CONFEDERAZIONE INTERNAZIONALE DEI SINDACATI LIBERI (CISL INTERNAZIONALE)

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1 CONFEDERAZIONE INTERNAZIONALE DEI SINDACATI LIBERI (CISL INTERNAZIONALE) Dichiarazione della CISL Internazionale in vista della Conferenza delle Nazioni Unite sui Paesi Meno Avanzati Introduzione: verso un vero partenariato solido con le popolazioni dei paesi meno avanzati (PMA): 1. Il terzo millennio inizia con circa la metà della popolazione mondiale, ossia circa 3 miliardi di persone, di cui due terzi sono donne, che sopravvive con meno di 2 dollari al giorno. Per questa grande parte della popolazione mondiale, l economia mondiale funziona male. La povertà, la miseria, le malattie infettive, la disoccupazione e l esclusione sono caratteristiche che ritroviamo frequentemente nelle società della maggior parte dei Paesi Meno Avanzati; inoltre le condizioni di vita dei lavoratori e delle lavoratrici hanno subito un deterioramento straordinario. I PMA sono sempre più ai margini del processo di globalizzazione e accusano un ritardo per quanto riguarda la conoscenza delle tecnologie moderne, mentre la loro partecipazione alle esportazioni mondiali così come i flussi internazionali di investimento straniero sono irrisori o inesistenti. Per la maggior parte dei PMA il capitale privato rappresenta una porzione minima del capitale totale ed anche dove questo capitale è aumentato non ha potuto compensare il registrato declino dell aiuto pubblico allo sviluppo nella maggior parte dei PMA. In più il poco investimento straniero esistente è diretto allo sfruttamento delle risorse naturali. 2. Poco è stato fatto per massimizzare il potenziale della cooperazione per lo sviluppo internazionale, per sradicare la povertà e creare posti di lavoro decenti. Con rare eccezioni, l aiuto pubblico allo sviluppo (APS) concesso dai paesi industrializzati non arriva a soddisfare l obiettivo fissato dalle Nazioni Unite individuato nello 0,7% del Prodotto Nazionale Lordo. Nel

2 1990, durante la seconda conferenza dei PMA a Parigi, i paesi donatori che ancora non davano lo 0,15% del loro PNL ai paesi meno sviluppati si sono assegnati come obiettivo di aumentare i loro sforzi affinché l aiuto allo sviluppo ai PMA raggiungesse più dello 0,15% del loro PNL mente i paesi donatori che avevano raggiunto l obiettivo dello 0,15% (fissato dal Nuovo programma d azione per i PMA per gli anni ottanta) si impegnavano a raggiungere almeno lo 0,20% per l anno Ciò che è realmente successo è ben diverso. L aiuto destinato ai PMA da parte dei paesi donatori ed individuato nei PNL è caduto dallo 0,09% nel 1990 allo 0,05% nel L assistenza allo sviluppo netta per abitante è diminuita del 45% dal 1990ed oggi ha raggiunto il livello degli anni Il debito estero frena gli sforzi dello sviluppo e lo sradicamento della povertà e continua ad assorbire la maggior parte dei budget nazionali dei paesi meno avanzati. La comunità internazionale ha mostrato la sua incapacità e la sua mancanza di volontà politica per annullare o ridurre in modo sostanziale il debito estero. Malgrado i potenziali vantaggi della globalizzazione, i PMA restano sfavoriti in certi ambiti relativi all accesso ai mercati internazionali. 4. Le misure adottate da alcuni governi dei PMA hanno avuto come conseguenza, la rimessa in causa della protezione sociale dei lavoratori, la privatizzazione delle imprese pubbliche, l adozione di nuovi codici del lavoro che introducono la flessibilità sul mercato del lavoro ed il disimpegno dello Stato dal suo ruolo di regolatore. 5. Nella maggior parte dei casi, i governi dei PMA non sono riusciti a creare un ambiente favorevole allo sviluppo economico e sociale sostenibile. Persistono lacune politiche che dovrebbero essere eliminate. Il progresso economico e sociale che conduce all eliminazione della povertà e a creare occupazione, può essere realizzato solo in un ambiente dove la democrazia, i buoni governi, la trasparenza, il rispetto dei diritti umani e sindacali sono

