Emergenza Leishmaniosi in Italia

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Emergenza Leishmaniosi in Italia"

Transcript

1 Ozzano Emilia, 23 novembre 2012 SORVEGLIANZA DELLA LEISHMANIOSI IN EMILIA-ROMAGNA Emergenza Leishmaniosi in Italia Raffaella Baldelli & Giovanni Poglayen Dipartimento di Scienze Mediche Veterinarie

2 Progetto europeo VBORNET, in concerto con l ECDC di Stoccolma, coordinato in Italia dall Istituto Superiore di Sanità di Roma Distribuzione della Lcan: casi autoctoni per Comune

3 Leishmaniosi canina Metazoonosi protozoaria ad eziologia complessa (zimodemi) che nel cane, serbatoio epidemiologico dell infezione, si identifica con una immunopatologia cronica ingravescente, parassitologicamente incurabile

4 Le Leishmaniosi endemiche in 5 continenti, 88 paesi, soprattutto in quelli più poveri 12 milioni di casi con un incidenza annuale di 1,5-2 milioni di casi di Leishmaniosi Cutanea e casi di Leishmaniosi Viscerale

5 agente eziologico ordine Kinetoplastida famigliatrypanosomatidae genere Leishmania L evoluzione del genere Leishmania descritta dall analisi dei polimorfismi genetici L. tropica L. infantum L. donovani L. major L. braziliensis L. aethiopica L. guyanensis L. amazonensis L. mexicana

6 L associazione specifica PARASSITA-SERBATOIO-VETTORE e la rispettiva MALATTIA UMANA distribuite in un dato TERRITORIO contribuiscono alla definizione di: ENTITA NOSOGEOGRAFICA DI LEISHMANIOSI

7 Entità nosogeografiche di LEISHMANIOSI VISCERALE LV antroponotica (Leishmania donovani) LV zoonotica (Leishmania infantum sin.: L. chagasi)? 250, ,000 Incidenza di casi annui

8 in Italia Leishmania infantum responsabile di: Leishmaniosi viscerale zoonoticadell uomo (LVZ) Leishmaniosi cutanea sporadica dell uomo (LCS) Leishmaniosi generalizzata del cane (Lcan Lcan)

9 Il polimorfismo di Leishmania infantum e relazioni con l ospite mammifero I PRINCIPALI ZIMODEMI IN ITALIA L. infantum MON-1 CANE UOMO (LV) UOMO (LC) MON-72 MON-24 MON-111 MON-136 UOMO (HIV/LV)

10 ciclo biologico parassita dixeno vettore biologico I Gli promastigoti amastigoti Sono Sono presenti presenti nel nell apparato sistema dei fagociti digerente mononucleati del flebotomo (SFM) infettante

11 ciclo biologico parassita dixeno ospite vettore vertebrato biologico I Gli promastigoti amastigoti Sono Sono presenti presenti nel nell apparato sistema dei fagociti digerente mononucleati del flebotomo (SFM) infettante

12 TRASFORMAZIONE IN PROMASTIGOTE vettore serbatoio OSPITE OCCASIONALE TRASFORMAZIONE IN AMASTIGOTE

13 epidemiologia:il vettore Il flebotomo insetti ematofagi 2-3 mm, giallo pallido o ruggine habitat: spaccature della terra, muri in pietra, cumuli di rami e foglie, cantine, stalle, grotte velocità 1m/sec (zanzara 3 m/sec) ciclo di sviluppo durata = 7-8 settimane T=20-25 C 17 ore luce, 7 ore buio UR= 95% attività notturna su qualsiasi mammifero

14 epidemiologia:il vettore Phlebotomus (7 specie) 2 provati VETTORE PROVATO: La sua distribuzione coincide con quella della leishmaniosi dimostrata la sua antropofilia/zoofilia trovato infetto con i medesimi zimodemi riscontrati nei mammiferi provato sperimentalmente in grado di trasmettere l infezione P. perniciosus e P. perfiliewi vettori provati in Italia

15 epidemiologia:il vettore P. perniciosus vettore principale e più efficiente presente in aree urbane, periurbanee rurali ed in ambienti domestici, peridomestici e selvatici Sino a m s.l.m. Specie esofilica ed esofaga P. neglectus presente tradizionalmente a sud recentemente riscontrato in focolai del nord Italia vettore provato nella ex Jugoslavia e in Grecia P. perfiliewi vettore meno efficiente preferisce habitat peridomestico essenzialmente zoofilo si infetta con < frequenza dal cane presente a sud della pianura padana P. ariasi riscontrato in focolai piemontesi vettore provato in Francia

16 epidemiologia:il serbatoio ruolo di serbatoio se: isolamento della specie di Leishmania prevalenza di infezione elevata lunga permanenza del parassita (malattia cronica) fonte trofica per il vettore parassita localizzato in siti accessibili al vettore Cane = serbatoio: soddisfa tutti i requisiti inoltre. popolazione ampia e largamente distribuita infettante per il vettore anche in assenza di sintomatologia e dopo terapia

17 epidemiologia:ospiti altri mammiferi ospiti ratto e topo gatto volpe lupo furetto non competente occasionale serbatoio selvatico?

18 Leishmaniosi canina Focolai segnalati fino al 1983

19 Leishmaniosi canina Territori ad endemia stabile individuati fino al 1993

20 Negli anni novanta Prevalenze tra 1.7% e 48% Incidenza annuale 9,5% Leishmaniosi canina

21 Sporadici casi autoctoni di Lcanin altre aree P. perniciosus e P. neglectus AO-1 LV TO-2 VB-1 VA-1 LC-1 LC BS-2 BS-1 TN-1 LV VR-1 TV-1 TO-1 TO-3 AT-1 CN-1 AL-1 LV AL-2 PV-2 PC-1 PV-1 MO-1/RE-1 LV BO-2 BO-1 RA-1 BO-3 FC-1 LV RN-1 RSM

22 2009 Ph. perfiliewi Ph. perniciosus focolai casi autoctoni

23 2009

24

25 Leishmaniosi canina: diagnosi L accurata identificazione di una infezione da Leishmanianel cane ha una duplice funzione: prerequisito per la gestione del caso clinicoda parte del veterinario, in quanto l infezione è potenzialmente fataleper l animale (= paziente) misura epidemiologicaper la sorveglianza e il controllo della leishmaniosi viscerale umana, in quanto il cane è il principale serbatoio della malattia

