Per un efficace utilizzo dei risultati di apprendimento: spunti e piste di lavoro
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- Annalisa Paolini
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1 Varese 5 dicembre 2011 Per un efficace utilizzo dei risultati di apprendimento: spunti e piste di lavoro Nadia Colombo
2 INDICE Le finalità della misurazione degli apprendimenti Come usare i quadri di riferimento Come usare le prove Come usare i dati Possibili letture dei dati Analisi dei risultati: alcune esempi e indicazioni operative Nadia Colombo 2
3 LE FINALITA DELLA MISURAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI Decreto Legislativo 286/2004 Effettuare verifiche periodiche e sistematiche sulle conoscenze e abilità degli allievi e sulla qualità del sistema educativo avendo come fine il progressivo miglioramento e l armonizzazione della qualità del sistema di istruzione Valutazione di sistema Misurare l efficacia e l efficienza del sistema scolastico nazionale, monitorandone i risultati, definiti in termini di livelli di apprendimento degli studenti, misurati in un quadro di riferimento condiviso Indicatori di base Indicatori di contesto Indicatori di tendenza Strumento diagnostico per le scuole Fornire un ampia base informativa per condurre un analisi non autoreferenziale Analizzare la capacità di far acquisire competenze essenziali Diagnosticare in modo trasparente punti di forza e di debolezza su cui intervenire Avviare una riflessione su possibili ricadute didattiche Nadia Colombo 3
4 LA RILEVAZIONE INVALSI COME STRUMENTO DIAGNOSTICO per la SCUOLA QUADRI DI RIFERIMENTO (nazionali e internazionali) PROVE RISULTATI (Rapporti nazionali e dati di scuola) Nadia Colombo 4
5 COME USARE I QUADRI DI RIFERIMENTO? Per rimettere a fuoco gli obiettivi del percorso di insegnamento Per acquisire consapevolezza delle caratteristiche del nostro insegnamento Per riequilibrare le diverse componenti del nostro insegnamento Per costruire percorsi di apprendimento più efficaci Nadia Colombo 5
6 INDICAZIONI PER LA DIDATTICA Quali spunti i Quadri di riferimento possono offrire alla riflessione didattica in funzione di una progettazione efficace del curricolo? Forniscono un indicazione sulle aree del curricolo strategiche, essenziali ed irrinunciabili, da presidiare Individuano in modo chiaro i nuclei fondanti della disciplina Saperi irrinunciabili Processi cognitivi su cui focalizzare l attenzione Competenze essenziali da perseguire Progettare / ristrutturare il curricolo assumendo quali criteri di fondo l organicità e l essenzialità concentrare l impegno su poche essenziali competenze; una sovrabbondanza di contenuti e proposte può rendere meno salde, sicure e profonde le competenze, disorientare anziché orientare Nadia Colombo 6
7 INDICAZIONI PER LA DIDATTICA Propongono una concezione funzionale di disciplina: focus sulle competenze Orientare la didattica in direzione di un utilizzo degli apprendimenti scolastici in contesti di vita reale, per garantire alla scuola un baricentro fondato non sulla mera trasmissione di conoscenze significatività, non autoreferenzialità e finalizzazione formativa degli apprendimenti Pongono l attenzione su aree di contenuto/di processo nuove Avviare un confronto sull opportunità di ripensare i curricoli disciplinare in termini di un giusto equilibrio tra aree più tradizionali ed aree innovative (es.: non solo numeri e spazio e figure, ma anche funzioni e previsioni e dati e prervisioni; non solo abilità procedurali, ma anche strategiche e argomentative) Nadia Colombo 7
