Enel 1 : un impegno concreto alla Responsabilità Sociale d Impresa 2

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1 Enel 1 : un impegno concreto alla Responsabilità Sociale d Impresa 2 1 Le informazioni contenute nel presente documento provengono dalle seguenti fonti aziendali: Bilancio di sostenibilità Enel, 2008; Bilancio consolidato, 2008; informativa contenuta nel sito internet 2 Il lavoro è a cura della Dott.ssa Caterina Tantalo

2 Indice 1. PROFILO AZIENDALE UN PERCORSO RESPONSABILE VERSO IL CONSOLIDAMENTO: LA NUOVA MISSIONE DEL GRUPPO LA GESTIONE DELLA RESPONSABILITÀ SOCIALE IN AZIENDA IL RAPPORTO CON GLI STAKEHOLDER... 6 a) Gli azionisti e i finanziatori... 6 b) I fornitori: Enel Green Procurement... 6 c) I clienti... 7 d) I dipendenti: selezione e sviluppo... 7 e) Le generazioni future - La cura per l'ambiente... 7 f) La collettività: Istituzioni, Organizzazioni di rappresentanza degli interessi e Comunità UN FOCUS SULL AMBIENTE LA FILANTROPIA IN AZIENDA: Enel Cuore Onlus CONTROLLO E PIANIFICAZIONE DELLA CSR PREMI E RICONOSCIMENTI IL BILANCIO DI SOSTENIBILITÀ: LO STANDARD GRI-G IL CODICE ETICO IL PIANO TOLLERANZA ZERO ALLA CORRUZIONE

3 1. PROFILO AZIENDALE Enel è la più grande azienda elettrica nazionale, la seconda utility quotata d Europa per capacità installata e il secondo operatore nel mercato del gas naturale in Italia, con circa 2,7 milioni di clienti e una quota di mercato del 10% circa in termini di volume. È un operatore integrato, attivo nella produzione, distribuzione e vendita di elettricità e gas, presente in ventitre paesi, a seguito dell acquisizione della compagnia elettrica spagnola Endesa. Quotata dal 1999 alla Borsa di Milano, Enel rappresenta oggi la società italiana con il più alto numero di azionisti, circa 1,2 milioni tra retail e istituzionali nel Guardando alla storia dell azienda, alla luce delle evidenze appena citate, sembra strano pensare che fino a qualche anno fa Enel rappresentava l unica azienda fornitrice di elettricità in Italia, operante in veste di monopolista del mercato nazionale e praticamente assente nei mercati esteri. Oggi, invece, Enel produce poco meno di un terzo dell energia elettrica consumata dai clienti domestici, ed ha una massiccia presenza all estero. Ad oggi, i due principali azionisti rimangono il Ministero dell Economia con il 13,88% del capitale e la Cassa depositi e Prestiti con il 17,36%. Il capitale flottante è pari a circa 68,76% 3. Inoltre, grazie al codice etico, al bilancio di sostenibilità, alla politica di rispetto dell ambiente e di adozione delle migliori pratiche internazionali in materia di trasparenza e di corporate governance, tra gli azionisti dell Enel figurano i maggiori fondi d investimento internazionali, compagnie di assicurazione, fondi pensione e fondi etici, e oltre un milione di piccoli risparmiatori. Nel 2008 il Gruppo ha fatto registrare una crescita consistente in termini di performance economica conseguendo ricavi per 61,2 miliardi di euro (+40% sul 2007), un Margine Operativo Lordo (MOL) di 14,3 miliardi di euro (+45,5%) e un utile netto di 5,3 miliardi di euro (+35,2%). 2. UN PERCORSO RESPONSABILE VERSO IL CONSOLIDAMENTO: LA NUOVA MISSIONE DEL GRUPPO Nel 1962 la Camera dei Deputati approva in via definitiva, il provvedimento di nazionalizzazione del sistema elettrico che porta alla nascita di Enel, Ente Nazionale per l'energia Elettrica, al quale la legge riserva il compito di esercitare le attività di produzione, importazione ed esportazione, trasporto, trasformazione, distribuzione e vendita dell'energia elettrica. La consistente crescita, che vede l azienda diventare la seconda industria italiana per fatturato dopo la Fiat, subisce una battuta d arresto a causa della crisi energetica che colpisce il Paese negli anni 70. Il petrolio diviene un arma economica dai paesi arabi che ne riducono la produzione provocandone un progressivo aumento del prezzo che costringe i paesi consumatori a varare misure di emergenza per fronteggiare la crisi. In tale situazione, Enel programma la realizzazione sia di nuovi impianti nucleari, per ridurre la dipendenza dal petrolio, sia di impianti idroelettrici di pompaggio per coprire il fabbisogno elettrico nelle ore di maggiore consumo. Alla fine degli anni '70 la situazione economica del Paese è estremamente difficile, ma sul fronte energetico, rappresenta il momento della nascita di una coscienza ambientale diffusa che determina l'avvio di una serie di iniziative energetiche ecocompatibili. È negli anni immediatamente successivi, 3 Dati al 9 luglio

