CAPITOLO I I beni pubblici

Transcript

1 Indice Parte I CAPITOLO I I beni pubblici Se z i o n e I. I t e m i I beni pubblici: caratteri generali I beni demaniali I beni patrimoniali indisponibili Segue. Il denaro tra patrimonio indisponibile e disponibile I beni disponibili L espropriabilità per pubblica utilità dei beni pubblici demaniali e patrimoniali indisponibili La tutela dei beni pubblici Beni pubblici e beni comuni nell elaborazione della più recente giurisprudenza Il caso delle valli da pesca della laguna di Venezia Il demanio pubblico secundum Constitutionem I beni comuni, de iure condendo, tra dottrina e giurisprudenza di Cassazione Gli usi civici e la tutela della proprietà collettiva Conclusioni Se z i o n e II. La g i u r i s p ru d e n z a Cass. civ., sez. un., 14 febbraio 2011, n completa la disciplina codicistica dei beni pubblici, coniando la categoria dei c.d. beni comuni Cass. civ., sez. III, 28 settembre 2011, n individua nei diritti di uso civico l ultimo baluardo della proprietà collettiva... 26

2 VI CAPITOLO II L edilizia Se z i o n e I. I t e m i Premessa I titoli abilitativi e l attività edilizia libera L abusivismo e la sanatoria edilizia Segue. Tutela del terzo e meccanismi processuali in materia di sanatoria edilizia I profili problematici affrontati dalla decisione TAR Lecce, n. 143/ Il silenzio in materia edilizia: l art. 36 co. 3 T.U.Ed Tesi dell inerzia della P.A. come silenzio con valore fattuale Tesi della configurazione attizia dell inerzia della P.a La sentenza del TAR Lecce, sez. III, n La segnalazione certificata di inizio attività Dalla d.i.a. alla s.c.i.a I precedenti normativi L avvento della segnalazione certificata d inizio attività La s.c.i.a.: i tratti caratterizzanti Le cadenze procedimentali dell istituto: l avvio dell iter L istruttoria La conclusione del procedimento L autotutela della P.A La latitudine applicativa della disciplina: in particolare, il settore edilizio La natura giuridica dell istituto e le sue ripercussioni in materia di tutela giurisdizionale Il legislatore prende posizione in materia di tutela dei terzi lesi dalla s.c.i.a La posizione dell Adunanza Plenaria n. 15/ Il modello di tutela recepito dal legislatore: analogie e differenze rispetto a quello ipotizzato dalla Plenaria Profili di incompatibilità della disciplina legislativa con l art. 113 Cost Segue. la tesi che ne ipotizza il superamento riconoscendo al terzo l azione risarcitoria Possibilità di una interpretazione costituzionalmente orientata Sezione II. La giurisprudenza Tar Puglia Lecce, sez. III, 25 gennaio 2012, n. 143 fa il punto

3 VII sugli strumenti di tutela azionabili a fronte dell inerzia della P.A. a seguito di istanza di permesso di costruire in sanatoria Cons. Stato, ad. plen. 29 luglio 2011, n. 15 fa il punto sulla natura della d.i.a./s.c.i.a. e sulle relative tecniche di tutela CAPITOLO III Le espropriazioni per pubblica utilità Se z i o n e I. I t e m i Premessa: l espropriazione tra normativa nazionale e convenzioni internazionali Una forma di espropriazione anomala : la c.d. espropriazione di valore Segue. La reiterazione dei vincoli preordinati all esproprio e l obbligo di indennizzo La sentenza Reiterazione dei vincoli e loro indennizzabilità Le problematiche affrontate dal Consiglio L onere motivazionale della reiterazione del vincolo L obbligo di indennizzo e di accantonamento delle somme Le conseguenze del nuovo principio sul piano dell intensità del sindacato giurisdizionale Segue. La portata degli effetti dell annullamento Segue. Il nodo dei criteri di determinazione delle somme da accantonare Riflessioni conclusive L obbligo di indennizzo: il serio ristoro del sacrificio imposto al privato La determinazione dell indennità di esproprio L indennizzo da espropriazione delle aree edificabili Le origini della disciplina vigente L attuale disciplina sull espropriazione per pubblica utilità Il regime transitorio per l indennità di espropriazione delle aree edificabili a seguito della sentenza Corte Cost. n. 348/2007 e della L. 244/ La riduzione del 25% dell indennità per le espropriazioni caratterizzate da finalità di riforma economico-sociale Il superamento della questione ICI L indennizzo da esproprio per le aree non edificabili Gli effetti della sentenza Corte Cost. n. 181/2011 sui procedimenti e sui giudizi in corso