8 INDICAZIONI PER LA DIDATTICA Associano alla valutazione di aree cognitive riferibili a precisi ambiti disciplinari la rilevazione di competenze di carattere più generale, sviluppate trasversalmente al curricolo come, ad esempio, la capacità di risolvere problemi, comunicare in modo efficace, di argomentare Avviare una riflessione sulla possibilità/potenzialità di una didattica interdisciplinare attenta a coniugare l acquisizione di saperi disciplinari con quella di competenze trasversali. Il tema della continuità orizzontale del curricolo è, del resto, presente tanto nelle Indicazioni per il primo ciclo, quanto nel documento sull obbligo assi culturali/competenze chiave Prospettano delle opzioni metodologiche da privilegiare: approccio per problemi, laboratoriale, per esplorazione e scoperta, metacognitivo. Nadia Colombo 8
9 UN ESEMPIO: I diversi aspetti dell apprendimento della matematica Numeri Spazio e figure Relazioni e funzioni Dati, previsioni MATEMATICA concetti algoritmi rappresentazione problemi comunicazione Apprendimento concettuale Apprendimento algoritmico Gestione delle rappresentazioni Apprendimento di strategie Apprendimento comunicativo Nadia Colombo 9
10 Alcune considerazioni: Nella prassi didattica spesso l 'insegnamento (e l'apprendimento) si concentra esclusivamente sull'aspetto procedurale, lasciando in ombra anche quello concettuale OCSE-Pisa si interessa soprattutto agli altri tre aspetti Non basta l'acquisizione dell'abilità procedurale perché un ragazzo acquisisca anche il significato di quello che fa e sia capace di utilizzare gli strumenti che la matematica gli offre APPRENDIMENTO STRATEGICO Quale è il ruolo assegnato ai problemi (problematizzazione, modellizzazione) nell'insegnamento-apprendimento della matematica nelle nostre scuole? APPRENDIMENTO COMUNICATIVO l argomentazione Quale è il ruolo assegnato all argomentazione nell'insegnamento-apprendimento della matematica nelle nostre scuole? Nadia Colombo 10
11 ALCUNI SPUNTI OPERATIVI RILETTURA DELLA PROGRAMMAZIONE ALLA LUCE DEI QDR La programmazione è di scuola o di classe? Nella programmazione, così come strutturata, sono facilmente individuabili gli ambiti e i processi oggetti di valutazione nelle rilevazioni INVALSI sia per italiano che per matematica? Le conoscenze e le abilità testate dall INVALSI sono congruenti o discordanti rispetto a quelle previste come esito di apprendimento all interno della programmazione di scuola? Se discordanti, in che misura e per quali aspetti? Si possono ipotizzare modifiche o integrazioni? Operativamente, come proporre, all interno della propria scuola, questa attività di riflessione sul curricolo e sugli esiti di apprendimento attesi: Chi coinvolgere? Quando? Con quali modalità? Nadia Colombo 11
12 COME USARELE PROVE? per costruire strumenti valutativi efficaci rivolgendo particolare attenzione a gli oggetti della rilevazione la struttura delle prove le tipologie di quesiti le modalità di correzione l attribuzione dei punteggi Nadia Colombo 12
13 ANALIZZARE e VALUTARE una PROVA a. COSA SI VALUTA: conoscenze, abilità e competenze accertate con la prova L oggetto di rilevazione (conoscenze e competenze) è rilevante/ essenziale/ strategico? Confronto con le Indicazioni / con il curricolo d Istituto b. COME SI VALUTA: format degli item La prova è strutturata in modo formalmente corretto? La tipologia degli item è appropriata rispetto alle conoscenze/competenze che si intendono accertare? c. COMPLESSITA DELLA PROVA E COMPETENZA DEGLI ALUNNI La prova consente di rilevare differenti livelli di competenza? Modificare sistematicamente gli elementi che influiscono sulla difficoltà di un compito per cogliere diversi livelli di competenza Nadia Colombo 13
