Relazione tecnico-scientifica Anno di attività 2000

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1 Relazione sull attività del III anno 1 Accordo di Programma tra la Presidenza del Consiglio dei Ministri Segretariato generale - Dipartimento per i servizi tecnici nazionali - Servizio geologico e il Consiglio Nazionale delle Ricerche Relazione tecnico-scientifica Anno di attività 2000 Roma, febbraio 2001

2 2 Accordo di programma

3 Relazione sull attività del III anno 9 Informatizzazione dei fogli geologici Sestri Levante (232), Rosignano Marittima (284), Ariano Irpino (433), Ercolano (448), S. Angelo dei Lombardi (450), Melfi (451), Sorrento (466), S. Arcangelo (506), Lauria (521), Soverato (580), Taurianova (590), Bovalino (603), Melito di Porto Salvo (615), Randazzo (612), Acireale (625) Coordinatore scientifico: Angelo Cavallin

4 10 Accordo di programma

5 Relazione sull attività del III anno 11 Informatizzazione dei fogli geologici Programma di lavoro per la informatizzazione dei 15 fogli geologici rilevati nell ambito della convenzione del CNR con il Servizio Geologico Organo: CNR - CSQEA (Roma) Tra le principali attività svolte dall inizio dell anno, la seconda metà del mese di gennaio 2000 è stata dedicata alla riedizione dei manuali utilizzati per il corso di formazione dal titolo Introduzione ai Sistemi Informativi Territoriali per l informatizzazione della Carta geologica d Italia alla scala 1:50.000, tenutosi presso il Centro polifunzionale del Dipartimento della Protezione Civile a Castelnuovo di Porto (RM) nel mese di novembre È inoltre continuata l analisi della struttura della banca dati geologici così come proposta dal Servizio Geologico Nazionale (SGN) nel Quaderno, serie III, volume 6 con il fine di produrre una procedura informatizzata che permetta il plottaggio dei fogli geologici alla scala 1: direttamente dai dati contenuti nel database che, secondo quanto previsto dal Quaderno 6, viene costruito alla scala 1: I principali problemi da risolvere sono stati quindi quelli relativi alla generalizzazione delle informazioni contenute nella banca dati, che si riflettono graficamente con un sovraffollamento di simboli che rende la carta poco leggibile. Per ottenere quindi un prodotto cartografico conforme a quello richiesto dal SGN, sono stati presi in considerazione vari software che permettessero l utilizzo di tecniche automatizzate per la rappresentazione grafica e che fornissero un supporto alla generalizzazione automatica necessaria con il passaggio dalla scala 1: della banca dati alla scala 1: della rappresentazione grafica. Dopo una fase di test dei software, è stato scelto il programma ArcInfo con il modulo ArcPlot che, attraverso il linguaggio di programmazione proprietario AML, ha permesso di creare un collegamento tra la banca dati geologici e la procedura per la restituzione grafica. A metà maggio sul foglio Sant Arcangelo sono stati prodotti dei plottaggi utilizzando differenti tecniche di rappresentazione. Il lavoro è stato

6 12 Accordo di programma presentato alla riunione tenutasi presso il Servizio Geologico Nazionale il 2 giugno Durante l anno sono inoltre proseguiti i contatti con l Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato (IPZS) per la stampa finale dei fogli geologici. Sono state analizzate le procedure proprie dell IPZS ed è stata accertata la compatibilità della banca dati costruita secondo le indicazioni del SGN e le specifiche tecniche del software utilizzato dall IPZS per la stampa. È stata inoltre portata avanti una collaborazione riguardante le tecniche di stampa per giungere a un prodotto cartografico finale. Con l IPZS è stato effettuato un test per l individuazione di una procedura che permetta di stampare con le tecniche tradizionali di stampa (in pratica in quadricromia CMYK e colori dichiarati, per un massimo di 25 pellicole) un file di plottaggio generato da ArcInfo Workstation. L IPZS ha richiesto come formato standard per la stampa il formato PostScript (file. eps). La stampa verrà effettuata in quadricromia (quattro pellicole CMYK) più quelli che saranno i colori dichiarati identificati dal Servizio Geologico Nazionale (SGN). In generale si tratta di altre tre pellicole per quanto riguarda ad esempio le faglie e i limiti stratigrafici (blu), le sigle delle unità stratigrafiche (nero) e i soprassegni. Altre pellicole potranno essere utilizzate per i colori Pantone o altri colori coprenti. Nel mese di novembre sono stati preparati i manuali e il materiale per il secondo corso CARG che si è tenuto a Milano nell ultima settimana di novembre. Durante il corso è stato presentato il foglio 232 Sestri Levante, in fase avanzata di informatizzazione. Nel mese di dicembre è inoltre iniziata la procedura di informatizzazione per il foglio 615 Melito di Porto Salvo, mentre è terminata la fase di scansione degli originali d autore e relativa vettorializzazione per il foglio 451 Melfi. Organi: CNR - IRPI (Perugia) e CNR - CSGAQ (Milano) I ricercatori afferenti ai centri CNR di Milano e Perugia hanno collaborato nello svolgimento delle fasi di lavoro sotto elencate e di seguito illustrate: 1. Foglio Sant Arcangelo 2. Foglio Rosignano Marittimo 3. Foglio Acireale 4. Figlio 433 Ariano Irpino; Foglio 448 Ercolano; Foglio 451 Melfi; Foglio 232 Sestri Levante; Foglio 612 Randazzo.

