SENS...AZIONE E MUSICA!

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1 SENS...AZIONE E MUSICA! (Progetto di educazione al suono ed alla musica) Finalità Formazione e sviluppo delle capacità psico-motorie nell ambito di un complesso sociale, per mezzo della percezione sonora e della musica nella sua globalità. La musica è intesa come terreno di sperimentazione che prende a prestito dalle scienze quegli spunti di cui ha bisogno per elaborare ed attuare un disegno sperimentale, fonte a sua volta per una scienza dell educazione. Obiettivi generali: 1. Saper collaborare con gli altri per uno scopo comune. 2. Saper rispettare lo spazio degli altri e le loro opinioni. 3. Stimolare e rendere consapevoli le proprie facoltà sensoriali. 4. Sviluppare la creatività e le facoltà psico-sensoriali. 5. Sapersi esprimere attraverso linguaggi non verbali. 6. Esplorare le possibilità e le caratteristiche del nostro corpo, degli oggetti e del mondo intorno a noi. Obiettivi specifici: L armonioso sviluppo corporeo, il coordinamento dinamico generale e l esatta percezione del tempo e dello spazio, da parte del bambino, possono essere sviluppati e migliorati da un corretto rapporto con il ritmo, che diventa così uno strumento indispensabile al controllo del proprio corpo e degli strumenti musicali ritmici e melodici. La danza e la ginnastica hanno appunto uno stretto legame con il ritmo e con la musica, ed è quindi molto utile che il bambino impari a conoscere il proprio corpo e a rapportarlo con il mondo circostante attraverso queste due discipline. Giocare con la voce e con gli strumenti è un attività indispensabile al controllo di sé, dei propri movimenti globali e fini, e per un primo livello di alfabetizzazione musicale. Il presente progetto è concepito per stimolare una partecipazione viva e creativa nell ambito delle esperienze musicali e per introdurre progressivamente alla conoscenza dello strumento e della lettura musicale, all educazione ritmica e melodica, al riconoscimento di semplici schemi formali e alla musica d insieme.

2 PROGRAMMAZIONE INTERVENTI IMPORTANTE: Tali percorsi possono essere sviluppati anche in parallelo e fondersi tra loro se necessario. Gli interventi sono mirati e personalizzati sulla classe e se richiesto, sulla programmazione dell insegnante nell arco di quel periodo; dai più semplici ai più complessi dall infanzia alla secondaria di primo grado. Infatti ogni classe avrà un proprio percorso. Primo percorso. Elementi base. Pulsazione, ritmo, durata. Movimento ritmico di gruppo e orientamento spaziale, coordinamento del proprio corpo. Simbolizzazione di schemi ritmici e di durata, fino ad arrivare ad una prima notazione musicale. 1. Concetto di suono e rumore associato a schemi visivi di ordine e disordine. Contrapposizione suono-silenzio, simbolizzazione con notazione non tradizionale, per arrivare successivamente alla notazione tradizionale. 2. I ritmi del nostro corpo (cuore, respiro ecc.), proviamo a riprodurli con parti del nostro corpo (mani, piedi, voce ecc.). Schemi visivi di rappresentazione. 3. I passi degli animali, i rumori del mondo intorno a noi, alla scoperta di una loro simbolizzazione creativa. 4. La durata: suoni lunghi e suoni brevi, troviamoli e scopriamoli nel mondo che ci circonda, riproduciamoli con il movimento, con gli strumenti, 5. simbolizziamoli con una notazione non tradizionale e successivamente tradizionale. 6. Il TA e il TI-TI, la comprensione della notazione attraverso semplici procedure per un approccio graduale alla notazione tradizionale. Comprensione del valore della nota di ¼ e 1/8 mediante loro rappresentazione fisica e visiva, associata a lunghezze) 7. Il TA-A e il TIKI-TIKI Secondo percorso. Le caratteristiche del suono: altezza, intensità, timbro. Altezza Collegamento motorio annesso all altezza dei suoni al fine di condurre l allievo al riconoscimento delle note e delle loro diverse posizioni sia all interno della notazione tradizionale che non. 1. Concetto di acuto e grave, simbolizzazione attraverso il corpo e in un secondo tempo secondo semplici schemi visivi. 2. Riconoscere i diversi suoni in base all altezza, schematizzazione del loro concetto. 3. Collocazione delle singole note dalla simbolizzazione personale fino alla notazione e al riconoscimento delle note sul pentagramma

3 Intensità Relazione tra intensità, movimenti corporei e un successivo rapporto tra questi e una simbolizzazione. 1. Contrapposizione tra Forte e Piano, simboli che rappresentino il loro concetto. 2. Riconoscimento del concetto di Forte e Piano nei suoni del mondo che ci circonda. 3. Crescendo e Diminuendo: troviamo nei suoni della realtà quotidiana il Crescendo e il Diminuendo. Inventiamo una partitura non convenzionale che simboleggi i concetti di Crescendo e Diminuendo, fino ad arrivare per necessità schematica alla partitura tradizionale. Timbro Il timbro è un altra caratteristica del suono. Il mondo che ci circonda offre una serie di spunti e di stimoli per la comprensione di questa caratteristica. Relazione tra timbro e colore, timbro e rappresentazione artistica. 1. La voce umana, impariamo a conoscere le nostre voci, la loro diversità e la loro duttilità. I versi egli animali come un primo approccio verso la conoscenza e il discernimento delle diversità timbriche. Assimilazione in insiemi dei timbri con caratteristiche simili. 2. I suoni degli oggetti intorno a noi, suoni uguali e suoni simili, mettiamoli in insiemi di simili e uguali, per materiale, forma, produzione sonora. 3. I timbri degli strumenti musicali, simbolizzazioni in partiture non convenzionali, associazioni in famiglie per uguale materiale, produzione del suono. 4. Relazione tra timbri e colori, timbri e personaggi, timbri e forma, timbri e materiali Terzo percorso. Esecuzione ed interpretazione di brani musicali. Passare dal gioco vocale a quello dello strumento e viceversa richiede un metodo che consente l organizzazione di attività flessibili, stimolanti e creative..! 1. costruzione di piccole partiture analogiche o di notazione tradizionale. 2. Accompagnamento strumentale con strumentario orff di brani del mondo classico e moderno col metodo del suoniamoci su creato appositamente per i ragazzi da Carl Orff 3. Interpretazione ed esecuzione di un opera d arte pittorica. 4. Conoscenza manuale degli strumenti: a fiato, a corda, ad arco. 5. Lettura, interpretazione ed esecuzione di semplici brani musicali già strutturati del repertorio musicale. 6. Il suonare insieme: difficoltà, caratteristiche, metodo, divisione del lavoro. Quarto percorso. Il canto. Il canto è proposto come una dimensione piacevole dell esperienza musicale, in quanto permette di mettere in atto pratiche di produzione e di fruizione della musica che vivono anche fuori dal contesto scolastico e che, proprio per questo, sono profondamente cariche di valenze affettive.

