LOTTIZZAZIONE TURISTICA CRERO PROGETTO DI UN ALBERGO IN LOCALITÀ CRERO NEL COMUNE DI TORRI DEL BENACO (VR)
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1 LOTTIZZAZIONE TURISTICA CRERO PROGETTO DI UN ALBERGO IN LOCALITÀ CRERO NEL COMUNE DI TORRI DEL BENACO (VR) -Progetto di variante edilizia al P.d.C.202/06 del 20/11/2007- RELAZIONE IDROGEOLOGICA AI SENSI DELLE NORME DI ATTUAZIONE DEL PIANO DI AREA GARDA BALDO Committente: WANGER S.R.L. VIA GALVANI, 4/A BOLZANO Rel. 2987/2-12
2 WANGER S.R.L. VIA GALVANI, 4/A BOLZANO LOTTIZZAZIONE TURISTICA CRERO PROGETTO DI UN ALBERGO IN LOCALITÀ CRERO NEL COMUNE DI TORRI DEL BENACO (VR) -Progetto di variante edilizia al P.d.C.202/06 del 20/11/2007- RELAZIONE IDROGEOLOGICA AI SENSI DELLE NORME DI ATTUAZIONE DEL PIANO DI AREA GARDA BALDO IL GEOLOGO Ns rif. - Rel /12 MN - FM 1
3 RELAZIONE IDROGEOLOGICA AI SENSI DELLE NORME DI ATTUAZIONE DEL PIANO DI AREA GARDA BALDO sommario: 1 PREMESSA DO CUMENTAZIONE C ONSULTATA INTERVENTI IN PRO GETTO VINC OLI DI NATURA IDRO GEOLO GIC A LEG ATI AL PIANO DI AREA GARDA BALDO.5 5 C ONSIDERAZIONI SUI VINC OLO DI ALLA G AMENTO ESISTENTE C ONCLUSIONI
4 1 PREMESSA Su incarico e per conto del committente, società WANGER S.R.L., viene di seguito redatta una relazione idrogeologica a supporto del Progetto di Variante Edilizia al P.d.C.202/06 del 20/11/2007 per la realizzazione di un albergo in località Crero nel Comune di Torri del Benaco (Vr). Il presente studio viene elaborato in ottemperanza e con specifico riferimento al titolo terzo delle Norme di Attuazione del Piano di Area Garda Baldo, e definisce le eventuali criticità di natura idrogeologica in relazione alle fragilità individuate dal piano, con specifico riferimento agli interventi progettuali. Per la redazione del presente studio si fa riferimento alla relazione geologica redatta nell ottobre 2011 a supporto del Progetto di Variante Edilizia al P.d.C.202/06 del 20/11/2007 (Rel /11 ottobre 2011), a cui si rimanda per gli specifici approfondimenti di natura geologica, geotecnica ed idrogeologica, per la definizione degli aspetti sismici, di smaltimento della acque, nonché per l analisi del progetto e l interazione con i vincoli e le prescrizioni geologiche legate al P.R.G. del Comune di Torri del Benaco. In tale studio veniva analizzata la compatibilità degli interventi con i vincoli esistenti impartiti dall Ufficio Regionale del Genio Civile e recepiti dal P.R.G. del Comune di Torri del Benaco. Relativamente a tale aspetto si reputava l intervento compatibile con i vincoli geologici esistenti. 2 DOCUMENTAZIONE CONSULTATA 1. Relazione geologica e geotecnica per il progetto di costruzione di un complesso residenziale a Crero Geologia Applicata rel 2282/1/06 2. Relazione idrogeologica per il progetto di costruzione di un complesso residenziale in località Crero nel Comune di Torri del Benaco Geologia Applicata rel 2282/2/07 3. Integrazione alla relazione geologica e geotecnica per il progetto di costruzione di un complesso residenziale in località Crero nel Comune di Torri del Benaco Geologia Applicata rel 2282/2/07 4. Relazione geologica finalizzata alla richiesta di parere del genio civile per il progetto di variante edilizia al P.d.C.202/06 del 20/11/2007- Lottizzazione turistica Crero progetto di un albergo in località Crero nel Comune di Torri del Benaco (vr) Geologia Applicata rel 2987/1/11 3