26 Leishmaniosi canina: diagnosi metodi diretti e indiretti Esame microscopico e colturale dell aspirato da linfonodo (LN) e di midollo osseo (MO) scarsa sensibilità Polymerasechainreaction(PCR)su diversi substrati (LN, MO, buffycoat,cute, tampone oculare) sensibilità variabile a seconda del substrato e dello stadio d infezione Sierologia IFI gold standard (OIE, 2012)

27 Implicazioni epidemiologiche: Anche cani clinicamente sani (ma sieropositivi!!!) possono essere infettanti per il vettore Gruppo clinico N. di cani Titolo IFI N. di cani infettanti % di infezione Asintomatico (62%) Oligosintomatico (89%) Polisintomatico (100%)

28 emergenza Lcan vs emergenza LVZ Dagli anni 90 al 2000 trend in aumento (up to200 casi/anno) Focolaio epidemico in Campania (up to 70 casi/anno) Casi Attualmente trend in calo, principalmente nelle aree storiche < 100 casinotificati negli ultimi anni (< 20 casi in Campania) Incidenza in aumento nelle aree di recente endemia? in Emilia-Romagna 10 casi nel 2010

29 Raffaella Baldelli Dipartimento di Scienze Mediche Veterinarie

Epidemiologia e controllo della. Leishmaniosi canina

Epidemiologia e controllo della. Leishmaniosi canina Epidemiologia e controllo della leishmaniosi canina Raffaella Baldelli Dipartimento di Scienze Mediche Veterinarie Alma Mater Studiorum Università di Bologna Leishmaniosi canina Metazoonosi protozoaria

Dettagli

Il sistema a rete dell epidemiologia veterinaria: randagismo e Leishmaniosi. Anna Duranti Centro Epidemiologico Regionale Veterinario

Il sistema a rete dell epidemiologia veterinaria: randagismo e Leishmaniosi. Anna Duranti Centro Epidemiologico Regionale Veterinario Il sistema a rete dell epidemiologia veterinaria: randagismo e Leishmaniosi. Anna Duranti Centro Epidemiologico Regionale Veterinario Leishmaniosi canina Grave malattia del cane, con andamento generalmente

Dettagli

LA LEISHMANIOSI protozoo parassita Leishmania Leishmania infantum flebotomi pappataci insetti ematofagi ore serali

LA LEISHMANIOSI protozoo parassita Leishmania Leishmania infantum flebotomi pappataci insetti ematofagi ore serali LA LEISHMANIOSI La leishmaniosi è una malattia causata da un protozoo parassita chiamato Leishmania. Può colpire sia il cane sia l uomo; la principale specie di Leishmania che infetta il cane è Leishmania

Dettagli

Sorveglianza entomologica dei flebotomi: dati acquisiti e prospettive per l anno in corso

Sorveglianza entomologica dei flebotomi: dati acquisiti e prospettive per l anno in corso Sorveglianza entomologica dei flebotomi: dati acquisiti e prospettive per l anno in corso Romeo Bellini Centro Agricoltura Ambiente G. Nicoli Seminario Malattie da vettore in Emilia-Romagna: piano di sorveglianza

Dettagli

Piano di sorveglianza Leishmania in Emilia-Romagna dati storici e prospettive

Piano di sorveglianza Leishmania in Emilia-Romagna dati storici e prospettive Seminario Le malattie da vettore - 4 aprile 2012 Piano di sorveglianza Leishmania in Emilia-Romagna dati storici e prospettive Annalisa Santi Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Lombardia e Emilia-Romagna

Dettagli

Malattie trasmesse da vettori artropodi piani di sorveglianza, risultati, criticità

Malattie trasmesse da vettori artropodi piani di sorveglianza, risultati, criticità Massimo Tassinari m.o. sorveglianza epidemiologica veterinaria Area di Sanità Pubblica Veterinaria Malattie trasmesse da vettori artropodi piani di sorveglianza, risultati, criticità Corso di ricaduta

Dettagli

La Sorveglianza della Leishmania nei canili dell Emilia-Romagna. Risultati del primo anno di attività

La Sorveglianza della Leishmania nei canili dell Emilia-Romagna. Risultati del primo anno di attività La Sorveglianza della Leishmania nei canili dell Emilia-Romagna Risultati del primo anno di attività Obiettivi del progetto Creare una mappa di rischio per Leishmaniosi della Regione Gestire il rischio

Dettagli

Vaccini anti-leishmania e Sanità Pubblica: nuove armi a disposizione del Medico Veterinario?

Vaccini anti-leishmania e Sanità Pubblica: nuove armi a disposizione del Medico Veterinario? Seminario Interdisciplinare sulla Leishmaniosi Canina Viareggio (LU) 14 o

Dettagli

I casi di Leishmaniosi nell uomo: gli interventi di sorveglianza integrata da attuare

I casi di Leishmaniosi nell uomo: gli interventi di sorveglianza integrata da attuare Malattie da vettore in Emilia-Romagna Piano di sorveglianza e controllo 213 I casi di Leishmaniosi nell uomo: gli interventi di sorveglianza integrata da attuare Bologna, 17 maggio 213 Alba Carola Finarelli

Dettagli

Sorveglianza della leishmaniosi canina in Emilia-Romagna: il progetto regionale

Sorveglianza della leishmaniosi canina in Emilia-Romagna: il progetto regionale Sorveglianza della leishmaniosi canina in Emilia-Romagna: il progetto regionale Bologna 17 maggio 2013 Annalisa Lombardini & Silvano Natalini 1 D.P.R. 8 febbraio 1954 n.320 art. 5 comunicazione reciproca

Dettagli

ZOONOSI. Malattie umane di origine animale. Anche in questo caso la sorgente d infezione può essere rappresentata da: ANIMALI PORTATORI ANIMALI MALATI

ZOONOSI. Malattie umane di origine animale. Anche in questo caso la sorgente d infezione può essere rappresentata da: ANIMALI PORTATORI ANIMALI MALATI ZOONOSI Malattie umane di origine animale Anche in questo caso la sorgente d infezione può essere rappresentata da: ANIMALI MALATI ANIMALI PORTATORI ü sani ü convalescenti ü cronici ü precoci ZOONOSI Le

Dettagli

La Leishmaniosi umana in Italia

La Leishmaniosi umana in Italia Giornata formativa Sorveglianza della leishmaniosi in Emilia-Romagna La Leishmaniosi umana in Italia e in Emilia-Romagna Roberto Cagarelli Servizio Sanità pubblica Direzione generale Sanità e Politiche

