

Dettagli

I consumi delle famiglie in Lombardia e nella macroregione del Nord - Anno 2012

I consumi delle famiglie in Lombardia e nella macroregione del Nord - Anno 2012 Lombardia Statistiche Report N 2 / 14 aprile 2014 I consumi delle famiglie in Lombardia e nella macroregione del Nord - Anno 2012 Sintesi La spesa media per consumi delle famiglie lombarde nel 2012 è di

Dettagli

DATI ISTAT Noi Italia

DATI ISTAT Noi Italia Nel 2013 le famiglie in condizioni di povertà relativa sono il 12,6 per cento, poco più di 10 milioni di individui (16,6 per cento della popolazione). La povertà assoluta coinvolge il 7,9 per cento delle

Dettagli

LA POVERTÀ IN ITALIA. Anno 2011. 17 luglio 2012. INCIDENZA DI POVERTÀ RELATIVA PER RIPARTIZIONE GEOGRAFICA. Anni 2008-2011, valori percentuali

LA POVERTÀ IN ITALIA. Anno 2011. 17 luglio 2012. INCIDENZA DI POVERTÀ RELATIVA PER RIPARTIZIONE GEOGRAFICA. Anni 2008-2011, valori percentuali 17 luglio 2012 Anno 2011 LA POVERTÀ IN ITALIA Nel 2011, l 11,1% delle famiglie è in condizione di povertà relativa (per un totale di 8.173 mila persone) e il 5,2% lo è in termini assoluti (3.415 mila).

Dettagli

LA POVERTÀ IN ITALIA. Anno 2012. 17 luglio 2013

LA POVERTÀ IN ITALIA. Anno 2012. 17 luglio 2013 17 luglio 2013 Anno 2012 LA POVERTÀ IN ITALIA Nel 2012, il 12,7% delle famiglie è relativamente povero (per un totale di 3 milioni 232 mila) e il 6,8% lo è in termini assoluti (1 milione 725 mila). Le

Dettagli

Dossier 3 Le famiglie di giovani e le spese per l affitto

Dossier 3 Le famiglie di giovani e le spese per l affitto Dossier 3 Le famiglie di giovani e le spese per l affitto Audizione del Presidente dell Istituto nazionale di statistica, Luigi Biggeri presso le Commissioni congiunte V del Senato della Repubblica Programmazione

Dettagli

Combustibili ed energia. Arredamenti. Servizi san. e. spese per la. salute. eec.

Combustibili ed energia. Arredamenti. Servizi san. e. spese per la. salute. eec. Spesa media mensile ( ) delle famiglie per alimentari e non alimentari negli anni dal 2005 al 2009 2005 2006 2007 2008 2009 Emilia-Roma 2.778 2.880 2.762 2.854 2.799 2.398 2.461 2.480 2.484 2.442 Percentuale

Dettagli

Stime sul costo e sugli effetti distributivi di programmi di contrasto alla povertà. Massimo Baldini (CAPP) Daniele Pacifico (CAPP e MLPS)

Stime sul costo e sugli effetti distributivi di programmi di contrasto alla povertà. Massimo Baldini (CAPP) Daniele Pacifico (CAPP e MLPS) Stime sul costo e sugli effetti distributivi di programmi di contrasto alla povertà Massimo Baldini (CAPP) Daniele Pacifico (CAPP e MLPS) Il modello di riferimento Per le simulazioni è stato impiegato

Dettagli

LA POVERTÀ IN ITALIA

LA POVERTÀ IN ITALIA 15 luglio 2011 Anno 2010 LA POVERTÀ IN ITALIA La povertà risulta sostanzialmente stabile rispetto al 2009: l 11,0% delle famiglie è relativamente povero e il 4,6% lo è in termini assoluti. La soglia di

Dettagli

RAPIDE. Nel 2001 la spesa media mensile. La povertà in Italia nel 2001 POVERTÀ NEL TEMPO E SUL TERRITORIO. 17 luglio 2002

RAPIDE. Nel 2001 la spesa media mensile. La povertà in Italia nel 2001 POVERTÀ NEL TEMPO E SUL TERRITORIO. 17 luglio 2002 SOTTO LA SOGLIA DI POVERTÀ IL 12% DELLE FAMIGLIE La povertà in Italia nel 2001 di povertà viene calcolata sulla base del numero di L incidenza famiglie (e relativi componenti) che presentano spese per

Dettagli

Il disagio economico delle famiglie

Il disagio economico delle famiglie delle famiglie Cristina Freguja Dirigente Servizio Condizioni economiche delle famiglie Cagliari, 17 settembre 2010 Gli indicatori di deprivazione materiale L indagine reddito e condizioni di vita EU-SILC

Dettagli

I REDDITI E IL MERCATO DEL LAVORO NEL FRIULI VENEZIA GIULIA

I REDDITI E IL MERCATO DEL LAVORO NEL FRIULI VENEZIA GIULIA I REDDITI E IL MERCATO DEL LAVORO NEL FRIULI VENEZIA GIULIA Contributo di Laura Chies Esperta dell Agenzia e Dises - Università di Trieste e di Chiara Donati e Ilaria Silvestri Servizio statistica e affari

Dettagli

LA POVERTÀ IN ITALIA. Anno 2013. 14 luglio 2014

LA POVERTÀ IN ITALIA. Anno 2013. 14 luglio 2014 14 luglio 2014 Anno 2013 LA POVERTÀ IN ITALIA Nel 2013, il 12,6% delle famiglie è in condizione di povertà relativa (per un totale di 3 milioni 230 mila) e il 7,9% lo è in termini assoluti (2 milioni 28

