Pmi a caccia di mercati alternativi - Una presenza da aumentare, per - Il Sole 24 ORE

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1 Pmi a caccia di mercati alternativi - Una presenza da aumentare, per - Il Sole 24 ORE Pagina 1 di 2 2 marzo 2014 Pmi a caccia di mercati alternativi di Nicoletta Picchio Stampa l'articolo Chiudi Una presenza da aumentare, per scalare posizioni rispetto agli altri paesi. In un'economia, come quella dell'arabia Saudita, che cresce a ritmi consistenti, 5,1% è la previsione del 2014, e che ha risorse da destinare agli investimenti, con la volontà di fondo di ridurre la dipendenza economica dal petrolio e far crescere nuovi settori. Paolo Zegna, presidente del Comitato tecnico di Confindustria per l'internazionalizzazione, sintetizza i motivi che sono all'origine di questa nuova missione di imprese a Ryad che comincia oggi e continua fino al 5 marzo, promossa dai ministeri dello Sviluppo e degli Esteri, organizzata da Confindustria e dall'agenzia Ice, oltre a Gse e Simest. In passato le imprese italiane sono già state in Arabia Saudita, nel 2010, una grande missione multisettoriale, poi nel 2012 sono venuti gli arabi a Milano. Ora sono di nuovo sono le aziende italiane a tornare, per stringere maggiori rapporti commerciali. Stavolta, spiega Zegna, ci sono obiettivi strategici mirati: grandi infrastrutture, clean technologies, comparto medicale. Sono i settori su cui il governo saudita vuole puntare: «con il budget 2013 sono stati stanziati fondi per la costruzione di cinque nuove città mediche e di 19 ospedali», spiega Zegna, aggiungendo che verrà a Ryad il Policlinico Gemelli. Complessivamente alla missione parteciperanno 70 aziende, 3 associazioni imprenditoriali e 6 istituti bancari, per un totale di oltre 160 partecipanti. Oltre a Zegna, ci sarà anche Alberto Baban, presidente della Piccola industria di Confindustria. «Le grandi aziende già ci sono, è importante però che abbiano un ruolo di traino anche per le pmi, coinvolgendo tutta la filiera», continua Zegna. Tra le grandi c'è il gruppo Salini-Impregilo, Trevi, Italcementi, Gavazzi. I sauditi, ad oggi primi produttori di petrolio, vogliono diversificare la propria economia, in particolare in campo energetico c'è l'obiettivo di arrivare nel 2030 a produrre un terzo del fabbisogno da fonti rinnovabili. Quindi occorrono infrastrutture e impianti, specie petrolchimici. Per il periodo , spiega Zegna, sono stati stanziati e impegnati circa 400 miliardi di dollari. Entro l'anno decideranno i progetti per il futuro. Tra i progetti decisi, rafforzare la viabilità e la rete metropolitana di Ryad. «C'è la volontà di aprirsi alle imprese estere, ma ci sono ancora condizionamenti», continua il presidente del Comitato tecnico di Confindustria. Per esempio, l'obbligo di assumere tra il 10 e il 30% di manodopera locale, una scelta dei sauditi per impiegare la popolazione, in costante aumento. Il costo del lavoro, quindi, per questo motivo sta crescendo rispetto al passato. Tra l'altro la manodopera non è formata in modo adeguato. Inoltre c'è il vincolo di stipulare joint-venture con aziende locali, in alcuni casi a maggioranza saudita. «In ogni caso è un paese che offre grandi opportunità ed è importante esserci per noi». È proprio la crescita della popolazione, stimata del 3,5% nei prossimi cinque anni, a determinare una crescente necessità di infrastrutture, in particolare case, mentre l'aumento dei consumi energetici rende necessaria una politica attenta di gestione delle risorse. L'Italia si colloca circa tra il diciottesimo e il ventesimo posto come paese fornitore e la bilancia commerciale è ancora negativa a favore dei sauditi. Ora Medio Oriente, poi prossimi appuntamenti il Messico e il Mozambico: cercare e consolidarci su nuovi mercati, dice Zegna, è un imperativo. Anche perchè il 2014 si prospetta meno brillante del 2013 per l'export, sia per le difficoltà competitive delle imprese italiane, condizionate da forti handicap legati al sistema paese, sia per la forza della nostra moneta rispetto al dollaro. «Una strategia degli Stati Uniti per rafforzare il loro sistema industriale e 10/03/2014

2 Pmi a caccia di mercati alternativi - Una presenza da aumentare, per - Il Sole 24 ORE Pagina 2 di 2 puntare sull'export», continua il presidente del Comitato tecnico di Confindustria per l'internazionalizzazione. L'Italia ha ottime carte da giocare, sui settori tradizionali del made in Italy ma anche sulle produzioni a più alta tecnologia. «Esporta chi ha qualcosa di diverso, di assolutamente competitivo». In questo scenario la strategia è di puntare sulle missioni mirate piuttosto che su quelle più grandi di sistema, necessarie quando si tratta di creare o rafforzare anche rapporti politici. «Una scelta di maggiore specializzazione, che ci fa presentare nei vari paesi come partner più solidi». 2 marzo 2014 P.I Copyright Il Sole 24 Ore - Tutti i diritti riservati 10/03/2014

