Bozza di Strategia dell Area interna Monti Dauni
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- Ippolito Massa
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1 Bozza di Strategia dell Area interna Monti Dauni A) Territorio interessato e Mappa di riferimento L Area dei Monti Dauni è situata nella parte occidentale della Provincia di Foggia, lungo la Dorsale Appenninica, e confina con le aree interne delle Regioni Basilicata (provincia di Potenza, area di Melfi), Campania (provincia di Avellino, zona di Ariano Irpino, e provincia di Benevento) e Molise (provincia di Campobasso). Essa è composta da n.29 Comuni direttamente beneficiari: 1) Accadia; 2) Alberona; 3) Anzano di Puglia; 4) Ascoli Satriano; 5) Biccari; 6) Bovino; 7) Candela; 8) Carlantino; 9) Casalnuovo Monterotaro; 10) Casalvecchio di Puglia; 11) Castelluccio dei Sauri; 12) Castelluccio Valmaggiore; 13) Castelnuovo della Daunia; 14) Celenza Valfortore; 15) Celle di San Vito; 16) Deliceto; 17) Faeto; 18) Monteleone di Puglia; 19) Motta Montecorvino; 20) Orsara di Puglia; 21) Panni; 22) Pietramontecorvino; 23) Rocchetta S. Antonio; 24) Roseto Valfortore; 25) San Marco La Catola; 26) Sant Agata di Puglia; 27) Troia; 28) Volturara; 29) Volturino. I Comuni facevano tutti parte delle due Comunità Montana soppresse dalla L.R. 25/02/2010, n. 5 (Comunità Montana dei Monti Dauni Meridionali e Comunità Montana dei Monti Dauni Settentrionali). Parte dei Comuni sono già confluiti nell Unione dei Comuni Montani dei Monti Dauni (Accadia, Bovino, Deliceto, Monteleone di Puglia, Orsara di Puglia, Panni, Rocchetta Sant'Antonio e Sant'Agata di Puglia). Gli altri Comuni si costituiranno in Unione. Il Comune di Lucera partecipa alla definizione della Strategia in quanto beneficiario indiretto degli interventi: il territorio comunale è stato ed è parte integrante di programmazioni connesse con lo sviluppo territoriale e rurale (Pianificazione strategica di Area Vasta, Leader) e le politiche di Welfare (Lucera è capofila dell Ambito Territoriale Appennino Dauno Settentrionale, uno dei due Ambiti territoriali. L altro ambito vede in Troia il comune capofila) nonché quelle sanitarie (Lucera è sede dell omonimo Distretto sanitario della ASL FG che coincide territorialmente con l Ambito Territoriale che comprende altri 13 Comuni dell area nord del territorio). Di seguito la mappa dell area. B) Principali problemi/ostacoli alla vita nell area Le maggiori problematiche evidenziate nell area dei Monti Dauni sono: a) Forte spopolamento del territorio che comporta notevoli difficoltà nella sostenibilità dei servizi essenziali da erogare alla popolazione residente. b) Spostamento dei servizi essenziali (istruzione, assistenza sanitaria, commercializzazione dei prodotti, trasporti) nelle aree urbane più grandi e più vicine. c) Stato di abbandono e poca valorizzazione del territorio e delle ricchezze naturalistiche, del patrimonio storico e culturale, e di quello edilizio. 1
2 In particolare, gli aspetti peculiari delle suddette problematiche sono: Insufficiente qualità dei servizi scolastici (sistema pluriclasse nella scuola primaria) e di Istruzione. Insufficiente presenza di Istituti scolastici secondari di secondo grado principalmente nel versante settentrionale dell area. Nei Comuni di Troia, Candela, Ascoli Satriano, Accadia e Bovino (parte meridionale dell Area) sono presenti le sedi distaccate di Istituti scolastici con sede a Foggia, ma non collegati da servizi di trasporto pubblico all interno dell area. Altri istituti sono presenti, sempre nella parte meridionale dell area, a Sant Agata di Puglia, Accadia e Deliceto. I giovani, costretti in massima parte al pendolarismo verso il Comune capoluogo o verso Lucera, sono inoltre fortemente penalizzati dai servizi di mobilità, del tutto insufficienti. Tali problematiche influiscono anche sui tassi di abbandono scolastico e dispersione. Insufficiente presenza di servizi di assistenza alla sempre crescente popolazione anziana che spesso non ha più vicino il nucleo familiare a causa del processo di spopolamento. Insufficienza dei servizi essenziali di welfare (a carattere diurno e semiresidenziale), con particolare riferimento ai servizi per gli anziani, per la prima infanzia, per i giovani e per le persone con disabilità. Insufficiente presenza di servizi sanitari, con tempi di