Fondo CEI 8xmille Italia 2013

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1 Fondo CEI 8xmille Italia 2013 Condizioni generali Nell anno pastorale la Presidenza della CEI ha chiesto a Caritas Italiana - in virtù della sua ampia operatività territoriale a servizio delle Chiese locali e delle Caritas diocesane - di assumere il ruolo di riferimento nazionale per la promozione e la cura delle opere, progetti e servizi caritativi delle Chiese locali (promosse da esse, sostenute dalla disponibilità dell 8xmille Italia, attivate per fronteggiare le emergenze dovute alle calamità naturali in Italia). Questa richiesta è stata ribadita dal Consiglio Permanente della CEI del settembre 2006 quando, indicando per gli anni a venire le cinque prioritarie prospettive di lavoro per Caritas Italiana e per le Caritas diocesane, tra esse vi ha inserito anche l impegno a curare il rinnovamento della progettazione sociale delle Chiese locali. Caritas Italiana ha confermato negli anni la propria disponibilità, ritenendo che la cura di tutte le progettualità di carità in risposta ai vari bisogni potessero essere uno strumento utile a perseguire i suoi fini statutari: la promozione delle Caritas diocesane, la costruzione di reti di opere che siano segno di un modo evangelico di accostare e servire i poveri, l animazione alla testimonianza comunitaria della carità attraverso le opere di carità nella Chiesa e nel territorio. Dal punto di vista delle Caritas diocesane, il lavorare per progetti può trovare in questa forma di sostegno finanziario un ulteriore luogo in cui sperimentarsi per proporre esperienze significative che, partendo da una attenta lettura del territorio e da una appassionata conoscenza della comunità locale, pongano al centro quella dimensione educativa che costituisce lo specifico della azione di testimonianza della carità tipica dell organismo pastorale Caritas. 1. COSA E POSSIBILE FINANZIARE La Presidenza di Caritas Italiana più volte si è espressa sulle modalità di utilizzo delle risorse economiche provenienti dall 8xmille Italia determinando come esse spesso utilizzate come sostegno ordinario alle spese riguardanti le attività strutturali delle Caritas diocesane devono invece essere considerate aggiuntive e straordinarie per le Diocesi ed utilizzate esclusivamente per il sostegno e lo sviluppo di opere ecclesiali, antiche e nuove. Le attività strutturali delle Caritas diocesane e la gestione ordinaria della stessa possono invece essere sostenute attraverso altre risorse, come ad esempio le somme dell 8xmille che le diocesi ricevono ogni anno direttamente dalla Conferenza Episcopale Italiana per gli interventi di carità 1. Alla luce di questa precisazione, Caritas Italiana valuterà la possibilità di portare al finanziamento della CEI nel corso del 2013, progetti con obiettivi chiari e definiti che: vedano come soggetti direttamente coinvolti gli ultimi, le categorie deboli, i nuovi poveri ; 1 Per l anno 2013 la CEI ha previsto l attribuzione alle Diocesi 125 milioni di euro per gli interventi di carità, ripartendone la metà equamente per le 226 diocesi e la restante metà in base agli abitanti di ciascuna diocesi. Informazioni a riguardo sono reperibili sul sito Condizioni generali di accessibilità al fondo CEI 8xmille Italia

2 siano fortemente promozionali per i destinatari e la comunità ecclesiale e civile; si collochino nella prospettiva dell'animazione pedagogica, puntando all effettivo coinvolgimento della comunità locale, delle varie componenti ecclesiali e, se possibile, civili; diano vita a "opere segno", che, come ogni altro intervento della Caritas, richiamino al compito di animazione, promozione e testimonianza della carità tutta la comunità cristiana; prevedano in base ad un piano di finanziamento completamente definito la compartecipazione economica della Chiesa Locale e/o di altri soggetti del territorio con una nuova attenzione alle differenze dimensionali diocesane; privilegino il coinvolgimento delle realtà già presenti ed attive sul territorio, a partire da quelle rilevate attraverso il IV Censimento dei servizi ecclesiali sanitari, socio-sanitari e socioassistenziali e riconosciute dall Ordinario (cfr. Motu Proprio