3 Rassegna Stampa Da 01 marzo 2014 a 10 marzo 2014

4 Rassegna Stampa CONFINDUSTRIA SECOLO D'ITALIA 08/03/ QUOTIDIANO ENERGIA 06/03/ SOLE 24 ORE 05/03/ SOLE 24 ORE 04/03/ SOLE 24 ORE 04/03/ MESSAGGERO 04/03/ SOLE 24 ORE 02/03/ SOLE 24 ORE 02/03/ Il "sistema Italia" punta sull`arabia: 800 incontri d`affari Redazione La missione. Il Gse in Arabia: "faro" sulle Fer Redazione Patto tra imprese per le rinnovabili = Italia-Arabia Saudita: patto tra imprese nelle energie verdi Nicoletta Picchio Intervista a Riccardo Monti - L`Arabia sta cambiando il Paese deve investire lì Nicoletta Picchio Dal medicale alle infrastrutture: il sistema Italia torna nel Golfo Nicoletta Picchio Il sistema Italia punta sull`arabia: missione con 800 incontri d`affari Redazione Pmi a caccia di mercati alternativi Nicoletta Picchio La diplomazia fatta dalle imprese Redazione I

5 SECOLO D'ITALIA Edizione del: 08/03/14 Dir. Resp.: Marcello De Angelis Estratto da pag.: 5 Sezione: CONFINDUSTRIA Tiratura: n.d. Diffusione: n.d. Lettori: n.d. Foglio: 1/ Servizi di Media Monitoring Peso: 18% 2 Il presente documento è ad uso esclusivo del committente.

6 Edizione del: 06/03/14 Dir. Resp.: n.d. Estratto da pag.: 5 Sezione: CONFINDUSTRIA Tiratura: n.d. Diffusione: n.d. Lettori: n.d. Foglio: 1/ Servizi di Media Monitoring Peso: 21% 3 Il presente documento è ad uso esclusivo del committente.

7 Edizione del: 05/03/14 Dir. Resp.: Roberto Napoletano Estratto da pag.: 41 Sezione: CONFINDUSTRIA Tiratura: Diffusione: Lettori: Foglio: 1/ Servizi di Media Monitoring Peso: 1-1%,41-32% 4 Il presente documento è ad uso esclusivo del committente.

8 Edizione del: 05/03/14 Estratto da pag.: 41 Sezione: CONFINDUSTRIA Foglio: 2/ Servizi di Media Monitoring Peso: 1-1%,41-32% 5 Il presente documento è ad uso esclusivo del committente.

9 Edizione del: 04/03/14 Dir. Resp.: Roberto Napoletano Estratto da pag.: 8 Sezione: CONFINDUSTRIA Tiratura: Diffusione: Lettori: Foglio: 1/ Servizi di Media Monitoring Peso: 16% 6 Il presente documento è ad uso esclusivo del committente.

10 Edizione del: 04/03/14 Dir. Resp.: Roberto Napoletano Estratto da pag.: 8 Sezione: CONFINDUSTRIA Tiratura: Diffusione: Lettori: Foglio: 1/ Servizi di Media Monitoring Peso: 13% 7 Il presente documento è ad uso esclusivo del committente.

11 Edizione del: 04/03/14 Dir. Resp.: Virman Cusenza Estratto da pag.: 19 Sezione: CONFINDUSTRIA Tiratura: Diffusione: Lettori: Foglio: 1/ Servizi di Media Monitoring Peso: 17% 8 Il presente documento è ad uso esclusivo del committente.

12 Edizione del: 02/03/14 Dir. Resp.: Roberto Napoletano Estratto da pag.: 17 Sezione: CONFINDUSTRIA Tiratura: Diffusione: Lettori: Foglio: 1/ Servizi di Media Monitoring Peso: 33% 9 Il presente documento è ad uso esclusivo del committente.

13 Edizione del: 02/03/14 Estratto da pag.: 17 Sezione: CONFINDUSTRIA Foglio: 2/ Servizi di Media Monitoring Peso: 33% 10 Il presente documento è ad uso esclusivo del committente.

14 Edizione del: 02/03/14 Dir. Resp.: Roberto Napoletano Estratto da pag.: 14 Sezione: CONFINDUSTRIA Tiratura: Diffusione: Lettori: Foglio: 1/ Servizi di Media Monitoring Peso: 6% 11 Il presente documento è ad uso esclusivo del committente.

15 Sistema Italia punta su Arabia, 800 incontri d'affari Confindustria, ora o biettivi concreti; Calenda, strada strategica Paolo Zegna, responsabile per l'internazionalizzazione di Confindustria (s) con Abdullah Al-Mobty, chairman del Council of Saudi Chambers (d), durante il Forum economico Italia-Arabia Saudita a Riyad

