Relazione sulla gestione 2014
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- Ladislao Dini
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1 Relazione sulla gestione 2014
2 Relazione sulla gestione 2014
3 ORGANI CONSORTILI... 2 I RISULTATI ECONOMICI/PATRIMONIALI... 3 Il Bilancio in sintesi... 3 Il Contributo Ambientale CONAI... 6 IL CONSORZIO... 7 I Consorziati... 7 Le risorse umane e la formazione... 7 Le certificazioni... 8 LE ATTIVITA ISTITUZIONALI... 9 Gli obiettivi di Riciclo e Recupero... 9 Gli imballaggi immessi al consumo La raccolta differenziata La selezione dei materiali Il riciclo Il riciclo meccanico gestito da superficie pubblica Il riciclo meccanico gestito da superficie privata Il riciclo meccanico non gestito da superficie privata Il Recupero Energetico La prevenzione La ricerca e sviluppo La comunicazione La promozione sul territorio I rapporti internazionali Audit & controlli I rischi non finanziari LA GESTIONE FINANZIARIA FATTI di RILIEVO AVVENUTI DOPO LA CHIUSURA
4 ORGANI CONSORTILI Consiglio di Amministrazione Presidente Vice Presidente Consiglieri Giorgio Quagliuolo Antonio Ciotti Hans Jurgen Berenbruch Angelo Bonsignori Filippo Brandolini Giov anni Cassuti Ettore Fortuna Martino Gabellich Luca Iazzolino Paolo Minardi Giuseppe Riv a Michele Rizzello Michele Robbe Giuseppe Rossi Pietro Spagni Renato Zelcher Collegio Sindacale Presidente Sindaci Pompeo Luigi Di Molfetta Giuseppe Deiure Giorgio Leone Direttore Generale Massimo Parav idino Società di Revisione KPMG Spa 2
5 I RISULTATI ECONOMICI/PATRIMONIALI Il Bilancio in sintesi Il Bilancio 2014 si chiude con un disavanzo pari a 44,341 milioni di euro, questo porta il patrimonio netto a scendere sotto i 100 milioni e ad attestarsi a 92,298 milioni di euro. Conto economico gestionale sintetico CONTO ECONOMICO ( /000) var. /000 var. % RICAVI DA CONTRIBUTO AMBIENTALE ,1% RICAVI DA VENDITE PER RICICLO ,6% ALTRI RICAVI ,4% TOTALE RICAVI ,9% RACCOLTA ( ) ( ) (36.727) 18,6% SELEZIONE ( ) ( ) (9.057) 8,4% ANALISI QUALITATIVE & PRESIDI (8.658) (10.617) (1.959) 22,6% SMALTIMENTO A DISCARICA (1.029) (420) ,2% RICICLO MECCANICO & SRA (5.834) (4.994) ,4% TRASPORTI (803) (997) (194) 24,2% RECUPERO ENERGETICO (35.648) (36.819) (1.171) 3,3% TOTALE COSTI DIRETTI DI RICICLO E RECUPERO ( ) ( ) (47.659) 13,4% COSTI FISSI, INDIRETTI E COMUNI (16.514) (13.641) ,4% AMMORTAMENTI, SOPP PASSIVE & SVALUTAZIONI (10.084) (7.903) ,6% COSTI FUNZIONAMENTO CONAI (9.091) (9.379) (288) 3,2% TOTALE COSTI ( ) ( ) (42.893) 10,9% PROVENTI FINANZIARI (1.858) -32,8% IMPOSTE E TASSE (864) 864 contributo ai secondari/terziari (C&I) (87) (91) (4) 4,6% RISULTATO D'ESERCIZIO (67.366) (44.341) ,2% I ricavi totali aumentano del 21% rispetto al 2013; sostanzialmente stabili i ricavi per vendita, l incremento è dovuto principalmente al valore unitario per tonnellata del Contributo Ambientale Conai. Nel 2014 tale valore è stato pari a 140 euro per tonnellata per tutto l anno solare mentre nel 2013 il valore era stato di 110 euro per tonnellata. Si segnala un incremento dell immesso al consumo pari al 1,9% rispetto al I costi industriali aumentano del 13% rispetto al 2013, con l aumento più significativo alla voce raccolta sia per effetto prezzo legato all accordo ANCI-CONAI che per un effetto volume dovuto all incremento del 7,9% sul Da evidenziare come ormai la discarica sia diventato uno sbocco 3
6 veramente residuale per il materiale a valle della selezione. I minori costi alla voce riciclo meccanico & SRA stanno ad indicare come ormai quasi tutti i prodotti riciclabili vengono collocati sul mercato a un prezzo positivo. Il contributo al riciclo rimane solo per gli scarti di selezione o per qualche attività sperimentale volta a incentivare nuove forme di riciclo e schemi alternativi. Il 96% dei costi industriali si ottiene sommando i costi di raccolta, selezione e recupero energetico, mentre il restante 4% comprende i costi per analisi, i costi di trasporto, i costi di riciclo e di smaltimento in discarica. Composizione percentuale dei costi industriali 4% 9% RACCOLTA 29% 58% SELEZIONE ANALISI QUALITATIVE SMALTIMENTO A DISCARICA RICICLO MECCANICO & SRA TRASPORTI RECUPERO ENERGETICO Da evidenziare la riduzione dei costi fissi nel 2014 rispetto al
7 Stato patrimoniale attivo ( /000) ATTIVO ( /000) var. DISPONIBILITA' FINANZIARIE (76.792) CREDITI PER CONTRIBUTO AMBIENTALE CREDITI VERSO CLIENTI CREDITI VERSO ERARIO (767) ALTRI CREDITI (1.147) TOTALE CREDITI RIMANENZE FINALI (105) TOTALE ATTIVO A BREVE (51.547) ATTIVITA' IMMOBILIZZATE TOTALE ATTIVO (51.427) Stato patrimoniale passivo ( /000) PASSIVO E NETTO ( /000) var. DEBITI VERSO FORNITORI (8.413) DEBITI VERSO ERARIO (21) ALTRI DEBITI TOTALE DEBITI (8.365) FONDI TOTALE PASSIVO (7.085) FONDO CONSORTILE RISERVA (67.367) RISULTATO D'ESERCIZIO (67.366) (44.341) TOTALE PATRIMONIO NETTO (44.342) TOTALE PASSIVO & PATRIMONIO NETTO (51.427) 5
8 Il Contributo Ambientale CONAI Il Contributo Ambientale CONAI, principale voce di ricavo del Consorzio, è dovuto dalle aziende produttrici o importatrici di imballaggi quando l imballaggio finito viene venduto al primo utilizzatore (che può essere anche un commerciante o distributore) e dalle aziende produttrici di materia prima quando questa viene ceduta ad un autoproduttore ossia a chi produce l imballaggio e lo riempie; sono inoltre tenuti al pagamento del contributo anche i materiali di imballaggio e gli imballaggi acquistati all estero (sia UE che extra UE) in quanto il loro utilizzo darà luogo a rifiuti sul territorio nazionale. Nel corso del 2014 il valore unitario è stato pari a 140 euro per tonnellata per tutto l anno solare. È già stato deliberato un aumento a 188 euro/t dal 1 gennaio Trend CAC unitario ( /t) 250,00 200,00 195,00 188,00 160,00 150,00 100,00 105,00 140,00 120,00 110,00 140,00 50,00 - gen '09 lug '09 lug '10 lug '11 gen'12 ott '12 gen'14 gen'15 Dettaglio ricavi da contributo ambientale ( /000) PROCEDURA Procedura ordinaria Procedura semplificata Procedura ex-post/ex-ante (9.227) (9.836) (13.610) TOTALE RICAVO DA CAC
