Dalle Relazioni, il Valore
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- Antonino Bini
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1 Calcolo e ripartizione del Valore Aggiunto 80 Schemi e prospetti 82 Le strategie e il Valore 86 Il Valore delle relazioni 88 Indici di Sostenibilità 89 78
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3 Calcolo e ripartizione del Valore Aggiunto Come nelle passate edizioni riportiamo il calcolo della ripartizione del Valore Aggiunto ripartito tra i diversi portatori di interesse. Tale informazione fornisce solo una prima indicazione sul rapporto esistente tra il valore generato da UniCredit e i suoi interlecutori. Il passo successivo consiste dapprima nel calcolare il valore che il mercato attribuisce ad UniCredit e successivamente individuare, sulla base delle relazioni create con i diversi stakeholder dal Gruppo e quindi dalle strategie adottate, le capacità distintive in grado di definire le leve del valore. Il calcolo del Valore Aggiunto inteso come raccordo contabile tra il Bilancio Consolidato ed il Bilancio Sociale Ambientale è finalizzato, attraverso una riclassificazione delle voci di conto economico, ad evidenziare la sua distribuzione, esprimendo in quantità monetarie i rapporti tra l impresa e il sistema socio-economico con cui interagisce, con particolare riferimento ad alcuni dei principali interlocutori riconosciuti negli: Azionisti Collettività Dipendenti Sistema impresa Stato, enti e istituzioni Sotto il profilo metodologico, tra le diverse configurazioni che può assumere il Valore Aggiunto a seconda del livello di aggregazione delle componenti reddituali, si è scelto come riferimento il modello di calcolo del Valore Aggiunto Globale Lordo adottato nel Modello ABI di redazione del Bilancio Sociale per il settore del credito che tiene conto delle specificità del mondo bancario. Da questa analisi emerge che nel 2004 il Valore Aggiunto Globale Lordo prodotto dal Gruppo è risultato sostanzialmente invariato (-2,10%) rispetto all esercizio precedente. Le risorse umane si confermano come il principale fattore nel processo produttivo, incrementando oltretutto la propria quota percentuale rispetto al totale del valore aggiunto, passata da 42,35% nel 2003 al 44,66% nel Quanto agli altri portatori di interesse, si segnala, rispetto all esercizio precedente, un decremento significativo della quota assorbita dallo Stato, altri Enti e Istituzioni Pubbliche sotto forma di imposte (dal 21,27% al 17,08%) al quale corrisponde un incremento di poco inferiore della quota distribuita ai soci (dal 13,90% al 16,84%), conseguenza della minore incidenza fiscale sull utile di esercizio registrata nel La quota di competenza di terzi (2,23%) rappresenta la quota parte di utili prodotta da società rientranti nel perimetro di consolidamento del Gruppo distribuita a terzi 80
4 soci di società del Gruppo. Anch essa ha avuto un incremento assoluto e percentuale (+0,57%), mentre nella quota destinata per il 2004 alla Collettività (oltre 16 milioni di Euro pari allo 0,21%) è compresa la destinazione di 9,75 milioni di Euro di utili al Fondo erogazioni liberali costituito presso società del Gruppo. Di questi 4,1 milioni sono costituiti dalla proposta di destinazione dell utile 2004 di UniCredit Banca, 5,05 milioni provengono dall utile di UniCredit Banca d Impresa, 0,6 milioni infine da quello di UniCredit Private Banking. Distribuzione del Valore Aggiunto Globale Lordo ,98% 2,23% Terzi 0,21% Soci 16,84% Risorse umane 17,08% Stato, Enti, Istituzioni Collettività 44,66% Sistema impresa ,19% 20,64% 1,66% 13,90% Terzi Soci Risorse umane 21,27% Stato, Enti, Istituzioni 42,35% Collettività Sistema impresa Calcolo e ripartizione del Valore Aggiunto 81
