IL PROGETTO. Luciano Sasse3o Dire3ore Ar8gianfidi Vicenza
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- Giorgio Lentini
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2 IL PROGETTO Luciano Sasse3o Dire3ore Ar8gianfidi Vicenza
3 LE ANALOGIE STRUTTURALI entrambi i Confidi concentrano la loro aevità sulla mutualità e sul sostegno ai Soci, creando valore compe88vo al loro accesso al credito e operando a livello prossimo ai territori di riferimento entrambi i Confidi condividono i valori associa8vi e di rappresentanza degli interessi delle imprese con le proprie Associazioni di riferimento, che ne promuovono l aevità sono entrambi fortemente orienta8 all u8lizzo e alla diffusione delle poli8che industriali messe in a3o dagli EEPP locali e regionali per sostenere lo sviluppo dell economia e delle imprese dei territori entrambe le stru3ure operano perseguendo la massima efficacia ed efficienza dei processi, orientando ogni loro aevità alla customer sa+sfac+on
4 L ANALISI SWOT APIVENETO FIDI Punti di forza operatività con estensione regionale capacità distributive già esistenti in più province svolgimento di servizi connessi alla garanzia ARTIGIANFIDI VICENZA Punti di debolezza operatività in prevalenza provinciale in evoluzione presente solo l assistenza finanziaria di base
5 L ANALISI SWOT ARTIGIANFIDI VICENZA Punti di Forza visione stabile di lungo periodo capacità di crescita dimensionale modello distributivo multicanale risorse da destinare alla crescita APIVENETO FIDI Punti di debolezza visione strategica limitata dall evoluzione normativa e dalle dimensioni capacità di crescita limitata rete distributiva propria risorse per investimenti limitate
6 L ANALISI SWOT MINACCE concorrenza di altri Confidi (regionali ed extraregionali) e delle banche deterioramento del rischio di credito e rischi di traslazione banca confidi sostenibilità dei processi di adeguamento al mercato incertezze sull evoluzione normativa di settore SUPERAMENTO DELLE MINACCE specializzazione e rafforzamento competitivo aumentano l efficacia e l efficienza delle risposte al mercato la maggiore capacità istruttoria favorita dalle reciproche specializzazioni e la migliore capacità negoziale scaturita dall accordo individua e governa i tentativi di traslazione le sinergie delle funzioni di governo mediante il co-sourcing di talune attività apicali e di staff, riducono l impatto organizzativo ottimizzando l approccio ai processi di adeguamento e lo sviluppo, in condivisione, di soluzioni organizzative
7 L ANALISI SWOT OPPORTUNITA GENERATE DALL ACCORDO DI RETE Riposizionamento intersettoriale Segmentazione del rischio Frazionamento del rischio Condivisione delle garanzie e controgaranzie pubbliche Potenzialità distributive Sinergie nelle funzioni di governo miglioramento della qualità del credito favorita dalla specializzazione sui rispettivi settori di riferimento (Retail e PMI) mediante il riposizionamento geo-settoriale in fase espansiva dei Confidi (territorio regionale ed extra regionale) mediante accordo di riassicurazione con carattere di reciprocità FEI MCC Regionali sviluppo della capacità distributiva mediante la condivisione nell utilizzo della rete multicanale e degli sportelli provinciali; accordi distributivi mediante l utilizzo di attività in co-sourcing Ricerca di ulteriori spazi negoziali con le Banche Convenzionate Aumento del livello reputazionale verso i principali stakeholder
8 I NUMERI DI RETE FIDI NORD EST SETTORI DI RIFERIMENTO Artigianato e PMI IMPRESE SOCIE OPERATIVITA MONTE GARANZIE MONTE AFFIDAMENTI Regione del Veneto 350 milioni di euro 500 milioni di euro SPORTELLI 27 PATRIMONIO 33 milioni di euro DIPENDENTI 53
9 LA STRUTTURA DI RETE FIDI NORD EST LA STRUTTURA DI RETE FIDI NORD EST PARTECIPANTI ALLA RETE COMITATO DI GESTIONE COMITATO Presidente DI GESTIONE Vice Presidente Rappresentan8 dei Partecipan8 COMITATO COMITATO TECNICO TECNICO Dire3ori dei SoggeE Partecipan8
10 MATERIE RISERVATE AI PARTECIPANTI ALLA RETE Nominano i componen8 del Comitato di Ges8one diversi dai rappresentan8 dei SoggeE fondatori Approvano le proposte avanzate dal Comitato di Ges8one Approvano il rendiconto economico finanziario, preven8vo e consun8vo, predisposto dal Comitato di Ges8one Deliberano sulle richieste di adesione alla Rete Deliberano sulla risoluzione del Contra3o di Rete Prendono a3o del resoconto semestrale dell aevità predisposto dal Comitato di Ges8one Le delibere sono assunte all unanimità dei Partecipan8 alla Rete
11 IL COMITATO di GESTIONE Il Comitato di Ges8one cura l esecuzione del Contra3o di Rete è nominato dai Partecipan8 alla Rete; è composto dai rappresentan8 dei 2 SoggeE fondatori e da altri componen8 in numero non superiore a 6; ciascun Sogge3o partecipante alla Rete nomina un suo rappresentante nel Comitato di Ges8one; La Presidenza e la Vicepresidenza del Comitato di Ges8one spe3a ai SoggeE fondatori con criterio di turnazione triennale; Il Contra3o di Rete definisce le modalità organizza8ve e di funzionamento del Comitato di Ges8one e indica compi8 e poteri dello stesso.
