A) PRESENTAZIONE DEL PROGETTO CHE SI INTENDE SUPPORTARE
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- Lucio Molteni
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1 SCHEDA (C1) SERVIZI A SUPPORTO DELLA PROGETTAZIONE SOCIALE, DI PROGETTI DI SVILUPPO O DI PROGETTI DI RILEVANZA SOVRA-PROVINCIALE CENTRO DI SERVIZI DI RAVENNA PROGETTO: N. 3 Volontariato culturale e solidale A) PRESENTAZIONE DEL PROGETTO CHE SI INTENDE SUPPORTARE TIPOLOGIA DEL PROGETTO CHE SI INTENDE SUPPORTARE barrare la casella di riferimento x progettazione sociale progetto di sviluppo progetto di rilevanza sovra -provinciale 1) CONTESTO, AMBITO, ANALISI E MOTIVAZIONI RELATIVI AL PROGETTO Il punto di partenza con cui le associazioni promotrici hanno dato avvio al progetto è una riflessione sul mondo moderno: notano, come fenomeno diffuso e poco positivo, la presenza di una certa frattura fra spettacolo e cultura, da una parte, ed attività legate all universo del volontariato dall altra, indebolendo le attività e le motivazioni che portano alla responsabilizzazione individuale nei confronti della società. In particolare, i messaggi che gli spettatori possono evincere da molti intrattenimenti mediatici mirano ad amplificare l importanza dell individualismo e della propria realizzazione secondo un modello competitivo, che va a discapito dell attenzione alla situazione dei meno fortunati. Spesso gli spettacoli che ci vengono proposti sono una esasperata legittimazione del lusso sfrenato o del divertimento senza programmazione del futuro, una sorta di apologia della logica del tutto e subito. In questo contesto sono proposti intrattenimenti privilegiati dal punto di vista della forma e a discapito del contenuto, concepito spesso come qualcosa di secondario, tanto che sembra naturale dover ricorrere spesso ad effetti speciali per cui l importante è il finale a sorpresa, l essere fuori dalle righe, non interessa l aderenza alla realtà. Tale banalizzazione, unita a ritmi di vita sempre più pressanti e frenetici, porta il cittadino ad interrogarsi sempre meno sulla situazione reale della sua vita e di quella di chi, per motivi sociali, culturali, economici o geopolitici, vive in condizioni peggiori delle sue. Si punta sempre ad ottenere di più, senza soffermarsi a pensare che la vita non è infinita, per cui, per ogni cosa ottenuta, se ne perdono, inevitabilmente, mille altre. Il dato da sottolineare è l azione di condizionamento della visione del mondo attraverso l informazione. La morale, che sembra passare attraverso spettacoli che danno una lettura superficiale della realtà della vita, è che di fronte a situazioni difficili, complesse e di disagio, di fronte a grandi ingiustizie non ci si può fare proprio niente. Questa visione della vita non è solo ingiusta e frutto di un analisi sbagliata della situazione e della realtà dei
2 fatti, ma è il vero ostacolo allo sviluppo di una forma di volontariato consapevole: se si condiziona l opinione pubblica dicendo che le cose sono così perché non ci si può fare niente, non si possono cambiare o perché la natura umana è malvagia, colui che riceve l informazione percepisce come inutile, velleitaria, ogni forma di volontariato. Contro la banalizzazione del concetto di vita, sia della propria che degli altri, e a favore del rispetto della vita si pone la cultura della tolleranza e del rispetto dei valori di tutti, principio cardine sul quale muoversi. Su questo versante si esprimono le associazioni di volontariato, soprattutto quelle che si occupano di migliorare la condizione di vita di persone in difficoltà, vulnerabili e, spesso, emarginate. Queste associazioni hanno bisogno di reperire mezzi con cui implementare i propri progetti e realizzare i propri obiettivi a breve ed a lungo termine. Avvicinare gli spettacoli culturali al mondo del volontariato significa anche, in questa ottica, dare un altra, e meno pessimistica, visione della realtà, basata sulle possibilità concrete di ognuno, poiché la cultura del volontariato si basa sull idea che l umanità condivide valori essenziali, fra cui il rispetto della vita umana in ogni sua forma. In un mondo in cui sembrano regnare egoismo e insensibilità, si può aver paura di rimanere frustrati tentando una lotta contro i mulini a vento della povertà e dell ingiustizia. Per cercare di dare possibilità concrete al volontariato sono state tentate delle occasioni di incontro fra mondo dello spettacolo e grandi cause umanitarie: sia a livello nazionale che locale, assistiamo all organizzazione di numerose iniziative che cercano di avvicinare la cultura alla solidarietà tramite la realizzazione di spettacoli con incasso