LA LIBERALIZZAZIONE FALLITA

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1 LA LIBERALIZZAZIONE FALLITA I Monitoraggio del sistema RCA dalla liberalizzazione, al cartello, dalle sanzioni Antitrust all accordo Ania-Governo-Consumatori ( ) (Sintesi) A cura di Clemente Tartaglione Roma, marzo 2005 Indagine realizzata con il contributo del Ministero delle Attività Produttive

2 1. Andamento delle polizze RC negli ultimi 10 anni A partire dal 1995 si assiste ad una crescita particolarmente sostenuta delle tariffe sulle assicurazioni del comparto vetture. Secondo la rilevazione Istat sui prezzi al consumo, da dicembre 1995 al dicembre 2004 l aumento è stato del 127%. Come evidente dal grafico di cui sotto, questa corsa si è fermata solo nel Il dato tendenziale segna fino al 2002 un aumento medio annuo dell 11% con un picco di crescita che arriva quasi al 17% nel 1999, per poi iniziare una fase di raffreddamento dei prezzi nel 2003 (+5%) e nei primi sei mesi del 2004 (+1%). Graf. 1 - Come cresce il prezzo delle assicurazioni sui mezzi di trasporto dal 1995 ad oggi (Base 1995 = 100) 16,7% ,6% ,6% 9,1% 9,2% ,6% 10,7% 135 5,0% 119 indice dei prezzi delle assicurazioni sui mezzi di trasporto - base 1995= Variazione tendenziale annua 0,9% Fonte: elaborazioni MDC su dati Istat L osservazione dei prezzi delle assicurazione all interno della dinamica del paniere di 187 voci di prodotto al consumo, fotografa in modo ancora più evidente l anomalia di questa crescita. Facendo un esercizio di ripartizione delle voci di prodotto rispetto alla loro variazione di prezzo dal dicembre 1995 al dicembre 2004, si scopre: che 124 beni al consumo (pari al 66% dell intero paniere) si concentra all interno di una variazione di prezzo tra il 10 e il 30%; che mettendo insieme tutti i prodotti dove la dinamica non supera il 40% si arriva al 90% del paniere; che tra i 19 prodotti in cui si registra un aumento dei prezzi che supera il 40%, le assicurazioni sui mezzi di trasporto si collocano sulla classe di prezzo più alta in compagnia del servizio di bancoposta. 2

3 Graf. 2 - Il comportamento delle assicurazioni dentro un paniere di 187 voci di prodotto al consumo: la variazione % prezzi da dicembre 1995 al dicembre 2004 (Base 1995 = 100) * Assicurazioni sui mezzi di trasporto Diminuzione 0-10% 80-90% 70-80% 60-70% 50-60% 40-50% 30-40% 20-30% 10-20% classi di variazione del prezzo nel perioro dicembre giugno % % * Il valore in corrispondenza di ciascuna colonna dell istogramma indica il numero di prodotti che hanno fatto registrare una dinamica dei prezzi all interno della classe indicata Fonte: elaborazioni MDC su dati Istat Questa anomalo aumento delle polizze sui veicoli si colloca in una fase di cambiamenti normativi che modificano in modo significativo il mercato delle assicurazioni sui mezzi di trasporto. I passaggi più importanti sono stati: il superamento della gestione amministrata delle tariffe 1 ; e l introduzione dell RC obbligatoria anche sui ciclomotori 2. Per il settore dell RC questi due fatti rappresentano una importante opportunità di sviluppo sia per l allargamento del mercato verso il parco ciclomotori (quasi 6 milioni alla data della legge) che per la possibilità di utilizzare la leva del prezzo come fattore di competizione. In ogni modo entrambi cambiamenti che secondo gli analisti avrebbero portato ad una maggior concorrenza tra le compagnie con l effetto di una riduzione delle tariffe nonché un avanzamento della qualità dei prodotti offerti. In realtà, quello che ci consegnano le statistiche sui prezzi è una situazione molto diversa. 1 A far data dal 1 luglio 1994, per effetto della entrata in vigore della Terza Direttiva Danni 92/49/CEE, le tariffe assicurative precedentemente assoggettate a regime di prezzi amministrati, tra cui la RC auto, sono state liberalizzate. Solo successivamente, con il Decreto Legislativo 17 marzo 1995, n. 175, lo Stato italiano ha adottato una normativa organica di recepimento dei principi contenuti nella citata Direttiva Comunitaria. 2 Con il Decreto Legislativo 10 settembre 1993, n. 360, contenente disposizioni correttive ed integrative del codice della strada, è stato esteso anche ai ciclomotori, a decorrere dal 1 ottobre 1993, l'obbligo dell'assicurazione per la RC 3