4 infatti, che viene messa in servizio la centrale di Porto Tolle, la più potente in Europa, vengono inaugurate due centrali dimostrative alimentate da fonti energetiche rinnovabili: la centrale eolica dell'alta Nurra e la centrale fotovoltaica dell'isola di Vulcano. Gli anni '90 vedono mutare Enel: al cambiamento di ragione sociale fanno seguito la liberalizzazione del settore elettrico e la quotazione in Borsa. La liberalizzazione ridimensiona Enel nel suo core business: viene attuata perciò una strategia di diversificazione per lo sviluppo di nuovi business. Dal 2 novembre 1999 le azioni Enel sono quotate alla Borsa Italiana e al New York Stock Exchange e nel mese successivo partecipano alla composizione del MIB30. In linea con il processo di liberalizzazione e con gli obiettivi di decentramento delle attività viene completato il processo di "societarizzazione", decretando la trasformazione dell azione in Holding Industriale: dal Gruppo nascono nuove società operative autonome focalizzate su business specifici per lo sviluppo di diverse opportunità di business. A partire dal 2002 inizia il processo di rifocalizzazione sul settore dell'energia al fine di diventare il principale produttore e distributore di elettricità e gas. È proprio in questi anni che aumenta l attenzione agli aspetti etici, riconosciuta a livello mondiale con l inclusione del Gruppo nei più prestigiosi indici borsistici che tengono conto dell impegno delle aziende nella Corporate Social Responsibility. In quegli anni, Enel si dota di un Codice Etico, documento di particolare rilevanza per l'azienda che incorpora criteri di condotta e meccanismi di attuazione volti a prevenire il rischio di comportamenti non etici assunti dai collaboratori di Enel nella conduzione degli affari e delle attività aziendali. Nel corso del 2003 prosegue il piano d azione promosso da Enel a supporto della Corporate Social Responsibility. Enel, già presente nel FTSE4GOOD GLOBAL 100 (indice borsistico delle prime 100 società al mondo per capitalizzazione di mercato che si distinguono per i risultati raggiunti e gli impegni presi in tema di sviluppo economico sostenibile), viene ammessa al prestigioso elenco FTSE4GOOD EUROPE 50, l indice delle prime cinquanta aziende europee che coniugano il business con piani e principi di sostenibilità sociale e ambientale. Nello stesso anno, Enel viene ammessa all Advanced Sustainable Performance Index, in base alle valutazioni effettuate da Vigeo, società di classificazione francese. L anno successivo Enel aderisce al Global Compact dell Onu e viene inclusa nel DJSI (Dow Jones Sustainability Index) World. Il prestigioso indice borsistico globale raccoglie le società che hanno raggiunto l eccellenza per aver tenuto un comportamento responsabile e sostenibile non solo nell aspetto economico-finanziario, ma anche in relazione al rispetto per l ambiente e per la società. Concluso l adempimento degli obblighi previsti dalla legge italiana, tra il 2006 e il 2007 Enel si dedica a una strategia di internazionalizzazione, attraverso acquisizioni di grande importanza in Spagna, America Latina, Russia, Bulgaria, Romania, Slovacchia, Francia, Grecia, e Belgio. In parallelo prosegue l'azione a supporto della Corporate Social Responsibility, con la presentazione nel 2006 di un piano a favore dell ambiente in cui si prevede di investire oltre quattro miliardi di euro nei prossimi cinque anni per nuove rinnovabili e per la ricerca e l applicazione delle migliori tecnologie di abbattimento delle emissioni. L obiettivo è produrre energia a costi contenuti, nel rispetto dell ambiente, e contribuire a ridurre i rischi del mutamento climatico. Tale impegno sul fronte delle fonti rinnovabili e del carbone pulito, in Italia e nel mondo continua progressivamente, proseguendo con il nucleare attraverso la partecipazione del Gruppo alla costruzione della nuova centrale nucleare di terza generazione a Flamanville 3 (Francia) e con il potenziamento dell impianto di Bohunice (Slovacchia). 4

5 S inquadra in tale strategia la nascita di Enel Green Power, la Società interamente dedicata allo sviluppo delle fonti rinnovabili in Italia e all estero. Con la nuova società, e l utilizzo di acqua, sole, vento e calore naturale della terra, Enel intende dare un contributo importante alla sicurezza dell approvvigionamento energetico e alla qualità dell ambiente. Per tale ragione Enel inaugura due impianti eolici, in Molise e in Sicilia. L attività di ricerca per rendere sempre più competitiva l energia del sole è proseguita con il Progetto Archimede, presso la centrale Enel di Priolo Gargallo (Siracusa) e con l installazione, nel Parco di Pratolino a Firenze, del Diamante, l impianto fotovoltaico sperimentale, ideato