PIANO DI LAVORO FUNZIONE STRUMENTALE
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- Tiziano Cavaliere
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1 ISTITUTO SCOLASTICO COMPRENSIVO Lercara FriddiCastronovo di Sicilia Vicari Anno scolastico 2014/2015 PIANO DI LAVORO FUNZIONE STRUMENTALE Area di interesse della funzione strumentale AREA 3 Docente Responsabile Prof.ssa Maria Madonia, Ins. Lucia Tripi, Prof.ssa Giuseppina Canzoneri Settori di intervento Coordinamento, supporto e gestione delle attività inerenti i progetti afferenti all Area LEGALITA Finalità dell intervento e sue motivazioni PREMESSA La scuola, quale istituzione pubblica fondamentale preposta alla realizzazione delle finalità educative, è una palestra di vita attiva nella quale si impara a pensare, a lavorare, a discutere e collaborare senza disagi, un luogo in cui ci si possa conoscere e riconoscere per costruire un mondo migliore. La scuola riveste un ruolo importante nel prevenire e contrastare comportamenti e valori negativi; essa deve porre in essere, a partire dalla Scuola dell'infanzia, un complesso di azioni culturali ed educative, in collaborazione con le altre istituzioni territoriali ed agenzie educative in un ottica di sviluppo di sinergie e di azioni interistituzionali. La dimensione educativa costituisce, a lungo termine, la via per contrastare l'illegalità promuovendo atteggiamenti sociali positivi. La scuola per gli alunni diventa così una seconda casa dove imparano a diventare cittadini, esercitando ogni giorno il diritto di parola, il rispetto e l ascolto di quella degli altri. Per fare questo la scuola si organizza come una piccola comunità facendo vivere ai ragazzi il senso della legalità e della legge che sta a fondamento del nostro vivere insieme. Non va dimenticato, inoltre, che educare alla legalità significa anche prevenire il disagio ed il malessere. Un ragazzo per crescere in armonia con sé stesso deve porre alla base della sua formazione una cultura della legalità anche per: prevenire comportamenti devianti; conoscere e rispettare gli altri; promuovere la solidarietà; rispettare le istituzioni (conoscere e analizzare le funzioni svolte dalle istituzioni); rispettare l ambiente (essere consapevoli dell ambiente come bene comune da tutelare); rispettare la diversità. Il presente progetto nasce e viene sviluppato in base all'esigenza di educare al rispetto della persona umana, al senso di responsabilità e alla cultura della pace intesa non in termini 1 1
2 . moralistici o intendendo la pace come passività di fronte all'ingiustizia, ma come educazione al conflitto gestito in modo costruttivo e creativo per una crescita collettiva culturale e sociale.. A tal scopo si darà rilevanza ai rapporti che si instaurano nella comunità classe, rapporti basati sulla correttezza, collaborazione, trasparenza, che rimandano alla conflittualità e alla resistenza di fronte a tutti i fenomeni di criminalità. Gli insegnanti e la scuola possono offrire anche alle famiglie, assieme al percorso educativo degli alunni, un nuovo tipo di rapporto e un approccio che stimoli l'educazione alla legalità. Tutti i docenti, ponendo attenzione a dare l esempio nel rispetto delle regole da parte degli adulti, programmeranno in ogni classe unità didattiche dirette al raggiungimento delle seguente: FINALITA EDUCATIVA Valorizzare il ruolo della scuola e della famiglia come luoghi privilegiati di educazione ai valori e contribuire alla crescita culturale, sociale ed economica del territorio, promuovendo e sviluppando la cultura della cittadinanza attiva e della responsabilità sociale, attraverso la realizzazione di percorsi di orientamento e di/educazione alla legalità. Sintesi delle attività e organizzazione dell intervento Azioni/Attività: AZIONI/ATTIVITA PREVISTE Esame dei progetti per verificarne la coerenza con le finalità e gli obiettivi stabiliti dal Collegio Docenti; Socializzazione ed illustrazione dei