Corso PON Immagini e video al computer G-1-FSE

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1 ISTITUTO TECNICO MODESTO PANETTI Via Re David, 186 BARI Corso PON Immagini e video al computer G-1-FSE curci.antonio@fastwebnet.it Lezione 1 pag.1/54

2 1. Introduzione Photoshop CS4 è l undicesima versione del software di editing di immagini digitali prodotto da Adobe che oggi, senza dubbio, può essere considerato lo strumento leader per la grafica ed il fotoritocco. Molto usato sia in ambito professionale che amatoriale, Photoshop si è guadagnato sul campo una leadership indiscussa nel settore grazie ad un ambiente di lavoro solido ed efficente ricco di funzionalità, personalizzabile ed espandibile grazie alla possibilità di caricare strumenti aggiuntivi come plugin, pennelli e maschere, ecc. Photoshop CS4 è disponibile in due versioni, oltre alla versione di base ne è stata sviluppata un altra, chiamata extended, che aggiunge alcuni strumenti prevalentemente utili per la modellazione in tre dimensioni. Le differenze quindi riguardano delle funzionalità aggiuntive per la creazione di modelli solidi, analisi di immagini e contenuti animati. Questa guida viene redatta sulla base della versione extended ma può essere utilizzata come riferimento anche per la versione base di CS4 essendo gli strumenti e le funzionalità identici in entrambe le distribuzioni. A causa del grande numero di funzionalità integrate, spesso Photoshop viene considerato un software difficile da utilizzare; in realtà è piuttosto semplice prendere confidenza con gli strumenti offerti dal programma e in questa guida cercheremo di aiutarvi in tal senso. Il mio scopo, pertanto, sarà quello di fornire ai corsisti una panoramica completa sul software. Il linguaggio, la struttura di base dei comandi e gli elementi presenti sullo schermo di Photoshop CS4 sono in parte comuni a quelli utilizzati dalla maggior parte dei programmi che girano sotto Windows. Al primo impatto il programma non risulta pertanto incomprensibile e alieno neanche a chi vi si avvicina per la prima volta. Grazie ad un minimo di alfabetizzazione informatica le operazioni di base risultano abbastanza intuitive. Tuttavia Photoshop CS4 è anche un applicazione complessa e strutturata, il cui linguaggio necessita di essere appreso e continuamente approfondito, pertanto, l apprendimento e l utilizzo di Photoshop richiedono tempo, pazienza e sistematicità. Lezione 1 pag.2/54

3 2. Graphical raster e vettoriale Prima di passare ad analizzare in modo più approfondito l area di lavoro del software è utile capire, almeno a grandi linee, come funziona il programma un po più a livello tecnico. Photoshop è un software di grafica raster, che si differenzia dalla grafica vettoriale per delle caratteristiche ben specifiche. Le immagini raster sono basate interamente su pixel. I Pixel sono la parte più piccola di un immagine, i puntini che, con diversi colori, riescono a formare la foto più grande nell insieme. Come si può ben capire questo tipo di immagini presenta un difetto molto accentuato: con l'ingrandimento il numero di pixel resta costante, ma questi si devono modificare (diventano più grandi) per raggiungere la nuova dimensione imposta all'immagine causando quel tipico effetto di sfocamento molto sgradevole alla vista. Di seguito un esempio di immagine bitmap nella versione originale sulla parte sinistra e ingrandita a destra. La grafica vettoriale, al contrario, non presenta questo problema perché si basa su concetti matematici che individuano l oggetto nello spazio con determinate coordinate, in modo che, se modifichiamo le dimensioni dell immagine, questa non perderà la sua qualità. E ovvio che tale principio non può essere sfruttato da Photoshop, dato che lavorando su immagini artisticamente e geometricamente molto complesse sarebbe impossibile stabilire coordinate, lunghezze e dimensioni di ogni componente dell immagine. La grafica vettoriale viene solitamente utilizzata su strumenti per la modellazione 3D che prevedono l integrazione di figure geometriche ben precise, piane o solide. Dopo le dovute premesse, necessarie a capire come lavora Photoshop, passiamo adesso all analisi approfondita dell ambiente di lavoro del programma e di tutte le sue funzionalità. Lezione 1 pag.3/54

4 3. L area di lavoro Possiamo idealmente suddividere l ambiente di lavoro di Photoshop CS4 in cinque grandi parti, ognuna preposta ad una funzione ben precisa e tutte praticamente indispensabili e imprescindibili l una dall altra. 1) La parte centrale, in grigio quando apriamo il programma, è l area all interno della quale verranno aperte le immagini sulle quali andremo a lavorare. 2) Più in alto troviamo la barra dei menu che permette di navigare tra le opzioni che il software ci mette a disposizione per la modifica delle immagini e la configurazione degli elementi all interno della finestra di lavoro. 3) Sotto la barra dei menu è presente un ulteriore barra (barra delle opzioni) che cambia in base allo strumento selezionato in quel momento e permette di impostarne le opzioni e le varie possibilità di personalizzazione. 4) La barra degli strumenti contiene le icone per richiamare velocemente gli strumenti di selezione, i pennelli, le opzioni di colore e di sfumatura, l aggiunta del testo e la creazione di semplici figure geometriche, la gomma, il timbro, la penna e altre utili funzioni che per il loro utilizzo più frequente sono stati inseriti nella barra laterale. Lezione 1 pag.4/54

5 5) La quarta area della finestra principale del programma è situata solitamente sulla destra dello schermo ed è composta da alcuni pannelli mediante i quali è possibile impostare le configurazioni di colore, quelle riguardanti gli stili, le maschere e i livelli, i canali e i tracciati. Lezione 1 pag.5/54

