CARTA DEI SERVIZI CENTRO DIURNO DISABILI ARCOMADIA

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1 Città di Vigevano ASSESSORATO SERVIZI EDUCATIVI E POLITICHE GIOVANILI Anno 2009 CARTA DEI SERVIZI CENTRO DIURNO DISABILI ARCOMADIA C.D.D. Arcomadia - Tel./fax

2 CARTA DEI SERVIZI CENTRO DIURNO DISABILI ARCOMADIA FINALITÀ Il C.D.D. non vuole essere un luogo di chiusura, di stasi, dove tutto si svolge all interno delle mura, come un microcosmo nascosto dal resto del mondo. La nostra idea di C.D.D. prevede invece una forte apertura verso l esterno, verso la rete sociale, in un modo semplice e naturale, attraverso lo sport, l informazione e i legami con altre strutture legate al sociale. Il C.D.D. è un luogo bello, l ambiente familiare ed accogliente, dove le persone che ci vivono per molta parte della giornata devono trovarsi bene. Per quanto riguarda l attenzione alle persone, gli obiettivi educativi sono ben determinati, e l azione educativa focalizzata e precisa. Gli obiettivi e i miglioramenti ottenuti, sia piccoli che grandi, saranno costantemente monitorati. Il C.D.D. in sintesi è un luogo di vita e di lavoro, in un ambiente aperto e accogliente. Il pulmino che è a disposizione ogni giorno, consente un agevole spostamento in altre strutture, sportive o ludiche che siano e favorirà la presenza di Arcomadia in città. Le famiglie sono un punto importante e una risorsa per il Centro, attraverso il loro coinvolgimento nella programmazione e il gruppo di auto aiuto che è attivo. Uno psicologo supervisore è a disposizione degli operatori per prevenire il burn-out e per tutti gli altri problemi relazionali che potranno venire a crearsi. 2

3 IL COORDINAMENTO La figura del Coordinatore, assume particolare importanza per la gestione e il buon funzionamento di tutte le attività interne al C.D.D.. Essenzialmente il Coordinatore risponde dell intera programmazione educativa delle attività del Centro ed è suo compito comunicare mensilmente e per iscritto all Amministrazione Comunale, il resoconto delle attività svolte e l andamento dei servizi. Il Coordinatore partecipa ai momenti collegiali dell equipe educativa, dove collabora alla definizione delle strategie e alle modalità di intervento. Nel contempo agisce come stimolo per la ricerca ed il miglioramento dei servizi. Gli incontri sono il momento in cui si procede anche alla verifica qualitativa delle attività poste in essere. E compito del Coordinatore verificare anche i risultati quantitativi ed aggiornarli mensilmente. Il Coordinatore cura l organizzazione gestionale dei servizi, garantendo la propria presenza continuativa presso il Centro. Inoltre il Coordinatore: Interagisce con tutti gli operatori presenti all interno del Centro Arcomadia. Costruisce e mantiene la rete di connessione con tutti i Servizi che si occupano di disabilità sul territorio di Vigevano. Comunica mensilmente e per iscritto la registrazione delle presenze giornaliere degli utenti al Centro. Registra le presenze degli educatori e le comunica all Amministrazione Comunale. Gestisce infine, l organizzazione e lo svolgimento della formazione interna degli educatori, in collaborazione con il Supervisore. Coordinatore attuale: Sig.ra Emanuela Boffini 3