dalla Ricerca Enel con l Università di Pisa. Diversi sono poi i progetti intrapresi insieme a partner industriali tra i quali Sharp, per la realizzazione di uno stabilimento per la produzione in Italia di pannelli fotovoltaici, il Gruppo Loccioni e Whirlpool per la realizzazione di un abitazione completamente autosufficiente dal punto di vista energetico e senza alcun impatto ambientale. A Fusina, in provincia di Venezia, è stato inoltre avviato il cantiere del primo impianto nel mondo a idrogeno di taglia industriale, situato nell area della centrale Enel adiacente al Petrolchimico di Porto Marghera. Il 2008, infine, vede anche l avvio del progetto e-mobility Italy, un nuovo modello di mobilità sostenibile, al fianco del gruppo Daimler, che prevede la fornitura a clienti di Roma. Milano e Pisa di oltre 100 Smart elettriche con almeno 400 punti di ricarica intelligenti della rete Enel. Alla luce di quanto detto, emerge chiaramente come Enel, rispetto all anno della sua nascita, abbia subito nel corso del tempo rilevanti cambiamenti che hanno avuto effetti diretti sulla natura stessa dell impresa. Inoltre, nella sua nuova posizione di operatore internazionale di primaria importanza, Enel si è assunta l'impegno di diventare una delle società più avanzate al mondo nella ricerca di soluzioni innovative, al fine di produrre energia pulita a basso costo. Da ciò la necessità di mettere alla base del proprio business nuovi valori ed obiettivi tali da rispecchiare il nuovo modo di essere del Gruppo. Per questo, nel 2008, Enel sviluppa una nuova Mission che rispecchia il percorso intrapreso e gli obiettivi: In Enel abbiamo la missione di generare e distribuire valore nel mercato internazionale dell energia, a vantaggio delle esigenze dei clienti, dell investimento degli azionisti, della competitività dei paesi in cui operiamo, e delle aspettative di tutti quelli che lavorano con noi. Enel opera al servizio della comunità, nel rispetto dell ambiente e della sicurezza delle persone, con l impegno di assicurare alle proprie generazioni un mondo migliore. 3. LA GESTIONE DELLA RESPONSABILITÀ SOCIALE IN AZIENDA La Corporate Social Responsibility o Responsabilità sociale d'impresa è sinonimo per Enel di sostenibilità, nelle sue tre dimensioni: economica, ambientale e sociale. Da diversi anni permea la strategia e la gestione aziendale, tanto da diventare il fulcro centrale della nuova mission del Gruppo. Dal 2002 il Gruppo ne dà conto pubblicamente, in modo leale e trasparente, pubblicando nel maggio del 2003 il primo Bilancio di Sostenibilità. Viene contestualmente intrapreso un percorso ad hoc di tutela dei diversi stakeholder con lo scopo di allineare gli obiettivi aziendali alle esigenze dei diversi portatori d interesse, ravvisabili in: azionisti, finanziatori, collaboratori, clienti, fornitori, generazioni future, comunità e istituzioni. Ancora una volta nel 2009, Enel rientra nel novero delle quattordici utilities best in class selezionate dai fondi etici scandinavi Storebrand che hanno premiato l adozione di politiche all avanguardia in campo ambientale e sociale. Già dal 2006, il Gruppo viene inserito nella classifica mondiale delle imprese più socialmente responsabili pubblicata negli Stati Uniti da Fortune (ricoprendo nel 2006 il sesto posto), e nel prestigioso Ruban d Honneur dall European Business 5

6 Awards per le categorie Corporate Responsibility e Environmental Awarneness sia nel 2008 che nel IL RAPPORTO CON GLI STAKEHOLDER In questa sede si analizzeranno le politiche di Responsabilità Sociale del Gruppo attraverso un focus esplicito sulla gestione degli stakeholder. Ciò rappresenta un efficace strumento per mettere in evidenza la natura strategica della Responsabilità Sociale implementata da Enel, intesa come attività che permea in maniera trasversale tutte le funzioni aziendali. In tal modo si vuole esulare da una visione del fenomeno come mera e semplice attività filantropica, relegata a una o a poche funzioni aziendali. In questo senso, tratto caratteristico di Enel è di aver fatto della Responsabilità Sociale d Impresa una vera e propria filosofia aziendale sulla quale basare integralmente la gestione del Gruppo. a) Gli azionisti e i finanziatori 4 Il Ministero dell Economia detiene direttamente il 21,1% del capitale e indirettamente un ulteriore 10,1% attraverso la Cassa depositi e Prestiti. Il capitale flottante è pari a circa 68,8%. Grazie al codice etico, al bilancio di sostenibilità, alla politica di rispetto dell ambiente e di adozione delle migliori pratiche internazionali in materia di trasparenza e di corporate governance, tra gli azionisti dell Enel figurano i