6 Nel complesso Lezione 1 pag.6/54

7 4. La barra degli strumenti Analizziamo adesso nel dettaglio la barra degli strumenti, individuando per ogni opzione il suo utilizzo specifico e descrivendone le caratteristiche principali. Riassumiamo innanzitutto in maniera schematica tutti gli strumenti presenti nella barra, suddivisi anche per i gruppi ai quali appartengono. Come dicevo nel capitolo precedente, cliccando su ogni strumento comparirà in corrispondenza una nuova barra in alto nell area di lavoro, sotto la barra dei menu, che Lezione 1 pag.7/54

8 contiene tutte le opzioni di configurazioni di quel preciso strumento, per permetterci di personalizzare al massimo l utilizzo di questi utilissimi oggetti nei nostri lavori. 4.1 Gli strumenti di selezione e modifica rapida Lo strumento sposta permette di trascinare, cliccando col tasto sinistro del mouse e tenendo premuto, un qualsiasi oggetto presente all interno delle immagini sulle quali stiamo lavorando (selezione, livello, ecc.). La barra delle opzioni permette di impostare la selezione automatica di un gruppo di oggetti o di un livello ben preciso dell immagine e di specificare un allineamento degli oggetti spostati ai bordi del riquadro. Lo strumento selezione rettangolare permette di selezionare una parte dell immagine tracciando un vero e proprio riquadro che apparirà tratteggiato sull immagine. In seguito potremo spostare o copiare la selezione per utilizzarla secondo i nostri scopi. La barra delle opzioni dà la possibilità di creare zone selezionate in modo più vario, allargando la prima selezione effettuata, intersecando due aree selezionate, specificando uno stile di selezione e regolandone i bordi. Lo strumento lazo permette di selezionare un area dell immagine tracciando un contorno a nostro piacere, che non sarà quindi vincolato da forme geometriche ben precise come il rettangolo. Anche stavolta abbiamo la possibilità di effettuare modifiche alla selezione o di migliorare i bordi. Lezione 1 pag.8/54

9 Lo strumento di selezione rapida, chiamato anche bacchetta magica, permette di selezionare un area racchiusa tra bordi ben definiti semplicemente cliccando su un punto al suo interno. Il programma cercherà di capire fin dove la selezione può espandersi e automaticamente racchiuderà la parte dell immagine. Naturalmente è da ricordare che questo strumento non funziona molto bene se l immagine è molto complessa e lo strumento non riesce a selezionare un area ben definita. Anche per questo motivo la barra delle opzioni prevede la possibilità del miglioramento automatico della selezione, della scelta delle dimensioni della bacchetta magica, oltre che ai soliti strumenti per modificare i bordi. Lo strumento taglierina è di fondamentale importanza, perché consente di ritagliare una parte dell immagine, di forma rettangolare, trascinando il mouse per selezionare l area da ritagliare. Tra le opzioni possiamo specificare larghezza, altezza e risoluzione dell area da tagliare. Per ritagliare la parte selezionata basta cliccare col tasto destro sull area selezionata e scegliere ritaglia. Ricordiamo naturalmente che la parte ritagliata sarà quella che successivamente si aprirà in una nuova finestra del programma. Lezione 1 pag.9/54

10 Lo strumento contagocce permette, al clic su un colore dell immagine, di copiare quel colore per utilizzarlo in seguito su un altra area dell immagine (riempiendola ad esempio con quel colore) o su altre immagini. E possibile decidere quanto ampia deve essere l area di selezione del colore. Esercizi n Gli strumenti di modifica delle immagini Il pennello correttivo al volo permette di cancellare rapidamente una piccola parte dell immagine specificando, attraverso la barra delle opzioni, se vogliamo scurire l area sulla quale clicchiamo, se vogliamo schiarirla oppure colorarla. Possiamo decidere la grandezza dell area, indicandone il diametro e la spaziatura del pennello. Esercizio n.6: Aprire l immagine coppia-felice ed eliminare le borse sotto gli occhi. Il pennello è uno degli strumenti più utilizzati durante il lavoro su Photoshop. Selezionando lo strumento e scegliendo il colore tra quelli disponibili nella palette (sotto al menu strumenti) sarà possibile tracciare linee o segni colorati sull immagine... proprio come se si stesse utilizzando un pennello. Il pennello ha a disposizione diverse configurazioni che analizzeremo in modo più dettagliato in uno dei prossimi capitoli. Lezione 1 pag.10/54

11 Lo strumento timbro clone permette di incollare in un area dell immagine un altra parte dell'immagine precedentemente selezionata oppure di copiare un elemento presente in un livello in un altro livello. E uno strumento utile per duplicare elementi o per correggere dei piccoli difetti presenti nell immagine. Le modalità per utilizzare al meglio lo strumento timbro clone saranno descritte, anche in questo caso, data la sua rilevanza, in un capitolo a parte. Lo strumento pennello storia consente di disegnare su un area dell immagine con un pennello dai tratti stilizzati, riprendendo i colori e gli sfondi dell immagine stessa esistenti prima di una elaborazione. Si possono impostare, attraverso le configurazioni della barra in alto, dimensioni del pennello, stile ed opacità dando così al tratto delle caratteristiche personalizzate al massimo ed ottenendo effetti artistici simili alla pittura. Lo strumento gomma permette, come dice il nome stesso, di eliminare dall immagine un area ben precisa, effettuando delle modifiche per cancellare parti che non ci interessano o per sistemare dei piccoli errori nei nostri lavori. Per utilizzarla basterà cliccare sui punti dell immagine che vogliamo cancellare. Anche in questo caso, come per il pennello, possiamo specificare le dimensioni dello strumento. Lo strumento sfumatura applica un riempimento sfumato di colori all area di disegno selezionata. Per creare la sfumatura è necessario scegliere un colore dalla palette dei colori (cliccando sui colori che si trovano sotto alla barra degli strumenti), determinare la gradazione percentuale di copertura del colore (intervenendo sulla percentuale di opacità presente nella barra delle opzioni) e tracciare la sfumatura cliccando e trascinando con il mouse nel verso che consideriamo più opportuno (ad esempio dall'alto verso il basso). Lezione 1 pag.11/54