Dettagli

QUALCHE DATO SU DISTRIBUZIONE DEL REDDITO E POVERTÀ. (P. Silvestri, 2014-15) 1

QUALCHE DATO SU DISTRIBUZIONE DEL REDDITO E POVERTÀ. (P. Silvestri, 2014-15) 1 Lezione 5.2 QUALCHE DATO SU DISTRIBUZIONE DEL REDDITO E POVERTÀ (P. Silvestri, 2014-15) 1 Fonti Eurostat, l Indagine europea sui redditi e sulle condizioni di vita delle famiglie (Eu-Silc) (European statistics

Dettagli

RAPIDE. La povertà in Italia nel 2000 POVERTÀ RELATIVA SUL TERRITORIO. 31 luglio 2001 SOTTO LA SOGLIA DI POVERTÀ RELATIVA IL 12,3% DELLE FAMIGLIE

RAPIDE. La povertà in Italia nel 2000 POVERTÀ RELATIVA SUL TERRITORIO. 31 luglio 2001 SOTTO LA SOGLIA DI POVERTÀ RELATIVA IL 12,3% DELLE FAMIGLIE SOTTO LA SOGLIA RELATIVA IL % DELLE FAMIGLIE La povertà in Italia nel della povertà viene calcolata sulla base del numero di L incidenza famiglie (e relativi componenti) che presentano spese per consumi

Dettagli

Distribuzione del reddito e condizioni di vita in Italia

Distribuzione del reddito e condizioni di vita in Italia 22 dicembre 2008 Distribuzione del reddito e condizioni di vita in Italia Anni 2006-2007 Direzione centrale per la comunicazione e la programmazione editoriale Tel. + 39 06 4673.2243-2244 Centro di informazione

Dettagli

Con la crisi la povertà assoluta è raddoppiata

Con la crisi la povertà assoluta è raddoppiata Con la crisi la povertà assoluta è raddoppiata Antonio Misiani In cinque anni la crisi economica ha causato la più forte contrazione dal dopoguerra del PIL (-6,9 per cento tra il 2007 e il 2012) e dei

Dettagli

La povertà in Italia nel 2009

La povertà in Italia nel 2009 15 luglio 2010 Anno 2009 La povertà in Italia nel 2009 L'Istituto nazionale di statistica comunica i dati relativi alla povertà relativa e assoluta delle famiglie residenti in Italia, sulla base delle

Dettagli

I redditi 2012 dichiarati dalle cittadine e dai cittadini di Bologna. Alcune disuguaglianze fra generazioni, generi, nazionalità e territori

I redditi 2012 dichiarati dalle cittadine e dai cittadini di Bologna. Alcune disuguaglianze fra generazioni, generi, nazionalità e territori I redditi 2012 dichiarati dalle cittadine e dai cittadini di Bologna Alcune disuguaglianze fra generazioni, generi, nazionalità e territori 18 settembre 2014 A Bologna nel 2012 quasi 296.000 contribuenti

Dettagli

L AUMENTO DELLA POVERTÀ

L AUMENTO DELLA POVERTÀ L AUMENTO DELLA POVERTÀ A inizio anno la Banca d Italia ha reso disponibili i dati sui bilanci delle famiglie italiane relativi al 24, frutto dell unica indagine sui redditi disponibile in Italia in grado

Dettagli

Un confronto tra le prestazioni di alcune Regioni nel settore DSU: le borse di studio a.a. 2006/07

Un confronto tra le prestazioni di alcune Regioni nel settore DSU: le borse di studio a.a. 2006/07 Osservatorio Regionale per il Diritto allo Studio Universitario Un confronto tra le prestazioni di alcune Regioni nel settore DSU: le borse di studio a.a. 2006/07 Nota di lavoro n. 2/2007 Bozza per la

Dettagli

UN LAVORATORE AUTONOMO SU QUATTRO A RISCHIO POVERTA

UN LAVORATORE AUTONOMO SU QUATTRO A RISCHIO POVERTA UN LAVORATORE AUTONOMO SU QUATTRO A RISCHIO POVERTA Le famiglie con un reddito principale da lavoro autonomo presentano un rischio povertà quasi doppio rispetto a quello delle famiglie di lavoratori dipendenti.

Dettagli

Fiducia nel credito Esperienze di microcredito per l impresa ed il sociale. Alessandro Rinaldi Dirigente Area Studi CamCom Universitas Mercatorum

Fiducia nel credito Esperienze di microcredito per l impresa ed il sociale. Alessandro Rinaldi Dirigente Area Studi CamCom Universitas Mercatorum Fiducia nel credito Esperienze di microcredito per l impresa ed il sociale Alessandro Rinaldi Dirigente Area Studi CamCom Universitas Mercatorum IL REDDITO DISPONIBILE DELLE FAMIGLIE: LIVELLI, DIFFERENZIALI

Dettagli

Reddito e condizioni di vita in Lombardia e nelle regioni del nord Italia - Anno 2014

Reddito e condizioni di vita in Lombardia e nelle regioni del nord Italia - Anno 2014 Lombardia Statistiche Report N 2 / 14 marzo 2016 Reddito e condizioni di vita in Lombardia e nelle regioni del nord Italia - Anno 2014 Sintesi Nel 2013 le famiglie residenti in Lombardia hanno percepito

Dettagli

L età dei vincitori La presenza femminile. L età dei vincitori La presenza femminile. Confronto tra il concorso ordinario ed il concorso riservato

