Fondo CEI 8xmille Italia 2013
|
|
- Alina Casini
- 8 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 Fondo CEI 8xmille Italia 2013 Condizioni generali Nell anno pastorale la Presidenza della CEI ha chiesto a Caritas Italiana - in virtù della sua ampia operatività territoriale a servizio delle Chiese locali e delle Caritas diocesane - di assumere il ruolo di riferimento nazionale per la promozione e la cura delle opere, progetti e servizi caritativi delle Chiese locali (promosse da esse, sostenute dalla disponibilità dell 8xmille Italia, attivate per fronteggiare le emergenze dovute alle calamità naturali in Italia). Questa richiesta è stata ribadita dal Consiglio Permanente della CEI del settembre 2006 quando, indicando per gli anni a venire le cinque prioritarie prospettive di lavoro per Caritas Italiana e per le Caritas diocesane, tra esse vi ha inserito anche l impegno a curare il rinnovamento della progettazione sociale delle Chiese locali. Caritas Italiana ha confermato negli anni la propria disponibilità, ritenendo che la cura di tutte le progettualità di carità in risposta ai vari bisogni potessero essere uno strumento utile a perseguire i suoi fini statutari: la promozione delle Caritas diocesane, la costruzione di reti di opere che siano segno di un modo evangelico di accostare e servire i poveri, l animazione alla testimonianza comunitaria della carità attraverso le opere di carità nella Chiesa e nel territorio. Dal punto di vista delle Caritas diocesane, il lavorare per progetti può trovare in questa forma di sostegno finanziario un ulteriore luogo in cui sperimentarsi per proporre esperienze significative che, partendo da una attenta lettura del territorio e da una appassionata conoscenza della comunità locale, pongano al centro quella dimensione educativa che costituisce lo specifico della azione di testimonianza della carità tipica dell organismo pastorale Caritas. 1. COSA E POSSIBILE FINANZIARE La Presidenza di Caritas Italiana più volte si è espressa sulle modalità di utilizzo delle risorse economiche provenienti dall 8xmille Italia determinando come esse spesso utilizzate come sostegno ordinario alle spese riguardanti le attività strutturali delle Caritas diocesane devono invece essere considerate aggiuntive e straordinarie per le Diocesi ed utilizzate esclusivamente per il sostegno e lo sviluppo di opere ecclesiali, antiche e nuove. Le attività strutturali delle Caritas diocesane e la gestione ordinaria della stessa possono invece essere sostenute attraverso altre risorse, come ad esempio le somme dell 8xmille che le diocesi ricevono ogni anno direttamente dalla Conferenza Episcopale Italiana per gli interventi di carità 1. Alla luce di questa precisazione, Caritas Italiana valuterà la possibilità di portare al finanziamento della CEI nel corso del 2013, progetti con obiettivi chiari e definiti che: vedano come soggetti direttamente coinvolti gli ultimi, le categorie deboli, i nuovi poveri ; 1 Per l anno 2013 la CEI ha previsto l attribuzione alle Diocesi 125 milioni di euro per gli interventi di carità, ripartendone la metà equamente per le 226 diocesi e la restante metà in base agli abitanti di ciascuna diocesi. Informazioni a riguardo sono reperibili sul sito Condizioni generali di accessibilità al fondo CEI 8xmille Italia
2 siano fortemente promozionali per i destinatari e la comunità ecclesiale e civile; si collochino nella prospettiva dell'animazione pedagogica, puntando all effettivo coinvolgimento della comunità locale, delle varie componenti ecclesiali e, se possibile, civili; diano vita a "opere segno", che, come ogni altro intervento della Caritas, richiamino al compito di animazione, promozione e testimonianza della carità tutta la comunità cristiana; prevedano in base ad un piano di finanziamento completamente definito la compartecipazione economica della Chiesa Locale e/o di altri soggetti del territorio con una nuova attenzione alle differenze dimensionali diocesane; privilegino il coinvolgimento delle realtà già presenti ed attive sul territorio, a partire da quelle rilevate attraverso il IV Censimento dei servizi ecclesiali sanitari, socio-sanitari e socioassistenziali e riconosciute dall Ordinario (cfr. Motu Proprio Intima Ecclesiæ natura ); siano frutto di una progettualità diocesana collocata all interno del cammino e del lavoro della Delegazione regionale Caritas, a partire dalla valorizzazione dei dati rilevati attraverso i Dossier regionali sulle povertà. Queste proposte progettuali dovranno ovviamente nascere da un azione della Caritas diocesana che valorizzi le funzione di ascolto (attraverso i Centri di Ascolto diocesani), osservazione (attraverso l Osservatorio delle povertà e delle risorse o in ogni caso forme di cura dei dati provenienti dai Centri di ascolto e dagli altri luoghi di ascolto presenti in Diocesi) e discernimento per l animazione (attraverso il Laboratorio per la promozione delle Caritas parrocchiali o in ogni caso forme di promozione e accompagnamento delle Caritas parrocchiali). 2. COSA NON E POSSIBILE FINANZIARE Caritas Italiana non finanzierà interventi al di fuori degli ambiti statutari 2 ; inoltre non sarà possibile richiedere contributi per: attività ordinarie delle Caritas diocesane non legate ad uno specifico progetto; progetti che non vedano come destinatari i poveri, gli ultimi, le categorie deboli ma, ad esempio, attività esclusivamente di formazione e coordinamento di altri destinatari; spese di gestione corrente quali affitti, utenze elettriche o telefoniche di cui non sia dimostrabile la diretta destinazione al progetto; spese relative al personale (in particolare di tipo amministrativo) di cui non sia dimostrabile la diretta destinazione al progetto. 3. RISORSE ECONOMICHE DISPONIBILI PER CIASCUNA DIOCESI Nella logica del servizio affidato a ciascuna Caritas diocesana di promozione, cura e tessitura in rete delle opere di carità della Chiesa, l importo a disposizione per l anno 2013 (determinato in base alla popolazione di ciascuna diocesi) potrà essere utilizzato per finanziare progettualità gestite da realtà caritative presenti in Diocesi e riconosciute dall Ordinario, a partire da quelle rilevate nell ultimo Censimento nazionale dei servizi sanitari, socio-sanitari e socioassistenziali ecclesiali oppure gestite direttamente dalla Caritas diocesana (attraverso l Ente Diocesi) o da strumenti operativi collegati, negli organi direttivi, alla stessa Caritas diocesana. 2 Lo statuto di Caritas Italiana è consultabile sul sito Condizioni generali di accessibilità al fondo CEI 8xmille Italia