9 IL CONSORZIO I Consorziati Al 31 dicembre 2014 risultano iscritte nel libro dei Consorziati COREPLA imprese. Al consorzio aderiscono imprese che operano nelle diverse fasi del ciclo di vita degli imballaggi, suddivise in 4 categorie: A B C D CATEGORIA DESCRIZIONE imprese produttrici o importatrici di materia prima per la fabbricazione di imballaggi in plastica imprese produttrici o importatrici di imballaggi in plastica imprese utilizzatrici che producono i propri imballaggi in plastica o importano merci imballate imprese che riciclano e/o recuperano rifiuti di imballaggi in plastica La tabella illustra la ripartizione per categoria e sintetizza tutti i movimenti avvenuti nel 2014 a partire dalla situazione dell anno precedente. CATEGORIA 2013 ADESIONI VARIAZIONI RECESSI ESCLUSIONI 2014 A B C D TOTALE I contributi di partecipazione vanno a formare il fondo consortile che al 31 dicembre 2014 ammonta a ,50 euro, di cui versato euro. Le risorse umane e la formazione Nel corso dell anno 2014 il Consorzio si è avvalso della collaborazione di 61 presenze operative (media annuale), di cui 2 Dirigenti e 5 contratti a termine (3 per sostituzione di maternità). In corso d anno è stata assunta 1 persona a tempo indeterminato, si sono conclusi 4 contratti a termine, 1 stage ed 1 contratto a tempo indeterminato per dimissioni. Nel 2014 è stata consolidata l azione tesa ad apprezzare puntualmente il contributo fornito dai singoli all operato consortile. A tal fine è stato confermato il processo di valutazione delle prestazioni, esteso all intera popolazione aziendale e, nel caso dei soli Quadri, collegato ad un apposito 7
10 piano di premi individuali definiti sulla base degli obiettivi conseguiti da ognuno di loro. L attività formativa ha registrato un lieve decremento rispetto all anno precedente poiché si è ulteriormente focalizzata sulle esigenze specifiche di ogni dipendente. Il numero complessivo degli interventi formativi è stato di 46 per un totale di 209 partecipazioni. Particolare attenzione è stata posta, come sempre, alla sicurezza sul lavoro, che nell anno, anche per effetto del trasloco degli uffici, ha visto l erogazione di numero 14 interventi. Confermata, infine, la nuova organizzazione per processi e non solo prettamente per funzioni sulla base di una visione generale che vede il Consorzio come insieme di processi di business e non come mera sommatoria di funzioni e/o singole divisioni. Le certificazioni Nel corso del 2014 sono state superate le periodiche verifiche ispettive per il mantenimento delle certificazioni secondo lo standard OHSAS 18001:2007 relativo alla salute e sicurezza sul lavoro e la norma UNI EN ISO 9001:2008 relativa alla qualità. Nel gennaio 2015 è stata inoltre superata la verifica ispettiva per il mantenimento della certificazione secondo la nuova release della norma ISO 27001:2013, relativa alla gestione della sicurezza delle informazioni. Sono state inoltre effettuate, sempre da parte di un ente terzo accreditato, Istituto Italiano dei Plastici, verifiche ispettive che hanno portato al rinnovo della certificazione secondo la norma UNI EN ISO 14001:2004 relativa all ambiente ed alla Registrazione EMAS. 8
11 LE ATTIVITA ISTITUZIONALI Gli obiettivi di Riciclo e Recupero Tabella obiettivi (t) IMMESSO AL CONSUMO RICICLO COREPLA RICICLO INDIPENDENTE TOTALE RICICLO Incidenza % 37,5% 36,8% 37,9% RECUPERO ENERGETICO COREPLA RECUPERO ENERGETICO RSU TOTALE RECUPERO ENERGETICO Incidenza % 34,3% 36,8% 44,5% RECUPERO TOTALE Incidenza % 71,8% 73,6% 82,5% La performance di riciclo rispetto all immesso al consumo del 2014 risulta complessivamente in crescita rispetto agli anni precedenti nonostante il ridotto contributo del riciclo indipendente. Infatti il dato consuntivo MUD 2013, sul quale è stata poi basata la nuova stima per il 2014, si è rivelato inferiore alle aspettative. Se però da un lato il dato in volumi degli Operatori Indipendenti scende, aumenta il contributo del riciclo consortile al raggiungimento dell obiettivo di riciclo. Si sta quindi allargando la forbice tra quota COREPLA e quota Indipendenti a favore della prima. Per quanto riguarda invece il rapporto tra riciclo COREPLA e raccolta differenziata, il 2014 vede un miglioramento delle performance; ancora oggi si trovano molte difficoltà a riciclare una parte degli imballaggi che vengono conferiti attraverso la raccolta differenziata a causa della loro crescente complessità ed eterogeneità. Il Consorzio negli anni, ma soprattutto nel 2014, ha profuso il massimo sforzo per cercare di avviare a riciclo la massima parte di questi imballaggi attraverso la selezione di nuovi prodotti o attraverso contratti sperimentali in ambito ricerca. 9
12 Confronto performance COREPLA 2014 vs 2013 (%) DISC 0,8% 1,5% REC 43,3% 43,1% RIC ,9% 55,4% 0,0% 10,0% 20,0% 30,0% 40,0% 50,0% 60,0% Gli imballaggi immessi al consumo 1 Il 2014 ha fatto registrare una ulteriore flessione dell attività economica in Italia, anche se di entità meno rilevante rispetto all anno precedente. Il calo del PIL è stato del -0,4%, con un ennesimo rallentamento della produzione industriale (-0,9%) cui si è però contrapposta una leggera ripresa della spesa delle famiglie (+0,3%). Il comparto delle materie plastiche pur risentendo della debolezza dell economia, ha evidenziato una contrazione contenuta del consumo complessivo di polimeri vergini, con l imballaggio, principale mercato di sbocco, in leggera ripresa. Al netto degli imballaggi prodotti in Italia ma esportati vuoti o con la merce venduta all estero, degli imballaggi esenti e con il contributo dell import, il quantitativo di imballaggi immessi al consumo sul territorio nazionale è risultato nel 2014 pari a kt, con un aumento del dichiarato di +1,9% rispetto al Come composizione dell immesso, il 41% è costituito da 1 Dati elaborati da Plastic Consult per COREPLA 10