16 03 marzo, 19:59 (dell'inviato Paolo Rubino) (ANSAmed) - ROMA - Ottocento incontri d'affari tra 70 aziende italiane e 120 saudite: è affollato il salone del Council of Saudi Chambers, a Riyad. E si parla il linguaggio concreto degli imprenditori, si stringono intese. Il "sistema Italia" è tornato nella capitale saudita, quattro anni dopo la missione che ha aperto la strada nel 2010, e questa volta con obiettivi precisi, un focus in tre settori su cui il governo saudita ha scommesso miliardi per diversificare una economia fino ad oggi troppo dipendente dal petrolio. Imprese guidate da Confindustria in una missione promossa dai ministeri dello Sviluppo e degli Esteri, organizzata dagli industriali con l'ice e con la collaborazione della Simest e del Gse, il gestore dei servizi energetici, sceso in campo per accompagnare le nostre imprese a cogliere le opportunità di un piano da 109 miliardi di dollari per la copertura da fonti rinnovabili di un terzo del fabbisogno energetico saudita. Poi c'è il fronte delle grandi infrastrutture, che punta sui nuovi progetti annunciati quest'anno per 66 miliardi di dollari. Ed il settore sanitario-medicale che guarda alle opportunità legate alla costruzione di 5 nuove "città mediche" e 19 ospedali. Sei banche affiancano una delegazione di oltre 160 persone. La risposta saudita? "Ci domandiamo come mai l'italia qui da noi non sia già molto più forte", dice il direttore generale dalla investment authority Sagia, Faisal Barafat, che elenca i vantaggi messi in campo: fisco, finanziamenti a tasso zero, prezzo quasi simbolico dei terreni, burocrazia snella. "Ci sono interessi strategici per entrambi i Paesi", "l'autentica possibilità di far nascere una partnership", è il messaggio che arriva dal viceministro per lo Sviluppo economico, Carlo Calenda, il punto di riferimento nel governo per la promozione delle imprese all'estero, rimasto a Roma per la coincidenza di tempi con la nascita del nuovo governo con cui proseguirà il suo impegno: "C'è - sottolinea - una fortissima complementarietà" tra i due sistemi economici. A Riyad lo hanno capito: "Potete offrirci cose di cui qui abbiamo molto bisogno", dice il presidente del consiglio delle Camere di Commercio Arabe, Yussef Al Maimani. L'Arabia Saudita offre risorse, mercato, spazi. Alle imprese straniere chiede esperienza, competenze, qualità. Così ci sono tante opportunità che "è difficile scegliere", dice Paolo Zegna, l'industriale a cui la Confindustria di Giorgio Squinzi ha affidato il dossier chiave dell'internazionalizzazione: "In Arabia Saudita avevamo aperto una strada nel 2010, siamo tornati su obiettivi concreti con 70 aziende, imprenditori che potranno poi fare da testimoni delle opportunità che si stanno creando". Le "grandi" hanno posto le basi, con questa nuova missione si apre spazio anche alle più piccole: così a Riyad è venuto anche Albero Baban, il presidente della Piccola Industria di Confindustria: "Andare a conquistare nuovi mercati oggi è fondamentale. Non dobbiamo più parlare solo di business ma cominciare a raccontare il nostro Paese: è una grande opportunità". E' soddisfatto il presidente dell'ice, Riccardo Monti: "Questo è un Paese che deve essere frequentato di più dalle imprese italiane". Mentre l'ambasciatore italiano Mario Boffo racconta "Destinazione Italia" e invita istituzioni e imprese saudite "ad avere sempre più dialogo" con l'italia. (ANSAmed).

17 Indice Ansa :12 Imprese: missione in Arabia, l'italia punta su Riyad 1 Ansa :18 ANSA/ Sistema Italia punta su Arabia, 800 incontri d'affari 1 Ansa :46 ANSA/ Confindustria punta su missioni estero,'renzi acceleri' 2 Ansa :00 Energia:Gse con 34 imprese a Riyad,faro su piano rinnovabili 4

18 Ansa 12: I m p r e s e : m issi o n e i n A r a b i a, l' I t a li a p u n t a s u Ri y a d Nel mirino piano rinnovabili da 109 mld dlr e le 5 citta' mediche (ANSA) - ROMA, 1 MAR - Le imprese italiane puntano sulle risorse che il governo saudita ha messo in campo per lo sviluppo di 'citta' mediche' e ospedali, energie rinnovabili, nuove infrastrutture. Opportunita' che portano, dal prossimo 3 marzo, 70 aziende, 3 associazioni imprenditoriali e 6 istituti bancari, per un totale di oltre 160 partecipanti, in Arabia Saudita per una missione imprenditoriale, che parte da Riyad e fara' tappa a Jeddah, promossa dai ministeri dello Sviluppo economico e degli Esteri e organizzata da Confindustria e Ice in collaborazione con Gse e Simest. Nel mirino degli imprenditori italiani dalle clean technologies, al medicale e alle grandi infrastrutture: settori che offrono oggi in Arabia rilevanti opportunita' per le nostre imprese anche per i nuovi piani pubblici di diversificazione economica. Con il budget 2013 il governo Saudita ha stanziato fondi necessari per la costruzione di 5 nuove citta' mediche e di 19 ospedali, mentre la King Abdallah City for Atomic and Renewable Energy (KA-CARE) ha annunciato un piano da 109 mld di dollari per la copertura, entro il 2030, di un terzo del fabbisogno energetico nazionale da fonti rinnovabili. A guidare le imprese Confindustria, con il presidente del Comitato tecnico per l'internazionalizzazione Paolo Zegna ed il vicepresidente e presidente della Piccola Industria Alberto Baban; poi il presidente dell'ice Riccardo Monti, il presidente e a.d del Gse, Nando Pasquali, e la Simest con l'a.d Massimo D'Aiuto. RUB 01-MAR-14 12:12 NNNN Ansa 18: A N S A / Sis t e m a I t a li a p u n t a s u A r a b i a, i n c o n t ri d' a ff a ri Confindustria, ora obiettivi concreti; Calenda,strada strategica (dell'inviato Paolo Rubino) (ANSA) - ROMA, 3 MAR - Ottocento incontri d'affari tra 70 aziende italiane e 120 saudite: e' affollato il salone del Council of Saudi Chambers, a Riyad. E si parla il linguaggio concreto degli imprenditori, si stringono intese. Il "sistema Italia" e' tornato nella capitale saudita, quattro anni dopo la missione che ha aperto la strada nel 2010, e questa volta con obiettivi precisi, un focus in tre settori su cui il governo saudita ha scommesso miliardi per diversificare una economia fino ad oggi troppo dipendente dal petrolio. Imprese guidate da Confindustria in una missione promossa dai ministeri dello Sviluppo e degli Esteri, organizzata dagli industriali con l'ice e con la collaborazione della Simest e del