maggiori fondi di investimento internazionali, compagnie di assicurazione, fondi pensione e fondi etici, oltre che milioni di piccoli risparmiatori. I rapporti con tale categoria di stakeholder sono gestiti con modalità dedicate dall Unità Investor Relations che cura le relazioni con analisti e investitori (sia istituzionali sia retail), attraverso incontri ufficiali, road show e il sito web. b) I fornitori: Enel Green Procurement Per l implementazione di politiche di acquisto verde negli appalti di forniture, lavori e servizi, nel 2007 Enel avvia il progetto Green Procurement. La fase iniziale del progetto si è concretizzata nella somministrazione di un questionario alle imprese fornitrici con il triplice scopo di far emergere: il grado di consapevolezza del rischio ambientale associato agli approvvigionamenti attraverso la misurazione del grado di integrazione dei temi ambientali nelle strategie di acquisto delle Imprese Fornitrici; la conoscenza del livello di diffusione e applicazione del Green Procurement nell ambito delle politiche e dei processi di approvvigionamento; la percezione del rischio/opportunità legato al Green Procurement e le motivazioni che spingono od ostacolano la sua introduzione e diffusione. Inoltre, ai fini di valutare la sostenibilità ambientale dei suoi fornitori, Enel ha predisposto un questionario sulla percezione e diffusione dei temi ambientali all interno delle aziende. L indagine ha riguardato fornitori e l elevata percentuale degli intervistati che hanno risposto (40%) ha rappresentato un buon segnale di sensibilità. Il rapporto con i fornitori è gestito dall Unità Acquisti e Appalti. I momenti di ascolto si concentrano soprattutto nella pianificazione e realizzazione degli incontri di formazione organizzati da Enel per i suoi fornitori. 4 I dati ivi riportati in questa sezione del documento hanno come fonte primaria il Bilancio di Sostenibilità Enel,

7 c) I clienti La gestione della relazione con i propri clienti riveste in Enel un ruolo di estrema importanza. La sfida che il Gruppo si pone in questo senso si focalizza nel cercare di interpretare in anticipo i bisogni dei clienti attraverso un offerta che sappia creare per loro valore, rispettando nel contempo le regole del mercato e la qualità dell'ambiente. Ciò si concretizza nella costruzione di un'organizzazione che faciliti l'accesso all'azienda da parte dei consumatori attraverso tutte le modalità possibili (multicanalità), rafforzando l'attitudine alla relazione e la tradizionale presenza di Enel sul territorio (sportelli per la clientela, competenza tecnica, qualità dell'interlocuzione). Inoltre, a ciò si affianca un costante impegno dell azienda in investimenti per lo sviluppo di tecnologie capaci di gestire in maniera efficiente ed efficace la relazione (Customer relationship management). Grazie alla particolare attenzione che il Gruppo dedica a tale categoria di stakeholder, sistematicamente viene rilevata la soddisfazione e vengono analizzate le istanze dei clienti. in tal modo, viene costantemente monitorata la percezione del servizio da parte dei consumatori. La rilevazione delle esigenze dei clienti ha portato al consolidamento dello strumento di conciliazione online e al progetto "Un Cliente per Amico, in virtù del quale ogni dipendente ha la possibilità di seguire, per un intero anno, un cliente in prima persona, diventandone l interlocutore privilegiato che annoterà su un apposito diario di bordo elettronico suggerimenti e problematiche del cliente. Inoltre, la comunicazione è stata resa più diretta e trasparente, sono stati introdotti nuovi servizi, ed è stato avviato il monitoraggio del comportamento dei canali commerciali. d) I dipendenti: selezione e sviluppo La valorizzazione delle persone rappresenta uno dei punti centrali della strategia di Enel, prendendosi cura delle risorse umane fin dal momento della selezione, in cui si presta la massima attenzione alla rispondenza delle caratteristiche dei candidati per il profilo che questi dovranno ricoprire. Le iniziative di sviluppo sono guidate dall obiettivo generale di assicurare l eccellenza delle competenze core e di garantire la corretta gestione della crescita interna nonché della copertura delle posizioni rilevanti. Temi di particolare importanza a cui l azienda dedica il massimo impegno sono rappresentati da: crescita costante di investimenti in formazione e istruzione; realizzazione di percorsi di sviluppo ad hoc per talenti, ai vari livelli organizzativi; utilizzo significativo della job rotation, in particolare su scala internazionale; ascolto costante dei dipendenti; aggiornamento periodico dei sistemi di