14 PER COSTRUIRE PROVE OGGETTIVE: ALCUNE INDICAZIONI OPERATIVE Definire l oggetto della prova: Individuare le competenze e le conoscenze che si intendono testare Individuare le competenze implicate nella risoluzione del compito Mettere a fuoco le conoscenze (dichiarative e/o procedurali, di carattere specificatamente disciplinare e/o di carattere trasversale) presupposte Individuare i processi cognitivi/ metacognitivi che lo studente deve attivare nel processo risolutivo; Definire quali prove dovrebbe dare lo studente per dimostrare di essere in grado di comprendere la natura del compito, di procedere verso una soluzione, di riflettere sulle operazioni che sta svolgendo, di comunicare i risultati a cui è giunto (OPERALIZZAZIONE) Nadia Colombo 14
15 Definire il livello di complessità della prova Valutare il carattere non routinario, non ordinario del compito Valutare il grado di familiarità del compito proposto rispetto alle conoscenze e alle esperienze degli alunni Valutare il grado di integrazione tra diverse competenze e tra diversi ambiti di conoscenza richiesti dal compito Valutare il grado di realtà e di autenticità del compito proposto Valutare se tipologia di ragionamento, qualità dei processi cognitivi, competenze richieste per la risoluzione del compito sono ben calibrati Definire la struttura della prova Individuare la porzione di mondo e lo scenario specifico in cui situare il compito Selezionare il materiale stimolo iniziale Selezionare la tipologia di quesito: quesiti a scelta multipla semplice, vero-falso, quesiti aperti a risposta univoca, quesiti aperti a risposta breve e articolata Valutare l adeguatezza della tipologia del quesito rispetto a ciò che si intende rilevare attraverso la prova Nadia Colombo 15
16 COME USARE I RISULTATI NAZIONALI/REGIONALI E DI SCUOLA? Per migliorare l efficacia dell azione educativa e la qualità degli apprendimenti Individuare aspetti di qualità da mantenere e rafforzare Individuare elementi di criticità su cui intervenire Apprezzare il valore aggiunto realizzato Promuovere i processi di autovalutazione di istituto Migliorare i processi di valutazione Nadia Colombo 16
17 LA RESTITUZIONE DEI DATI Pubblicazione di una Sintesi dei primi risultati e di un Rapporto nazionale basato sui dati delle classi campione (somministrazione delle prove e imputazione delle risposte a cura di un osservatore esterno) Analisi effettuate solo su dati aggregati in modo da garantire pienamente l anonimato dei singoli allievi e delle singole scuole. Analisi che forniscono un quadro generale dei livelli di apprendimento degli studenti italiani Restituzione in via esclusiva e riservata dei dati a ciascuna scuola Dati aggregati per istituto o suddivisi per classe; non sono disponibili dati disaggregati per alunno Dati disaggregati item per item Dati sui quali avviare riflessioni e approfondimenti in merito alle scelte nell organizzazione della didattica, anche in un ottica di confronto con le altre scuole Nadia Colombo 17