4 L auspicata trasformazione del settore a vantaggio del consumatore non si è realizzata. Liberalizzazione delle tariffe e Rc obbligatoria per i ciclomotori sono infatti due momenti da cui si può far partire una tendenza generalizzata delle compagnie ad una politica di forti incrementi delle polizze assicurative. Nel complesso, come già evidenziato dai grafici riportati nelle pagine precedenti, dal 1995 al 2003 i premi RC sono più che raddoppiati. Un fenomeno che dalle diverse indagini avviate sul settore non sembra potersi ricondurre ad un cambiamento delle caratteristiche delle polizze nella direzione di un ampliamenti nella garanzia offerta o di un miglioramenti di tipo qualitativo. In altre parole, come si legge dall ultimo rapporto dell Antitrust, i premi sono sistematicamente aumentati in misura eccezionalmente elevata nonostante una scarsa innovazione e invarianza della qualità del prodotto. Ma quali sono le cause di questa crescita delle polizze? Da quanto si legge dalle varie relazioni dell Antitrust la motivazione di questa situazione di crescita anomala dei prezzi può essere spiegata da comportamenti anticoncorrenziali delle imprese, attraverso pratiche collusive, nonché da alcune scelte organizzative nel settore, che hanno ostacolato il dispiegarsi di dinamiche competitive tra le imprese. A queste motivazioni l associazione che rappresenta le compagnie assicurative (ANIA) ha replicato sollevando il problema di una crescita dei costi che si spiega con un aumento ingiustificato dei sinistri, delle denunce per feriti e del costo delle riparazioni. Queste cause della crescita dei prezzi se inquadrate in un mercato dove la domanda è rigida per effetto dell'obbligatorietà della polizza, disegnano una strategia delle compagnie tutta orientata a capitalizzare una vantaggio di posizione nel rapporto con il mercato al consumo. In altri termini, l elevata rigidità che caratterizza la domanda RC è stata utilizzata dalle compagnie per privilegiare un azione sui prezzi piuttosto che intervenire sulle inefficienze organizzative e politiche di abbattimento dei costi. Un orientamento strategico che si è reso possibile anche per il livello di concentrazione dell offerta RC. Alla data della liberalizzazione delle tariffe 39 compagnie mettevano insieme l 80% del mercato. Una situazione che è andata evolvendo significativa nel corso di questi anni fino a raggiungere un livello di concentrazione che oggi vede 9 gruppi assicurativi che operano attraverso 20 compagnie per controllare il 78% del mercato. In sintesi, mettendo insieme le diverse analisi sul settore, i principali elementi che hanno reso possibile questa crescita anomala dei prezzi sono tre: la violazione delle regole della concorrenza attraverso un cartello tra le maggiori imprese attive nel mercato RCA; una 4