13 imballaggi flessibili, il 52% da imballaggi rigidi e con il complemento a 100 costituito da altri imballaggi di protezione ed accessori. A livello di polimeri, il grosso del consumo è coperto dal polietilene, indirizzato prevalentemente all imballaggio flessibile, dove la sua quota arriva al 78%. Considerevoli quantitativi di consumo si hanno anche per il PET e PP, che si rivolgono viceversa soprattutto all imballaggio rigido. Tra gli altri materiali sono ancora limitati i volumi di consumo dei biopolimeri (PLA per bottiglie, manufatti termoformati e film biorientato, polimeri da amido per shopper), che coprono poco più dell 1% del totale. Per quanto riguarda la funzione degli imballaggi, vi è la netta prevalenza dell imballaggio primario, che copre oltre i due terzi del consumo complessivo, mentre l imballaggio secondario (in massima parte film retraibile per fardellaggio) non arriva al 7% del totale. Osservando infine la distribuzione dell immesso al consumo secondo i canali di formazione dei rifiuti, si può rilevare la netta prevalenza del canale domestico, mentre i quantitativi di industria e commercio arrivano nel complesso al 37% del totale. Si consideri tuttavia che, attraverso le varie forme di assimilazione, una quota non indifferente di imballaggio destinato a industria e commercio finisce per migrare nel rifiuto domestico (es.: HORECA, GDO e piccole attività artigianali) gestito dalla raccolta urbana. Immesso al Consumo (kton) IMMESSO AL CONSUMO di cui Domestico (HH) di cui Commercio & Industria (C&I)
14 Composizione Immesso al Consumo (%) TIPOLOGIA var % % % % IMBALLAGGI FLESSIBILI 40,7% 41,1% 40,5% -0,6% IMBALLAGGI RIGIDI 51,4% 51,1% 51,7% 0,6% IMBALLAGGI DI PROTEZIONE/ACCESSORI 7,9% 7,8% 7,8% 0,0% TOTALE 100,0% 100,0% 100,0% POLIMERO PE 44,9% 45,6% 44,7% -0,9% PET 22,1% 21,6% 21,4% -0,2% PP 18,6% 19,4% 20,6% 1,2% PS/EPS 8,6% 8,2% 8,2% 0,0% BIOPOLIMERI 2,0% 1,4% 1,4% 0,0% ALTRI 3,8% 3,8% 3,7% -0,1% TOTALE 100,0% 100,0% 100,0% FUNZIONE IMBALLAGGI PRIMARI 69,8% 67,9% 67,8% -0,1% IMBALLAGGI SECONDARI 6,8% 6,8% 6,8% 0,0% IMBALLAGGI TERZIARI 23,4% 25,3% 25,4% 0,1% TOTALE 100,0% 100,0% 100,0% CANALE DOMESTICO 64,4% 63,6% 63,1% -0,5% di cui contenitori per liquidi 23,4% 22,3% 21,9% -0,4% COMMERCIO & INDUSTRIA 35,6% 36,4% 36,9% 0,5% TOTALE 100,0% 100,0% 100,0% 12
15 La raccolta differenziata Nell' anno 2014 la raccolta differenziata gestita dal Consorzio è stata pari a tonnellate, con un aumento del 7,9% rispetto al Andamento ton raccolte e crescita percentuale % % Nord Ovest (Liguria, Lombardia, Piemonte e Valle d Aosta) La Regione Liguria, dopo la notevole crescita registrata sia nel 2012 che nel 2013, ha registrato anche nel 2014 un incremento pari al 2,35%, il procapite (9,3 kg/ab/anno) si mantiene comunque inferiore alla media nazionale. La Regione Valle d Aosta ha registrato un aumento del 33,17% rispetto al 2013 riuscendo a consolidare il miglioramento qualitativo in atto dallo scorso anno. La Regione Lombardia continua a registrare, nonostante i già elevati quantitativi di raccolta, un incremento del 4,3%. 13
16 Nord Est (Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Trentino Alto Adige e Veneto) La Regione Veneto ha incrementato ulteriormente il suo valore di raccolta pro-capite già in assoluto più alto di tutta Italia (21,33 Kg/ab/anno), mantenendo ottimi parametri qualitativi, mentre il Friuli Venezia Giulia dopo il lieve calo registrato nel 2013, nel 2014 ricomincia a crescere. La Regione Emilia Romagna rileva anche quest anno un incremento pari all 8,6%, come il Trentino Alto Adige che risulta essere cresciuto del 10%. Centro (Lazio, Marche, Toscana e Umbria) La Regione Lazio, dopo la crescita registrata negli ultimi due anni, incrementa il suo livello di raccolta del 21,4% nel La Toscana risulta avere anche quest anno una crescita pari all 8% come la Regione Marche che registra un ulteriore incremento (+10%), mentre l Umbria si sta assestando con un aumento pari al 5,4%. Sud (Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise e Puglia) La Campania rallenta il ritmo di crescita rispetto agli anni precedenti (7,2%) confermando un pro-capite pari a 15 Kg/ab/anno al di sopra della media nazionale. La regione Abruzzo continua la sua crescita con un incremento di raccolta inferiore al 2013, ma sempre degno di nota (18,3%). Anche la Puglia continua ad aumentare il suo livello di crescita (13,3%) anche se in misura notevolmente inferiore rispetto al La regione Basilicata registra invece un decremento pari al 13,2% con conseguente ulteriore calo della raccolta pro-capite (4,5 kg/ab/anno). Risulta invece in considerevole risalita la regione Molise (12,9%), che nel 2013 aveva registrato un piccolo calo della raccolta, mentre la Calabria nel 2014 è la regione con la crescita più alta in assoluto (49,5%) nonostante mantenga un procapite ancora modesto pari a 5 Kg/ab/anno. Isole (Sardegna e Sicilia) La Sardegna si sta avvicinando ai 16 Kg/ab/anno con un aumento di raccolta pari al 4,9% mentre la Regione Sicilia, con 3,7 Kg/ab/anno, è l ultima regione per pro-capite a livello nazionale. 14
17 Raccolta per area geografica (t) AREA NORD OVEST variazione % 3,7% 4,3% 4,5% NORD EST variazione % 3,1% 10,0% 7,0% CENTRO variazione % 9,7% 13,8% 13,2% SUD variazione % 6,2% 22,8% 11,5% ISOLE variazione % 7,0% 10,0% 2,5% TOTALE ITALIA variazione % 5,5% 10,9% 7,9% Si consolida nel 2014 l effetto della riduzione dei limiti di frazione estranea consentita in vigore a partire dal giugno 2012: da un lato si è ridotta la frazione estranea e dall altro si è stabilizzato lo spostamento del materiale dal conferimento diretto agli impianti di selezione che lavorano per COREPLA (CSS) verso Centri Comprensoriali (CC) che effettuano operazioni di selezione, prepulizia e pressatura (fenomeno che riguarda il 63% del materiale complessivamente raccolto). L Accordo Quadro ANCI-CONAI -rinnovato nel 2014 ed in essere fino al prevede che i comuni, o i soggetti da essi delegati, stipulino con il Consorzio una convenzione per il conferimento della raccolta differenziata al sistema COREPLA. 15