5 3 INTERVENTI IN PROGETTO Si tratta di un progetto di variante individuato con i seguenti riferimenti catastali: Comune di Torri del Benaco, Sezione Unica, Foglio 4 mappale 57 (parte), mappale 61 (parte), 62 (parte), mappale 64, mappale 434, mappale 435, mappale 436, mappale 534, mappale 535, mappale 536 (parte), mappale 1130 (parte). Figura 1 Ubicazione dell area di studio (estratto planimetrico catastale) La lottizzazione di cui sopra è stata autorizzata con Permesso di Costruire n.181/06 del e successiva variante n.188/07 del Il progetto edilizio, di cui alla presente proposta di variante, fa riferimento al Permesso di Costruire n.202/06 del Il Piano di Lottizzazione approvato prevedeva un plani-volumetrico composto sostanzialmente da due grandi corpi di fabbrica con porzioni di altezza variabile, a due e tre piani, di rilevante impatto visivo sia dalla strada verso il borgo di Crero, sia da punti di visuale più lontani o dal lago. Con la presente variante si propone una diversa impostazione progettuale volta alla massima integrazione tra il progetto architettonico ed il sito modellando la lottizzazione secondo un profilo a terrazze che segua sostanzialmente il pendio del terreno esistente. 4
6 4 VINCOLI DI NATURA IDROGEOLOGICA LEGATI AL PIANO DI AREA GARDA BALDO Le norme di seguito riportate si riferiscono esclusivamente alla sezione del Piano che comprende il territorio o parte del territorio del comune di Torri del Benaco e delle località limitrofe. Geograficamente il Piano confina a nord con la Provincia Autonoma di Trento, ad est costeggia il fiume Adige fino al Comune di Pastrengo, a sud confina con la Provincia di Mantova e ad ovest confina con la Provincia di Brescia prima seguendo il corso del fiume Mincio e poi attraverso il Lago di Garda. Il Piano di Area individua nel suo ambito le aree da assoggettare a specifica disciplina. Figura 2 Ubicazione dell area di studio (Estratto da tavola 2.4 Sistema delle Fragilità Piano di Area Garda Baldo ) 5
7 Nel titolo terzo delle Norme di Attuazione del Piano s individuano gli ambiti soggetti a fenomeni d instabilità (Art.5 ), gli ambiti e gli elementi soggetti a fenomeni di vulnerabilità idrogeologica (Art.6), i corridoi di difesa dall inquinamento acustico ed elettromagnetico (Articoli 6 e 7) i pozzi, le cave e le discariche. Nel dettaglio l area rientra nelle zone soggette ad allagamento, disciplinate dall art. 6 secondo cui. [..] I Comuni, il Genio Civile e gli altri enti competenti: - individuano le zone di tutela ai sensi dell art. 41 della L.R.11/04 e successive modificazioni; - dettano norme per la messa in sicurezza dal rischio di dissesto idrogeologico; - predispongono opportune schede al fine di definire la natura degli interventi possibili, anche sui fabbricati, a seconda del livello di pericolosità e instabilità delle aree stesse [..]Prescrizioni e Vincoli: Sono vietati quegli interventi che portano ad un utilizzo del suolo tale da aggravare il fenomeno di dissesto e instabilità, come la tombinatura dei canali di scolo e dei fossati di guardia ai margini delle infrastrutture. Gli interventi di miglioria fondiaria, concordati con gli enti competenti, devono essere realizzati in modo tale da comportare un miglioramento idraulico della situazione di fatto esistente. Nella progettazione di nuove infrastrutture devono essere previste opere tali da garantire la soluzione di pericoli derivanti dal rischio idraulico. 5 CONSIDERAZIONI SUI VINCOLO DI ALLAGAMENTO ESISTENTE La variante progettuale propone la realizzazione di un complesso residenziale alberghiero, costituito da alcune schiere di edifici situati su livelli differenti, con garage ai piani interrati. Gli interventi in oggetto non prevedono alcuna tombinatura della rete idrografica presente, né dei fossi di guardia esistenti o ai margini delle nuove strade e viali di servizio alla lottizzazione. Non è prevista, inoltre, alcuna interazione con il vaio presente a nord dell area (nuovi attraversamenti, modifiche della sezione d alveo etcc..). Il rio che scorre al margine nord dell area presenta un alveo impostato in roccia, con briglie ed opere di regimazione che garantiscono adeguate condizioni di sicurezza geomorfologica nei confronti di dinamiche geomorfologiche attive in seno all alveo (Foto 1-2). 6
8 Foto 1 Alveo impostato in roccia con arginatura Foto 2 Briglia filtrante in alveo impostata in roccia Foto 3 Panoramica del Vaio verso monte 7