progetti a tutti i docenti interessati; Calendarizzazione delle attività; Monitoraggio e verifica periodica delle attività; Valutazione finale. OBIETTIVI GENERALI Scuola dell Infanzia Classi prime, seconde e terze Scuola Primaria Rafforzare l'autonomia, la stima di sé e l'identità. Rispettare ed aiutare gli altri cercando di capire i loro pensieri, azioni e sentimenti. Identificare i ruoli all interno della famiglia, della scuola e dell extrascuola. Lavorare in gruppo discutendo per darsi regole di azione, progettando insieme e imparando a valorizzare la collaborazione; Classi quarte e quinte Scuola Primaria Scuola Secondaria di primo grado Condividere il concetto di legalità come accettazione di regole e norme, in funzione di una reale reciprocità nelle esperienze di relazione e nei rapporti interpersonali. 2
3 Diffondere i valori della legalità e della democrazia. Accrescere la partecipazione democratica degli alunni alle attività della comunità scolastica. Diffondere conoscenze sulle regole della vita collettiva e sulle istituzioni pubbliche democratiche. Sviluppare la capacità di riesaminare le azioni e le argomentazioni alla luce dei valori. Capire l'importanza della partecipazione alla vita del proprio paese per rimuovere gli ostacoli che ne condizionano la crescita sociale e civile. Criticare e contrastare attivamente fenomeni di prevaricazione, disonestà e corruzione. Educare alla pace, alla solidarietà e alla tolleranza. OBIETTIVI SPECIFICI Scuola dell Infanzia e classi prime, seconde e terze Scuola Primaria Dimostrare autonomia nelle scelte operative; Rispettare le regole della vita comunitaria; Controllare istinti aggressivi ed irrispettosi verso i compagni; Sperimentare il rispetto dell altro e della diversità. Classi quarte e quinte scuola primaria e Scuola Secondaria di primo grado L'alunno: Rispettare le regole in situazioni scolastiche e sociali. Gestire, controllare e correggere comportamenti scorretti. Relazionarsi positivamente con il gruppo di pari e gli adulti. Individuare nella scuola e nel territorio i luoghi, i canali e le occasioni che contribuiscono alla formazione di personalità autonome e mature. Conoscere le Istituzioni presenti nel territorio a difesa e promozione della legalità. Risultati attesi: RISULTATI ATTESI IN TERMINI DI COMPETENZE L alunno: Prende coscienza di sé e delle proprie capacità. Gestisce e controlla i comportamenti egocentrici Esprime desideri e bisogni rispettando quelli degli altri. Rispetta le opinioni altrui. Rispetta credenze e usanze diverse dalle sue. Conosce e rispetta le regole della scuola. Crea insieme ai compagni e agli insegnanti nuove regole. Si relazione serenamente e positivamente con il gruppo dei pari e con gli adulti. Sviluppa comportamenti collaborativi Favorisce l integrazione dei compagni diversi o in situazione di svantaggio. Vive con impegno personale l esperienza scolastica comprendendo che rispettare la legge significa, anzitutto, fare il proprio dovere. Rispetta l ambiente scuola Riconosce la famiglia quale principale struttura sociale di dirittidoveri Conosce, comunica e confronta con gli altri regole familiari. 3 3
4 Indicatori (specificare per ciascun obiettivo l indicatore utilizzato per misurare il risultato): INDICATORI Numero di progetti portati a termine in rapporto a quelli programmati ; Rispetto dei tempi previsti; Modalità e tempi di attuazione (indicare i tempi scanditi per mese): N. Mese Argomento/Attività 1 Ott./Nov Presentazione progettoconcetto di legalitàla legalità nella vita quotidiana Educazione alle regole scolastiche il territorio Il Comune La carta dei diritti del fanciullo 2 Dic/ Genn. Incontro con i docenti referenti per programmare e preparare le attività e le iniziative da attivare per la giornata della memoria Scelta dei filmati e dei materiali da proporre Cartelloni e documentazione per la preparazione della mostra sulla Shoah. Preparazione e approfondimento alla rappresentazione