valutazione e incentivazione; attività di coinvolgimento dei dipendenti e delle loro famiglie sul tema della sicurezza. L implementazione di tali attività e l analisi periodica del rilievo delle istanze dei dipendenti attraverso incontri ad hoc e tramite l analisi di clima è affidato alla Direzione Personale e Organizzazione, in collaborazione con le unità Relazioni Industriali e Safety di tutte le società del Gruppo. e) Le generazioni future - La cura per l'ambiente In un contesto in cui la liberalizzazione del mercato dell energia ha posto e porrà nuove sfide alle aziende di settore, l ambiente rappresenta una delle discriminanti sulla quale si misura la competitività dell impresa. Per tale ragione, il Gruppo si è dotato di una struttura, l Unità Politiche 7

8 Ambientali i cui compiti sono definire gli obiettivi ambientali strategici di Enel e verificare la coerenza dei programmi con i princípi della politica ambientale. La politica ambientale è uno dei temi che permea l intera azienda. Per questo vengono sviluppati specifici programmi di formazione e informazione ambientale tali da far crescere le competenze e le professionalità delle persone che lavorano in Enel. A ciò si affianca un impegno consistente del Gruppo nella comunicazione sia interna (attraverso il giornale Enel Insieme ) sia esterna (allo scopo di rendere il più possibile trasparenti le iniziative per l ambiente di Enel e le misure messe in atto per ridurre l impatto ambientale delle scelte industriali). Essendo l attenzione alle generazioni future ricompresa nella missione di Enel, per garantire loro un energia sostenibile, economica e accessibile, il Gruppo investe, in collaborazione con le migliori istituzioni e organizzazioni nazionali e internazionali, nello sviluppo della ricerca e dell innovazione in ogni campo delle sue attività, come il carbone pulito, il sequestro della CO2, la filiera dell idrogeno o il solare di nuova concezione. f) La collettività: Istituzioni, Organizzazioni di rappresentanza degli interessi e Comunità L ascolto delle diverse componenti di una società sempre più complessa e multiforme rappresenta una variabile decisiva per le strategie industriali di un azienda come Enel, impegnata nella realizzazione di grandi infrastrutture per l energia. In questo scenario, nel 2008 la Direzione Relazioni Esterne si è strutturata per potenziare la capacità aziendale di dialogare con i protagonisti che, a livello nazionale e territoriale, possono contribuire alla progettazione di uno sviluppo compatibile con gli interessi della società e dei territori. Inoltre, la multinazionalità del Gruppo, presente in quattro continenti, richiede un consistente impegno in un processo d integrazione capace di mantenere saldo il rispetto dei costumi locali attraverso l esportazione delle proprie best practice anche in materie di iniziative culturali e di sponsorizzazione. Per quanto detto, si è reso necessario un lavoro di squadra tra le diverse Unità della Direzione che ha armonizzato le modalità di confronto con le istanze provenienti da differenti stakeholder. In particolare, si è agito su più fronti attraverso: la costituzione dell Unità Grandi Progetti Infrastrutturali, finalizzata allo sviluppo e alla realizzazione dei grandi progetti strategici di Enel, in una logica di megacommunity; un attività integrata di monitoraggio e gestione degli impatti di attività e progetti di Enel sulla collettività e il relativo consenso di questa, svolta dall Unità Affari Istituzionali, che ha anche la funzione di presentare gli interessi e le posizioni di Enel presso le istituzionali nazionali e gli organismi comunitari; particolare attenzione nel confronto con le Istituzioni locali assicurato da una specifica unità denominata Relazioni Esterne Territoriali e Confindustria. Un puntuale presidio delle relazioni è assicurato dall Unità CSR e Rapporti con le Associazioni in un ottica di sostenibilità, la quale si confronta sistematicamente con le Associazioni rappresentative dei consumatori, ambientalisti, piccole e medie imprese, Enti locali. L ascolto preventivo e collaborativo delle istanze e delle esigenze espresse da questi organismi di rappresentanza di interessi, consente di prevenire eventuali criticità e di avviare progetti condivisi con le stesse Associazioni. Ulteriore esempio di relazione con la comunità ed in particolar modo con le generazioni future è l Archivio Storico Enel, istituito a Napoli nel 2008, che comprende un patrimonio documentale di considerevoli dimensioni non solo da un punto di vista quantitativo ma anche qualitativo grazie all elevato valore storico. 8

