La pianificazione sul rischio sismico in Provincia di Firenze

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1 Mugello La pianificazione sul rischio sismico in Provincia di Firenze 4 giugno 2009 Palazzo Medici Riccardi Emergenza Sismica. Quale strada prendere?

2 CLASSIFICAZIONE SISMICA RT La classificazione sismica attuale della Regione Toscana è approvata con Deliberazione di G.R. del , n Tale delibera recepisce l'ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri n del Zona 2 = Comuni a media sismicità Zona 3S = Comuni che potrebbero andare in zona 3 (a bassa sismicità) ma anche restare nell attuale. In questa zona non viene diminuito il livello di protezione precedente e le costruzioni devono essere progettate e realizzate con le azioni sismiche della zona 2 Zona 3 = Comuni a bassa sismicità La Regione Toscana ha inoltre individuato zone a maggior rischio sismico con deliberazione G.R.T. del , n. 841 per complessivi 81 comuni, nelle quali è massima la priorità per lo svolgimento delle attività di prevenzione sismica previste nei programmi regionali.

3 CLASSIFICAZIONE SISMICA RT

4 INQUADRAMENTO SISMICO Dei dati ottenuti dal Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani (CPTI, 1999), che include i principali terremoti italiani avvenuti dal 416 a.c. al 1997, 46 eventi, di intensità compresa tra IV e IX della scala Mercalli-Cancani-Sieberg (MCS) hanno un epicentro ubicato all interno della Provincia di Firenze. Molti sono i terremoti documentati nell area mugellana, come l evento del 1919, quello del 1542 e del 1597, mentre una abbondante densità di terremoti strumentali viene registrata nel Comune di Firenzuola e nei Comuni adiacenti, una fascia di media intensità tra i Comuni di Montespertoli, San Casciano e Certaldo. Le zone sismogenetiche più rilevanti sono quelle della fascia appenninica, in cui si riscontrano terremoti storici di elevata magnitudo e buona densità di terremoti registrati strumentalmente.

5 EPICENTRI DEI PRINCIPALI TERREMOTI

6 TERREMOTI STORICI IN PROVINCIA DI FIRENZE CON INTENSITA AL VII GRADO Anno Data Epicentro Intensità Note Firenze Sud VII Galeata (FI) VII set Firenze 1463 set Firenze Sud VII giu Scarperia X nov Firenze Sud VII ago Scarperia VII set Scarperia VIII apr Mugello-Firenze VII dic Incisa Val d'arno VIII set San Casciano V. Pesa VIII feb Borgo San Lorenzo VII In questa occasione caddero 1000 o 1500 case e vi furono molte vittime. I maggiori danni si ebbero a Camerata e a Vincigliata. A Firenze crollò la biblioteca del Convento di San Marco..- L'area che fu più colpita si estende fra i torrenti Virginio e Peciola. Molti danni ma nessuna vittima. Scosse di replica il 12 e il set San Casciano V. Pesa VIII Le aree più colpite furono i dintorni di San Casciano, Sant'Andrea in Percussina e Grassina dove si ebbero 5 vittime. Molti edifici furono lesionati a Firenze, dove si staccò e cadde una catena della navata del Duomo. Si registrarono inoltre molte scosse giu B.go S.Lorenzo-Vicchio IX Terremoto molto distruttivo con numerose vittime lug Borgo San Lorenzo VII set Firenzuola VII feb Marradi VII mar San Casciano V. Pesa VII ott Barberino di Mugello VII set Barberino di Mugello VII fonte: Osservatorio Ximeniano di Firenze

7 TERREMOTI DEGLI ULTIMI ANNI SIGNIFICATIVI PER IL NOSTRO TERRITORIO (Appennino Forlivese ) La sequenza sismica compresa tra i comuni di Faenza e Forlì, iniziata il giorno 19 Aprile 2000 con una scossa di magnitudo 3.4 e una intensità all epicentro del IV grado della scala Mercalli, è stata seguita nei giorni successivi da circa 300 scosse di magnitudo superiore a 2.0. Tra queste, 3 hanno superato 4.0 fino ad un massimo di 4.4. La cartina richiama quanto accaduto nella primavera del 2000 con coinvolgimento di una significativa area territoriale. La sequenza di aprile-maggio 2000 nel Faentino-Forlivese, pur nella preoccupazione diffusa di quei giorni a fronte del ripetersi stressante di numerose scosse, nel suo complesso ha prodotto danni generalmente leggeri, classificati di VI grado MCS in due casi (Faenza e Brisighella).