devoluto in beneficenza, che, però, il pubblico non vede positivamente, poiché i proventi degli spettacoli solo per una piccola parte vengono realmente devoluti in beneficenza, a causa delle forti spese di gestione. La sfida locale è quella di sfatare tale prassi, contenendo al massimo le spese di gestione e comunicando immediatamente gli importi devoluti. In ambito locale, a Lugo, venticinque volontari hanno creato la Compagnia delle Favole che si riunisce settimanalmente per portare in scena opere teatrali dedicate al pubblico dei bambini di ogni età: sono favole per bambini che piacciono anche ai genitori. Nell arco di alcuni anni si sono affermati come Compagnia Stabile del Teatro S.Rocco di Lugo. A Ravenna il circolo G. Gondoni ha riunito sotto la sigla I Sogn attori un gruppo di attori, cantanti, musicisti e ballerini, che mettono in scena rivisitazioni eccellenti di musical famosi. Il Csv ha ritenuto opportuno di mettere in rete queste due esperienze, simili nelle motivazioni e nello spirito: sostenere il volontariato culturale che le anima e mettere a disposizione le loro capacità nella realizzazione di alcuni spettacoli di beneficenza. Il progetto 2006 dell associazione Compagnia delle favole ha inoltre l ambizione di entrare a far parte del programma scolastico di tutte le scuole elementari e dell infanzia del Comune di Lugo. I suoi 25 volontari si impegneranno a fianco degli insegnanti disponibili, una volta scelta la Fiabopera, a raccontarne il testo e ad ascoltare i suggerimenti che i bambini sapranno esprimere. Nella parte progettuale dedicata all associazione G. Gondoni ed al suo gruppo teatrale I Sogn attori, al
3 CSV viene chiesto un supporto logistico attraverso la locazione di locali idonei per svolgervi le prove. 2) SOGGETTI promotori: La Compagnia delle Favole di Lugo, i Sognatori del circolo G. Gondoni di Ravenna, le associazioni Volontari di S. Rocco e Ceis Progetto Uomo di Ravenna. destinatari /beneficiari: volontari delle associazioni culturali che si occupano di mettere in scena gli spettacoli, OdV beneficiarie dei contributi delle serate di spettacolo, in primo luogo il CeIS di Ravenna. altri soggetti coinvolti: Comune di Ravenna e Comune di Lugo per la concessione di teatri in cui organizzare gli spettacoli. B) SERVIZI A SUPPORTO DEL PROGETTO 3) OBIETTIVO GENERALE DEL SUPPORTO Il supporto mira alla valorizzazione del volontariato culturale di alcune associazioni impegnate nell allestimento di spettacoli ed all implementazione di una rete di fattiva collaborazione fra queste e altre che si occupano di rendere sensibile l opinione pubblica sui temi della solidarietà e dell impegno verso persone emarginate. 4) ORGANIZZAZIONE A SUPPORTO DEL PROGETTO Il supporto organizzativo e gestionale che il Csv predispone per tutti i progetti di rete, di sviluppo e sovraprovinciale prevede l impegno professionale del responsabile dell Area Progettualità sociale (dipendente primo livello contratto del commercio full time), e di tre coordinatori con contratto di collaborazione a progetto, con quantità dell impegno ancora da definire. Questa struttura piuttosto agile svolge il complesso delle azioni necessarie alla progettazione del supporto del Csv, il coordinamento, la documentazione del progetto ed una parte della valutazione. Progettazione. Nel percorso per la programmazione annuale il Responsabile d Area ed un progettista guidano i gruppi di discussione da cui nascono le reti di progetto, raccolgono le idee progettuali ancora grezze, propongono e promuovono nuove collaborazioni oltre a quelle ipotizzate originariamente, favoriscono e moderano il confronto fra le associazioni ed i partner già coinvolti sui contenuti del progetto di rete/sviluppo e sulle relative azioni. Scrivono la scheda progettuale per il Co.ge. Coordinamento. Il coordinatore di progetto ha mansioni di tessitura di relazioni positive fra i vari soggetti coinvolti nell iniziativa, coordinamento e motivazione dei volontari impegnati, ricerca e prima formazione di nuovi volontari (attenzione presente in ogni progetto, anche quelli privi di specifiche azioni di people raising), convocazione e verbalizzazione degli incontri di preparazione e verifica delle azioni, supporto generale ai volontari nell esecuzione delle azioni, primo controllo di gestione di tutte le fasi del progetto. La figura professionale del coordinatore sa anche mediare eventuali conflitti che possono sempre insorgere fra persone o associazioni; garantisce la continuità del progetto ed è il primo responsabile della traduzione degli obiettivi del gruppo in azioni concrete; tiene i rapporti con tutti i servizi del Csv.
