Corso avanzato IAA Troina, Oasi Maria SS (ottobre-novembre 2019)
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1 Troina, Oasi Maria SS (ottobre-novembre 2019) Sabato 12 ottobre 2019 Prof. ssa Elisabetta Giudice Servizio di Pronto soccorso e Terapia intensiva, Ospedale Veterinario Didattico CeSpUn-IAA (ex Centro di Pet Therapy) Università di Messina
2 Premessa Il benessere animale è il fulcro della costruzione di una alleanza terapeutica tra animale e utente. Sebbene esista una legislazione ad hoc che lo tuteli, mancano ancora oggi criteri e strumenti ampiamente condivisi per la valutazione del benessere e dell idoneità degli animali coinvolti negli IAA. Questo limite deriva dalla eterogeneità di approcci e protocolli utilizzati nei programmi di IAA e dalla relativa inadeguatezza degli strumenti di valutazione a nostra disposizione. Molto utile, per la standardizzazione degli IAA, l allestimento di protocolli clinico/sanitari condivisi per le specie animali coinvolte nelle attività di IAA. L Istituto Superiore di Sanità (ISS), con l aiuto di alcuni esperti, ha recentemente organizzato i protocolli in schede raccolta dati (Allegati a Rapporti ISTISAN 19/4), che rappresentano una base comune da rielaborare secondo l esperienza personale e la realtà epidemiologica in cui si opera.
3 D IDONEITÀ COMPORTAMENTALE CLINICA D IDONEITÀ SANITARIA SCHEDA Delle condizioni gestionali e di benessere (*) Clinica individuale Iniziale Protocollo per la valutazione del benessere degli animali coinvolti negli IAA DESCRIZIONE Anamnesi ambientale e condizioni gestionali Anamnesi e profilassi sanitaria; esame clinico; trattamenti Test di temperamento per gli animali adibiti a gli IAA Valutazione dell etogramma a riposo FREQUENZA DI SOMMINISTRAZIONE Una volta l anno Al reclutamento Aggiornamenti periodici e al bisogno Al reclutamento e annualmente Tre volte l anno Sul setting Valutazione dell etogramma al lavoro Tre volte l anno AUTORE MV esperto in IAA (*Caretaker) MV esperto in IAA DI REGISTRAZIONE DEI SINGOLI INTERVENTI DI VALUTAZIONE DELLA COPPIA COADIUTORE/ANIMALE ( # ) Valutazione comportamentale durante la seduta (da consegnare al MV) Valutazione delle competenze relazionali all interno della coppia e con l utente (simulazione della seduta) Al termine di ogni intervento di IAA Al reclutamento Cadenza periodica (?) Coadiutore MV esperto in IAA Corso avanzato ( # educatore) IAA
4 8.1 Requisiti sanitari Protocolli sanitari prefissati Procedura/Ricerca Visita clinica Pazienti a basso rischio Trimestrale (o da protocollo IAA) Pazienti ad alto rischio Mensile Trattamento per ectoparassiti Mensile Mensile Substrato/ Matrice Endoparassiti Semestrale Trimestrale Feci Dermatofiti Semestrale Trimestrale Cute, peli Stafilococchi meticillinoresistenti (MRSA) Annuale (al bisogno) Trimestrale Patogeni trasmessi da vettori Semestrale Trimestrale Secreti, escreti (essudati) Sangue, plasma, siero, linfonodo Patogeni cutanei In caso di lesioni In caso di lesioni Cute, croste, peli Salmonella ed enteropatogeni Annuale Trimestrale Feci Leptospira spp. Annuale Semestrale Siero, urine
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13 8.3 Tutela del benessere animale Coadiutore: Diario IAA Secondo il CSEN (Centro Sportivo Educativo Nazionale): Il cane può essere coinvolto in IAA per un massimo di 4 giorni la settimana non più di 30 minuti non più di 2 sedute al giorno. Nel caso in cui il cane partecipi a due interventi in un giorno, essi devono essere distanti l uno dall altro almeno 2 ore, perché egli possa adeguatamente riposare. Secondo le specificità dell intervento, il preparatore dell animale ed il medico veterinario possono decidere ulteriori limitazioni o esclusioni in base ad esigenze o condizioni particolari degli animali coinvolti, al fine di salvaguardarne il benessere e la salute. Età minima 18 mesi; età massima non fissata (controlli più frequenti)
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18 8.3 Tutela del benessere animale Coadiutore: Diario IAA X
19 Linee guida VGG, WSAVA 2015 Vaccination Guidelines Group, World Small Animal Veterinary Association
20 Linee guida VGG, WSAVA 2015 Vaccination Guidelines Group, World Small Animal Veterinary Association
21 Esempi di «bugiardino» di vaccini Con 4 sierotipi di Leptospira spp. (L4)
22 Linee guida VGG, WSAVA 2015 Vaccination Guidelines Group, World Small Animal Veterinary Association Con 3 sierotipi di Leptospira spp. (L3)