percorrenza per il primo soccorso troppo lunghi a causa di un reticolo di strade provinciali parecchio tortuose, dissestate e non in buone condizioni. Dissesto idrogeologico e degrado del patrimonio naturalistico-ambientale causato dalla mancata gestione, tutela e valorizzazione delle aree protette, dei paesaggi, dei boschi, dei sentieri. Notevoli difficoltà nella gestione dei Beni storico-culturali recuperati e loro messa a valore. La mobilità interna all Area è assai disagevole, a causa della scarsità dei collegamenti del trasporto pubblico tra i Comuni. Il precario assetto viario, sia provinciale che regionale, può rappresentare un ostacolo per lo sviluppo delle attività artigianali e imprenditoriali, e per le fasi di commercializzazione delle produzioni. Alti tassi di inoccupazione e disoccupazione, soprattutto giovanile e femminile. Digital divide causato dalla assenza della banda larga nei Comuni più interni dell Area. C) Possibili azioni per raggiungere i risultati attesi Il progetto intende fermare il drammatico calo demografico provando a colmare le carenze nei servizi essenziali: più scuola, più sanità, più trasporti. Contestualmente a queste azioni irrinunciabili, è necessario stimolare l economia con scelte che tengano conto delle persone che abitano i luoghi e delle risorse del territorio. Si tratta di incrociare i processi di mercato e le politiche pubbliche e bisogna farlo aprendosi all impensato, senza la tentazione di seguire vecchie strade. È necessaria una forte spinta innovativa che: induca i residenti a restare nei propri paesi; permetta ai giovani di non partire, e a quelli andati via di ritornare; attragga nuova popolazione. Solo offrendo servizi essenziali, quali sanità, istruzione, interventi a favore della banda larga, viabilità, ma soprattutto opportunità di lavoro, sarà possibile garantire una migliore qualità della vita che consenta di limitare il fenomeno dello spopolamento. ISTRUZIONE La scelta di fondo della strategia è quella di investire nelle intelligenze e nelle potenzialità delle ragazze e dei ragazzi dell area, nella convinzione che la ricchezza di un territorio derivi anche dalle sue risorse umane, intese come talenti trasformati in capacità. Immaginiamo i giovani che oggi studiano nei comuni dell area proiettati nel futuro, come adulti molto competenti nei settori strategici del territorio ed altamente specializzati che padroneggiano gli strumenti informatici e le lingue straniere. Occorre quindi: Migliorare la qualità della didattica per gli studenti del primo ciclo (nella scuola primaria e secondaria di primo grado i risultati dei testi Invalsi sono più bassi dei valori medi regionali e nazionali, mentre la presenza di pluriclassi è superiore al dato regionale e nazionale), prevedere l integrazione delle attività extracurricolari e l apertura pomeridiana delle scuole di secondo grado. Sviluppare sin dalla scuola primaria azioni finalizzate ad accrescere la conoscenza dell ambiente e del paesaggio, fattore essenziale per contrastare il calo demografico e l abbandono della terra d origine. Attivare dei Twinning con paesi esteri e potenziare la conoscenza delle lingue nelle scuole attraverso il bilinguismo sin dalla scuola primaria. Utilizzo delle ICT nell organizzazione e nella didattica con percorsi di formazione specifici sia per il personale sia per gli studenti. Riduzione del turn over dei docenti dando priorità ai docenti residenti nel territorio, cercando di attrarre (anche con degli incentivi) giovani insegnanti che sappiano portare innovazione nella scuola. 2
3 Rafforzare un sistema di orientamento (dalla scuola dell infanzia all educazione degli adulti) che ponga all attenzione degli studenti le tematiche di sviluppo dell area. Migliorare l offerta dell Istruzione secondaria superiore prevedendo l apertura di nuovi indirizzi in linea con i temi di sviluppo dell area (come, per esempio, un indirizzo agrario). Sul territorio si sta lavorando sulla rete per i laboratori territoriali per l occupabilità (l istituto alberghiero di Vieste è soggetto capofila), in prospettiva di un ITS su turismo e ristorazione in provincia di Foggia. A tal proposito è stata posta in essere una sinergia tra le scuole coinvolte ed alcuni imprenditori privati. Si potranno istituire nuovi ITS in provincia di Foggia nel settore alberghiero e della ristorazione