Dettagli

Un Piano per il controllo della Leishmaniosi canina nelle Marche. Stefano Gavaudan Istituto Zooprofilattico Sperimentale Umbria e Marche

Un Piano per il controllo della Leishmaniosi canina nelle Marche. Stefano Gavaudan Istituto Zooprofilattico Sperimentale Umbria e Marche Un Piano per il controllo della Leishmaniosi canina nelle Marche Stefano Gavaudan Istituto Zooprofilattico Sperimentale Umbria e Marche L Istituto Zooprofilattico Sperimentale Si occupa di diagnostica

Dettagli

Allegato n. 1. Pagina 1 di 3

Allegato n. 1. Pagina 1 di 3 Allegato n. 1 Pagina 1 di 3 Allegato n. 1 0,35 LEISHMANIOSI VISCERALE - TASSI DI INCIDENZA PER 100.000 ABITANTI (REGIONE EMILIA-ROMAGNA E ITALIA, 1989-2008) 0,30 0,25 0,20 0,15 0,10 0,05 0,00 1989 1990

Dettagli

PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO

PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO Reg.delib.n. 1395 Prot. n. VERBALE DI DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA PROVINCIALE O G G E T T O: Direttive all'azienda provinciale per i servizi sanitari per l'attuazione del "Piano

Dettagli

IL CONCETTO DI ZOONOSI CLASSIFICAZIONE DELLE ZOONOSI. Zoonosi dirette. Ciclozoonosi. Metazoonosi. Saprozoonosi

IL CONCETTO DI ZOONOSI CLASSIFICAZIONE DELLE ZOONOSI. Zoonosi dirette. Ciclozoonosi. Metazoonosi. Saprozoonosi IL CONCETTO DI ZOONOSI Malattie ed infezioni che si trasmettono naturalmente dagli animali vertebrati all uomo e viceversa (O.M.S.) CLASSIFICAZIONE DELLE ZOONOSI Zoonosi dirette Trasmissione dall animale

Dettagli

INDICE. Riassunto pag. 1 Abstract pag. 4 PARTE GENERALE

INDICE. Riassunto pag. 1 Abstract pag. 4 PARTE GENERALE INDICE Riassunto pag. 1 Abstract pag. 4 PARTE GENERALE Agente eziologico.pag. 6 1. Tassonomia pag. 6 2. Morfologia pag. 7 3. Ciclo biologico pag. 9 4. Caratteristiche genomiche pag. 11 Modalità di trasmissione

Dettagli

definizione (definizione sorveglianza in sanità pubblica, CDC) definizione Terrestrial Animal Health Code OIE

definizione (definizione sorveglianza in sanità pubblica, CDC) definizione Terrestrial Animal Health Code OIE SORVEGLIANZA definizione sistematica raccolta, archiviazione, analisi e interpretazione di dati, seguita da una diffusione delle informazioni a tutte le persone che le hanno fornite e a coloro che devono

Dettagli

Leishmaniosi. Luigi Gradoni. Reparto di Malattie Trasmesse da Vettori e Sanità Internazionale Dipartimento MIPI

Leishmaniosi. Luigi Gradoni. Reparto di Malattie Trasmesse da Vettori e Sanità Internazionale Dipartimento MIPI Leishmaniosi Luigi Gradoni Reparto di Malattie Trasmesse da Vettori e Sanità Internazionale Dipartimento MIPI La diffusione delle malattie è associata alla distribuzione e densità dei flebotomi vettori

Dettagli

Le azioni in atto in Emilia-Romagna per la prevenzione delle malattie a trasmissione vettoriale

Le azioni in atto in Emilia-Romagna per la prevenzione delle malattie a trasmissione vettoriale Il progetto Life Conops sistemi di sorveglianza delle zanzare invasive Le azioni in atto in Emilia-Romagna per la prevenzione delle malattie a trasmissione vettoriale Bologna 10 marzo 2014 Claudio Venturelli

Dettagli

Parassitologia (modulo 5CFU)

Parassitologia (modulo 5CFU) Corso di Laurea Magistrale in Scienze Biologiche Indirizzo Diagnostica molecolare Anno Accademico 2018/19 METODOLOGIE EPIDEMIOLOGICHE e PARASSITOLOGICHE e Laboratorio Parassitologia (modulo 5CFU) Prof.

Dettagli

LEISHMANIOSI. Patrizia Giorni U.O. Malattie Infettive

LEISHMANIOSI. Patrizia Giorni U.O. Malattie Infettive LEISHMANIOSI Patrizia Giorni U.O. Malattie Infettive Alcuni dati.epidemiologici 12 milioni di persone malate 2 milioni di nuovi casi Recrudescenza in caso di guerre o carestie Kala Azar colpisce 500.000

Dettagli

Il Piano Regionale di Sorveglianza della Leishmaniosi canina (Lcan), approvato con DGR 1326/2007, ha definito per l anno 2008 le seguenti attività:

Il Piano Regionale di Sorveglianza della Leishmaniosi canina (Lcan), approvato con DGR 1326/2007, ha definito per l anno 2008 le seguenti attività: ISTITUTO ZOOPROFILATTICO SPERIMENTALE DELLA LOMBARDIA E DELL'EMILIA ROMAGNA BRUNO UBERTINI (ENTE SANITARIO DI DIRITTO PUBBLICO) ------------------------------------- BRESCIA Via Bianchi, 9 25124 BRESCIA

Dettagli

1 Eziologia. 1.1 Leishmania

1 Eziologia. 1.1 Leishmania Salta alla parte principale. MENU PRINCIPALE» Prima pagina» Leishmaniosi canina» Analisi urine» Analisi sangue» Anemia» Emergenze gatto» Parassiti» Patologia chirurgica» Pericoli estivi» Leishmania 2003»

Dettagli

Sorveglianza integrata del West Nile e Usutu virus

Sorveglianza integrata del West Nile e Usutu virus Sorveglianza integrata del West Nile e Usutu virus Bollettino N. 1 del 1 agosto 2019 RISULTATI NAZIONALI 1 In Evidenza 2 Sorveglianza umana 3 Sorveglianza equidi 4 Sorveglianza uccelli bersaglio 5 Sorveglianza

Dettagli

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI TORINO FACOLTA DI MEDICINA VETERINARIA DIPARTIMENTO DI PRODUZIONI ANIMALI, EPIDEMIOLOGIA ED ECOLOGIA

