Premessa. Persone coinvolte: tutti i bambini e le insegnanti Tempi: gennaio, febbraio e metà marzo Spazi: interni ed esterni
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- Cosimo Bono
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1 1 Scuola dell Infanzia Paritaria Beato G. Nascimbeni Via Fossà 1, Castelletto di Brenzone (VR) Tel Fax Seconda tappa: Premessa Fiocco di Neve Nel corso di tutte le esperienze i bambini fanno comunemente ricorso al loro vissuto quotidiano, alle conoscenze che acquisiscono anche al di fuori della scuola. La sensazione del freddo è sicuramente un esperienza che ciascuno di loro vive quotidianamente e di cui discutono con adulti e coetanei. Questa sensazione, dominante nella stagione invernale, costituisce il punto di partenza per la progettazione di attività relative all inverno. Partendo dal freddo e dalla necessità di proteggersi da parte di tutti (persone, animali, piante,) inizierà il nostro percorso e le nostre osservazioni. Persone coinvolte: tutti i bambini e le insegnanti Tempi: gennaio, febbraio e metà marzo Spazi: interni ed esterni Traguardi per lo sviluppo delle competenze Il sé e l altro 1. E disponibile a collaborare con gli altri 2. Sa cogliere le relazioni tra i fenomeni stagionali e i comportamenti umani Il corpo in movimento 1. Si esprime attraverso attività manipolative 2. Sa usare diverse tecniche esprerssive Immagini, suoni, colori 1. Si esprime attraverso il disegno e la pittura 2. Partecipare attivamente al canto 3. Sa ascoltare con attenzione e riprodurre graficamente un brano di musica classica (5 anni) I discorsi e le parole 1. Utilizza un linguaggio appropriato per descrivere le osservazioni o le esperienze 2. Sperimenta le prime forme di comunicazione attraverso la scrittura (5 anni) La conoscenza del mondo 1. E curioso, esplorativo, pone domande, discute 2. Coglie le trasformazioni naturali
2 2 Obiettivi specifici di apprendimento 2-3 anni 4 anni 5 anni Il sé e l altro 1. Partecipare con interesse alle attività proposte 1. Partecipare con interesse all attività scolastica Il corpo in movimento 1. Usare I materiali con interesse Immagini, suoni, colori 1. Approcciarsi in modo sereno e giocoso alle diverse tecniche e materiali; 2. Muoversi con la musica; 3. Partecipare al canto I discorsi e le parole 1. Saper ascoltare un breve racconto; 2. Saper verbalizzare semplici immagini; 3. Saper memorizzare brevi poesie e filastrocche La conoscenza del mondo 1. Manifestare curiosità per ciò che lo circonda; 2. Saper individuare mutamenti atmosferici 1. Usare i diversi materiali con piacere ed interesse 2. Saper imitare con il movimento 1. Utilizzare materiali e tecniche diverse per realizzazioni personali; 2. Saper accompagnare la musica con il movimento 1. Saper descrivere un esperienza vissuta; 2. Saper ascoltare con interesse una narrazione; 3. Saper comunicare agli altri le proprie emozioni 1. Usare i cinque sensi per riconoscere caratteristiche e proprietà delle cose; 2. Cercare di fornire spiegazioni su fenomeni, fatti, avvenimenti 3. Saper fare collegamenti logici 1. Saper cogliere le relazioni tra fenomeni naturali e comportamenti umani 1. Manipolare e costruire con materiali diversi 1. Sperimentare la creatività utilizzando materiali naturali; 2. Saper ascoltare una musica e riprodurla graficamente 1. Ascoltare e comprendere storie narrate; 2. Memorizzare brevi poesie e testo dei canti 1. Osservare gli aspetti che caratterizzano le stagioni; 2. Manifestare curiosità nei confronti dell ambiente circostante; 3. Acquisire fenomeni naturali Percorso Didattico Esperienze Attività Stimolo iniziale: L arrivo di un pacco tutto bianco con dentro Fiocco di Neve il folletto dell inverno. - Fiocco di neve ci racconta una storia: L uomo di paglia. - conversazione, espressione grafico-pittorica - suddivisione del racconto in sequenze L inverno, il freddo, la neve, il ghiaccio, la nebbia - conversiamo con i bambini sul freddo - proponiamo delle esperienze scientifiche: come si forma il ghiaccio - perché, se portiamo dentro la neve si scioglie Come ci riscaldiamo - avviamo una conversazione sui mezzi di riscaldamento e mostriamo delle immagini (termosifone, stufa a gas, caldaia a gasolio, stufa a cherosene, stufa a legna, altre forme ) e realizziamo un cartellone. - ogni bambino, anche individualmente, illustrerà con varie tecniche, mezzi di riscaldamento, paesaggi invernali, case sotto la neve, pupazzi di neve