7 Relazione sull attività del III anno Carte Prototipali 6. Altre attività 1. Foglio 506 Sant Arcangelo. Al termine delle ultime correzioni apportate alla banca dati alla scala 1: su richiesta del Responsabile del Foglio (Prof. Lentini) sono state condotte tre differenti tipologie di operazioni: Ø Realizzazione di alcuni plottaggi di prova al fine di verificare l integrità della banca dati. Tali plottaggi sono stati visionati anche dalla dott.ssa Carbone e dal dott. Guarnieri, presso la sede dell Università di Catania. Ø Realizzazione di un unica banca dati alla scala 1:25.000, attraverso la mosaicatura di tutte le informazioni geologiche riportate a livello dei 12 originali d autore informatizzati che compongono in toto il foglio Sant Arcangelo. Ø Esecuzione del processo di generalizzazione cartografica, sempre in collaborazione con la dott.ssa Carbone e il Dott. Guarnieri, al fine di derivare i file utili per la stampa, direttamente dalla banca dati, del foglio geologico in oggetto alla scala 1: A tal proposito, sono state messe a punto due differenti metodologie che hanno portato al plottaggio del foglio in questione in due ambienti differenti: AutoCAD e ArcINFO. L impianto del campo carta e degli elementi a cornice è stato realizzato in modo tale da rispondere pienamente ai criteri indicati nel Quaderno 2 del SGN e rappresentati graficamente nel Foglio n 197 Bobbio. Entrambi i prodotti sono stati presentati sia al Comitato Geologico del 01/06/ 2000, svoltosi a Roma, sia al Workshop svoltosi a Pontignano (Siena), nel periodo 12-13/06/ Foglio 284 Rosignano Marittimo. Terminate le fasi di realizzazione e caricamento della banca dati alla scala 1:25.000, si è proceduto alla mosaicatura delle informazioni geologiche riportate nelle quattro sezioni al componenti il foglio Rosignano M.mo. Le eventuali correzioni dei file digitalizzati che si sono rese necessarie sono avvenute sotto il controllo del dott. Ceccarelli e del Prof. Mazzanti, presso l Università di Pisa. Si è inoltre dato avvio al processo di generalizzazione cartografica della banca dati alla scala 1: al fine di derivare i file utili al plottaggio dell intero foglio alla scala 1: Sono stati inoltre acquisiti tutti gli elementi a contorno del campo carta del foglio, in formato raster e vettoriale (legenda, schema dei rapporti stratigrafici, aree di rilevamento, ecc.). 3. Foglio 625 Acireale. Terminati i processi di creazione e caricamento della banca dati alla scala 1:25.000, si è dato avvio alle operazioni di mosaicatura

8 14Accordo di programma delle geometrie, apportando eventuali correzioni ai file digitalizzati con la collaborazione del dott. Groppelli. Sono inoltre stati acquisiti tutti gli elementi a contorno del campo carta del foglio Acireale, in formato raster e vettoriale (legenda, schema dei rapporti stratigrafici, aree di rilevamento, ecc.). 4. È continuata l attività di scansione degli Originale d Autore dei fogli geologici facenti capo alle differenti unità locali. Sono state acquistate presso l IGM le basi topografiche alla scala 1: e 1: in formato digitale (vettoriale e raster) relative a tutti i fogli geologici facenti capo alle differenti unità locali. Sono stati acquisiti gli originali d autore dei seguenti fogli geologici mediante scanner Calcomp a colori (la risoluzione varia da 200 a 300 dpi in relazione alla qualità del manoscritto) in modo da ottenere dei file formato TIF: Foglio 451, Melfi Foglio 521 Lauria Foglio 433, Ariano Irpino Foglio 448, Ercolano Foglio 232, Sestri Levante Foglio 612, Randazzo Successivamente è iniziato il lavoro di informatizzazione dei sopra elencati fogli geologici (a eccezione di Lauria), da parte dei ricercatori delle Unità Locali con il coordinamento del personale CNR. L informatizzazione è stata predisposta in modo tale da potere avere un controllo continuo, da parte dei ricercatori CNR, sul lavoro svolto e sullo stato di avanzamento raggiunto presso ogni unità locale. Nell ottica di organizzare logicamente il lavoro presso ogni Unità Locale, in data 27 settembre 2000, si è svolta a Perugia presso la sede del CNR-IRPI, una riunione tra i due organi centrali di Perugia e Milano e le Unità Locali responsabili dei fogli 448 (Ercolano resp. Prof. Perrone), 433 (Ariano Irpino resp. Prof. Torre), 521 (Lauria - resp. Prof. Bonardi). Erano presenti per il CNR-IRPI di Perugia Francesca Ardizzone, per il centro di Milano Simone Sterlacchini e per le unità locali Ciriaco Basso (foglio 433, Ariano Irpino), Roberto Sulpizio (foglio 448, Ercolano) e Vincenzo Siervo (foglio 521, Lauria), che hanno partecipato alla fase di rilevamento geologico dei fogli. L incontro è stato finalizzato a una lettura e interpretazione omogenea del Quaderno 6 e a una verifica dello stato di avanzamento delle consegne al Servizio Geologico da parte delle Unità Locali.

9 Relazione sull attività del III anno Il lavoro svolto nei primi tre mesi da tre contrattisti è consistito in fase preliminare nella raccolta e organizzazione del materiale fornito dagli Autori, comprendente le carte geologiche e le basi topografiche alla scala originale (1:5000, 1:10.000, 1:25.000) e a scala 1:50.000, le relazioni, gli allegati e le eventuali schede, relative a un numero complessivo di 29 carte geologiche. La maggior parte delle carte geologiche è stata consegnata in formato cartaceo, e subordinatamente in formato digitale (CorelDraw, Adobe Illustrator, Freehand). Anche le basi topografiche sono nella quasi totalità in formato cartaceo, mentre alcune sono fornite in formato digitale raster (.tif) Tutte le informazioni relative al materiale inviato dagli Autori sono state gestite tramite il software File Maker Pro. La fase successiva e preponderante del lavoro è consistita nell elaborazione della procedura (relativa alle carte alla scala originale e a quelle alla scala 1:50.000) e nell informatizzazione delle carte prototipali: 10 carte alla scala originale (1: :25.000) e 4 carte alla scala 1: Per ulteriori dettagli si veda il prossimo capitolo Digitalizzazione Carte Prototipali. 6. Sono state svolte altre attività connesse all informatizzazione: 6.1 È iniziato un programma di messa a punto di una metodologia utile alla ricostruzione tridimensionale e alla parametrizzazione dei corpi geologici utilizzando, nell ambito di uno specifico programma (GOCAD) le informazioni archiviate in banche dati di differente tipologia. 6.2 La partecipazione al Comitato Geologico a Roma e al workshop di Pontignano ha avuto come scopo principale l esposizione dei risultati raggiunti dai centri CNR afferenti all Accordo di Programma circa l informatizzazione dei nuovi fogli geologici alla scala 1: Sono state infatti illustrate le metodologie utilizzate per la creazione, il caricamento e il controllo dell integrità della banca dati, oltre che per la rappresentazione della banca dati. 6.3 Il si è svolto a Roma il convegno La nuova carta geologica d Italia strumento per la gestione del territorio e dell ambiente organizzato dal CNR e D.S.T.N., nel quale il Prof. Angelo Cavallin (CNR - Centro di Studio per la Geodinamica Alpina e Quaternaria, Milano) ha presentato un intervento orale dal titolo L informatizzazione della carta geologica a supporto della pianificazione e gestione del territorio e dell ambiente: esempi e applicazioni. Durante l intervento sono stati ulteriori risultati raggiunti dai centri CNR nel processo di informatizzazione e di rappresentazione delle banche dati, rispetto al mese di giugno.