teatrale: Falcone e Borsellino Storia di un dialogo 4 Feb. Preparazione della carta della legalità Individuare gli uomini, i simboli, le speranze, le parole, gli ostacoli, i luoghi e i presidi della legalità. Approfondimento e scelta degli uomini da adottare come simboli della legalità. Incontro con i docenti referenti per decidere la partecipazione al progetto Antimafia La nave della legalità, proposto dalla Fondazione Falcone Morvillo in collaborazione con il MIUR. 5 Mar Preparazione di un incontro con i rappresentanti Associazioni/Cooperative che gestiscono beni confiscati alla mafia. Scelta di un luogo diventato simbolo dell antimafia e della legalità per una visita guidata. 6 Apr Incontro con i docenti referenti per verificare l andamento del progetto/concorso della Fondazione FalconeMorvillo al fine di programmare l eventuale partecipazione alla manifestazione La nave della legalità, che avrà luogo a Palermo il 23 maggio in occasione dell anniversario della strage di Capaci. 7 Mag. Incontro con i docenti referenti per organizzare l eventuale partecipazione all Incontro con la Nave della legalità a Palermo e quelle eventuali a Corleone. 8 Giu. Incontro per organizzare la mostra di fine anno sulle attività svolte. 4
5 MODALITA Incontri periodici con i docenti referenti; Verbale degli incontri per registrare l iter dei percorsi; Relazione intermedia sullo stato dei progetti; Relazione finale di rendicontazione. TEMPI DI ATTUAZIONE I tempi di realizzazione coinvolgeranno l intero anno scolastico in quanto Educazione alla legalità va intesa come attività trasversale che ha il suo fondamento nelle discipline curriculari. Modalità e strumenti di monitoraggio MODALITA DI MONITORAGGIO e VALUTAZIONE Gli obiettivi saranno collegati ad indicatori nominali (raggiunto/non raggiunto), indicatori numerici (numero/percentuale di classi coinvolte) e indicatori ordinali (grado di soddisfazione dell utenza). L efficacia del processo, dunque, si monitorerà/valuterà con : Strumenti di rilevazione, sistema di test / re test; Indicatori nominali del tipo si/no; Indicatori metrici: valori assoluti e/o percentuali; Indicatori ordinali: giudizi qualitativi (poco, molto, abbastanza, sufficiente, buono, ottimo); Valutazione dei bisogni formativi emergenti Customer satisfaction Report di autovalutazione finale. Il raggiungimento degli obiettivi sarà misurato attraverso verifiche formali, con incontri periodici tra la figura strumentale e i docenti coinvolti a vario titolo nel progetto, ed informali finalizzate al controllo: dell'acquisizione dei contenuti; del consolidamento dei concetti; dell'efficacia del metodo di studio. Modalità di documentazione contabile del progetto a Registro personale dove registrare: 1Attività svolte; 2Assenze; 3Risultati valutabili attraverso: impegno, partecipazione, miglioramento/non miglioramento. Modalità di pubblicizzazione del progetto Informazione ai genitori nei Consigli di classe; Pubblicazione albo; Pubblicazione sul sito della scuola. 5 5
6 Materiali prodotti Relazioni finali; Realizzazione DVD; Cartelloni ed opuscoli; Realizzazione plastici; Grafici per illustrare i risultati del progetto. Modalità di valutazione del progetto attraverso gli indicatori del monitoraggio aschede periodiche di valutazione degli apprendimenti; bquestionari di soddisfazione; cla valutazione dell efficacia sarà effettuata analizzando tutti i parametri scaturiti dal monitoraggio, tenendo presente la situazione di partenza ricavata dai test d ingresso. Destinatari/Contenuti La scuola dell infanzia 345 anni Tutte le classi della scuola primaria; Tutte le classi della scuola secondaria primo grado. Contenuti/Attività Il nucleo tematico del progetto è stato pensato in modo unitario che si sviluppa in modo verticale articolando e modulando gli obiettivi, i contenuti e le attività in rapporto alle classi e alle fasce di età. Per la scuola dell infanzia (sez.345 anni) L educazione all affettività: L identità personale Le scelte personali; Il rispetto dell altro; Le emozioni; I sentimenti; Le regole scolastiche e di comunità. Conversazioni guidate Giochi di gruppo e percorsi psicomotori Memorizzazione di canti, poesie e filastrocche Attività didattiche strutturate di gruppo Realizzazione di cartelloni murali Ascolto e rielaborazione grafica, verbale e/o drammaticoteatrale di racconti e storie a tema 6