12 Tra le opzioni possiamo scegliere di impostare una trama di sfumatura tra quelle predefinite, per realizzare effetti artistici particolari, come quelli che vedete nell immagine sottostante. Lo strumento sfoca permette di rendere più morbidi i bordi di un immagine o di alcuni suoi particolari, sfumando le parti sulle quali lo applichiamo. Naturalmente anche per questo strumento possiamo decidere le dimensioni del pennello e altre interessanti opzioni come l intensità dell azione sull immagine. Lo strumento scherma agisce invece sulla luminosità dell immagine, permettendo all utente di passare il pennello su un area e di schiarirla in modo evidente. Si tratta di un rimedio utile per aumentare la luminosità di un particolare che vogliamo mettere in rilievo oppure per correggere un area di una foto con poca luce. Nell immagine sottostante potete notare le differenze tra un immagine normale (a sinistra) e la stessa alla quale è stato applicato lo strumento (a destra). Lezione 1 pag.12/54

13 Esercizi n bis-7tris 4.3 Gli strumenti di testo e geometrici Lo strumento penna ci dà la possibilità di disegnare delle rette o delle curve trascinando il mouse sull area di disegno, come se stessimo tracciando delle linee su un foglio a mano libera. Dopo aver disegnato la nostra figura potremo cliccare sul primo punto del disegno e chiudere così le linee in un unica forma. Anche per questo strumento abbiamo diverse possibilità di personalizzazione offerte dalla barra delle opzioni. Possiamo utilizzare una forma geometrica predefinita (rettangolo, rettangolo arrotondato, ellisse, poligono, linea) oppure specificare una forma personale. Esercizio n. 8 Con lo strumento testo possiamo scrivere sull area di disegno una stringa di testo personalizzata. La barra delle opzioni ci permette di impostare l orientamento del testo, il tipo di carattere da utilizzare, la dimensione, lo stile delle linee, l allineamento, il colore ed un eventuale tipo di stile alterato. Esercizio n. 9 La selezione tracciato permette di selezionare i tracciati creati in precedenza. Passando il mouse sul tracciato selezionato compariranno dei punti che ne delimitano il confine. Esercizio n. 9 bis Lezione 1 pag.13/54

14 Lo strumento rettangolo riprende le stesse opzioni dello strumento penna. Mette a disposizione infatti una barra delle opzioni identica a quella della penna, ma naturalmente permette immediatamente di tracciare un rettangolo sull area di disegno, a mano libera o eventualmente specificandone le dimensioni. 4.4 Gli strumenti di movimento e zoom Lo strumento mano sposta un immagine (cliccando col tasto sinistro del mouse e trascinando) all interno della finestra di disegno. Si tratta di uno strumento molto utile per permetterci di centrare senza troppa fatica dei particolari dell immagine all interno del riquadro su cui stiamo lavorando. Tra le opzioni c è la possibilità di adattare un immagine alla finestra o di scegliere le dimensioni di stampa. Lo zoom invece permette di aumentare (per veder meglio un dettaglio) o diminuire (per avere una visione d'insieme) le dimensioni dell immagine durante le operazione di editing. Dopo aver attivato lo strumento, sarà sufficiente cliccare sull immagine e le sue dimensioni verranno aumentate. Per diminuire l ingrandimento bisognerà cambiare la lente cliccando sul relativo pulsante nella barra delle opzioni oppure basterà cliccare col tasto destro del mouse sull immagine e scegliere la voce zoom out. Per ingrandire velocemente una particolare area dell immagine è possibile anche selezionare un punto preciso (cliccando e trascinando con il mouse) e rilasciare subito dopo il mouse. Otterremo così un ingrandimento rapido e più efficiente del particolare che abbiamo selezionato. Lezione 1 pag.14/54

15 5. La barra dell applicazione In questo capitolo analizzeremo in modo più approfondito i menu a tendina e i pulsanti sulla barra dell'applicazione (detta anche barra dei menu). 5.1 I menu sulla barra dell applicazione La barra dell'applicazione comprende i seguenti menu a tendina: File Modifica Immagine Livello Selezione Filtro Analisi 3D Visualizza Finestra Aiuto Non tutte le voci del menu sono selezionabili (quelle selezionabili appaiono nere); ciò dipende dal tipo di operazione che stiamo effettuando sul documento. Nel caso degli esempi riportati, abbiamo semplicemente aperto un'immagine. 5.2 Pulsanti aggiuntivi sulla barra dell'applicazione Oltre ai menu a tendina, nella barra dell'applicazione sono presenti anche vari pulsanti, adibiti a diverse funzioni. Il primo è il tasto con l'icona di Photoshop, che serve per chiudere o ridimensionare la finestra del programma; possiamo fare lo stesso anche utilizzando i pulsanti sull'altra estremità della barra. Nella barra dell'applicazione sono disponibili anche dei tasti riuniti sotto il pulsante (Disponi documenti), che ci permettono di modificare velocemente la disposizione delle finestre dei documenti aperti. Le opzioni disponibili sono: Raggruppa tutti; Affianca tutti in griglia; Affianca tutti in verticale; Affianca tutti in orizzontale; vari metodi di apertura da 2 a 6 documenti; Tutti in finestre mobili (per modificare manualmente posizione, dimensione e proporzioni delle finestre); Lezione 1 pag.15/54