18 Raccolta per regione e pro-capite REGIONE 2013 ton kg/ab ton kg/ab. Emilia-Romagna , ,6 Friuli-Venezia-Giulia , ,4 Liguria , ,3 Lombardia , ,1 Piemonte , ,2 Trentino-Alto Adige , ,1 Valle d'aosta , ,6 Veneto , ,3 Lazio , ,3 Marche , ,0 Toscana , ,8 Umbria , ,6 Abruzzo , ,3 Basilicata , ,5 Calabria , ,1 Campania , ,0 Molise , ,2 Puglia , ,7 Sardegna , ,0 Sicilia , ,7 TOTALE ITALIA , ,0 Nel 2014 i comuni coperti dal convenzionamento con COREPLA sono stati Di questi, 328 hanno stipulato direttamente la Convenzione, mentre per i restanti (oltre il 95%) le Convenzioni sono state stipulate direttamente con soggetti competenti per legge (Consorzi, ATO/ARO) o è stata rilasciata delega a soggetti terzi. In altri termini, delle 962 convenzioni attive nel 2014, 380 sono state stipulate direttamente o con i comuni stessi (le 328 di cui sopra) o con soggetti competenti per legge (52) e interessano il 13% delle quantità conferite, mentre le rimanenti 582 sono state stipulate da soggetti a tal fine delegati che conferiscono complessivamente l 87% delle quantità raccolte. 16
19 Convenzionamento ANNO n convenzioni n comuni % comuni n abitanti % abitanti % % % % % % Nel 2014 sono stati erogati ai comuni e alle aziende delegate circa 234 milioni di euro a fronte dei servizi di raccolta differenziata; ben il 19% in più rispetto a quello riconosciuto nel Questo è dovuto anche al fatto che a partire da aprile sono stati riconosciuti ai convenzionati degli aumenti sui corrispettivi unitari di raccolta nella misura del 10,6%. Analisi qualità sul materiale proveniente dalla raccolta urbana. Come previsto dall'accordo Quadro ANCI-CONAI, le quantità di raccolta differenziata urbana, conferite da ciascun convenzionato, vengono valorizzate tramite analisi qualità a campione sui carichi in ingresso presso i centri di selezione COREPLA. Tali analisi sono svolte da terzi incaricati dal Consorzio con convocazione del convenzionato; per ciascun soggetto è stabilita una frequenza di analisi basata sulle tonnellate di raccolta conferite ogni anno. Nel 2014 le analisi sono state complessivamente Le frequenze di analisi stabilite dall'accordo Quadro ANCI-CONAI in ingresso presso gli impianti, sono state sostanzialmente rispettate, confermando il dato del 2013 con il 97,3% delle scadenze rispettate. Nel 2014, relativamente al flusso monomateriale, sono stati sottoposti ad analisi conferimenti per 85,66 kt (nel ,5 kt), pari al 15,1% in peso (nel 2013 il 16,8%) di quanto conferito Nel dettaglio: conferimenti sfusi: analizzato il 5,4% di quanto conferito (6,1% nel 2013) e che nel 2014 è stato di 68,81 Kt conferimenti pressati: analizzato il 16,4% di quanto conferito che è stato di 497,52 kt (18,4% nel 2013). Relativamente al multimateriale, sono stati sottoposti ad analisi conferimenti pari al 7,1% degli imballaggi in plastica conferiti (7,6% nel 2013). 17
20 Incidenza delle analisi effettuate rispetto ai quantitativi raccolti per tipologia di conferimento (anno 2014). TIPOLOGIA di CONFERIMENTO % peso carichi analizzati vs ton conferite n analisi vs ton conferite MONOMATERIALE 15,1% 1 ogni 73,6 ton Sfuso 5,4% 1 ogni 38,5 ton Perssat o 16,4% 1 ogni 84,3 t on MULTIMATERIALE 7,1% 1 ogni 69,6 ton Le analisi sul materiale in ingresso vengono registrate su un supporto elettronico collegato con il sistema informatico del Consorzio. I dati raccolti in fase di analisi vengono poi trasmessi via internet in COREPLA garantendone quindi la precisione e la disponibilità in tempi brevi. Nel corso del 2014 è proseguita l attività di monitoraggio delle aree in cui si effettuano le analisi, provviste di una serie di strumenti volti a rendere più efficiente, semplice e produttiva l attività di verifica qualitativa del materiale, migliorando anche le condizioni di lavoro in cui il personale delle società di analisi si trova ad operare quotidianamente. In particolare a dicembre centri su 32 risultano dotati di un tavolo di lavoro meccanizzato con rampa di carico e ceste carrellate basculanti con lo scopo di migliorare le condizioni di lavoro degli analisti (6 di questi centri sono dotati di due tavoli). Le fasce qualitative individuano il quantitativo massimo di Frazione Estranea (tutto ciò che non è imballaggio in plastica); per quanto riguarda la raccolta monomateriale, la fascia A si riferisce alla raccolta di rifiuti di imballaggio di origine domestica, la fascia B si riferisce alla raccolta di rifiuti di imballaggio conferiti al servizio pubblico di origine non domestica e la fascia C si riferisce alla raccolta finalizzata in cui i contenitori per liquidi superano il 90%. 18
21 Distribuzione dei volumi di raccolta distinti per fascia qualitativa. FASCIA QUALITATIVA 2012 ton % 2013 ton % 2014 ton % A1 - PRIMA FASCIA ,9% ,4% ,5% A2 - SECONDA FASCIA ,0% ,2% ,3% A3 - FUORI SPECIFICA ,8% ,7% ,0% B1 - PRIMA FASCIA ,7% ,4% ,1% B2 - FUORI SPECIFICA ,5% ,5% ,3% C1 - FINALIZZATA ,0% ,8% ,8% TOTALE RACCOLTA MONO FASCIA QUALITATIVA 2012 ton % 2013 ton % 2014 ton % LEGGERO 1 FASCIA ,2% ,7% ,6% LEGGERO CON TRACCIANTI 588 0,3% ,6% 899 0,3% LEGGERO FUORI SPECIFICA ,8% ,9% ,6% PESANTE 1 FASCIA ,4% ,4% ,2% PESANTE CON TRACCIANTI 43 0,0% 356 0,1% 42 0,0% PESANTE FUORI SPECIFICA 556 0,3% 762 0,3% 556 0,2% TOTALE RACCOLTA MULTI
22 La selezione dei materiali L attività di selezione rappresenta il necessario presupposto dell avvio a riciclo e recupero di tutta la raccolta differenziata conferita dai Comuni e dagli altri Convenzionati. Tale attività necessita continui investimenti in tecnologie e processi sempre più automatizzati; nel corso del 2014, è stato richiesto a tutti gli impianti di inserire in linea un sistema a tecnologia automatica finalizzato al riconoscimento dei polimeri, andando di fatto a coinvolgere anche quegli impianti che, storicamente, effettuavano manualmente il servizio richiesto e che diversamente non sarebbero più in grado di selezionare materiali sempre più eterogenei sebbene costituiti dallo stesso polimero (ad. es. il Polipropilene). Nel 2014, per la selezione dei rifiuti di imballaggi in plastica provenienti da raccolta differenziata, COREPLA si è avvalso mediamente della collaborazione di 34 CSS; nel corso dell anno due CSS hanno