5 strategia commerciale che ha avuto l effetto di moltiplicare la complessità del mercato e rendere particolarmente difficile la possibilità di confrontare l offerta; una continua crescita del costo dei risarcimenti che secondo alcune analisi sul settore può essere associato ad un sistema di pagamento indiretto che non consente di tener sotto controllo comportamenti abusivi sulle richieste di indennizzo. Retribuzioni e sistema delle assicurazioni RC auto Il periodo dell aumento del premi assicurativi sul comparto veicoli coincide con la fase in cui si da attuazione all accordo sulla politica dei redditi. All interno di questo protocollo siglato nel 1993, governo, sindacati e associazioni imprenditoriali, si impegnano ad una azione di contenimento di retribuzioni, prezzi e tariffe. Ma nel periodo , mentre le retribuzioni aumentavano complessivamente del 18, 2% e i prezzi del 17,8 il costo dell RCA è aumentato del 106%. Graf. 3 - Confronto tra retribuzioni e prezzi delle assicurazioni nella fase di attuazione della politica dei redditi (variazione % ) 106,06% 18,26% 17,77% Retribuzioni lorde (dati Oros) Prezzi al consumo per l'intera collettività nazionale Prezzi assicurazioni sui mezzi di trasporto Fonte: elaborazioni MDC su dati Istat 2. Aumenti RCA giustificati dal costo dei sinistri? Oltre al fenomeno della crescita dell incidentalità stradale il settore delle assicurazioni RCA da diversi anni denuncia un anomalo incremento del costo medio dei sinistri. Limitatamente agli indennizzi per danni a cose, due importanti voci di costo sono: i ricambi e accessori per mezzi di trasporto; e il servizi di riparazioni dei mezzi di trasporto. Come evidente dal grafico, nel periodo 5

6 dicembre 1995 giugno 2004, mentre il prezzo dei ricambi è aumentato del 17,7%, quello delle riparazioni ha fatto registrare una crescita del 36,8%. L RCA invece ha superato il 127%! Graf. 5 - Prezzi di ricambi e riparazioni mezzi di trasporto che contribuiscono alla formazione del costo degli indennizzi per danni alle cose dentro un paniere di 187 voci prodotti al consumo: la variazione % prezzi da dicembre 1995 al dicembre 2004 (Base 1995 = 100) * Ricambi e accessori per mezzi di trasporto Riparazioni dei mezzi di trasporto 29 Assicurazioni sui mezzi di trasporto Diminuzione 0-10% 80-90% 70-80% 60-70% 50-60% 40-50% 30-40% 20-30% 10-20% classi di variazione del prezzo nel perioro dicembre giugno % % * Il valore in corrispondenza di ciascuna colonna dell istogramma indica il numero di prodotti che hanno fatto registrare una dinamica dei prezzi all interno della classe indicata Fonte: elaborazioni MDC su dati Istat 6

7 3. RC giovani nelle città metropolitane: dinamica delle tariffe auto e ciclomotori L analisi si concentra sui giovani nelle città metropolitane ed ha come principale obiettivo quello di rappresentare: tariffe praticate dalle compagnie; variazioni dei prezzi; livello di dispersione dei premi e delle sue variazioni. Il periodo preso a riferimento va dal 2001 al Tab. 5 - Campione di indagine per studiare la struttura dei prezzi RC Lloyd adriatico; Nuova Tirrena; Ras; AXA; Cattolica; Italiana 19 COMPAGNIE Assicurazioni; Generali; Unipol; Toro Assicurazioni; Winterthur; Assitalia; Sai; Milano assicurazioni; Nuova Maa; Reale Mutua; Allianz Subalpina; Rappresentanti il 77% del mercato RCA Meie Aurora; Fondiaria; Sara 10 PROVINCE 33% del parco autovetture e Ancona; Bari; Bologna; Cagliari; Genova; Milano; Napoli; Palermo; 32,5% della popolazione con età Roma; Torino compresa tra 18 e 25 anni - donna di 18 anni con auto di bassa potenza, nessun sinistro indicati dalla società di 4 PROFILI AUTO - uomo di 19 anno con auto di bassa potenza, un sinistro consulenza Lama come quelli di - donna di 23 anni con auto di bassa potenza, nessun sinistro maggior concentrazione dei giovani - uomo, 25 anni, auto medio alta cilindrata, un sinistro sette anni fa 1 PROFILO CICLOMOTORI - profilo G (ciclomotori per diciottenni -tariffa d'ingresso) Ministero Interno Il primo dato che emerge in modo evidente è la forte dispersione dei prezzi tra compagnie e profili tariffari. All interno della categoria dei giovani si registrano differenze molto forti per genere e classe di età. Se si confrontano i risultati medi dei 4 profili, i premi oscillano da 775 euro per le donne di 23 anni fino ad arrivare a 2678 euro per un uomo di 19 anni. Il dato medio di ciascun profilo prende forma mettendo insieme differenze molto importanti tra compagnie. Il rapporto premio massimo/premio minimo tocca il livello più alto per i maschi di 19 anni (271%) per poi diminuire fino ad arrivare al 146% per una polizza RCA per una donna di 18 anni. Ai risultato del 2004 si arriva con le imprese che hanno fatto scelte molto diverso rispetto agli incrementi da applicare alle polizze. Il range dei tassi di variazione dei prezzi è particolarmente significativo su ogni profilo tariffario e non mancano compagnie che scelgono una politica di abbattimento del costo delle polizze. In particolare, è sempre il profilo dei maschi di 19 anni dove si concentra la maggior variabilità non solo sui livelli ma anche sulle dinamiche. Proprio per questa tipologia di assicurato nel corso del periodo coesistono compagnie che scelgono di praticare aumenti del 120% con chi invece interviene invertendo la direzione fino ad arrivare in alcuni ad una diminuzione del 25%. 7