3 rispettati e dove la lotta contro la corruzione e la cattiva gestione degli affari pubblici diventano una priorità di questi governi. 6. La responsabilità di questa situazione è da rinvenirsi nei governi nazionali ma anche, in alcuni casi, nelle istituzioni finanziarie internazionali. Sono state adottate politiche e riforme economiche senza un vero processo democratico o un ruolo nella elaborazione di queste riforme per le organizzazioni sindacali libere e democratiche e senza un adeguato rafforzamento di misure sociali in aree quali l educazione, la sanità e la protezione sociale in particolare. 7. La Confederazione Internazionale dei Sindacati Liberi che oggi rappresenta 156 milioni di lavoratori e lavoratrici, di cui la metà proveniente da paesi in via di sviluppo, ha redatto, in occasione della conferenza delle Nazioni Unite sui PMA, un bilancio negativo sugli sforzi nazionali ed internazionali volti al miglioramento della situazione economica e sociale di questi paesi. In numerose occasioni la CISL Internazionale ha denunciato tale situazione ed ha chiesto alla Comunità internazionale e alle istituzioni internazionali di agire rapidamente per avviare cambiamenti strutturali nelle loro politiche, al fine di instaurare un vero partenariato equilibrato con questi paesi, affinché si avviino verso lo sviluppo sostenibile ponendo così fine alle sofferenze delle loro popolazioni. La piena integrazione dei PMA nella economia mondiale necessita, da parte dei paesi industrializzati, di una maggiore volontà politica per far evolvere un sistema fondato sull aiuto verso un sistema fondato su di un reale partenariato globale in tutte le sue dimensioni. I PMA rappresentano la categoria di paesi in cui l economia è più fragile e vi è ancora molto da fare se si vuole che i paesi meno avanzati accedano al rango di paesi sviluppati ed integrino così l economia mondiale. La lotta contro la povertà e per il rispetto dei diritti sociali fondamentali:

4 8. Durante la 86 sessione del giugno 1998, la Conferenza internazionale del lavoro ha adottato la Dichiarazione relativa ai principi e diritti fondamentali del lavoro ed i suoi seguiti che i governi sono chiamanti a rispettare in virtù della loro qualità di membri della Organizzazione Internazionale del Lavoro (OIL). Questi principi sono la pietra angolare in un mondo in cui l interdipendenza economica non cessa di crescere e dove la crescita economica è indispensabile, ma non al punto tale da assicurare l uguaglianza, il progresso sociale e lo sradicamento della povertà. L applicazione effettiva della Dichiarazione rafforzerebbe il rispetto dei diritti dei lavoratori ed attenuerebbe gli impatti negativi della globalizzazione aiutando lo sradicamento della povertà. 9. La CISL Internazionale domanda ai governi dei PMA di formulare politiche occupazionali coerenti, di protezione dei lavoratori e delle lavoratrici nelle occupazioni informali, di abbandonare i piani di privatizzazione di tutte le imprese pubbliche che non abbiano un supporto dei sindacati e soprattutto l immediata attuazione degli impegni presi dai governi al Summit sociale mondiale delle Nazioni Unite (Copenaghen 1995) e reiterati durante la Sessione speciale dell Assemblea Generale delle Nazioni Unite sul seguito del Summit sociale delle Nazioni Unite (Ginevra 2000). 10. Le politiche di sviluppo continuano ad essere cieche di fronte alle questioni di uguaglianza e parità fra uomini e donne ed ignorano la loro enorme incidenza sull occupazione, la povertà, il fardello sociale delle donne e il loro benessere globale. La Conferenza dei PMA deve accordarsi sui cambiamenti legislativi e sui programmi d azione per attuare pienamente gli obiettivi del Programma d azione della 4 Conferenza mondiale delle Nazioni Unite sulle donne tenutasi a Pechino (settembre 1995) reiterati durante la Conferenza di giugno delle Nazioni Unite a New York nel giugno 2000 volta a realizzare l uguaglianza per le donne ed includendo l adozione