3 La Presidenza di Caritas Italiana ha deciso la sospensione, per il biennio , dell obbligo di destinare una specifica parte delle risorse a soggetti del territorio non formalmente collegati con la Caritas diocesana. 4. CONDIZIONI PRELIMINARI PER LA PRESENTAZIONE DEI PROGETTI La disponibilità delle risorse sarà condizionata, per ciascuna Caritas diocesana: alla presenza reale e qualificata degli strumenti pastorali propri (Centri di Ascolto, Osservatorio povertà e risorse, Laboratorio promozione Caritas parrocchiali); all aggiornamento costante della mappatura diocesana delle opere realizzata anche attraverso il IV Censimento dei servizi ecclesiali sanitari, socio-sanitari e socioassistenziali; alla chiusura (e corretta rendicontazione descrittiva e amministrativa) di eventuali progetti finanziati nelle annualità precedenti attraverso i fondi Cei 8xmille Italia (ad esclusione di quelli per i quali è stata erogata la prima quota a partire dal gennaio 2012). (in caso di richieste di prosecuzione) alla chiusura (e corretta rendicontazione descrittiva e amministrativa) dei progetti finanziati nelle annualità precedenti, anche se avviata dopo gennaio TEMPISTICA Le progettualità potranno essere presentate attraverso l apposita modulistica disponibile nell area riservata alle Caritas diocesane del sito di Caritas Italiana anche in più momenti nei restanti mesi dell anno, e comunque entro il 15 dicembre Attenzione! I progetti che giungeranno dopo tale data non saranno ammessi alla valutazione per il 2013; sarà comunque possibile eventualmente ripresentarli secondo i criteri (e le risorse) che si andranno a definire per il Gli uffici di Caritas Italiana garantiranno, come negli anni precedenti, la possibilità di un accompagnamento e verifica preliminare dei progetti, purché pervenga per tempo e comunque entro il mese di novembre Caritas Italiana effettuerà una prima verifica sulla congruità del materiale presentato, in seguito alla quale potrà richiedere documentazione integrativa o invitare preliminarmente le Caritas diocesane al completamento di eventuali progetti ancora non conclusi. I progetti verranno quindi affidati agli Uffici di Caritas Italiana - in base ai destinatari privilegiati indicati nel progetto - per l analisi dei contenuti. Una specifica commissione, presieduta dal Direttore di Caritas Italiana, sarà poi chiamata a valutare la proposta progettuale, anche alla luce della conoscenza complessiva della Caritas diocesana proponente. In caso di approvazione, verrà trasmessa una formale comunicazione alle Caritas diocesane contenente la tempistica di realizzazione e le modalità di rendicontazione del contributo, che sarà erogato in tranche in base a stati di avanzamento del progetto (certificati dalla documentazione prevista: scheda di monitoraggio delle attività e rendicontazione economica). In caso di respingimento, verrà inviata una specifica comunicazione contente le motivazioni. I progetti, dopo questo iter di valutazione interna, saranno portati al finanziamento della Conferenza Episcopale Italiana; l erogazione dell eventuale contributo alle Caritas diocesane Condizioni generali di accessibilità al fondo CEI 8xmille Italia
4 avverrà solo dopo l approvazione da parte della CEI, con una tempistica che non è possibile indicare preventivamente. Le Caritas diocesane che avranno progetti approvati si dovranno impegnare ad avviarli entro due mesi dalla liquidazione della prima quota del contributo. In caso di approvazione, saranno rendicontabili le spese sostenute a partire dalla data di avvio del progetto che, in ogni caso, non potrà essere antecedente alla data della sua presentazione a Caritas Italiana (nella forma finale ammissibile) fino a tutta la sua durata (max 12 mesi). 6. MONITORAGGIO DEI PROGETTI Caritas Italiana sottoporrà i progetti approvati a verifiche nel corso della realizzazione, nonché ad una valutazione finale circa il raggiungimento degli obiettivi prefissati. In caso di accertamento di elementi che inducano a ritenere non realizzabili gli obiettivi del progetto o di accertamento di un uso non corretto dei fondi erogati, Caritas Italiana potrà, in qualsiasi momento, disporre l interruzione del finanziamento e chiedere la restituzione delle somme già versate. 7. AMBITI DI PROGETTAZIONE e LAVORO REGIONALE Come negli ultimi anni, non saranno pre-determinati gli ambiti di progettazione ma ciascuna Caritas diocesana, proprio in forza della presenza qualificata degli strumenti pastorali propri (Centri di Ascolto, Osservatorio povertà e risorse, Laboratorio promozione Caritas parrocchiali) potrà proporre specifiche attenzioni in seguito all analisi dei bisogni condotta sul proprio territorio. Le Caritas diocesane sono anche invitate ad indicare la coerenza delle azioni previste nei progetti con eventuali linee di programmazione condivise a livello di Delegazione regionale Caritas, soprattutto a partire dalle letture regionali sulle povertà, che possono diventare strumento efficace di animazione se costruiti in un ottica di partecipazione e finalizzati alla verifica e al cambiamento della cultura e delle prassi che caratterizzano la comunità ecclesiale e civile del territorio. 8. TERRITORIO DI REALIZZAZIONE I progetti non potranno essere realizzati fuori dal territorio della Diocesi. In caso di accordo formale tra più Diocesi della stessa Delegazione regionale, potranno anche essere presentati progetti interdiocesani, che dovranno comunque prevedere una unica Caritas diocesana come proponente/riferimento amministrativo. In questo caso sarà necessario concordare preventivamente con Caritas Italiana la sussistenza delle condizioni minime per una loro realizzabilità effettiva. 9. DURATA e PROSECUZIONE DEI PROGETTI La durata prevista per ciascun progetto non potrà superare i dodici mesi. Progettualità che prevedano di intervenire su situazioni che non possono trovare risposte significative se non attraverso un piano di lavoro più ampio (ad esempio, pluriennale), dovranno avere le caratteristiche di lotti finanziabili autonomamente (annualmente) dal progetto pluriennale, con specifici obiettivi realizzabili e verificabili; inoltre i vincoli esistenti per le condizioni economiche andranno rispettati per ogni singola richiesta annuale. Condizioni generali di accessibilità al fondo CEI 8xmille Italia
5 Le richieste di progetti pluriennali (per un massimo di tre annualità consecutive) dovranno contenere quindi sia il formulario per l annualità della quale si chiede il finanziamento che il progetto pluriennale complessivo, redatto secondo una traccia disponibile nella sezione Fondo Cei 8xmille dell area riservata del sito Per i progetti pluriennali, sarà concessa la continuità amministrativa della rendicontazione e- sclusivamente se il rendiconto finale verrà trasmesso entro il mese successivo alla conclusione del progetto contestualmente all invio della richiesta (con i relativi allegati) della annualità successiva del progetto stesso. Sarà possibile presentare richieste di prosecuzione di progetti già finanziati negli anni precedenti purché: si sia conclusa e correttamente rendicontata l annualità precedente; si prevedano azioni aggiuntive rispetto a quelle precedentemente finanziate; nel limite massimo di tre annualità complessive. 10. OBBLIGHI DELLE CARITAS DIOCESANE Le Caritas diocesane che intendono presentare progetti si dovranno impegnare preventivamente a: fornire a Caritas Italiana tutti i materiali necessari per la conoscenza del progetto e dell eventuale soggetto gestore al quale la realizzazione dello stesso verrà affidato; avvertire prontamente per iscritto Caritas Italiana nel caso si verifichino cambiamenti in merito al progetto finanziato, attendendo eventuali indicazioni; autorizzare l effettuazione di controlli da parte di Caritas Italiana volti a garantire la regolare attuazione delle iniziative sovvenzionate ed il corretto impiego dei contributi concessi; tenere appropriati e aggiornati conti e registrazioni che documentino l utilizzo del finanziamento ricevuto; fornire un resoconto periodico e consuntivo del progetto sulla base dei modelli di rendiconto appositamente predisposti da Caritas Italiana; partecipare ai momenti di formazione e di approfondimento previsti da Caritas Italiana (rendicontazione, progettazione, cura delle opere di carità ) su richiesta, fornire copia autentica della documentazione attestante le spese sostenute (comprensiva delle spese del progetto finanziate in proprio o tramite terzi). 11. GESTIONE E RENDICONTAZIONE DEI PROGETTI FINANZIATI In ordine alla gestione dei progetti, si ricorda di far riferimento alla Istruzione in materia amministrativa approvata dalla CEI nel settembre 2005 ed alle indicazioni offerte da Caritas I- taliana nella sezione Supporto amministrativo Caritas diocesane contenuta nell area riservata del sito La rendicontazione di ciascun progetto dovrà essere effettuata seguendo le voci inserite nel piano finanziario del progetto stesso, nel rispetto delle somme e delle percentuali previste per ciascuna attività e delle indicazioni di Caritas Italiana (cfr. Criteri guida per la rendicontazione dei progetti 8xmille presente nella sezione Fondo Cei 8xmille dell area riservata del sito Condizioni generali di accessibilità al fondo CEI 8xmille Italia
