PROVE STRUTTURATE PER CLASSI PARALLELE A.S. 2018/19 ANALISI PRELIMINARE DEI RISULTATI

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1 ISTITUTO COMPRENSIVO 1- F PENTIMALLI GIOIA TAURO RC scuola dell infanzia - scuola primaria scuola secondaria di primo grado PROVE STRUTTURATE PER CLASSI PARALLELE A.S. 2018/19 ANALISI PRELIMINARE DEI RISULTATI REPORT a cura di Prof. Aurelio Pristeri

2 INTRODUZIONE Dall a.s. 2018/19 le prove strutturate per classi parallele sia nella scuola primaria che nella secondaria vengono effettuate in formato computer based. Tale tipologia consente agli alunni di abituarsi, sin dai primi test, ad una tipologia di somministrazione sempre più diffusa, a partire dalle prove INVALSI. Consente inoltre una tempestiva restituzione ed analisi dei risultati sia a livello di singola classe che di istituto e da ultimo, ma non meno importante, un considerevole risparmio economico per la scuola grazie alla possibilità di evitare la stampa delle prove. Le prove, somministrate in tutte le classi terze e quinte della scuola primaria e nelle classi terze della scuola secondaria, constano di 30 domande. Le prove iniziali riguardano tutte le discipline, mentre quelle intermedie sono state incentrate sulle materie oggetto delle prove INVALSI (italiano, matematica e inglese) Nel presente report sono riportati i risultati delle prove iniziali intermedie e finali.

3 RISULTATI SCUOLA PRIMARIA Classe III Le prove sono state svolte all'inizio (ottobre) ed alla fine (maggio) dell'a.s.. Il numero di alunni che hanno partecipato è leggermente diminuito tra le due prove (83 della prova iniziale contro 71 della prova finale). La media dei punti è risultata piuttosto elevata in entrambe le prove, attestandosi intorno alle 23 risposte esatte. Nella prova finale la distribuzione delle frequenze si è attestata maggiormente verso i valori più elevati, come mostrato da una mediana superiore di 2 punti rispetto alla media e da un maggior numero di punteggi più elevati in questa seconda prova (Fig. 1). Fig. 1 Distribuzione di frequenza dei punteggi ottenuti dagli alunni delle classi III della scuola primaria nella prova iniziale (verde) e finale (viola). La media generale è cresciuta quasi di 1 voto tra la prova iniziale e finale passando da 7,0 a 7,9. Per contro anche il divario tra le classi è leggermente aumentato tra le due prove passando da 1,4 a 1,6 voti tra la prova iniziale e finale Tutte le classi hanno comunque mostrato un miglioramento del rendimento sebbene non con la stessa intensità. Gli incrementi maggiori sono stati ottenuti dalla 3C e dalla 3B. Quest'ultima classe ha ottenuto il voto più elevato nella prova finale. (Fig. 2).

4 Fig. 2 Confronto tra le diverse sezioni delle classi III della scuola primaria e tra la prova iniziale e finale (valori espressi in decimi). Classe V Le prove sono state svolte all'inizio (ottobre) ed alla fine (maggio) dell'a.s.. Il numero di alunni che hanno partecipato è leggermente diminuito tra le due prove (83 della prova iniziale contro 71 della prova finale). La distribuzione di frequenza mostra una curva regolare con i risultati compresi tra le 11 e le 26 risposte esatte ben distribuite nella prova iniziale, mentre nella prova finale si sono ridotti i punteggi intermedi a favore di un maggior numero di punteggi più elevati, come evidenziato da una mediana più elevata di 2 punti tra le due prove (Fig. 3).

5 Fig. 3 Distribuzione di frequenza dei punteggi ottenuti dagli alunni delle classi V della scuola primaria nella prova iniziale (verde) e finale (viola). La media generale è cresciuta solo leggermente passando da 6,8 a 7. Si registra una consistente variabilità tra le quattro classi dell'ultimo anno della scuola primaria Il confronto tra le quattro classi mostra una differenza di valutazione pari a 1,1 voti che tuttavia è rimasta invariata tra le due prove. Ad eccezione della 5B che ha fatto registrare un calo di mezzo voto nella prova finale, tutte le altre classi hanno mostrato un analogo miglioramento rispetto alla prova iniziale (fig. 4). Fig. 4 Confronto tra le diverse sezioni delle classi V della scuola primaria e tra la prova iniziale e finale (valori espressi in decimi).

6 SCUOLA SECONDARIA Classe I Fig. 5 Distribuzione di frequenza dei punteggi ottenuti dagli alunni delle classi I della scuola secondaria nella prova iniziale (verde), intermedia (gialla) e finale (viola). La distribuzione delle frequenze nelle tre prove (iniziale, intermedia e finale) mostra una curva regolare con le valutazioni che si posizionano maggiormente verso i valori medio alti, come mostrato da una mediana sempre leggermente più alta rispetto alla media. L'intervallo tra i valori è rimasto pressoché inalterato con i punteggi più bassi tra 6 e 7 ed i più alti tra 27 e 28.