5 di misure specifiche per l educazione e la formazione, facilitando prestiti ed altri tipi di aiuti alle donne. 11. La realizzazione degli obiettivi dello sviluppo sostenibile dipende anche dal rispetto delle norme dell OIL relative alla sanità e alla sicurezza sul lavoro, per assicurare la protezione dei lavoratori. L OIL deve giocare un ruolo più rilevante per fare sì che la dimensione sociale dello sviluppo sostenibile sia adeguatamente integrata alle misure ambientali ed economiche adottate per realizzare l Agenda 21, adottata durante il Summit della Terra delle NU nel L OIL ha la responsabilità di promuovere una migliore comprensione delle implicazioni dei cambiamenti sull occupazione e promuovere programmi di transizione efficaci per proteggere i mezzi di sussistenza dei lavoratori che vivono questi cambiamenti, includendo programmi come i cambiamenti climatici. L OIL deve ugualmente giocare un ruolo nello sviluppo della partecipazione dei lavoratori nelle misure di attuazione dello sviluppo sostenibile sul luogo di lavoro. 12. Un partenariato fra i governi, il settore privato, e la società civile sul piano nazionale ed internazionale costituisce la base di un piano d azione in favore dei PMA per sradicare la povertà, promuovere lo sviluppo sostenibile, facilitare il trasferimento delle tecnologie di base, lottare contro la corruzione, rafforzare il buon governo ed il rispetto dei diritti umani fondamentali necessari per la stabilità sociale. 13. I PMA necessitano di fare un uso ottimale dell integrazione economica regionale per scappare dall isolamento economico, espandere i loro mercati e sostenere lo sviluppo delle esportazioni. Questa integrazione regionale dovrebbe essere promossa da accordi come la Convenzione di Cotonou stipulata fra l Unione Europea e gli Stati ACPI (Africa, Carabi e Pacifico), che prevede il coinvolgimento di attori non-governativi, includendo i

6 sindacati, nello sviluppo della dimensione sociale dell integrazione regionale e della formulazione di piani di sviluppo nazionali. 14. La promozione della crescita economica, la creazione di posti di lavoro decenti e sostenibili, la riduzione della povertà, lo sviluppo del settore rurale, combattendo la degradazione dell ambiente naturale ed usando le risorse nate dall integrazione regionale e globale per assicurare uno sviluppo bilanciato ed equo, sono elementi chiave per un nuovo assetto delle misure politiche per i PMA. Questo richiederà un contributo effettivo e mirato da parte della comunità internazionale. A livello nazionale i Governi dei PMA, attraverso un processo di consultazioni con organizzazioni rappresentative, in particolare organizzazioni dei lavoratori, dovrebbero adottare politiche macro-economiche sane, stabili ed effettive, intraprendere riforme settoriali ed istituzionali per migliorare il rendimento delle loro economie ed investire nello sviluppo delle conoscenze e creazione di lavoro. 15. I PMA ed i loro partners devono investire in infrastrutture sociali e creazione di posti di lavoro decenti che rispettino il nucleo delle norme fondamentali del lavoro. E necessaria un azione insistente nell ambito dell educazione, della formazione e sanità di base, dando priorità alle malattie infettive (AIDS, malaria). Il miglioramento del sistema di protezione sociale e dei servizi sociali in generale è essenziale e deve costituire una priorità per i governi dei PMA. Un azione internazionale coordinata necessaria per rilanciare lo sviluppo dei PMA. 16. La CISL Internazionale reclama un aumento significante dell assistenza finanziaria ai PMA che rispettano i diritti umani e sindacali, mirata allo sradicamento della povertà, ai programmi sociali, alla creazione di posti di lavoro decenti e alla ristrutturazione e cancellazione del debito privato e pubblico. Un supporto particolare deve essere dato alla costruzione di

7 istituzioni democratiche, rafforzando la partecipazione popolare, il dialogo sociale e lo sviluppo di sindacati liberi, e stabilendo buoni governi, promuovendo il rispetto dei diritti fondamentali del lavoro come definiti dalla dichiarazione dell OIL sui Principi Fondamentali e Diritti dei Lavoratori ed i suoi seguiti. 17. La CISL Internazionale chiede ad ogni paese industrializzato di redigere un programma per l aumento dell aiuto ufficiale allo sviluppo (ODA) per raggiungere l obiettivo delle Nazioni Unite dello 0,7% del Prodotto Nazionale Lordo (PNL) ed un minimo dello 0,15% per i PMA, sviluppando la struttura di un partenariato che includa il trasferimento delle tecnologie, condizioni del commercio più eque per i paesi in via di sviluppo ed una distribuzione imparziale dell aiuto, prendendo in considerazione i bisogni dei PMA. 18. La CISL Internazionale si appella ancora una volta ai paesi industrializzati per mettere fine al pesante fardello del debito estero dei PMA attraverso il miglioramento delle condizioni per la cancellazione del debito per i paesi che rispettano i diritti umani fondamentali e che danno priorità ai servizi sociali come l educazione e la salute. I programmi della Banca Mondiale ed il FMI per i paesi poveri maggiormente indebitati (PPMI) deve essere disponibile per più paesi. Questo richiederà una attenuazione dei criteri finanziari, e l aggiunta del rispetto dei diritti fondamentali dei lavoratori alle condizioni che i paesi devono soddisfare per beneficiare dell iniziativa PPMI. Allo stesso tempo misure concrete devono essere prese per assicurare la partecipazione della società civile nelle consultazioni e nell implementazione dei programmi per lottare contro la povertà. 19. Nell era della globalizzazione, le sicure reti di sicurezza sociale svolgono un ruolo vitale nel garantire la protezione dei lavoratori contro la crescita dell instabilità e dell incertezza. La CISL Internazionale ricorda alla Banca