5 Schemi e prospetti (Importi in migliaia di euro) Stato Patrimoniale Riclassificato ATTIVITÀ 1. Cassa e disponibilità presso banche centrali e uffici postali Crediti: - Crediti verso clientela Crediti verso banche Titoli non immobilizzati Immobilizzazioni: a) titoli immobilizzati b) partecipazioni c) immateriali e materiali d) differenze positive di consolidamento e di patrimonio netto e) azioni proprie Altre voci dell attivo Totale dell attivo PASSIVITÀ 1. Debiti: - Debiti verso clientela Debiti rappresentati da titoli Debiti verso banche Fondi a destinazione specifica Altre voci del passivo Fondi rischi su crediti Passività subordinate Diffrenze negative di consolidamento e di patrimonio netto Patrimonio di pertinenza di terzi Patrimonio netto: - Capitale, riserve e fondo rischi bancari generali Utile d esercizio Totale del passivo
6 (Importi in migliaia di euro) Conto Economico Riclassificato Interessi netti Dividendi e altri proventi su partecipazioni MARGINE DI INTERESSE Commissioni nette Profitti (Perdite) da operazioni finanziarie Altri proventi di gestione Proventi di intermediazione e diversi MARGINE DI INTERMEDIAZIONE Spese per il personale ( ) ( ) Altre spese amministrative ( ) ( ) Rettifiche di valore su immobilizzazioni immateriali e materiali ( ) ( ) Costi operativi ( ) ( ) RISULTATO DI GESTIONE Rettifiche di valore su avviamenti ( ) ( ) Accantonamenti per rischi ed oneri ( ) ( ) Rettifiche nette di valore su crediti e accantonamenti per garanzie e impegni ( ) ( ) Accantonamenti ai fondi rischi su crediti 0 (43.931) Rettifiche nette di valore su immobilizzazioni finanziarie (5.456) (10.352) Accantonamenti, rettifiche e riprese di valore ( ) ( ) UTILE DELLE ATTIVITÀ ORDINARIE Utile (perdita) attività straordinarie Variazione del fondo rischi bancari generali UTILE ANTE IMPOSTE Imposte sul reddito dell esercizio ( ) ( ) UTILE D ESERCIZIO Utile d esercizio di pertinenza di terzi ( ) ( ) UTILE D ESERCIZIO DI PERTINENZA DEL GRUPPO Schemi e prospetti 83
7 (Importi in migliaia di euro) Prospetto analitico di determinazione del valore aggiunto RICAVI Interessi attivi e proventi assimilati Commissioni attive Altri ricavi - dividendi e altri proventi netti di gestione profitti (perdite) da operazioni finanziarie utili (perdite) delle partecipazioni valutate a patrimonio netto altri proventi di gestione Totale produzione lorda CONSUMI Interessi passivi e oneri assimilati ( ) ( ) Commissioni passive ( ) ( ) Altri oneri di gestione ( ) ( ) Altre spese amministrative ( ) ( ) Accantonamenti per rischi ed oneri ( ) ( ) Rettifiche (riprese) nette di valore su crediti e accantonamenti per garanzie ed impegni ( ) ( ) Accantonamenti ai fondi rischi su crediti 0 (43.931) Rettifiche (riprese) nette di valore su immobilizzazioni finanziarie (5.456) (10.352) 2. Totale consumi ( ) ( ) 3. Valore aggiunto caratteristico lordo Proventi straordinari Oneri straordinari ( ) ( ) Componenti straordinari netti Valore aggiunto globale lordo Rettifiche/Riprese di valore su immobilizzazioni materiali e immateriali ( ) ( ) 5. Valore aggiunto globale netto Costo del lavoro: - Diretto ( ) ( ) - Indiretto ( ) ( ) Elargizioni e liberalità (6.377) (5.069) Imposte e tasse indirette e patrimoniali ( ) ( ) 6. Risultato prima delle imposte Variazione del Fondo Rischi Bancari Generali Imposte sul reddito d esercizio ( ) ( ) Utile di pertinenza di terzi ( ) ( ) 7. Utile d esercizio
8 (Importi in migliaia di euro) Prospetto di riparto del Valore Aggiunto Globale Lordo RICAVI CONSUMI ( ) ( ) COMPONENTI STRAORDINARI NETTI VALORE AGGIUNTO GLOBALE LORDO Ripartito tra: TERZI - Quote di utile consolidato di pertinenza di terzi SOCI - Dividendi distribuiti ai Soci RISORSE UMANE Costo del lavoro: - Diretto Indiretto Quota dell utile di esercizio destinata alla Riserva connessa al sistema di incentivazione a medio termine per il personale del Gruppo Stato, enti e istituzioni Imposte e tasse indirette e patrimoniali Imposte sul reddito di esercizio COLLETTIVITÀ Elargizioni e liberalità SISTEMA IMPRESA Rettifiche di valore su immobilizzazioni Riserve ed utili non distribuiti e variazione del Fondo Rischi Bancari Generali VALORE AGGIUNTO GLOBALE LORDO Schemi e prospetti 85