8 TERREMOTI DEGLI ULTIMI ANNI SIGNIFICATIVI PER IL NOSTRO TERRITORIO (Appennino Toscano ) Il 26 novembre 2001 si è verificato un evento sismico nell'appennino Toscano di magnitudo 4.4 preceduto da una scossa di Md=2.9 e seguita da circa 10 scosse, la maggiore delle quali di Md=3.1. L'evento si è verificato nel bacino di Sansepolcro, in un'area sottoposta a deformazione distensiva. L'area è stata interessata da sismicità sia storica che strumentale. Per questo evento il DPC ha dichiarato lo stato di emergenza.

9 TERREMOTI DEGLI ULTIMI ANNI SIGNIFICATIVI PER IL NOSTRO TERRITORIO (Appennino Tosco-Emiliano ) Il 14 settembre 2003 alle ora locale, una scossa di Md 5.0 (Mw 5.3) ha interessato l'appennino Bolognese, con epicentro in un'area compresa fra i comuni di Loiano e Monghidoro. L'evento è stato avvertito in un'area molto vasta, dalla Toscana, alle Marche, in tutta l'emilia Romagna, in Lombardia, in Veneto e in Friuli. Da notare che l epicentro è situato in area considerata non sismica dalla classificazione del Area che poi è stata inserita in 3 categoria dalla succes siva classificazione del 2003.

10 ATTIVITA SISMICA IN TOSCANA NEL 2008 Crisi sismica del Mugello 1-2 marzo 2008

11 LA PIANIFICAZIONE Il rischio sismico, sulla base degli eventi storici e sulla base delle conoscenze acquisite in campo scientifico, rappresenta un rischio non residuale e per questo oggetto di particolare attenzione. Per tale motivo la Provincia di Firenze ha avviato e portato a termine, grazie ad una convenzione con il Dipartimento di Scienze della Terra dell Università degli Studi di Firenze, uno studio sui rischio sismico, contenuto in più ampio studio sui rischi geologici, effettuato analizzando le sue tre componenti: Pericolosità Vulnerabilità Elementi a Rischio

12 LA PIANIFICAZIONE EVENTO ATTESO: Evento sismico di Magnitudo 6.4 in Alto Mugello Fattore di amplificazione per effetti stratigrafici Fattore di amplificazione per effetti topografici

13 LA PIANIFICAZIONE EVENTO ATTESO: EVENTO ATTESO: Evento sismico di Magnitudo 6.4 in Alto Mugello Fattore di amplificazione totale Densità elementi a rischio Edifici e centri abitati (abitazioni, edifici commerciali, scuole, ospedali) Linee di comunicazione (strade, linee ferroviarie, ponti, gallerie) Reti tecnologiche (energia elettrica, acqua, gas) Materiali pericolosi (inquinanti e infiammabili) Patrimonio artistico (chiese, monumenti)

14 LA PIANIFICAZIONE MASSIMO EVENTO ATTESO: Evento sismico di magnitudo 6.4 in Alto Mugello Distribuzione dell Intensità Macrosismica MCS, tenuto conto dei fattori di amplificazione locale e della distribuzione degli elementi a rischio (edifici e centri abitati, linee di comunicazione, reti tecnologiche, materiali pericolosi, patrimonio artistico) [...] I livelli più alti di pericolosità sono ubicati nell area nord-orientale della Provincia, con una probabilità di superamento del 10% in 50 anni (UNIFI Dipartimento Scienze della Terra)