10 16 Accordo di programma 6.4 Dal 24 al 27 ottobre 2000 si è svolto a Monaco (Baviera, Germania) il terzo congresso di cartografia geologica e sistemi informativi, organizzato dai Servizi Geologici delle Regioni Emilia Romagna (Italia), Baviera (Germania) e Catalogna (Spagna). È stato presentato un poster dal titolo Integrated database and GIS techniques to convert geological field information into geological and thematics maps: the CARG PROJECT. 6.5 Dal 27 novembre al 1 dicembre 2000 si è svolto, presso il Dipartimento di Scienze dell Ambiente e del Territorio di Milano-Bicocca, il corso Informatizzazione della Carta Geologica d Italia alla scala 1: Il corso, indirizzato ai rilevatori/informatizzatori presso le Unità Locali afferenti all Accordo di Programma, è stato organizzato al fine di illustrare la procedura completa per l informatizzazione, dalla acquisizione del dato in formato digitale alla scala 1: alla generalizzazione cartografica alla scala 1:50.000, utile per il plottaggio dell intero foglio geologico, sempre alla scala 1: Durante lo svolgimento del corso sono anche stati evidenziati e risolti i numerosi problemi relativi alle diverse fasi del processo di informatizzazione sollevati dai partecipanti. Le lezioni sono state intervallate da seminari aventi come scopo principale quello di mostrare come il dato geologico archiviato in una banca dati può essere ulteriormente utilizzato a scopi di ricerca e applicativi. Digitalizzazione Carte Prototipali Nell ambito del Progetto di Cartografia Prototipale dell Accordo di Programma tra CNR e SGN è prevista una fase di digitalizzazione delle carte, consegnate in originale dagli autori, da parte del gruppo di lavoro che si occupa dell informatizzazione dei fogli geologici al Le carte geologiche (1:5000, 1:10.000, 1:12.500, 1:25.000) e le riduzioni alla scala 1: sono state consegnate per la maggior in formato cartaceo e subordinatamente in formato digitale (CorelDraw, Adobe Illustrator, Freehand); anche le basi topografiche sono nella quasi totalità in formato cartaceo, mentre alcune sono fornite in formato digitale raster (tif). A causa della variabilità del formato e delle caratteristiche degli originali è stato necessario elaborare una procedura idonea, differenziata in relazione alla scala della carta (originale e riduzione alla scala 1:50.000), che viene di seguito descritta.

11 Relazione sull attività del III anno 17 1) PROCEDURA RELATIVA ALLA DIGITALIZZAZIONE DELLE CARTE ALLA SCALA ORIGINALE (1: : :25.000) La procedura seguita per la digitalizzazione di ciascuna carta alla scala originale si articola nelle seguenti fasi: 1. Verifica dell esistenza della base topografica numerica fornita dall Autore, nel qual caso si evita la scansione della base topografica. 2. Scansione in bianco e nero (almeno 300 dpi) delle basi topografiche (fornite in fotocopia o eliocopia) alla scala originale (1:5000, 1:10.000, 1:25.000), presso CNR - Dipartimento di Scienze Ambientali Università di Milano-Bicocca. 3. Scansioni a colori (300 dpi) delle carte geologiche alla scala originale (1:5000, 1:10.000, 1:25.000), eseguite dalla dott.ssa F.Ardizzone presso CNR- IRPI (Perugia). 4. Georeferenziazione delle basi topografiche in ambiente ILWIS secondo coordinate UTM. I punti di riferimento utilizzati sono gli angoli dei fogli ed eventualmente gli incroci del reticolato chilometrico; il procedimento è differenziato in base alle caratteristiche del materiale fornito dall Autore: basi topografiche con o senza cornice, con differenti sistemi di riferimento (UTM, UTM e Gauss-Boaga, Gauss-Boaga, nessuno). 5. Georeferenziazione delle carte geologiche - si procede come al punto 4 6. Digitalizzazione dei dati geologici (contatti stratigrafici, giaciture, elementi strutturali, geomorfologici, etc.) riportati nelle carte alla scala originale (1:5000, 1:10.000, 1:25.000) attraverso sistemi informativi territoriali (Ilwis 2.2). 7. Trasferimento dei dati nel programma ArcView Plottaggio delle carte geologiche attraverso il programma ArcView 3.1 e verifica della congruità con la carta originale. 9. Spedizione agli Autori per loro verifica dei plottaggi con controllo dei limiti geologici, l ubicazione dei simboli, i poligoni e le loro attribuzioni, le sigle delle unità geologiche. In questa fase possono incontrarsi due tipologie di errore: - Errore commesso dell Autore - Errore in fase di digitalizzazione: - errata attribuzione (segmenti, poligoni, punti) - errore di tracciamento (segmenti) o di posizionamento (punti) - dimenticanza di segmenti o punti

12 18 Accordo di programma In caso di mancata risposta da parte degli Autori dopo 15 giorni dal ricevimento si ritiene approvata la carta plottata. 10. Inserimento delle eventuali correzioni proposte dagli Autori (si torna alla fase 6). 11. Una volta conclusa la verifica da parte degli Autori relativa alla carta alla scala originale, si procede con la digitalizzazione delle carte geologiche alla scala 1: È stata inoltre messa a punto la procedura da seguire nel caso gli Autori abbiano fornito le carte geologiche in formato digitale nei formati CorelDraw, Freehand, Adobe Illustrator: ci si propone di verificare la possibilità di trasferire i file forniti nel sistema informativo territoriale Ilwis; in caso contrario si procederà con la stessa metodologia seguita per le carte geologiche fornite in formato cartaceo. 2) PROCEDURA RELATIVA ALLE CARTE ALLA SCALA 1: La procedura seguita per la digitalizzazione delle carte alla scala 1: è stata differenziata a secondo della tipologia del prodotto fornito dall Autore. PROCEDURA: 1. Riduzione meccanica della scala della carta digitalizzata a partire dalla carta geologica originale, mediante un plottaggio in formato ridotto. PROCEDURA: 1. Verifica dell esistenza della base topografica numerica fornita dall Autore, nel qual caso si evita la scansione della base topografica. 2. Scansione in bianco e nero (almeno 300 dpi) delle basi topografiche (fornite in fotocopia o eliocopia) alla scala 1:50.000, presso CNR - Dipartimento di Scienze Ambientali Università di Milano-Bicocca. 3. Scansioni a colori (300 dpi) delle carte geologiche alla scala 1: presso il Dipartimento di Scienze della Terra - Università degli Studi di Milano. 4. Georeferenziazione delle basi topografiche in ambiente ILWIS secondo coordinate UTM. I punti di riferimento utilizzati sono gli angoli dei fogli ed eventualmente gli incroci del reticolato chilometrico; il procedimento è differenziato in base alle caratteristiche del materiale fornito dall Autore: basi topografiche con o senza cornice, con differenti sistemi di riferimento (UTM, UTM e Gauss-Boaga, Gauss-Boaga, nessuno).