3 3 Ogni giorno aggiorniamo il nostro calendario meteorologico. Alla fine di ogni settimana commentiamo con i bambini la fila dei simboli meteorologici mediante una serie di domande: in quali giorni c è stato il sole? È piovuto in questi giorni? Come era il tempo ieri? Quando c è stato più freddo?. Esploriamo il territorio: - osserviamo la natura: gli alberi, il prato, il colore del cielo - la storia del Chicco di grano - le reazioni delle piante nelle diverse situazioni meteorologiche. Animali al caldo - conversando con i bambini ricordiamo gli animali che sono andati in letargo - chiediamo quali animali si vedono in questa stagione - proponiamo una piccola poesia: Dentro al nido Stretti, stretti, piccolini stanno al caldo gli uccellini. Fuori nevica e c è vento: l inverno è arrivato ed è contento! - facciamo realizzare il nido con gli uccellini e qualche animale del letargo L inverno degli agrumi - chiediamo ai bambini quali frutti si possono trovare nella stagione invernale - mostriamo loro gli agrumi, li sbucciamo e facciamo memorizzare le parti del frutto: buccia- spicchio-semi-succo. - far osservare la frutta coinvolgendo tutti i sensi: Vista: forma, colore Tatto: buccia liscia, rugosa Odorato: profumo forte e dolce Gusto: sapore aspro o dolce - facciamo disegnare gli agrumi Carnevale (vedi laboratorio Maschere di Carnevale ) - Parliamo del carnevale e conosciamo qualche mascherina tradizionale - appendiamo qualche addobbo di carnevale, - gioco dei travestimenti - memorizziamo canzoni e poesie - realizziamo un lavoretto Giochi: - Il gioco degli sci: i bambini imitano gli sciatori e si muovono come loro, fingendo di scivolare sulla neve. - Il gioco delle palle di neve: i bambini costruiscono palle di neve con la carta di giornale per colpire un bersaglio o un canestro Materiali: carta bianca, colorata, cartelloni, colori a tempere, acquerelli, pennelli, cerette, pennarelli, gessi, stoffe, lana di vari colori, cotone, frutta,recipienti, macchina fotografica, stampante, computer Metodologia - osservazione ed esplorazione dell ambiente naturale,
4 4 - giochi senso - percettivi, - attività grafico - pittoriche, - racconti, - conversazioni, - lavori di gruppo ed individuali. Verifiche e competenze Osservazione delle capacità di partecipazione alle attività ed ai giochi proposti Osservazioni delle capacità individuali e conoscere gli aspetti caratteristici della stagione invernale. Racconto: L uomo di Paglia Un giorno d autunno gli uccelli della fattoria, si radunarono sui rami spogli del gelso e dissero: Andremo in Africa, qua comincia a far freddo. Tutti erano pronti a partire, mancava soltanto Ciro. Lo trovarono in compagnia di Tristano il Bassotto. Sbrigati gridarono, si parte!. Io non verrò rispose Ciro. Ho molti amici qua alla fattoria, passerò l inverno con loro. Arrivederci a primavera!. Abbi cura di te gli raccomandarono i suoi compagni, e, soprattutto, sta lontano dall omino di paglia!. L omino di paglia era uno spaventapasseri, ma non sapeva di esserlo. Voleva bene agli uccellini, e non capiva perché gli uccellini avessero paura di lui. Quando li vedeva passare, li chiamava, ma loro fuggivano in fretta. Aveva imparato anche il loro verso: cip.cip!... faceva, ma inutilmente. Una volta un tordo, da lontano, gli aveva risposto: Marameo!. Così era sempre triste e solo in mezzo al campo di grano. Ora che Ciro è rimasto solo pensava l omino di paglia, forse verrà a trovarmi. Ciro andava nell orto con Samuele il Coniglio; andava a far colazione nel pollaio con Battista il Gallo; andava a dormire al calduccio nella stalla di Arrigo il Cavallo. Ma non si avvicinava mai al campo di grano. Anche lui ha paura di me! sospirava l omino di paglia. Una mattina svegliandosi, Ciro vide una cosa nuova per lui: i campi, i tetti della fattoria, le colline lontane, tutto era diventato bianco. È caduta la neve spiegò Arrigo il Cavallo. Non allontanarti troppo: nevicherà ancora!. Ma Ciro era già volato via. Era curioso di vedere fin dove arrivava tutto quel bianco. Passando, guardò l omino di paglia. com è buffo con quel cappellone di neve! pensò Ciro ridendo. Volò fino alle colline, e poi giù nella valle, sempre più lontano.