4 LA PROGRAMMAZIONE Alla programmazione delle attività all interno del C.D.D. Arcomadia viene data un importanza fondamentale. La chiarificazione degli obiettivi di lavoro per ciascun utente e la loro conoscenza da parte degli educatori è la base dell impostazione dell intervento educativo. La programmazione individuale: è un ambito gestito in forma individuale dall educatore e rappresenta un momento per aggiornare le cartelle, riordinare il materiale di osservazioni (schede di valutazione, grafici) e per preparare l occorrente per le sedute individuali. Programmazione in piccolo gruppo: è un momento che vede coinvolti gli educatori del gruppo e il coordinatore. Le funzioni programmatorie che assolve sono: la discussione del Piano Assistenziale Individualizzato di ogni singolo utente; verificare periodicamente l andamento del P.A.I. e apportarne eventuali rettifiche e aggiornamenti; valutare e decidere in merito ai problemi gestionali, educativi che sono propri del gruppo. Programmazione plenaria: si tratta della riunione che vede insieme tutta l équipe del C.D.D. con il coordinatore. In questa sede vengono presi in esame gli aspetti generali del Servizio, problemi di ordine educativo che investono tutto il Centro; argomenti di carattere tecnico che hanno rilevanza per tutti gli educatori. 4

5 IL LAVORO IN GRUPPI OMOGENEI L organizzazione delle attività di norma è pensata per gruppi omogenei per abilità e per relazioni interpersonali. Una volta individuato il gruppo omogeneo, si passa alla costruzione di un modulo educativo efficace attraverso l evidenziazione dei principali temi educativi e le aree di contenuto prioritarie all interno del gruppo. Una volta chiariti gli assi intorno ai quali si sviluppa l intervento, è possibile razionalizzare e focalizzare le risorse e il lavoro educativo. I temi sono quelli in cui si concentrano le principali attività, che sono a loro volta definite dai bisogni educativi individuati come prioritari all interno del profilo funzionale individuale e dal Piano Assistenziale Individualizzato. L omogeneità dell utenza viene privilegiata per garantire una corretta pratica gestionale. A fronte di profili individuali troppo diversi non è sempre possibile individuare denominatori comuni che compongono i principali temi educativi. Una volta individuate le aree prioritarie di intervento, per la costruzione di un modulo gestionale è necessario definire una divisione del lavoro in base all utenza. LA FINALITA DELLE ATTIVITA EDUCATIVE Il progetto nelle attività nel Centro Arcomadia è stato concepito riflettendo sulla poliedricità dei problemi presentati dai soggetti disabili e sugli interventi riabilitativi a loro rivolti. La disabilità psicofisica determina compromissioni che coinvolgono diverse aree della persona colpita: psicomotoria, sensoriale, dell autonomia personale, del linguaggio, della socializzazione; ne risulta uno sviluppo intellettivo ed affettivo bloccato ad un momento più o meno remoto dell infanzia. Tutto questo rende difficile la presa in carico quotidiana della persona disabile e richiede da parte di chi se ne occupa una particolare competenza e sensibilità anche nei confronti della famiglia. 5

6 In presenza di problemi psichici di innesto (autismo, psicosi) si assiste a modalità relazionali perturbate, alla notevole difficoltà nella comprensione delle situazioni e nel riconoscimento dei propri stati emotivi. Queste condizioni richiedono un particolare impegno da parte degli educatori per facilitare l inserimento nel contesto sociale, al fine di vivere positivamente il rapporto con gli altri. Si fa qui riferimento a comportamenti sociali problematici (quali: aggressività, iperattività, atonia, estremo ritiro...) che si riflettono anche sull apprendimento del soggetto per la loro pervasività, rendendo difficile, per chi li segue, l intervento educativo. La riabilitazione viene concepita su misura del singolo ed è rivolta al contenimento ed al superamento delle difficoltà presentate, attraverso lo sfruttamento delle risorse del soggetto ed all integrazione degli interventi (famiglia, istituzioni...). In casi di particolari gravità che possono determinare una compromissione del benessere del gruppo degli utenti, si sperimentano in primo luogo strategie educative individualizzate e tutelanti il soggetto e il gruppo, ricercando costantemente la collaborazione della famiglia e la condivisione da parte di altri servizi di tipo sanitariosociale, che costituiscono la rete intorno al CDD. L équipe educativa deve monitorare costantemente l evoluzione e la fattibilità del progetto educativo. 6