terminato la propria attività. Persistono ancora alcune dinamiche processi, come: che contrastano l efficienza dei la continua diminuzione percentuale del contenuto di bottiglie e del loro peso nella raccolta differenziata; la continua ingegnerizzazione degli imballaggi immessi al consumo, con tutte le conseguenti problematiche relative alle difficoltà di selezione, al mantenimento della qualità ed alla maggior produzione di sottoprodotti. Buoni risultati arrivano invece dalla selezione del Film che cresce ma soprattutto dalla ripresa di tutto il comparto Plastiche miste che, grazie a nuove politiche volte ad incentivare la fase di start up di selezione di nuovi Prodotti tra cui il Film di piccola pezzatura (FIL/S) e gli Imballaggi in Polipropilene (IPP). E partita, seppur sperimentalmente la selezione di nuovi materiali quali le Vaschette in PET (VPET). E inoltre importante sottolineare come 5 CSS si siano integrati a valle nella fase di produzione di Combustibile da rifiuti, andando di fatto ad accorciare la filiera del recupero con un aumento generale dell efficienza di sistema. Nel 2014 è proseguito il processo di assegnazione del materiale pressato da avviare a selezione nei CSS tramite offerte migliorative, garantendo efficacia e trasparenza. 20
23 A seguito delle aggiudicazioni relative ai c.d. Bandi CIT tenutisi nel corso dell anno i CSS hanno ritirato tonnellate di CIT monomateriale sostenendone i costi di trasporto. A tali quantità si aggiungono ulteriori tonnellate per le quali i CSS hanno comunque sostenuto i costi di trasporto per ritiri assegnati in base a criteri di storicità e prossimità. Tali quantità rappresentano il 95,34% circa del totale movimentato (CIT pressato). Come conseguenza, ad oggi le uniche aree geografiche coperte parzialmente dai trasporti di competenza del Consorzio sono rappresentate dalla Sardegna, dalla Sicilia ed in parte dalla Calabria. Nel 2014 in capo alla funzione selezione si è svolta anche tutta l attività di presidio presso i CSS e presso i centri di destino del materiale selezionato. Sono stati presidiati 34 CSS con un totale di 38 risorse; ogni CSS monitorato ha avuto un presidio stazionario di una società presente presso il CSS per 10 mesi nell'anno, più due mesi nei quali sono stati effettuati due audit da un'altra società. Sono stati presidiati in rotazione 7 centri di destino (5 Recuperatori, 1 Riciclatore e un Centro di Selezione e Riciclo) con un totale di 4 risorse impiegate. Il riciclo Il riciclo meccanico gestito da superficie pubblica I prodotti della famiglia CPL (Contenitori in Plastica per Liquidi) a base PET e HDPE sono ormai più che consolidati e sono avviati a riciclo attraverso il sistema di aste online anch esso da tempo strutturato a garanzia di trasparenza e imparzialità nelle assegnazioni dei lotti. Le nuove tecnologie e l esperienza pluriennale nel riciclo, rendono il mercato delle materie prime seconde ottenute (scaglie e granuli pronti per la messa in macchina ) un settore qualitativamente affidabile, soprattutto per il loro impiego in alcune applicazioni. Il fatto che oggi sia possibile realizzare bottiglie in PET per il confezionamento di bevande utilizzando fino al 50% di PET riciclato è una dimostrazione dei passi compiuti dall industria del riciclo, che ha messo a punto processi di decontaminazione e di recupero delle caratteristiche tali da rendere questi materiali di riciclo sicuri per il consumatore anche nel più severo degli impieghi, quello a contatto con alimenti. Attraverso il sistema delle aste on line è altresì commercializzato l articolo Film (essenzialmente LDPE) che è caratterizzato da un mercato che soffre di maggiore discontinuità in relazione alle fonti alternative di approvvigionamento di materiali simili, come ad esempio il film industriale e/o il telo agricolo. 21
24 Dati di riciclo COREPLA 2 (t) PRODOTTO PET HDPE FILM CASSETTE IMBALLAGGI MISTI SRA TOTALE RICICLO Confronto prezzi medi di vendita aste ( /t) PET HDPE FILM per i prodotti riciclati è stato mantenuto inalterato lo schema basato sul principio condiviso a livello europeo per cui vengono computate come riciclo le quantità in ingresso agli impianti di riciclo. Tale scelta trova la sua ragione nel fatto che tutti i prodotti sono dotati di una specifica che assicura qualità costante in linea con gli standard europei e che i processi industriali di trasformazione seguono criteri di riconosciuta efficienza. 22
25 Gli incrementi di raccolta differenziata selezionata durante il 2014 rispetto al 2013, non hanno portato ad un pari incremento dei CPL avviati a riciclo. Le motivazioni, purtroppo come spesso accade nei fenomeni complessi come quello della raccolta differenziata, non sono riconducibili ad un'unica causa ma ad una molteplicità. Tra le principali cause si possono annoverare le seguenti: Maturità della raccolta: è storicamente riconosciuto che nelle aree dove la raccolta differenziata ha raggiunto alti livelli (alti kg/ab anno) eventuali incrementi sono da ricondurre solo agli altri imballaggi e non CPL. Dai dati della raccolta si rileva che la quasi totalità dell incremento, rispetto al 2013, si è registrato nelle aree centro-nord del paese dove i livelli di raccolta sono alti; Complessità degli imballaggi: per esigenze di marketing e/o di preservare gli alimenti, aumenta l immesso al consumo di CPL complessi (PET opaco, CPL con etichetta coprente, CPL neri, ecc.), tale complessità risulta incompatibile con i processi di selezione e di riciclo e pertanto con ragionevole probabilità questi imballaggi, nonostante i tentativi che si stanno facendo per inviarli a riciclo, vengono inviati a recupero energetico. Durante il 2014 con notevoli sforzi da parte di tutto il Consorzio e in linea con le richieste del mercato, sono stati ottenuti dei buoni risultati, sia quantitativi che economici, relativamente all avvio a riciclo di prodotti a base poliolefinica e Plasmix. In termini di volumi il 2014 registra un +28,3% di quantità avviate a riciclo. Relativamente agli ultimi prodotti selezionati (IPP