8 Mondiale e al FMI che i programmi di aggiustamento strutturale (PAS) troppo spesso, sono tutti una minaccia alla protezione sociale a causa della imposizione di drastiche riduzioni della spesa pubblica per assicurare la restituzione dei prestiti dei paesi più poveri. 20. La CISL Internazionale crede che sia necessaria ad una radicale riforma delle politiche del FMI e della Banca Mondiale. La CISL Internazionale esorta la Banca Mondiale ed il FMI ad introdurre obiettivi per la creazione di posti di lavoro in tutti i loro programmi al fine di promuovere un aumento degli investimenti in programmi sociali ed in programmi di sviluppo delle infrastrutture piuttosto che nocive riduzioni di budget che minano il progresso sociale. 21. La CISL Internazionale chiede a tutti i governi di rafforzare il coordinamento fra le Nazioni Unite, in particolare l OIL, ed il FMI e la Banca Mondiale sugli aspetti sociali dei programmi di aggiustamento strutturale (PAS), in particolare a livello nazionale, e con l Organizzazione Mondiale del Commercio (WTO) per rafforzare la dimensione sociale ed il legame fra il commercio mondiale ed il rispetto dei diritti fondamentali dei lavoratori. 22. La finanza internazionale ha facilitato imponenti investimenti in banche ed istituzioni finanziarie che in molti casi erano incompetenti e corrotte. La loro capacità distruttiva è stata ignorata per troppo tempo dal FMI e dalla Banca Mondiale oltre che dalle banche di sviluppo regionale. La CISL Internazionale crede che una tassa sulle transizioni speculative in valuta straniera sia urgente e necessaria e che i soldi raccolti possano essere usati per costruire un nuovo fondo internazionale per finanziare i programmi sociali nei PMA.

9 23. I paesi industrializzati e istituzioni regionali ed internazionali devono essere d accordo su un programma globale con specifici obiettivi annuali per la riduzione al meno della metà del numero di persone che vive in estrema povertà nei PMA entro il 2015 e per raggiungere altri obiettivi di sviluppo internazionale. 24. E importante per i PMA che rispettano i diritti fondamentali dei lavoratori avere accesso ai mercati dei paesi industrializzati. Questo li renderebbe capaci di aumentare la loro capacità di produzione ed esportazione e conseguenzialmente creare nuovi posti di lavoro decenti. I PMA sono particolarmente vulnerabili ad ampie fluttuazioni dei prezzi delle materie prime, mostrando la necessità di meccanismi internazionali più sicuri per stabilizzare questi prezzi e per compensare i PMA nel caso di repentine cadute della valuta di talune esportazioni. Conclusioni: 25. Richiamiamo la Comunità Internazionale ed in particolare le agenzie specializzate del sistema delle Nazioni Unite ad impegnarsi in partenariati reali e bilanciati con i PMA per l applicazione di nuovi programmi di lungo termine per questi paesi. Tale solidarietà è essenziale per contribuire effettivamente allo sradicamento della povertà, al rafforzamento di infrastrutture sociali ed economiche e al miglioramento delle condizioni umane. La democrazia, il rispetto dei diritti sindacali, la lotta contro la corruzione, e l adozione di politiche macro-economiche stabili e rispettose dell ambiente definite in stretta consultazione con le parti sociali, sono tutte vitali per il successo di questo programma. 26. E urgente e necessario, in un quadro di considerevole progresso tecnologico, prendere misure concrete per fermare il declino negli indicatori economici e sociali dei PMA. La Terza Conferenza delle Nazioni Unite per i

10 Paesi Meno Sviluppati costituisce una reale opportunità all inizio del nuovo millennio per entrare in un genuino partenariato ad aiutare a risolvere i problemi di questi paesi attraverso l attuazione di meccanismi per sradicare la povertà, con un approccio per uno sviluppo basato sul rispetto dei diritti umani e sindacali.

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