19 Gse, il gestore dei servizi energetici, sceso in campo per accompagnare le nostre imprese a cogliere le opportunita' di un piano da 109 miliardi di dollari per la copertura da fonti rinnovabili di un terzo del fabbisogno energetico saudita. Poi c'e' il fronte delle grandi infrastrutture, che punta sui nuovi progetti annunciati quest'anno per 66 miliardi di dollari. Ed il settore sanitario-medicale che guarda alle opportunita' legate alla costruzione di 5 nuove 'citta' mediche' e 19 ospedali. Sei banche affiancano una delegazione di oltre 160 persone. La risposta saudita? "Ci domandiamo come mai l'italia qui da noi non sia gia' molto piu' forte" dice il direttore generale dalla investment authority Sagia, Faisal Barafat, che elenca i vantaggi messi in campo: fisco, finanziamenti a tasso zero, prezzo quasi simbolico dei terreni, burocrazia snella. "Ci sono interessi strategici per entrambi i Paesi", "l'autentica possibilita' di far nascere una partnership", e' il messaggio che arriva dal viceministro per lo Sviluppo economico, Carlo Calenda, il punto di riferimento nel governo per la promozione delle imprese all'estero, rimasto a Roma per la coincidenza di tempi con la nascita del nuovo governo con cui proseguira' il suo impegno: "C'e' - sottolinea - una fortissima complementarieta'" tra i due sistemi economici. A Riyad lo hanno capito: "Potete offrirci cose di cui qui abbiamo molto bisogno", dice il presidente del consiglio delle Camere di Commercio Arabe, Yussef Al Maimani. L'Arabia Saudita offre risorse, mercato, spazi. Alle imprese straniere chiede esperienza, competenze, qualita'. Cosi' ci sono tante opportunita' che "e' difficile scegliere", dice Paolo Zegna, l'industriale a cui la Confindustria di Giorgio Squinzi ha affidato il dossier chiave dell'internazionalizzazione: "In Arabia Saudita avevamo aperto una strada nel 2010, siamo tornati su obiettivi concreti con 70 aziende, imprenditori che potranno poi fare da testimoni delle opportunita' che si stanno creando". Le 'grandi' hanno posto le basi, con questa nuova missione si apre spazio anche alle piu' piccole: cosi' a Riyad e' venuto anche Albero Baban, il presidente della Piccola Industria di Confindustria: "Andare a conquistare nuovi mercati oggi e' fondamentale. Non dobbiamo piu' parlare solo di business ma cominciare a raccontare il nostro Paese: e' una grande opportunita'". E' soddisfatto il presidente dell'ice, Riccardo Monti: "Questo e' un Paese che deve essere frequentato di piu' dalle imprese italiane". Mentre l'ambasciatore italiano Mario Boffo racconta "Destinazione Italia" e invita istituzioni e imprese saudite "ad avere sempre piu' dialogo" con l'italia.(ansa). RUB 03-MAR-14 18:18 NNNN

20 Ansa 12: A N S A / C o n fi n d u s t ri a p u n t a s u m is si o n i e s t e r o,'r e n z i a cc e l e ri' Bene conferma Calenda. Riyad 'un successo';ice,serve export-bank (dell'inviato Paolo Rubino) (ANSA) - RIYAD, 4 MAR - Dall'Arabia Saudita, dove si trovano per la missione partita ieri, gli imprenditori auspicano un programma piu' intenso di missioni mirate all'estero, promuovono la continuita' al Governo con la conferma del viceministro Carlo Calenda sul dossier internazionalizzazione, ed al nuovo premier chiedono: "Bisogna crederci di piu'". Lo dice Paolo Zegna, l'industriale a cui il presidente di Confindustria Giorgio Squinzi ha affidato il lavoro di promuovere le imprese italiane all'estero. L'energia di Renzi? "Vorremmo cominciare a sentirlo parlare di internazionalizzazione. Avremmo anche desiderato un ministero dell'internazionalizzazione, sia di attrazione degli investimenti dall'estero sia per aprire nuove strade alle nostre imprese. Troppo poco se ne parla, molto ancora si puo' fare" anche se "e' la soluzione ai problemi di un mercato interno stagnante". La conferma di Calenda allo Sviluppo economico? "Con lui abbiamo fatto un bellissimo lavoro sotto il governo Letta e siamo felici che sia di nuovo a bordo: e' un pragmatico, e' questo e' qualcosa che le nostre controparti gradiscono". Ma, avverte Zegna, anche se "abbiamo raddoppiato il budget per la promozione rispetto ad un anno fa, e non possiamo certo lamentarci" il nuovo governo puo' fare ancora di piu': "Siamo molto indietro rispetto a Spagna, Germania, Francia " Servono "azioni efficaci", e le risorse per renderle "piu' forti, piu' visibili. Abbiamo bisogno di promuovere il nostro Paese". E di accelerare sul nuovo modello di missioni "mirate, focalizzate, piu' specialistiche. Dovremmo semplicemente farne di piu', e con ancora piu' aziende" delle 70 portate oggi in Arabia Saudita in una missione definita un successo, da industriali e istituzioni. E' soddisfatto dei risultati a Riyad anche il vicepresidente di Confindustria Alberto Baban, presidente della 'Piccola' di via dell'astronomia: "Qui - dice - c'e' sia una possibilita' di mercato che di investitori, due cose che in Italia mancano". Passare "da missioni di sistema a missioni sistematiche sarebbe la prima cosa da fare", perche' "il fatto di farsi veder in maniera saltuaria non funziona. Individuati i Paesi target bisogna costruire un ponte informativo e di presenza continua". Comunque, "bisogna accelerare, cambiare approccio, fare molto di piu'". Anche Baban condivide il giudizio sulla conferma di Carlo Calenda sul dossier internazionalizzazione: fatto "straordinariamente positivo, perche' l'avvicendamento continuo al governo e' sempre stato un debole del nostro sistema Paese. Oggi ci serve molta rapidita', e servono competenza e conoscenze: ogni volta che si ricomincia da zero si perde tutto". Anche per il presidente dell'ice, Riccardo Monti, "il modello di missioni mirate e' sicuramente la direzione giusta". Intanto, dopo la messa a punto degli strumenti per il sostegno delle imprese all'estero, con Ice, Sace, Simest, "l'assetto ormai e'