L età dei vincitori La presenza femminile. L età dei vincitori La presenza femminile. Confronto tra il concorso ordinario ed il concorso riservato Premessa Corso-concorso ordinario L età dei vincitori La presenza femminile Corso-concorso riservato L età dei vincitori La presenza femminile Confronto tra il concorso ordinario ed il concorso riservato

Dettagli

L 82 PER CENTO DEI PROPRIETARI DI PRIMA CASA SONO PENSIONATI, OPERAI E IMPIEGATI

L 82 PER CENTO DEI PROPRIETARI DI PRIMA CASA SONO PENSIONATI, OPERAI E IMPIEGATI L 82 PER CENTO DEI PROPRIETARI DI PRIMA CASA SONO PENSIONATI, OPERAI E IMPIEGATI Con l abolizione della Tasi sulla prima casa, la percentuale di famiglie più interessate dallo sgravio saranno quelle dei

Dettagli

DISAGIO ECONOMICO DELLE FAMIGLIE STRANIERE

DISAGIO ECONOMICO DELLE FAMIGLIE STRANIERE DISAGIO ECONOMICO DELLE FAMIGLIE STRANIERE Analisi e mappatura del disagio economico delle famiglie in Italia suddivise tra famiglie straniere, miste e italiane GENNAIO 2011 FINALITA DELLO STUDIO Lo studio

Dettagli

OSSERVATORIO NAZIONALE SULLA FAMIGLIA

OSSERVATORIO NAZIONALE SULLA FAMIGLIA Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali Comune di Bologna OSSERVATORIO NAZIONALE SULLA FAMIGLIA SINTESI DELLA RICERCA SU: Le famiglie povere nelle regioni italiane. Aspetti oggettivi e soggettivi

Dettagli

ROADSHOW PMI ECONOMIA, MERCATO DEL LAVORO E IMPRESE NEL VENETO. A cura dell Ufficio Studi Confcommercio

ROADSHOW PMI ECONOMIA, MERCATO DEL LAVORO E IMPRESE NEL VENETO. A cura dell Ufficio Studi Confcommercio ROADSHOW PMI ECONOMIA, MERCATO DEL LAVORO E IMPRESE NEL VENETO A cura dell Ufficio Studi Confcommercio LE DINAMICHE ECONOMICHE DEL VENETO Negli ultimi anni l economia del Veneto è risultata tra le più

Dettagli

Benessere economico. Fondamentale per la qualità della vita

Benessere economico. Fondamentale per la qualità della vita CAPITOLO Benessere economico Fondamentale per la qualità della vita Ai fini del benessere complessivo, le capacità reddituali e le risorse economiche sono il mezzo indispensabile attraverso il quale un

Dettagli

Dati e informazioni su ricchezza e povertà delle famiglie straniere in Italia nel 2008. Agosto 2011

Dati e informazioni su ricchezza e povertà delle famiglie straniere in Italia nel 2008. Agosto 2011 STUDI E RICERCHE SULL ECONOMIA DELL IMMIGRAZIONE Redditi, consumi e risparmi delle a confronto con le Dati e informazioni su ricchezza e povertà delle in Italia nel 2008 Agosto 2011 1 CONSIDERAZIONI E

Dettagli

Il 28,4% della popolazione e a rischio di poverta o esclusione sociale.

Il 28,4% della popolazione e a rischio di poverta o esclusione sociale. INCLUSIONE SOCIALE Il 28,4% della popolazione e a rischio di poverta o esclusione sociale. Lo stabilisca l indagine Reddito e condizioni di vita (EU SILC), condotta dall Istat nel 2013. Nel 2013, il 19,1%

Dettagli

Nuovo calcolo ISEE 2014 redditi inclusi NUOVO ISEE

Nuovo calcolo ISEE 2014 redditi inclusi NUOVO ISEE NUOVO ISEE Con la riforma del nuovo ISEE a partire dal 1 gennaio 2014, ai fini di determinazione delle fasce di reddito e della misurazione della situazione economica delle famiglie, viene introdotto un

Dettagli

LA DISTRIBUZIONE DEL REDDITO NETTO DELLE FAMIGLIE Luca Calzola

LA DISTRIBUZIONE DEL REDDITO NETTO DELLE FAMIGLIE Luca Calzola LA DISTRIBUZIONE DEL REDDITO NETTO DELLE FAMIGLIE Luca Calzola Il lavoro intende analizzare i livelli di reddito disponibile delle famiglie umbre e il grado di disuguaglianza nella sua distribuzione. Le

Dettagli

Stock del credito al consumo sui consumi delle famiglie

Stock del credito al consumo sui consumi delle famiglie CREDITO AL CONSUMO: GLI EFFETTI DELLA CRISI Da uno studio della Banca d Italia 1, che valuta gli effetti della crisi sul mercato del credito al consumo in Italia, emerge una situazione attuale diversa

Dettagli

La riforma dell ISEE. Il nuovo ISEE:

La riforma dell ISEE. Il nuovo ISEE: Cos è l ISEE? L ISEE è un indicatore che valuta la situazione economica delle famiglie ed è utilizzato come base per: fissare soglie oltre le quali non è ammesso l accesso alle prestazioni sociali e sociosanitarie

Dettagli

Indice. p. 1. Introduzione. p. 2. Il consumo medio annuo pro capite di gas. p. 2. Il costo del gas con la tariffa di Maggior Tutela dell AEEG p.