6 12. COME PRESENTARE UN PROGETTO Affinché la richiesta di contributo possa essere valutata, la Caritas diocesana dovrà predisporre e inviare a Caritas Italiana entro il 15 dicembre 2013 una serie di documenti reperibili sull area riservata alle Caritas diocesane sul sito : Documento Mod. INVIO CARTACEO INVIO FILE (*) Richiesta di contributo B1 SI - obbligatorio SI Lettera di approvazione dell Ordinario Diocesano B2 SI - obbligatorio Facoltativo Formulario B3 SI - obbligatorio SI Piano finanziario B4 SI - obbligatorio SI Lettere di partnerariato B5 Solo se il progetto prevede partner Facoltativo Scheda di rilevazione dati del Soggetto Gestore B6 Solo se diverso dalla Caritas diocesana o altro Ufficio pastorale SI Soggetto gestore: - statuto - organigramma - rendiconto 2012 Solo se il Soggetto gestore non è un ente ecclesiastico/ufficio pastorale. Non inviare se è già stato trasmesso nei tre anni precedenti Facoltativi Richiesta di pluriennalità P1 Se la Caritas diocesana intende ripresentarlo negli anni a venire (presentare solo il primo anno) Facoltativo Inoltre, durante la fase di verifica e approvazione del progetto, potranno essere richiesti: Documento Mod. INVIO CARTACEO INVIO FILE (*) Cronogramma B7 SI Facoltativo Curriculum vitæ del Referente del progetto Atti di destinazione sociale d uso B8 o libero B9 SI Se è previsto l acquisto o la ristrutturazione di immobili non di proprietà dell Ente Diocesi Facoltativo Facoltativo Tutti i documenti previsti dovranno essere trasmessi in originale a: CARITAS ITALIANA - Via Aurelia, ROMA RM I documenti richiesti anche in formato elettronico (*) dovranno essere inviati su supporto informatico (CD-ROM, DVD-ROM, pendrive ) congiuntamente al materiale cartaceo; in alternativa, possono essere trasmessi (anticipando l invio del cartaceo) via a ottopermille@caritasitaliana.it Sarà possibile integrare la documentazione obbligatoria prevista con ogni altro tipo di materiale che possa aiutare Caritas Italiana nella verifica e valutazione del progetto. In particolare si ricorda come il formulario rappresenti una sintesi schematica dell idea progettuale; per questo motivo, potrà eventualmente essere allegato (ad integrazione del formulario) un progetto esteso redatto su schema libero, qualora questo possa facilitare la comprensione dell idea progettuale stessa. Condizioni generali di accessibilità al fondo CEI 8xmille Italia
7 13. SINTESI DELLE PRINCIPALI CONDIZIONI ECONOMICHE In base alle indicazioni della Presidenza di Caritas Italiana di febbraio 2013 di prevedere, in forma sperimentale per il biennio , una semplificazione delle procedure di accesso nonché una modulazione della compartecipazione economica delle diocesi in misura decrescente al decrescere della popolazione residente (superando anche quanto contenuto nella circolare del 30 marzo 2013): a) l eliminazione sul piano finanziario - delle valorizzazioni b) una nuova modulazione della partecipazione economica in base alla popolazione delle diocesi in tre scaglioni: diocesi fino a 250 mila abitanti: Caritas Italiana: 90% - diocesi: 10% diocesi da 250 a 800 mila abitanti: Caritas Italiana: 80% - diocesi: 20% diocesi oltre 800 mila abitanti: Caritas Italiana: 70% - diocesi: 30% Il contributo previsto per sostenere i costi delle risorse umane impiegate nel progetto non potrà essere superiore al 50% dell importo complessivo dello stesso. Per i volontari sono ammissibili solo i rimborsi spesa documentati. Il progetto potrà prevedere risorse economiche per l acquisto o la ristrutturazione di immobili per un importo non superiore al 30% dell importo complessivo dello stesso. Saranno ammesse spese forfetarie (con autocertificazione) nel limite del 1% dell importo totale del progetto. La rendicontazione dovrà essere effettuata seguendo le voci inserite nel piano finanziario del progetto, nel rispetto delle somme e delle percentuali previste per ciascuna attività. Eventuali variazioni fra le principali voci di spesa (immobili, beni strumentali, personale e altre tipologie di spesa), per un ammontare superiore al 3% dell importo complessivo dovranno essere preventivamente autorizzate da Caritas Italiana. Il finanziamento accordato sarà trasmesso ratealmente: una prima quota dopo l approvazione del progetto e le successive quote sulla base di stati d'avanzamento dello stesso, alla presentazione del rendiconto della quota precedentemente erogata ed ai risultati delle periodiche verifiche sul progetto. L ultima quota, pari al 10% del contributo concesso, sarà erogata solo a completa rendicontazione dello stesso. Gli importi saranno accreditati esclusivamente sul conto corrente intestato all Ente diocesi/caritas Diocesana (non dell eventuale Soggetto gestore). I progetti andranno rendicontati entro il termine tassativo di due anni dalla data di approvazione degli stessi, pena l annullamento di quote successive del progetto. Come già descritto nei punti precedenti, il ritardo sulla rendicontazione rappresenta una condizione ostativa alla possibilità di presentare nuove progettualità da parte delle Caritas diocesane. Condizioni generali di accessibilità al fondo CEI 8xmille Italia
REGIONE UMBRIA Bando per la presentazione di proposte progettuali a favore dei giovani in attuazione dell intesa politiche giovanili anno 2015
ALLEGATO A REGIONE UMBRIA Bando per la presentazione di proposte progettuali a favore dei giovani in attuazione dell intesa politiche giovanili anno 2015 Aggregazione, Protagonismo, Creatività PREMESSA
DettagliREGOLAMENTO PER LA CONCESSIONE DEI CONTRIBUTI PER L ABBATTIMENTO DELLE BARRIERE ARCHITETTONICHE
SERVIZIO AMBIENTE REGOLAMENTO PER LA CONCESSIONE DEI CONTRIBUTI PER L ABBATTIMENTO DELLE BARRIERE ARCHITETTONICHE Approvato con Delibera di Consiglio Comunale n.63 del 09.08.2012 1 Sommario ART. 1 - Finalità
DettagliALLEGATOA alla Dgr n. 582 del 29 aprile 2014 pag. 1/6
giunta regionale 9^ legislatura ALLEGATOA alla Dgr n. 582 del 29 aprile 2014 pag. 1/6 CONVENZIONE PER LA REALIZZAZIONE DELLA SPERIMENTAZIONE DEL MODELLO DI INTERVENTO IN MATERIA DI VITA INDIPENDENTE L
DettagliPROGRAMMA PROVINCIALE SPERIMENTALE SULLA DISABILITA (L.R. 41/96 ARTT. 5 21) TRIENNIO 2011 2013 PIANO DI ATTUAZIONE
PROGRAMMA PROVINCIALE SPERIMENTALE SULLA DISABILITA (L.R. 41/96 ARTT. 5 21) TRIENNIO 2011 2013 PIANO DI ATTUAZIONE Definizione obiettivi: descrizione degli obiettivi di piano riferiti agli obiettivi generali
DettagliAVVISO 02/14 per il finanziamento di una formazione individuale a catalogo
FONDO PARITETICO INTERPROFESSIONALE NAZIONALE PER LA FORMAZIONE CONTINUA NEGLI STUDI PROFESSIONALI E NELLE AZIENDE COLLEGATE AVVISO 02/14 per il finanziamento di una formazione individuale a catalogo 1.