4 Documentazione. Una delibera del Consiglio Direttivo del 2000 istituisce per ogni progetto il quadernoprogetto, cioè rende obbligatorio uno strumento di raccolta ordinata dei documenti inerenti al progetto in tutti i suoi momenti: scheda inviata al Co.ge, comunicazione di approvazione, comunicazione di avvio spedita alle associazioni proponenti, convocazioni delle riunioni, piano esecutivo comprendente il dettaglio delle azioni, copia dei contratti, delle ricevute, delle fatture, dei materiali promozionali prodotti, ecc. Il quadernoprogetto è curato dal coordinatore di progetto, con la supervisione del responsabile d Area. Possono consultare liberamente i libri-progetto i membri del Consiglio Direttivo (possono in tal modo farsi rapidamente un idea dell andamento del progetto), i Revisori che se ne servono per reperire rapidamente i documenti amministrativi in sede di revisione periodica, l operatore amministrativo che prima di effettuare un pagamento relativo alle azioni di un progetto effettua un controllo incrociato di pertinenza con l ultimo piano esecutivo concordato fra le associazioni e conservato nel quaderno. Valutazione. Lo staff dei collaboratori dell Area progettualità sociale promuove e coordina i momenti di valutazione del progetto e del supporto del Csv al progetto, come meglio descritti al paragrafo c). 5) AZIONI TIPOLOGIA DI ATTIVITÀ PREVISTE consulenza X promozione formazione ricerca informazione documentazione progettazione tecnico - logistici 5.1. AZIONE 1 CONSULENZA obiettivi specifici: a) Lugo l associazione Compagnie delle Favole intende avvicinare i bambini delle scuole elementari e dell infanzia all opera lirica. Porterà in scena una favola tratta dal libretto di un opera conosciuta, ma che non è stata ancora definitivamente individuata. b) Ravenna l associazione G. Gondoni intende, con i volontari del Gruppo teatrale I Sogn attori, costruire uno spettacolo musicale dal titolo: Tango y musical. destinatari: diretti: i volontari attori delle associazioni coinvolte; indiretti: bambini, insegnanti, genitori delle scuole coinvolte; tutti i cittadini che assisteranno ai due spettacoli; beneficiari finali le associazioni di volontariato a cui sarà devoluta la somma raccolta in occasione delle varie rappresentazioni; modalità di erogazione e di accesso del servizio: a) insieme ai volontari un consulente traduce il libretto dell opera lirica in una favola adeguandone il linguaggio a quello dei bambini, mantenendo inalterato il significato dell opera stessa; con la stessa modalità il consulente musicale adatterà le arie dell opera lirica in un testo musicale che accompagnerà la rappresentazione conservando, per i bambini, il filo conduttore musicale da memorizzare; b) una volta individuata l odv destinataria della raccolta fondi, il CSV provvederà ad organizzare una appropriata campagna di promozione.