5 5 Si fermò in un boschetto di abeti. Da una buca nella neve saltò fuori un leprotto bianco. Ciro lo rincorse. Giocarono tutto il giorno a far salti, scivolate e capriole. Poi il leprotto disse: È ora di tornare a casa, comincia a nevicare. Salutò Ciro e sparì nella sua tana. Per Ciro non fu così facile tornare a casa. Si era levato un vento gelido, e perciò Ciro volava a fatica. Ogni tanto, sfinito, doveva fermarsi a riprendere fiato. Cercò qualcosa da mangiare, ma inutilmente: la neve copriva ogni cosa. Venne la notte e Ciro volava ancora. Quando Ciro giunse alla fattoria, nevicava così fitto ed era così buio, che non si accorse di esserci arrivato. Aveva fame e tremava di freddo e di paura. Le forze stavano ormai per abbandonarlo, quando udì una voce che lo chiamava: Ciro Ciro!... L omino di paglia era lì a pochi passi da lui. Non temere, qui sarai al sicuro disse indicando le grandi tasche del suo cappotto. C è anche del grano ne raccolgo sempre un po per gli amici quando è maturo. L omino di paglia lasciò che Ciro si ristorasse, poi gli chiese: Perché gli uccelli hanno paura di me?. Ciro stava per rispondere: Perché sei uno spaventapasseri. Ma non lo disse. Rispose invece: Perché non ti conoscono bene. Poi ringraziò il suo nuovo amico e si addormentò tranquillo. Canti Neve bianca e silenziosa Questa mattina, ma quanta neve, soffice, fine, è bianca e lieve, ha bei ricami, fa dei merletti, cade sui rami, ricopre i tetti. I fiocchi bianchi, hanno le ali, scendono stanchi sui davanzali, il manto bianco copre ogni cosa e tutto il mondo intanto riposa. Ecco la neve, ricopre i bosco, va sulle strade: tutto ha nascosto. Sotto la neve, mi sembra strano, la terra beve, germoglia il grano. I fiocchi bianchi Già tutto tace, oh che candore, c è tanta pace è uno splendore, per i bambini è una magia, questo silenzio in ogni via. I fiocchi bianchi Fai una casetta Fai una casetta coperta di neve, bianco di latte un bel manto lieve, gli alberelli intirizziti, gli uccellini infreddoliti. Disegna sul foglio del tuo quaderno: guarda chi arriva, arriva l inverno! Anche il pupazzo tutto gelato esclama contento : L inverno è arrivato Guanti, sciarpe e calzettoni, doni a Natale per i bimbi buoni. Disegna sul foglio La neve (poesia) Cade lenta, silenziosa, bianca, soffice, la neve: è una danza misteriosa di farfalle lieve, lieve. Senza fretta, piano, piano si distende il bianco manto; si ricopre il monte, il piano: la natura è un dolce incanto.