9 Le strategie e il Valore Il valore di mercato del Gruppo, pari a circa milioni di euro 1, riflette in generale le nostre capacità e potenzialità di sviluppo ed è definito in larga misura sulla base delle strategie e linee di azione che abbiamo presentato nel nostro ultimo piano industriale per gli esercizi Come illustrato nel corso del Bilancio Sociale queste strategie ed obiettivi di crescita hanno forti e diverse ripercussioni anche in considerazione delle molte relazioni che abbiamo saputo costruire e consolidare nel tempo con i nostri principali portatori d interesse, che sempre più risultano determinanti nella realizzazione delle strategie e quindi nel valore economico che il mercato esprime. In altri termini, il valore deriva da vantaggi di competizione riconoscibili nelle strategie e i vantaggi, a loro volta, derivano dalla qualità delle relazioni con determinati interlocutori In questo senso, la valutazione della capacità 4,5 di generare valore è strettamente correlata alla credibilità che il mercato 4,3 attribuisce al nostro piano strategico 4,4 ( ). 4,2 4,1 4,0 3,9 Calcoliamo, pertanto, la nostra creazione 3,8di valore (Value Creation) attraverso la differenza tra il valore di mercato (capacità 3,7 di produrre reddito nel tempo) e la risk 3,5 remuneration (valore attuale del costo del 3,6capitale impiegato). Questa differenza esprime quanto il mercato valuta la nostra capacità di generare extra reddito nel tempo (cioè la redditività che eccede il rendimento medio normale). 3, Prezzo medio ponderato delle azioni ordinarie Andamento del titolo ,5 4,4 4,3 4,2 4,1 4,0 3,9 3,8 3,7 3,5 3,6 3, Prezzo medio ponderato delle azioni ordinarie Prezzo massimo Prezzo medio Prezzo minimo Prezzo m Prezzo m Prezzo m Di seguito si definiscono sinteticamente le modalità di calcolo. a) Il valore di mercato è calcolato attraverso la media aritmetica dei prezzi di chiusura dei titoli UniCredit nell anno 2004; per il calcolo è stato preso in considerazione l orizzonte temporale annuo in modo da: considerare l andamento del prezzo del titolo su un orizzonte temporale sufficientemente ampio, soggetto il meno possibile ad andamenti congiunturali; mantenere la coerenza con l orizzonte temporale del bilancio d esercizio. Il prezzo medio di mercato così calcolato è pari a circa 4.08 euro e il numero di azioni considerato è di oltre 6 miliardi. Si perviene dunque ad un valore di mercato pari a circa milioni di euro. 1 Per la definizione del valore di mercato si è utilizzata la media aritmetica dei prezzi di chiusura nel corso del Il numero di azioni considerato è quello di riferimento alla fine del periodo di bilancio. 86
10 b) La risk remuneration rappresenta le aspettative di remunerazione degli azionisti per investimenti con un profilo di rischio analogo ad UniCredit. Concettualmente il mercato valuta il titolo su un orizzonte temporale comparabile rispetto a quello considerato dagli azionisti nella definizione delle loro aspettative. La risk remuneration viene calcolata come valore attuale del costo del capitale impiegato, al netto dell autofinanziamento tenendo conto: delle ipotesi di crescita degli impieghi, dei titoli in portafoglio, degli Asset Under Management, delle operazioni di cartolarizzazione; degli obiettivi di capitalizzazione del Gruppo 2. Per chiarezza è opportuno illustrare il procedimento di calcolo distinguendo tra due elementi: il valore del capitale impiegato nel tempo - rappresenta per ogni esercizio quanto il Gruppo finanzia la propria attività con mezzi propri, in funzione degli obiettivi di patrimonializzazione; il costo del capitale impiegato - si ottiene moltiplicando il valore del capitale Strategia UniCredit Portatori di interesse Valore mercato impiegato e il costo del capitale di rischio (K e ). Il costo del capitale di rischio è pari a 8,58 % per il 2004, ottenuto sommando il tasso risk free 3,83% e il premio al rischio per l investimento azionario in UniCredit di 4,75%. Il tasso viene mantenuto costante nel breve periodo e viene fatto crescere in modo lineare nel periodo intermedio, fino a convergere al valore fissato per il terminal value (11,5%). Il costo del capitale di rischio è utilizzato anche come tasso di sconto. Il valore della risk remuneration ottenuta attraverso il procedimento descritto è pari a milioni di euro. Value Creation _ valore di mercato risk remuneration Value Creation _ Valori in milioni di euro La Value Creation del 2004 è aumentata rispetto all esercizio precedente del 1,28% come conseguenza di un incremento del 3,5% per quel che riguarda il valore di mercato ed un incremento della risk remuneration del 4,8%. 2 L analisi viene effettuata per ogni società del Gruppo, poiché il valore a livello consolidato è dato dalla somma delle remunerazioni calcolate per le singole unita. Le strategie e il Valore 87
11 Il Valore delle relazioni Il mercato stima 9.5 mld di euro la nostra capacità di generare extra reddito nel tempo. Tale valore è direttamente attribuibile a due componenti specifiche che rispecchiano da un lato la capacità di creazione di valore sistemica, ovvero la capacità di generare valore dovuta all appartenenza al settore bancario, dall altro la capacità di creazione del valore direttamente attribuibile alle specifiche competenze distintive di UniCredit. In questa seconda prospettiva il nostro piano strategico è rivolto a rafforzare quattro principali leve di valore, collegabili a specifiche capacità distintive di UniCredit. Capacità di sviluppo del business - rappresenta la capacità del Gruppo di incrementare le proprie quote di mercato in funzione dei diversi segmenti di clientela serviti, con una attenzione particolare ai clienti privati, allo small business e al segmento corporate. Gamma prodotti/canali/mercati - rappresenta la capacità di gestire una gamma di prodotti, una rete di canali distributivi differenziati e la presenza in più Paesi in modo da fornire un servizio a più alto valore aggiunto sia per il cliente che per il Gruppo. Diversificazione/integrazione - rappresenta la capacità di massimizzare l efficacia delle diverse aree di specializzazione garantendo al contempo lo sfruttamento delle sinergie derivanti dalla comune appartenenza al Gruppo. Efficienza organizzativa - rappresenta la capacità di gestire efficacemente tutte le risorse disponibili cercando di ridurre al minimo gli sprechi ed i costi garantendo allo stesso tempo elevati livelli di servizio e soddisfazione. Queste capacità distintive nascono nel corso del tempo, vengono coltivate e si sviluppano attraverso le qualità delle relazioni che abbiamo creato e che saremo in grado di creare con specifici interlocutori. Tra questi, abbiamo visto come il peso più rilevante, nella prospettiva delle scelte strategiche compiute, sia attribuibile ai dipendenti e ai clienti. In altri termini, riteniamo che la qualità relazionale conseguita fino ad ora e quella che si progetta di conseguire nel prossimo futuro, giochino un ruolo fortemente significativo nel determinare la value creation (9,5 mld di euro) di UniCredit: le relazioni con i portatori di interesse generano valore. 88
12 Indici di Sostenibilità L impegno verso l attenzione alle strategie di responsabilità sociale ha permesso ad UniCredit di essere presente anche per il 2004 negli indici di sostenibilità del: Dow Jones Sustainability Index World, l indice mondiale promosso dall americana Dow Jones e dalla svizzera SAM (Sustainability Asset Management); FTSE4Good Index Series, Europe and Global, gli indici lanciati da Finacial Times and London Stock Exchange. Il Valore delle relazioni - Indici di Sostenibilità 89
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