Indice. p. 1. Introduzione. p. 2. Il consumo medio annuo pro capite di gas. p. 2. Il costo del gas con la tariffa di Maggior Tutela dell AEEG p. Gas: le Regioni Italiane con il maggior numero di consumi e quelle con il risparmio più alto ottenibile Indice: Indice. p. 1 Introduzione. p. 2 Il consumo medio annuo pro capite di gas. p. 2 Il costo del

Dettagli

STATISTICA ECONOMICA STATISTICA PER L ECONOMIA

STATISTICA ECONOMICA STATISTICA PER L ECONOMIA STATISTICA ECONOMICA STATISTICA PER L ECONOMIA a.a. 2009-2010 Facoltà di Economia, Università Roma Tre L Indagine sui bilanci delle famiglie italiane è un indagine campionaria condotta (ogni due anni)

Dettagli

I processi decisionali all interno delle coppie

I processi decisionali all interno delle coppie 9 aprile 2003 I processi decisionali all interno delle coppie Nel 2001 l indagine Panel europeo sulle famiglie ha dedicato una particolare attenzione agli aspetti legati ai processi decisionali all interno

Dettagli

L impatto distributivo dei tributi locali: un applicazione sul Comune di Modena

L impatto distributivo dei tributi locali: un applicazione sul Comune di Modena L impatto distributivo dei tributi locali: un applicazione sul Comune di Indagine sulle condizioni economiche e sociali della famiglie della Provincia di Riforme anni 90: maggiore autonomia delle amministrazioni

Dettagli

Pensionati e pensioni nelle regioni italiane

Pensionati e pensioni nelle regioni italiane Pensionati e pensioni nelle regioni italiane Adam Asmundo POLITICHE PUBBLICHE Attraverso confronti interregionali si presenta una analisi sulle diverse tipologie di trattamenti pensionistici e sul possibile

Dettagli

CERGAS Obiettivi e forme d intervento in ambito di long term care

CERGAS Obiettivi e forme d intervento in ambito di long term care CERGAS Obiettivi e forme d intervento in ambito di long term care di Francesco Longo Milano, 25 settembre 2013 Agenda : I DATI DI SISTEMA LE PRINCIPALI CRITICITÀ DI POLICY LE POSSIBILI VISIONI PER UNO

Dettagli

LA LETTURA DI LIBRI IN ITALIA

LA LETTURA DI LIBRI IN ITALIA 11 maggio 2011 Anno 2010 LA LETTURA DI LIBRI IN ITALIA Nel 2010 il 46,8% della popolazione di 6 anni e più (26 milioni e 448 mila persone) dichiara di aver letto, per motivi non strettamente scolastici

Dettagli

Ripartizione equa dei redditi in Svizzera

Ripartizione equa dei redditi in Svizzera SCHEDA D INFORMAZIONE N 1: QUESTIONI SULLA RIDISTRIBUZIONE Ripartizione equa dei redditi in Svizzera Le questioni sulla ridistribuzione, da anni oggetto di discussione in Svizzera, sono alimentate dalle

Dettagli

LA COMPARTECIPAZIONE ALLA SPESA SANITARIA PER SPECIALISTICA E FARMACI NELLE REGIONI ITALIANE

LA COMPARTECIPAZIONE ALLA SPESA SANITARIA PER SPECIALISTICA E FARMACI NELLE REGIONI ITALIANE VENETO LA COMPARTECIPAZIONE ALLA SPESA SANITARIA PER SPECIALISTICA E FARMACI NELLE REGIONI ITALIANE [ fonte: Agenas Novembre 2013 e ricerche aggiornate a Giugno 2014] Dipartimento Contrattazione Sociale

Dettagli

L INDAGINE TECNOBORSA 2004: LE FAMIGLIE ITALIANE E IL MERCATO IMMOBILIARE - IL RICORSO ALLE ASTE IMMOBILIARI E AI MUTUI

L INDAGINE TECNOBORSA 2004: LE FAMIGLIE ITALIANE E IL MERCATO IMMOBILIARE - IL RICORSO ALLE ASTE IMMOBILIARI E AI MUTUI L INDAGINE TECNOBORSA 2004: LE FAMIGLIE ITALIANE E IL MERCATO IMMOBILIARE - IL RICORSO ALLE ASTE IMMOBILIARI E AI MUTUI a cura di Giovanni Chessa e Alice Ciani Centro Studi sull Economia Immobiliare di

Dettagli

Contratto regionale di attività Progetto di Legge regionale

Contratto regionale di attività Progetto di Legge regionale Il mercato del lavoro in Veneto Contratto regionale di attività Progetto di Legge regionale Venezia, 17 febbraio 2012 PERCHÉ UN CONTRATTO REGIONALE DI ATTIVITÀ (1/6) OCCUPAZIONE E DISOCCUPAZIONE IN VENETO

Dettagli

Dossier 7 Il possesso e l acquisto di beni durevoli (1997-2004)

Dossier 7 Il possesso e l acquisto di beni durevoli (1997-2004) Dossier 7 Il possesso e l acquisto di beni durevoli (1997-2004) Audizione del Presidente dell Istituto nazionale di statistica, Luigi Biggeri presso le Commissioni congiunte V del Senato della Repubblica

Dettagli

I MERCATI REGIONALI DEL LAVORO

I MERCATI REGIONALI DEL LAVORO SECO STATISTICHE E COMUNICAZIONI OBBLIGATORIE I MERCATI REGIONALI DEL LAVORO Le dinamiche trimestrali Aggiornamento al 4 trimestre 2014 a cura del NETWORK SECO Febbraio 2015 Il Network SeCO è costituito