9 Ulteriore impegno di Enel per la comunità e per il territorio è dimostrato anche dal programma Energiaper contenente progetti che si sviluppano in sei aree: cultura, musica, scienza, ambiente, scuola e sport. In tal modo s intendono perseguire tre obiettivi specifici: partecipare attivamente alla vita della comunità locale; farsi promotrice di nuove iniziative culturali e sociali che offrano opportunità di crescita del territorio; aprire e rendere accessibili le proprie strutture. Energiaper, inoltre, sostiene e sviluppa progetti di comunicazione integrata in partnership con istituzioni pubbliche, private e con organizzazioni impegnate nello sviluppo del territorio e rappresenta una piattaforma di scambio e un volano di sviluppo socio-culturale. In tema di lotta alla corruzione, Enel è stata la prima società italiana a dotarsi del Modello Organizzativo 231/2001 e dal giugno 2006 adotta uno specifico Piano di Tolleranza Zero alla Corruzione (vedi paragrafo sei). I rapporti con le istituzioni sono gestiti a livello locale, nazionale e internazionale attraverso le Divisioni, Direzioni, Unità Funzionali e Società del Gruppo, ispirandosi alle linee guida indicate dalla Direzione Relazioni Esterne. 3.2 UN FOCUS SULL AMBIENTE Come precedentemente sottolineato, Enel riconoscendo l elevata priorità della tematica è costantemente impegnata a migliorare le proprie prestazioni ambientali ponendo, allo stesso tempo, la massima attenzione alle esigenze di sicurezza energetica e di competitività. L impegno è dimostrato dal fatto che l Azienda si è dotata da oltre dieci anni di una specifica politica ambientale, costantemente aggiornata alla luce delle evidenze provenienti dal processo di monitoraggio ambientale. Il Gruppo considera l ambiente, la lotta ai cambiamenti climatici e lo sviluppo sostenibile fattori strategici nell esercizio e nello sviluppo delle proprie attività e determinanti per consolidare la propria leadership nei mercati dell energia. La politica ambientale del Gruppo Enel si fonda su tre principi fondamentali: la tutela dell ambiente, il miglioramento degli standard ambientali e di qualità del prodotto, la creazione di valore per gli azionisti. Finalizzato alla riduzione delle emissioni di gas serra è il piano di investimenti che il Gruppo sta attuando nel campo della generazione, che, in Italia, ha già consentito di superare gli obiettivi dell accordo volontario firmato nel 2000 con i Ministri dell Ambiente, dell Industria, del Commercio e dell Artigianato. L impegno dell Azienda continua e si accresce in prospettiva futura, soprattutto alla luce dell espansione internazionale. La strategia si fonda su iniziative di mitigazione coerenti con le capacità di applicare e sviluppare tecnologie in grado di ridurre le emissioni di gas serra. Enel ritiene che, come leader di settore, l impegno nella lotta ai cambiamenti climatici sia fondamentale per la salvaguardia dell ambiente, ma anche e soprattutto per la competitività dell Azienda. Per tale ragione cinque sono i pilastri fondamentali sui quali il gruppo basa la propria strategia per contrastare il cambiamento climatico: investimenti nelle migliori tecnologie termoelettriche esistenti; sviluppo di fonti a emissioni zero, come rinnovabili e nucleare; incremento dell efficienza energetica; ricerca, sviluppo e tecnologie innovative nel campo delle energie rinnovabili; impegno globale per la 9

10 riduzione delle emissioni di CO2 attraverso attività di diffusione di progetti e best practice nei Paesi dell Europa dell Est e in via di sviluppo. Alla fine del 2008 viene costituita Enel Green Power SpA, la società del Gruppo Enel a cui fanno capo tutte le attività di Enel nell eolico, solare, geotermico, idroelettrico ad acqua fluente e biomasse, con oltre 500 impianti in esercizio e in costruzione in Europa, Nord America, Centro e Sud America. Essa rappresenta la prima realtà italiana con un business integrato a livello internazionale nel settore delle fonti rinnovabili di energia e la prima in Europa per capacità produttiva. Per tale caratteristica, Enel Green Power pone particolare attenzione al territorio interessato dagli impianti, salvaguardando il valore paesaggistico e puntando alla valorizzazione sociale del territorio stesso, per garantire la massima armonizzazione degli impianti nel contesto circostante. Per quanto riguarda la propria strategia di sviluppo sul nucleare, come previsto nel Memorandum of Understanding firmato con EdF nel febbraio 2009, Enel prevede di collaborare con l azienda francese alla costruzione di centrali EPR (le centrali di terza generazione) anche in Italia, oltre al costante impegno del Gruppo nel perseguimento di una maggiore efficienza energetica dei suoi impianti di produzione e delle sue reti. Infine, Enel è pioniere in Italia sulle più promettenti tecniche di cattura e sequestro della CO2, la CCS (Carbon Capture and Storage). Enel, inoltre, continua progressivamente a diffondere a tutte le attività del Gruppo i Sistemi di Gestione Ambientale certificati secondo gli standard internazionali, coordinati, armonizzati e 10