con l obiettivo di mettere in collegamento il Gargano con i Monti Dauni, a supporto di una più ampia offerta formativa sul turismo. SALUTE E WELFARE Per il miglioramento dei servizi di welfare locale potranno essere attivati dei veri e propri cantieri di innovazione sociale, attraverso: a) soluzioni gestionali innovative per sperimentare la delega di funzione della ASL verso i Comuni per la rete dei servizi domiciliari, e la costituzione di cooperative di comunità per il potenziamento dei servizi alla persona; b) organizzazione di filiera orizzontale dei servizi per le fragilità e le non autosufficienze, al fine di sviluppare reti di servizi che in ogni territorio assicurino la sostenibilità gestionale anche in presenza di piccole dimensioni (quindi con minore possibilità di sfruttare economie di scala), integrando strutture residenziali con pochi posti letto, servizi a ciclo diurno non residenziali e servizi a carattere domiciliare; c) sviluppo di nuove opportunità occupazionali con specifiche iniziative per la qualificazione professionale e per il reclutamento territoriale; definizione di specifici Progetti di Cantieri di Cittadinanza per avviare tirocini socio-lavorativi per soggetti svantaggiati e percorsi di integrazione e di cittadinanza per rafforzare le comunità locali. In particolare, pensiamo alle seguenti azioni: Riorganizzazione, previo accordo con le OO.SS. di categoria, delle attuali modalità di erogazione dell'assistenza territoriale con particolare riferimento alla medicina generale, alla pediatria di libera scelta e alla continuità assistenziale (già guardia medica), e potenziamento dell'assistenza domiciliare con particolare riferimento alle prestazioni infermieristiche. In tale contesto si prevede l implementazione di modelli innovativi di presa in carico dei pazienti cronici (modello Chronic Care ) anche con l'ausilio delle tecnologie ICT (sistemi di telemedicina e teleassistenza). Potenziamento e riorganizzazione, previa analisi con i responsabili della ASL di Foggia, del servizio di emergenza-urgenza territoriale (118) mediante incremento e/o ottimizzazione delle postazioni e dei mezzi mobili al fine di assicurare gli standard previsti. Potenziamento della dotazione tecnologia degli ambulatori e poliambulatori per effettuare visite ed esami diagnostici, contestualmente ad un processo di ottimizzazione dell'offerta sulla base delle reali esigenze del territorio, nonché dei servizi erogati presso i consultori distrettuali con particolare riferimento al supporto pre e post parto, considerata la distanza dai principali ospedali (sedi di punti nascita). Attivazione di specifici interventi con il coordinamento dei Comuni in materia di prevenzione sanitaria con particolare riferimento alle campagne di screening (colon-retto, mammografico, cervicouterino) che, in considerazione del numero ridotto degli abitanti di ciascun comune, possono essere effettuate in modalità diverse e più efficaci in termini di risposta rispetto a quanto implementato nei grandi centri urbani. Potenziamento della rete dei servizi socioeducativi per la prima infanzia per superare la scarsa presenza di posti-bambino di asilo nido e di centri ludici per la prima infanzia in entrambi gli Ambiti territoriali. Sarà necessario, inoltre, introdurre servizi innovativi e integrativi rispetto agli asili nido, in modo da assicurare sul territorio servizi diffusi e con costi fissi di gestione più bassi, in considerazione della necessità di avere strutture di piccole dimensioni in più Comuni di ciascun Ambito. La programmazione dei servizi quali i piccoli gruppi educativi, i nidi di quartiere e centri polifunzionali in cui possano coesistere i servizi nido con servizi ludico-ricreativi pomeridiani e serali per bambini tra i 4 e i 10 anni consentirebbe ai Comuni e ai soggetti privati non profit di definire una sostenibilità gestionale specifica in relazione alle caratteristiche demografiche e sociali del territorio. Con specifico riferimento alle risorse da utilizzare per le azioni da realizzare in relazione alle suddette priorità strategiche, la Regione Puglia supporterà i Coordinamenti Istituzionali degli Ambiti territoriali di Troia e di Lucera, congiuntamente alla ASL e ai Distretti Sociosanitari interessati. 3