Dettagli

Le fonti statistiche per l analisi di povertà

Le fonti statistiche per l analisi di povertà LA POVERTA IN EMILIA-ROMAGNA Conoscenza del fenomeno e sviluppo delle politiche sociali Le fonti statistiche per l analisi di povertà Giuseppina Felice Regione Emilia-Romagna Bologna, 1 luglio 2011 Sommario

Dettagli

Gli interventi di contrasto delle povertà in Sardegna

Gli interventi di contrasto delle povertà in Sardegna Gli interventi di contrasto delle povertà in Sardegna Premessa La Regione Sardegna approva il 1 programma di contrasto delle povertà, in forma sperimentale, nell anno 2007 prevedendo 2 linee d intervento

Dettagli

OGGETTO: Il nuovo Isee

OGGETTO: Il nuovo Isee Informativa per la clientela di studio del 04.12.2013 Ai gentili Clienti Loro sedi OGGETTO: Il nuovo Isee Gentile Cliente, con la stesura del presente documento informativo intendiamo metterla a conoscenza

Dettagli

NOVITA PREVIDENZIALI 2011

NOVITA PREVIDENZIALI 2011 Il sistema pensionistico attuale e le novità del 2011 Roberto Perazzoli 1 CALCOLO PENSIONE - DEFINIZIONI SISTEMA RETRIBUTIVO: è applicato a coloro che alla data del 31.12.1995 avevano un anzianità contributiva

Dettagli

I trasferimenti monetari alle famiglie. Sociologia della famiglia - Corso di laurea in Educatori di nido e comunità infantili

I trasferimenti monetari alle famiglie. Sociologia della famiglia - Corso di laurea in Educatori di nido e comunità infantili I trasferimenti monetari alle famiglie Trasferimenti economici alle famiglie Trasferimenti monetari diretti indiretti Assegni per il nucleo familiare Assegno di maternità A3F Detrazioni fiscali Storia

Dettagli

Il comportamento economico delle famiglie straniere

Il comportamento economico delle famiglie straniere STUDI E RICERCHE SULL ECONOMIA DELL IMMIGRAZIONE Il comportamento economico delle straniere Redditi, consumi, risparmi e povertà delle straniere in Italia nel 2010 Elaborazioni su dati Banca d Italia Perché

Dettagli

4I LAUREATI E IL LAVORO

4I LAUREATI E IL LAVORO 4I LAUREATI E IL LAVORO 4 I LAUREATI E IL LAVORO La laurea riduce la probabilità di rimanere disoccupati dopo i 35 anni L istruzione si rivela sempre un buon investimento a tutela della disoccupazione.

Dettagli

Risparmi e debiti delle famiglie italiane: la forbice

Risparmi e debiti delle famiglie italiane: la forbice MERCATO IMMOBILIARE: CRISI FINANZIARIA? L indebitamento delle famiglie italiane Giorgio Gobbi Servizio Studi di Struttura Economica e Finanziaria della Banca d Italia 1 Risparmi e debiti delle famiglie

Dettagli

LE TASSE SUL LAVORO CHE BLOCCANO CRESCITA, CONSUMI E INVESTIMENTI

LE TASSE SUL LAVORO CHE BLOCCANO CRESCITA, CONSUMI E INVESTIMENTI 992 www.freenewsonline.it i dossier www.freefoundation.com LE TASSE SUL LAVORO CHE BLOCCANO CRESCITA, CONSUMI E INVESTIMENTI 11 febbraio 2015 a cura di Renato Brunetta EXECUTIVE SUMMARY 2 Il 9 febbraio

Dettagli

DESCRIZIONE DEL CAMPIONE DI CITTADINI CHE HANNO COMPILATO IL QUESTIONARIO

DESCRIZIONE DEL CAMPIONE DI CITTADINI CHE HANNO COMPILATO IL QUESTIONARIO DESCRIZIONE DEL CAMPIONE DI CITTADINI CHE HANNO COMPILATO IL QUESTIONARIO I questionari sul credito al consumo sono stati somministrati ad un campione accidentale non probabilistico costituito da 1.725

Dettagli

VALORI ECONOMICI DELL AGRICOLTURA 1

VALORI ECONOMICI DELL AGRICOLTURA 1 VALORI ECONOMICI DELL AGRICOLTURA 1 Secondo i dati forniti dall Eurostat, il valore della produzione dell industria agricola nell Unione Europea a 27 Stati Membri nel 2008 ammontava a circa 377 miliardi

Dettagli

Analisi socio-economica delle famiglie del Lazio

Analisi socio-economica delle famiglie del Lazio Riflettori sulle difficoltà delle famiglie: tra crisi ed opportunità Stati Generali del Sistema Acli del Lazio Analisi socio-economica delle famiglie del Lazio 18 aprile 2009 Cristina Morga Prima di iniziare

Dettagli

REGOLAMENTO PER LE PROCEDURE DI ACCESSO ALLE PRESTAZIONI SOCIALI AGEVOLATE TITOLO I DISPOSIZIONI GENERALI

REGOLAMENTO PER LE PROCEDURE DI ACCESSO ALLE PRESTAZIONI SOCIALI AGEVOLATE TITOLO I DISPOSIZIONI GENERALI REGOLAMENTO PER LE PROCEDURE DI ACCESSO ALLE PRESTAZIONI SOCIALI AGEVOLATE TITOLO I DISPOSIZIONI GENERALI Articolo 1- Oggetto Oggetto del presente regolamento sono le modalità di accesso e i criteri di