18 I DATI RESTITUITI DA INVALSI E MODALITÀ DI LETTURA Per ciascuna classe GRAFICI un file in Excel con Posizionamento di classi e scuola rispetto a regione, Risultato complessivo nella macro-area e Italia. prova (medie classe, scuola, regionale, macro-area, Posizionamento scuola item nazionale) per item rispetto a Italia Risultati in ciascun item: Distribuzione (medie classe, scuola, percentuale degli nazionale); posizionamento alunni nei livelli di risultato della classe nei livelli di (classi e scuola) risultato Variabilità tra e dentro le Dati disaggregati per classi nazionalità, sesso e regolarità Percentuali diverse opzioni di Posizionamento dei diversi risposta livelli scolari Lettura analitica Lettura sintetica di profondità in chiave comparativa Nadia Colombo 18
19 LETTURE POSSIBILI La lettura dei dati forniti dall INVALSI può essere fatta da tre punti di osservazione tra loro complementari ma distinti: Il punto di vista di coloro che hanno la responsabilità del governo del sistema educativo (decisori politici, amministratori e autorità scolastiche ai vari livelli) Il punto di vista dei dirigenti scolastici e degli organismi d indirizzo della scuola Il punto di vista degli insegnanti nella loro attività in classe Nadia Colombo 19
20 LETTURE POSSIBILI Il punto di vista dei dirigenti scolastici Il punto di vista degli insegnanti Il confronto con standard esterni Il confronto della scuola al proprio interno Nadia Colombo 20
21 individuare tendenze generali degli esiti degli studenti della scuola nelle aree monitorate individuare il grado di omogeneità/ disomogeneità tra le diverse classi (varianza entro le classi/ tra le classi) costruire nel tempo serie storiche LETTURE POSSIBILI Il punto di vista dei dirigenti scolastici Il punto di vista degli insegnanti Il confronto con standard esterni Il confronto della scuola al proprio interno Nadia Colombo 21
22 LETTURE POSSIBILI rileggere gli esiti rispetto ai quesiti (elementi di criticità, ambiti non previsti nella programmazione curricolare di classe/di istituto.) individuare le tendenze rispetto ai diversi ambiti confrontare gli esiti raggiunti nelle INVALSI con le valutazioni espresse dai docenti Il punto di vista dei dirigenti scolastici Il punto di vista degli insegnanti Il confronto con standard esterni Il confronto della scuola al proprio interno Nadia Colombo 22
23 LETTURE POSSIBILI Il punto di vista dei dirigenti scolastici Confrontare il risultato medio della propria scuola con le medie nazionale e locale Collocare la propria scuola rispetto a scuole simili sotto il profilo della composizione della popolazione scolastica Confrontare la distribuzione degli alunni della propria scuola nei livelli di prestazione con quella registrata a livello nazionale Il confronto con standard esterni Il punto di vista degli insegnanti Il confronto della scuola al proprio interno Nadia Colombo 23
24 LETTURE POSSIBILI Il punto di vista dei dirigenti scolastici Il confronto con standard esterni Il punto di vista degli insegnanti Confrontare i risultati di classi della propria scuola dello stesso livello o di livello diverso Confrontare i risultati fra i principali sottogruppi della popolazione della propria scuola Il confronto della scuola al proprio interno Nadia Colombo 24
25 LETTURA DEI DATI PRIMA PARTE I RISULTATI DI SCUOLA IL CONFRONTO CON STANDARD ESTERNI Nadia Colombo 25
26 1. La posizione della scuola per livello scolare rispetto alla media nazionale, dell area geografica e della regione di appartenenza Nadia Colombo 26
27 IL RISULTATO COMPLESSSIVO DI SCUOLA PER LIVELLO SCOLARE (I SECONDARIA I GRADO) 61, ,2 1 MATEMATICA ITALIANO Nadia Colombo 27
28 IL RISULTATO COMPLESSIVO DI SCUOLA E DI ALTRE REALTÀ TERRITORIALI 3 2,5 2 1,5 1 0,5 0-0,5-1 -1,5-2 -2,5 2,3 0,6 Δ scuola/italia Δ scuola/ne Δ scuola/er -1,6-2,1-2,1-2,1 Matem atica Italiano Nadia Colombo 28