6 6 Attività Attività svolta con i conigli (grandi): i bambini hanno ricevuto un foglio con le 4 sequenze della storia, le hanno ritagliate ed incollate su un foglio bianco in ordine cronologico. Poi hanno ripetuto e colorato la storia dell Uomo di paglia leggendo le immagini. 1. Gli uccelli non volevano andare a giocare con lo spaventapasseri [perché avevano paura]. 2. [Alla fine dell autunno] gli uccelli volano via. L uccellino Ciro [non vuole andare con loro e] rimane alla fattoria con i suoi amici: il cavallo, il cane e il gallo. 3. Arriva l inverno e l uccellino Ciro va a giocare con il suo amico leprotto lontano dalla fattoria. Il cavallo gli aveva detto di non andare troppo lontano perché sennò si perdeva, ma lui non lo ha ascoltato [e si è perso nella neve]. 4. L uccellino Ciro va a dormire con lo Spaventapasseri perché non riusciva a trovare la strada per la fattoria. [Le frasi tra parentesi quadre sono state inserite dall insegnante, tutto il resto è descrizione del lavoro di M.M.]
7 7 Le nostre olimpiadi Quest inverno abbiamo scoperto che ci sono state le olimpiadi invernali. Molti papà e molte mamme le hanno guardate alla televisione e anche noi, a volte, le abbiamo guardate. Alle olimpiadi si fanno tante gare, in tanti sport diversi e anche noi abbiamo fatto le nostre, imitando gli sport che si vedevano alla televisione. Ecco le fotografie delle nostre olimpiadi. SKELETON E uno sport che si fa a pancia in giù su una slitta che scivola in un canale tutto di ghiaccio. Si va molto veloci e bisogna essere molto bravi a guidare la slitta, per questo le maestre ci hanno detto di non provare con il bob. Ci hanno però fatto provare nel salone: le coccinelle si sono sdraiate su un pezzo di stoffa che faceva da slitta e hanno percorso tutto il salone a pancia in giù: STAFFETTA di SCI di FONDO Lo sci di fondo si fa andando con un paio di sci stretti in giro per le montagne. Si può andare in discesa, ma anche in salita e ci si aiuta spingendo con due lunghi bastoni (racchette). Si possono fare gare individuali e gare a squadre. Noi abbiamo fatto una staffetta: tutte le farfalle hanno attraversato il salone con gli sci (due pattine) e quando arrivavano dall altra parte c era un compagno che dava loro il cambio. Abbiamo finito quando tutte le farfalle hanno fatto la loro gara e abbiamo vinto tutti, perché eravamo una squadra. Sembra facile, ma se gli sci non stanno attaccati ai piedi è difficile andare dritti! Guardate:
8 8 SCI da DISCESA: SLALOM GIGANTE Lo sci da discesa è bello: alcuni di noi lo praticano sul monte Baldo. Ci si mette un paio di sci (più larghi di quelli da fondo) e ci si butta giù per il pendio innevato. Si può andare molto veloci, per questo ci vuole il casco. Ci sono tanti tipi di gare: ci sono le discipline veloci (discesa libera e super gigante) dove bisogna essere proprio bravi a fare le curve a velocità molto alte (quasi come una macchina in autostrada). Le curve, a dire la verità, sono poche. Ci sono poi le discipline tecniche (slalom gigante e slalom speciale) dove la velocità è più bassa e ci sono tante curve da fare. Le maestre ci hanno fatto fare uno slalom gigante. Dovevamo fare uno slalom tra i birilli e, siccome di solito si fanno due manche, abbiamo fatto due percorsi diversi: l andata con gli sci e il ritorno senza. Così tutti i ricci hanno provato a fare lo slalom: una volta a destra e una volta a sinistra dei birilli (avevano ragione le farfalle: se gli sci non sono attaccati bene ai piedi è difficile riuscire a fare le curve!). La prima manche con gli sci, la seconda di corsa.
9 9 HOCKEY L hockey su ghiaccio è uno sport di squadra ed è anche piuttosto duro, per questo i giocatori usano delle protezioni per non farsi male. Le maestre hanno detto che non potevamo fare una partita con due squadre, ma potevamo allenarci a spingere una pallina di carta con un bastone (mazza) facendo lo slalom tra i birilli che rappresentavano gli avversari. Alla fine dello slalom dovevamo fare gol, cioè spingere la pallina dentro una porta. Non era proprio come giocare a hockey, ma ci siamo divertiti lo stesso!