23 Linee guida VGG, WSAVA 2015 Vaccination Guidelines Group, World Small Animal Veterinary Association
24 Linee guida VGG, WSAVA 2015 Vaccination Guidelines Group, World Small Animal Veterinary Association
25 Linee guida VGG, WSAVA 2015 Vaccination Guidelines Group, World Small Animal Veterinary Association
26 Linee guida VGG, WSAVA 2015 Vaccination Guidelines Group, World Small Animal Veterinary Association
27 8.1 Requisiti sanitari Studio epidemiologico sulla leptospirosi in Sicilia
28 8.1 Requisiti sanitari Studio epidemiologico sulla leptospirosi in Sicilia
29 8.1 Requisiti sanitari Studio epidemiologico sulla leptospirosi in Sicilia
30 8.1 Requisiti sanitari Studio epidemiologico sulla leptospirosi in Sicilia Vaccino trivalente (L3): Sierotipi: Canicola, Icterohaemorrhagiae e Grippotyphosa
31 8.1 Requisiti sanitari Studio epidemiologico sulla leptospirosi in Sicilia
32 8.1 Requisiti sanitari Studio epidemiologico sulla leptospirosi in Sicilia
33 8.1 Requisiti sanitari Studio epidemiologico sulla leptospirosi in Sicilia
34 LEISHMANIOSI Malattia infettiva parassitaria a carattere zoonosico, tipica dell area del Mediterraneo, delle zone tropicali e sub-tropicali. Secondo l OMS è endemica in 88 Paesi nei 5 Continenti, 12 milioni di malati e 350 milioni di persone a rischio
35 EZIOLOGIA Le leishmanie sono protozoi appartenenti alla classe Zoomastigophorea, ordine Kinetoplastida, famiglia Trypanosomatidae. CICLO BIOLOGICO
36 PATOGENESI In seguito all inoculazione del protozoo nell ospite, possiamo avere Cani INFETTI e MALATI, con risposta immunitaria Th2- simile, umorale e non protettiva Cani INFETTI NON MALATI, con risposta immunitaria Th1-simile, cellulare e protettiva Cani INFETTI, con risposta immunitaria Th2-simile, che svilupperanno la malattia successivamente
37 SEGNI CLINICI SPECIFICI Lesioni dermatologiche (eczema o dermatite secca esfoliativa, dermatite ulcerativa, erosioni ed ulcerazioni ai cuscinetti plantari ed onicogrifosi, depigmentazione nasale, noduli pruriginosi nello spessore di cute e sottocute) Lesioni oftalmologiche (cheratite interstiziale, congiuntivite, endoftalmite bilaterale con blefarite, granulomi sclerocorneali) Linfoadenomegalia generalizzata o localizzata Faccia da vecchio (per atrofia mm. crotafiti) Lesioni nodulari a localizzazione atipica ASPECIFICI Febbre intermittente Prostrazione Polifagia Enterorragia Epistassi Dimagramento Alopecia focale Epato-splenomegalia Aplasia midollo osseo Glomerulo-nefrite
38 Per identificare il parassita o la risposta dell'organismo contro di esso devono essere integrati tra loro diversi metodi diagnostici ESAMI SPECIFICI Metodi Cito-Istologici Metodi Parassitologici Metodi Molecolari Metodi Sierologici DIAGNOSI Amastigote permettono di evidenziare gli amastigoti all'interno di macrofagi o in sede extracellulare negli ospiti intermedi lo sviluppo in coltura (terreno NNN o Tobie modificato) di promastigoti vitali è ascrivibile solo al genere Leishmania. Richiede tempi lunghi d'esecuzione Promastigote
39 DIAGNOSI ESAMI SPECIFICI Metodi Cito-Istologici Metodi Parassitologici Metodi Molecolari Metodi Sierologici la PCR (Polymerase Chain Reaction) amplifica sequenze specifiche del genoma di Leishmania spp. La qpcr (''real time'') quantifica il numero di copie di DNA presenti nel campione biologico ricercano gli anticorpi sierici anti-leishmania. L immunofluorescenza indiretta (IFAT) è il metodo raccomandato dall OIE
40 Classificazione G.S.L.C. (Gruppo di Studio sulla Leishmaniosi Canina) A. Esposto B. Infetto A. Esposto C. Malato D. Malato con quadro clinico grave E. Refrattario o recidivo + sierologia, titolo basso (< 4 volte soglia positività) - es. diretti (cito/istologia, PCR, IHC, coltura) B. Infetto + sierologia, titolo basso + es. diretti (diversi da citologia lesioni) C. Malato 1. + citologia lesioni ± sierologia 2. + sierologia, titolo alto ± citologia
41 Cani in stadio B, C e D TERAPIA Domperidone 0,5 mg/kg x OS SID x 28 gg Allopurinolo 10 mg/kg BID x 4-6 mesi Antimoniato di N-metilglucamina 100 mg/kg/die (o ½ BID) SC x 4-8 sett. Miltefosina 2 mg/kg x OS SID x 28 gg
42 PROFILASSI q 3-4w q 9-12 mesi Iniziale: 3 dosi q 3w Richiamo: annuale Interferenza diagnosi Iniziale: 1 dose Richiamo: annuale No interferenza
43 PROFILASSI «Hot spot»: reazione avversa a piretroidi topici
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