e FIL/S), durante il 2014 si è andati avanti nel valorizzarli sempre di più sia in termini di quantità che di qualità: il prodotto IPP (imballaggi in polipropilene). Il riciclo del polipropilene rigido da imballaggi post consumo è una delle eccellenze italiane. Partito con un progetto pilota nel 2012, oggi è una realtà consolidata, attraverso la selezione degli imballaggi in polipropilene rigido, che nel resto d Europa non sono quasi mai raccolti, COREPLA oggi è in grado di fornire alle aziende riciclatrici la materia prima per la produzione di polipropilene di riciclo, per il quale esiste una forte domanda da parte delle aziende produttrici di manufatti in plastica; il prodotto FIL/S (film di poliolefine di formato inferiore A3). Anche se sono stati fatti notevoli passi avanti non si sono ancora raggiunti gli obiettivi prefissati, ma sono in atto diverse sinergie cliente-css che porteranno a raggiungere gli standard qualitativi e quantitativi. 23
26 Nel 2014 sono state fornite circa ton di SRA (Secondary Reducing Agent) all acciaieria Voestalpine di Linz in Austria. L SRA è ottenuto da mix plastico derivato dai processi di selezione degli imballaggi in plastica post consumo che, a seguito di ulteriori operazioni di preparazione, viene utilizzato in altoforno come agente riducente nelle reazioni di ossidazioni dei minerali. Nel corso del 2014 le quantità vendute all estero (prodotti selezionati + SRA) sono state ton, contro le del 2013 (-1,0%). Ancora una parentesi sullo sforzo di ottimizzazione per i materiali più problematici; durante il 2014 è stato avviato un progetto sperimentale di selezione e riciclo dei prodotti termoformati a base PET sia mono materiale che multi materiale (vaschette in PET). I risultati ad oggi, ottenuti su quantitativi non trascurabili (circa 500 ton) sono decisamente positivi. Anche in questo caso, si può dire che l Italia è il primo paese in Europa a valorizzare tale flusso. Considerati inoltre sia il livello di tecnologia che il know how raggiunto dalle diverse aziende che costituiscono la filiera, durante il 2014 sono state avviate delle fasi sperimentali finalizzate a trovare degli schemi alternativi di gestione della raccolta degli imballaggi in plastica che consentano di cogliere le opportunità che offre l ambiente ottimizzando: quantità avviate a riciclo; deficit di catena; impatto ambientale. Anche in questo caso i risultati sono molto confortanti e costituiscono una buona base per fondare delle strategie future. Con la funzione Ricerca & Sviluppo è stata consolidata ed ampliata la collaborazione creata negli anni precedenti avente l obiettivo di promuovere nuove opportunità di riciclo. Sul fronte dei c.d. Acquisti Verdi da parte delle Pubbliche Amministrazioni, si è partecipato ai tavoli tecnici sui Criteri Minimi Ambientali (CAM) presso il Ministero dell'ambiente: Criteri Minimi Ambientali sull'edilizia; Criteri Minimi Ambientali sull Arredo Urbano. L'obiettivo principale di COREPLA nella partecipazione ai tavoli tecnici è la promozione delle plastiche da riciclo derivanti dal circuito urbano. 24
27 Per quanto attiene i prodotti selezionati, l attività di verifica verte innanzitutto sulla conformità dei prodotti in uscita rispetto alle relative specifiche. Per quanto riguarda i sottoprodotti le analisi sono finalizzate alla quantificazione della frazione estranea presente e delle frazioni selezionabili erroneamente lasciate nei sottoprodotti; le percentuali ottenute vengono utilizzate per il calcolo degli scarti resi da confrontare agli scarti attesi come previsto dal contratto di selezione attualmente in vigore. Anche nel 2014 tale tipologia di analisi è stata effettuata anche sui carichi a destino al fine di garantire campionamenti più rappresentativi. La Tabella riepiloga le analisi effettuate in uscita. n ANALISI PER TIPOLOGIA analisi su prodotti analisi su scarti e sottoprodotti TOTALE ANALISI In termini di rappresentatività, rapportando le analisi effettuate ai quantitativi selezionati è stata effettuata in media una analisi ogni 56 t di Prodotti selezionati e una analisi ogni 58 t di Scarti e Sottoprodotti selezionati). Si ricorda che le analisi su Prodotti e Sottoprodotti vengono registrate, come per le analisi in ingresso, su un supporto elettronico collegato con il sistema informatico del Consorzio. Il riciclo meccanico gestito da superficie privata Per quanto riguarda il riciclo da superfici private (C&I), continua l attenzione del Consorzio al mondo degli imballaggi provenienti dal Commercio e Industria. COREPLA gestisce parte di questo materiale attraverso tre tipi di accordi: le piattaforme per fusti e cisternette (c.d. PIFU) per la bonifica ed il riciclo degli imballaggi rigidi primari industriali; le piattaforme per gli imballaggi di polistirene espanso (c.d. PEPS); le piattaforme per il ritiro dei rifiuti di imballaggi in plastica provenienti da superfici private (c.d. PIA). PIFU: In relazione all accordo siglato nell agosto del 2012 tra CONAI, COREPLA, RICREA, RILEGNO e le Imprese del settore rappresentate da ARI, ANRI e Confima, le convenzioni in essere nel 2014 sono 32 e i quantitativi gestiti ammontano a t. Per le PIFU è stato predisposto un portale internet su area dedicata, la cui peculiarità è quella di essere uno strumento condiviso e gestito con gli altri Consorzi di filiera, nonché con possibilità di accesso da parte di società incaricata di effettuare audit. 25