Dettagli

I bolognesi e il mutuo sulla prima casa

I bolognesi e il mutuo sulla prima casa I bolognesi e il mutuo sulla prima casa Il profilo dei cittadini che hanno dichiarato oneri deducibili per un mutuo contratto per l acquisto dell abitazione principale nell anno d imposta 2011 Settembre

Dettagli

I costi per crescere un figlio/a da 0 a 18 anni. 3 rapporto Osservatorio Nazionale Federconsumatori (su dati 2015)

I costi per crescere un figlio/a da 0 a 18 anni. 3 rapporto Osservatorio Nazionale Federconsumatori (su dati 2015) I costi per crescere un figlio/a da 0 a 18 anni. 3 rapporto Osservatorio Nazionale Federconsumatori (su dati 2015) Quadro generale Le famiglie si trovano in un quadro economico nazionale che risulta sconfortante:

Dettagli

L IRPEF del 2007 Alcuni esercizi

L IRPEF del 2007 Alcuni esercizi Esercizi L IRPEF del 2007 Alcuni esercizi Capitolo III, Lezione 1 Le aliquote e le detrazioni dell Irpef Capitolo III, Lezione 1 SCALA DELLE ALIQUOTE redditi 2007 Scaglioni Al.legalelegale EURO (%) 0-15.000

Dettagli

COMUNICATO STAMPA. 1 Nel 2009 si era registrato un forte calo dei contribuenti che dichiaravano un reddito da lavoro dipendente (-273 mila).

COMUNICATO STAMPA. 1 Nel 2009 si era registrato un forte calo dei contribuenti che dichiaravano un reddito da lavoro dipendente (-273 mila). COMUNICATO STAMPA Il Dipartimento delle Finanze pubblica le statistiche sulle dichiarazioni delle persone fisiche (IRPEF) relative all'anno d'imposta 2010, a sei mesi dal termine di presentazione (settembre

Dettagli

La vita quotidiana di separati e divorziati in Italia

La vita quotidiana di separati e divorziati in Italia 10 maggio 2004 La vita quotidiana di separati e in Italia Media 2001-2002 Ogni anno le indagini Multiscopo condotte dall Istat rilevano i comportamenti e gli aspetti più importanti della vita quotidiana

Dettagli

Dossier 4 L accesso alla casa d abitazione in Italia: proprietà, mutui, affitti e spesa delle famiglie

Dossier 4 L accesso alla casa d abitazione in Italia: proprietà, mutui, affitti e spesa delle famiglie Dossier 4 L accesso alla casa d abitazione in Italia: proprietà, mutui, affitti e spesa delle famiglie Audizione del Presidente dell Istituto nazionale di statistica, Luigi Biggeri presso le Commissioni

Dettagli

Reddito e diseguaglianza in Piemonte Santino Piazza Ires Piemonte 11 aprile 2013 Scaletta Reddito e diseguaglianza: prime, e incerte, verifiche sull impatto della crisi? Diseguaglianza dei redditi nelle

Dettagli

LE PENSIONI SOCIALI E PER INVALIDI CIVILI GLI ASSEGNI PER INVALIDI DEL LAVORO I REDDITI PER VEDOVE E ORFANI della regione

LE PENSIONI SOCIALI E PER INVALIDI CIVILI GLI ASSEGNI PER INVALIDI DEL LAVORO I REDDITI PER VEDOVE E ORFANI della regione Serie schede tematiche febbraio 2007 - n. 28 - cod. 67456 pag. 1 LE PENSIONI SOCIALI E PER INVALIDI CIVILI GLI ASSEGNI PER INVALIDI DEL LAVORO I REDDITI PER VEDOVE E ORFANI della regione di ogni provincia

Dettagli

FAMIGLIA. 1 2 3 4 5 6 totale 2011 29.4 27.4 20.4 17.1 4.3 1.3 100 2012 30.1 27.3 20.3 16.5 4.5 1.3 100 2013 30.2 27.3 20.2 16.6 4.3 1.

FAMIGLIA. 1 2 3 4 5 6 totale 2011 29.4 27.4 20.4 17.1 4.3 1.3 100 2012 30.1 27.3 20.3 16.5 4.5 1.3 100 2013 30.2 27.3 20.2 16.6 4.3 1. FAMIGLIA Numero di famiglie. Il numero di famiglie abitualmente dimoranti sul territorio nazionale è aumentato da 21.8 a 24.6 milioni nel 2013. Durante il periodo intercensuario le famiglie unipersonali

Dettagli

ANALISI DEL MUTUATARIO

ANALISI DEL MUTUATARIO IL MERCATO DEI MUTUI SOTTO LA LENTE DEL GRUPPO TECNOCASA ANALISI DEL MUTUATARIO Il 2013 ha fatto segnare ancora variazioni negative nell erogazione del credito concesso alle famiglie, ma si registrano

Dettagli

IL RAPPORTO ORES 2009

IL RAPPORTO ORES 2009 IL RAPPORTO ORES 2009 SINTESI DEI PRINCIPALI CONTENUTI Con ORES, Osservatorio Regionale sull Esclusione Sociale della Lombardia, l ente regionale si è dotato di uno strumento in grado di integrare i dati

Dettagli

I MERCATI REGIONALI DEL LAVORO

I MERCATI REGIONALI DEL LAVORO SECO STATISTICHE E COMUNICAZIONI OBBLIGATORIE I MERCATI REGIONALI DEL LAVORO Le dinamiche trimestrali Aggiornamento al 1 trimestre 2015 a cura del NETWORK SECO Giugno 2015 Il Network SeCO è costituito

