EVENTO REGIONALE DGRT n. 331/2016 RAQ SISTEMI DI GESTIONE PER LA QUALITA NELL AMBITO DELLA PREVENZIONE COLLETTIVA
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- Antonietta Barbato
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1 EVENTO REGIONALE DGRT n. 331/2016 RAQ SISTEMI DI GESTIONE PER LA QUALITA NELL AMBITO DELLA PREVENZIONE COLLETTIVA Prima giornata Le metodologie di Quality Management
2 Obiettivo Acquisire gli elementi generali relativi all applicazione dei sistemi Qualità.
3 Leadership Sistema di Gestione per la Qualità Gestione delle Impegno relazioni delle persone Focalizzazione sul cliente/ utente Decisioni basate sulle evidenze Miglioramento Approccio per processi
4 Cos'è un SGQ nei servizi sanitari? Secondo Donabedian (1990) è il rapporto tra i miglioramenti ottenuti nelle condizioni di salute e i miglioramenti massimi raggiungibili sulla base dello stato attuale delle conoscenze, delle risorse disponibili, delle circostanze dei pazienti
5 E necessario dunque considerare l esistente ponendosi delle domande Quali sono le azioni che svolgo ora per affrontare il problema x? Quali risultati ottengo? Quali risorse ho a disposizione? Quali difficoltà incontro per affrontare le varie tappe del processo? Gli altri come affrontano lo stesso problema? -segue-
6 Gli altri che risultati ottengono? Che cosa ottiene il mio paziente/utente? Che cosa si aspetterebbe invece il mio paziente/utente? Quali sono i punti critici che bisogna risolvere per primi? Quali sono le risorse di cui avrò bisogno? Quali sono i rischi che corro risolvendo i punti critici?
7 Nel concetto Qualità sono dunque implicite numerose variabili che fondamentalmente fanno capo a tre assi: Struttura Processo esito
8 struttura All asse della struttura fa riferimento la qualità organizzativa, cioè le risorse disponibili in termini di: personale, attrezzature, edifici, materiale d uso ecc. e la loro modalità di utilizzazione (numero di professionisti disponibili, numero di ore da poter dedicare all attività, reale utilizzabilità di spazi e attrezzature)
9 processo All asse del processo è riferita la qualità professionale, vale a dire il prodotto, le prestazioni, la loro tempestività, la loro efficacia, l appropriatezza delle decisioni assunte, l uso delle risorse. Si riferisce per cui alla correttezza tecnica al coordinamento ed integrazione delle varie azioni, in sintesi al comportamento degli operatori tutti.l analisi dei processi è fondamentale se si vogliono ottenere dei miglioramenti 9
10 esito All asse dell esito fanno riferimento le condizioni modificate a seguito dell intervento messo in atto, sia come risultati finali che intermedi elementi caratterizzanti dei risultati di esito Appropriatezza Continuità Efficienza Competenza Efficacia Sicurezza 10
11 I tre aforismi di Donabedian La qualità costa, ma costa ancor più la non qualità, il non fare le cose giuste o il non farle nel momento giusto Il denaro non sempre riesce a migliorare la qualità Ci sono miglioramenti di qualità che non valgono il costo aggiuntivo 11
12 Le motivazioni del bisogno di Qualità nei Servizi Sanitari In un sistema a risorse limitate, come il nostro, diventa fondamentale stabilire regole chiare e condivise, allo scopo di evitare comportamenti diametralmente opposti di fronte allo stesso problema, con notevole variabilità degli esiti e conseguente mancanza di equità nell erogazione delle prestazioni. 12
13 Le regole e chi le stabilisce stabilire regole è un atto di Politica Sanitaria che lo Stato compie attraverso l elaborazione del Piano Sanitario Nazionale ed un relativo piano di indicatori -segue- 13
14 Le Aziende Sanitarie e Ospedaliere garantiscono l erogazione dei LEA, producono servizi e sviluppano indicatori per valutare: Il raggiungimento degli obiettivi definiti dai Piani Sanitari Nazionali e Regionali I livelli di assistenza garantiti L efficacia complessiva degli interventi L efficacia e qualità delle singole prestazioni L efficienza delle prestazioni e del sistema complessivo per produrle 14
15 Si tratta per cui di un sistema a cerchi concentrici in cui si passa da un livello generale ad un livello sempre più particolare E compito delle organizzazioni locali attivare il ciclo della qualità attraverso le sue fasi prevedendo le procedure più idonee alle specifiche realtà 15
16 Le fasi del ciclo della verifica e del miglioramento della Qualità a)individuazione dei problemi e scelta delle priorità b)definizione dei criteri validi e dei valori di soglia accettabili (standard) c) Studio sull entità e sulle cause dei problemi PLAN= pianificaz ione approfon dita prima di agire d)applicazione degli interventi correttivi e) Monitoraggio dei risultati CHECK= verificare l esito delle azioni DO= mettere in atto le azioni studiate f) Ripresa del ciclo ACT= ripetere il processo se l esito non è positivo 16
17 Ciclo del miglioramento Q Le attività di verifica e miglioramento se ben strutturate sono doverose nonostante le difficoltà È necessario però che tale processo perché risulti veramente utile coinvolga tutto il gruppo che concorre alla realizzazione delle singole attività connesse al problema identificato e rappresenti un sistema per fornire un prodotto finale migliore senza mai costruire un sistema per far emergere responsabilità o colpe individuali. 17
18 Esercitazione: Analisi delle fasi del ciclo del miglioramento Q Descrivere metodi/sistemi per: individuare: a) problemi e scelta delle priorità b) criteri validi e livelli di soglia accettabili (standard) c) Entità e cause dei problemi Attuare: d) Azioni correttive e loro applicazione Azioni correttive e loro applicazione e) Monitoraggio dei risultati 18
19 Esercitazione: Analisi delle fasi del ciclo del miglioramento Q Tempo in cui svolgere l esercitazione 30 minuti Presentazione elaborati e feedback 30 minuti I discenti sono divisi in 4 gruppi di lavoro: Gruppo 1 Gruppo 2 Gruppo 3 Gruppo 4 Risultati attesi: descrizione degli elementi e metodi per affrontare l analisi del processo di miglioramento Q 19
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