4 Inoltre, attraverso la presenza del testo verbale, il canto facilita prima di tutto la fruizione verbale per i bimbi più piccoli, con l ausilio dei vari usi delle parole, dall onomatopea al riconoscimento di nuove; poi l attivazione di processi di proiezione, di immedesimazione e di partecipazione profonda a quello che si va facendo. Attraverso la consuetudine che realizza con le strutture del linguaggio musicale, il canto favorisce anche l attivazione di abilità e la formazione di importanti conoscenze relative alla musica alle sue strutture ed ai suoi stili. Attraverso il canto si impara, in modo inconsapevole ma non per questo meno efficace, che esistono regole in base alle quali la musica si organizza. Infine non va dimenticato che il canto rappresenta il modo più immediato e comune di esercitare la propria competenza musicale attiva. Il canto deve essere visto come uno dei modi in cui si manifesta la dimensione produttiva della competenza musicale e rappresenta la modalità più diffusa di esecuzione e invenzione musicale. Il repertorio proposto agli alunni è allargato, con brani appartenenti a generi, stili, epoche, contesti, culture differenti, nella prospettiva di una educazione musicale aperta e curiosa; si intende inoltre rispettare e valorizzare le scelte affettive e i gusti musicali dei ragazzi: anche le canzoni da loro proposte determineranno la costruzione dei percorsi di apprendimento, definendo di volta in volta le competenze da sviluppare, le attività da realizzare, i metodi da utilizzare, senza dimenticare da parte degli operatori di rimanere comunque inseriti in un repertorio adatto ad una valida educazione musicale vocale infantile di quella specifica età (estensione vocale, testo adatto, etc,,). Quinto percorso. Ascolto musicale. L attività di ascolto è suggerita come occasione di autoconoscenza, conoscenza e relazione nel gruppo. A tale scopo si propone di scandire le diverse fasi dell esperienza in base ai seguenti obiettivi: 1. Mettere in comune le proprie interpretazioni (motorie, grafiche, verbali) sulla musica ascoltata. 2. Assumere l ascolto musicale come momento osservativo e conoscitivo di diverse condotte e competenze musicali. 3. Passare dall interpretazione all analisi, avvalendosi di prove di commutazione relative ai diversi elementi della struttura e dell esecuzione musicale: si elimina o, al contrario, si enfatizza il tratto musicale di cui si vuole constatare il contributo effettivo al significato che si sta esaminando. 4. Progettare e costruire nuove musiche, attraverso la rielaborazione di modelli ritmici, melodici o formali acquisiti nelle fasi di ascolto, interpretazione ed analisi. E possibile analizzare una musica anche partendo dall ascolto attraverso processi successivi, via via più chiari e orientati: l orecchio viene portato a focalizzare determinati aspetti, riguardanti la struttura o l esecuzione del brano oggetto d esame, nella prospettiva del raggiungimento di un fine specifico. Alcune caratteristiche di questo percorso sono senz altro da proporsi dalla primaria in poi.

5 Sesto percorso. Musica e movimento. Ultimo percorso ma non ultimo data l importanza dello stesso! L acquisizione di abilità musicali passa necessariamente attraverso il coinvolgimento del bambino dal punto di vista corporeo. Proprio attraverso un esperienza che lo vede in movimento egli sviluppa una capacità creativa e una padronanza della sua gestualità in chiave espressiva. Questo lavoro è in realtà un attività di percezione e interpretazione corporea del movimento sonoro: si privilegiano gli aspetti fisici quali l utilizzo di gesti e movimenti, allo scopo di tradurre il contenuto semantico e strutturale di brani musicali eseguendo e inventando semplici coreografie. La soluzione ottimale per acquisire senso ritmico è quella di fare del ritmo (vedi ad esempio anche l uso della body percussion nelle coreografie), privilegiando la conoscenza sensitiva a quella teorico-intellettiva: si può solfeggiare suonando, ballando, battendo le mani (vedi metodo Dalcroze) in modo da sviluppare nel bambino la capacità di interpretare il linguaggio musicale nei suoi diversi aspetti: ritmico, melodico, armonico, timbrico, formale, dinamico. Danze, balli, mimi e gesti-suono consentono di interpretare musiche di luoghi, epoche e contesti differenti stimolando nei bambini la consapevolezza della positiva influenza del movimento accompagnato dalla musica sul loro stato psico-fisico. Per la secondaria di primo grado possono essere suggerite eventuali attività di tipo teatrale e musicale (spettacoli musicali, musical.) o la creazione di veri e propri cori scolastici.