7 ATTIVITÀ SPECIFICHE DI RIABILITAZIONE COMPRESE NELLA RETTA Il CDD offre le seguenti attività specifiche di riabilitazione senza oneri a carico delle famiglie: Attività di riabilitazione natatoria, Riabilitazione equestre, Consulenza Fisiatrica su richiesta; Interventi di psicomotricità, Supporto psicologico agli utenti e ai loro familiari; Servizio di riabilitazione equestre, Pet therapy Danzamovimentoterapia Le ore settimanali vengono modulate in relazione al programma annuale di lavoro. ATTIVITA NON COMPRESE NELLA RETTA Vacanza estiva Il Centro offre la possibilità di usufruire di una vacanza estiva della durata di una settimana di solito nel periodo di fine giugno. Alle famiglie è richiesto di contribuire alla spesa pagando il soggiorno in Hotel ed il trasporto. 7

8 MODALITÀ DI ACCESSO e DIMISSIONE Le domande di ammissione al CDD vanno inoltrate ai competenti uffici comunali presso il C.R.H. di Vigevano in Via Del Popolo,17. Per informazioni, tel Protocollo di accesso al servizio L ammissione alla frequenza è determinata dal seguente protocollo: a) La famiglia o il tutore o l amministratore o il Servizio competente, deve compilare e presentare su apposito modulo, da ritirare presso la Segreteria del Centro Risorse Handicap, presso la sede del CDD, o online sulla rete civica dell Ente, la domanda di iscrizione al Servizio, completa della necessaria documentazione psico-socio sanitaria e amministrativa richiesta. b) Il Responsabile Comunale del Servizio verifica la disponibilità dei posti e programma conseguentemente il colloquio con le famiglie e con lo psicologo del CRH, al fine di verificare l idoneità e d organizzare i tempi dell eventuale inserimento per l osservazione dell utente c) Verificato l esito positivo del colloquio, viene fissato in accordo con la famiglia un incontro con il Coordinatore del CDD per stabilire un periodo di osservazione dell utente, per una durata di almeno un mese, con una frequenza oraria giornaliera ridotta secondo un progetto personalizzato d) L ammissione definitiva viene decisa dal Responsabile comunale del Servizio sentita l Équipe Educativa del CDD e) In caso di assenza di posti disponibili, l utente rimane in graduatoria d attesa. 8

9 Protocollo di dimissione dal servizio Le dimissioni possono avvenire in qualsiasi momento per volontà scritta dell utente o di chi ne esercita la patria potestà, o su proposta del gestore del Servizio qualora si renda necessario un nuovo e diverso progetto a favore del disabile. Le modalità e i tempi per le dimissioni sono comunque concordate con l Amministrazione Comunale e con le famiglie. La dimissione dalla frequenza può essere richiesta dalla famiglia/tutore/amministratore oppure dal équipe educativa del Centro, come previsto dal regolamento vigente. Tali iter sono determinati dal seguente protocollo: a) In caso di richiesta della famiglia o del tutore o dell amministratore: deve essere presentata specifica richiesta da inoltrare al CDD e alla Segreteria del CRH, indicando tempi, modalità e motivazione della rinuncia. b) In caso di proposta dell équipe educativa del CDD: l Équipe Educativa è tenuta a redigere una dettagliata relazione giustificativa da consegnare al Servizio Comunale competente, ai Servizi Sociali e all ASL, in un ottica di collaborazione e di lavoro di rete. Tale proposta deve essere motivata e documentata con un programma specifico di dimissioni indicante le modalità e i tempi di attuazione da comunicare alla famiglia al tutore o all amministratore. c) La dimissione definitiva viene decisa dal Dirigente del Settore, sentito il Responsabile del Servizio e l équipe Educativa del CDD. comunale del Servizio sentita l Équipe Educativa 9

