Più natura per ridurre il rischio: l'approccio della riqualificazione fluviale

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1 LA MITIGAZIONE DEL RISCHIO IDROGEOLOGICO, INTERVENTI E POLITICHE LOCALI A CONFRONTO Vicenza, 12 novembre 2011 Più natura per ridurre il rischio: l'approccio della riqualificazione fluviale Andrea Goltara Centro Italiano per la Riqualificazione Fluviale Viale Garibaldi 44/a MESTRE (VE) Tel (+39) Web: a.goltara@cirf.org

2 COS È LA RIQUALIFICAZIONE FLUVIALE? AZIONI/INTERVENTI CON LO SCOPO DI MIGLIORARE LO STATO ECOLOGICO (l integrità ecologica) dei corsi d acqua

3 COS È LA RIQUALIFICAZIONE FLUVIALE? QUALITÀ DELL ACQUA QUALITÀ BIOLOGICA QUALITÀ IDROMORFOLOGICA

4 QUALITÀ IDROMORFOLOGICA Un fiume NATURALE (esclusi gli alvei naturalmente confinati): si crea una piana inondabile (che periodicamente viene inondata!) si muove lateralmente (all interno del suo "spazio di mobilità") è grazie a questa dinamica che si rinnovano gli ecosistemi

5 RIQUALIFICARE I NOSTRI FIUMI SOLO PERCHÉ CE LO IMPONGONO ALCUNE DIRETTIVE EUROPEE?

6 Centro Italiano per la Riqualificazione Fluviale RF: perché? 1.VALORE DI ESISTENZA DEGLI ECOSISTEMI 2.SERVIZI AMBIENTALI servizi non monetizzabili

7 RF PER RIDURRE IL RISCHIO IDRAULICO (esondazioni) RISCHIO (idro)morfologico (erosione e divagazione alveo)

8 Rischio idraulico approccio classico : conflitto monte-valle Accelerare il più possibile il deflusso verso valle e limitarlo all interno di un alveo di dimensioni ridotte canalizzazione degli alvei

9 Rischio idraulico approccio classico : conflitto monte-valle Accelerare il più possibile il deflusso verso valle e limitarlo all interno di un alveo di dimensioni ridotte argini embankments, levees

10 Rischio idraulico approccio classico : conflitto monte-valle Accelerare il più possibile il deflusso verso valle e limitarlo all interno di un alveo di dimensioni ridotte rettifiche A corso rettificato corso naturale B B

11 Rischio idraulico approccio classico : conflitto monte-valle Accelerare il più possibile il deflusso verso valle e limitarlo all interno di un alveo di dimensioni ridotte rimozione della vegetazione

12 L approccio classico al rischio: artificializzare

13 Rischio idraulico approccio classico : conflitto monte-valle GLI EFFETTI: Q (m 3 /s) estremamente artificializzato urbanizzato naturale t (ore)

14 Rischio idraulico approccio classico : conflitto monte-valle GLI EFFETTI: Deflusso idrico accelerato, accentuazione picchi di piena, RISCHIO TRASFERITO A VALLE!!

15 Rischio idraulico: l approccio classico GLI EFFETTI: Mettere in sicurezza : proteggere da eventi con T R T R * (es.: 200 anni)...ma questo non significa minimizzare il RISCHIO! Spesso il rischio è aumentato non solo a valle, ma anche localmente!

16 Rischio idraulico: l approccio classico Un esempio tipico: edificazione in aree messe in sicurezza GLI EFFETTI: Argine Probabilità d inondazione ridotta di 5 volte Nuova edificazione Danno potenziale aumentato 10 volte Risultato Rischio raddoppiato! 3 PRIMA 4 DOPO D P 1,2 0,4 0,6 R x D = P x = 2,4 R Pericolosità x Danno potenziale = Rischio

17 Rischio idraulico: l approccio classico Un esempio tipico: edificazione in aree messe in sicurezza T. Astico a Lugo di Vicenza in rosso aree allagate nella piena del 1966

18 Rischio idraulico: l approccio classico Inoltre: GLI EFFETTI: FRAGILITÀ DEL SISTEMA Come considero nell analisi di rischio la probabilità di collasso arginale?

19 Rischio idraulico: l approccio classico Vicenza Roncajette

20 Rischio idromorfologico approccio classico : conflitto monte-valle (e tra portatori di interesse diversi) Arrestare la dinamica fluviale (stabilizzare l alveo, ridurre l erosione spondale) briglie, difese spondali... T. Posina (affluente Astico)

21 Rischio idromorfologico approccio classico : conflitto monte-valle (e tra portatori di interesse diversi) Arrestare la dinamica fluviale (stabilizzare l alveo, ridurre l erosione spondale) estrazione di materiale in alveo

22 L approccio classico al rischio: artificializzare

23 Rischio idromorfologico approccio classico : conflitto monte-valle (e tra portatori di interesse diversi) GLI EFFETTI: Incisione del letto, danni a opere civili, erosione costiera, abbassamento della falda... RISCHIO TRASFERITO A VALLE E A MONTE (erosione regressiva)!! COSTI INCREMENTATI!!