10 10 Acqua e ghiaccio Abbiamo aspettato la neve tutto l inverno, ma è arrivata solo sui monti! A dire la verità, non ha fatto neanche troppo freddo quest inverno e la temperatura non è mai scesa sotto lo zero! E stato, perciò, difficile spiegare la differenza tra acqua e ghiaccio senza farne esperienza diretta. Per questo abbiamo fatto ricorso al congelatore, dove la temperatura è bassa perché altrimenti i gelati si sciolgono! Con i bambini abbiamo fatto esperienza di acqua prima, quindi di quantità d acqua e di misurazione dell acqua (livelli), poi di forma dell acqua e di stato dell acqua (passaggio da liquido a solido e viceversa). Abbiamo quindi raccolto il tutto nel quaderno dell esperienza, usando le fotografie come documento e cercando di ricostruire l esperienza con le parole dei bambini: eccone alcuni esempi. Abbiamo riempito due caraffe uguali con la stessa quantità di acqua poi abbiamo versato l acqua di una caraffa dentro una bacinella rettangolare e chiesto dove ci fosse più acqua C è voluto un po di tempo e abbiamo dovuto ripetere l esperimento più volte, ma alla fine i bambini hanno capito che la quantità d acqua era sempre la stessa, cambiava la sua forma: hanno capito che l acqua non ha forma, ma prende quella del recipiente dove si trova! Sembra tanta nella caraffa che è stretta, e poca nella bacinella che è più larga.
11 11 I bambini l hanno capito con l utilizzo di oggetti solidi (mattoncini) Abbiamo messo 4 mattoncini gialli in una caraffa blu e altri 4 in un altra caraffa blu: le due caraffe contenevano così la stessa quantità di mattoncini. Abbiamo poi versato i mattoncini di una caraffa dentro la bacinella e abbiamo ricontato: i 4 mattoncini gialli che erano nella caraffa blu versati nella bacinella rimanevano 4 mattoncini gialli, la quantità non variava. La quantità di mattoncini della caraffa blu e quella della bacinella era uguale: 4 nella caraffa e 4 nelle bacinella. I bambini hanno collegato le due esperienze e capito che se non cambiava la quantità dei mattoncini non cambiava nemmeno la quantità di acqua: hanno sperimentato che l acqua sembra di meno perché è la sua forma che cambia. Per sperimentare la forma dell acqua abbiamo versato la stessa quantità di acqua in 3 recipienti diversi (due coppette di forme diverse ed un flute di plastica). Poi li abbiamo messi nel congelatore ( che è quella cosa dove la mamma mette i gelati che sennò si disfano ) ed abbiamo aspettato due giorni. Quando li abbiamo tirati fuori abbiamo scoperto che l acqua era diventata dura non era più acqua, era diventata ghiaccio, come quello che si trova in montagna. Abbiamo rovesciato il ghiaccio su dei piattini. I bambini hanno così potuto vedere che la stessa quantità di acqua aveva preso forme differenti: una sembrava una specie di piramide tagliata, un altra aveva una forma rotonda la terza aveva una forma strana.
12 12 Abbiamo chiesto: Siamo sicuri che questa è proprio l acqua che abbiamo messo nel congelatore? Per questo abbiamo fatto un altro esperimento: abbiamo messo le forme di ghiaccio in 3 pentoline che poi abbiamo sistemato in aula sopra il termosifone davanti alla finestra poi abbiamo aspettato!
13 13 Abbiamo controllato e ci siamo accorti che il ghiaccio, pian piano si scioglieva e, alla fine della giornata, il ghiaccio non c era più, al suo posto era tornata l acqua! Così abbiamo capito che il ghiaccio resta ghiaccio solo col freddo; quando fa caldo il ghiaccio si scioglie e diventa acqua!
14 14 Il cartellone dell inverno Fai una casetta coperta di neve, bianco di latte un bel manto lieve Come possiamo fare la neve? Come possiamo farla risaltare se è bianco anche il foglio? E così abbiamo preso un cartellone nero... abbiamo disegnato con la matita bianca e colorato con i gessetti poi abbiamo applicato il cotone per fare la neve ed ecco il nostro quadro innevato : non è bellissimo?
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