10 Accoglienza e presa in carico Lo Spazio di Accoglienza rappresenta il primo momento di incontro con la famiglia e la persona disabile e costituisce quindi una funzione di grande interesse per stabilire una relazione significativa e di fiducia tra le parti. L'accoglienza non può essere ridotta a mero momento di routine e di presentazione di ciò che si fa, pena la perdita di una grande occasione per stabilire da subito con la persona disabile un rapporto di collaborazione e fiducia. Avvicinarsi, accogliere ed appartenere sono i tre passaggi dell'ambientamento attraverso i quali, utenti, genitori, educatrici imparano progressivamente a conoscersi, a scambiarsi stili e modalità di comunicazione, a favorire la strutturazione di un contesto nel quale l utente trovi il proprio ambiente buono per crescere. Al CDD le persone disabili ed i loro genitori possano trovare un ambiente rassicurante, stimolante, educativo che li accompagni nel percorso della crescita. Il momento dell'accoglienza è organizzato in modo che siano assicurate le attenzioni, l ascolto delle necessità degli utenti e anche dei loro familiari. Lo spazio dove si terranno le prime attività è ben strutturato, soprattutto per ciò che concerne la relazione e le dinamiche d'incontro. Sono particolarmente curati i momenti di incontro con i genitori. Durante l accoglienza è importante: una buona strutturazione degli spazi saper valorizzare i momenti di routine creare momenti di relazione operatore/disabile documentare ciò che avviene. 10

11 Tempi di inserimento Le attività del CDD Arcomadia si svolgono dalle ore 9.00 alle ore dal lunedì al venerdì per un totale di 35 ore settimanali. L orario parziale, secondo normativa vigente, è da prevedersi per un minimo di 18 ore settimanali. Per salvaguardare l organizzazione del centro e non interferire con lo svolgimento delle attività previste, il part time è autorizzato nella fascia oraria Tale opportunità deve essere richiesta dalla famiglia anticipatamente rispetto all apertura dopo le vacanze estive e comunque entro il mese di settembre di ogni anno, al fine di non interferire con la programmazione delle attività del centro. La possibilità di rientro dell utente alla frequenza a tempo pieno è condizionata dalla disponibilità del posto, comunque vagliata dall équipe educativa. Qualora l utente che frequenta a part time non usufruisse del pasto giornaliero, la retta mensile verrà diminuita del 25%. Personale Il personale operante presso il Centro è in possesso delle qualifiche professionali specificatamente richieste dalla normativa. Ogni operatore del CDD indossa un cartellino di riconoscimento, che riporta nome, cognome, fotografia e qualifica. 11

12 LA GIORNATA TIPO Ore 9.00: apertura del Centro e accoglienza degli utenti con attività ludiche Ore 9.20: cura dell igiene personale Ore 10.00: inizio attività in piccoli gruppi e individuali Ore 12.00: preparazione al pranzo Ore 12.30: pranzo Ore 13.30: attività ludiche e cura dell igiene personale Ore 14.00: inizio attività in piccoli gruppi e individuali Ore 16.00: ritorno a casa 12

13 STRUMENTI DI VERIFICA DELLA QUALITA DEL SERVIZIO Verbali e relazioni Ogni riunione di equipe, prevede la stesura di verbali che possono essere una fonte di monitoraggio delle modalità e delle problematiche di gestione del servizio e relative agli utenti fruitori. La stesura di relazioni viene fatta periodicamente, come report di monitoraggio degli interventi effettuati, in cui viene sottolineata la verifica degli obiettivi educativi ed assistenziali attuati con gli utenti e con i loro familiari. In queste report verrà sottolineato l andamento degli interventi in base al raggiungimento/non raggiungimento totale o parziale degli obiettivi generali e specifici. Questo lavoro sarà fatto attraverso griglie di valutazione come quella nell esempio di seguito. Verrà poi stesa una relazione annuale con la reportistica degli interventi attuati e dei risultati ottenuti nei servizi. Indicatori di verifica mensile e griglie di monitoraggio per la rilevazione quantitativa e qualitativa dei processi Il piano di verifica della qualità viene effettuato attraverso: Rilevazione mensile di dati quantitativi relativi all'utenza afferente; Rilevazione periodica in merito al raggiungimento degli obiettivi proposti; Rilevazione annuale della soddisfazione degli ospiti o delle famiglie: Rilevazione annuale di ulteriori indicatori di soddisfazione dell'utenza e qualità del servizio, raccolta reclami o apprezzamenti. 13