7 Fig. 6 Confronto tra le diverse sezioni delle classi I della scuola secondaria e tra la prova iniziale, intermedia e finale (valori espressi in decimi). Nel complesso, le classi prime della scuola secondaria non registrano miglioramenti tra l'inizio e la fine dell'a.s.. L'andamento non è stato univoco. La 1B ha mostrato una crescita continua migliorando di 1,2 voti e sfiorando la media di 8. La 1F, la 1I e la 1A hanno mostrato al contrario un calo graduale perdendo in media quasi un voto. Le altre classi sono migliorate sensibilmente o hanno mantenuto lo stesso livello iniziale. Il trend mostra comunque un certo calo della valutazione tra la prova intermedia e quella finale. Il divario tra le classi è cresciuto tra le prove con differenze anche di 3 voti nella prova finale (Fig. 6). Classe II La distribuzione delle frequenze delle valutazioni ottenute nelle prove svolte dagli alunni delle classi II della scuola secondaria mostra una situazione regolare, sebbene nelle prove intermedie e finali le valutazioni risultino eccessivamente spinte verso i punteggi più elevati. La mediana tra le prove è passata da 15 e 17 della prova iniziale a 22 e 23 nelle due prove successive (Fig. 7). Tra le due prove iniziali quelle di francese mostrano risultati considerevolmente migliori di quelle di spagnolo (2 domande corrette in più nella media) La media generale è cresciuta considerevolmente nel corso del tempo passando da una votazione iniziale di 5,3 ad una finale di 7,5. Tutte le classi hanno mostrato una crescita continua che in alcuni casi ha sfiorato i 3 voti. Anche il divario tra le classi è cresciuto passando da 1,1 voti della prova iniziale a 2,7 della prova finale (Fig. 8).

8 Fig. 7 Distribuzione di frequenza per le classi II della scuola secondaria nella prova iniziale di spagnolo e francese rispettivamente (viola), intermedia (giallo) e finale (verde).

9 Fig. 8 Confronto tra le diverse sezioni delle classi II della scuola secondaria e tra la prova iniziale, intermedia e finale (valori espressi in decimi). Classe III La distribuzione delle frequenze nelle tre prove risulta abbastanza regolare, con le mediane che mostrano valori molto vicini tra loro e che si discostano solo leggermente dalle medie. Anche nella prova iniziale delle classi terze quelle di francese mostrano risultati considerevolmente migliori di quelle di spagnolo (2 domande corrette in più nella media) (Fig. 9). La media generale mostra una situazione pressoché invariata tra le tre prove con valori attestati intorno alla media del 6. Tuttavia le diverse classi non hanno mostrato un andamento univoco sebbene la maggior parte si sia attestata sui valori iniziali. La 3F e la 3B hanno mostrato i cali maggiori. Tali cali hanno determinato una riduzione della variabilità tra le classi nelle tre prove che è passata da 2,8 voti della prova intermedia a 1,8 voti della prova finale (Fig. 10).

10 Fig. 9 Distribuzione di frequenza per le classi III della scuola secondaria nella prova iniziale di spagnolo e francese rispettivamente (viola), intermedia (giallo) e finale (verde).

11 La distribuzione delle frequenze nelle tre prove risulta abbastanza regolare, con le mediane che mostrano valori molto vicini tra loro e che si discostano solo leggermente dalle medie. Anche nella prova iniziale delle classi terze quelle di francese mostrano risultati considerevolmente migliori di quelle di spagnolo (2 domande corrette in più nella media). Fig. 10 Confronto tra le sezioni delle classi III nelle due prove (valori espressi in decimi). Nel confronto tra le sezioni le classi terze non mostrano una risposta univoca. Il grafico mostra un elevata variabilità tra le classi, con la 3F che mostra i valori più alti (7,5 nella media delle due prove) e la 3A quelli più bassi (5,0 nella media delle due prove) (Fig. 9).

12 DISCUSSIONE E CONCLUSIONI Le prove mostrano una discreta capacità di valutazione della preparazione generale degli alunni. Le domande sembrano ben tarate sulle capacità dei ragazzi, il numero di domande con risposta errata da parte della maggior parte degli alunni non supera le tre per ogni prova (dati non riportati). Per la scuola primaria, risulta una media più bassa nelle quinte classi rispetto alle terze. Il dato è maggiormente significativo in considerazione del fatto che tra le quinte classi non è presente la sezione C in cui per la terza classe la media era stata inferiore alle altre classi. Per entrambe le classi si registra un aumento del livello di preparazione dalla prova iniziale a quella finale, più accentuato per la classe III. Nella scuola secondaria si registra un miglioramento generale dalla prova iniziale a quella finale solo per le classi II, mentre le classi I e III dopo un certo miglioramento nella prova intermedia, sono ritornate sulle valutazioni di inizio anno. Tale differenza nell'andamento potrebbe essere dettata da una prova iniziale decisamente scadente nelle classi II, rispetto alle I ed alle III. Il corso F risulta in entrambe le prove quello più performante mentre il corso A quello con le valutazioni più basse. Da segnalare anche la migliore valutazione ottenuta nella prova iniziale dalle classi di francese rispetto a quelle di spagnolo, sia per quanto riguarda le seconde che le terze. In questo caso occorrerà verificare se la differenza sia dovuta ad una differente preparazione tra le classi o più probabilmente ad un differente livello di difficoltà delle domande nelle due discipline. In linea generale le prove sembrano ben calibrate per testare la preparazione degli alunni nelle singole discipline. Non sembrano essere troppo semplici ma neanche estremamente difficili. Tuttavia risulta estremamente difficile impedire agli alunni di copiare tra loro o di suggerirsi le risposte, soprattutto a causa della disposizione delle postazioni di PC. Tale difficoltà limita la capacità di analizzare i risultati in maniera obiettiva e consentire di scattare una fotografia reale della situazione dell'istituto. Per ovviare a questo problema occorrerebbe svolgere un azione di persuasione sia nei confronti degli insegnanti che degli alunni sull utilità delle prove strutturate per classi parallele, non come strumento di valutazione di docenti e alunni ma, come strumento utile alla programmazione della didattica. Si suggerisce inoltre di effettuare un'attenta revisione delle domande nei pochi casi in cui i punteggi sono risultati estremamente alti, come ad esempio per le prove intermedie della I secondaria.