Sommario PREMESSA STATO DI FATTO DESCRIZIONE DELL INTERVENTO E DELLE OPERE... 9
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- Gennara Moro
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1 RELAZIONE ILLUSTRATIVA E TECNICA QUADRO ECONOMICO Sommario Sommario PREMESSA STATO DI FATTO DESCRIZIONE DELL INTERVENTO E DELLE OPERE ANALISI DETTAGLIATA DEGLI ELEMENTI STRUTTURALI Analisi del degrado Interventi di consolidamento delle strutture RISPONDENZA ALLE NORMATIVE E AUTORIZZAZIONI PIANI DI SICUREZZA QUADRO ECONOMICO File EDLP : Relazione Galleria Matteotti ESECUTIVO 2011.doc 1
2 1. PREMESSA L intervento ha per oggetto la riqualificazione della Galleria Matteotti, ubicata nel centro storico della città di Ferrara ed il cui ingresso principale si affaccia su Piazza Trento-Trieste, esattamente dinnanzi alla Cattedrale, a pochi passi dall antico Castello Estense. Fotografia n.1 Fotografia n.2 Fotografia n.3 Fotografia n.4 File EDLP : Relazione Galleria Matteotti ESECUTIVO 2011.doc 2
3 Fotografia n.5 Immagini della Galleria Matteotti : Prospetto che si affaccia su Piazza Trento- Trieste (Fotografie n.1; 2; 4 ;5). Vista su Piazza Trento Trieste e sulla Cattedrale dall interno del portico (Fotografia n. 3 ). Prospetto che si affaccia su Corso Porta Reno (Fotografia n. 6) Fotografia n.6 La Galleria fu progettata dall architetto Piacentini e realizzata negli anni , sul sito in cui sorgeva il Palazzo Della Ragione, distrutto da un incendio. Come si evince dalla planimetria allegata al progetto, l area oggetto d intervento è delimitata, in direzione Nord Est Sud Ovest rispettivamente da Piazza Trento Trieste e Via Amendola, ed in direzione Nord Ovest- Sud Est da Corso Porta Reno e Via San Romano. Essa si articola in un corpo centrale, illuminato attraverso ventuno lucernari in vetrocemento, e in due ali laterali a portico che si sviluppano rispettivamente lungo Via San Romano e Corso Porta Reno, occupando, in pianta, una superficie dalla forma trapezoidale ai cui vertici sono ubicati quattro condominii. La Galleria è adibita ad uso commerciale, (sono presenti numerosi negozi ed uffici), e a pubblico passaggio. Sebbene gravata da una servitù perpetua di uso e transito pubblico, la Galleria Matteotti risulta a tutti gli effetti essere una proprietà privata: è suddivisa catastalmente in quattro porzioni facenti capo File EDLP : Relazione Galleria Matteotti ESECUTIVO 2011.doc 3
4 ad altrettanti condominii : Condominio Galleria Matteotti n.11, Condominio Don Minzoni n.17, Condominio Palazzo Duomo, Condominio BNL. Tuttavia, vista la situazione di pericolo e di particolare degrado in cui essa versa, il Comune di Ferrara ha ritenuto opportuno siglare una convenzione con i proprietari per eseguire i lavori di riqualificazione, con cui si è stabilito il riparto delle spese per l esecuzione dei lavori tra Comune e privati, nonché le lavorazioni che dovranno essere eseguite. Secondo la convenzione, le opere di ristrutturazione sono state classificate in quattro categorie principali di lavorazioni: A. Ristrutturazione della copertura del corpo centrale della Galleria; B. Sostituzione delle pavimentazioni interne alla Galleria e ripristino delle pavimentazioni esterne; C. Realizzazione di un nuovo impianto di Pubblica Illuminazione; D. Riqualificazione di soffittature e pareti Oggetto di questo progetto sono tutte le opere relative al punto A inerenti alla ristrutturazione della copertura del corpo centrale della Galleria; contemporaneamente a queste verranno realizzate ad opera dei privati le opere di riqualificazione di soffittature e pareti (opere di cui alla lettera D). File EDLP : Relazione Galleria Matteotti ESECUTIVO 2011.doc 4