11 controllati a livello di Gruppo, che coinvolgono il personale e i fornitori. Infine, numerosi progetti sono stati sviluppati al fine di tutelare la biodiversità, considerata da Enel un patrimonio universale e la sua conservazione diventa un impegno prioritario per l Azienda. 3.3 LA FILANTROPIA IN AZIENDA: Enel Cuore Onlus L attività strettamente filantropica è dovuta alla Onlus di Enel che nasce nel 2006 con l intento di dare sostegno concreto alle persone e a coloro che operano nelle aree del sociale che manifestano particolari necessità. Attraverso Enel Cuore Onlus le aziende del Gruppo contribuiscono in maniera diretta alla solidarietà attraverso il sostegno di iniziative a favore di bambini, anziani, malati e persone disabili. Le aree a cui la Onlus ha rivolto particolare attenzione e impegno in questi anni sono: l accoglienza in ospedale, attraverso la realizzazione di ludoteche e di strutture residenziali per i familiari dei pazienti; l assistenza domiciliare; la salute; la disabilità. L impegno dell Associazione al di fuori dall Italia si concentra soprattutto verso i bambini e gli adolescenti abbandonati, quelli che vivono in gravi condizioni di disagio socio-economico, o ancora verso chi è affetto da patologie che richiedono cure specifiche. Inoltre, uno sguardo particolare è stato rivolto, in questi anni, alle zone depresse e disagiate dell Africa e del Centro America. 3.4 CONTROLLO E PIANIFICAZIONE DELLA CSR Alla valutazione, al controllo e all approvazione del Comitato per il controllo interno, costituito su emanazione del Consiglio di Amministrazione, sono sottoposte tutte le attività dell unità Corporate Social Responsibility e dell unità Business Analysis e Risk Control. Tale Comitato è composto da: il Presidente di Enel SpA, due Consiglieri di Amministrazione nominati su indicazione dei soci di minoranza e dal responsabile dell Audit. Questo ha anche la funzione di approvare il Bilancio di Sostenibilità, congiuntamente al Consiglio d Amministrazione. Il processo di controllo del raggiungimento degli obiettivi di sostenibilità avviene attraverso l elaborazione e il monitoraggio di indicatori di sostenibilità detti anche Key Performance Indicators (KPI) che richiedono il coinvolgimento sia della Corporate, sulle tematiche trasversali, sia delle Divisioni e società del Gruppo, sulle tematiche specifiche dei loro settori di attività. Il consolidamento dei risultati avviene sotto la responsabilità dell unità Business Analysis e Risk Control cui compete il coordinamento dell intero processo di raccolta e la condivisione con l unità Corporate Social Responsibility delle parti qualitative e di commento a supporto dei risultati. 3.5 PREMI E RICONOSCIMENTI Diversi sono i premi che sono stati riconosciuti a Enel per l impegno che da diversi anni il Gruppo mette nell implementazione della Responsabilità Sociale d Impresa. Tra i più recenti si annoverano: l Awards Sustainable Energy Europe 2008 grazie alla partecipazione del Gruppo come sponsor al progetto internazionale di formazione a distanza Desire-Net promosso dall Unesco e realizzato 11

12 dall Enea; il Ruban d Honneur per l edizione 2008 e 2009 dell European Business Awards nella categoria The Award for Corporate Sustainability. Nel raggiungimento di questo importante successo, tra le iniziative sviluppate dall azienda è stata determinante quella relativa all implementazione del Sustainability Meter. Infine, ancora una volta nel 2009, Enel è rientrata nel novero delle quattordici utilities best in class selezionate dai fondi etici scandinavi Storebrand che hanno premiato l adozione di politiche all avanguardia in campo ambientale e sociale. 4. IL BILANCIO DI SOSTENIBILITÀ: Lo Standard GRI-G3 Per la rendicontazione delle politiche di sostenibilità e responsabilità sociale il Gruppo adotta lo standard elaborato dalla Global Reporting Initiative (GRI-G3, Sustainability Reporting Guidelines). Così come specificato nelle stesse linee guida, Il GRI Reporting Framework vuole essere un modello universalmente accettato per il reporting della performance economica, ambientale e sociale di un organizzazione. Tutte le organizzazioni possono utilizzarlo, indipendentemente da dimensione, settore di attività o Paese di appartenenza. Il modello include considerazioni pratiche comuni a diversi tipi di organizzazioni, dalle imprese più piccole a quelle di maggiori dimensioni, localizzate in diverse aree geografiche. Il GRI Reporting Framework contiene argomenti sia di carattere generale sia settoriali, considerati da un ampia gamma di stakeholder di tutto il mondo, universalmente applicabili per comunicare la performance di sostenibilità di un organizzazione. 