21 definito e' c'e' un ottimo livello di collaborazione: il passo successivo deve essere quello di potenziare fortemente gli strumenti di export financing di cui c'e' gran bisogno". La priorita' da chiedere al governo Renzi? "La rapida creazione di una vera e propria export bank anche per l'italia".(ansa). RUB 04-MAR-14 12:46 NNNN Ansa 13: E n e r g i a : G s e c o n 3 4 i m p r e s e a R i y a d,f a r o s u p i a n o ri n n o v a b ili Pasquali,buone premesse;novita' elettrodotti sauditi verso Europa (ANSA) - RIYAD, 4 MAR - - Il Gse, con 34 imprese delle rinnovabili a Riyad nell'ambito della missione imprenditoriale in Arabia Saudita partita ieri, ''ha posto le basi per un proficuo scambio di collaborazione'', spiega il presidente e a.d Nando Pasquali, con Ka-Care, l'agenzia saudita per l'approvvigionamento di energia. E' l'ente che gestisce un piano di sviluppo da 109 miliardi di dollari, che muovera' i primi passi operativi dal prossimo luglio, con i primi appalti, per portare le rinnovabili a coprire un terzo del fabbisogno energetico saudita nel ''Abbiamo trovato terreno fertile - spiega Pasquali -. I sauditi hanno dimostrato grande desiderio di entrare in contatto con aziende che sanno essere tra le leader del settore''. Un primo e immediato risultato ''e' la richiesta di Ka-Care di venire in Italia presto, gia' prima di luglio''. E ''le premesse sono molto molto buone, ottime''. ''Un'altra novita' emersa dal confronto a Riyad'', aggiunge Pasquali, ''e' che l'arabia Saudita potrebbe mettere a disposizione di altri Paesi non solo il petrolio ma anche la produzione di energia elettrica con elettrodotti fino alla costa mediterranea che potrebbero portare energia in Italia e tutta Europa''. Tra le imprese del settore che partecipano alla missione a Riyad 'grandi' come Enel Green Power ed esempi di eccellenza della media e piccola industria italiana. ''Abbiamo creato per il Gse la rete di monitoraggio della produzione e dell'immissione in rete di energia qui abbiamo trovato un forte interesse che si e' gia' concretizzato in due accordi di partnership'', racconta, per esempio, l'imprenditore Alberto Borchiellini.(ANSA). RUB/PAT 04-MAR-14 13:00 NNNN

22 Rassegna Stampa Da 01 marzo 2014 a 10 marzo 2014

23 Rassegna Stampa CONFINDUSTRIA SECOLO D'ITALIA 08/03/ QUOTIDIANO ENERGIA 06/03/ SOLE 24 ORE 05/03/ SOLE 24 ORE 04/03/ SOLE 24 ORE 04/03/ MESSAGGERO 04/03/ SOLE 24 ORE 02/03/ SOLE 24 ORE 02/03/ Il "sistema Italia" punta sull`arabia: 800 incontri d`affari Redazione La missione. Il Gse in Arabia: "faro" sulle Fer Redazione Patto tra imprese per le rinnovabili = Italia-Arabia Saudita: patto tra imprese nelle energie verdi Nicoletta Picchio Intervista a Riccardo Monti - L`Arabia sta cambiando il Paese deve investire lì Nicoletta Picchio Dal medicale alle infrastrutture: il sistema Italia torna nel Golfo Nicoletta Picchio Il sistema Italia punta sull`arabia: missione con 800 incontri d`affari Redazione Pmi a caccia di mercati alternativi Nicoletta Picchio La diplomazia fatta dalle imprese Redazione I

24 SECOLO D'ITALIA Edizione del: 08/03/14 Dir. Resp.: Marcello De Angelis Estratto da pag.: 5 Sezione: CONFINDUSTRIA Tiratura: n.d. Diffusione: n.d. Lettori: n.d. Foglio: 1/ Servizi di Media Monitoring Peso: 18% 2 Il presente documento è ad uso esclusivo del committente.

25 Edizione del: 06/03/14 Dir. Resp.: n.d. Estratto da pag.: 5 Sezione: CONFINDUSTRIA Tiratura: n.d. Diffusione: n.d. Lettori: n.d. Foglio: 1/ Servizi di Media Monitoring Peso: 21% 3 Il presente documento è ad uso esclusivo del committente.

26 Edizione del: 05/03/14 Dir. Resp.: Roberto Napoletano Estratto da pag.: 41 Sezione: CONFINDUSTRIA Tiratura: Diffusione: Lettori: Foglio: 1/ Servizi di Media Monitoring Peso: 1-1%,41-32% 4 Il presente documento è ad uso esclusivo del committente.

27 Edizione del: 05/03/14 Estratto da pag.: 41 Sezione: CONFINDUSTRIA Foglio: 2/ Servizi di Media Monitoring Peso: 1-1%,41-32% 5 Il presente documento è ad uso esclusivo del committente.

28 Edizione del: 04/03/14 Dir. Resp.: Roberto Napoletano Estratto da pag.: 8 Sezione: CONFINDUSTRIA Tiratura: Diffusione: Lettori: Foglio: 1/ Servizi di Media Monitoring Peso: 16% 6 Il presente documento è ad uso esclusivo del committente.

29 Edizione del: 04/03/14 Dir. Resp.: Roberto Napoletano Estratto da pag.: 8 Sezione: CONFINDUSTRIA Tiratura: Diffusione: Lettori: Foglio: 1/ Servizi di Media Monitoring Peso: 13% 7 Il presente documento è ad uso esclusivo del committente.