5 2. STATO DI FATTO Come si può osservare dalla planimetria relativa alla copertura, il corpo centrale della Galleria Matteotti prende luce da ventuno lucernari in vetrocemento. Tali lucernari sono costituiti da pannelli realizzati fuori opera, eseguiti con vetromattoni annegati in strutture portanti reticolari di conglomerato cementizio armato (intervetro pari a cm 24.5) con bordi perimetrali piani di dimensioni pari a cm 25 circa. Planimetria copertura Via Amendola Corso Porta Reno Via San Romano Piazza Trento Trieste Le dimensioni dei pannelli vetrocementizi esistenti, per quanto concerne la porzione in vetro, sono di seguito schematizzate : LUCERNARI "SOLO VETRO" VETROMATTONI INTERVETRO n. 12 Lucernari Piccoli 9 x 12 = 108 n. 2 Lucernari Piccoli 11 x 12 = 132 n. 6 Lucernari Grandi 9 x 18 = 162 n. 1 Lucernario Grande 11 x 18 = 198 0,245 La copertura, in corrispondenza del tratto in cui alloggiano i lucernari in vetrocemento, è caratterizzata dalla presenza di travi secondarie costituite da profili CNP 200, accoppiate su luci da 3,50 metri e di travi principali in c.a., per le campate corte su pilastri intermedi, e profili metallici costituiti da travi accoppiate da 40 cm di altezza, di tipo saldato, con piatti e angolari di File EDLP : Relazione Galleria Matteotti ESECUTIVO 2011.doc 5
6 irrigidimento, sulle campate lunghe, in appoggio, alle estremità, su selle in c.a., realizzate in corrispondenza delle travi di bordo (in c.a.) che corrono lungo le pareti esterne dei due condominii ubicati sul lato sud della Galleria e confinanti con la Galleria stessa. A seguito di alcuni rilievi ed indagini eseguiti sulle strutture della copertura è emerso che in corrispondenza delle strutture in c.a. si sono innescati processi di carbonatazione con evidenti fenomeni di spalling e delaminazione. La scarsa pendenza della copertura del corpo centrale della Galleria, ha comportato per lungo tempo il ristagno delle acque meteoriche e l infiltrazione di queste ultime attraverso le strutture della copertura. Là dove il processo di carbonatazione è arrivato ad interessare il calcestruzzo che avvolge le armature, in presenza di un abbassamento del ph, del venir meno della protezione passivante della pasta cementizia nei confronti dei ferri d armatura, di umidità ed ossigeno, le armature stesse sono andate incontro a processi di ossidazione e corrosione, con conseguente formazione di ruggine. Inoltre, gran parte dell armatura di sostegno dei lucernari in vetrocemento risulta scoperta: l espulsione del copriferro, avvenuta poiché le tensioni generatesi nel calcestruzzo a causa dei fenomeni espansivi caratterizzanti la formazione della ruggine delle armature ha superato la resistenza a trazione del calcestruzzo, ha provocato la completa esposizione dei ferri all'azione aggressiva dell'ambiente, comportando un elevato rischio di distacco di porzioni di pannelli vetro cementizi. Fotografia n. 7 Fotografia n.8 File EDLP : Relazione Galleria Matteotti ESECUTIVO 2011.doc 6
7 Fotografia n.9 Copertura del corpo centrale della Galleria: attuale situazione di ammaloramento dei lucernari (Fotografie n.7; n.8; n.9) In passato (anno 2003) i privati, proprietari degli immobili ubicati nella Galleria, hanno cercato di porre rimedio al problema facendo installare sulla copertura venti cupolini centinati in polimetilmetacrilato (PMMA) a protezione dalle intemperie di altrettanti lucernari in vetrocemento, limitandosi a rimuovere gli elementi pericolanti della copertura. Tuttavia l intervento non ha potuto arrestare l ormai avanzato