16 Nuova finestra (per copiare il documento in una sotto-finestra racchiusa nella sua finestra principale); Pixel reali (per visualizzare l'immagine del documento in grandezza reale rispetto ai pixel); Adatta allo schermo (per adattare la grandezza dell'immagine del documento alla grandezza dello spazio di lavoro, in modo che l'immagine sia visibile per intero); Corrispondenza allo zoom e/o alla posizione (per centrare in maniera analoga la visualizzazione e/o applicare lo stesso livello di ingrandimento a tutti i documenti aperti). A sinistra rispetto al tasto Disponi documenti vi sono altri pulsanti, alcuni dei quali sono delle scorciatoie per alcuni strumenti nella barra degli Strumenti: avvia Bridge (un programma adibito a vari scopi tra cui la gestioni di file raw importati da fotocamere, la modifica di metadati, l'esecuzione di operazioni automatizzate e la sincronizzazione delle impostazioni di colore tra tutti i componenti di Adobe Creative Suite); visualizza o nasconde gli extra (guide, griglie e righelli); regola lo zoom dell'immagine del documento; seleziona lo strumento Mano; seleziona lo strumento Zoom; seleziona lo strumento Ruota vista. A destra rispetto al tasto Disponi documenti troviamo il pulsante Modalità schermo, che ci permette di impostare l'area di lavoro in modalità schermo standard (figura 13), schermo intero con barra dei menu (figura 14) o schermo intero (figura 15). Lezione 1 pag.16/54

17 Per uscire dalla modalità schermo intero, dobbiamo premere Esc oppure F, mentre per far apparire le barre degli Strumenti e dei Pannelli basta spostare il cursore del mouse rispettivamente sul bordo sinistro o destro dello schermo. Infine, per passare più velocemente da un tipo di modalità schermo all'altro, possiamo anche usare i tasti per la scelta rapida da tastiera: premendo Tab si nascondono (o visualizzano, se sono già nascoste) tutte le barre tranne quella dell'applicazione; premendo Maiusc + Tab si nasconde (o visualizza, se era già nascosta) solo la barra dei pannelli; questo comando è molto utile lavorando in modalità schermo intero. Figura 13 (click per ingrandire) Figura 14 (click per ingrandire) Lezione 1 pag.17/54

18 Figura 15 (click per ingrandire) 5.3 Il Menu File Iniziamo l analisi dei vari menu che il programma mette a disposizione per lavorare alle nostre creazioni artistiche. Le prime due voci della barra dei menu sono, come accade nella maggior parte dei software, file e modifica. Il menu file contiene al suo interno le principali opzioni per gestire un documento. Lezione 1 pag.18/54

19 Nuovo: apre un nuovo foglio di disegno sul quale lavorare; Apri: consente di importare nel programma un immagine salvata sul nostro hard disk; Sfoglia in Bridge: apre l applicazione Bridge. Apri come: permette di aprire un file di progetto di Photoshop o creato con altri software per la gestione di contenuti multimediali, anche di tipo audio e video; Apri come oggetto avanzato: come l opzione precedente dà la possibilità di aprire un file particolare, di progetto o non incluso tra le scelte dell opzione precedente; Apri recente: visualizza in un sottomenu i documenti recentemente aperti nel programma e permette quindi di accedere a questi file in modo rapido; Condividi schermo: permette di iniziare un meeting sulla piattaforma di videoconferenza messa a disposizione da Adobe, al fine di poter condividere una schermata dei progetti grafici che si stanno sviluppando con Photoshop alle Lezione 1 pag.19/54

20 persone che ci seguono in conferenza; un utile strumento per chi ha bisogno di condividere nell'immediato i propri lavori con altre persone; Device Central: è un applicazione interna a Photoshop che permette di simulare e gestire i contenuti creati sui dispositivi mobili; Chiudi: chiude la finestra attiva in quel momento; Chiudi tutto: chiude tutte le finestre aperte all interno del programma; Chiudi e passa a Bridge: chiude la finestra attiva e apre l applicazione di gestione delle immagini Bridge; Salva: permette di salvare le ultime modifiche effettuate all immagine; Salva con nome: apre la finestra per salvare l'immagine su cui si sta lavorando specificandone nome, impostazioni e formato; Archivia: consente di salvare il documento aperto nel formato di progetto di Photoshop, per continuare successivamente ad effettuare le modifiche; Salva per Web e dispositivi: consente di ottimizzare il contenuto da salvare per la visualizzazione su internet o su altri dispositivi particolari; Ripristina: annulla tutte le modifiche effettuate all immagine aperta in quel momento e la visualizza nello stato iniziale; Inserisci: permette di aggiungere un immagine all interno del documento aperto. L immagine non si aprirà in un altra scheda del programma, ma si aggiungerà, nella forma di un nuovo livello, sull immagine già aperta, come vedete nell esempio sottostante; Importa: consente di inserire all interno del documento aperto fotogrammi video, note o immagini da acquisire tramite altre periferiche digitali; Esporta: permette di trasferire fuori dal documento un anteprima video o altri strumenti utili come un tracciato da utilizzare in altri programmi anche della stessa suite; Automatizza: permette di utilizzare funzioni aggiuntive offerte ad esempio da eventuali plugin installati (spesso per la modellazione 3D) oppure consente di adattare l immagine automaticamente al riquadro o di sfruttare opzioni di ritaglio e correzione automatica; Script: apre diverse funzionalità per l elaborazione delle immagini, la composizione e l esportazione di livelli, la gestione degli eventi di scripting; Lezione 1 pag.20/54

21 Info file: apre una nuova finestra all interno della quale è possibile specificare metadati, informazioni sul file e sulla sua creazione, su eventuali contenuti audio, video e di tipo flash, dati di origine e categorie di appartenenza; Formato stampa: apre una nuova finestra che consente di impostare il formato dell area di stampa, specificando il formato del foglio, l orientamento e i margini; Stampa: consente di specificare il numero di copie da stampare e procedere alla stampa del documento aperto; Stampa una copia: è una procedura di stampa un po più rapida che consente di stampare al volo una sola copia del file; Esci: chiude le finestre aperte e il programma; Esercizio n Il Menu Modifica Con gli strumenti messi a disposizione in questo menu ci addentriamo ancora di più nelle opzioni di personalizzazione delle immagini. Lezione 1 pag.21/54