Dettagli

I lavoratori domestici in Friuli Venezia Giulia

I lavoratori domestici in Friuli Venezia Giulia 1 luglio 2015 #lavoro Rassegna Stampa Messaggero Veneto2lug2015 Il Piccolo 2lug2015 TG3 RAI FVG 1lug2015 I lavoratori domestici in Friuli Venezia Giulia Anche in Friuli Venezia Giulia il mercato del lavoro

Dettagli

Valutazione partecipata degli impatti sanitari, ambientali e socioeconomici derivanti dal trattamento dei rifiuti

Valutazione partecipata degli impatti sanitari, ambientali e socioeconomici derivanti dal trattamento dei rifiuti Valutazione partecipata degli impatti sanitari, ambientali e socioeconomici derivanti dal trattamento dei rifiuti L I F E 1 0 E N V / I T / 0 0 0 3 3 1 Dati socio economici Confronto tra le due regioni

Dettagli

4 I LAUREATI E IL LAVORO

4 I LAUREATI E IL LAVORO 4I LAUREATI E IL LAVORO 4 I LAUREATI E IL LAVORO La laurea riduce la probabilità di rimanere disoccupati dopo i 30 anni L istruzione si rivela sempre un buon investimento a tutela della disoccupazione.

Dettagli

Terzo settore. risorsa economica e sociale del VCO

Terzo settore. risorsa economica e sociale del VCO risorsa economica e sociale del VCO TERZO SETTORE: risorsa economica e sociale per il territorio Il censimento 2011, a 10 anni di distanza dal precedente, ci restituisce informazioni che mettono in luce

Dettagli

Il sostegno alle famiglie con figli: l Assegno unico per i minori

Il sostegno alle famiglie con figli: l Assegno unico per i minori Il sostegno alle famiglie con figli: l Assegno unico per i minori Paolo Bosi CAPP Milano 26 settembre 2013 I programmi vigenti Detrazioni per carichi familiari in Irpef Assegni familiari Assegni per nuclei

Dettagli

Pensione di vecchiaia: ecco i nuovi requisiti di età per ottenerla

Pensione di vecchiaia: ecco i nuovi requisiti di età per ottenerla Pensione di vecchiaia: ecco i nuovi requisiti di età per ottenerla Maggio 2015 Più si va avanti e più si allontana l accesso alla pensione degli italiani. Col passare degli anni, infatti, aumenta l età

Dettagli

REGOLAMENTO I.S.E.E. (Indicatore situazione economica equivalente)

REGOLAMENTO I.S.E.E. (Indicatore situazione economica equivalente) COMUNE DI MONTECCHIO EMILIA (PROVINCIA DI REGGIO EMILIA) REGOLAMENTO I.S.E.E. (Indicatore situazione economica equivalente) Approvato con deliberazione del Consiglio Comunale n 4 del 18 febbraio 2002 Modificato

Dettagli

REGOLAMENTO COMUNALE PER LA CONCESSIONE DI CONTRIBUTI STRAORDINARI A NUCLEI FAMILIARI IN DIFFICOLTÀ ECONOMICHE CONSEGUENTI A PROBLEMATICHE LAVORATIVE

REGOLAMENTO COMUNALE PER LA CONCESSIONE DI CONTRIBUTI STRAORDINARI A NUCLEI FAMILIARI IN DIFFICOLTÀ ECONOMICHE CONSEGUENTI A PROBLEMATICHE LAVORATIVE REGOLAMENTO COMUNALE PER LA CONCESSIONE DI CONTRIBUTI STRAORDINARI A NUCLEI FAMILIARI IN DIFFICOLTÀ ECONOMICHE CONSEGUENTI A PROBLEMATICHE LAVORATIVE Approvato con delibera di Consiglio Comunale n. 39

Dettagli

Anno 2012 L USO DELLA LINGUA ITALIANA, DEI DIALETTI E DI ALTRE LINGUE IN ITALIA

Anno 2012 L USO DELLA LINGUA ITALIANA, DEI DIALETTI E DI ALTRE LINGUE IN ITALIA 27 ottobre 2014 Anno L USO DELLA LINGUA ITALIANA, DEI DIALETTI E DI ALTRE LINGUE IN ITALIA Nel, in Italia, il 53,1% delle persone di 18-74 anni (23 milioni 351mila individui) parla in prevalenza in famiglia.

Dettagli

Contributi I.V.S. dovuti per l anno 2011 da artigiani e commercianti

Contributi I.V.S. dovuti per l anno 2011 da artigiani e commercianti Via Repubblica 56-13900 Biella Tel: 015 351121- Fax: 015 351426 Internet: www.biella.cna.it email: mailbox@biella.cna.it Certificato n IT07/0030 Contributi I.V.S. dovuti per l anno 2011 da artigiani e

Dettagli

TAV. 1 Popolazione residente nelle Province della Regione Sardegna nel 2001 fonte: Istat

TAV. 1 Popolazione residente nelle Province della Regione Sardegna nel 2001 fonte: Istat Assessorato dei Trasporti PROVINCIA DI RBONIA-LESIAS TAV. 1 Popolazione residente nelle Sardegna nel 2001 fonte: Istat Variazione percentuale della popolazione delle Province della Regione Sardegna dal

Dettagli

La Comunità Cinese in Italia Rapporto annuale sulla presenza degli immigrati 2013

La Comunità Cinese in Italia Rapporto annuale sulla presenza degli immigrati 2013 La Comunità Cinese in Italia Rapporto annuale sulla presenza degli immigrati 2013 Abstract 2 2013 - Rapporto Comunità XXX in Italia Il Rapporto annuale sul Mercato del lavoro degli Immigrati" promosso