9 Si tratta di un rio temporaneo ed effimero che si genera solamente in condizioni di piovosità importanti e prolungate, con vegetazione in alveo (Foto 3) e che, per la maggior parte dell anno risulta secco. All interno la lottizzazione non interessa alcun corso d acqua ma si sviluppa lungo un impluvio appena accennato, il quale non risulta interessato da alcuna circolazione idrica né presenta un alveo o una linea d impluvio ben definita, né tanto meno un solco erosivo. La gestione delle acque meteoriche di scolo dalle nuove superfici prevedrà, una serie di opere e presidi in modo tale da ottemperare a quanto richiesto dalle direttive comunitarie in materia di risparmio idrico e dalla normativa regionale ( Piano di Tutela Acque della Regione Veneto Norme Tecniche di Attuazione ) con particolare riferimento agli art (Scarichi su suolo, scarichi su sottosuolo, Acque meteoriche di dilavamento e di prima pioggia) nel rispetto del principio dell invarianza idraulica (Delibera G.P. N 2948 del 6 ottobre 2009). A tal proposito si rimanda alla relazione idrologica di compatibilità idraulica (rel 2987/3-12) per gli approfondimenti del caso. Nell area non sussistono le condizioni geologiche per uno smaltimento di tutta la portata nel sottosuolo insaturo, stante la presenza di terreni glaciali praticamente impermeabili, ma è possibile smaltire solo localmente piccole quantità d acqua all interno dell ammasso roccioso fratturato più permeabile. In considerazione della presenza dei due rii ai lati della lottizzazione, le acque di scolo meteoriche delle nuove superfici potranno esser scaricate nei corpi idrici, previa la realizzazione di misure ed opere compensative previste dallo studio di compatibilità idraulica (volumi per il recupero dell acqua piovana e per il riutilizzo per usi irrigui domestici, vasche di laminazione in grado di trattener l onda di piena e di restituirla laminata nel corpo idrico recettore etcc..). Lo scarico idrico dovrà esser autorizzato dall ente preposto. Si fa presente, infine, che il conferimento dopo laminazione nel vaio presente a nord dell area veniva auspicato anche dal Genio Civile che, con lettera del 20/04/2004 a firma del dirigente responsabile Ing. A. Avanzino, si esprimeva affermando che..dovrà essere, inoltre, posta attenzione al drenaggio e all allontanamento delle acque, sia superficiali sia sotterranee, le quali andranno smaltite lungo gli impluvi naturali senza dispersioni e concentrazioni nel sottosuolo. 8
10 Gli interventi previsti, una volta attuate le misure compensative d invarianza idraulica, non comporteranno quindi un aggravio delle condizioni rispetto alla tipologia di evento ipotizzabile (allagamento). Si reputano, perciò, gli interventi compatibili con i vincoli di tipo idrogeologico legati al Piano di Area Garda Baldo; relativamente a tale aspetto non sussistono quindi ostative di carattere idrogeologico alla realizzazione della variante in oggetto. 6 CONCLUSIONI Su incarico e per conto del committente, società WANGER S.R.Lè stata redatta una relazione idrogeologica a supporto del Progetto di Variante Edilizia al P.d.C.202/06 del 20/11/2007 per la realizzazione di un albergo in località Crero nel Comune di Torri del Benaco (Vr). Il presente studio è stato elaborato in ottemperanza alla normativa emanata dal Piano di Area Garda Baldo, con specifico riferimento al titolo terzo delle Norme di Attuazione. La presente relazione ha evidenziato la compatibilità degli interventi previsti con i vincoli e con le penalità idrogeologiche esistenti. Gli interventi previsti, una volta attuate le misure compensative d invarianza idraulica, non comportano quindi un aggravio delle condizioni rispetto alla tipologia di evento ipotizzabile (allagamento). Si reputano, perciò, gli interventi compatibili con i vincoli di tipo idrogeologico legati al Piano di Area Garda Baldo e non sussistono, quindi, ostative di carattere idrogeologico alla realizzazione della variante in oggetto. Mezzocorona, marzo
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