5 tipologia dei prodotti previsti:a) il prodotto principale è, ovviamente, lo spettacolo prodotto dai volontari; anche i bambini però, insieme ai loro insegnanti, creeranno disegni, manufatti, racconti sia durante il percorso di avvicinamento all opera lirica, sia alla fine della rappresentazione in teatro della Fiabopera ; b) anche in questo caso il prodotto finale è lo spettacolo preparato e portato in scena dai 25 volontari del gruppo I Sogn attori di Ravenna. Altri prodotti saranno i materiali pubblicitari per promuovere lo spettacolo. risultati attesi: a) la rappresentazione della favola costruita dall opera lirica potrebbe coincidere con la rappresentazione dell opera lirica vera e propria nel Teatro Rossini di Lugo. In questo caso, per il quale sta lavorando l assessore comunale alla cultura, i veri cantanti lirici animeranno anche l incontro con i bambini. Un incontro, comunque, si farà in occasione della performance degli attori volontari, articolato in gruppi di lavoro, nei quali tutti i bambini sono invitati a produrre un oggetto (racconto, disegno, ecc.) che leghi l opera/favola appena ascoltata all emozione che ne hanno provato, ancorandola così nella loro memoria. Il percorso effettuato avrà contribuito a migliorare la cultura musicale degli 800/1000 alunni coinvolti e delle loro famiglie. b) la rappresentazione dello spettacolo musicale, se sostenuta da una efficace promozione pubblicitaria e se svolta come una prima cittadina può far affluire un numero importante di spettatori (che in altre occasioni sono stati oltre 1000), tale da consentire un cospicuo finanziamento all associazione di volontariato destinataria. tipologia delle risorse umane impiegate e loro ruolo: a) l associazione Compagnia delle favole utilizza 25 volontari che costruiranno e animeranno lo spettacolo; sarà utilizzata la consulenza di uno scrittore, peraltro necessariamente esperto nel linguaggio dei bambini, per riassumere il libretto operistico e ri-trasformarlo in una favola; un esperto di musica che estragga il senso più intimo dell opera lirica prescelta e ne riproponga i pezzi e le arie più significative in chiave di commento alla favola rappresentata. b) i volontari del Gruppo Teatrale I Sogn attori sono 25; per la promozione dello spettacolo saranno coinvolti anche i volontari dell OdV destinataria dei fondi. attività di supporto: per entrambe le azioni progettuali il Csv contribuirà alla promozione, alla pubblicità e alla vendita dei biglietti; a Lugo il Distretto Scolastico attiverà le scuole elementari e dell infanzia; l Amministrazione Comunale di Lugo metterà a disposizione il Teatro cittadino; e la Fondazione Flaminia di Ravenna il Teatro Rasi. Nel caso dei Sogn attori i locali per le prove dei volontari vengono messi a disposizione dal CSV. connessione con altri settori, Centri di servizio, altri soggetti: l associazione Compagnia delle favole sta avviando contatti per rappresentare la sua Fiabopera nei teatri di altre città vicine, a cominciare da Ravenna, mentre il Gruppo Teatrale I Sogn attori porterà il suo spettacolo a sostegno di altre raccolte fondi come già ha fatto per Telethon.
6 C) VALUTAZIONE 6) SOGGETTI, MODALITA E STRUMENTI DELLA VALUTAZIONE Obiettivo principale della valutazione è la raccolta di dati, di opinioni e considerazioni dei volontari e/o di testimoni privilegiati che hanno concorso a realizzare il progetto, utili per l eventuale ri-progettazione. In particolare, l interesse del Csv e delle Odv promotrici del progetto sarà quello di monitorare il PROCESSO di realizzazione delle singole azioni progettuali ed il SUPPORTO fornito dal Csv al fine di: A) valutare le procedure di partecipazione dei volontari nella progettazione e nella realizzazione delle singole azioni progettuali; B) valutare il raggiungimento degli obiettivi prefissati, analizzando gli elementi che hanno favorito oppure ostacolato l azione progettuale; C) valutare l impatto e le ricadute dell azione progettuale sulle odv promotrici del progetto per quanto riguarda le relazioni con altre odv e altri soggetti pubblici o del Terzo Settore, le competenze maturate, la coesione interna all Associazione, ecc. D) valutare l impatto sui destinatari finali analizzando l utilità ed i cambiamenti prodotti dall azione progettuale nei loro confronti. Il Csv ha deciso di dedicare all attività di valutazione dei progetti il lavoro di un apposita figura professionale: un collaboratore del Centro ha, infatti, seguito il corso di formazione dedicato allo studio dello strumento di valutazione dei progetti sociali predisposto dall Iress. Questo operatore, che collaborerà con il responsabile dell Area Progettualità sociale del Csv, appronterà e proporrà alle Odv promotrici del progetto il Questionario di valutazione dei progetti sociali predisposto dall Iress. L avvio della procedura di valutazione, la discussione dei dati raccolti, le considerazioni finali saranno sempre discusse congiuntamente fra il Responsabile della Progettazione Sociale, l esperto della valutazione, il coordinatore del Progetto, i volontari delle odv promotrici. Ulteriori strumenti di valutazione del progetto possono essere concordati in itinere con le associazioni coinvolte nel progetto stesso.
A) PRESENTAZIONE DEL PROGETTO CHE SI INTENDE SUPPORTARE
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