22 Annulla: annulla l ultima azione effettuata nell immagine; Passo avanti: ripete l ultima modifica annullata ripristinando la nostra azione; Passo indietro: annulla l ultima modifica rilevante effettuata al documento aperto, che potrà poi essere ripristinata attraverso l opzione passo avanti ; Dissolvi: dopo aver applicato un filtro è possibile personalizzarlo; Taglia: cancella e copia una porzione selezionata dell immagine per incollarla successivamente; Copia e Incolla: le due voci permettono di copiare un particolare selezionato o un oggetto specifico dell immagine e di incollarlo successivamente nello stesso documento o in altri file di Photoshop; Copia elementi uniti: copia contemporaneamente tutti i livelli attivi di un immagine; Incolla dentro: permette di inserire degli oggetti precedentemente copiati all interno di una selezione ben precisa o all interno di un altra immagine; Cancella: elimina l ultimo elemento inserito nell immagine; Controllo ortografia: effettua un analisi del testo inserito all interno del documento per rilevare eventuali errori grammaticali; Trova e sostituisci testo: permette di effettuare una ricerca nel testo presente all interno del documento e di sostituire un occorrenza ben specifica con un altra indicata da noi; Lezione 1 pag.22/54

23 Riempi: permette di riempire un livello, un area selezionata o una qualsiasi parte dell immagine con un colore Traccia: permette di tracciare il bordo di un immagine o di un area selezionata; Scala in base al contenuto: è un importante funzione, integrata solo a partire dalla versione cs4 di Photoshop. Permette di allargare un'immagine senza deformarne gli elementi essenziali. Quando si lavora con immagini "preconfezionate" capita spesso, infatti, che sia troppo corta o troppo stretta e che manchi una parte per raggiungere la dimensione che ci serve. Grazie a questa questa funzionalità possiamo risolvere molti di questi problemi: in pratica permette di tirare da uno o più lati le immagini per raggiungere la dimensione corretta preservando le aree importanti e ricomponendo l'immagine senza deformarla (come potete vedere nelle due immagini sottostanti l'elemento centrale dell'immagine - il pianeta - non viene deformato, è solo lo sfondo ad adattarsi alla dimensione imposta).; Lezione 1 pag.23/54

24 Esercizio n. 11 Trasformazione libera: mostra dei quadratini (punti di ancoraggio) sui lati ed agli angoli dell immagine permettendo (mediante il trascinamento di questi punti) di modificarne le dimensioni in piena libertà. Ovviamente, se proviamo ad effettuare una trasformazione libera dell immagine dell esempio precedente, allargandola alle stesse dimensioni utilizzate con lo strumento scala in base al contenuto, l effetto ottenuto è completamente diverso e sicuramente meno gradevole; Trasforma: è il menu che permette di effettuare diverse modifiche all immagine. E' possibile, per esempio, provocare una rotazione dell'immagine specificandone il valore in gradi, riflettere l immagine orizzontalmente o verticalmente, ridurla, effettuarne una distorsione, inclinarla, scalarla o cambiarle prospettiva; Allineamento automatico e fusione automatica dei livelli: le due voci consentono di allineare o fondere diversi livelli dello stesso documento se presentano elementi in comune. E una funzionalità molto utile per unire due immagini con bordi simili o con sfondi identici e realizzare effetti di sovrapposizione davvero particolari ed originali; Definisci pennello predefinito: salva l immagine aperta o una porzione di essa per poi riutilizzarla come se fosse un pennello da applicare a qualsiasi altra funzione che permetta di farlo; Definisci pattern: come succede con l opzione precedente, questa opzione permette di salvare l immagine per poterla utilizzare come trama; Definisci forma personale: come nei due casi precedenti, consente di salvare l immagine come elemento predefinito specificando però in che modo si ha intenzione di usarla in seguito; Svuota memoria: cancella i dati in memoria e negli appunti del programma; Predefiniti Adobe PDF: permette di utilizzare le impostazioni del formato pdf di Adobe per configurare e salvare i documenti di Photoshop in questo formato; Gestione predefiniti: da questa voce accederemo alla finestra di gestione dei modelli predefiniti riguardanti pennelli, campioni, sfumature, stili, pattern, contorni, forme personali e strumenti; Lezione 1 pag.24/54

25 Impostazioni colore: attraverso questa voce possiamo modificare le opzioni del colore, specificando le impostazioni d uso in base a modelli predefiniti o immettendo delle scelte personalizzate a seconda delle nostre esigenze; Assegna e converti in profilo: permettono di visualizzare i colori dell immagine aperta e di assegnare loro un profilo da utilizzare in seguito; Scelte rapide da tastiera e menu: è la finestra che permette di modificare le combinazioni di tasti per accedere agli strumenti messi a disposizione dal programma e di gestire anche le varie voci di menu. Possiamo addirittura creare dei profili personalizzati con impostazioni diverse da utilizzare in seguito; Preferenze: questo menu permette di impostare le configurazioni generali del programma, dell interfaccia di lavoro, della gestione dei file, dei cursori, delle prestazioni, dei plugin, del testo e delle unità di misura utilizzate dal programma.; 6. I Pannelli I pannelli racchiudono molte funzioni ed ogni pannello funziona in modo diverso dall'altro; comunque, in ognuno di essi è possibile inserire valori nelle caselle di testo, spostare cursori ed altro. 7.1 Organizzare i pannelli nell'area di lavoro Non sempre la disposizione predefinita dei pannelli è la più adatta ai nostri scopi, quindi è opportuno sapere come si può cambiare la loro disposizione e le loro dimensioni. Farlo è molto semplice: basta trascinare la linguetta delle singole schede (figura 1), oppure la barra del titolo se si intendono spostare interi gruppi di pannelli (figura 2 e figura 3): Figura 1 Lezione 1 pag.25/54