DettagliBando di concorso INNOVADIDATTICA. Progetti di innovazione didattica a sostegno dell obbligo di istruzione
Bando di concorso INNOVADIDATTICA Progetti di innovazione didattica a sostegno dell obbligo di istruzione In relazione alle linee guida trasmesse alle istituzioni scolastiche del primo e secondo ciclo
DettagliProgetto IDENTITAS: Formazione agli operatori di Bilancio di Competenze
Progetto IDENTITAS: Formazione agli operatori di Bilancio di Competenze Provincia di Roma Anno 2005 Indice Il problema affrontato...3 Obiettivi attesi/risultati raggiunti...3 Soggetti coinvolti...3 Il
Dettagli2. SOGGETTI BENEFICIARI
ALLEGATO A CRITERI E MODALITÀ PER LA CONCESSIONE DI CONTRIBUTI A SOGGETTI PUBBLICI E PRIVATI, PER PROGETTI INERENTI LE TEMATICHE DEFINITE DAL PIANO REGIONALE ANNUALE DEL DIRITTO ALLO STUDIO 1. CRITERI
DettagliINVITO A PRESENTARE PROGETTI IN MATERIA DI CULTURA DEL DIRITTO D AUTORE IN AMBITO UNIVERSITARIO
INVITO A PRESENTARE PROGETTI IN MATERIA DI CULTURA DEL DIRITTO D AUTORE IN AMBITO UNIVERSITARIO Premessa Nel rinnovare l accordo (19 luglio 2007) per il pagamento dei diritti d autore sulle fotocopie effettuate
DettagliComune di Firenze Direzione Servizi Sociali
Comune di Firenze Direzione Servizi Sociali Avviso pubblico esplorativo per la ricerca e la selezione di proposte progettuali, ai sensi dell art. 60 del Regolamento generale per l attività contrattuale
DettagliACCORDO DI COLLABORAZIONE. Tra REGIONE TOSCANA FONDAZIONE TOSCANA PER LA PREVENZIONE DELL USURA ONLUS
Allegato A ACCORDO DI COLLABORAZIONE Tra REGIONE TOSCANA e FONDAZIONE TOSCANA PER LA PREVENZIONE DELL USURA ONLUS Per la costituzione del fondo vincolato per la prestazione di garanzie integrative sui
DettagliBANDO DEL 19 NOVEMBRE 2015 per la presentazione di proposte per l ammissione e la selezione dei Centri di Raccolta beneficiari del Programma
per l erogazione di contributi per il potenziamento e Quali sono i possibili motivi che possono determinare l esclusione della domanda di ammissione presentata per il Bando? I possibili motivi che possono
DettagliScheda A Descrizione del progetto di accompagnamento
Scheda A Descrizione del progetto di accompagnamento Si ricorda che il Programma Housing della Compagnia di San Paolo finanzierà il progetto di accompagnamento per un massimo di 12 mesi 1. Denominazione
DettagliPROGETTI SERVIZIO CIVILE GIOINVOLO
BANDO SERVIZIO CIVILE GIOINVOLO ANNO 2009 42 1. I progetti 1. L idea nasce dalla consapevolezza che il Servizio Civile Nazionale rappresenta per molti giovani una significativa opportunità di crescita
DettagliREGOLAMENTO PER LE EROGAZIONI EMBLEMATICHE DELLA FONDAZIONE CARIPLO
REGOLAMENTO PER LE EROGAZIONI EMBLEMATICHE DELLA FONDAZIONE CARIPLO 1. Finalità degli interventi emblematici 2 2. Ammontare delle assegnazioni e soggetti destinatari 2 3. Aree filantropiche di pertinenza
DettagliLa verifica della coerenza del nostro budget rispetto ai vincoli dei bandi o del finanziatore
La verifica della coerenza del nostro budget rispetto ai vincoli dei bandi o del finanziatore Dopo aver quantificato economicamente le risorse necessarie ad implementare le azioni previste per raggiungere
DettagliPIANO PROVINCIALE ORIENTAMENTO OBBLIGO ISTRUZIONE E OCCUPABILITA 2010-2012
PIANO PROVINCIALE ORIENTAMENTO OBBLIGO ISTRUZIONE E OCCUPABILITA 2010-2012 Disposizioni di dettaglio per la gestione e il controllo della realizzazione di progetti mirati alla lotta alla dispersione scolastica
DettagliFoto di Luca Eula. Bando. Anno 2012
Foto di Luca Eula Bando A SOSTEGNO DI progetti e ATTIVITÁ IN mirafiori sud Anno 2012 2 Fondazione della Comunità di Mirafiori Onlus Bando - Anno 2012 Budget complessivo 40.000 euro Premessa La Fondazione
DettagliAvviso n. 3/ 2008 Sostegno alla presentazione dei piani formativi sul Conto Formazione delle imprese aderenti di dimensioni minori
Avviso n. 3/ 2008 Sostegno alla presentazione dei piani formativi sul Conto Formazione delle imprese aderenti di dimensioni minori Avviso n. 3/2008 1 1 Finalità Il Fondo paritetico interprofessionale Fondimpresa
DettagliREGOLAMENTO PER LA CONCESSIONE DI CONTRIBUTI AI FINI DELLA ELIMIAZIONE DELLE BARRIERE ARCHITETTONICHE.