processo di disgregazione del calcestruzzo interposto tra gli elementi in vetrocemento. Infatti si sono verificati, in più di un occasione, fenomeni di distacco di frammenti di vetrocemento e di calcestruzzo. La verifica sui profili secondari, realizzati con profili tipo CNP200, non ha fatto emergere situazioni di insufficienza statica, tutt altro è emerso, invece, nella verifica delle strutture in acciaio delle travature principali. Queste ultime, in appoggio alle estremità su selle in c.a., presentano fenomeni di ossidazione da ricondursi alle forti infiltrazioni d acqua e risultano essere soggette a tensioni superiori alle tensioni massime ammissibili, secondo il dimensionamento effettuato all epoca della progettazione: risulta evidente la sofferenza della struttura soggetta ai sovraccarichi nevosi. Altresì in presenza dei sovraccarichi accidentali la verifica non risulta soddisfatta applicando la vigente normativa NTC 2088 Metodo degli stati limite. File EDLP : Relazione Galleria Matteotti ESECUTIVO 2011.doc 7
8 Tutte le travi risultano essere rivestite da pannelli in gesso e canapa di spessore variabile, ancorati alle pignatte dei solai ed alle travi in modo piuttosto improprio e poco sicuro: attraverso semplici pendini di fil di ferro stuccato con pasta di gesso. Si sono verificati più volte, infatti, pericolosi episodi di distacco di pannelli di rivestimento dei soffitti adiacenti all area di intervento. All esterno della copertura, su venti dei ventuno lucernari in vetrocemento, sono stati installati dei cupolini centinati in PMMA, attualmente in avanzato stato di degrado, di cui uno a copertura di solo metà di uno dei lucernari centrali. Uno dei lucernari laterali, inoltre risulta privo di cupolino centinato. Proprio in corrispondenza dei pannelli vetrocementizi privi di cupolini si riscontra una quasi totale espulsione dei copriferri. Fotografia n.10 raffigurante i cupolini centinati in policarbonato esistenti sulla copertura Fotografia n.11 raffigurante un lucernario privo di cupolino Sulla copertura è stata posata una guaina impermeabilizzante, risvoltata sui basamenti dei cupolini (costituiti da mattoni posati in coltello), sui muri perimetrali, e sulle canalette realizzate lungo i lati lunghi della copertura. Tali canalette, su cui è stata applicata una conversa in lamiera preverniciata, hanno il compito di raccogliere ed indirizzare verso gli scarichi della copertura le acque meteoriche convogliate dai pluviali che raccolgono la pioggia proveniente dalle coperture dei condominii. L impianto di Pubblica illuminazione in corrispondenza dell area di intervento comprende n. 6 corpi illuminanti, tipo lanterna, appesi alla copertura ed appliques a parete posizionate alla quota di circa m 3.00 da terra. File EDLP : Relazione Galleria Matteotti ESECUTIVO 2011.doc 8
9 L impianto è attualmente alimentato da un quadro elettrico posizionato all interno di apposito locale del civico sotto la Galleria. Le linee di alimentazione dei corpi illuminanti esistenti sono posate a vista sopra i controsoffitti che rivestono le travi della copertura, e incassate entro apposite tubazioni nei percorsi verticali. 