30 Edizione del: 04/03/14 Dir. Resp.: Virman Cusenza Estratto da pag.: 19 Sezione: CONFINDUSTRIA Tiratura: Diffusione: Lettori: Foglio: 1/ Servizi di Media Monitoring Peso: 17% 8 Il presente documento è ad uso esclusivo del committente.

31 Edizione del: 02/03/14 Dir. Resp.: Roberto Napoletano Estratto da pag.: 17 Sezione: CONFINDUSTRIA Tiratura: Diffusione: Lettori: Foglio: 1/ Servizi di Media Monitoring Peso: 33% 9 Il presente documento è ad uso esclusivo del committente.

32 Edizione del: 02/03/14 Estratto da pag.: 17 Sezione: CONFINDUSTRIA Foglio: 2/ Servizi di Media Monitoring Peso: 33% 10 Il presente documento è ad uso esclusivo del committente.

33 Edizione del: 02/03/14 Dir. Resp.: Roberto Napoletano Estratto da pag.: 14 Sezione: CONFINDUSTRIA Tiratura: Diffusione: Lettori: Foglio: 1/ Servizi di Media Monitoring Peso: 6% 11 Il presente documento è ad uso esclusivo del committente.

34 Sistema Italia punta su Arabia, 800 incontri d'affari Confindustria, ora o biettivi concreti; Calenda, strada strategica Paolo Zegna, responsabile per l'internazionalizzazione di Confindustria (s) con Abdullah Al-Mobty, chairman del Council of Saudi Chambers (d), durante il Forum economico Italia-Arabia Saudita a Riyad

35 03 marzo, 19:59 (dell'inviato Paolo Rubino) (ANSAmed) - ROMA - Ottocento incontri d'affari tra 70 aziende italiane e 120 saudite: è affollato il salone del Council of Saudi Chambers, a Riyad. E si parla il linguaggio concreto degli imprenditori, si stringono intese. Il "sistema Italia" è tornato nella capitale saudita, quattro anni dopo la missione che ha aperto la strada nel 2010, e questa volta con obiettivi precisi, un focus in tre settori su cui il governo saudita ha scommesso miliardi per diversificare una economia fino ad oggi troppo dipendente dal petrolio. Imprese guidate da Confindustria in una missione promossa dai ministeri dello Sviluppo e degli Esteri, organizzata dagli industriali con l'ice e con la collaborazione della Simest e del Gse, il gestore dei servizi energetici, sceso in campo per accompagnare le nostre imprese a cogliere le opportunità di un piano da 109 miliardi di dollari per la copertura da fonti rinnovabili di un terzo del fabbisogno energetico saudita. Poi c'è il fronte delle grandi infrastrutture, che punta sui nuovi progetti annunciati quest'anno per 66 miliardi di dollari. Ed il settore sanitario-medicale che guarda alle opportunità legate alla costruzione di 5 nuove "città mediche" e 19 ospedali. Sei banche affiancano una delegazione di oltre 160 persone. La risposta saudita? "Ci domandiamo come mai l'italia qui da noi non sia già molto più forte", dice il direttore generale dalla investment authority Sagia, Faisal Barafat, che elenca i vantaggi messi in campo: fisco, finanziamenti a tasso zero, prezzo quasi simbolico dei terreni, burocrazia snella. "Ci sono interessi strategici per entrambi i Paesi", "l'autentica possibilità di far nascere una partnership", è il messaggio che arriva dal viceministro per lo Sviluppo economico, Carlo Calenda, il punto di riferimento nel governo per la promozione delle imprese all'estero, rimasto a Roma per la coincidenza di tempi con la nascita del nuovo governo con cui proseguirà il suo impegno: "C'è - sottolinea - una fortissima complementarietà" tra i due sistemi economici. A Riyad lo hanno capito: "Potete offrirci cose di cui qui abbiamo molto bisogno", dice il presidente del consiglio delle Camere di Commercio Arabe, Yussef Al Maimani. L'Arabia Saudita offre risorse, mercato, spazi. Alle imprese straniere chiede esperienza, competenze, qualità. Così ci sono tante opportunità che "è difficile scegliere", dice Paolo Zegna, l'industriale a cui la Confindustria di Giorgio Squinzi ha affidato il dossier chiave dell'internazionalizzazione: "In Arabia Saudita avevamo aperto una strada nel 2010, siamo tornati su obiettivi concreti con 70 aziende, imprenditori che potranno poi fare da testimoni delle opportunità che si stanno creando". Le "grandi" hanno posto le basi, con questa nuova missione si apre spazio anche alle più piccole: così a Riyad è venuto anche Albero Baban, il presidente della Piccola Industria di Confindustria: "Andare a conquistare nuovi mercati oggi è fondamentale. Non dobbiamo più parlare solo di business ma cominciare a raccontare il nostro Paese: è una grande opportunità". E' soddisfatto il presidente dell'ice, Riccardo Monti: "Questo è un Paese che deve essere frequentato di più dalle imprese italiane". Mentre l'ambasciatore italiano Mario Boffo racconta "Destinazione Italia" e invita istituzioni e imprese saudite "ad avere sempre più dialogo" con l'italia. (ANSAmed).