REGOLAMENTO PER LA CONCESSIONE DI CONTRIBUTI AI FINI DELLA ELIMIAZIONE DELLE BARRIERE ARCHITETTONICHE. (Approvato con atto di Consiglio comunale n. 81 del 11/11/2005) indice ART. 1 ART. 2 ART. 3 ART. 4
DettagliLA GIUNTA REGIONALE. VISTA la legge regionale 7 dicembre 2001, n. 32 concernente Interventi a sostegno della famiglia ;
DELIBERAZIONE N.1177 DEL 23/12/2005 Oggetto: L.r. 7 dicembre 2001, n. 32 Interventi a sostegno della famiglia. Individuazione degli interventi prioritari, nonché delle modalità e dei criteri di riparto
DettagliBANDO SPORTELLI PER L ASSISTENZA FAMILIARE IN RETE PROGETTI PER IL POTENZIAMENTO DEI SERVIZI A SPORTELLO
BANDO SPORTELLI PER L ASSISTENZA FAMILIARE IN RETE PROGETTI PER IL POTENZIAMENTO DEI SERVIZI A SPORTELLO 1. Finalità dell intervento Con il presente bando la Provincia di Varese ha come obiettivo la qualificazione
DettagliAuser Volontariato Territoriale Firenze. Regolamento Tesseramento e ripartizione risorse finanziarie Trasparenza e comportamenti
Auser Volontariato Territoriale Firenze Regolamento Tesseramento e ripartizione risorse finanziarie Trasparenza e comportamenti Delibera del Comitato Direttivo dell Auser Volontariato Territoriale Firenze
DettagliDeterminazione 4 marzo 2014 n. 4/2014
Determinazione 4 marzo 2014 n. 4/2014 Definizione, in attuazione di quanto previsto dall articolo 4, comma 1, della deliberazione 26 settembre 2013, 405/2013/R/com, delle modalità e tempistiche delle dichiarazioni
DettagliBando per la concessione di contributi destinati alle cooperative sociali di tipo A e B, di cui all art. 13 della L.R. 39/1993.
Allegato A Bando per la concessione di contributi destinati alle cooperative sociali di tipo A e B, di cui all art. 13 della L.R. 39/1993. Anno 2014 A. Finalità La Regione Basilicata nell ambito delle
DettagliBANDO. Progetti di formazione per il volontariato
BANDO Progetti di formazione per il volontariato Anno 2016 1. Chi può presentare I progetti possono essere presentati da tutte le associazioni di volontariato con sede legale nel territorio della regione
DettagliREGOLAMENTO DI FUNZIONAMENTO
1 REGOLAMENTO DI FUNZIONAMENTO Partenariato del Programma Operativo FESR Basilicata 2014-2020 (art. 5 Regolamento UE n. 1303/2/13; Regolamento Delegato (UE) n. 240/2014; D.G.R. n. 906 del 21 luglio 2014)
DettagliREGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA DELIBERAZIONE N. 69/ 23 DEL 10.12.2008
REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA DELIBERAZIONE N. 69/ 23 Oggetto: LR 20/ 97, art. 3. Finanziamento di progetti d intervento a favore di persone con disturbo mentale e di persone con disabilità intellettive.
DettagliSTRUTTURE AMMINISTRATIVE GIUNTA REGIONE LAZIO DETERMINAZIONE. Estensore TIRATTERRA MARCO. Responsabile del procedimento MARCO TIRATTERRA
REGIONE LAZIO STRUTTURE AMMINISTRATIVE GIUNTA REGIONE LAZIO Direzione Regionale: Area: AGENZIA REGIONALE DEL TURISMO PROGRAMMAZIONE TURISTICA DETERMINAZIONE N. G01236 del 29/10/2013 Proposta n. 16879 del
DettagliMIUR.AOODGEFID.REGISTRO DEI DECRETI DIRETTORIALI.0000050.25-11-2015
MIUR.AOODGEFID.REGISTRO DEI DECRETI DIRETTORIALI.0000050.25-11-2015 Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca IL DIRETTORE GENERALE VISTA la legge 18 dicembre 1997, n. 440, recante istituzione
DettagliArt. 2 SOGGETTI AMMESSI A PRESENTARE DOMANDA E REQUISITI DI AMMISSIBILITA
pro Bando per il sostegno di progetti a favore dei Centri Sociali per anziani della provincia di Milano (D.G.P. atti n. 283290 13.3\2008\405 /2008 del /12/2008) ART. 1. - OGGETTO La Provincia di Milano
Dettaglibeneficiario per cui si ritiene che la somma posta in liquidazione con il presente provvedimento costituisce credito certo, esigibile e liquidabile
8605 beneficiario per cui si ritiene che la somma posta in liquidazione con il presente provvedimento costituisce credito certo, esigibile e liquidabile DETERMINA 1. di approvare, ai sensi dell art. 8
DettagliLINEE GUIDA AL MONITORAGGIO
Direzione Innovazione Ricerca e Università e Sviluppo Energetico Sostenibile Settore Sistemi informativi e Tecnologie della comunicazione POR-FESR - Programma Operativo Regionale Asse I Innovazione e transizione
DettagliREGOLAMENTO PER L EROGAZIONE DI SPONSORIZZAZIONI E DONAZIONI
REGOLAMENTO PER L EROGAZIONE DI SPONSORIZZAZIONI E DONAZIONI A FAVORE DEI PROMOTORI, SOGGETTI PUBBLICI E/O PRIVATI, DI INIZIATIVE SOCIALI E AMBIENTALI REVISIONE APPROVAZIONE DESCRIZIONE MODIFICA 0 12.03.2014
DettagliMicrocredito. La soluzione di Intesa Sanpaolo per il microcredito imprenditoriale
Microcredito La soluzione di Intesa Sanpaolo per il microcredito imprenditoriale Gennaio 2016 Normativa relativa al Microcredito in Italia. Il Microcredito è stato oggetto negli anni di continue evoluzioni
DettagliElementi di progettazione europea La gestione dei progetti europei: aspetti tecnici, amministrativi, di rendicontazione e finanziari
Elementi di progettazione europea La gestione dei progetti europei: aspetti tecnici, amministrativi, di rendicontazione e finanziari Giuseppe Caruso Project Manager Progetto Europa - Europe Direct - Comune
DettagliMinistero dell Interno
ALLEGATO ALLA CIRCOLARE - FL 7/2012 LINEE GUIDA PER L ISCRIZIONE DEI REVISORI DEI CONTI DEGLI ENTI LOCALI nell elenco, di cui al Decreto del Ministro dell Interno 15 febbraio 2012, n. 23, recante il Regolamento
DettagliAvviso per la realizzazione dei progetti di riuso
Avviso per la realizzazione dei progetti di riuso IL PRESIDENTE Premesso che: - per progetti cofinanziati dal primo avviso di e-government, si intendono i progetti riportati negli allegati A e B del decreto
DettagliLA GIUNTA REGIONALE. VISTA la legge regionale 18 febbraio 2002, n. 6, e successive modificazioni;
Oggetto: Approvazione del protocollo d intesa-tipo tra Regione Lazio ed enti o soggetti interessati concernente la promozione di un programma di interventi strutturali finalizzati al potenziamento dell
DettagliREGIONE LAZIO. Agenzia Regionale del Turismo AVVISO PUBBLICO
ALLEGATO 1 REGIONE LAZIO Agenzia Regionale del Turismo AVVISO PUBBLICO per la presentazione delle domande concernenti progetti di valorizzazione e promozione turistica destinati a migliorare l accoglienza
DettagliBANDO LAVORO & INCLUSIONE SOCIALE Favorire l inserimento lavorativo, in forma stabile e qualificata, di persone emarginate e svantaggiate