8 Dal confronto tra le 10 province e 4 classi tariffarie viene confermata la centralità della variabile territoriale nella costruzione delle tariffe assicurative. La provincia dove si registra il costo più basso per una polizza RCA per un giovane (18-25 anni) è Bari. Seguendo una progressione abbastanza lineare, il costo cresce al passaggio verso Milano, Torino Palermo, Cagliari, Ancona Genova, Roma, Bologna, fino ad arrivare alla provincia di Napoli, dove vengono pagate le tariffe più alte. Tab.6 - RC giovani: confronto 19 compagnie in 10 città sui premi applicati alle donne fino a 25 anni (media profilo 1 e 3 in euro) - anno 2004 Ancona Bari Bologna Cagliari Genova Milano Napoli Palermo Roma Torino Media Rapporto premio Max / premio min Milano ass % Reale Mutua % Sai % Unipol % Fondiaria % Assitalia % Sara % Generali % Toro % Italiana Ass % Winterthur % Allianz Subalpina % Cattolica % Nuova Maa % Nuova Tirrena % Lloyd adriatico % Meie Aurora % Ras % AXA % Media Rapporto premio Max / premio min 167% 149% 150% 160% 141% 144% 153% 151% 143% 159% Premio massimo tra le 19 compagnie all'interno della stessa provincia Premio minimo tra le 19 compagnie all'interno della stessa provincia Fonte: elaborazioni MDC su dati Quattroruote Lama

9 Tab. 7 - RC giovani: confronto 19 compagnie in 10 città sui premi applicati agli uomini fino a 25 anni (media profilo 2 e 4 in euro) anno 2004 Ancona Bari Bologna Cagliari Genova Milano Napoli Palermo Roma Torino Media Rapporto premio Max / premio min Sai % Assitalia % Milano ass % Nuova Maa % Italiana Ass % Sara % Generali % Meie Aurora % Reale Mutua % Allianz Subalpina % Unipol % Lloyd adriatico % Fondiaria % Nuova Tirrena % Cattolica % Toro % Winterthur % Ras % AXA % Media Rapporto premio Max / premio min 254% 229% 232% 237% 218% 219% 217% 201% 231% 239% Premio massimo tra le 19 compagnie all'interno della stessa provincia Premio minimo tra le 19 compagnie all'interno della stessa provincia Fonte: elaborazioni MDC su dati Quattroruote Lama Dopo le tariffe auto sono state analizzate anche quelle dei ciclomotori. Di nuovo l indagine si concentra sulla dinamica dei premi e le differenze tra compagnie e aree geografiche. In particolare il profilo preso in considerazione è quello del neo-maggiorenne (tariffa d ingresso). Per quanto riguarda le modalità di costruzione del campione preso in esame, restano immutate le altre caratteristiche utilizzate nella parte relativa alle auto. Nel 2004 il costo medio delle assicurazioni per i ciclomotori in Italia è risultato pari a 302,86 euro. Come messo in evidenza sulla cartina dell Italia, il Mezzogiorno, con 390 euro, contribuisce in modo decisivo (rispetto alle altre macroaree vi è una differenza superiore a 100 euro) alla determinazione del costo medio nazionale. Seguono, in ordine decrescente, il Centro con 287, 30 (evidentemente condizionato dal peso di Roma), il Nord Ovest con 246,56 ed infine il Nord Est con 234, 94. Considerando, ora, le dieci aree metropolitane individuate come campione dello studio è innanzitutto interessante notare come otto città su dieci abbiano un costo medio del premio RC superiore al dato della media nazionale. Un risultato che sta a sottolineare come il rischio delle aree metropolitane gravi sulle dinamiche tariffarie. Anche per i ciclomotori, i fattori di rischio e le politiche 9