13 Relazione sull attività del III anno Georeferenziazione delle carte geologiche - si procede come al punto 4 6. Digitalizzazione dei dati geologici (contatti stratigrafici, giaciture, elementi strutturali, geomorfologici, etc.) presenti nelle carte alla scala 1:50.000, attraverso sistemi informativi territoriali (Ilwis 2.2). 7. Trasferimento dei dati nel programma ArcView Plottaggio delle carte geologiche nel programma ArcView 3.1 e verifica della congruità con la carta originale. 9. Spedizione agli Autori per loro verifica dei plottaggi con controllo dei limiti geologici, l ubicazione dei simboli, i poligoni e le loro attribuzioni, le sigle delle unità geologiche. In questa fase possono incontrarsi due tipologie di errore: - Errore commesso dell Autore - Errore in fase di digitalizzazione: - errata attribuzione (segmenti, poligoni, punti) - errore di tracciamento (segmenti) o di posizionamento (punti) - dimenticanza di segmenti o punti In caso di mancata risposta da parte degli Autori dopo 15 giorni dal ricevimento si ritiene approvata la carta plottata. 10. Inserimento delle eventuali correzioni proposte dagli Autori (si torna alla fase 6). È stata inoltre messa a punto la procedura da seguire nel caso gli Autori abbiano fornito le carte geologiche in formato digitale nei formati CorelDraw, Freehand, Adobe Illustrator: ci si propone di verificare la possibilità di trasferire i file forniti nel sistema informativo territoriale Ilwis; in caso contrario si procederà con la stessa metodologia seguita per le carte geologiche fornite in formato cartaceo. PROCEDURA: 1. Verifica dell esistenza di base numerica fornita dall Autore per la base topografica - in caso affermativo si passa al punto 3, altrimenti di seguito: 2. Scansione in bianco e nero (almeno 300 dpi) delle basi topografiche (fornite in fotocopia o eliocopia) alla scala 1:50.000, presso CNR - Dipartimento di Scienze Ambientali Università di Milano-Bicocca. 3. Scansioni a colori (300 dpi) delle carte geologiche alla scala 1: presso il Dipartimento di Scienze della Terra - Università degli Studi di Milano.

14 20 Accordo di programma 4. Georeferenziazione delle basi topografiche in ambiente ILWIS secondo coordinate UTM. I punti di riferimento utilizzati sono gli angoli dei fogli ed eventualmente gli incroci del reticolato chilometrico; il procedimento è differenziato in base alle caratteristiche del materiale fornito dall Autore: basi topografiche con o senza cornice, con differenti sistemi di riferimento (UTM, UTM e Gauss-Boaga, Gauss-Boaga, nessuno). 5. Georeferenziazione delle carte geologiche - si procede come al punto 4 6. Digitalizzazione dei dati geologici (contatti stratigrafici, giaciture, elementi strutturali, geomorfologici, etc.) presenti nelle carte alla scala 1: attraverso sistemi informativi territoriali (Ilwis 2.2). 7. Trasferimento dei dati nel programma ArcView Plottaggio delle carte geologiche nel programma ArcView 3.1 e verifica della congruità con la carta originale. 9. Spedizione agli Autori per loro verifica dei plottaggi con controllo dei limiti geologici, l ubicazione dei simboli, i poligoni e le loro attribuzioni, le sigle delle unità geologiche. In questa fase possono incontrarsi due tipologie di errore: - Errore commesso dell Autore - Errore in fase di digitalizzazione: - errata attribuzione (segmenti, poligoni, punti) - errore di tracciamento (segmenti) o di posizionamento (punti) - dimenticanza di segmenti o punti In caso di mancata risposta da parte degli Autori dopo 15 giorni dal ricevimento si ritiene approvata la carta plottata. 10. Inserimento delle eventuali correzioni proposte dagli Autori (si torna alla fase 6). È stata inoltre messa a punto la procedura da seguire nel caso gli Autori abbiano fornito le carte geologiche in formato digitale nei formati CorelDraw, Freehand, Adobe Illustrator: ci si propone di verificare la possibilità di trasferire i file forniti nel sistema informativo territoriale Ilwis; in caso contrario si procederà con la stessa metodologia seguita per le carte geologiche fornite in formato cartaceo.

15 Relazione sull attività del III anno 21 Esecuzione di attività strumentali alla formazione della carta geologica Integrazione e relativa sperimentazione delle prescrizioni tecniche e adottate per il rilevamento dei dati geologici, idrogeologici, geofisici, geomorfologici e geologicotecnici, con particolare riguardo alla compilazione di schemi di legenda a valenza regionale, alla sperimentazione delle schede per l informatizzazione dei dati e alla realizzazione di particolari cartografie prototipali Coordinatore scientifico: Giorgio Pasquaré

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17 Relazione sull attività del III anno 23 Esecuzione di attività strumentali alla formazione della carta geologica Integrazione e relativa sperimentazione delle prescrizioni tecniche e adottate per il rilevamento dei dati geologici, idrogeologici, geofisici, geomorfologici e geologico-tecnici, con particolare riguardo alla compilazione di schemi di legenda a valenza regionale, alla sperimentazione delle schede per l informatizzazione dei dati e alla realizzazione di particolari cartografie prototipali Nell ambito del progetto per la realizzazione delle Carte Prototipali si è svolto un Incontro di Studio a Bologna dal titolo Progetto Carte Prototipali dal 27 al 28 gennaio All inizio dell estate sono state consegnate tutte le Carte Prototipali sia alla scala originale del rilevamento che alla riduzione al Ciascuna carta è accompagnata da una relazione metodologica e talora da schemi a cornice, schede campione e/o affioramento, e note illustrative La consegna delle Carte Prototipali al Servizio Geologico Nazionale è prevista entro la fine di febbraio 2001 accompagnata dalla Quota parte geologica estratta dalle carte stesse e dalle relazioni di accompagnamento. A partire dal mese di luglio 2000 è iniziata la digitalizzazione delle Carte Prototipali a cura del Gruppo per l informatizzazione (coordinatore scientifico prof. Angelo Cavallin; cfr. relativa relazione).