BANDO LAVORO & INCLUSIONE SOCIALE Favorire l inserimento lavorativo, in forma stabile e qualificata, di persone emarginate e svantaggiate Il contesto L emarginazione sociale è un fenomeno che affligge
DettagliREGIONE PIEMONTE Settore Rapporti con le Autonomie locali
REGIONE PIEMONTE Settore Rapporti con le Autonomie locali ALLEGAT O Contributi alle Unioni di Comuni, istituite entro il 31/12/2013, alle Comunità montane ed alle Convenzioni plurifunzionali tra Comuni,
DettagliDisciplinare sulla gestione dei reclami, suggerimenti e segnalazioni dei cittadini nei confronti dell Amministrazione Comunale di Ancona
Disciplinare sulla gestione dei reclami, suggerimenti e segnalazioni dei cittadini nei confronti dell Amministrazione Comunale di Ancona Approvato con Delibera di Giunta n 372 del 9 ottobre 2012 Art. 1
DettagliArt. 3 Interventi ammissibili Il presente bando prevede la concessione di contributi con riferimento alle seguenti spese:
ALLEGATO B BANDO PER L ASSEGNAZIONE DI CONTRIBUTI FINANZIARI A FAVORE DI OSPEDALI, ASILI NIDO E STRUTTURE DI ACCOGLIENZA PER BAMBINI PER LA PROMOZIONE DELL USO DI PANNOLINI LAVABILI PER BAMBINI Sommario
DettagliBANDO DI EROGAZIONE ESERCIZIO 2015
BANDO DI EROGAZIONE ESERCIZIO 2015 2 Ricerca applicata in campo medico 2015/2016 Istruzione Universitaria e Ricerca 1 Indice 1 Premessa... 3 1.1 Le risorse a disposizione... 3 2 Enti ammissibili... 3 2.1
DettagliPresidenza del Consiglio dei Ministri
Presidenza del Consiglio dei Ministri IL MINISTRO PER LE POLITICHE GIOVANILI E LE ATTIVITA SPORTIVE Visto il decreto legge 18 maggio 2006, n. 181, convertito con modificazioni dalla legge 17 luglio 2006,
DettagliMicro Azioni Partecipate 2013 per il sostegno indiretto ad attività co-progettate e co-realizzate con le ODV della provincia di Vibo Valentia
CENTRO SERVIZI PER IL VOLONTARIATO DELLA PROVINCIA DI VIBO VALENTIA Micro Azioni Partecipate 2013 per il sostegno indiretto ad attività co-progettate e co-realizzate con le ODV della provincia di Vibo
DettagliL.R. 22/2010, art. 9, c. 19 B.U.R. 8/6/2011, n. 23. DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REGIONE 31 maggio 2011, n. 0128/Pres.
L.R. 22/2010, art. 9, c. 19 B.U.R. 8/6/2011, n. 23 DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REGIONE 31 maggio 2011, n. 0128/Pres. Regolamento per la determinazione dei criteri di ripartizione e delle modalità di concessione,
DettagliLinee Guida per la Rendicontazione dei Progetti
Linee Guida per la Rendicontazione dei Progetti Premessa Al fine di garantire la maggior trasparenza possibile da parte delle Organizzazioni nonprofit nei confronti dei Sostenitori, Terzo Valore richiede
DettagliPROGETTO Edizione 2015-2016
in collaborazione con PROGETTO Edizione 2015-2016 Pag. 1 di 5 Introduzione La Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo (di seguito abbreviata in Fondazione), persona giuridica privata senza fini di lucro
DettagliSEZIONE I PROGETTI DI RICERCA E COLLABORAZIONI FONDI PER LA RICERCA E MODALITÀ DI ACCESSO
REGOLAMENTO SULLE MODALITA' DI ASSEGNAZIONE E UTILIZZO DEI FONDI PER LA RICERCA (Emanato con D.D. n. 45 del 23.01.2002, modificato con i D.D. n. 618 del 2003, n. 103 del 2005, n. 99 e n. 552 del 2006,
DettagliRiferimenti normativi
CRITERI E MODALITÀ PER IL RIMBORSO DELLE SPESE DIRETTAMENTE SOSTENUTE DALLE ASSOCIAZIONI DI VOLONTARIATO PER LA REALIZZAZIONE DI PROGETTI REGOLAMENTATI DA CONVENZIONE I Progetti possono essere integrativi
DettagliCaritas Italiana. Ambito. Diocesi Regione. SCHEDA DI VALUTAZIONE e MONITORAGGIO IN ITINERE PROGETTI otto per mille Italia anno 2006
Caritas Italiana Ambito Diocesi Regione SCHEDA DI VALUTAZIONE e MONITORAGGIO IN ITINERE PROGETTI otto per mille Italia anno 2006 (LA COMPILAZIONE DELLA SCHEDA È OBBLIGATORIA IN OGNI SUA PARTE E DEVE ESSERE
DettagliBANDO A TEMA RESTAURO BENI MOBILI
BANDO A TEMA RESTAURO BENI MOBILI Emanato ai sensi dell art. 2 let. d) del Regolamento per il perseguimento delle finalità istituzionali ed in attuazione del Documento Programmatico Previsionale 2014.
Dettagli1. La disciplina di cui al presente regolamento si informa ai seguenti principi generali: - 1 -
Regolamento di disciplina dei profili formativi dell apprendistato per la qualifica e per il diploma professionale, ai sensi degli articoli 4, comma 1, lettera c) e 53 della legge regionale 16 novembre
DettagliCircolare n 10. Oggetto. Quartu S.E., 03 ottobre 2011
Quartu S.E., 03 ottobre 2011 Circolare n 10 Oggetto Legge di Finanziamento: Comunitaria Nazionale Regionale Comunale Settore: Artigianato, Commercio, Servizi, Industria ed Agricoltura La circolare fornisce
DettagliAVVISO PUBBLICO PER L ISTITUZIONE DELL ELENCO DI ESPERTI DI VALUTAZIONE DEI PROGETTI FORMATIVI FINANZIATI DAL FONDO SOCIALE EUROPEO
MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI Ufficio Centrale OFPL REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA Assessorato del Lavoro, Formazione Professionale, Cooperazione e Sicurezza Sociale Servizio Programmazione,
DettagliDOCUMENTO TECNICO. 1) Ripartizione delle somme
DOCUMENTO TECNICO Programmazione delle risorse finanziarie per gli anni 2014-2016 stanziate sul bilancio regionale - cap. E31900, cap. E32510 e cap. E32501, destinate alla Raccolta Differenziata. Le risorse
DettagliREGOLAMENTO DEGLI INTERVENTI E DEI CONTRIBUTI
REGOLAMENTO DEGLI INTERVENTI E DEI CONTRIBUTI (Approvato dal Consiglio di indirizzo in data 16/2/2009) ART. 1 (oggetto) 1. Il presente Regolamento disciplina, ai sensi dell art.2, comma 4, e dell art.17,
DettagliManuale di rendicontazione Bandi Lavoro e occupabilità Valorizzazione della Creatività e dei Talenti AggregAzione 2.0
La rendicontazione Manuale di rendicontazione Bandi Lavoro e occupabilità Valorizzazione della Creatività e dei Talenti AggregAzione 2.0 E il processo con cui si rende conto delle spese effettivamente
DettagliLA GIUNTA PROVINCIALE
LA GIUNTA PROVINCIALE Premesso che: con Legge n. 64 del 06/03/2001 è stato istituito il Servizio Civile Volontario Nazionale, le cui finalità contemplano: il concorso al dovere di difendere la Patria con
DettagliALBO DELLE ASSOCIAZIONI
Approvato con deliberazione di CC n.15 del 10/03/2011 COMUNE DI CANTALUPA Provincia di Torino ALBO DELLE ASSOCIAZIONI REGOLAMENTO PER L ISCRIZIONE E LA TENUTA INDICE Art. 1 Materia del Regolamento Art.