3. DESCRIZIONE DELL INTERVENTO E DELLE OPERE Il progetto di riqualificazione della Galleria è stato sviluppato nel pieno rispetto dell assetto architettonico elaborato dall architetto Piacentini: si è cercato di prevedere il restauro delle opere esistenti impiegando gli stessi materiali utilizzati nel progetto originario, applicando, quando possibile, tecnologie moderne, senza però apportare a quest ultimo nessuna sostanziale modifica. L intervento comporterà la demolizione dei ventuno pannelli in vetrocemento esistenti, il ripristino delle cornici perimetrali delle pannellature in vetrocemento e la posa in opera di nuove strutture vetrocementizie prefabbricate, che, munite di idonei ganci verranno issate sulla copertura al fine di consentire una posa in opera dall alto. Le dimensioni delle nuove strutture vetrocementizie dovranno essere perfettamente compatibili con i fori esistenti sulla copertura, in corrispondenza dei quali sono attualmente posizionati i lucernari da demolire. Nella parte superiore della copertura l intervento comporterà la rimozione dell impermeabilizzazione e dei cupolini centinati in PMMA, compresa la demolizione dei basamenti in mattoni pieni posati in coltello su cui appoggiano questi ultimi. Sarà necessario, inoltre, rimuovere e sostituire le converse installate in corrispondenza delle canalette di raccolta delle acque meteoriche (profondità 10 cm), realizzate alle estremità della copertura, lungo i lati lunghi. Si provvederà a raccordare ai pluviali esistenti, che raccolgono le acque meteoriche provenienti dalle coperture dei condominii, dei pluviali in pvc diam In questo modo le acque di pioggia non saranno più scaricate direttamente sulla copertura e verranno convogliate verso gli scarichi della copertura stessa, su cui dovranno essere posizionati dei parafoglie. File EDLP : Relazione Galleria Matteotti ESECUTIVO 2011.doc 9
10 Si realizzerà un adeguamento delle pendenze in corrispondenza di una porzione ridotta della copertura mediante la stesa di massetto di conglomerato di argilla espansa e verranno posati una nuova guaina impermeabilizzante e dei nuovi lucernari continui in policarbonato alveolare su basamenti metallici a protezione dei nuovi lucernari in vetrocemento. In corrispondenza della parte inferiore della copertura, si provvederà a rimuovere i controsoffitti realizzati in pannelli di gesso e canapa, impiegati per il rivestimento delle travi principali e secondarie e a realizzare un nuovo rivestimento mediante lastre di cemento per esterni, riproducendo le scanalature ed i motivi dei controsoffitti originari. Verranno rimossi i corpi illuminanti esistenti, che potrebbero ostacolare il corretto svolgimento delle lavorazioni, sostituendoli con un impianto di illuminazione provvisorio. Si realizzerà la predisposizione, mediante la posa di tubazioni in pvc di dimensioni adeguate e di scatole di derivazione, del futuro impianto di pubblica illuminazione comprensivo di n.6 nuovi punti luce nella medesima posizione di quelli esistenti. Verranno inoltre effettuati degli interventi di consolidamento degli elementi strutturali in c.a. mediante asportazione del copriferro dalle zone degradate, pulitura meccanica o sabbiatura delle armature corrose ed asportazione di quelle ossidate, ripristino delle strutture in c.a. stesse con eventuale reintegrazione delle armature. Si provvederà a rinforzare la sezione dei profili metallici mediante profili integrativi in acciaio CNP 100 in acciaio S275 (ex Fe 430) saldati all ala inferiore delle travi principali stesse per l intera luce: in tal modo si produrrà un aumento dell inerzia sezionale, con conseguente maggior resistenza e minore deformabilità. Al fine di evitare l insorgere di fenomeni di imbozzamento dell anima delle travi principali metalliche, si provvederà altresì a saldare, lungo lo sviluppo longitudinale di ciascun profilo, dei piatti di irrigidimento di spessore pari a 5 mm. Tutti i profili metallici verranno poi sottoposti ad un ciclo completo di verniciatura comprensivo di sabbiatura, applicazione a mano di fondo epossidico ai fosfati di zinco; applicazione di mano intermedia di vernice epossivinilica; applicazione di mano di smalto a finire a base poliuretanica o epossivinilica. Si provvederà infine alla tinteggiatura dei soffitti e dei controsoffitti ricadenti nell area di intervento. File EDLP : Relazione Galleria Matteotti ESECUTIVO 2011.doc 10