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI TORINO FACOLTA DI MEDICINA VETERINARIA DIPARTIMENTO DI PRODUZIONI ANIMALI, EPIDEMIOLOGIA ED ECOLOGIA UNIVERSITA DEGLI STUDI DI TORINO FACOLTA DI MEDICINA VETERINARIA DIPARTIMENTO DI PRODUZIONI ANIMALI, EPIDEMIOLOGIA ED ECOLOGIA FOCOLAI DI LEISHMANIOSI CANINA IN ZONE NON TRADIZIONALMENTE ENDEMICHE Rossi

Dettagli

ISTITUTO ZOOPROFILATTICO SPERIMENTALE DELLA LOMBARDIA E DELL'EMILIA ROMAGNA BRUNO UBERTINI

ISTITUTO ZOOPROFILATTICO SPERIMENTALE DELLA LOMBARDIA E DELL'EMILIA ROMAGNA BRUNO UBERTINI ISTITUTO ZOOPROFILATTICO SPERIMENTALE DELLA LOMBARDIA E DELL'EMILIA ROMAGNA BRUNO UBERTINI (ENTE SANITARIO DI DIRITTO PUBBLICO) ------------------------------------- BRESCIA Via Bianchi, 9 25124 BRESCIA

Dettagli

definizione (definizione sorveglianza in sanità pubblica, CDC) definizione Terrestrial Animal Health Code OIE

definizione (definizione sorveglianza in sanità pubblica, CDC) definizione Terrestrial Animal Health Code OIE SORVEGLIANZA definizione sistematica raccolta, archiviazione, analisi e interpretazione di dati, seguita da una diffusione delle informazioni a tutte le persone che le hanno fornite e a coloro che devono

Dettagli

La Leishmaniosi nel cane

La Leishmaniosi nel cane La Leishmaniosi nel cane Che cos è? La Leishmaniosi canina è una malattia infettiva causata da un parassita microscopico chiamato Leishmania, trasmesso al cane attraverso la puntura di un insetto simile

Dettagli

IZSLER e IUV(ENE) Tavola rotonda: l Igiene Urbana veterinaria un opportunità da cogliere per la Sanità Pubblica Veterinaria

IZSLER e IUV(ENE) Tavola rotonda: l Igiene Urbana veterinaria un opportunità da cogliere per la Sanità Pubblica Veterinaria Marco Tamba Sorveglianza Epidemiologica Emilia Romagna Tavola rotonda: l Igiene Urbana veterinaria un opportunità da cogliere per la Sanità Pubblica Veterinaria IZSLER e IUV(ENE) Teramo 22 settembre 2017

Dettagli

SORVEGLIANZA E PREVENZIONE DELLE MALATTIE DA ARTROPODI VETTORI (il caso della leishmaniosi) Ezio Ferroglio

SORVEGLIANZA E PREVENZIONE DELLE MALATTIE DA ARTROPODI VETTORI (il caso della leishmaniosi) Ezio Ferroglio Facoltà di Medicina Veterinaria Dipartimento di Produzioni Animali, Epidemiologia ed Ecologia Via L. DA Vinci, 44 10095 Grugliasco (TO) 011/6709002 ezio.ferroglio@unito.it SORVEGLIANZA E PREVENZIONE DELLE

Dettagli

SCORE CARD GUIDA INTERPRETATIVA

SCORE CARD GUIDA INTERPRETATIVA Criteri Punteggio 1 Rilevanza della patologia 1 2 3 4 5 1.1 Presenza sul territorio Assente Presente in UE / Stati Presente in Italia / altre Presente in Regione Endemica. regionale / extraregionale. confinanti

Dettagli

Leishmania spp. Giovanni Di Bonaventura, BSc, PhD Dipartimento di Scienze Biomediche Università G. d Annunzio - Chieti

Leishmania spp. Giovanni Di Bonaventura, BSc, PhD Dipartimento di Scienze Biomediche Università G. d Annunzio - Chieti Leishmania spp Giovanni Di Bonaventura, BSc, PhD Dipartimento di Scienze Biomediche Università G. d Annunzio - Chieti Leishmaniosi - Tassonomia Le leishmaniosi sono un gruppo di malattie causate da protozoi

Dettagli

Epidemiologia e profilassi generale delle malattie infettive

Epidemiologia e profilassi generale delle malattie infettive Epidemiologia e profilassi generale delle malattie infettive INFEZIONE MALATTIA INFETTIVA ASPETTI GENERALI Interazione di un agente biologico (microrganismo) e un ospite recettivo (uomo, animale). Implica

Dettagli

PARASSITI d ITALIA Una rete al servizio del SSN Animali + Esseri umani = una sola salute ROMA ottobre 2011

PARASSITI d ITALIA Una rete al servizio del SSN Animali + Esseri umani = una sola salute ROMA ottobre 2011 L Echinococcosi Cistica (echinococcosi-idatidosi) animale in Italia Giovanni Garippa Sez. di Parassitologia e Malattie Parassitarie Dip. di Biologia Animale Facoltà di Medicina Veterinaria - Università

Dettagli

PIANO DI SORVEGLIANZA E CONTROLLO DELLA LEISHMANIOSI IN REGIONE CAMPANIA

PIANO DI SORVEGLIANZA E CONTROLLO DELLA LEISHMANIOSI IN REGIONE CAMPANIA PIANO DI SORVEGLIANZA E CONTROLLO DELLA LEISHMANIOSI IN REGIONE CAMPANIA 1 Sommario 1. BASE STORICA... 3 1.1 SCOPO... 3 1.2 COMPETENZE SPECIFICHE E RISORSE UMANE... 3 1.3 ASPETTI DA SOTTOPORRE A VERIFICA...