10 commerciali, determinano livelli di prezzo straordinariamente distanti tra territori. Come evidenziato nella tabella l oscillazione massima è data dal costo di Ancona con meno di 300 euro e quello di Napoli che sfiora i 1000 euro. Tab. 7 - Costo medio dei premi RC ciclomotori e sua variazione percentuale nelle 10 province metropolitane Province costo medio '04 Var. % 02/04 Ancona 282,55 10,61 Bari 574,49 13,82 Bologna 381,90 12,18 Cagliari 352,58 11,39 Genova 489,12 12,89 Milano 330,67 10,41 Napoli 958,47 (max) 12,27 Palermo 596,31 15,29 (max) Roma 575,92 13,53 Torino 265,88 (min) 9,43 (min) ITALIA 302,86 12,28 Fonte: elaborazioni MDC su dati Ministero dell'industria Per quanto concerne la disamina del comportamento delle singole compagnie assicuratrici che compongono il nostro campione di riferimento, è significativo effettuare alcuni confronti in relazione al costo medio e alla variazione percentuale dello stesso negli anni Facendo riferimento al primo dei due parametri, si può notare come i costi medi delle 19 Assicurazioni nel 2004 siano definiti in un intervallo compreso tra 200 euro della SAI e 374 della Cattolica, con un costo medio complessivo pari a 302,86 euro. In particolare ci sono cinque compagnie con costi superiori alla media (Cattolica, Ras, Assicuratrice Italiana, Lloyd Italico e Allianz Subalpina). Una forbice particolarmente ampia è stata registrata anche sulla variazione dei prezzi nel periodo Dal nostro campione di 19 compagnie, in un intervallo compreso tra -29% e + 27%, convivono 4 casi con un andamento dei prezzi in discesa e 15 in cui i prezzi continuano ad aumentare. 10

11 Tab. 8 - Costo medio RC ciclomotori e sua variazione percentuale per Compagnia assicuratrice costo medio '04 var% 2004/2002 La Fondiaria 225,85 12,00 Milano Assicurazioni 225,85 12,00 Nuova MAA 261,93 13,13 SAI 200,98 (min) 25,32 Allianz Subalpina 303,05-1,78 Lloyd Adriatico 275,03 2,10 RAS 325,18 2,91 Assitalia 238,26-0,93 Generali 201,50 6,16 Aurora 298,39 5,46 UNIPOL 240,59 1,97 Lloyd Italico 306,17-29,49 (min) Nuova Tirrena 283,15 5,00 Toro Assicurazioni 220,93 9,05 Assicuratrice Italiana 325,18 2,91 Reale Mutua 270,18-4,75 Cattolica 374,58 (max) 27,01 (max) Sara 253,77 14,85 AXA 290,46 11,90 TOTALE 302,86 12,28 Fonte: elaborazioni MDC su dati Ministero dell'industria Possiamo provare a definire con alcuni esempi le diverse politiche attuate dalle compagnie assicuratrici: Cattolica riesce a far coincidere ad alti costi medi un notevole aumento delle tariffe; La SAI e in forma sostanzialmente simile Sara assicurazioni, partono da tariffe piuttosto bassa ma fanno registrare nel corso dell anno incrementi di oltre il 25%; Il Lloyd Italico cerca di attivare una politica di contenimento dei costi, attuando un ribasso di circa il 30% delle sue tariffe peraltro tra le più alte d Italia. Assitalia e Reale Mutua, dal canto loro, pur non avendo delle tariffe particolarmente alte cercano nuove quote di mercato abbassando leggermente i prezzi. Compagnie come Unipol e Lloyd Adriatico contengono il rialzo delle loro tariffe, mantenendo relativamente basso il costo medio. Questa sintesi dei diversi approcci attuati dalle compagnie assicuratrici denota una notevole eterogeneità nella scelta delle strategie di mercato, che mette tra l altro in evidenza un basso livello di attenzione da parte del consumatore medio. In tal senso l'asimmetria informativa tra assicuratore e assicurato, così come una maggiore o minore presenza territoriale potrebbero giocare un ruolo determinante. Un ulteriore aspetto che si vuole mettere in luce è quello relativo al confronto tra i costi e le variazioni percentuali di prezzo delle 19 compagnie assicuratrici rispetto alle 10 Province prese 11