15 SCENARIO IPOTESI DI DANNO intatte danneggiate inagibili crollate Bagno a Ripoli Barberino di Mugello Barberino Val d'elsa Borgo San Lorenzo Calenzano Campi Bisenzio Capraia e Limite Castelfiorentino Cerreto Guidi Certaldo Dicomano Empoli Fiesole Figline Valdarno Firenze Firenzuola Fucecchio Gambassi Terme Greve in Chianti Impruneta Incisa in Val d'arno Lastra a Signa Londa Marradi Montaione Montelupo Fiorentino Montespertoli Palazzuolo sul Senio Pelago Pontassieve Reggello Rignano sull'arno Rufina San Casciano in Val di Pesa San Godenzo San Piero a Sieve Scandicci Scarperia Sesto Fiorentino Signa Tavarnelle Val di Pesa Vaglia Vicchio Vinci Provincia abitazioni

16 ATTIVITA DI PIANIFICAZIONE AREE DI EMERGENZA Aree di ammassamento Soccorritori e risorse Aree di ricovero della popolazione Aree atterraggio strutturate Elisuperfici occasionali Rischio Idrogeologico e Incendi Censimento Invasi con Sbarramento artificiale Rischio Ambientale Accordo di Collaborazione con ARPAT Rischio Sismico Ricerca dispersi sotto macerie con unità cinofile e con strumenti tecnologici Piano Provinciale di Emergenza approvato con Delibera del Consiglio Provinciale n n 8 del 26/01/2006. AGGIORNAMENTO Attualmente in corso di aggiornamento con l adeguamento alle ultime indicazioni normative e con l inserimento delle attività di pianificazione (iniziate a partire dal 2006) concluse e/o in corso di completamento. Rischio Trasporti Piano Emergenza Autostrada A1 Pianificazione interventi di protezione civile in ambito ferroviario. Pianificazione Sanitaria PP.MM.AA. 1 Livello Messa in sicurezza Persone non autosufficienti Gestione delle Salme nei disastri Rischio Incendi Censimento strutture ricettive a rischio AIB

17 LE COMUNICAZIONI Apposita frequenza (UHF), ad esclusivo uso di protezione civile, rilasciata dal Ministero delle Comunicazioni, la quale si affianca alla frequenza utilizzata in ordinario dalla Viabilità e dalla Polizia Provinciale. Ponti radio Ponte Radio Mobile consente la gestione delle comunicazioni sul teatro dell evento in caso di intervento fuori provincia o in zone impervie in cui l orografia rende difficile l utilizzo dei Ponti radio Collegamenti con le strutture sul territorio Collegamenti con i servizi interni

18 COMPOSIZIONE Immediatamente attivabili PONTI RADIO Pal.Medici Riccardi (Firenze) Monte S.Michele (Greve in Chianti) Poggio Ciliegio (Carmignano) Poggio Firenze (Rignano sull Arno) Monte Carnevale (Marradi) P.sso del Giogo (Scarperia) Monte Giovi (Vicchio) Monte Coroncina (Castiglion de Pepoli Pepoli-BO) Monte San Michele (Greve in Chianti)

19 LA TEMPESTIVITA DEI SOCCORSI STATISTICA O.M.S ELABORATA IN SEGUITO ALL ANALISI DEL TERREMOTO DELL IRPINIA probabilità di mantenimento in vita, in relazione al numero dei giorni trascorsi, basata su 548 interventi N giorni dopo il terrem oto N persone estricate N persone vive Probabilità di m antenim ento in vita in conseguenza dell'estricazio ne (% ) , , ,5 > ,0 I dati raccolti, basati sulla letteratura internazionale, evidenziano il brusco decremento delle percentuali di sopravvivenza trascorsi due giorni dall evento, identificando la fase temporale dove è necessario fornire la massima risposta medicalizzata possibile. IN OCCASIONE DEL TERREMOTO DI BAM (IRAN 2003), A FRONTE DI DECEDUTI, FURONO SALVATE SOLO 30 PERSONE NONOSTANTE L INVIO DI SOCCORRITORI DA PARTE DI 43 NAZIONI. I SOCCORSI ARRIVARONO DOPO 72 ORE. IN ABRUZZO, L INVIO IMMEDIATO DEI SOCCORSI HA CONSENTITO DI LIMITARE IL NUMERO DELLE VITTIME.