4 MOBILITÀ Il trasporto collettivo in zone scarsamente popolate, fondamentale per garantire i diritti di cittadinanza, comporta costi fissi e variabili insostenibili per i livelli di domanda. Pensiamo di: Sviluppare un sistema di trasporto sostenibile intercomunale e verso l esterno (Centri di servizio) di tipo misto pubblico/privato, attraverso la sperimentazione di servizi a chiamata, bus dedicati, taxibus, per attività scolastiche ed extra scolastiche, servizi di welfare e sanitari, culturali e sportivi. Occorre quindi sviluppare soluzioni flessibili, integrate, on demand, sostenibili socialmente ed economicamente, e con basso impatto ambientale: piccoli mezzi a metano, car sharing, car pooling, pedibus, bike sharing a pedalata assistita. Promuovere interventi di sistemazione e potenziamento delle infrastrutture viarie, sia interne all Area che di accesso alla stessa (provinciali e regionali). La proposta parte dalla nuova sensibilità manifestata dal PRT che valorizza l accessibilità nelle aree interne. SVILUPPO LOCALE L area è immersa in un paesaggio agricolo naturale, ricco di terra, di grano, di beni culturali diffusi che devono essere gestiti per diventare una fonte di reddito. Il settore agricolo è prioritario, e il suo sviluppo potrà avvenire attraverso la diversificazione delle produzioni e creando opportunità di crescita e di innovazione per i giovani. Bisogna quindi: Incentivare i giovani attraverso i primi insediamenti nelle produzioni legate alle vocazioni agricole territoriali e all agricoltura di qualità, attraverso progetti di sviluppo locale basati su: produzioni tipiche e biologiche, filiera corta e Km zero, filiere della trasformazione e commercializzazione agroalimentare, enogastronomia connessa al turismo e alla cultura con creazione di un marchio che identifichi il territorio e le sue produzioni. Incentivare la diversificazione della produzione reinserendo alcune culture (grano Armando, senatore Cappelli, oppure vitigni autoctoni come il tucanese, o ancora la coltivazione del cotone ed una maggiore attenzione ai prodotti del sottobosco tartufo, funghi, asparagi ed altri frutti di bosco che oggi vedono impegnate alcune micro aziende sia nella raccolta che trasformazione dei prodotti); migliorare la commercializzazione dei prodotti attraverso le reti di produttori, implementando la filiera corta. In questo modo si potrebbe indurre un processo di sviluppo del settore agricolo adeguato a produrre un reddito soddisfacente per le aziende agricole. Favorire l imprenditoria agricola attraverso la messa a disposizione dei terreni agricoli incolti e la valorizzazione degli usi civici. Attivare reti e filiere dove l esperienza dell agricoltore maturo e l innovazione delle idee dei giovani rappresentino gli elementi caratterizzanti di una agricoltura innovativa. Avviare azioni integrate di accompagnamento alla creazione di start up di imprese giovanili (sulla base dell esperienza delle politiche giovanili della Regione Puglia) nel settore dell economia civile, che abbiano quale obiettivo la tutela, la valorizzazione e la produzione di Beni ambientali e culturali (Cooperative di Comunità e imprese sociali). Sviluppare un economia turistica attenta al concetto di turista locale, attraverso un offerta culturale capace di sperimentare forme di valorizzazione e gestione innovative e sostenibili del patrimonio storico-culturale e naturalistico-ambientale (potenzialità non ancora sfruttata appieno), con visibile ricaduta turistica. Si presterà attenzione alla creazione di un circuito virtuoso focalizzato sulla diversificazione dell offerta e delle produzioni culturali, dove la popolazione sia parte attiva e coinvolta nella narrazione del territorio. Recuperare, ri-qualificare, mettere in rete il patrimonio storico-culturale pubblico e privato dei Borghi (incluso il patrimonio edilizio rurale) ai fini della realizzazione sia di servizi ricettivi sia di servizi per i turisti. Pensiamo a un turista permanente e non temporaneo, al quale offrire una ospitalità diffusa dove siano gli abitanti, i giovani, a gestire gli spazi (strutture abbandonate da dare in comodato d uso) e la loro messa in rete. Tutelare il paesaggio con le agro-energie e le tecniche di ingegneria ambientale, per creare lavoro soprattutto per i tanti giovani che si sono orientati nei percorsi di istruzione sulle tematiche dello sviluppo dell area. Migliorare i servizi alla persona (white jobs) attraverso progetti innovativi di assistenza domiciliare per persone non autosufficienti (Cure Domiciliari Integrate & Ambient Assisted Living) di conciliazione vita-lavoro, per l infanzia e il disagio giovanile, costruiti attraverso logiche sussidiarie che valorizzino e potenzino il Terzo Settore. Prevedere la diffusione (in particolare nei Comuni più interni) della connettività in banda ultra larga, anche attraverso terminali di utente aspecifici per migliorare l accessibilità ai servizi di cittadinanza. 4