Dettagli

Approvata a maggioranza dei presenti nella seduta pomeridiana del 14 aprile 2015

Approvata a maggioranza dei presenti nella seduta pomeridiana del 14 aprile 2015 - - - Approvata a maggioranza dei presenti nella seduta pomeridiana del 14 aprile 2015 - Approvazione delle Linee guida per il controllo della Leishmaniosi canina in Emilia-Romagna" - - - - - - - - - -

Dettagli

Come utilizzare i test nella diagnosi delle malattie trasmissibili: il caso della leishmaniosi

Come utilizzare i test nella diagnosi delle malattie trasmissibili: il caso della leishmaniosi UNIVERSITA DEGLI STUDI DI TORINO FACOLTA DI MEDICINA VETERINARIA DIPARTIMENTO DI PRODUZIONI ANIMALI, EPIDEMIOLOGIA ED ECOLOGIA Come utilizzare i test nella diagnosi delle malattie trasmissibili: il caso

Dettagli

Sorveglianza integrata del West Nile e Usutu virus

Sorveglianza integrata del West Nile e Usutu virus Sorveglianza integrata del West Nile e Usutu virus Bollettino N. 3 del 22 agosto 2019 RISULTATI NAZIONALI 1 In Evidenza 2 Sorveglianza umana 3 Sorveglianza equidi 4 Sorveglianza uccelli bersaglio 5 Sorveglianza

Dettagli

SCELTA DEI TEST EZIOLOGICI A SUPPORTO DELLA DIAGNOSI DI LEISHMANIOSI CANINA

SCELTA DEI TEST EZIOLOGICI A SUPPORTO DELLA DIAGNOSI DI LEISHMANIOSI CANINA SCELTA DEI TEST EZIOLOGICI A SUPPORTO DELLA DIAGNOSI DI LEISHMANIOSI CANINA Saverio Paltrinieri, DVM, PhD, Dipl ECVCP DIAGNOSI EZIOLOGICA DIRETTA (evidenziazione del parassita o di sue componenti) Citologia

Dettagli

VIVERE CON UN ANIMALE DOMESTICO

VIVERE CON UN ANIMALE DOMESTICO VIVERE CON UN ANIMALE DOMESTICO I POSSIBILI RISCHI PER LA SALUTE UMANA Dott.ssa Carlotta Vizio Medico veterinario ZOONOSI MALATTIE TRASMESSE DAGLI ANIMALI ALL UOMO E VICEVERSA Per ingestione di alimenti

Dettagli

Leishmania. I Flagellati Kinetoplastida 30/04/2014. Leishmania: classificazione. Leishmania: classificazione LEISHMANIOSI DEL CANE

Leishmania. I Flagellati Kinetoplastida 30/04/2014. Leishmania: classificazione. Leishmania: classificazione LEISHMANIOSI DEL CANE I Flagellati Kinetoplastida Leishmania Phylum Ordine Classe Famiglia Genere Sarcomatigophora Kinetoplastida Zoomastigophorea Trypanosomatidae Trypanosoma, Leishmania I protozoi del genere Leishmania causano

Dettagli

Sorveglianza integrata del West Nile e Usutu virus

Sorveglianza integrata del West Nile e Usutu virus Sorveglianza integrata del West Nile e Usutu virus Bollettino N. 4 del 19 luglio 2018 RISULTATI NAZIONALI 1 In Evidenza 2 Sorveglianza umana 3 Sorveglianza equidi 4 Sorveglianza uccelli bersaglio 5 Sorveglianza

Dettagli

Sorveglianza integrata del West Nile e Usutu virus

Sorveglianza integrata del West Nile e Usutu virus Sorveglianza integrata del West Nile e Usutu virus Bollettino N. 3 del 12 luglio 2018 RISULTATI NAZIONALI 1 In Evidenza 2 Sorveglianza umana 3 Sorveglianza equidi 4 Sorveglianza uccelli bersaglio 5 Sorveglianza

Dettagli

Sorveglianza Epidemiologica Emilia-Romagna

Sorveglianza Epidemiologica Emilia-Romagna ISTITUTO ZOOPROFILATTICO SPERIMENTALE DELLA LOMBARDIA E DELL'EMILIA ROMAGNA BRUNO UBERTINI (ENTE SANITARIO DI DIRITTO PUBBLICO) ------------------------------------- Sorveglianza Epidemiologica Emilia-Romagna

Dettagli

Famiglia Bunyaviridae

Famiglia Bunyaviridae TOSCANA VIRUS Maria Paola Landini U.O. Microbiologia Centro di Riferimento Regionale per le Emergenze Microbiologiche Policlinico S.Orsola-Malpighi Bologna Famiglia Bunyaviridae 5 principali generi: O-bunyavirus

Dettagli

Le malattie da vettore in Emilia-Romagna: Piano di Sorveglianza e controllo Sorveglianza veterinaria West Nile

Le malattie da vettore in Emilia-Romagna: Piano di Sorveglianza e controllo Sorveglianza veterinaria West Nile Le malattie da vettore in Emilia-Romagna: Piano di Sorveglianza e controllo 2013 Sorveglianza veterinaria West Nile Virus West Nile: ciclo di trasmissione Vettore biologico Zanzare del genere Culex, (Aedes)

Dettagli

Corso di Formazione sulle tecniche di rimozione degli Sciuridi alloctoni in Lombardia -ASPETTI SANITARI-

Corso di Formazione sulle tecniche di rimozione degli Sciuridi alloctoni in Lombardia -ASPETTI SANITARI- Corso di Formazione sulle tecniche di rimozione degli Sciuridi alloctoni in Lombardia -ASPETTI SANITARI- Nicola Ferrari Dipartimento di Medicina Veterinaria Università degli Studi di Milano Parassiti come

Dettagli

Sorveglianza integrata del West Nile e Usutu virus

Sorveglianza integrata del West Nile e Usutu virus Sorveglianza integrata del West Nile e Usutu virus Bollettino N. 5 del 14 settembre 2017 RISULTATI NAZIONALI 1 In Evidenza 2 Sorveglianza umana 3 Sorveglianza equidi 4 Sorveglianza uccelli bersaglio 5

Dettagli

Clade Unikonti. Clade Cromoalveolati. Clade Excavata. Amoebozoa. Euglenozoa. Alveolata. Opisthokonta. Diplomonadei. Cromisti. Rhizaria.