20 POSTI MEDICI AVANZATI: SUDDIVISIONE ZONALE Legenda Limite amministrativo Provinciale Centri abitati Firenzuola Palazzuolo sul Senio Limiti comunali Zona 1: Firenze, Piana, Val di Pesa, Val di Greve Zona 2: Val di Sieve e Valdarno Superiore Zona 3: Mugello e parte Val di Sieve Scarperia Barberino di Mugello 3 Marradi PMA di zona Borgo San Lorenzo Vicchio San Piero a Sieve San Godenzo Zona 4: Circondario Empolese L accordo è stato sottoscritto dai soggetti coinvolti il 14 maggio 2007 ed è divenuto operativo a partire dal 1 ottobre 2007 Signa Vinci Fucecchio Capraia e Limite Cerreto Guidi Lastra a Signa Scandicci Montelupo Fiorentino PMA di zona Empoli 4 Calenzano PMA Master Vaglia Sala operativa Sesto Fiorentino Pontassieve Campi Bisenzio Fiesole Firenze 1 Dicomano Londa 2 Pelago Bagno a Ripoli Rignano sull'arno Impruneta Reggello Incisa in Val d'arno PMA di zona San Casciano in Val di Pesa Montespertoli Castelfiorentino Figline Valdarno Greve in Chianti Rufina PMA di zona Montaione Certaldo Tavarnelle Val di Pesa Gambassi Terme Barberino Val d'elsa La richiesta di attivazione dei PMA può essere formulata esclusivamente dal servizio 118

21 ESEMPI DI CONFIGURAZIONE Edizione 2007 della manifestazione ITALIA WAVE (Osmannoro( luglio 2007) P.M.A. in configurazione a 2 (master+tenda( zonale) Esercitazione presso il distaccamento Firenze Ovest dei Vigili del d Fuoco (16 febbraio 2008) P.M.A. in configurazione completa (master+4 tende zonali) Fasi del montaggio Fasi del montaggio P.M.A. in configurazione a 3 (master+2 tende zonali)

22 AREE DI RICOVERO DELLA POPOLAZIONE

23 AREE DI AMMASSAMENTO SOCCORRITORI E RISORSE

24 AREE DI ATTERRAGGIO STRUTTURATE Entro la fine dell'anno l'alto Mugello disporrà di due nuove piazzole per il servizio di elisoccorso, una realizzata a Firenzuola, l altra a Marradi. Le due elisuperfici, che saranno attrezzate per essere abilitate anche al volo notturno, verranno impiegate in interventi di Protezione Civile (e non solo).

25 ELISUPERFICI OCCASIONALI Dettaglio area nord-orientale orientale del territorio provinciale

26 MEZZO AEREO ULTRALEGGERO (U.L.M.( U.L.M.) Nel corso del 2007 il DST (Dipartimento di Scienze della Terra dell Università di Firenze - Centro di Competenza per la Protezione Civile) ha acquistato un mezzo aereo ultraleggero (U.L.M.) del tipo Folder, per attività legate a progetti di ricerca del Dipartimento di Protezione Civile Nazionale. Immediatamente attivabili Si tratta di un mezzo adatto alla ricognizione visiva, equipaggiabile con sensori di varia tipologia, e quindi particolarmente utile nelle attività di rilevamento e monitoraggio. Un accordo di collaborazione sottoscritto da Provincia di Firenze e DST (novembre 2007) ne prevede l utilizzo in occasione di emergenze e per lo svolgimento di attività istituzionali