12 in considerazione. La comparazione dei prezzi stabiliti dalle compagnie assicuratrici mette bene in evidenza quanto inizialmente accennato. Osservando la tabella, infatti, è possibile evidenziare come nelle Province del Mezzogiorno (nello specifico Bari, Napoli, Palermo ma anche Roma) i prezzi siano di gran lunga più elevati, con differenze che, in alcuni casi, superano i 700 euro nella stessa Compagnia (cfr. Allianz Subalpina nei casi di Ancona e Napoli). Anche all'interno della stessa area metropolitana si riscontrano differenze sostanziali a seconda della compagnia assicuratrice (a Palermo si passa da 366,65 euro de La Fondiaria a 915,46 della RAS e ancora a Bari dai 365 euro delle Generali agli oltre 960 dell'assicuratrice Italiana e della RAS). Dal confronto dei costi delle singole compagnie assicuratrici emergono, infine, altri spunti interessanti. In linea di massima, nelle dieci aree metropolitane prese in considerazione, la SAI è la compagnia che pratica costi inferiori, rispetto alle altre. Ci sono 5 province (Ancona, Bologna, Genova, Milano e Roma), su cui le tariffe stabilite da questa compagnia risultano i più bassi. Viceversa, RAS e Assicuratrice Italiana, ed in misura inferiore anche la Cattolica, si evidenziano per l'applicazione di prezzi decisamente più elevati. Osservando le variazioni percentuali emergono, inoltre, delle tendenze che permettono di definire alcuni comportamenti e scelte strategiche che contraddistinguono le compagnie assicuratrici. Vi sono, infatti, compagnie assicuratrici che nel 2004 hanno prodotto una variazione percentuale, positiva o negativa, sistematica e costante a prescindere dall'area territoriale di riferimento (La Fondiaria, Milano assicurazioni, Assitalia, UNIPOL, Lloyd Italico e Nuova Tirrena). Altre ancora in cui l'elemento territoriale costituisce, molto probabilmente una delle principali variabili per la determinazione dei prezzi (Nuova MAA, SAI, RAS, Aurora, Assicuratrice Italiana, Reale Mutua e Cattolica). In ogni modo, come già accennato precedentemente, gli incrementi maggiori si registrano nelle aree metropolitane del Mezzogiorno, in particolare Bari, Palermo e Napoli; mentre gli aumenti meno significativi riguardano Torino, Ancona e Milano. Da segnalare anche il caso di Bologna che, tra le città del Nord, è quella dove la media della variazione percentuale subisce un maggiore incremento. 12