Intima Ecclesiæ natura ); siano frutto di una progettualità diocesana collocata all interno del cammino e del lavoro della Delegazione regionale Caritas, a partire dalla valorizzazione dei dati rilevati attraverso i Dossier regionali sulle povertà. Queste proposte progettuali dovranno ovviamente nascere da un azione della Caritas diocesana che valorizzi le funzione di ascolto (attraverso i Centri di Ascolto diocesani), osservazione (attraverso l Osservatorio delle povertà e delle risorse o in ogni caso forme di cura dei dati provenienti dai Centri di ascolto e dagli altri luoghi di ascolto presenti in Diocesi) e discernimento per l animazione (attraverso il Laboratorio per la promozione delle Caritas parrocchiali o in ogni caso forme di promozione e accompagnamento delle Caritas parrocchiali). 2. COSA NON E POSSIBILE FINANZIARE Caritas Italiana non finanzierà interventi al di fuori degli ambiti statutari 2 ; inoltre non sarà possibile richiedere contributi per: attività ordinarie delle Caritas diocesane non legate ad uno specifico progetto; progetti che non vedano come destinatari i poveri, gli ultimi, le categorie deboli ma, ad esempio, attività esclusivamente di formazione e coordinamento di altri destinatari; spese di gestione corrente quali affitti, utenze elettriche o telefoniche di cui non sia dimostrabile la diretta destinazione al progetto; spese relative al personale (in particolare di tipo amministrativo) di cui non sia dimostrabile la diretta destinazione al progetto. 3. RISORSE ECONOMICHE DISPONIBILI PER CIASCUNA DIOCESI Nella logica del servizio affidato a ciascuna Caritas diocesana di promozione, cura e tessitura in rete delle opere di carità della Chiesa, l importo a disposizione per l anno 2013 (determinato in base alla popolazione di ciascuna diocesi) potrà essere utilizzato per finanziare progettualità gestite da realtà caritative presenti in Diocesi e riconosciute dall Ordinario, a partire da quelle rilevate nell ultimo Censimento nazionale dei servizi sanitari, socio-sanitari e socioassistenziali ecclesiali oppure gestite direttamente dalla Caritas diocesana (attraverso l Ente Diocesi) o da strumenti operativi collegati, negli organi direttivi, alla stessa Caritas diocesana. 2 Lo statuto di Caritas Italiana è consultabile sul sito Condizioni generali di accessibilità al fondo CEI 8xmille Italia

3 La Presidenza di Caritas Italiana ha deciso la sospensione, per il biennio , dell obbligo di destinare una specifica parte delle risorse a soggetti del territorio non formalmente collegati con la Caritas diocesana. 4. CONDIZIONI PRELIMINARI PER LA PRESENTAZIONE DEI PROGETTI La disponibilità delle risorse sarà condizionata, per ciascuna Caritas diocesana: alla presenza reale e qualificata degli strumenti pastorali propri (Centri di Ascolto, Osservatorio povertà e risorse, Laboratorio promozione Caritas parrocchiali); all aggiornamento costante della mappatura diocesana delle opere realizzata anche attraverso il IV Censimento dei servizi ecclesiali sanitari, socio-sanitari e socioassistenziali; alla chiusura (e corretta rendicontazione descrittiva e amministrativa) di eventuali progetti finanziati nelle annualità precedenti attraverso i fondi Cei 8xmille Italia (ad esclusione di quelli per i quali è stata erogata la prima quota a partire dal gennaio 2012). (in caso di richieste di prosecuzione) alla chiusura (e corretta rendicontazione descrittiva e amministrativa) dei progetti finanziati nelle annualità precedenti, anche se avviata dopo gennaio TEMPISTICA Le progettualità potranno essere presentate attraverso l apposita modulistica disponibile nell area riservata alle Caritas diocesane del sito di Caritas Italiana anche in più momenti nei restanti mesi dell anno, e comunque entro il 15 dicembre Attenzione! I progetti che giungeranno dopo tale data non saranno ammessi alla valutazione per il 2013; sarà comunque possibile eventualmente ripresentarli secondo i criteri (e le risorse) che si andranno a definire per il Gli uffici di Caritas Italiana garantiranno, come negli anni precedenti, la possibilità di un accompagnamento e verifica preliminare dei progetti, purché pervenga per tempo e comunque entro il mese di novembre Caritas