26 Figura 2 Lezione 1 pag.26/54

27 Figura 3 Lezione 1 pag.27/54

28 Inoltre, possiamo ancorare i pannelli (singolarmente o in gruppi) sia in verticale che in orizzontale (figura 4). I punti di ancoraggio sono evidenziati in blu ed appaiono quando si trascinano i pannelli. Possiamo anche far aderire i pannelli l'un l'altro senza ancorarli: in questo modo rimangono mobili. Per farlo dobbiamo trascinarli e disporli nelle zone non di ancoraggio. I pannelli disposti con questo metodo si dicono impilati (figura 5). Infine, possiamo chiudere od organizzare i pannelli e i gruppi cliccando col tasto destro del mouse sulle linguette (figura 6), o semplicemente sull'icona a croce dei gruppi. L'icona a freccia accanto alla croce serve, invece, per minimizzare il pannello. Figura 4 Lezione 1 pag.28/54

29 Figura 5 Lezione 1 pag.29/54

30 Figura 6 Lezione 1 pag.30/54

31 7.2 I Pannelli principali I pannelli principali si possono nascondere o richiamare sull'area di lavoro cliccando sulle singole voci nel menu a tendina Finestra nella barra dell'applicazione (figura 7). Esistono però anche altri pannelli oltre a quelli di default (figura 8), e possiamo richiamarli cliccando su Finestra > Mostra tutte le voci di menu (questa voce è presente in tutti i menu nella barra dell'applicazione): Figure 7 e 8 Lezione 1 pag.31/54

32 Ecco quali sono i pannelli principali. Tra parentesi è indicato il tasto per la scelta rapida da tastiera, ove presente (visualizza le immagini): Azioni (F9) (figura 9) Campioni (figura 10) Canali (figura 11) Colore (F6) (figura 12) Info (F8) (figura 13) Istogramma (figura 14) Livelli (F7) (figura 15) Maschere (figura 16) Note (figura 17) Pennelli (F5) (figura 18) Regolazioni (figura 19) Stili (figura 20) Storia (figura 21) Tracciati (figura 22) Lezione 1 pag.32/54

33 7.3 Pannelli secondari I pannelli secondari sono (visualizza le immagini): 3D (figura 23) Animazione (figura 24) Carattere (figura 25) Composizione livelli (figura 26) Navigatore (figura 27) Paragrafo (figura 28) Registro misurazioni (figura 29) Sorgente clone (figura 30) Strumenti predefiniti (figura 31) 7.4 Il Pannello Storia Questo importante pannello ci permette di tornare ad una qualsiasi fase precedente del documento per annullare eventuali errori, o per confrontare rapidamente l'immagine corrente con una versione precedente. Nel menu a tendina Modifica nella barra dell'applicazione sono presenti alcuni comandi che, anche se in maniera molto limitata, ci permettono di effettuare alcune delle operazioni tipiche del Pannello Storia (figura 32). Inoltre, possiamo anche utilizzare dei tasti per la scelta rapida da tastiera: Ctrl + Z (annulla l'ultima operazione effettuata); Maiusc + Ctrl + Z (sposta di un passaggio avanti rispetto le operazioni registrate in Storia) Alt + Ctrl + Z (sposta di un passaggio indietro rispetto le operazioni registrate in Storia) Figura 32 Vediamo ora le parti e i pulsanti che compongono questo pannello, utilizzando un documento sul quale abbiamo effettuato delle semplici operazioni con un pennello bianco (figura 33): origine del Pennello storia; tasto duplica stato; istantanea; stato Storia non visualizzato; stato Storia visualizzato); Lezione 1 pag.33/54

34 tasto crea nuova istantanea; tasto elimina stato. Possiamo eseguire alcune di queste operazioni anche cliccando su un'istantanea o su uno stato con il tasto destro del mouse (figura 34), oppure cliccando sul pulsante con il tasto sinistro del mouse (figura 35). Infine, cliccando sul pulsante pannello Storia (figura 36). possiamo attivare o disattivare alcune opzioni del Figura 33 (click per ingrandire) Figura 34 (click per ingrandire) Lezione 1 pag.34/54

35 Figura 35 (click per ingrandire) Figura 36 Lezione 1 pag.35/54

36 7. Personalizzare l interfaccia Photoshop CS4 possiede molte opzioni per la personalizzazione, che analizzeremo partendo da sinistra verso destra nella barra dell'applicazione, e quindi dal basso verso l'alto in ogni menu a tendina. Per far apparire tutte le voci, non dimentichiamoci che bisogna cliccare su Mostra tutte le voci di menu. 7.1 Preferenze Le impostazioni più importanti sono quelle raggruppate sotto Modifica > Preferenze Generali - interpolazione predefinita dell'immagine, registro storie (se attivato, salva automaticamente la storia delle modifiche apportate ad un documento), ecc.; Interfaccia - colori della finestra e dei menu di Photoshop, visualizzazione dei pannelli e dei documenti, lingua predefinita, dimensione del font dell'interfaccia, ecc.; Gestione file - opzioni generali di salvataggio dei file, preferenze dell'applicazione Camera Raw per i file importati da fotocamera, ecc.; Prestazioni - uso memoria, numero stati nel pannello Storia, dischi di memoria virtuale (non dovrebbero mai corrispondere allo stesso disco di Photoshop), ecc.; Cursori - aspetto dei cursori di puntamento dei vari strumenti, colore dell'anteprima Pennello; Trasparenza e gamma - impostazioni di trasparenza e colori della griglia (appare nel livello di sfondo di un nuovo documento o livello vuoto), ecc.; Unità di misura e righelli - unità di misura dei righelli, del testo, risoluzione di apertura predefinita per i nuovi documenti (sia di stampa sia quella visualizzata su monitor), ecc.; Lezione 1 pag.36/54