36 Indice Ansa :12 Imprese: missione in Arabia, l'italia punta su Riyad 1 Ansa :18 ANSA/ Sistema Italia punta su Arabia, 800 incontri d'affari 1 Ansa :46 ANSA/ Confindustria punta su missioni estero,'renzi acceleri' 2 Ansa :00 Energia:Gse con 34 imprese a Riyad,faro su piano rinnovabili 4

37 Ansa 12: I m p r e s e : m issi o n e i n A r a b i a, l' I t a li a p u n t a s u Ri y a d Nel mirino piano rinnovabili da 109 mld dlr e le 5 citta' mediche (ANSA) - ROMA, 1 MAR - Le imprese italiane puntano sulle risorse che il governo saudita ha messo in campo per lo sviluppo di 'citta' mediche' e ospedali, energie rinnovabili, nuove infrastrutture. Opportunita' che portano, dal prossimo 3 marzo, 70 aziende, 3 associazioni imprenditoriali e 6 istituti bancari, per un totale di oltre 160 partecipanti, in Arabia Saudita per una missione imprenditoriale, che parte da Riyad e fara' tappa a Jeddah, promossa dai ministeri dello Sviluppo economico e degli Esteri e organizzata da Confindustria e Ice in collaborazione con Gse e Simest. Nel mirino degli imprenditori italiani dalle clean technologies, al medicale e alle grandi infrastrutture: settori che offrono oggi in Arabia rilevanti opportunita' per le nostre imprese anche per i nuovi piani pubblici di diversificazione economica. Con il budget 2013 il governo Saudita ha stanziato fondi necessari per la costruzione di 5 nuove citta' mediche e di 19 ospedali, mentre la King Abdallah City for Atomic and Renewable Energy (KA-CARE) ha annunciato un piano da 109 mld di dollari per la copertura, entro il 2030, di un terzo del fabbisogno energetico nazionale da fonti rinnovabili. A guidare le imprese Confindustria, con il presidente del Comitato tecnico per l'internazionalizzazione Paolo Zegna ed il vicepresidente e presidente della Piccola Industria Alberto Baban; poi il presidente dell'ice Riccardo Monti, il presidente e a.d del Gse, Nando Pasquali, e la Simest con l'a.d Massimo D'Aiuto. RUB 01-MAR-14 12:12 NNNN Ansa 18: A N S A / Sis t e m a I t a li a p u n t a s u A r a b i a, i n c o n t ri d' a ff a ri Confindustria, ora obiettivi concreti; Calenda,strada strategica (dell'inviato Paolo Rubino) (ANSA) - ROMA, 3 MAR - Ottocento incontri d'affari tra 70 aziende italiane e 120 saudite: e' affollato il salone del Council of Saudi Chambers, a Riyad. E si parla il linguaggio concreto degli imprenditori, si stringono intese. Il "sistema Italia" e' tornato nella capitale saudita, quattro anni dopo la missione che ha aperto la strada nel 2010, e questa volta con obiettivi precisi, un focus in tre settori su cui il governo saudita ha scommesso miliardi per diversificare una economia fino ad oggi troppo dipendente dal petrolio. Imprese guidate da Confindustria in una missione promossa dai ministeri dello Sviluppo e degli Esteri, organizzata dagli industriali con l'ice e con la collaborazione della Simest e del

38 Gse, il gestore dei servizi energetici, sceso in campo per accompagnare le nostre imprese a cogliere le opportunita' di un piano da 109 miliardi di dollari per la copertura da fonti rinnovabili di un terzo del fabbisogno energetico saudita. Poi c'e' il fronte delle grandi infrastrutture, che punta sui nuovi progetti annunciati quest'anno per 66 miliardi di dollari. Ed il settore sanitario-medicale che guarda alle opportunita' legate alla costruzione di 5 nuove 'citta' mediche' e 19 ospedali. Sei banche affiancano una delegazione di oltre 160 persone. La risposta saudita? "Ci domandiamo come mai l'italia qui da noi non sia gia' molto piu' forte" dice il direttore generale dalla investment authority Sagia, Faisal Barafat, che elenca i vantaggi messi in campo: fisco, finanziamenti a tasso zero, prezzo quasi simbolico dei terreni, burocrazia snella. "Ci sono interessi strategici per entrambi i Paesi", "l'autentica possibilita' di far nascere una partnership", e' il messaggio che arriva dal viceministro per lo Sviluppo economico, Carlo Calenda, il punto di riferimento nel governo per la promozione delle imprese all'estero, rimasto a Roma per la coincidenza di tempi con la nascita del nuovo governo con cui proseguira' il suo impegno: "C'e' - sottolinea - una fortissima complementarieta'" tra i due sistemi economici. A Riyad lo hanno capito: "Potete offrirci cose di cui qui abbiamo molto bisogno", dice il presidente del consiglio delle Camere di Commercio Arabe, Yussef Al Maimani. L'Arabia Saudita offre risorse, mercato, spazi. Alle imprese straniere chiede esperienza, competenze, qualita'. Cosi' ci sono tante opportunita' che "e' difficile scegliere", dice Paolo Zegna, l'industriale a cui la Confindustria di Giorgio Squinzi ha affidato il dossier chiave dell'internazionalizzazione: "In Arabia Saudita avevamo aperto una strada nel 2010, siamo tornati su obiettivi concreti con 70 aziende, imprenditori che potranno poi fare da testimoni delle opportunita' che si stanno creando". Le 'grandi' hanno posto le basi, con questa nuova missione si apre spazio anche alle piu' piccole: cosi' a Riyad e' venuto anche Albero Baban, il presidente della Piccola Industria di Confindustria: "Andare a conquistare nuovi mercati oggi e' fondamentale. Non dobbiamo piu' parlare solo di business ma cominciare a raccontare il nostro Paese: e' una grande opportunita'". E' soddisfatto il presidente dell'ice, Riccardo Monti: "Questo e' un Paese che deve essere frequentato di piu' dalle imprese italiane". Mentre l'ambasciatore italiano Mario Boffo racconta "Destinazione Italia" e invita istituzioni e imprese saudite "ad avere sempre piu' dialogo" con l'italia.(ansa). RUB 03-MAR-14 18:18 NNNN