11 La realizzazione delle opere è stata suddivisa in due fasi principali: gli interventi verranno interamente svolti prima su metà Galleria, poi sull altra metà. 4. ANALISI DETTAGLIATA DEGLI ELEMENTI STRUTTURALI Analisi del degrado Poiché l intervento riguarda una costruzione realizzata negli anni di cui non sono disponibili elaborati progettuali relativi alle opere strutturali, si è proceduto, come già detto più sopra, a condurre approfondite indagini volte all ottenimento del maggior numero possibile di informazioni relative all assetto strutturale dell edificio. Sono stati effettuati dei sondaggi al fine di valutare lo stato di conservazione delle strutture sia in c.a. che in acciaio. File EDLP : Relazione Galleria Matteotti ESECUTIVO 2011.doc 11
12 E emerso che la struttura del porticato, ossia del corpo centrale della Galleria caratterizzato dai lucernari in vetrocemento, risulta essere giuntata ai fabbricati esistenti, costituiti dai due condominii ubicati sul lato sud della Galleria. Le travi di contenimento del coperto sono giuntate con selle in corrispondenza degli attacchi ai fabbricati. Come già osservato al paragrafo 2, una parte della struttura della copertura della Galleria risulta essere in cemento armato (zona più prossima al vicolo che attraversa la Galleria, collegando Corso Porta Reno a Via san Romano : Tratto Via Don Minzoni - Via Gramsci) mentre la porzione prospiciente Via Amendola è caratterizzata dalla presenza di strutture in acciaio a tutta luce tra i fabbricati. Alcune porzioni del coperto nelle zone adiacenti a quella d intervento e le travi principali e secondarie del corpo centrale della Galleria, sono rivestite con lastre di canapa e gesso. Tali lastre prefabbricate sono state fissate mediante fili di ferro da 0,6 mm inseriti all interno dei solai e stuccati con gesso, o stuccati semplicemente alle travi. File EDLP : Relazione Galleria Matteotti ESECUTIVO 2011.doc 12
13 Appare evidente che, a causa dell azione del tempo e dell umidità, non è ammissibile considerare tali agganci ancora sicuri. Nelle zone adiacenti a quella d intervento, su cui dovranno intervenire i privati, in alcuni casi si è riscontrato un completo distacco dell intonaco dal solaio. In particolare, per quanto concerne espressamente la zona di intervento, importanti fenomeni di infiltrazioni d acqua hanno comportato un avanzato grado di carbonatazione del calcestruzzo e corrosione dei profili metallici. File EDLP : Relazione Galleria Matteotti ESECUTIVO 2011.doc 13
14 Tali infiltrazioni si sono manifestate anche sulle strutture principali che reggono la struttura del porticato. Si sono riscontrati, inoltre, fenomeni di infiltrazioni localizzate in corrispondenza delle selle di appoggio delle strutture. Le infiltrazioni d acqua hanno a loro volta compromesso gli ancoraggi dei tamponamenti. File EDLP : Relazione Galleria Matteotti ESECUTIVO 2011.doc 14
15 In alcune porzioni di travi si sono riscontrate forti disgregazioni del getto risalenti sicuramente alla fase realizzazione. La segregazione del getto ha comportato una intensa carbonatazione delle strutture in c.a. ed il progredire del fenomeno corrosivo delle barre d armatura fino agli strati più profondi. Sulle strutture metalliche la situazione è analoga: i fenomeni di infiltrazione in corrispondenza degli appoggi hanno comportato fenomeni corrosivi piuttosto accentuati. File EDLP : Relazione Galleria Matteotti ESECUTIVO 2011.doc 15