Italiana effettuerà una prima verifica sulla congruità del materiale presentato, in seguito alla quale potrà richiedere documentazione integrativa o invitare preliminarmente le Caritas diocesane al completamento di eventuali progetti ancora non conclusi. I progetti verranno quindi affidati agli Uffici di Caritas Italiana - in base ai destinatari privilegiati indicati nel progetto - per l analisi dei contenuti. Una specifica commissione, presieduta dal Direttore di Caritas Italiana, sarà poi chiamata a valutare la proposta progettuale, anche alla luce della conoscenza complessiva della Caritas diocesana proponente. In caso di approvazione, verrà trasmessa una formale comunicazione alle Caritas diocesane contenente la tempistica di realizzazione e le modalità di rendicontazione del contributo, che sarà erogato in tranche in base a stati di avanzamento del progetto (certificati dalla documentazione prevista: scheda di monitoraggio delle attività e rendicontazione economica). In caso di respingimento, verrà inviata una specifica comunicazione contente le motivazioni. I progetti, dopo questo iter di valutazione interna, saranno portati al finanziamento della Conferenza Episcopale Italiana; l erogazione dell eventuale contributo alle Caritas diocesane Condizioni generali di accessibilità al fondo CEI 8xmille Italia

4 avverrà solo dopo l approvazione da parte della CEI, con una tempistica che non è possibile indicare preventivamente. Le Caritas diocesane che avranno progetti approvati si dovranno impegnare ad avviarli entro due mesi dalla liquidazione della prima quota del contributo. In caso di approvazione, saranno rendicontabili le spese sostenute a partire dalla data di avvio del progetto che, in ogni caso, non potrà essere antecedente alla data della sua presentazione a Caritas Italiana (nella forma finale ammissibile) fino a tutta la sua durata (max 12 mesi). 6. MONITORAGGIO DEI PROGETTI Caritas Italiana sottoporrà i progetti approvati a verifiche nel corso della realizzazione, nonché ad una valutazione finale circa il raggiungimento degli obiettivi prefissati. In caso di accertamento di elementi che inducano a ritenere non realizzabili gli obiettivi del progetto o di accertamento di un uso non corretto dei fondi erogati, Caritas Italiana potrà, in qualsiasi momento, disporre l interruzione del finanziamento e chiedere la restituzione delle somme già versate. 7. AMBITI DI PROGETTAZIONE e LAVORO REGIONALE Come negli ultimi anni, non saranno pre-determinati gli ambiti di progettazione ma ciascuna Caritas diocesana, proprio in forza della presenza qualificata degli strumenti pastorali propri (Centri di Ascolto, Osservatorio povertà e risorse, Laboratorio promozione Caritas parrocchiali) potrà proporre specifiche attenzioni in seguito all analisi dei bisogni condotta sul proprio territorio. Le Caritas diocesane sono anche invitate ad indicare la coerenza delle azioni previste nei progetti con eventuali linee di programmazione condivise a livello di Delegazione regionale Caritas, soprattutto a partire dalle letture regionali sulle povertà, che possono diventare strumento efficace di animazione se costruiti in un ottica di partecipazione e finalizzati alla verifica e al cambiamento della cultura e delle prassi che caratterizzano la comunità ecclesiale e civile del territorio. 8. TERRITORIO DI REALIZZAZIONE I progetti non potranno essere realizzati fuori dal territorio della Diocesi. In caso di accordo formale tra più Diocesi della stessa Delegazione regionale, potranno anche essere presentati progetti interdiocesani, che dovranno comunque prevedere una unica Caritas diocesana come proponente/riferimento amministrativo. In questo caso sarà necessario concordare preventivamente con Caritas Italiana la sussistenza delle condizioni minime per una loro realizzabilità effettiva. 9. DURATA e PROSECUZIONE DEI PROGETTI La durata prevista per ciascun progetto non potrà superare i dodici mesi. Progettualità che prevedano di intervenire su situazioni che non possono trovare risposte significative se non attraverso un piano di lavoro più ampio (ad esempio, pluriennale), dovranno avere le caratteristiche di lotti finanziabili autonomamente (annualmente) dal progetto pluriennale, con specifici obiettivi realizzabili e verificabili; inoltre i vincoli esistenti per le condizioni economiche andranno rispettati per ogni singola richiesta annuale. Condizioni generali di accessibilità al fondo CEI 8xmille Italia