5. IL CODICE ETICO Il Codice Etico esprime gli impegni e le responsabilità etiche nella conduzione degli affari e delle attività aziendali assunti dai collaboratori di Enel e delle Società da essa controllate, siano essi amministratori o dipendenti in ogni accezione di tali imprese. Enel ha la missione di essere il più efficiente produttore e distributore di elettricità e gas, orientato al mercato e alla qualità del servizio, con l obiettivo di creare valore per gli azionisti, di soddisfare i clienti e di valorizzare tutte le persone che vi lavorano. Per tale ragione il Gruppo mira a mantenere e sviluppare il rapporto di fiducia con i suoi stakeholder, individuabili in quelle categorie di individui, gruppi o istituzioni il cui apporto è richiesto per realizzare la missione di Enel o che hanno comunque un interesse in gioco nel suo perseguimento. In tale strumento oltre alla definizione esplicita di coloro che vengono considerati stakeholder, si fa riferimento a quelli che vengono definiti comportamenti non etici, in quanto nella condotta degli affari, questi compromettono il rapporto di fiducia tra Enel e i suoi stakeholder. Ruolo centrale nel documento è rivestito dalla buona reputazione che rappresenta una risorsa immateriale essenziale in quanto, all esterno, favorisce gli investimenti degli azionisti, la fedeltà dei clienti, l'attrazione delle migliori risorse umane, la serenità dei fornitori, l'affidabilità verso i creditori; all'interno, essa contribuisce a all attuazione di decisioni senza frizioni e all organizzazione del lavoro senza controlli burocratici ed esercizi eccessivi dell'autorità. Dato che il codice etico chiarisce i particolari doveri di Enel nei confronti degli stakeholder (doveri fiduciari), si propone la sua effettiva 12

13 osservanza come termine di paragone in base al quale giudicare la reputazione di Enel. Il codice etico è pertanto costituito: dai principi generali sulle relazioni con gli stakeholder, che definiscono in modo astratto i valori di riferimento nelle attività di Enel; dai criteri di condotta verso ciascuna classe di stakeholder, che forniscono nello specifico le linee guida e le norme alle quali i collaboratori di Enel sono tenuti ad attenersi per il rispetto dei principi generali e per prevenire il rischio di comportamenti non etici; dai meccanismi di attuazione, che descrivono il sistema di controllo per l'osservanza del codice etico e per il suo continuo miglioramento. Il codice è improntato ad un ideale di cooperazione in vista di un reciproco vantaggio delle parti coinvolte, nel rispetto del ruolo di ciascuno. Enel richiede perciò che ciascun stakeholder agisca nei suoi confronti secondo principi e regole ispirate ad un'analoga idea di condotta etica. Il codice etico si applica a Enel S.p.A. e alle Società da essa controllate, ed è conseguentemente vincolante per i comportamenti di tutti i suoi collaboratori. Inoltre, Enel richiede a tutte le imprese collegate o partecipate e ai principali fornitori una condotta in linea con i principi generali del presente codice. Il codice etico ha validità sia in Italia che all'estero, pur in considerazione della diversità culturale, sociale e economica dei vari Paesi in cui Enel opera. 6. IL PIANO TOLLERANZA ZERO ALLA CORRUZIONE Come analizzato nei paragrafi precedenti la Responsabilità d Impresa si innesta nell ambito dell attività quotidiana aziendale e dei suoi piani strategici e industriali. Ciò avviene mediante il rispetto del Codice etico; il perseguimento degli obiettivi di responsabilità d impresa pubblicati sul Bilancio di sostenibilità; l adesione al Global Compact delle Nazioni Unite e alla "Partnership contro la corruzione" promossa dal World Economic Forum. In seguito a ciò, il Gruppo Enel si è dotato di uno specifico piano di lotta alla corruzione, il Piano Tolleranza Zero alla Corruzione che, oltre a ribadire la necessità di rispettare i principi di onestà, trasparenza e correttezza nello svolgimento delle attività lavorative, formula anche precise misure anti-corruzione da adottare nei rapporti di lavoro con i diversi interlocutori: partner e società controllate, fornitori e consulenti, dipendenti. 13

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