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19 Relazione sull attività del III anno 25 Esecuzione di attività strumentali alla formazione della carta geologica Definizione e sperimentazione di prescrizioni tecniche per la formalizzazione e l informatizzazione di dati attraverso la realizzazione di lessici Coordinatore scientifico: Roberto Potenza

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21 Relazione sull attività del III anno 27 Esecuzione di attività strumentali alla formazione della carta geologica Definizione e sperimentazione di prescrizioni tecniche per la formalizzazione e l informatizzazione di dati attraverso la realizzazione di lessici Il Thesaurus Italiano è stato consegnato il 9 ottobre 2000 alla Biblioteca del DSTN e al Prof. Manetti in versione definitiva, aggiornata al 30 settembre L ultimo aggiornamento tiene conto delle osservazioni puntuali formulate da collaboratori del SGN sulle copie di lavoro consegnate in luglio e contiene altresì ulteriori correzioni e aggiunte apportate in fase di predisposizione della stampa definitiva. Sono pervenute con lettera del Servizio Geologico a firma Dr. Normanno Accardi, Prot. 110, Pos.01 in data 23 ottobre 2000 alcune note riferite alle copie di lavoro del Thesaurus consegnate al SGN nel mese di luglio Ritengo che, essendo la Commissione di controllo composta dalle stesse persone i cui rilievi sono stati presi in considerazione prima della stampa definitiva, queste osservazioni siano da ritenersi superate.

22 28 Accordo di programma

23 Relazione sull attività del III anno 29 Esecuzione di attività strumentali alla formazione della carta geologica Aggiornamento e sperimentazione del codice italiano di nomenclatura stratigrafica e del catalogo delle formazioni geologiche italiane Coordinatore scientifico: Maria Bianca Cita Sironi

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25 Relazione sull attività del III anno 31 Esecuzione di attività strumentali alla formazione della carta geologica Aggiornamento e sperimentazione del codice italiano di nomenclatura stratigrafica e del catalogo delle formazioni geologiche italiane Aggiornamento e sperimentazione del codice italiano di nomenclatura stratigrafica Il Progetto Aggiornamento e sperimentazione del Codice Italiano di Nomenclatura Stratigrafica e del catalogo delle formazioni geologiche italiane ha avuto inizio formalmente in data 1 agosto 1998, con la firma di quattro contratti di ricerca con altrettanti geologi, ai quali è stata affidata l elaborazione di una nuova versione del Codice Italiano di Nomenclatura Stratigrafica (Dott. Lucia Angiolini) e di schede per la descrizione delle unità litostratigrafiche di rango formazionale pubblicate nella cartografia e nella letteratura geologica nazionale (Dott. Luca Delfrati, dott.ssa Paola Falorni, dott. Riccardo Pampaloni). Un Codice Italiano di Nomenclatura Stratigrafica, di cui sono autori A. Azzaroli e M.B. Cita, con la collaborazione di R. Selli, è stato pubblicato nel 1968 dal Servizio Geologico d Italia. Non esistevano a quel tempo Codici internazionali ai quali fare riferimento: infatti la Guida internazionale di Hollis Hedberg è uscita nel 1976, dopo un lavoro preparatorio durato 20 anni. Si è sentita dunque l esigenza di preparare una nuova versione aggiornata del Codice Italiano, con trattazione di nuovi metodi da usare in stratigrafia e con esempi italiani; non si sono ritenuti sufficienti i contenuti della Guida al rilevamento pubblicata dal Servizio Geologico nel 1993 (Quaderni, serie III, n. 1) né la pubblicazione di una versione aggiornata della Guida Internazionale pubblicata dall AGI (A. Salvador editor, 1994), né la versione abbreviata pubblicata su Episodes nel 1999 (vol. 22, n. 4, pagg ). La Dott. Lucia Angiolini, su contratto, ha preparato una prima parte introduttiva comprendente principi di classificazione, definizioni e procedure, nonché un ampio e documentato capitolo sulla magnetostratigrafia, con esempi italiani. L elaborato è stato inviato a tutti i membri della Commissione Italiana di Stratigrafia il 2 novembre 1998 con richiesta di commenti e/o correzioni.

26 32 Accordo di programma Una seconda parte contenente tre capitoli: sulle unità a limiti inconformi, sulla stratigrafia sequenziale e sulla stratigrafia isotopica, è stata fascicolata e distribuita a tutti i membri della Commissione Italiana di Stratigrafia il 26 marzo 1999 con richiesta di commenti e/o correzioni. Alla fine del 1999 è stato inviato un sollecito con richieste di commenti. Le maggiori critiche riguardano la stratigrafia sequenziale. Nel frattempo si è creata a livello internazionale: a) una frattura all interno del Working Group sulla stratigrafia sequenziale, riguardante le stesse definizioni; b) la creazione di un nuovo Working Group sulla ciclostratigrafia; c) la convocazione (poi rimandata) di una conferenza di confronto fra le diverse posizioni della Commissione Americana di Stratigrafia e la Commissione Internazionale di Stratigrafia sulle unità a limiti inconformi (Hedberg Conference); d) un inizio di controversie riguardanti i rapporti fra ciclostratigrafia e stratigrafia sequenziale. Dato tutto questo, e dato l insuccesso dei tentativi fatti con specialisti sull opportunità di formalizzare unità litostratigrafiche nel metamorfico e sulla stessa terminologia da utilizzare, il lavoro di aggiornamento del Codice non ha potuto essere completato in così breve tempo. Attualmente è stato acceso un nuovo contratto trimestrale (dopo avere contattato altri esperti estranei alla Commissione Italiana di Stratigrafia) con il compito di rifare ex novo la stratigrafia sequenziale, aggiornare la biostratigrafia (già pubblicata nel 1993), fare ex novo la ciclostratigrafia, fare la litostratigrafia essenziale (definizioni ed esempi). Si prevede di arrivare alla fine del 2001 con un prodotto finale discusso e rielaborato, da allestire per la stampa.

27 Relazione sull attività del III anno 33 Aggiornamento del catalogo delle formazioni geologiche italiane Con riferimento a quanto convenuto con il Servizio Geologico nella riunione di Roma del 2 maggio 2000, si comunica che a dicembre 2000, è stata consegnata al Servizio Geologico la versione aggiornata del Catalogo delle Formazioni geologiche italiane; l elenco dei prodotti consegnati è riportato nella relazione conclusiva inviata al Servizio. Con la realizzazione dei succitati prodotti, si ritiene conclusa la fase di lavori prevista dal POL del giugno 1998, secondo le modalità previste e con i requisiti richiesti, e con un anticipo di otto mesi sul termine previsto (luglio 2001).