39 Ansa 12: A N S A / C o n fi n d u s t ri a p u n t a s u m is si o n i e s t e r o,'r e n z i a cc e l e ri' Bene conferma Calenda. Riyad 'un successo';ice,serve export-bank (dell'inviato Paolo Rubino) (ANSA) - RIYAD, 4 MAR - Dall'Arabia Saudita, dove si trovano per la missione partita ieri, gli imprenditori auspicano un programma piu' intenso di missioni mirate all'estero, promuovono la continuita' al Governo con la conferma del viceministro Carlo Calenda sul dossier internazionalizzazione, ed al nuovo premier chiedono: "Bisogna crederci di piu'". Lo dice Paolo Zegna, l'industriale a cui il presidente di Confindustria Giorgio Squinzi ha affidato il lavoro di promuovere le imprese italiane all'estero. L'energia di Renzi? "Vorremmo cominciare a sentirlo parlare di internazionalizzazione. Avremmo anche desiderato un ministero dell'internazionalizzazione, sia di attrazione degli investimenti dall'estero sia per aprire nuove strade alle nostre imprese. Troppo poco se ne parla, molto ancora si puo' fare" anche se "e' la soluzione ai problemi di un mercato interno stagnante". La conferma di Calenda allo Sviluppo economico? "Con lui abbiamo fatto un bellissimo lavoro sotto il governo Letta e siamo felici che sia di nuovo a bordo: e' un pragmatico, e' questo e' qualcosa che le nostre controparti gradiscono". Ma, avverte Zegna, anche se "abbiamo raddoppiato il budget per la promozione rispetto ad un anno fa, e non possiamo certo lamentarci" il nuovo governo puo' fare ancora di piu': "Siamo molto indietro rispetto a Spagna, Germania, Francia " Servono "azioni efficaci", e le risorse per renderle "piu' forti, piu' visibili. Abbiamo bisogno di promuovere il nostro Paese". E di accelerare sul nuovo modello di missioni "mirate, focalizzate, piu' specialistiche. Dovremmo semplicemente farne di piu', e con ancora piu' aziende" delle 70 portate oggi in Arabia Saudita in una missione definita un successo, da industriali e istituzioni. E' soddisfatto dei risultati a Riyad anche il vicepresidente di Confindustria Alberto Baban, presidente della 'Piccola' di via dell'astronomia: "Qui - dice - c'e' sia una possibilita' di mercato che di investitori, due cose che in Italia mancano". Passare "da missioni di sistema a missioni sistematiche sarebbe la prima cosa da fare", perche' "il fatto di farsi veder in maniera saltuaria non funziona. Individuati i Paesi target bisogna costruire un ponte informativo e di presenza continua". Comunque, "bisogna accelerare, cambiare approccio, fare molto di piu'". Anche Baban condivide il giudizio sulla conferma di Carlo Calenda sul dossier internazionalizzazione: fatto "straordinariamente positivo, perche' l'avvicendamento continuo al governo e' sempre stato un debole del nostro sistema Paese. Oggi ci serve molta rapidita', e servono competenza e conoscenze: ogni volta che si ricomincia da zero si perde tutto". Anche per il presidente dell'ice, Riccardo Monti, "il modello di missioni mirate e' sicuramente la direzione giusta". Intanto, dopo la messa a punto degli strumenti per il sostegno delle imprese all'estero, con Ice, Sace, Simest, "l'assetto ormai e'

40 definito e' c'e' un ottimo livello di collaborazione: il passo successivo deve essere quello di potenziare fortemente gli strumenti di export financing di cui c'e' gran bisogno". La priorita' da chiedere al governo Renzi? "La rapida creazione di una vera e propria export bank anche per l'italia".(ansa). RUB 04-MAR-14 12:46 NNNN Ansa 13: E n e r g i a : G s e c o n 3 4 i m p r e s e a R i y a d,f a r o s u p i a n o ri n n o v a b ili Pasquali,buone premesse;novita' elettrodotti sauditi verso Europa (ANSA) - RIYAD, 4 MAR - - Il Gse, con 34 imprese delle rinnovabili a Riyad nell'ambito della missione imprenditoriale in Arabia Saudita partita ieri, ''ha posto le basi per un proficuo scambio di collaborazione'', spiega il presidente e a.d Nando Pasquali, con Ka-Care, l'agenzia saudita per l'approvvigionamento di energia. E' l'ente che gestisce un piano di sviluppo da 109 miliardi di dollari, che muovera' i primi passi operativi dal prossimo luglio, con i primi appalti, per portare le rinnovabili a coprire un terzo del fabbisogno energetico saudita nel ''Abbiamo trovato terreno fertile - spiega Pasquali -. I sauditi hanno dimostrato grande desiderio di entrare in contatto con aziende che sanno essere tra le leader del settore''. Un primo e immediato risultato ''e' la richiesta di Ka-Care di venire in Italia presto, gia' prima di luglio''. E ''le premesse sono molto molto buone, ottime''. ''Un'altra novita' emersa dal confronto a Riyad'', aggiunge Pasquali, ''e' che l'arabia Saudita potrebbe mettere a disposizione di altri Paesi non solo il petrolio ma anche la produzione di energia elettrica con elettrodotti fino alla costa mediterranea che potrebbero portare energia in Italia e tutta Europa''. Tra le imprese del settore che partecipano alla missione a Riyad 'grandi' come Enel Green Power ed esempi di eccellenza della media e piccola industria italiana. ''Abbiamo creato per il Gse la rete di monitoraggio della produzione e dell'immissione in rete di energia qui abbiamo trovato un forte interesse che si e' gia' concretizzato in due accordi di partnership'', racconta, per esempio, l'imprenditore Alberto Borchiellini.(ANSA). RUB/PAT 04-MAR-14 13:00 NNNN

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