13 Tab. 9 - Costi medi delle compagnie assicuratrici nelle aree metropolitane in euro (anno 2004) Compagnia Ancon Bolog Caglia Genov Palerm Bari Milano Napoli a na ri a o Roma Torino La Fondiaria 216,80 366,65 280,56 267,81 366,65 258,25 663,15 366,65 414,47 187,04 Milano Assicurazioni 216,80 366,65 280,56 267,81 366,65 258,25 663,15 366,65 414,47 187,04 Nuova MAA 228,01 462,72 335,31 288,36 368,84 274,95 804,73 563,31 509,66 261,54 SAI 165,20 366,10 266,60 296,30 307,00 222,00 794,30 468,40 387,30 166,40 Allianz Subalpina 240,66 581,60 405,11 425,17 405,11 340, , ,93 621,71 252,69 Lloyd Adriatico 238,20 458,75 379,35 310,54 397,00 310, , ,46 529,33 255,84 RAS 273,97 962,24 498,49 374,20 557,30 445, , ,46 680,25 343,47 Assitalia 211,43 444,73 313,50 298,92 488,47 262,46 729,07 656,16 488,47 211,43 Generali 163,00 365,50 325,50 276,50 400,00 241,00 751,50 380,00 432,00 133,00 Aurora 283,95 755,05 431,30 359,55 467,20 331,25 898,60 575,25 504,10 244,40 UNIPOL 300,70 372,30 300,70 260,34 546,72 246, , ,04 683,40 164,02 Lloyd Italico 259,62 432,70 360,59 360,59 490,40 288,47 848,10 576,94 807,71 360,59 Nuova Tirrena 303,12 839,42 303,12 447,69 839,42 303,12 839,42 839,42 512,98 242,50 Toro Assicurazioni 193,45 452,06 370,19 291,29 417,34 248, , ,76 484,81 175,08 Assicuratrice Italiana 273,97 962,24 498,49 374,20 557,30 445, , ,46 680,25 343,47 Reale Mutua 318,95 631,72 436,48 280,44 522,49 314,24 825,31 526,11 601,15 208,53 Cattolica 297,68 737,66 452,21 504,98 573,33 297, , ,10 635,89 305,98 Sara 242,00 437,00 316,00 283,00 452,50 269, , ,50 506,00 228,50 AXA 286,82 607,72 405,59 405,59 482,23 341,24 964,76 607,72 573,65 270,74 Tab Variazione % delle compagnie assicuratrici nel aree metropolitane (anni ) Ancona Bari Bologna Cagliari Genova Milano Napoli Palermo Roma Torino La Fondiaria 12,00 12,00 12,01 12,00 12,00 11,99 12,00 12,00 12,01 11,99 Milano Assicurazioni 12,00 12,00 12,01 12,00 12,00 11,99 12,00 12,00 12,01 11,99 Nuova MAA 9,82 9,93 52,77 31,38 9,87 25,27 9,96 21,46 9,89 19,16 SAI 26,88 39,05 35,17 39,02 34,24 24,20 31,43 25,11 25,99 19,11 Allianz Subalpina -1,00-1,00 4,15-1,00-1,00-1,00-1,00-1,00-1,00-1,00 Lloyd Adriatico 2,03 6,11 4,46 2,03 2,03 2,03 2,03 6,46 5,55 2,03 RAS 3,03 3,03-7,84 3,03 3,03 0,02 3,03 3,03 8,13-5,43 Assitalia -0,92-0,93-0,93-0,92-0,93-0,94-0,93-0,93-0,93-0,92 Generali 4,15 3,98 7,25 4,14 4,03 4,10 9,23 7,19 4,10 3,91 Aurora 2,38 13,13 2,36 2,36 2,37 2,38 16,35 16,81 10,45 2,37 UNIPOL 1,97 1,97 1,97 1,97 1,97 1,97 1,97 1,97 1,97 1,96 Lloyd Italico -29,07-29,07-29,02-29,02-29,13-29,12-25,54-29,12-29,09-29,02 Nuova Tirrena 5,00 5,00 5,00 5,01 5,00 5,00 5,00 5,00 5,00 5,01 Toro Assicurazioni 8,78 8,65 8,67 13,14 8,66 7,65 8,60 7,56 10,84 8,81 Assicuratrice Italiana 3,03 3,03-7,84 3,03 3,03 0,02 3,03 3,03 8,13-5,43 Reale Mutua -11,99-8,56-1,75-36,41-7,03-24,36-3,73-0,59-8,56-10,03 Cattolica 13,62 46,94 18,38 22,87 14,21 17,17 44,32 43,88 16,89 15,03 Sara 14,96 14,85 14,91 14,81 14,85 14,71 14,83 14,83 14,87 14,54 AXA 7,50 13,89 7,51 7,51 13,89 13,89 13,89 13,89 7,51 13,89 Fonte: elaborazioni MDC su dati Ministero dell'industria 13