Clade Unikonti. Clade Cromoalveolati. Clade Excavata. Amoebozoa. Euglenozoa. Alveolata. Opisthokonta. Diplomonadei. Cromisti. Rhizaria. Clade Cromoalveolati Alveolata Ciliophora (Ciliati) Dinozoa (Dinoflagellati) Apicomplexa (Apicomplessi) Cromisti Stramenopili o Heterocontophyta Rhizaria Foraminiferi Radiolaria Cercozoi Clade Excavata

Dettagli

Sorveglianza integrata del West Nile e Usutu virus

Sorveglianza integrata del West Nile e Usutu virus Sorveglianza integrata del West Nile e Usutu virus Bollettino N. 2 del 5 luglio 2018 RISULTATI NAZIONALI 1 In Evidenza 2 Sorveglianza umana 3 Sorveglianza equidi 4 Sorveglianza uccelli bersaglio 5 Sorveglianza

Dettagli

Leishmaniosi. Corso di Laurea Medicina e Chirurgia AA 2009 / 2010

Leishmaniosi. Corso di Laurea Medicina e Chirurgia AA 2009 / 2010 Leishmaniosi Corso di Laurea Medicina e Chirurgia AA 2009 / 2010 LEISHMANIOSI UMANA FORME CLINICHE DIFFERENTI SOSTENUTE DA DIVERSI PARASSITI DEL GENERE LEISHMANIA. Le manifestazioni cliniche dipendono

Dettagli

ALLEGATO B) MODULISTICA DA UTILIZZARE IN ATTUAZIONE DEL PIANO DI CONTROLLO DELLA LEISHMANIOSI CANINA

ALLEGATO B) MODULISTICA DA UTILIZZARE IN ATTUAZIONE DEL PIANO DI CONTROLLO DELLA LEISHMANIOSI CANINA ALLEGATO B) MODULISTICA DA UTILIZZARE IN ATTUAZIONE DEL PIANO DI CONTROLLO DELLA LEISHMANIOSI CANINA PIANO REGIONALE DI CONTROLLO DELLA LEISHMANIOSI CANINA DGRER 240/205 Allegato COMUNICAZIONE CASO INCIDENTE

Dettagli

Sorveglianza integrata del West Nile e Usutu virus

Sorveglianza integrata del West Nile e Usutu virus Sorveglianza integrata del West Nile e Usutu virus Bollettino N. 4 del 7 settembre 2017 RISULTATI NAZIONALI 1 In Evidenza 2 Sorveglianza umana 3 Sorveglianza equidi 4 Sorveglianza uccelli bersaglio 5 Sorveglianza

Dettagli

APPLICAZIONE DEL PIANO REGIONALE DI CONTROLLO DELLA LEISHMANIOSI CANINA NEL TERRITORIO DELL ASL DI BOLOGNA

APPLICAZIONE DEL PIANO REGIONALE DI CONTROLLO DELLA LEISHMANIOSI CANINA NEL TERRITORIO DELL ASL DI BOLOGNA APPLICAZIONE DEL PIANO REGIONALE DI CONTROLLO DELLA LEISHMANIOSI CANINA NEL TERRITORIO DELL ASL DI BOLOGNA Francesca Matteucci Azienda USL di Bologna OBIETTIVI Sorveglianza e controllo nelle strutture

Dettagli

I documenti di: quotidianosanità.it. Quotidiano online di informazione sanitaria

I documenti di: quotidianosanità.it. Quotidiano online di informazione sanitaria I documenti di: quotidianosanità.it Quotidiano online di informazione sanitaria Dossier Documentazione legislativa Studi e ricerche Interventi e relazioni MinisterodellaSalute Dipartimento della sanità

Dettagli

Sorveglianza Epidemiologica Emilia-Romagna

Sorveglianza Epidemiologica Emilia-Romagna ISTITUTO ZOOPROFILATTICO SPERIMENTALE DELLA LOMBARDIA E DELL'EMILIA ROMAGNA BRUNO UBERTINI (ENTE SANITARIO DI DIRITTO PUBBLICO) ------------------------------------- Sorveglianza Epidemiologica Emilia-Romagna

Dettagli

Agripolis, 17 novembre 2010

Agripolis, 17 novembre 2010 Applicazioni Gis in Campo Territoriale e Ambientale Agripolis, 17 novembre 2010 Monitoraggio integrato delle malattie trasmesse da vettori attraverso la creazione di un GIS in ambiente Open Source Risultatipreliminari

Dettagli

Leishmaniosi canina in

Leishmaniosi canina in Leishmaniosi canina in Triveneto: quali novità? Contributi pratici R. Cassini M. Pietrobelli Università di Padova F. Montarsi A. Natale G. Capelli I.Z.S. delle Venezie Legnaro (PD) P. Beraldo Università

Dettagli

Coxiellosi o Febbre Q

Coxiellosi o Febbre Q Coxiellosi o Febbre Q Descritta per la prima volta in Australia nel 1936 in addetti alla macellazione. Impatto È una zoonosi: causa una malattia simil-influenzale, polmonite, epatite granulomatosa, aborto

Dettagli

2. EPIDEMIOLOGIA DELLA LEISHMANIOSI

2. EPIDEMIOLOGIA DELLA LEISHMANIOSI 4 1. INTRODUZIONE La Leishmaniosi è una zoonosi protozoaria causata da varie specie del genere Leishmania. Nel cane oltre alla malattia manifesta, si conoscono forme pausci-sintomatiche o asintomatiche.

Dettagli

Dr. Francesco MARUCCI

Dr. Francesco MARUCCI 1 Malattia infettiva provocata da micobatteri in particolare Mycobacterium bovis (bovino e ungulati selvatici) ma anche: Mycobacterium tuberculosis Mycobacterium avium Segnalata per la prima volta all

Dettagli

Da Completare. Da Completare

Da Completare. Da Completare [NOME MALATTIA] Caratteristiche della patologia E.1 Malattia E.1.1 Nome patologia E.1.2 Agente/i eziologico/i E.1.3 Breve descrizione Informazioni 1 Rilevanza della patologia 1.1-1.2 Presenza e frequenza

Dettagli

Interazione di un agente biologico (microrganismo) e un ospite recettivo (uomo, animale). Implica la replicazione dell agente nell ospite.

Interazione di un agente biologico (microrganismo) e un ospite recettivo (uomo, animale). Implica la replicazione dell agente nell ospite. Infezione Interazione di un agente biologico (microrganismo) e un ospite recettivo (uomo, animale). Implica la replicazione dell agente nell ospite. Malattia Infettiva È l espressione clinica dell infezione.

Dettagli

DETERMINAZIONE N del Aggiornamento del Piano regionale integrato per la sorveglianza della West Nile Disease

DETERMINAZIONE N del Aggiornamento del Piano regionale integrato per la sorveglianza della West Nile Disease DETERMINAZIONE N. 1511 del 28.11.2016 Oggetto: Aggiornamento del Piano regionale integrato per la sorveglianza della West Nile Disease 2015-2018. IL DIRETTORE GENERALE lo Statuto Speciale della Regione

Dettagli

Il piano nazionale di sorveglianza della malattia di West Nile in Italia per gli aspetti veterinari. Paolo Calistri

Il piano nazionale di sorveglianza della malattia di West Nile in Italia per gli aspetti veterinari. Paolo Calistri Il piano nazionale di sorveglianza della malattia di West Nile in Italia per gli aspetti veterinari Paolo Calistri West Nile Disease La West Nile Disease (WND) è una malattia infettiva ad eziologia virale,

Dettagli

ESPOSIZIONE: materializzazione del pericolo derivante dal contatto con e/o utilizzo di fattori capaci di causare danno.