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29 Relazione sull attività del III anno 35 Realizzazione e informatizzazione del foglio n. 278 della carta geologica d Italia alla scala 1: Coordinatore scientifico: G. Principi Direttori del Rilevamento: V. Bortolotti, F. Sani

30 36 Accordo di programma

31 Relazione sull attività del III anno 37 Realizzazione del foglio n. 278 Pieve S. Stefano Nel corso dell anno, è stato portato a termine il rilevamento alla scala 1: dell intero foglio 278. In particolare è stata completata anche la parte occidentale della sezione II- Borgo Pace con il rilevamento della porzione più elevata dell intera area (M. dei frati 1454 m s.l.m.). Già alla fine del rilevamento delle sezioni I-Badia Tedalda, III-Pieve S. Stefano e IV-Vergereto (quest ultima già completata da tempo), era iniziato il lavoro di revisione e omogeneizzazione del rilevamento, reso necessario dal tempo intercorso tra l inizio del lavoro e il suo completamento, dall intensità dei campionamenti per le datazioni micropaleontologiche e per la petrografia e dalla verifica degli attacchi tra le varie sezione e del foglio e anche con i fogli limitrofi. Un primo aspetto interessante a cui questo lavoro ha portato è stata la correlazione a scala regionale dei membri della Formazione Marnoso-Arenacea, distinti nel foglio in esame con quelli distinti in fogli limitrofi (in particolare ff ) e quelli più settentrionali (ff. 252, 253, 254). Sono state effettuate numerose riunioni con i responsabili dei fogli sopra elencati e la legenda proposta (vedi allegato) è il risultato di questo lavoro. Per quanto riguarda le Arenarie del Cervarola più complessa appare la correlazione: infatti nel foglio 289- Città di Castello esse sono state considerate Macigno della Falda Toscana mentre a nord (ad es. ff. 252, 253, 264, 265) per esse è stata proposta una complessa suddivisione in membri). Gli affioramenti non si prestano particolarmente al campionamento e alla misurazione di serie stratigrafiche, tuttavia stiamo lavorando per arrivare a una correlazione con i fogli suddetti. Per quanto riguarda gli attacchi con i fogli limitrofi si sono svolte riunioni, sia in sede che sul terreno, con i responsabili dei fogli 279-Urbino (Prof. Capuano e Dr. De Donatis) e Città di Castello (Dr. Brozzetti; Dr. Boscherini, Dr. Luchetti). Tale lavoro di confronto, peraltro ancora in corso, dovrebbe portare a una migliore omogeneità dei fogli di questo settore appenninico che va dal P.so della Futa a nord fino alla Val Tiberina a sud. Per quanto concerne il lavoro successivo, una volta raggiunta una buona integrazione e compilata una bozza di legenda in edizione quasi definitiva, è iniziato il lavoro di stesura delle note illustrative, svolto secondo le norme del SGN, e consistente nella raccolta di materiale descrittivo delle varie unità presenti, di materiale bibliografico per la compilazione della banca dati e utile

32 38 Accordo di programma per la stesura del paragrafo sulle note storiche e altro materiale per il dato sull idrologia, e attività estrattive nonché sulla geomorfologia dell area. Un altro aspetto non secondario del lavoro è costituito dalla predisposizione dei fogli rilevati per l informatizzazione. Questo lungo e meticoloso lavoro è consistito nelle compilazione di lucidi indeformabili georeferenziati sui quali sono riportate tutte le tipologie necessarie per l informatizzazione, ovvero tratti (contatti stratigrafici e tettonici, faglie di vario tipo etc.) e punti (misure di strato, punti di campionamento, serie misurate, sorgenti), il tutto secondo le indicazioni contenute nei quaderni 3 e 6 del SGN. Tale materiale è stato poi scannerizzato e, secondo opportune tecniche e programmi, vettorializzato per le successive elaborazioni. Attualmente si sta procedendo alla chiusura dei poligoni, alla attribuzione delle specifiche alle linee e ai vari punti. Inoltre è stata preparata la banca dato geologica relativa ai campioni biostratigrafici con la compilazione di opportune schede-campioni secondo il software specifico ASC messo a disposizione dal SGN. Oltre a questo è stato compilato un file Access relativo alla misure di strato, e contenente i dati richiesti dalle tabelle del quaderno 6 (immersione inclinazione, quota) per la successiva georeferenziazione. Infine occorre ricordare che la frequente richiesta del materiale del rilevamento da parte di enti pubblici (Comuni, Regioni, Autorità di Bacino) ha in qualche caso portato a pause e perdita di tempo che è stato sottratto all avanzamento del lavoro. Tuttavia si prevede di terminare il lavoro nei tempi previsti cioè alla fine dell anno 2001, con la consegna del materiale cartaceo e delle note illustrative in primavera e delle pellicole per la stampa.

33 Relazione sull attività del III anno 39

34 40 Accordo di programma

35 Relazione sull attività del III anno 41

36 42 Accordo di programma

37 Relazione sull attività del III anno 43

38 44 Accordo di programma

39 Relazione sull attività del III anno 45

40 46 Accordo di programma

41 Relazione sull attività del III anno 47 Realizzazione e informatizzazione di cartografia geologica sperimentale relativa a settori selezionati della fascia costiera marina compresa tra il golfo di Gaeta e il golfo di Sapri Coordinatore scientifico: Bruno D Argenio

42 48 Accordo di programma

43 CPM 13 CPM 9 CPM 1 CPM 5 CPM 14 CPM 11 CPM 10 CPM 16 CPM 12 CPM CPM 7 6 CPM 8 CPM 3 CPM 2 L16 CPM 4 PP11 pp 1 L 4 L 5 L 6 L 7 pp 2 L 10 L 11 L 13 PP3_4 PP8 PP7 PP6 PP5 L 12 L 8 PP12 L15 L17 L 14 PP10 PP1_2 Csc 20 Csc 18 Csc 3 Csc 19 Csc 5 Csc 1 SS58 SS57 SS56 SS55 SS46 SS47 SS48 SS49 SS50 SS40 SS51 SS53 SS52 SS42 SS44 SS45 SS54 SS41 SS43 SEL1 Relazione sull attività del III anno 49 Realizzazione e informatizzazione di cartografia geologica sperimentale relativa a settori selezionati della fascia costiera marina compresa tra il golfo di Gaeta e il golfo di Sapri B724 C848 B607 B608 B609 B610 B600 B603B601 B602 B605 B604 B719 B646 B647 C1062 B650 B654 B651 B656 B643 B659 B642 tris bis B657 B641 B658 1J 1L1Y 1R1N B639 1W B660 1V B644 1D1 1M1 C854 1Q11S1 1M1 1R1 B640 1A2 1I1 1X1 1C2 1H2 1F2 1D2 1L2 1I2 B645 B702 B638 B637 B702 B706 B703 B707 B884 B717 B883 B882 B718 B708 B711 B715 B716 B888 B889 B705 B712 B713 B714 B704 B710 B695 B735 B736 B764 B763 B762 B761 B661 B662 B672 B779 B739 bis B693 B694 B671 B678 B683 B689 B699 B677 B672 B676 B688 B692 B698 B687 B691 B697 B673 B681 B680 B730 B700 B729 B734 B731 B733 B732 B738 B741 B737 B744 B742 B745 B749 B750 B748 B756 B760 B759 B696 B727 B728_D B728 B728_B B726 B684 B685 B686 B771 B773 B768 B770 B772 B767 B775 B690 B780 B779B781 B778 B782 Ist it ut o di Ricerca Geomare Sud Campagna Oceanograf ica GMS Cart a Navigazione e Campionat ure Proiezione UTM - Fuso 33 Datum WGS Lim it i Car t a (incr oci ogni 0.5 gr adi di Lat. e di Long.) NE SW ; B807 B802 B819 B824 B823 C839 B801 B822 B828 B830 B833 B815 B817 B818 B808 B827 B804 B800 B816B790B820 B821 B826B831 B830 B811 B809 B832 B799 B814 B805 B829 B812 C852 B825 B810 C836 B798 B813 B806 B789 B792 B791 B795 B794 B796 Legenda B807 PP1 Campiona tur e Linee di Navigazione con acquisizione di Subbottom Chirp INTRODUZIONE Questo progetto costituisce parte dell attuazione di un Accordo di Programma tra la Presidenza del Consiglio dei Ministri - Servizio Geologico Nazionale e il Consiglio Nazionale delle Ricerche (Accordo di Programma, Art. 2.c) che ha tra gli obiettivi principali la realizzazione di una carta geologica informatizzata in scala 1: delle aree marine ricadenti nei fogli n 465 (Procida), n 466 (Sorrento) e n 467 (Salerno) della carta topografica d Italia in scala 1: (Fig. 1).