24 Estrazione inerti incisione alveo crollo ponti Pile nuovo ponte 1988 Vecchio ponte crollato nel 1970 Profitti: privati Costi: pubblici

25 Estrazione inerti apporto di sedimenti ridotto erosione costiera Marina di Massa pennelli + scogliere soffolte Profitti: privati Costi: pubblici

26 incisione alveo abbassamento falda 1958 risorse abbondanti 1977 crisi idriche F. Magra 1958 alveo non inciso falda elevata m ,20 m alveo inciso 1977 falda abbassata G. Raggi, 1981, mod. profitti: privati costi: pubblici m ,60 m

27 incisione alveo cuneo salino Superficie freatica h = y*dd/(ds-dd) mare y 1 Acqua salata interfaccia h 1 Acqua dolce Substrato impermeabile Abbassamento falda Innalzamento interfaccia Penetrazione cuneo salino

28 2007/60/CE FLOODS Richiede esplicitamente coordinamento/ sinergie con obiettivi 2000/60, es.: ripristino pianure alluvionali (PIÙ SPAZIO AL FIUME) Mappe del RISCHIO (non solo pericolosità) 2000/60/CE - WFD Stato BUONO -> riqualificazione IDROMORFOLOGICA (+ analisi ECONOMICA)

29 Un approccio alternativo: riqualificare i fiumi per ridurre il rischio, ovvero ridare spazio al fiume

30 RF per ridurre il rischio, ovvero ridare spazio al fiume

31 COSA FARE ORA? APPROCCIO DI BACINO 1. Salvaguardare in ogni modo le preziosissime aree residue di naturale laminazione, in cui è possibile lasciare che il fiume esondi senza (o con pochi) danni

32 COSA FARE ORA? 2. NON è più possibile affrontare separatamente il problema del rischio idraulico da quello della qualità ecologica dei corsi d acqua, che abbiamo l obbligo di migliorare: dobbiamo effettuare interventi di rinaturazione che garantiscano anche più spazio per la laminazione delle piene ovunque possibile il recupero di aree naturali dovrebbe essere preferito alle casse d espansione (che costituiscono ulteriore artificializzazione del territorio)

33 COSA FARE ORA? 3. Sviluppare strumenti finanziari adeguati per compensare gli agricoltori per il servizio ambientale svolto; le aree esondabili oggi residue sono perlopiù agricole, senza la collaborazione del mondo agricolo non sarà possibile migliorare la situazione

34 COSA FARE ORA? 4. Prima di costruire nuove opere (e anche per decidere quali delle opere esistenti ha senso mantenere) effettuare anche un analisi dei costi e benefici, per valutare se davvero conviene (se i costi superano i benefici/danni evitati, adottando un periodo di analisi sufficientemente lungo); se decido di costruire un opera, es. un argine, poi devo garantire (per decenni o secoli) la sua manutenzione!

35 dove/quando conviene?

36 dove/quando conviene?

37 COSA FARE ORA? 5. Dove possibile delocalizzare i beni a rischio invece di proteggerli aumentando il rischio a valle!

38 Delocalizzare edifici in aree a rischio

39 Spostare, dove possibile e conveniente, le infrastrutture viarie per lasciare più spazio al fiume (e non viceversa)

40 COSA FARE ORA? 6. Rimuovere/ricostruire opere interferenti (ponti, tombature, ecc.)

41 COSA FARE ORA? 7. Sfatiamo i luoghi comuni, es. che le escavazioni nei letti dei fiumi e la rimozione della vegetazione sono necessari. Nella maggior parte dei casi è vero l esatto contrario!

42 COSA FARE ORA? 8. Gestire meglio il rischio residuo, che è ineliminabile! Comunicazione: smettiamola di dire alla popolazione ti ho messo in sicurezza! Informiamo meglio la popolazione sul rischio e su come affrontare le calamità Riduciamo la vulnerabilità degli edifici all inondazione Investiamo di più nei sistemi di previsione e allerta, nel coordinamento dei piani di emergenza

43 In queste azioni tutti hanno il proprio ruolo specifico e fondamentale da giocare: cittadini amministratori locali governo ricercatori professionisti agricoltori comitati locali associazioni...

44 LA MITIGAZIONE DEL RISCHIO IDROGEOLOGICO, INTERVENTI E POLITICHE LOCALI A CONFRONTO Vicenza, 12 novembre 2011 Grazie per l attenzione Andrea Goltara Centro Italiano per la Riqualificazione Fluviale Viale Garibaldi 44/a MESTRE (VE) Tel (+39) Web: a.goltara@cirf.org

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