28 PEPS: nel corso del 2014 sono state perfezionate 2 nuove convenzioni, per cui le piattaforme con convenzione in essere sono diventate 11. Nonostante non vi sia una copertura capillare sul territorio nazionale e malgrado la diminuzione delle piattaforme, i volumi gestiti nel 2014 registrano un aumento rispetto al Di fatto si è passati da t a t. Inoltre nel corso del 2014 il corrispettivo unitario riconosciuto è passato da 200 a 220 /t. PIA: il 2014 ha visto il consolidamento della nuova forma contrattuale che regola la rete delle Piattaforme per il conferimento a titolo gratuito degli imballaggi in plastica da commercio e industria. E stato completato il processo di accreditamento delle PIA già aderenti al circuito ed è stata definita la procedura per l accreditamento dei nuovi soggetti aderenti. Tale nuova formula ha permesso una tracciatura verificata di una parte (circa il 9%) dei flussi del riciclo indipendente. Ovviamente ci si aspetta una maggiore rappresentatività col crescere della rete. E questo l aspetto che merita un ulteriore sforzo dal momento che la copertura territoriale è ancora incompleta e la numerosità delle PIA risente di un sensibile turnover. Infatti, se è vero che rispetto al 2013 il numero totale degli aderenti ha segnato un incremento passando da 20 a 34 impianti, è altrettanto evidente che alcune regioni non sono coperte o lo sono in modo ancora non sufficiente. Il riciclo meccanico non gestito da superficie privata Il riciclo indipendente viene desunto tramite una metodologia attiva sin dal 2004, che si articola nella costruzione di una serie storica sulla scorta dell analisi dei dati MUD elaborati dalle Camere di Commercio. I dati sono disponibili dopo circa 12 mesi dalla conclusione dell anno di riferimento. Su questa base si innesta un modello di previsione statistico che ne stima l evoluzione sulla base della correlazione con le principali variabili macroeconomiche. Il dato MUD 2013 consuntivato ha generato un risultato di 321,84 Kt, sensibilmente inferiore alle 360 Kt stimate dal modello per il Le quantità riciclate all estero restano stabili: 88,2 Kt rispetto alle 88,9 Kt del Pertanto la stima per il 2014 di 323,14 Kt qui riportata risente fortemente di questo ridimensionamento e della mancanza di previsioni particolarmente espansive per le variabili macroeconomiche di riferimento. 26
29 Riciclo operatori indipendenti (k/t) kton Il rapporto tra riciclo consortile e riciclo indipendente in 15 anni si è completamente ribaltato: inizialmente il riciclo degli operatori indipendenti rappresentava il 60% del riciclo totale, oggi questa percentuale spetta al riciclo consortile. Confronto tra riciclo consortile e riciclo indipendente (peso %) RICICLO INDIPENDENTE 41% % % RICICLO CONSORTILE %
30 Il Recupero Energetico Nel 2014 prosegue la congiuntura economica negativa relativa al settore edilizio in tutta l Europa. In particolare in Italia, la situazione del comparto industriale della produzione del cemento e quindi di clinker nei cementifici ha impattato sulla quantità utilizzata di Combustibili Solidi Secondari. Ciò ha avuto un forte impatto sull utilizzo del combustibile alternativo a prevalente matrice plastica nelle cementerie che è diminuito, rimanendo al di sotto del quantitativo tecnicamente utilizzabile in condizioni normali. Nel 2014 la percentuale di imballaggi in plastica residui dal processo di selezione della raccolta differenziata trasformata in combustibile alternativo (Recupero Energetico COREPLA) ed avviata a cementificio è stata complessivamente del 49,9% di cui il 30,3% nei cementifici italiani in diminuzione rispetto al precedente anno. Ciò malgrado, il 50,1% (nessuna variazione rispetto al 2013) dei residui dei processi di selezione ha trovato spazio presso i termovalorizzatori efficienti 3 presenti in prevalenza nelle regioni del nord Italia. Inoltre le varie emergenze nazionali tra cui quella delle regioni Lazio e Campania hanno contribuito alla diminuzione della produzione di combustibile alternativo a prevalente matrice plastica spiazzato dal flusso costituito dalla parte secca del RU proveniente dalle regioni in emergenza. I dati di consuntivo del recupero energetico degli imballaggi in plastica presenti nei RSU indifferenziati per l anno 2014 (578 kt) costituiscono, alla luce dell incertezza dovuta alla classificazione dei termovalorizzatori come efficienti e sulla disponibilità diretta dei dati, la miglior stima al momento disponibile. Ne consegue che il dato riportato in tabella potrebbe essere soggetto a variazioni con l aggiornamento dei dati ufficiali e delle caratteristiche tecniche dei singoli impianti. Il dato 2014, che in apparenza può sembrare enorme, in realtà è frutto di alcune novità rispetto all'anno precedente. In particolare sono entrati a regime i forni di Torino e Parma, inoltre alcuni impianti di termovalorizzazione sono diventati efficienti a fronte dell'applicazione del coefficiente di riduzione climatico. Sempre per quanto riguarda la rappresentatività delle stime, occorre ricordare che la base dati proviene, in parte, dai soggetti gestori degli impianti di termovalorizzazione dei rifiuti di imballaggio e di produzione di CSS/CDR (combustibile solido secondario/combustibile derivato dai rifiuti) che hanno consentito al Sistema Consortile di effettuare le analisi merceologiche a seguito della stipula di apposite Convenzioni e in parte, invece, per gli impianti che non hanno consentito ad effettuarle, sono frutto di deduzioni indirette, per quanto accurate. 3 Secondo il D.Lgs. 205/10 attraverso il quale viene recepita la Direttiva Europea 2008/98/Ce ma soprattutto viene introdotta la cosiddetta formula R1 per il calcolo dell efficienza energetica. 28
31 Nel corso del 2014 sono poi state avviate direttamente a discarica dagli impianti 6,4 kt di residui derivanti dalle attività di selezione degli imballaggi in plastica, pari allo 0,8 % circa della raccolta domestica; la quantità di residui avviati in discarica è diminuita del 44,8% rispetto al 2013 a confermare il trend in diminuzione registrato anche negli anni scorsi. Il ricorso allo smaltimento in discarica è sempre più marginale, sebbene risulti necessario sia per la frazione estranea non riciclabile e non recuperabile energeticamente sia per i residui prodotti in aree in cui gli impianti di termovalorizzazione e/o i cementifici non sono in condizione di ricevere gli scarti plastici. Recupero energetico di rifiuti d imballaggio in plastica (ton) PRODOTTO SOTTOPRODOTTI MATERIALE DA SUPERFICI PRIVATE SCARTI DI LAVORAZIONE RECUPERO ENERGETICO COREPLA RECUPERO ENERGETICO RSU TOTALE RECUPERO ENERGETICO La prevenzione Nel corso del 2014 la