DettagliCantieri d Arte 2006 Restauro e tutela del patrimonio monumentale religioso in Piemonte e in Liguria
La Compagnia di San Paolo è una Fondazione italiana di diritto privato con sede a Torino. Essa persegue finalità di utilità sociale, allo scopo di favorire lo sviluppo civile, culturale ed economico. Informazioni
DettagliInterventi in materia di Comitati nazionali per le celebrazioni, le ricorrenze o le manifestazioni culturali ed edizioni nazionali.
Circolare 10 febbraio 2016 n. 101 Interventi in materia di Comitati nazionali per le celebrazioni, le ricorrenze o le manifestazioni culturali ed edizioni nazionali. (G.U. 18 febbraio 2016, n. 40) Emanata
DettagliAzione 1: Partecipazione a programmi comunitari di ricerca e/o di cooperazione
DISCIPLINA SPECIFICA DELLE AZIONI RELATIVE AI CONTRIBUTI PER LA PROMOZIONE DELLE ATTIVITÀ INTERNAZIONALI DELL ATENEO Il presente documento detta la disciplina specifica delle seguenti azioni istituite
DettagliComune di Sondrio. Si assiste inoltre ad una maggior richiesta di accesso alla scuola secondaria di secondo grado da parte degli alunni disabili.
Comune di Sondrio LINEE GUIDA PER LA SPERIMENTAZIONE del coordinamento territoriale per l integrazione dei servizi a favore dell inclusione scolastica degli alunni con disabilità PREMESSA Il Comune di
DettagliLEGGE REGIONALE N. 88 DEL 26-06-1980 REGIONE LAZIO. Norme in materia di opere e lavori pubblici.
LEGGE REGIONALE N. 88 DEL 26-06-1980 REGIONE LAZIO Norme in materia di opere e lavori pubblici. Fonte: BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO N. 21 del 30 luglio 1980 Il Consiglio regionale ha approvato.
DettagliSostituisce l Allegato A alla deliberazione 106/2014/R/eel
Sostituisce l Allegato A alla deliberazione 106/2014/R/eel MODALITÀ OPERATIVE E TEMPISTICHE PER L AGGIORNAMENTO DELL ELENCO DELLE IMPRESE A FORTE CONSUMO DI ENERGIA ELETTRICA, LA TRASMISSIONE AGLI ORGANI
DettagliAllegato 2 Avviso per l individuazione degli alloggi sfitti di edilizia residenziale pubblica da recuperare gestiti dalle A.R.T.E.
Allegato 2 Avviso per l individuazione degli alloggi sfitti di edilizia residenziale pubblica da recuperare gestiti dalle A.R.T.E. 1. Premesse In attuazione del Piano nazionale di edilizia abitativa di
DettagliPROGETTO REGIONALE N. 12 Promozione della cultura musicale: educazione e formazione di base alla musica e al canto corale Attuazione annualità 2013
PROGETTO REGIONALE N. 12 Promozione della cultura musicale: educazione e formazione di base alla musica e al canto corale Attuazione annualità 2013 SETTORE COMPETENTE: Spettacolo Dirigente responsabile:
DettagliArticolo 1 Finalità generali Articolo 2 Risorse finanziarie disponibili 9.000.000,00 Articolo 3 Destinatari
Unione Europea Fondo Sociale Europeo REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA Assessorato dell Igiene Sanità e dell Assistenza Sociale DIREZIONE GENERALE DELLE POLITICHE SOCIALI REPUBBLICA ITALIANA POR SARDEGNA
DettagliPROGETTO AMMINISTRATORE DI SOSTEGNO ANNO 2016
PROGETTO AMMINISTRATORE DI SOSTEGNO ANNO 2016 PREMESSA A partire dal 2012 la Valsugana e Tesino e l San Lorenzo e Santa Maria della Misericordia di Borgo Valsugana, in stretta sinergia con l Comitato per
DettagliMinisterodelloSviluppoEconomico
MinisterodelloSviluppoEconomico DIREZIONE GENERALE PER GLI INCENTIVI ALLE IMPRESE IL DIRETTORE GENERALE Visto il decreto del Ministro dello sviluppo economico 24 settembre 2014, pubblicato nella Gazzetta
DettagliAllegato 1 Manifestazione di interesse
Allegato 1 Manifestazione di interesse OSTELLI DELLA GIOVENTU INVITO ALLE PUBBLICHE AMMINISTRAZIONI A MANIFESTARE IL PROPRIO INTERESSE PER LA REALIZZAZIONE DI PROGETTI DI ADEGUAMENTO AL REGOLAMENTO REGIONALE
DettagliFondo Famiglia Lavoro
Fondo Famiglia Lavoro Finalità Funzionamento Criteri Marzo 2009 1 Identità Il Fondo Famiglia Lavoro, formalmente istituito il 23 gennaio 2009, è costituito come Fondazione non autonoma all interno dell
Dettagliin collaborazione con PROGETTO
in collaborazione con PROGETTO Edizione 2015-2016 Introduzione La Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo (di seguito abbreviata in Fondazione), persona giuridica privata senza fini di lucro con piena autonomia
DettagliLinee guida di rendicontazione e Spese Ammissibili finanziamenti nazionali e regionali. Milano, 5 febbraio 2009
Linee guida di rendicontazione e Spese Ammissibili finanziamenti nazionali e regionali Milano, 5 febbraio 2009 Premessa Riferimenti normativi: Regione Lombardia -DDUO n. 15169 del 22/12/2008; Approvazione
DettagliFONDAZIONE DEI DOTTORI COMMERCIALISTI E DEGLI ESPERTI CONTABILI B A R I
FONDAZIONE DEI DOTTORI COMMERCIALISTI E DEGLI ESPERTI CONTABILI di B A R I REGOLAMENTO DEL COMITATO TECNICO SCIENTIFICO per l Attività Formativa Professionale Continua degli Iscritti all Ordine Consigliatura
DettagliREGOLAMENTO COMUNALE PER IL SERVIZIO DI TRASPORTO SOCIALE
REGOLAMENTO COMUNALE PER IL SERVIZIO DI TRASPORTO SOCIALE Art. 1 (Istituzione del servizio) Il Comune di Fossalto promuove il benessere dei propri cittadini, con il fine di inserire ed integrare socialmente
DettagliORDINE DEI DOTTORI COMMERCIALISTI E DEGLI ESPERTI CONTABILI. Circoscrizione del Tribunale di Locri. Relazione del Tesoriere
ORDINE DEI DOTTORI COMMERCIALISTI E DEGLI ESPERTI CONTABILI Circoscrizione del Tribunale di Locri Relazione del Tesoriere CONSUNTIVO ANNO 2009 ORDINE DOTTORI COMMERCIALISTI E DEGLI ESPERTI CONTABILI Circoscrizione
DettagliUniversità degli Studi di Palermo
Titolo I Classe 3 Fascicolo N. 50374 del 23/07/2010 Decreto n 2572/2010 UOR AREA 2 CC RPA P. VALENTI Palermo, 23 luglio 2010 IL RETTORE VISTA la legge 9 Maggio 1989 n. 168 ed in particolare l articolo