5 Le richieste di progetti pluriennali (per un massimo di tre annualità consecutive) dovranno contenere quindi sia il formulario per l annualità della quale si chiede il finanziamento che il progetto pluriennale complessivo, redatto secondo una traccia disponibile nella sezione Fondo Cei 8xmille dell area riservata del sito Per i progetti pluriennali, sarà concessa la continuità amministrativa della rendicontazione e- sclusivamente se il rendiconto finale verrà trasmesso entro il mese successivo alla conclusione del progetto contestualmente all invio della richiesta (con i relativi allegati) della annualità successiva del progetto stesso. Sarà possibile presentare richieste di prosecuzione di progetti già finanziati negli anni precedenti purché: si sia conclusa e correttamente rendicontata l annualità precedente; si prevedano azioni aggiuntive rispetto a quelle precedentemente finanziate; nel limite massimo di tre annualità complessive. 10. OBBLIGHI DELLE CARITAS DIOCESANE Le Caritas diocesane che intendono presentare progetti si dovranno impegnare preventivamente a: fornire a Caritas Italiana tutti i materiali necessari per la conoscenza del progetto e dell eventuale soggetto gestore al quale la realizzazione dello stesso verrà affidato; avvertire prontamente per iscritto Caritas Italiana nel caso si verifichino cambiamenti in merito al progetto finanziato, attendendo eventuali indicazioni; autorizzare l effettuazione di controlli da parte di Caritas Italiana volti a garantire la regolare attuazione delle iniziative sovvenzionate ed il corretto impiego dei contributi concessi; tenere appropriati e aggiornati conti e registrazioni che documentino l utilizzo del finanziamento ricevuto; fornire un resoconto periodico e consuntivo del progetto sulla base dei modelli di rendiconto appositamente predisposti da Caritas Italiana; partecipare ai momenti di formazione e di approfondimento previsti da Caritas Italiana (rendicontazione, progettazione, cura delle opere di carità ) su richiesta, fornire copia autentica della documentazione attestante le spese sostenute (comprensiva delle spese del progetto finanziate in proprio o tramite terzi). 11. GESTIONE E RENDICONTAZIONE DEI PROGETTI FINANZIATI In ordine alla gestione dei progetti, si ricorda di far riferimento alla Istruzione in materia amministrativa approvata dalla CEI nel settembre 2005 ed alle indicazioni offerte da Caritas I- taliana nella sezione Supporto amministrativo Caritas diocesane contenuta nell area riservata del sito La rendicontazione di ciascun progetto dovrà essere effettuata seguendo le voci inserite nel piano finanziario del progetto stesso, nel rispetto delle somme e delle percentuali previste per ciascuna attività e delle indicazioni di Caritas Italiana (cfr. Criteri guida per la rendicontazione dei progetti 8xmille presente nella sezione Fondo Cei 8xmille dell area riservata del sito Condizioni generali di accessibilità al fondo CEI 8xmille Italia

6 12. COME PRESENTARE UN PROGETTO Affinché la richiesta di contributo possa essere valutata, la Caritas diocesana dovrà predisporre e inviare a Caritas Italiana entro il 15 dicembre 2013 una serie di documenti reperibili sull area riservata alle Caritas diocesane sul sito : Documento Mod. INVIO CARTACEO INVIO FILE (*) Richiesta di contributo B1 SI - obbligatorio SI Lettera di approvazione dell Ordinario Diocesano B2 SI - obbligatorio Facoltativo Formulario B3 SI - obbligatorio SI Piano finanziario B4 SI - obbligatorio SI Lettere di partnerariato B5 Solo se il progetto prevede partner Facoltativo Scheda di rilevazione dati del Soggetto Gestore B6 Solo se diverso dalla Caritas diocesana o altro Ufficio pastorale SI Soggetto gestore: - statuto - organigramma - rendiconto 2012 Solo se il Soggetto gestore non è un ente ecclesiastico/ufficio pastorale. Non inviare se è già stato trasmesso nei tre anni precedenti Facoltativi Richiesta di pluriennalità P1 Se la Caritas diocesana intende