29 IL RISULTATO COMPLESSIVO DI SCUOLA E DI ALTRE REALTÀ TERRITORIALI MATEMATICA ITALIANO SCUOLA E.R. NORDEST ITALIA SCUOLA E.R. NORDEST ITALIA Nadia Colombo 29
30 2. La distribuzione degli alunni della scuola nei livelli di prestazione definiti sulla base del campione nazionale Nadia Colombo 30
31 LA DEFINIZIONE DEI LIVELLI 10 percentile 25 percentile MEDIANA 50 percentile 75 percentile 90 percentile L1 L2 L3 L4 L5 L6 molto basso basso medio-basso medio-alto alto molto alto Nadia Colombo 31
32 DISTRIBUZIONI PERCENTUALI DEGLI STUDENTI NEI LIVELLI DI RISULTATO MATEMATICA ITALIANO ,0 25,5 30,1 25, ,3 25,8 24,726, ,414,2 14,4 14, ,7 12,313,9 14,0 13,0 13,0 10 8,5 8,5 9,2 9, ,2 9, L1 L2 L3 L4 L5 L6 L1 L2 L3 L4 L5 L6 SCUOLA ITALIA Nadia Colombo 32
33 3. Variabilità dei risultati Nadia Colombo 33
34 LA VARIABILITÀ DEI RISULTATI INCIDENZA DELLA VARIABILITA TRA LE CLASSI E DENTRO LE CLASSI MATEMATICA ITALIANO 100,0 90,0 93,0 87,0 100,0 90,0 90,2 89,6 80,0 80,0 70,0 70,0 60,0 60,0 Valori percentuali 50,0 40,0 Valori percentuali 50,0 40,0 30,0 30,0 20,0 10,0 7,0 13,0 20,0 10,0 9,8 10,4 0,0 TRA/TOT DENTRO/TOT 0,0 TRA/TOT DENTRO/TOT SCUOLA ITALIA Nadia Colombo 34
35 4. Altre possibili analisi Posizionamento della scuola per livello scolare rispetto alla media nazionale e di area geografica Comparazione diacronica Stima del valore aggiunto Nadia Colombo 35
36 IL RISULTATO DI SCUOLA PER LIVELLO SCOLARE IN PUNTI PERCENTUALI RISPETTO ALLA MEDIA NAZIONALE E DI AREA GEOGRAFICA Confronto tra il risultato per area geografica e nazionale nelle diverse rilevazioni - MATEMATICA 5,0 4,6 4,0 3,9 3,8 3,9 3,5 3,0 3,0 3,2 2,0 2,3 1,0 0,0-1,0 0,6-0,8-0,2-0,5-0,8 0,9 0,6 0,2 0,7 0,6 0,4 0,4 0,0 0,0 0,0 0,0-0,4-0,4-0,6-0,7-2,0 II V I III II V I III II V I III BOIC86500D Nord est Italia SCUOLA Nadia Colombo 36
37 COMPARAZIONE DIACRONICA: DIFFERENZE DI RISULTATO DELLA SCUOLA RISPETTO ALLA MEDIA NAZIONALE/REGIONALE SNV I sec I 2008/09 SNV I sec I 2009/10 SNV I sec I 2010/11 Δ SCUOLA/ ITALIA Δ SCUOLA/ REGIONE ITAL MAT ITAL MAT ITAL MAT 1,01 1,79 1,75 3,10 3,90 2,62 0,02 0,8-0,08-0,03 0,6-1,4 Nadia Colombo 37
38 VALORE AGGIUNTO Comparazione delle differenze di risultato di ciascuna classe rispetto alla media della scuola/regione/italia nei test di II e V primaria; di I e III secondaria di I grado (considerare percentuale di ripetenza) Identificativo studente: tracciabilità del percorso scolastico di ciascun alunno Comparazione dell evoluzione nella distribuzione degli alunni per livelli di prestazione Nadia Colombo 38
39 Δ ESITI MATEMATICA CLASSI/MEDIA NAZIONALE Esiti di ciascuna classe a distanza di due anni ,4 0,8 9,8 10,2 1, ,2-1,1-5,9-4,3-4,3-6 -1,3-1,4-3,2 CL 1 CL2 CL3 CL4 CL5 CL6 CL7 I sec. I III sec. I Nadia Colombo 39
40 45,0 Distribuzione percentuale nei livelli di risultato classe (scuola) Prova I e III secondaria di I grado 40,0 35,0 30,0 25,0 20,0 15,0 10,0 5,0 0,0 L1 L2 L3 L4 L5 L6 I sec III sec Nadia Colombo 40
41 LETTURA DEI DATI SECONDA PARTE I RISULTATI DELLE CLASSI E NELLE VARIE SEZIONI DELLA PROVA IL CONFRONTO ALL INTERNO DELLA SCUOLA Nadia Colombo 41
42 1. I risultati delle classi Nadia Colombo 42
43 IL RISULTATO COMPLESSIVO DELLE CLASSI (matematica - I sec. I grado) , ,3 48,9 52,1 CLASSE 01 CLASSE 02 CLASSE 03 CLASSE 04 CLASSE 05 CLASSE 06 CLASSE 07. Italia E. R. _ scuola Il grafico illustra il risultato medio nella prova di matematica di ciascuna classe, a confronto con la media di scuola, quella regionale, della macroarea e dell Italia. Nadia Colombo 43