27 GEOFONO Il geofono è uno strumento originariamente nato per la localizzazione di perdite d acqua o di altri liquidi in pressione (non a caso è in dotazione a molti gestori di reti acquedottistiche). Proprio per le sue caratteristiche ha trovato applicazione anche nella ricerca di persone intrappolate in strutture collassate (a causa di problemi strutturali, eventi sismici, movimenti di massa, ecc.). In genere è utilizzato in abbinamento con le unità cinofile dopo che queste hanno individuato la presenza di un essere umano. Compito del geofono e del suo operatore è quello di percepire anche il minimo suono che possa dare informazioni sullo stato di vita della persona sepolta e indirizzare così i necessari interventi. Il dispositivo da noi acquisito (Delsar LifeDetector LD3) converte essenzialmente l intera struttura collassata in un grande e sensibile microfono capace di ricevere segnali dalle vittime sepolte. I sensori sismici ed acustici del sistema convertono le vibrazioni create dalle funzioni vitali delle vittime in segnali audio ed in segnali luminosi. La nostra attrezzatura è inoltre integrata da una telecamera che permette di effettuare ricognizioni audio-visive e da un attrezzatura di foratura (una carotatrice prodotta da Husqvarna) per consentire il passaggio dei sensori acustici e della telecamera attraverso superfici compatte.

28 UNITA CINOFILE La Provincia di Firenze dispone, all interno del proprio Coordinamento operativo volontariato P.C, di squadre di soccorso con unità cinofile adibite a ricerca sotto macerie o in superficie. Ad oggi, le disponibilità (H24) sono le seguenti: Unità ricerca sotto macerie Unità ricerca in superficie Unità in fase di formazione Misericordia Scarperia SAST 14 Akela 3 1

29 CENTRO OPERATIVO POLIVALENTE DI MARRADI COMPOSIZIONE Immediatamente attivabili

30 I CORSI PER VERIFICATORI La Regione ha formato nel biennio 2003/ esperti in materia di vulnerabilità degli edifici e verifiche di agibilità. Il personale che ha concluso positivamente il Corso è abilitato a collaborare nelle operazioni di censimento danni post sisma o ad interventi di solidarietà nell ambito del territorio nazionale coordinati dalla Regione Toscana. I tecnici abilitati in provincia di Firenze sono 63 (15 della Provincia di Firenze e gli altri dipendenti di Comuni e Centri Intercomunali). Molti di questi tecnici hanno già avuto modo di operare in situazioni di emergenza legate agli eventi del Garda (2004) e al recente terremoto in Abruzzo. Le attività di verifica nel territorio aquilano sono tuttora in corso; ad oggi, tecnici toscani hanno effettuato verifiche.

31 ATTIVITA ESERCITATIVA Per testare la funzionalità del Piano provinciale di protezione Civile, le nuove pianificazioni prodotte, la qualità della risposta di tutte le componenti del soccorso e l efficacia delle comunicazioni, anche alla luce dell esperienza del sisma de L Aquila, nei giorni 10 e 11 ottobre 2009 verrà realizzata una imponente esercitazione, denominata Mugello 2009, incentrata sulla simulazione di un evento sismico di magnitudo 5.2 con epicentro nel Comune di Vicchio di Mugello (Fi). Comunità Montana del Mugello Provincia di Firenze Provincia di Arezzo, Grosseto e Massa L esercitazione prevede attività sia per posti di comando (comunicazione tra componenti e strutture operative senza spostamento di uomini e mezzi) che per azioni (attività di protezione civile previste sul territorio: messa in sicurezza e soccorso della popolazione, attivazione dei centri operativi, allestimento di aree di emergenza, monitoraggio e controllo sul territorio, verifiche statiche, etc. ). Regione Toscana Università di Firenze Dipartimento della Protezione Civile Ministero delle Comunicazioni Ministero dell'interno ARPAT Ministero della Difesa Organizzazioni di Volontariato Ministero dell Economia e delle Finanze Aziende di Pubblico Servizio - Cispel Confservizi Toscana - Techset Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali Trenitalia

32 IL NOSTRO SPAZIO WEB All indirizzo civile/rischi/sismico/..sono disponibili le pagine dedicate al rischio sismico corredate anche delle semplici norme comportamentali che ogni cittadino deve seguire prima, durante e dopo un evento sismico. civile Per ulteriori informazioni: protezionecivile@provincia.fi.it

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