44 50 Accordo di programma

45 Relazione sull attività del III anno 51 La presente relazione riferisce sullo stato di avanzamento dei lavori in oggetto e sulle attività svolte nel corso del terzo anno di attività (2000). 2. ATTIVITÀ SVOLTE Le attività svolte nel corso del 2000 sono consistite essenzialmente nelle seguenti lavorazioni: 1) processing preliminare dei dati side scan sonar acquisiti nel corso della campagna oceanografica svolta a bordo della N/O Thetis nel periodo 2 maggio 12 giugno, 2000 (campagna GMS00-01; 2) l organizzazione e lo svolgimento di una campagna oceanografica (campagna GMS III leg, novembre 2000), a bordo della N/O Urania, con il preciso scopo di acquisire campioni di rocce e sedimenti affioranti al fondo mare per la

46 52 Accordo di programma calibrazione geologica dei rilievi side scan sonar esistenti, oltre a profili subbottom CHIRP e magnetometrici.; 3) realizzazione di un test di rappresentazione cartografica dei depositi di fondo mare di un area campione del Golfo di Napoli (Golfo di Pozzuoli). 3. INTERPRETAZIONE PRELIMINARE DEI DATI SIDE-SCAN SONAR È attualmente in corso presso il centri di calcolo del Geomare Sud il processing dei dati side scan sonar acquisiti nel maggio giugno 2000 nel corso della campagna oceanografica svolta a bordo della N/O Thetis (campagna GMS00-01). I mosaici dei sonogrammi finora elaborati consentono di tracciare la distribuzione approssimativa delle litofacies presenti a fondo mare e di riconoscere alcune forme di fondo, in particolare nelle aree più prossime alla costa (Fig. 2) Lungo alcuni settori di piattaforma continentale a est dell isola di Ischia e nei dintorni di Procida è riconoscibile la presenza di diffuse praterie di Posidonia

47 Relazione sull attività del III anno 53 oceanica, in particolare nella fascia batimetrica compresa tra i 10m e i 25 m di profondità In corrispondenza degli alti vulcanici del Golfo di Napoli (Fig. 3) e in alcune aree localizzate della piattaforma continentale della Penisola Sorrentina e dell Isola di Capri è stata riconosciuta la presenza di facies sabbiose caratterizzate da detrito coralgale attuale o subattuale, talora misto a materiale sabbioso relitto più antico, collegabile a livelli di base differenti da quello attuale. All interno dei canyons che dissecano la piattaforma continentale del Golfo di Napoli è stata osservata una relativa abbondanza di morfologie a U rispetto ai profili a V, tipicamente erosionali, che suggerisce fasi recenti di riempimento degli assi vallivi. Numerose frane sottomarine, con relative nicchie di distacco appaiono sulla scarpata continentale e lungo le pareti dei canyons (Fig. 4), soprattutto lungo le fiancate occidentali. Queste coinvolgono grandi volumi di sedimento (talvolta fino a 10 6 m 3 ) nell intervallo batimetrico tra -250 m e -900 m. I fattori che controllano le frane sottomarine includono l aumento di carico o di acclività sulle scarpate, lo scarso consolidamento dei sedimenti legato a elevati tassi di sedimentazione, attività sismica e/o variazioni relative del livello marino. 4. CAMPAGNA OCEANOGRAFICA GMS Obiettivi della Campagna Oceanografica La Campagna Oceanografica GMS00-05 (III Leg) ha avuto due obiettivi principali: 1) una campionatura estensiva e diversificata (mediante benne, boxcorer, carotaggi, e dragaggi) del fondo mare del Golfo di Napoli e di una fascia ristretta a Sud della Penisola Sorrentina a nord del parallelo di lat , a integrazione delle campionature già esistenti nell area, effettuate nel corso della crociera GMS98-01; 2) l esecuzione di un grid di profili CHIRP e di profili magnetometrici per la definizione degli spessori e dell architettura interna dei depositi tardo pleistocenici-olocenici in alcune zone selezionate della piattaforma continentale. La zona di lavoro (Fig. 5) della campagna GMS ha compreso il Golfo di Napoli e una fascia ristretta del Golfo di Salerno a nord del parallelo di lat Grazie alla grande disponibilità ed esperienza del personale di bordo, si è riusciti a ottimizzare con successo il calendario delle operazioni e dei programmi di navigazione. Ciò ha consentito in particolare di effettuare una buona copertura areale del Golfo di Napoli tramite campionature del fondo (benne e box-corers) e del sottofondo marino (carotaggi e dragaggi).