5 Incentivare le reti fra aziende (Agriturismi, Masserie Sociali, produzioni di nicchia) sul modello delle Masserie Didattiche e promuovere esperienze di agricoltura sociale. D) Risultati attesi I Monti Dauni vogliono costruire un percorso di sviluppo originale e autocentrato, un modello che non insegue la città ma che si fa attrattivo per chi vive in questo territorio. Essere periferici e rurali non deve essere sinonimo di ritardo, significa avere problemi ma anche opportunità diverse rispetto ad altri luoghi. Pertanto il superamento delle problematiche evidenziate, mediante gli interventi auspicati nei singoli settori della vita sociale, potranno produrre i seguenti risultati: Aumento dell offerta e della qualità di servizi di Istruzione e della Formazione Professionale (sia pubblici che privati) presenti sul territorio, con particolare riferimento alla innovazione delle metodologie didattiche e alle competenze trasversali in modo specifico nei settori turistico, enogastronomico, dell agricoltura e dell ambiente. Diminuzione dei tassi di abbandono e dispersione scolastica e formativa. Incremento dei servizi sanitari e socio-sanitari, con particolare riferimento a quelli di tipo comunitario e domiciliare, rivolti a persone non autosufficienti o parzialmente autosufficienti. Riduzione dei tempi di intervento dei servizi di primo soccorso. Incremento dei servizi essenziali di welfare (a carattere diurno e semi-residenziale), con particolare riferimento ai servizi per la prima infanzia, per i giovani e per le persone con disabilità. Aumento dell attrazione turistica dell Area. Miglioramento della mobilità interna all Area. Miglioramento della Accessibilità viaria all Area. Aumento del numero di imprese giovanili, dei tassi di occupazione, soprattutto giovanile e femminile. Miglioramento della Accessibilità alla rete internet nei Comuni più interni. Riduzione dello spopolamento. E) Ricomposizione/narrazione delle azioni proposte in un Idea Guida che indichi la via di fuga dell area dalla sua attuale situazione verso la soluzione dei problemi evidenziati. Il paesaggio è la caratteristica più forte di questo pezzo d Italia interna. Un paesaggio sorprendente, ricco di colline che lentamente declinano verso la pianura, una parte di Puglia ancora da scoprire dove si ritrovano tracce di un passato antico. Questi luoghi hanno un patrimonio di diversità impregnata di alta qualità di vita, costituita da quegli elementi di cui i paesi rimasti ai margini sono dotati: aria buona, buon cibo, tempi lenti. La dimensione domestica di un paese, la permanenza di valori etici e paesaggistici, l aria pulita sono beni intangibili che svolgono sempre più un ruolo attrattivo per persone che decidono di avere un nuovo stile di vita. Questa è l idea guida della Strategia dei Monti Dauni: immaginiamo un futuro in cui attività tradizionali, innovate e modernizzate, e quelle culturali siano intimamente congiunte in alleanza. Il fine, dunque, del Progetto dei Monti Dauni è potenziare le attrattività di questo angolo di Puglia, valorizzare le risorse naturalistiche e l intrinseca inclinazione all ospitalità della popolazione dei nostri piccoli borghi. La nostra idea di sviluppo locale vuole evitare lo spopolamento riportando residenti forti nei centri storici dei paesi; attrarre persone che decidono di abitare queste terre, non solo di visitarle da turisti. Per fare ciò occorre attivare processi economici. Qual è la ricetta di una economia adatta ai piccoli paesi e capace di attrarre una popolazione giovane colta e creativa? Qui più che altrove andrebbe curata l azione pubblica in materia di istruzione formazione - riduzione dei costi di accesso alla cultura. Questo è il primo passo per creare terreno fertile alla produzione creativa e per la creazione di un ambiente potenzialmente stimolante di una