Funzione Ricerca & Sviluppo ha supportato le attività di prevenzione CONAI, partecipando alle attività del Gruppo di Lavoro Prevenzione, all interno del quale, oltre ai progetti Etichetta per il Cittadino e sportello Epack, avviati l anno precedente, è stato lanciato un bando destinato a premiare le aziende che sviluppano azioni di prevenzione. Questo bando sarà riproposto anche nel Da segnalare, sempre nel 2014, il maggior coinvolgimento di COREPLA a supporto dell iniziativa europea EPBP (European PET Bottle Platform), che si occupa della valutazione della riciclabilità delle bottiglie in PET per bevande e dello sviluppo di linee guida per la realizzazione di bottiglie compatibili con i processi di riciclo esistenti, linee guida che sono state fatte proprie dalle principali aziende leader a livello internazionale. Considerato il successo crescente di questa iniziativa volontaria dell industria, nel 2015 COREPLA fornirà supporto di segreteria e gestione progetti dietro copertura dei costi da parte delle associazioni che supportano la piattaforma. 29
32 La ricerca e sviluppo I compiti della funzione di Ricerca & Sviluppo possono essere riassunti nei seguenti punti: 1. Gestire progetti di ricerca finalizzati ad incrementare sia la percentuale di prodotti avviati a riciclo rispetto a quelli destinati a recupero energetico, sia il loro valore, contribuendo a sviluppare applicazioni e sinergie lungo la filiera. Nel corso del 2014 è proseguito l impegno alla standardizzazione dei prodotti nati come sperimentali. Nel corso dell anno FIL/S e IPP sono diventati prodotti standard e sono state avviate le sperimentazioni sui nuovi prodotti IPS (imballaggi in PS rigido) e VPET (vaschette in PET). Inoltre è stata messa a punto una metodica di analisi strumentale sul campo che permette di superare i limiti delle analisi merceologiche; 2. Supportare le altre funzioni aziendali su aspetti e problematiche tecniche relative agli imballaggi ed ai processi di riciclo. In particolare è stato fornito supporto all'assistenza tecnica per la definizione delle procedure e la risoluzione di problematiche di qualità prodotto, mentre insieme con la funzione Commerciale è stata creata una collaborazione orizzontale con l'obiettivo di promuovere il business; 3. Fornire supporto tecnico alle aziende sulla sostenibilità degli imballaggi in plastica. Riconoscendo che gli imballaggi devono rispondere ad esigenze tecniche, di marketing e di costo, il Consorzio non interviene nelle scelte delle singole aziende ma fornisce informazioni sulle modalità di gestione del fine vita degli imballaggi in plastica in Italia, il loro avvio a riciclo oppure a recupero energetico e le eventuali problematiche che una soluzione di packaging potrebbe presentare o risolvere. Queste informazioni aiutano le aziende ad effettuare scelte maggiormente consapevoli in termini di sostenibilità; 4. Come logico supporto a quanto esposto al punto precedente, prendere parte alle iniziative, sia a livello nazionale che internazionale, tese a promuovere il riciclo degli imballaggi in plastica e ad assicurare che le nuove soluzioni di packaging, che l'industria continua a sviluppare, non vadano a discapito dei sistemi di raccolta e riciclo esistenti. Nel corso del 2014 la funzione Ricerca & Sviluppo ha partecipato a tavoli tecnici e gruppi di lavoro di associazioni italiane (UNIPLAST, Plastics Europe Italia, Istituto Italiano Imballaggio, IPPR) ed europee (EPRO); 5. Effettuare attività di formazione tecnica sulla sostenibilità degli imballaggi in plastica presso scuole ed università. 30
33 La comunicazione Per il 2014 è stata confermata la campagna di advertising (con budget ridotto rispetto al 2013), finalizzata a sensibilizzare l'opinione pubblica sia sulla raccolta che sull'effettiva riciclabilità degli imballaggi in plastica. Il taglio è ancora eminentemente educational ed informativo. I contenuti sono stati implementati (raccolta + riciclo), anche sulla base dei post-test di verifica effettuati sui due flight 2013 tramite GfKEurisko, che hanno confermato un crescente grado di memorizzazione ed apprezzamento da parte del pubblico per i messaggi veicolati e una richiesta di ulteriore approfondimento. Il budget ha permesso l on air di un solo flight televisivo nel periodo autunnale. Il post-test (sempre a cura di GfKEurisko) ha confermato gradimento e riconoscibilità della campagna. Sono stati inoltre prodotti cinque nuovi soggetti stampa/web (uno dedicato agli imballaggi secondari e terziari, due dedicati a nuovi imballaggi e infine due con tema natalizio) sempre in linea con il tono della campagna. L'introduzione di nuovi soggetti ha permesso di toccare argomenti non affrontati nei primi due anni di campagna, che costituiscono la naturale evoluzione dei contenuti più "basic": il valore dell imballaggio raccolto e riciclato ed il riciclo come innovazione e come elemento di sviluppo economico ed occupazionale. Nella declinazione della campagna affissioni, stampa e web la presenza del patrocinio del Ministero dell Ambiente ha completato i soggetti proposti. L'articolazione temporale della campagna ha visto 3 momenti di on air: Estivo (stampa quotidiana e periodica; affissioni di qualità in stazioni ferroviarie/aeroporti, web); Autunnale (TV generalista, satellitare e digitale terrestre, out of home, stampa quotidiana, web). Natalizio (stampa quotidiana e web). Oltre alla campagna adv, occorre menzionare l attività di ufficio stampa che ha reso più visibile la comunicazione COREPLA 2014 mediante puntuale stesura e pubblicazione di comunicati stampa che hanno accompagnato le attività COREPLA a maggiore rilevanza istituzionale (tra gli altri: l Accordo con Ferrara e la Regione Emilia-Romagna, l Accordo con la Regione Toscana, l Assemblea COREPLA, il Convegno CSM) e locale. Si ricorda inoltre lo sviluppo della presenza COREPLA sui social network, particolarmente incentrata sull'educazione alla corretta raccolta differenziata e tutorial per un riciclo creativo. 31
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