14 4. Considerazioni conclusive L'esame della struttura dei prezzi del mercato RC. italiano effettuato tramite una serie di analisi empiriche, consente di trarre delle prime conclusioni generali. - Un dato di particolare interesse è senza dubbio l evidenza di una forte differenziazione dei prezzi tra le diverse compagnie che pur accorciandosi nel corso dei tre anni rimane sempre particolarmente alto. Un fatto che può essere spiegato da un mercato in cui il prezzo non rappresenta ancora oggi un fattore determinante della competizione tra le imprese. - C è un problema di un consumatore che dopo un lungo periodo di tariffe amministrate ancora oggi non è in grado di percepire l opportunità di spostarsi tra le compagnie per garantirsi il maggior vantaggio di costo. - Ci sono meccanismi contrattuali che ostacolano la mobilità da una compagnia all altra. - Manca un sistema di informazione efficace da consentire al consumatore una ricerca facile dell offerta assicurativa più vantaggiosa. A questo proposito, va denunciato il fatto che i prospetti dei profili tariffari e dei relativi costi, che fino a due anni fa erano pubblicati al ministero delle Attività produttive permettendo a tutti facili confronti città per città, attualmente non sono più reperibili, complicando molto il confronto. - La scelta da parte delle compagnie nazionali di operare attraverso un sistema delle polizze personalizzate, in cui il prezzo viene calcolato mettendo insieme un numero sempre crescente di variabili, è senz altro un fatto che non favorisce la fluidità del mercato e la trasparenza delle informazioni. E fondamentale quindi un cambiamento del mercato assicurativo verso forme di concorrenza che possano mettere sotto pressione i prezzi, passa attraverso una politica che aumentando l informazione e trasparenza verso il consumatore ne modifichi il comportamento all acquisto. In questa direzione sono andati il protocollo d intesa tra Governo, Ania e la rete dei rappresentanti dei consumatori; nonché la circolare n. 502 del 25 marzo 2003 che ha introdotto per le imprese operanti nel ramo RCauto una serie di obblighi riguardanti sia l allestimento dei siti internet che nuove disposizioni a garanzia di una più ampia tutela e trasparenza nei rapporti con gli assicurati (flessibilità tariffaria, classe di merito, attestazione dello stato di rischio, modalità di richiesta del risarcimento del danno). 14

15 Da quanto si legge nelle ultime relazioni Isvap, benché siano stati fatti importanti passi avanti, continuano ad esserci situazioni di ritardo nell adeguamento alle nuove norme sulla trasparenza. A questo proposito, l Istituto ha monitorato l effettiva predisposizione dei siti Internet e la loro rispondenza ai requisiti vigenti, da cui è emerso che per 35 compagnie (nel 2003 le compagnie che operavano nel ramo danni erano 88) non era in funzione il sistema di preventivazione on line per particolari categorie di veicoli (motocicli, ciclomotori, autocarri e rimorchi). L indagine, come riportato dalla relazione Isvap 2003, ha riguardato, altresì, l effettivo aggiornamento della Nota Informativa e delle condizioni contrattuali rispetto ai cambiamenti introdotti dalle nuove disposizioni 3. Su questo fronte, l Istituto ha rilevato irregolarità in relazione a 71 imprese. 3 I cambiamenti hanno riguardato: - Informativa sul diritto del proprietario del veicolo alla conservazione della classe di merito; - facoltà del contraente di rimborsare all assicuratore l importo liquidato al terzo danneggiato al fine di evitare l addebito del malus; - diritto dell assicurato di conservare, anche presso altra impresa, la classe di merito maturata in ipotesi di furto; - obbligo dell assicuratore di rilasciare l attestazione sullo stato del rischio, relativa all ultima annualità effettivamente conclusa, entro 15 giorni dalla richiesta) 15

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