classe sociale giovane. Si potrebbe creare un vero e proprio distretto di Qualità della Vita, partendo dall attività economica prevalente, cioè l agricoltura. Una priorità è ripristinare un legame con la terra riscoprendo anche le attività tradizionali, modernizzandole con le opportunità offerte dall innovazione e trasformando in opportunità la inevitabile trasformazione di una classe contadina: il cambio della classe sociale che abita la terra può essere letta come opportunità per una maggiore apertura mentale all innovazione. Non si propone un ritorno al bel mondo antico, ma la creazione di comunità che non abbiamo mai visto: scrupolose, ma capaci di farsi tentare dalla fantasia, dall impensato, attaccate al paese senza essere paesane, comunità accoglienti verso 5
6 gli stranieri, attaccate alle tradizioni, ma ben disposte alla sperimentazione di nuovi modi di produrre e di vivere la comunità. Anche la necessaria proposta di iniziative volte ad accrescere le attrattive turistiche sono tese a organizzare eventi profondamente rispettosi dei luoghi e a creare occasioni di un turismo contemplativo, non sottovalutando le suggestioni che possono offrire i paesi più piccoli, spesso inconsapevoli della loro bellezza e unicità. Il turismo nelle sue diverse declinazioni (culturale, ambientale, eno-gastronomico, del benessere, sportivo/avventura e religioso) e una agricoltura innovativa, rappresentano la strada maestra della nuova economia dei Monti Dauni. Ecco perché si porrà attenzione a iniziative diffuse tra paesi, in grado di accogliere diversi turisti permanenti. Per lo sviluppo auto-sostenibile nel sistema socio-economico dei Monti Dauni è necessario partire dalla costruzione di economie di scala intercomunali e dalla valorizzazione delle specializzazioni territoriali, investendo risorse pubbliche e cercando di intercettare e far convergere anche investimenti di capitali privati in maniera strategica su tre ambiti di intervento: 1) Agricoltura, ambiente e patrimonio naturale. 2) Patrimonio storico-culturale. 3) Assetto del territorio e cura del paesaggio. Questi ambiti d intervento potranno generare nuovo lavoro e occupazione qualificata soprattutto per i giovani, partendo dai loro talenti e dalle loro capacità di attivazione. Gli interventi auspicati potranno quindi promuovere una discontinuità con il passato attraverso: una scuola innovativa, più attenta ai bisogni dell area, che sappia intrecciare saperi e ripristinare il legame tra giovani e luoghi; il coinvolgimento dei giovani in una agricoltura nuova (che sappia creare valore dalle produzioni locali e attivare una economia adatta ai piccoli comuni), nella gestione dei beni diffusi (archeologici e naturalistici) e nella produzione culturale; la partecipazione degli abitanti, perché nessun progetto di sviluppo può apportare benefici economici senza percorsi di apprendimento collettivo. F) I protagonisti I protagonisti principali nel disegno e nell attuazione della Strategia sono: I 29 Comuni dell area progetto (8 dei quali si sono costituiti in Unione dei Comuni Montani) e il comune di Lucera. Il GAL Meridaunia Agenzia di Sviluppo dei Monti Dauni che da anni utilizzando la metodologia del CLLD (Community-Led Local Development) promuove la progettazione e la partecipazione di tutte le amministrazioni pubbliche, delle imprese, delle associazioni di categoria, del Terzo settore e dei cittadini alle programmazioni territoriali. Gli Istituti scolastici dell area. Gli studenti. Gli Enti di IeFP accreditati e le organizzazioni del Privato sociale. Azienda Sanitaria Pubblica e strutture sanitarie private. Aziende del settore eno-gastronomico (in particolare quelle aderenti agli itinerari del Gusto dei Monti Dauni) e la rete territoriali Terre ospitali. Aziende e Cooperative agricole (in particolare quelle multifunzionali e di trasformazione dei prodotti di qualità del settore agro-alimentare). Agenzia Regionale per il Turismo Pugliapromozione. Strutture turistico-ricettive. Associazioni e Agenzie di promozione turistica locali. Aziende private del settore dei trasporti. Università di Foggia. Camera di Commercio di Foggia e Associazioni di categoria. Giovani dell area e altri soggetti che saranno individuati nelle fasi successive di ascolto e di costruzione della Strategia. 6
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