44 IL RISULTATO DELLE CLASSI RISPETTO AL CONTESTO TERRITORIALE ,1 9,8 7,7 5,7 3,4 3,1 0,8 1,3 1,2 0,1-1,1-1,3-2,2-2 -3,2-4,3-4,3-3,6-5,9-6,4 Δ cl/scuola Δ -8 cl/e.r. Δ cl/italia CL 1 CL2 CL3 CL4 CL5 CL6 CL7 Nadia Colombo 44
45 LE DIFFERENZE DI PRESTAZIONI DELLE CLASSI NELLE DUE PROVE: MATEMATICA E ITALIANO MATEMATICA 5 0 3,4 0,8 9,8 1,3-1,1-2,2-1, ,2-4,3-4,3-3,6 Δ classe/scuola -5,9 Δ classe/e.r. -6,4 Δ classe/italia ,7 0,1 5,7 3,1 12,1 1,2 15 CL 1 CL2 CL3 CL4 CL5 CL6 CL7 ITALIANO ,7 5,6 4,1-0,8 Δ classe/s -3,3 cuola -4,6-7,1 5,5 3,5 1,9 Δ classe/e.r. -2,9-5,5-6,7-9,2 8,2 6,2 4,6-0,2 Δ classe/italia -2,8-4,0-6,5 Cl 1 Cl 2 Cl 3 Cl 4 Cl 5 Cl 6 Cl 7 Nadia Colombo 45
46 SCOSTAMENTI DELLE CLASSI DALLA MEDIA NAZIONALE NELLE DUE PROVE CL 1 CL2 CL3 CL4 CL5 CL6 CL7-10 italiano m atem atica Nadia Colombo 46
47 Distribuzione percentuale nei livelli di risultato - MATEMATICA 45,0 40,0 35,0 30,0 25,0 28,0 25,5 25,2 30,1 20,0 15,0 14,2 12,4 14,4 14,4 10,0 8,5 8,5 9,8 9,2 5,0 0,0 L1 L2 L3 L4 L5 L scuola Italia Nadia Colombo 47
48 45,0 Numeri 40,0 35,0 30,0 25,0 25,2 24,2 27,1 26,8 21,6 20,0 15,0 15,6 15,0 19,1 10,0 5,0 6,1 6,5 6,9 5,9 0,0 L1 L2 L3 L4 L5 L6 Nadia Colombo 48
49 2. I risultati di scuola e delle singole classi nelle prove per sezioni/ambito di contenuto Nadia Colombo 49
50 Distribuzione delle domande per livelli di difficoltà (matematica) 28,6 11,9 59,5 REPORT NAZIONALE 0 Livello 1: dom ande facili Livello 2 : dom ande interm edie Livello 3: dom ande com plese Nadia Colombo 50
51 LA DIFFICOLTÀ DELLA PROVA NAZIONALE matematica Abilità degli studenti Difficoltà dell item Scala di misura espressa in Rasch Unit Nadia Colombo 51
52 Confronto tra il risultato di scuola e il risultato nazionale (item per item) 15,0 10,0 Differenza in percentuale 5,0 0,0 +1,3 +2,3 +5,8-0,4-5,0-10,0 D1 D2 D7 D11_a D11_b D11_c D11_d D15 D20 D22 D25 D28 D30 D4 D8_a D8_b D13 D17_a D17_b D24 D5_a D5_b D10_a D10_b D10_c D10_d D12_a D12_b D16 D21 D26 D3 D6 D9 D14 D18 D19 D23 D27_a D27_b D29 D31 Italia Numeri Relazioni e funzioni Spazio e figure Misura, dati e previsioni Nadia Colombo 52
53 PUNTI DI FORZA E DI DEBOLEZZA DI CIASCUNA CLASSE Classe: 01 Livelli A M B Numeri Spazio e figure Misura, dati e previsioni Relazioni e funzioni Nadia Colombo 53
54 Individuare gli item rispetto ai quali lo scarto tra esiti delle classe/della scuola e standard di riferimento (nazionali e/o locali) è molto forte Differenze di risultati interpretabili sulla base di: realtà regionali o locali peculiarità del contesto scolastico prassi didattiche formazione degli insegnanti percorso delle singole classi Nadia Colombo 54
55 PUNTI DI FORZA E DI DEBOLEZZA DI CIASCUNA CLASSE Classe: Numeri Spazio e figure Misura, dati e previsioni Relazioni e funzioni Diff. Classe/Italia Diff. Scuola/Italia Nadia Colombo 55
56 3. Una lettura in chiave didattica Nadia Colombo 56
57 DISTRIBUZIONE DELLE RISPOSTE TRA LE DIVERSE OPZIONI Tabella dei dati - Visualizzazione per DETTAGLIO RISPOSTE MANCATA Ambiti e argomenti Dom. A B C D RISPOSTA MATEMATICA Numeri D Numeri D Numeri D5_a Numeri D5_b Numeri D Numeri D Numeri D Numeri D Spazio e figure D Spazio e figure D Misura, dati e previsioni D Misura, dati e previsioni D Misura, dati e previsioni D Relazioni e funzioni D Relazioni e funzioni D Relazioni e funzioni D Nadia Colombo 57
58 DISTRIBUZIONE DELLE RISPOSTE TRA LE DIVERSE OPZIONI Confronto classi/ scuola/ regione/ Italia RAPPORTO NAZIONALE Nadia Colombo 58
59 Comparazioni valutazioni esterne/interne Nadia Colombo 59
60 4. I risultati delle prove per sottogruppi della popolazione scolastica Nadia Colombo 60