48 54Accordo di programma

49 Relazione sull attività del III anno 55

50 56 Accordo di programma Nonostante le condizioni meteomarine generalmente poco buone, non sono state necessarie variazioni di rilievo rispetto al programma di lavoro previsto. Allo scopo di ottimizzare la navigazione nelle varie condizioni di mare incontrate nei singoli giorni di lavoro, è stata talvolta variata la successione cronologica delle varie operazioni rispetto a quella preventivata. Le campionature effettuate nel corso delle campagne oceanografiche GMS00-05 (2000) rappresentano senza dubbio una delle raccolte sistematiche più complete di depositi del fondo e dell immediato sottofondo marino nell offshore campano fino a oggi realizzate. Durante le operazioni condotte a bordo si è proceduto essenzialmente al prelievo, alla documentazione fotografica (per i campioni box corer e dragaggi) al taglio (per i carotaggi) e alla catalogazione dei campioni. La descrizione sistematica e le varie analisi del materiale raccolto sono in corso d opera presso i laboratori di questo Istituto. In via del tutto preliminare si è però già in grado di delineare un quadro generale della distribuzione dei vari tipi litologici al fondo mare nelle aree investigate e in taluni casi anche della successione stratigrafica dei primi metri di sottofondo Personale imbarcato e attrezzature utilizzate Il personale presente a bordo della nave Urania durante la crociera GMS comprende ricercatori e studenti (Tab. 1 e 2), ufficiali e personale di bordo e tecnici di laboratorio (Tab. 3). Le strumentazioni utilizzate sono riportate schematicamente nell elenco di Tab. 4.

51 Relazione sull attività del III anno 57

52 58 Accordo di programma 5. ESEMPIO DI RAPPRESENTAZIONE CARTOGRAFICA PER IL GOLFO DI POZZUOLI Vengono di seguito riportati i risultati di uno studio sedimentologico condotto sui sedimenti superficiali dei banchi vulcanici di Penta Palummo e di Miseno (Golfo di Pozzuoli). I dati ricavati dalle analisi granulometriche dei campioni esaminati in laboratorio sono stati integrati con quelli già esistenti in letteratura (Pennetta et al., 1984), opportunamente rielaborati per gli scopi della ricerca. I dati utilizzati per le diverse riproduzioni cartografiche sono basati su differenti sistemi di classificazione granulometrica delle rocce silicoclastiche sciolte espresse in termini di percentuali delle componenti di sabbia, limo e argilla. I vari tipi tessiturali sono stati distinti seguendo le classificazioni di Shepard (1954), Nota (1958) e Tortora (1999). I risultati ottenuti sono stati rappresentati in tre carte litologiche raffiguranti la distribuzione areale dei sedimenti (Figg. 6, 7 e 8). La classificazione più comunemente usata in letteratura è quella ternaria di Shepard (1954), in cui i rapporti reciproci tra le tre principali componenti granulometriche (sabbia, silt e argilla), sono espressi graficamente attraverso 10 classi tessiturali. Nel diagramma binario di Nota (1958) viene considerata un ampia classe intermedia oltre a quattro ulteriori classi poste simmetricamente attorno a quella centrale. Le estreme classi laterali esprimono i termini tessiturali estremi con valri percentuali pari rispettivamente a >95% e <5%. Ciò in contrasto con quanto viene rappresentato con il diagramma di Shepard (1954), in cui i limiti delle classi estreme sono fissate al 75%. Gli areali estremi del diagramma possono inoltre essere scelti a seconda della tipologia del sedimento: ad esempio ghiaia-sabbia, sabbia-silt, silt-argilla, oppure sabbia-pelite dove per pelite si intende una frazione sottile costituita da silt e argilla. Sedimenti (vedi anche Carboni et al., 1980; Brambati et al., 1984; Bellotti & Tortora, 1985; Bellotti & Tortora, 1996). La terza classificazione presa in considerazione (Tortora, 1999) deriva dall integrazione di quella di Folk (1954), in cui sono distinte 10 classi tessiturali, e quella di Nota (1958). In essa vengono utilizzati gli stessi intervalli percentuali di Nota (95%, 70%, 30% e 5%) ed, escludendo la classe delle sabbie (95%), il diagramma viene suddiviso in tre settori diversi in base ai valori del rapporto silt/argilla.

53 Relazione sull attività del III anno 59

54 60 Accordo di programma

55 Relazione sull attività del III anno 61

56 62 Accordo di programma I risultati ottenuti dall elaborazione dei dati provenienti dalle analisi granulometriche, restituiti nelle tre carte riportate, sono stati messi a confronto al fine di evidenziare eventuali differenze o similitudini. Le classificazioni di Shepard (1954) e Tortora (1999) consentono entrambe di evidenziare un grande dettaglio, e mettono mettono in evidenza caratteristiche tessiturali diverse dei depositi anche se, per talune classi tessiturali, esse utilizzano gli stessi intervalli granulometrici. La classificazione di Tortora (1999) pur utilizzando una distinzione più netta tra la sabbia e/o il silt e i loro termini di transizione (fango), mette tuttavia in minor risalto i termini delle classi intermedie. La classificazione di Shepard (1954) considera, invece, un numero minore di termini tessiturali intermedi e lascia nel contempo un margine più ampio in corrispondenza delle classi granulometriche ai vertici. Da un primo confronto tra le tre rappresentazioni cartografiche così ottenute sembra evidente che, per un area con estensione geografica limitata e con buona variabilità litologica al fondo, la classificazione di Nota (1958) appare particolarmente adatta. Essa è infatti comunemente adottata per descrivere e interpretare ambienti costieri attuali di piattaforma continentale interna, delta, estuari, etc. In generale tuttavia si deve concludere che non esiste una classificazione migliore in senso assoluto, ma che ogni rappresentazione si presta più delle altre a evidenziare specifiche variabilità litologiche e pertanto va scelta in base ai differenti scopi cartografici che ci si prefigge. 6. BIBLIOGRAFIA Geologia - Geomorfologia e vulcanologia Amato A., Ascione A., Cinque A. & Lama A. (1991) - Morfoevoluzione, sedimentazione e tettonica recente dell Alta Piana del Sele e delle sue valli tributarie (Campania). Geografia Fisica e Dinamica Quaternaria, 14 (1), Bellotti P. & Tortora P. (1985) - Il delta del Tevere: lineamenti batimetrici, morfologici e tessiturali della conoide sommersa e delle aree limitrofe. Boll. Soc. Geol. It., 104, Bellotti P. e Tortora P. (1996) - I sedimenti sul fondale del delta del Fiume Tevere. Boll. Soc. Geol. It., 115, Botteron G. (1958) - Etude de sèdiments recoltés au cours de plongées avec le bathyscaphe Trieste au large de Capri. Bull. Labs. Géol. Mineral. Géophys. et Musée Geol. Univ. Lausanne 124, Brambati A., Ciabatti M., Franzutti G.P., Marabini F. & Marocco R. (1984) - Distribuzione dei sedimenti nel mar Adriatico: confronto tra le classificazioni tessiturali di Shepard e di Nota. Mem. Soc. Geol. It., 27,

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