7 Scuola primaria (classi prime e seconde) La carta dei diritti del fanciullo; Giuochi e attività nelle quali è indispensabile darsi delle regole; Giuochi strutturati sulle emozioni; Drammatizzazione di favole riguardanti il tema Il forte e il debole ; Letture, conversazioni e riflessioni sul tema trattato. Scuola primaria (classi terze) La carta dei diritti del fanciullo; Conoscenza socioculturale del proprio territorio; Personaggi i illustri; (Alfonso Giordano per Lercara Luigi Tirrito.per Castronovo) Il sé e l altro; Il diverso: la diversità come risorsa; Scuola primaria (classi quarte) Il sé e l altro; Il diverso: la diversità come risorsa; Le regole della convivenza; La Costituzione italiana: diritti e doveri; Conoscenza e contrasto dell atteggiamento mafioso; Esperienza sul campo: incontro con la coop.va Lavoro e non solo ; Gli eroi del nostro tempo: FalconeBorsellinoPuglisiImpastato. Scuola primaria (classi quinte) Le istituzioni del territorio; Il Comune: struttura, compiti, funzionamento; Incontro con le istituzioni; Il diverso; La diversità come risorsa; Le radici storiche del razzismo; Il razzismo: ieri e oggi; La Shoah; Conoscenza e contrasto dell atteggiamento mafioso; Esperienza sul campo: incontro 23 maggio la nave della legalità. 7 7
8 Scuola secondaria primo grado (classi prime) La legalità; Il razzismo; La Shoah: preparazione al giorno della memoria; Il bullismo: la convivenza civile il rapporto tra coetanei; La cultura della diversità: la convivenza civile tra diversi; Attualizzazione della diversità; Conoscenza del territorio e delle sue istituzioni; Recupero della memoria storica del proprio paese attraverso lo studio della toponomastica. Scuola secondaria primo grado (classi seconde) La diversità: chi è il diverso; La Shoah: preparazione al giorno della memoria; Lo sfruttamento minorile; La cultura della legalità; Il fenomeno mafioso; La lotta contro la cultura mafiosa; Scuola secondaria primo grado (classi terze) La diversità: chi è il diverso: pregiudizi e stereotipi; Attualizzazione della diversità; La Shoah: memoria e impegno Preparazione alla giornata della memoria; La legalità: i nemici della legalità; La mafia; Le istituzioni contro la mafia; I presidi, i luoghi e i difensori della legalità; Esperienza sul campo: incontro con la coop.va Lavoro e non solo. Soggetti coinvolti (Gruppo di progetto/responsabili/referenti/docenti) Gruppo di progetto, Responsabili, Referenti, Docenti, Personale ATA. Eventuali altre istituzioni coinvolte Ente locale: amministratori locali Uffici Comunali CarabinieriPoliziaVigili Urbani Risorse necessarie SUSSIDI E STRUMENTI Sussidi e strumenti relativi ai laboratori; Articoli di giornale, testi antologici, testi di studi sociali e di educazione civica; La Costituzione Italiana; 8
9 La Dichiarazione universale dei diritti dell uomo; La Convenzione dei diritti dell infanzia; Documentari storici, film. Libri, macchina fotografica., videocamera, computer, videoregistratore, materiale di facile consumo. STRUTTURE E ATTREZZATURE Biblioteca di Istituto; Laboratori; Internet. RISORSE UMANE Docenti referenti; Docenti coordinatori; Alunni; Esperti esterni; Personale ATA; Forze dell ordine. 10 Docenti coinvolti DOCENTI COINVOLTI Tutti i docenti dei tre ordini di scuola. Lercara Friddi lì 18 settembre 2014 La Funzione Strumentale Sede di Lercara Friddi: Prof.ssa Maria Madonia Sede di Vicari: Ins. Lucia Tripi Sede di Castronovo di Sicilia:Prof.ssa Giuseppina Canzoneri 9 9
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