Dettagli

Indagine e proposta progettuale

Indagine e proposta progettuale Indagine e proposta progettuale Silver CoHousing Condividere. Per affrontare positivamente crisi economica e mal di solitudine della terza età Direzione della ricerca: Sandro Polci E noto che la popolazione

Dettagli

Popolazione per età Frosinone (2011) Età Totale %Totale

Popolazione per età Frosinone (2011) Età Totale %Totale FROSINONE Il Comune di Frosinone è composto da circa 20mila famiglie ed ha una popolazione di quasi 50mila abitanti, dei quali circa l 8% ha un età compresa entro i 6 anni, oltre la metà degli abitanti

Dettagli

TRENDS Q U A N T I F I G L I...

TRENDS Q U A N T I F I G L I... PULSE MAMME D'ITALIA FATTI E NUMERI SULLA MATERNITA' IN ITALIA. UN INVITO DEL CIRCOLO LE MAMME DI AZIONE NAZIONALE AD APRIRE UNA RIFLESSIONE, PER DAR VOCE E RAPPRESENTANZA POLITICA ALLA MATERNITÀ IN ITALIA

Dettagli

COMUNICATO STAMPA. Indagine sui consumi e lo stile di vita delle famiglie sammarinesi. (anno di riferimento 2014)

COMUNICATO STAMPA. Indagine sui consumi e lo stile di vita delle famiglie sammarinesi. (anno di riferimento 2014) San Marino, 2 Settembre 2015 COMUNICATO STAMPA Indagine sui consumi e lo stile di vita delle famiglie sammarinesi (anno di riferimento 2014) L Ufficio Statistica comunica la sintesi dell indagine sui consumi

Dettagli

L abitazione delle famiglie residenti in Italia Anno 2008

L abitazione delle famiglie residenti in Italia Anno 2008 26 febbraio 2010 L abitazione delle famiglie residenti in Italia Anno 2008 Direzione centrale comunicazione ed editoria Tel. + 39 06 4673.2243-2244 Centro di informazione statistica Tel. + 39 06 4673.3106

Dettagli

Misure globali della progressività, dell incidenza e della redistribuzione dell imposta Irpef a.i. 2001-2007

Misure globali della progressività, dell incidenza e della redistribuzione dell imposta Irpef a.i. 2001-2007 Ministero Dell Economia e delle Finanze Dipartimento delle Finanze Direzione Studi e Ricerche Economico Fiscali Statistiche Fiscali Approfondimenti febbraio 2010 Misure globali della progressività, dell

Dettagli

Non autosufficienza e carichi familiari in Lombardia: ieri, oggi e domani

Non autosufficienza e carichi familiari in Lombardia: ieri, oggi e domani Lombardia Statistiche Report N 1 / 8 febbraio 2016 Non autosufficienza e carichi familiari in Lombardia: ieri, oggi e domani Sintesi Al 2013 la diffusione di limitazioni nello svolgimento delle attività

Dettagli

IL MATRIMONIO IN ITALIA DATI ISTAT RELATIVI ALL ANNO 2011

IL MATRIMONIO IN ITALIA DATI ISTAT RELATIVI ALL ANNO 2011 IL MATRIMONIO IN ITALIA DATI ISTAT RELATIVI ALL ANNO 2011 Nel 2011 sono stati celebrati in Italia 204.830 matrimoni (3,4 ogni 1.000 abitanti), 12.870 in meno rispetto al 2010. La tendenza alla diminuzione,

Dettagli

C E N S I S OUTLOOK ITALIA. Clima di fiducia e aspettative delle famiglie italiane nel 2 semestre 2013

C E N S I S OUTLOOK ITALIA. Clima di fiducia e aspettative delle famiglie italiane nel 2 semestre 2013 C E N S I S OUTLOOK ITALIA Clima di fiducia e aspettative delle famiglie italiane nel 2 semestre 2013 Roma, 16 ottobre 2013 - Sono sempre più numerose le famiglie che non riescono a far fronte alle spese

Dettagli

SERVIZIO NAZIONALE DI VALUTAZIONE 2010 11

SERVIZIO NAZIONALE DI VALUTAZIONE 2010 11 SERVIZIO NAZIONALE DI VALUTAZIONE 2010 11 Le rilevazioni degli apprendimenti A.S. 2010 11 Gli esiti del Servizio nazionale di valutazione 2011 e della Prova nazionale 2011 ABSTRACT Le rilevazioni degli

Dettagli

Reddito Complessivo ai fini Irpef + Rendimento del Patrimonio Mobiliare (patrimonio x coeff. 4,32%)

Reddito Complessivo ai fini Irpef + Rendimento del Patrimonio Mobiliare (patrimonio x coeff. 4,32%) La dichiarazione sostitutiva unica serve a documentare la situazione economica del nucleo familiare del dichiarante quando si richiedono delle prestazioni sociali agevolate.. Si tratta di prestazioni o

Dettagli

Cos è l ISC (Indicatore Sintetico del Conto Corrente) e cosa sono i Profili tipo d utilizzo

Cos è l ISC (Indicatore Sintetico del Conto Corrente) e cosa sono i Profili tipo d utilizzo Cos è l ISC (Indicatore Sintetico del Conto Corrente) e cosa sono i Profili tipo d utilizzo Come dice il nome, l ISC è un indicatore che riassume in un unica cifra il costo indicativo annuo di un conto

Dettagli