ESPOSIZIONE: materializzazione del pericolo derivante dal contatto con e/o utilizzo di fattori capaci di causare danno. PERICOLO o RISCHIO? PERICOLO: proprietà o qualità intrinseca di un determinato fattore avente il potenziale di causare danni. RISCHIO: probabilità di raggiungimento del livello potenziale di danno nelle

Dettagli

Sorveglianza integrata del West Nile e Usutu virus

Sorveglianza integrata del West Nile e Usutu virus Sorveglianza integrata del West Nile e Usutu virus Bollettino N. 6 del 2 agosto 2018 RISULTATI NAZIONALI 1 In Evidenza 2 Sorveglianza umana 3 Sorveglianza equidi 4 Sorveglianza uccelli bersaglio 5 Sorveglianza

Dettagli

Università degli Studi di Napoli Federico II

Università degli Studi di Napoli Federico II Università degli Studi di Napoli Federico II DOTTORATO DI RICERCA IN SCIENZE CLINICHE E FARMACOTOSSICOLOGICHE VETERINARIE XXXIII CICLO Indirizzo in Medicina Interna degli Animali Domestici Tesi sperimentale

Dettagli

Le notifiche dei casi di Leishmaniosi canina in ACIRL (Anagrafe Canina Informatizzata della Regione Lazio)

Le notifiche dei casi di Leishmaniosi canina in ACIRL (Anagrafe Canina Informatizzata della Regione Lazio) Le notifiche dei casi di Leishmaniosi canina in ACIRL (Anagrafe Canina Informatizzata della Regione Lazio) un bilancio a due anni dalla DGR 473 del 29/10/2010 La DGR 473 del 2010 e le notifiche di positività

Dettagli

Sorveglianza Epidemiologica Emilia-Romagna

Sorveglianza Epidemiologica Emilia-Romagna ISTITUTO ZOOPROFILATTICO SPERIMENTALE DELLA LOMBARDIA E DELL'EMILIA ROMAGNA BRUNO UBERTINI (ENTE SANITARIO DI DIRITTO PUBBLICO) ------------------------------------- BRESCIA Via Bianchi, 9 25124 BRESCIA

Dettagli

LA TRYPANOSOMIASI AFRICANA: COMPLICANZE NEUROLOGICHE E ASPETTI DI NURSING NEI PAESI IN VIA DI SVILUPPO INTRODUZIONE

LA TRYPANOSOMIASI AFRICANA: COMPLICANZE NEUROLOGICHE E ASPETTI DI NURSING NEI PAESI IN VIA DI SVILUPPO INTRODUZIONE INTRODUZIONE 5 Nell'immaginario occidentale, la malattia del sonno e la mosca tzé-tzé evocano rispettivamente una malattia esotica dei paesi caldi e una grossa mosca che punge e trasmette un parassita

Dettagli

PIANO REGIONALE DI CONTROLLO DELLA LEISHMANIOSI CANINA NEL TERRITORIO DELLA REGIONE EMILIA ROMAGNA

PIANO REGIONALE DI CONTROLLO DELLA LEISHMANIOSI CANINA NEL TERRITORIO DELLA REGIONE EMILIA ROMAGNA PIANO REGIONALE DI CONTROLLO DELLA LEISHMANIOSI CANINA NEL TERRITORIO DELLA REGIONE EMILIA ROMAGNA 1.Contesto: La Leishmaniosi Viscerale Zoonotica (LVZ), causata dal protozoo Leishmania infantum, è una

Dettagli

Alda Natale - Soave, 30 novembre 2010

Alda Natale - Soave, 30 novembre 2010 Febbre Q -Uomo Estrema virulenza Bastano 1-10 particelle per avviare l infezione Alta concentrazione nei tessuti infetti (annessi fetali), nei secreti (latte) e negli escreti (feci, urine) No associazione

Dettagli

Sorveglianza Epidemiologica Emilia-Romagna

Sorveglianza Epidemiologica Emilia-Romagna ISTITUTO ZOOPROFILATTICO SPERIMENTALE DELLA LOMBARDIA E DELL'EMILIA ROMAGNA BRUNO UBERTINI (ENTE SANITARIO DI DIRITTO PUBBLICO) ------------------------------------- Sorveglianza Epidemiologica Emilia-Romagna

Dettagli

Stato delle evidenze relative alla diagnosi di Leishmaniosi canina nel Lazio Periodo: gennaio 2011 luglio 2013

Stato delle evidenze relative alla diagnosi di Leishmaniosi canina nel Lazio Periodo: gennaio 2011 luglio 2013 ISTITUTO ZOOPROFILATTICO SPERIMENTALE DELLE REGIONI LAZIO E TOSCANA (D.L.vo 30.06.1993 n. 270) SEDE 00178 Roma/Capannelle Via Appia Nuova, 1411 Tel. 06 790991 (centralino) Fax 06 79340724 http://www.izslt.it

Dettagli

DESCRIZIONE DI UN NUOVO FOCOLAIO DI LEISHMANIOSI CANINA NELLA REGIONE VENETO

DESCRIZIONE DI UN NUOVO FOCOLAIO DI LEISHMANIOSI CANINA NELLA REGIONE VENETO Veterinaria, Anno 19, n. 3, Giugno 2005 25 DESCRIZIONE DI UN NUOVO FOCOLAIO DI LEISHMANIOSI CANINA NELLA REGIONE VENETO MARTA VASCELLARI 1, ALDA NATALE 1, ERNESTO SCHIEVENIN 2, ANTONIO MIATTO 3, ANTONIO

Dettagli

Sorveglianza Epidemiologica Emilia-Romagna

Sorveglianza Epidemiologica Emilia-Romagna ISTITUTO ZOOPROFILATTICO SPERIMENTALE DELLA LOMBARDIA E DELL'EMILIA ROMAGNA BRUNO UBERTINI (ENTE SANITARIO DI DIRITTO PUBBLICO) ------------------------------------- Via Bianchi, 9 25124 BRESCIA Tel. 030-22901