12 COMPITI E POTERI DEL COMITATO di GESTIONE GESTISCE l esecuzione del Contra3o di Rete, coordinandosi con i Consigli di Amministrazione e le Direzioni dei SoggeE partecipan8 alla Rete; AGISCE in rappresentanza dei SoggeE partecipan8 nelle procedure: 1. di programmazione negoziata con le pubbliche amministrazioni; 2. negli interven8 di garanzia per l accesso al credito; 3. nello sviluppo del sistema imprenditoriale nei processi di internazionalizzazione e di innovazione. AGISCE con mandato senza rappresentanza per tu3e le aevità connesse alla regolamentazione, programmazione, esecuzione e ges8one delle aevità della Rete
13 IL IL COMITATO TECNICO OPERA a supporto del Comitato di Ges8one; E COMPOSTO dai Dire3ori dei SoggeE partecipan8 alla Rete; SVOLGE aevità consul8va per l esecuzione del programma di Rete: - delinea indirizzi strategici e assee organizza8vi di Rete; - definisce piani forma8vi per i partecipan8 alla Rete; - valuta la realizzazione di nuovi prodoe e servizi; - analizza e propone servizi, beni e modalità di ges8one delle risorse, che oemizzino l aevità dei SoggeE partecipan8 alla Rete.
14 COME ADERIRE A RETE FIDI NORD EST possono aderire al Contra3o di Rete: a) Confidi in possesso dei requisi8 previs8 dagli ar e 112 TUB; b) En8 pubblici e Camerali; c) Intermediari operan8 nel se3ore finanziario e bancario. le nuove adesioni sono ammesse a decorrere dal 2 anno dalla cos8tuzione della Rete (a decorrere dal 2014); la proposta di adesione viene formulata dal Comitato di Ges8one e l adesione è deliberata all unanimità dai SoggeE partecipan8 alla Rete; il recesso dalla Rete è consen8to purché non impedisca oppure ostacoli il conseguimento di tue o di alcuni obieevi del Programma di Rete; in caso di recesso non sono ripe8bili gli appor8 iniziali ed eventuali contribuzioni aggiun8ve al Fondo Patrimoniale Comune o a qualsiasi 8tolo corrisposte.
15 IL PROGRAMMA DI RETE Vi3orio RigoE Dire3ore Apiveneto Fidi
16 IL PROGRAMMA DI RETE DEFINIRE ACCORDI DI CONDIVISIONE DEL RISCHIO METTERE IN RETE PRODOTTI E SERVIZI ALLE IMPRESE INDIVIDUARE E SVILUPPARE LA FILIERA DISTRIBUTIVA OTTIMIZZARE LE FUNZIONI CENTRALI E DI STAFF
17 DEFINIRE ACCORDI DI CONDIVISIONE DEL RISCHIO DEFINIZIONE DI ACCORDO DI RIASSICURAZIONE CON CARATTERE DI RECIPROCITA VALORIZZAZIONE DELLE SPECIALIZZAZIONI OTTIMIZZAZIONE DEI PROCESSI ISTRUTTORI
18 METTERE IN RETE PRODOTTI E SERVIZI ALLE IMPRESE MAPPARE I PRODOTTI E I SERVIZI OFFERTI DAI PARTECIPANTI CREARE IL CATALOGO DEI PRODOTTI DISTRIBUITI DALLA RETE SPECIALIZZARE E COORDINARE LE RISORSE UMANE INTEGRARE L ASSISTENZA E LA CONSULENZA ALLE IMPRESE VALORIZZANDO LE SPECIALIZZAZIONI
19 INDIVIDUARE LA FILIERA DISTRIBUTIVA MAPPARE LE RETI DISTRIBUTIVE ESISTENTI CREARE UN MODELLO DISTRIBUTIVO DI RETE IDENTIFICARE I PUNTI TERRITORIALI STRATEGICI CREARE I POLI DI RIFERIMENTO DELLA RETE CONDIVIDERE LA FILIERA DISTRIBUTIVA
20 OTTIMIZZARE LE FUNZIONI CENTRALI E DI STAFF FUNZIONE CONFORMITA FUNZIONE ORGANIZZAZIONE PIANIFICAZIONE E CONTROLLO FUNZIONI IT
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