14 Per i singoli progetti educativi attivati sono previste verifiche in itinere, tramite relazione, per verificare la congruenza del progetto educativo con gli obiettivi prefissati. Tali verifiche sono visionabili dalle famiglie, presso la struttura. 14

15 VERIFICA DI ATTUAZIONE DELLE ATTIVITA Questionari di soddisfazione, suggerimenti e lamentele Il CDD Arcomadia ha a sua disposizione questionari di soddisfazione, in cui è possibile anche riportare suggerimenti o lamentele rispetto al lavoro svolto nella struttura: uno rivolto agli operatori, uno ai genitori e uno all amministrazione comunale. I questionari vengono somministrati una volta all anno. La valutazione delle risposte viene svolta nel giro di una settimana e le risposte alle eventuali lamentele o dubbi viene data la settimana dopo. Nel giro di quindici giorni viene quindi data una risposta sia ai genitori, che all Amministrazione comunale che agli operatori. Visite alla struttura Il Centro Arcomadia è una struttura aperta e orientata verso l esterno. E quindi possibile visitare, su appuntamento, il CDD in orari di apertura dalle 9.00 alle I visitatori sono accompagnati dal coordinatore. Tempi e modalità di verifica intermedie delle attività Le verifiche intermedie saranno costituite da: Verifiche numeriche Verifica delle presenze giornaliere degli utenti Verifica delle presenze giornaliere degli operatori Verifiche con le famiglie e gli operatori Incontri mensili con tutte le famiglie Incontri individuali con le singole famiglie Colloqui su richiesta 15

16 Somministrazione di un questionario annuale alle famiglie sulla qualità del servizio e sulla sua utilità; Somministrazione di questionari di soddisfazione agli operatori. Verifiche con l Amministrazione Incontro di verifica mensili con il Responsabile del Servizio Comunale; Somministrazione annuale di un questionario rispetto alla qualità percepita. Modalità di verifiche finali Le verifiche finali saranno costituite da una relazione conclusiva dei risultati raggiunti e delle proposte per la nuova programmazione. 16

17 LA CARTELLA PERSONALE DELL UTENTE Consideriamo la cartella personale dell utente (soggetta alla Legge sulla Privacy) come uno strumento informativo assolutamente necessario per tutta l equipe. 1. Scheda informativa generale a) Dati anagrafici; tessere mediche; medico di base; esenzioni varie; operatori di riferimento con indirizzo e telefono b) Data inserimento nel centro, data dimissione c) Diagnosi neuropsichiatria d) Componenti del nucleo famigliare e) Servizi frequentati f) Servizio di provenienza g) Osservazioni 2. Cartella sanitaria a) anamnesi b) esame obiettivo internistico c) esame obiettivo neurologico d) esami o visite specialistiche effettuate e) terapia farmacologica f) relazioni mediche precedenti 3. Cartella educativa a) Diagnosi funzionale b) Relazioni precedenti relative all utente 17

18 c) Relazioni sull utente effettuate nel Servizio (programmazione, verifica, supervisioni) d) Interventi educativi (obiettivi, metodologia) e) Relazioni relative ad incontri con i famigliari, con altri specialisti e corrispondenza relativa all utente. 18