37 Guide, griglia e sezioni - colori delle guide e della griglia (di quest'ultima possiamo impostare anche il numero di suddivisioni e la distanza tra le righe), ecc.; Plug-in - installazione di estensioni facoltative incluse nella cartella "Extra" nella directory in cui abbiamo installato Photoshop o scaricabili dal sito Adobe; Testo - impostazioni varie del testo all'interno del pannellotesto. 7.2 Altre impostazione nel menu Modifica Oltre a Preferenze, in questo menu a tendina sono presenti altre impostazioni personalizzabili; ecco quali sono : Menu, per impostare le voci da visualizzare nei menu sulla barra dell'applicazione e nei pannelli, ed assegnare loro dei colori (possiamo creare, salvare o cancellare set usando i tasti ); Scelte rapide da tastiera, per impostare i tasti di scelta rapida ai menu dell'applicazione, dei pannelli ed agli strumenti (anche in questo caso, possiamo creare, salvare o cancellare set); Impostazione colore, per definire le impostazioni colore per la stampa, la visualizzazione su schermo e quella su web, e regolare la conversione del profilo colore dei documenti aperti con Photoshop CS4); Gestione predefiniti, per gestire le librerie predefinite di strumenti ed altro, o crearne di nuove (clicchiamo sul tasto per aprire il sotto-menu); Predefiniti Adobe PDF, per impostare la creazione di documenti PDF secondo gli standard di visualizzazione su schermo, su web o altri. Griglie, righelli e guide Nel menu a tendina Visualizza sono presenti delle voci (figura 3a) per impostare la visualizzazione di alcuni elementi Extra (figura 3b) nella finestra del documento. Quelli principali sono: Righelli - le due barre bianche in alto e a destra della finestra del documento nell'esempio (figura 3c); Guide - le due linee verde acqua adiacenti all'immagine della finestra del documento nell'esempio (figura 3c); Griglie - il reticolo sopra l'immagine della finestra del documento nell'esempio (figura 3c). Inoltre, possiamo anche impostare l'effetto calamita per ancorare ciò che tracciamo sull'immagine rispetto a guide, griglie, ecc. Figura 3a Lezione 1 pag.37/54

38 Figura 3b 8. Creare una nuova immagine Per creare una nuova immagine in Photoshop andiamo nel menu File > Nuovo oppure premiamo i tasti di scelta rapida Ctrl+N: Si aprirà una nuova finestra nella quale possiamo settare le opzioni del nuovo documento: Lezione 1 pag.38/54

39 Nel campo Nome inseriamo il nome che vogliamo dare alla nostra immagine. Il menu a tendina Predefinito ci permette di scegliere le dimensioni del documento. Nel caso volessimo delle dimensioni personalizzate sarà sufficiente inserire nei campi Larghezza e Lunghezza il valore appropriato. Possiamo decidere l'unità di misura scegliendo dal menu a tendina quelle che fanno al caso nostro. Inseriamo la risoluzione e il metodo di colore del documento e decidiamo infine, dal menu a tendina, il contenuto dello sfondo (bianco, trasparente oppure il colore di sfondo che vediamo impostato sulla barra degli strumenti): Lezione 1 pag.39/54

40 Nel caso in cui avessimo la necessità di creare nuovi documenti con le medesime impostazioni clicchiamo il pulsante Salva predefinito. Richiameremo questa impostazione quando creeremo un nuovo documento e sceglieremo il modello di documento dal menu a tendina Predefinito. 9. Aprire un file esistente Per aprire un file andiamo nel menu File > Apri oppure premiamo la combinazioni di tasti Ctrl+O. Si aprirà la consueta finestra che ci permetterà di trovale il file sul nostro computer (figura 4): Figura 4 Lezione 1 pag.40/54

41 Una volta trovato clicchiamo due volte sul file per aprirlo. Per aprire un file usato recentemente andiamo nel menu File > Apri recente(figura 5): Figura Aprire file PDF Con Photoshop è possibile aprire file in formato.pdf. Andiamo su File > Apri e cerchiamo il file PDF da aprire, clicchiamo OK. Si aprirà una nuova finestra (figura 1): Figura 1 Lezione 1 pag.41/54

42 Scegliamo quali elementi impostare, se le pagine intere o le immagini. Clicchiamo sulle miniature che vogliamo aprire. Se vogliamo selezionare più di una pagina clicchiamo tenendo premuto il tasto Maiusc. Inseriamo il nome del documento, scegliamo il tipo di ritaglio dal menu a tendina; Rettangolo di selezione, ad esempio, ritaglierà in base al rettangolo più piccolo che racchiude tutto il testo e la grafica della pagina. Questa opzione eliminerà lo spazio bianco esterno ed eventuali elementi oltre il limite di rifilo. Inseriamo le dimensioni la risoluzione e il metodo di colore per il nuovo documento. Spuntiamo l'opzione Sopprimi avvertenze per non vedere apparire gli avvisi relativi al profilo di colore. Una volta settate le impostazioni clicchiamo su OK. 11. Inserire un'immagine esterna In Photoshop è possibile inserire un file all'interno del nostro documento come oggetto avanzato, quindi trasformabile senza che esso perda qualità. Per far ciò andiamo nel menufile > Inserisci (figura 1): Figura 1 Lezione 1 pag.42/54

43 Cerchiamo ora il file tra le cartelle del computer e, una volta trovato, clicchiamo su OK. La nuova immagine verrà inserita all'interno di quella esistente e le verrà applicato un rettangolo di selezione (figura 2): Figura 2 Lezione 1 pag.43/54

44 Questo ci permetterà di ruotarla, scalarla e trasformarla a nostro piacimento. Spostiamoci col cursore sopra le maniglie al centro e ai vertici del rettangolo se vogliamo modificarne altezza o lunghezza (figura 3): Figura 3 Nel caso volessimo ruotare l'immagine inserita spostiamo il cursore fuori dal rettangolo di selezioni e ruotiamo l'immagine (figura 4): Figura 4 Lezione 1 pag.44/54