ripresentarlo negli anni a venire (presentare solo il primo anno) Facoltativo Inoltre, durante la fase di verifica e approvazione del progetto, potranno essere richiesti: Documento Mod. INVIO CARTACEO INVIO FILE (*) Cronogramma B7 SI Facoltativo Curriculum vitæ del Referente del progetto Atti di destinazione sociale d uso B8 o libero B9 SI Se è previsto l acquisto o la ristrutturazione di immobili non di proprietà dell Ente Diocesi Facoltativo Facoltativo Tutti i documenti previsti dovranno essere trasmessi in originale a: CARITAS ITALIANA - Via Aurelia, ROMA RM I documenti richiesti anche in formato elettronico (*) dovranno essere inviati su supporto informatico (CD-ROM, DVD-ROM, pendrive ) congiuntamente al materiale cartaceo; in alternativa, possono essere trasmessi (anticipando l invio del cartaceo) via a ottopermille@caritasitaliana.it Sarà possibile integrare la documentazione obbligatoria prevista con ogni altro tipo di materiale che possa aiutare Caritas Italiana nella verifica e valutazione del progetto. In particolare si ricorda come il formulario rappresenti una sintesi schematica dell idea progettuale; per questo motivo, potrà eventualmente essere allegato (ad integrazione del formulario) un progetto esteso redatto su schema libero, qualora questo possa facilitare la comprensione dell idea progettuale stessa. Condizioni generali di accessibilità al fondo CEI 8xmille Italia

7 13. SINTESI DELLE PRINCIPALI CONDIZIONI ECONOMICHE In base alle indicazioni della Presidenza di Caritas Italiana di febbraio 2013 di prevedere, in forma sperimentale per il biennio , una semplificazione delle procedure di accesso nonché una modulazione della compartecipazione economica delle diocesi in misura decrescente al decrescere della popolazione residente (superando anche quanto contenuto nella circolare del 30 marzo 2013): a) l eliminazione sul piano finanziario - delle valorizzazioni b) una nuova modulazione della partecipazione economica in base alla popolazione delle diocesi in tre scaglioni: diocesi fino a 250 mila abitanti: Caritas Italiana: 90% - diocesi: 10% diocesi da 250 a 800 mila abitanti: Caritas Italiana: 80% - diocesi: 20% diocesi oltre 800 mila abitanti: Caritas Italiana: 70% - diocesi: 30% Il contributo previsto per sostenere i costi delle risorse umane impiegate nel progetto non potrà essere superiore al 50% dell importo complessivo dello stesso. Per i volontari sono ammissibili solo i rimborsi spesa documentati. Il progetto potrà prevedere risorse economiche per l acquisto o la ristrutturazione di immobili per un importo non superiore al 30% dell importo complessivo dello stesso. Saranno ammesse spese forfetarie (con autocertificazione) nel limite del 1% dell importo totale del progetto. La rendicontazione dovrà essere effettuata seguendo le voci inserite nel piano finanziario del progetto, nel rispetto delle somme e delle percentuali previste per ciascuna attività. Eventuali variazioni fra le principali voci di spesa (immobili, beni strumentali, personale e altre tipologie di spesa), per un ammontare superiore al 3% dell importo complessivo dovranno essere preventivamente autorizzate da Caritas Italiana. Il finanziamento accordato sarà trasmesso ratealmente: una prima quota dopo l approvazione del progetto e le successive quote sulla base di stati d'avanzamento dello stesso, alla presentazione del rendiconto della quota precedentemente erogata ed ai risultati delle periodiche verifiche sul progetto. L ultima quota, pari al 10% del contributo concesso, sarà erogata solo a completa rendicontazione dello stesso. Gli importi saranno accreditati esclusivamente sul conto corrente intestato all Ente diocesi/caritas Diocesana (non dell eventuale Soggetto gestore). I progetti andranno rendicontati entro il termine tassativo di due anni dalla data di approvazione degli stessi, pena l annullamento di quote successive del progetto. Come già descritto nei punti precedenti, il ritardo sulla rendicontazione rappresenta una condizione ostativa alla possibilità di presentare nuove progettualità da parte delle Caritas diocesane. Condizioni generali di accessibilità al fondo CEI 8xmille Italia

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