16 Dunque, i processi di ossidazione sono evidenti sia sulle strutture in acciaio che sulle strutture in c.a. Interventi di consolidamento delle strutture Le strutture in c.a. comprendono travi principali e secondarie di grosse dimensioni, ed armatura piuttosto diffusa (riscontrata con l uso di parcometro). Le caratteristiche dimensionali delle sezioni delle travi suddette e l esiguo carico che grava su di esse, garantisce, a seguito di un trattamento di bonifica, l assenza di problematiche strutturali. Le strutture in acciaio presentano luci importanti; i profili principali sono a doppio T composti, realizzati mediante la saldatura di lamiere rinforzate con profili angolari. Doppio profilo a doppia T saldato File EDLP : Relazione Galleria Matteotti ESECUTIVO 2011.doc 16
17 Dato l anno di costruzione della Galleria Matteotti, il valore della tensione ammissibile per ciascun profilo non può essere considerato maggiore di 1600 dan/cm 2. Le sollecitazioni esterne calcolate, comporterebbero, in caso di evento nevoso, valori di sollecitazione superiori al massimo ammissibile per la struttura. Nel caso dei profili metallici, il piano degli interventi di consolidamento, riguarda, oltre alla bonifica e al trattamento delle strutture metalliche, l inserimento di profili di irrigidimento tipo UNP sul filo inferiore dei profili delle strutture principali e costole di irrigidimento in corrispondenza dell anima di questi ultimi. L orditura secondaria, costituita da profili UNP 200 accoppiati non necessita di interventi di consolidamento. 5. RISPONDENZA ALLE NORMATIVE E AUTORIZZAZIONI Il progetto non apporta alcuna modifica alla situazione urbanistica ed architettonica esistente, è pienamente compatibile con le prescrizioni di P.R.G. e conforme a quanto prescritto dal Regolamento Edilizio. 6. PIANI DI SICUREZZA Il presente progetto è completo del Piano di sicurezza e coordinamento di cui al D.Lgs 09/04/2008 n. 81 e successive modificazioni D.Lgs 03/08/2009 n L impresa è tenuta a presentare, prima della firma del contratto, un Piano Operativo di Sicurezza (POS) come previsto dall art. 96, comma 1, lett. g) del D.lgs. n. 81/2008. File EDLP : Relazione Galleria Matteotti ESECUTIVO 2011.doc 17
18 7. QUADRO ECONOMICO Il totale generale del I Stralcio dell intervento di riqualificazione della Galleria Matteotti ammonta ad ,00: il relativo quadro economico è quello di seguito riportato: a LAVORI IMPORTI a.1 - Lavori a corpo ,00 a.2 - Lavori in economia 1.605,25 b ONERI SICUREZZA ,25 b.1 - Per lavori a corpo ,81 c TOTALE LAVORI (a+b) ,06 SOMME A DISPOSIZIONE c.1 - Lavori in economia 6.000,46 c.2 - Rilievi accertamenti ed indagini (IVA Compresa) 5.000,00 c.3 - Imprevisti 6.000,00 c.4 - Spese tecniche > Spese tecniche di progettazione,ecc ,00 > Assicurazioni professionali dipendenti 823,27 c.5 - Spese per pubblicità e opere artistiche > Pubblicità gare+contributo ad Autorità di 650,00 Vigilanza - Spese per accertamenti di laboratorio e verifiche c.6 tecniche e collaudi > Accertamenti laboratorio e verifiche tecniche 3.000,00 c.7 - IVA ed eventuali altre imposte ,21 TOTALE SOMME A DISPOSIZIONE ,94 TOTALE GENERALE ,00 Ferrara, lì 14/04/2011 Il Progettista Ing. Elena Dalpasso File EDLP : Relazione Galleria Matteotti ESECUTIVO 2011.doc 18
Elenco delle Unità strutturali. Strutture di fondazione Sono previste al piano terra dell area 1. Travi di fondazione in acciaio.
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