DettagliCENTRO DI SERVIZIO PER IL VOLONTARIATO Centro Solidarietà e Sussidiarietà Servizi per il territorio CST Novara e VCO
CENTRO DI SERVIZIO PER IL VOLONTARIATO Centro Solidarietà e Sussidiarietà Servizi per il territorio CST Novara e VCO CONVENZIONE CSV/ODV ex art. 6 del Bando di Assistenza 2016 Il giorno alle ore in, presso
DettagliAvviso 4/2013. Corsi Professionalizzanti e Master
Avviso 4/2013 1. Attività finanziabili 1.1. Il Fondo paritetico interprofessionale nazionale Fondo Banche (di seguito FBA), reso operativo con D.M. 91/V/2008 del 16 aprile 2008 del Ministero del Lavoro,
DettagliFondazione Megamark. Orizzonti solidali - Bando di concorso finalizzato a sostenere iniziative di responsabilità sociale in Puglia nel 2014
Fondazione Megamark Orizzonti solidali - Bando di concorso finalizzato a sostenere iniziative di responsabilità sociale in Puglia nel 2014 1. Premessa III EDIZIONE Il Gruppo Megamark di Trani, azienda
DettagliASSESSORATO ALLE POLITICHE SOCIALI
ASSESSORATO ALLE POLITICHE SOCIALI SOS FAMIGLIE PROGRAMMA DI SOSTEGNO ALLE FAMIGLIE MENO ABBIENTI. DISCIPLINARE PER L'ACCESSO AI CONTRIBUTI PER IL PAGAMENTO DI SPESE CORRENTI. CRITERI GENERALI Il REGOLAMENTO
DettagliPROPOSTA FORMATIVA ANNO PASTORALE 2016/2017
PROPOSTA FORMATIVA ANNO PASTORALE 2016/2017 Per informazioni ed iscrizioni: Coordinamento Gruppi e Centri d'ascolto Caritas Diocesana Veronese Area Progetti e Coordinamenti L.ge Matteotti, 8 37126 Verona
DettagliDIREZIONE. Dirigente: GIOVANNELLI STEFANO. Decreto N. 163 del 07-09-2015. Responsabile del procedimento:
DIREZIONE Dirigente: GIOVANNELLI STEFANO Decreto N. 163 del 07-09-2015 Responsabile del procedimento: Pubblicità/Pubblicazione: ATTO NON RISERVATO,PUBBLICAZIONE SUL SITO DELL'AGENZIA Ordinario [X ] Immediatamente
DettagliBANDO. per le associazioni socie del Cesvot. per la presentazione. di progetti di formazione per il volontariato ANNO 2015
BANDO per le associazioni socie del Cesvot per la presentazione di progetti di formazione per il volontariato ANNO 2015 volontariato ANNO 2015 Pagina 1 1. Chi può presentare Hanno diritto a presentare
DettagliUn patto territoriale per il Welfare Locale
Un patto territoriale per il Welfare Locale Pianificazione e progettazione condivisa sullo sviluppo dell area comune dei Piani di Zona 2012-2014 Lecco, 24 gennaio 2013 Agenda L area comune dei PdZ: verso
DettagliDisabilità: nuovi servizi e nuovi sistemi di finanziamento
Disabilità: nuovi servizi e nuovi sistemi di finanziamento Area Disabilità La politica regionale lombarda in quest area è particolarmente attiva, con servizi ed interventi a carattere educativo, formativo
DettagliREGIONE LAZIO. Assessorato Formazione, Ricerca, Scuola e Università
REGIONE LAZIO Assessorato Formazione, Ricerca, Scuola e Università Direzione Regionale Formazione, Ricerca e Innovazione Scuola e Università, Diritto allo Studio Area Programmazione dell'offerta Formativa
DettagliACCESSO AL CREDITO (determinazione dirigenziale n. 678 / 2015)
Area Lavoro e Politiche Economiche Settore Economia e Politiche Negoziali Interventi a sostegno dell economia locale Bando ACCESSO AL CREDITO (determinazione dirigenziale n. 678 / 2015) ID BANDO BS0179
DettagliRegione Piemonte Portale Rilevazioni Crediti EELL Manuale Utente
Pag. 1 di 15 VERS V01 REDAZIONE VERIFICHE E APPROVAZIONI CONTROLLO APPROVAZIONE AUTORIZZAZIONE EMISSIONE NOME DATA NOME DATA NOME DATA A. Marchisio C. Pernumian 29/12/2014 M. Molino 27/02/2015 M. Molino
DettagliREGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DEI CORSI PER MASTER UNIVERSITARI E DEI CORSI DI PERFEZIONAMENTO E DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE
REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DEI CORSI PER MASTER UNIVERSITARI E DEI CORSI DI PERFEZIONAMENTO E DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE (integrato con modifiche apportate dal Senato Accademico con delibera n 994
DettagliCONSIGLIO NAZIONALE DELLE RICERCHE
CONSIGLIO NAZIONALE DELLE RICERCHE REGOLAMENTO DI DISCIPLINA DELLE ATTIVITA' DI PROMOZIONE E SOSTEGNO DELLA RICERCA DEL CONSIGLIO NAZIONALE DELLE RICERCHE Approvato dal Consiglio direttivo nella seduta
DettagliBando per il sostegno alla realizzazione di congressi, convegni e seminari di approfondimento scientifico CONTENUTI:
Bando per il sostegno alla realizzazione di congressi, convegni e seminari di approfondimento scientifico CONTENUTI: 1. NORMATIVA DEL BANDO 2. MODULO DI DOMANDA 3. SCHEDA INFORMATIVA ENTE RICHIEDENTE 4.
DettagliBANDO 2014. Obiettivi
BANDO 2014 Obiettivi La Fondazione persegue esclusivamente fini di utilità sociale e di promozione dello sviluppo economico del territorio e, tenuto conto delle risorse disponibili, realizza la propria
DettagliREGOLAMENTO ASSEGNAZIONE FONDI PER PROGETTI DI INTEGRAZIONE RIVOLTI A STUDENTI DISABILI
REGOLAMENTO ASSEGNAZIONE FONDI PER PROGETTI DI INTEGRAZIONE RIVOLTI A STUDENTI DISABILI 1 Art. 1 oggetto 1.1 - Il presente Regolamento disciplina l assegnazione, agli Istituti secondari di secondo grado
DettagliAutore: Luca Masi Versione: 8/3/2012. Capire le caratteristiche di un bando e valutare se preparare il progetto: appunti, domande e riflessioni.
LEGGERE UN BANDO DI FINANZIAMENTO PER LE ORGANIZZAZIONI NON PROFIT Capire le caratteristiche di un bando e valutare se preparare il progetto: appunti, domande e riflessioni. Data di scadenza Ho il tempo
DettagliIl Ministro dello Sviluppo Economico
Il Ministro dello Sviluppo Economico Visto il decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 123, recante disposizioni per la razionalizzazione degli interventi di sostegno pubblico alle imprese, pubblicato nella
Dettagli