4 VIII 7.2. Gli accordi bonari stipulati prima della sentenza n. 181/ Le questioni aperte Quali disposizioni di legge definiscono l indennità, considerando l abrogazione dell art. 39 L. n. 2359/1865? Quale indennità per le aree inedificabili utilizzate o utilizzabili per fini diversi dalla coltivazione? Permane l indennità aggiuntiva per coltivazione diretta? Quale regime per gli incentivi intesi ad agevolare la cessione bonaria dei terreni non edificabili? Conclusioni: l attuale disciplina sulla quantificazione dell indennità di espropriazione L acquisto in capo alla P.A. del bene illegittimamente espropriato L acquisizione sanante e le censure di incostituzionalità L utilizzazione senza titolo di un bene per scopi di interesse pubblico ex art. 42-bis La giurisprudenza scandaglia l art. 42-bis T.U.Espr. sancendone la conformità alla Costituzione ed alla CEDU Se z i o n e II. La g i u r i s p ru d e n z a Cons. Stato, sez. IV, 07 giugno 2012, n ribadisce l obbligo di corrispondere l indennizzo al proprietario attinto dalla reiterazione di un vincolo a contenuto espropriativo Corte Cost., 10 giugno 2011, n. 181 dichiara l illegittimità costituzionale del VAM Trib. Sup. Acque pubbl., 14 marzo 2012, n. 44 afferma la piena compatibilità dell art. 42-bis T.U.Espr. con i principi CEDU Cons. Stato, sez. VI, 16 marzo 2012, n ribadisce la piena compatibilità convenzionale della nuova utilizzazione senza titolo di un bene per scopi di interesse pubblico Parte II CAPITOLO I Le autorità indipendenti Se z i o n e I. I t e m i Caratteri generali Genesi delle Autorità amministrative indipendenti Peculiarità delle Autorità indipendenti La copertura costituzionale Natura giuridica delle Authorities Autorità indipendenti e tutela giurisdizionale: profili generali

5 IX 6.1. Il riparto di giurisdizione ed il rito Il ricorso giurisdizionale dell Autorità garante della concorrenza e del mercato (art. 21-bis L. n. 287/1990) e la legittimazione a ricorrere delle autorità indipendenti Il fondamento della legittimazione al ricorso dell AGCM La tesi del ricorso diretto a tutelare una situazione giuridica qualificata e differenziata La tesi della giurisdizione di diritto oggettivo La soluzione preferibile: la concorrenza come bene della vita giuridicamente rilevante, ma normalmente adespota, che il legislatore soggettivizza in capo all AGCM I dubbi di legittimità costituzionale e il loro superamento L interesse al ricorso e le vicende che, nel corso del giudizio, possono determinare l improcedibilità per cessazione della materia del contendere o sopravvenuta carenza di interesse La sollecitazione del potere di azione da parte dei privati interessati La questione dell autonoma impugnabilità del parere L oggetto del ricorso e il termine per ricorrere La possibilità di proporre direttamente ricorso, anche senza il parere La legittimazione passiva Il patrocinio dell Avvocatura dello Stato I rapporti tra le Authorities: i confini di competenza di AGCOM e Antitrust La posizione della Plenaria Le implicazioni teoriche della soluzione adottata dal Consiglio Il nodo centrale della pronuncia: il principio di specialità Riflessioni conclusive Se z i o n e II. La g i u r i s p ru d e n z a Cons. Stato, ad. plen., 11 maggio 2012, n. 11 disegna i confini di competenza di AGCOM e Antitrust CAPITOLO II Servizi pubblici e affidamento in house: la nuova disciplina dopo la pronuncia della Consulta 20 luglio 2012, n. 199 e il recentissimo D.L. Sviluppo-bis del 18 ottobre 2012, n. 179 Se z i o n e I. I t e m i

6 X 1. Premessa I servizi pubblici degli enti locali dopo la riforma del Titolo V della Costituzione Servizi pubblici locali di rilevanza economica e privi di rilevanza economica Lo statuto dei servizi di rilievo economico L in house providing Segue. L in house è una regola o un eccezione? La lunga evoluzione del quadro normativo, dall art. 23-bis D.L. 112/2008 al decreto legge Sviluppo-bis del 18 ottobre 2012, n La sentenza della Consulta 20 luglio 2012, n I nodi sciolti dalla Corte Identificazione dell intento referendario Carattere negativo del vincolo referendario Le attribuzioni regionali I problemi aperti Il D.L. Sviluppo-bis del 18 ottobre 2012, n Le nuove norme: obbligo di motivazione e trasparenza Termine certo per gli affidamenti in atto Le gare d ambito L eccezione delle società quotate Conclusioni Sezione II. La giurisprudenza Corte Cost., 20 luglio 2012, n. 199 dichiara l incostituzionalità della disciplina sull in house Tracce