45 Una volta terminato il processo di trasformazione premiamo OK. 12. Importare immagini da fotocamere digitali Con Photoshop possiamo importare le nostre immagini da una fotogamera digitale per poi elaborarle in seguito. Solitamente con le fotocamere viene fornito un software per importare le foto; nel caso in cui non avessimo a disposizione tale software possiamo sfruttare il supporto WIA che permette un'interazione tra Photoshop e Windows. Andiamo nel menu File > Importa > Supporto WIA (figura 1): Figura 1 Lezione 1 pag.45/54

46 Si aprirà una finestra (figura 2): Figura 2 Lezione 1 pag.46/54

47 Premiamo il tasto Sfoglia e selezioniamo la cartella di destinazione nella quale vorremo salvare le nostre immagini (figura 3): Figura 3 Lezione 1 pag.47/54

48 Spuntiamo la casella Apri immagini acquisite in Photoshop per sfogliare, una volta acquisite, le immagini in Photoshop. Crea sottocartella univoca con la data di oggi la useremo per creare all'interno della cartella di destinazione una sottocartella denominata in base alla data corrente. Clicchiamo Inizio per avviare l'acquisizione. Nella nuova finestra selezioniamo il nostro modello di fotocamera e se vogliamo cambiarne le impostazioni clicchiamo sul pulsante Proprietà. Clicchiamo Ok (figura 4): Figura 4 Lezione 1 pag.48/54

49 Ora possiamo selezionare le immagini contenute nella fotocamera cliccando sulle anteprime; per selezionare più foto teniamo premuto Ctrl. Clicchiamo sucopia Immagini (figura 5): Figura 5 Si avvierà il processo di acquisizione (figura 6): Figura 6 Lezione 1 pag.49/54

50 Una volta terminato il processo le foto si apriranno nell'area di lavoro di Photoshop; possiamo sfogliarle cliccando sulle alette in alto e saranno pronte per essere elaborate (figura 7): Figura Importare immagini da uno scanner Così come per le fotocamere, anche le immagini acquisite dallo scanner possono essere importate ed elaborate sia con il software in dotazione sia direttamente in Photoshop. Il processo di acquisizione è pressoché uguale. Andiamo nel menu File > Importa > Supporto WIA o, in alternativa, possiamo cliccare sul nome dello scanner (figura 1) e si aprirà la finestra di gestione immagini del software della nostra periferica: Figura 1 Lezione 1 pag.50/54

51 Occupiamoci ora dell'acquisizione tramite il supporto WIA. Una volta cliccato sulla voce di menu Supporto WIA si aprirà la finestra nella quale potremo scegliere le opzioni che abbiamo già visto: la possibilità di scegliere la cartella di destinazione, se aprire le immagini in Photoshop e la creazione di una sottocartella denominata con la data corrente. ClicchiamoInizio. Nella nuova finestra scegliamo il nostro scanner e clicchiamo OK. Avremo ora la possibilità di scegliere che tipo di immagine da acquisire (figura 2): Figura 2 Lezione 1 pag.51/54

52 Una volta selezionato il tipo di immagine possiamo regolarne la qualità premendoregola la qualità dell'immagine digitalizzata (figura 3): Figura 3 Lezione 1 pag.52/54

53 Qui possiamo inserire il valore DPI e correggerne Luminosità e Contrasto, una volta terminato clicchiamo OK. Clicchiamo Anteprima per avere un'idea dell'immagine che stiamo per acquisire e, se necessario, trasciniamo le maniglie del rettangolo per regolare l'area di ritaglio. Clicchiamo OK. Abbiamo ora all'interno dell'area di lavoro di Photoshopl'immagine acquisita dallo scanner. 14. La casella delle informazioni della finestra d immagine version cue: visualizza lo stato dei gruppi di lavoro (aperti, non gestiti, non salvati, ecc.) dimensioni file: due dati numerici separati da una barra. Il primo indica la grandezza in byte dell immagine attuale, il secondo calcola invece la presenza di qualsiasi livello d immagine. Lezione 1 pag.53/54

54 Primo numero: è il prodotto di altezza * larghezza * per la profondità in bit (cioè la dimensione che ogni pixel occupa in termini di occupazione di memoria, in genere 24 bit) Esempio: immagine 640x480 a 24 bit. Che significa? Ogni pixel ha un proprio colore che deriva dalla miscelazione dei 3 colori fondamentali RGB. Il valore di ogni colore è rappresentato da un byte (0 a 255). Quindi la dimensione sarà 640*480*3= ( /1024 = 900K). Secondo numero: E la vera dimensione dell immagine. Per un immagine ad un solo livello i due numeri coincidono. Nel caso di più livelli, Photoshop calcola anche i pixel opachi presenti in ciascun livello aggiungendo un byte per pixel per poter calcolare la trasparenza. Questo numero aumenterà se l immagine contiene maschere, canali di colore, tracciati... ecc. profilo documento: rappresenta il nome del profilo colore in uso. dimensioni immagini: le dimensioni dell immagine (altezza e larghezza) espresse nell unità di misura stabilita (Modifica - Preferenze - Unità di misura e righelli) scala misurazione: indica 1 pixel=1,0000 pixel dimensioni memoria: memoria utlizzata/memoria disponibile. Il primo indica la quantità necessaria di memoria per aprire l immagine, il secondo indica la quantità di memoria che il S.O. concede a Photoshop. efficienza: è la % di tempo necessaria all utilizzo della RAM rispetto al tempo necessario a PS per richiedere l utilizzo della memoria virtuale su disco. 100% è ottimale, valori più bassi indicato un decadimento delle performance perché PS deve usare memoria sul disco fisso. Sotto il 75% bisogna aumentare la memoria RAM. presenta un test. tempo: il tempo impiegato da PS nell ultima operazione anche questo è un test. strumento corrente indica il nome dello strumento attualmente in uso. esposizione a 32 bit: per regolare l immagine di anteprima per le immagini HDR (High Dinamic Range) con 32 bit per canale. Lezione 1 pag.54/54

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