19 ESEMPIO DI: PIANO ASSISTENZIALE INDIVIDUALIZZATO Il P.A.I. tiene presenti i progetti didattico-educativi, riabilitativi e di socializzazione individualizzati, nonché le forme di integrazione tra attività interne al CDD ed esterne. Nella definizione del P.A.I., gli interventi sono finalizzati alla piena realizzazione delle potenzialità della persona disabile in modo armonico e costante. Detti interventi propositivi vengono, successivamente, integrati tra di loro, in modo da giungere alla redazione conclusiva di un piano educativo che sia correlato alle esigenze della persona disabile. LE AREE D INTERVENTO Componenti cognitive Il lavoro sulle capacità cognitive ha un ruolo molto importante all interno delle attività al Centro. Sono stati individuati dei momenti che permettano a tutti gli utenti di svolgere percorsi individuali. In questa area si pongono in evidenza le capacità pregresse e gli obiettivi ancora da raggiungere Autonomie In questa area vengono evidenziate le potenzialità messe in atto dagli utenti al fine di essere maggiormente autonomi nella gestione della loro quotidianità Comportamenti problema In questa area vengono evidenziati gli atteggiamenti problematici sui quali è possibile lavorare con gli strumenti educativi al fine del raggiungimento degli obiettivi programmati. 19

20 Comunicazione e relazione con gli altri In questa area si sottolineano le capacità degli utenti di condivisione e di relazione con il grande e il piccolo gruppo all interno del Centro. Emotività /affettività Il lavoro sulle emozioni e sull affettività è una componente importante del PAI. Gli educatori aiutano gli utenti a comprendere ed esprimere le proprie emozioni, con un eventuale confronto e ristrutturazione della problematica. Il lavoro sulla motivazione è costante e si sviluppa attraverso le attività proposte. Area psicomotoria e Fisioterapia L area psicomotoria è un veicolo importante per entrare in relazione con tutti gli utenti. Il programma settimanale prevede infatti l attività di fisioterapia, rieducazione equestre e psicomotricità. Ogni attività prevede un programma individuale di lavoro per ogni utente. Fisioterapia Le azioni di quest area vengono svolte attraverso lo studio della diagnosi fisioterapeutica, con la successiva stesura di un programma fisioterapeutico per tutti gli utenti sono inseriti all interno del gruppo di lavoro 20

21 ORGANIGRAMMA DEL PERSONALE C.D.D. ARCOMADIA - Vigevano C.D.D. Arcomadia Assessore Ai Servizi Educativi e Politiche Giovanili Dirigente Amministrativo Responsabile del Servizio Responsabile Servizio Programmazione, gestione e controllo Amministrativo Coordinatore Educatori Esperto in Scienze Motorie Teatroterapista Esperto di pet therapy Fisioterapista Psicomotricista Insegnante di nuoto Tecnico della riabilitazione equestre Medico Infermiera Ausiliari Socio Assistenziali 21

22 CENTRO DIURNO DISABILI: RETTE 2008/2009 C.D.D. Arcomadia CENTRO DIURNO DISABILI " ARCOMADIA" FASCE ISEE Retta mensile 1 fino a 3.900,00 ESENTE Retta mensile Tempo Ridotto senza consumo del pasto (rid. 25%) 2 da 3.900,01 a 5.758,65 36,73 27,55 3 da 5.758,66 a 8.636,30 81,22 60,92 4 da 8.636,31 a ,07 88,07 66,05 5 da ,08 a ,83 100,65 75,49 6 da ,84 a ,60 112,09 84,07 7 da ,61 a ,36 123,54 92,66 8 da ,37 a ,34 136,10 102,08 9 Oltre ,34 295,10 221,33 La retta mensile è comprensiva del Servizio di trasporto collettivo e di mensa. La retta mensile della frequenza a tempo ridotto senza il consumo del pasto è comprensiva del Servizio di trasporto collettivo solo all andata. 22

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