61 DIFFERENZE DI ORIGINE, GENERE, REGOLARITÀ: ALCUNI ESEMPI Individuare l eventuale presenza di differenze significative tra risultati di alunni di origine italiana e alunni stranieri di I o di II generazione regolari e ripetenti maschi e femmine Valutare l entità delle differenze nella scuola rispetto al contesto territoriale locale e nazionale Confrontare le differenze nella prova di italiano e in quella di matematica Confrontare le differenze nei diversi livelli scolari Nadia Colombo 61
62 ALUNNI MASCHI E ALUNNE FEMMINE: confronto fra le classi Matematica I sec. I grado cl 1 cl 2 cl 3 cl 4 scuola regione Italia maschi femmine REPORT NAZIONALE Nadia Colombo 62
63 ALUNNI DI ORIGINE ITALIANA E IMMIGRATA (I e II generazione): confronto fra discipline Italiano I sec. I grado Matematica I sec. I grado scuola regione Italia 46 scuola regione Italia Origine italiana Origine NON Italiana Nadia Colombo 63 REPORT NAZIONALE
64 ALUNNI REGOLARI E IN RITARDO: confronto tra livelli scolari Matematica I sec. I grado Matematica III sec. I grado scuola regione Italia 13 scuola regione Italia Regolari In ritardo REPORT NAZIONALE Nadia Colombo 64
65 COME UTILIZZARE LA RILEVAZIONE INVALSI Nadia Colombo 65
66 ANALISI PROVE E FRAMEWORK ESAME ESITI RIESAME PROGETTAZIONE Nadia Colombo 66
67 QUALI AZIONI POSSIBILI? Piano di lavoro centrato su utilizzo di QdR e prove INVALSI e di documenti interni utilizzo dei dati forniti dalle prove (INVALSI e interne) e integrazione con altri strumenti di indagine strategie di coinvolgimento dei docenti per una riflessione sugli esiti di apprendimento attesi a conclusione della scuola primaria e della scuola secondaria di I grado sulla progettazione curricolare Nadia Colombo 67
68 UNO SCHEMA PER IL PIANO DI LAVORO Azioni in cui si articola il piano Soggetti coinvolti Risultati attesi Modalità operative Tempi Quando? Per quanto tempo? Nadia Colombo 68
69 INDICAZIONI OPERATIVE DALL ESPERIENZA DELLE SCUOLE Coinvolgimento di diversi soggetti: Staff e referenti per la valutazione (per definire linee operative generali), docenti Funzione Strumentale Valutazione/POF, docenti delle discipline interessate (per l analisi dei dati emersi relativi alla propria disciplina), tutti i docenti (per individuare modalità con cui contribuire allo sviluppo delle competenze oggetto di valutazione) Azioni di formazione/informazione rivolte a tutti i docenti Analisi/rilettura delle programmazioni alla luce dei quadri di riferimento e/o delle prove somministrate nelle precedenti rilevazioni (ambiti, processi, oggetti della valutazione) da parte dei gruppi disciplinari e/o dei docenti di classi parallele Lettura e analisi dei risultati delle rilevazioni INVALSI a livello di istituto (Dirigente, Staff, gruppo valutazione, ecc.) e di singola classe (docenti interessati, CdC, ecc.) Analisi/rilettura delle programmazioni alla luce dei risultati delle prove INVALSI Nadia Colombo 69
70 INDICAZIONI OPERATIVE DALL ESPERIENZA DELLE SCUOLE Confronto tra le prove somministrate all interno della scuola e quelle proposte da INVALSI Elaborazione di prove comuni da somministrare all interno dell istituto in momenti particolari (inizio/fine ciclo, inizio/fine anno) Costruzione di archivi di prove interne con protocolli di somministrazione Individuazione di percorsi finalizzati allo sviluppo delle competenze chiave di cittadinanza ed elaborazione di prove Confronto tra gli esiti degli alunni nelle prove INVALSI e le valutazioni interne Nadia Colombo 70
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