Dettagli

Sorveglianza integrata del West Nile e Usutu virus

Sorveglianza integrata del West Nile e Usutu virus Sorveglianza integrata del West Nile e Usutu virus Bollettino N. 7 del 27 settembre 2017 RISULTATI NAZIONALI 1 In Evidenza 2 Sorveglianza umana 3 Sorveglianza equidi 4 Sorveglianza uccelli bersaglio 5

Dettagli

Sorveglianza Epidemiologica Emilia-Romagna

Sorveglianza Epidemiologica Emilia-Romagna ISTITUTO ZOOPROFILATTICO SPERIMENTALE DELLA LOMBARDIA E DELL'EMILIA ROMAGNA BRUNO UBERTINI (ENTE SANITARIO DI DIRITTO PUBBLICO) ------------------------------------- BRESCIA Via Bianchi, 9 25124 BRESCIA

Dettagli

Bollettino epidemiologico 2016

Bollettino epidemiologico 2016 Bollettino epidemiologico 2016 1 Situazione epidemiologica 2 Piano di sorveglianza 3 Risultati delle attività di sorveglianza 4 Definizione di caso negli equidi 28 luglio 2016 n. 4 1 Situazione epidemiologica

Dettagli

COMUNE DI PONDERANO - Prot del 18/10/2018 Tit 1 Cl 12 Fasc CENTRO OPERATIVO DI BIELLA PER LA LOTTA ALLE ZANZARE

COMUNE DI PONDERANO - Prot del 18/10/2018 Tit 1 Cl 12 Fasc CENTRO OPERATIVO DI BIELLA PER LA LOTTA ALLE ZANZARE CENTRO OPERATIVO DI BIELLA PER LA LOTTA ALLE ZANZARE IMPORTANZA DELLA LOTTA ALLE ZANZARE Riduzione a livelli accettabili della MOLESTIA durante le azioni di vita quotidiana N.B. L esclusione totale delle

Dettagli

WEST NILE: La sorveglianza integrata: un successo Italiano

WEST NILE: La sorveglianza integrata: un successo Italiano WEST NILE: La sorveglianza integrata: un successo Italiano Caterina Rizzo, MD LA SORVEGLIANZA DELLE MALATTIE VIRALI EMERGENTI E RIEMERGENTI IN ITALIA: FOCUS SU ZIKA, WESTNILE E ALTRE ARBOVIROSI 19 Aprile

Dettagli

Toscana Virus. Reggio Emilia, 15 Aprile 2011

Toscana Virus. Reggio Emilia, 15 Aprile 2011 Toscana Virus Reggio Emilia, 15 Aprile 2011 TOSV Arbovirus Famiglia Bunyaviridae Genere Phlebovirus Sierotipo del Sandfly fever Naples virus RNA a singola elica; dotato di envelope. Isolamento nel 1971

Dettagli

IZSLER. Bologna. 14 agosto Sommario ...

IZSLER. Bologna. 14 agosto Sommario ... Sommario Sorveglianza del virus West Nile in Emilia Romagnaa IZSLER Sorveglianza Epidemiologica, Bologna 14 agosto 2018 1. Introduzione... 1 2. Sorveglianza sull avifauna selvatica... 2 3. Sorveglianza

Dettagli

Prevenzione e controllo della Leishmaniosi canina

Prevenzione e controllo della Leishmaniosi canina Bologna, 23 novembre 2012 SORVEGLIANZA DELLA LEISHMANIOSI IN EMILIA - ROMAGNA Prevenzione e controllo della Leishmaniosi canina Raffaella Baldelli & Giovanni Poglayen Dipartimento di Scienze Mediche Veterinarie

Dettagli

Sorveglianza integrata del West Nile e Usutu virus

Sorveglianza integrata del West Nile e Usutu virus Sorveglianza integrata del West Nile e Usutu virus Bollettino N. 7 del 9 agosto 28 RISULTATI NAZIONALI In Evidenza 2 Sorveglianza umana 3 Sorveglianza equidi 4 Sorveglianza uccelli bersaglio 5 Sorveglianza

Dettagli

Sempre più frequentemente si parla di medicina EPIDEMIOLOGIA E CONTROLLO DELLA LEISHMANIOSI. Zoonosi. 04 dossier

Sempre più frequentemente si parla di medicina EPIDEMIOLOGIA E CONTROLLO DELLA LEISHMANIOSI. Zoonosi. 04 dossier 04 dossier Zoonosi Virbac EPIDEMIOLOGIA E CONTROLLO DELLA LEISHMANIOSI Da sempre endemica nei Paesi che si affacciano sul mar Mediterraneo, la leishmaniosi sta sempre più ampliando i suoi areali di diffusione.

Dettagli

da protozoi criptosporidiosi, leishmaniosi, sarcosporidiosi, toxoplasmosi, tripanosomosi.

da protozoi criptosporidiosi, leishmaniosi, sarcosporidiosi, toxoplasmosi, tripanosomosi. in base all agente eziologico Batteriche: borreliosi di Lyme, brucellosi, carbonchio, clamidiosi, febbre bottonosa, febbre Q, leptospirosi, listeriosi, salmonellosi, tbc, tularemia... Virali: coriomeningite

Dettagli

HIV/AIDS DIRITTI E RESPONSABILITÀ INTRODUZIONE

HIV/AIDS DIRITTI E RESPONSABILITÀ INTRODUZIONE HIV/AIDS DIRITTI E RESPONSABILITÀ INTRODUZIONE 1 Aids in Italia e in Europa 2 HIV/AIDS DIRITTI E RESPONSABILITÀ AIDS IN ITALIA E IN EUROPA Giovanni Rezza Centro Operativo Aids - Istituto Superiore di Sanità

Dettagli

Leishmaniosi canina CHE COSA E LA LEISHMANIOSI? LA DIFFUSIONE NEL NOSTRO PAESE LA DIAGNOSI LA SINTOMATOLOGIA SINTOMI GENERALI

Leishmaniosi canina CHE COSA E LA LEISHMANIOSI? LA DIFFUSIONE NEL NOSTRO PAESE LA DIAGNOSI LA SINTOMATOLOGIA SINTOMI GENERALI Leishmaniosi canina CHE COSA E LA LEISHMANIOSI? La Leishmaniosi Canina è una malattia parassitaria causata da Leishmania infantum, un protozoo trasmesso dalla femmina di un insetto vettore, il flebotomo,

Dettagli

Esperienza all interno di un progetto per la realizzazione di un sistema di sorveglianza della leishmaniosi canina in Emilia-Romagna

Esperienza all interno di un progetto per la realizzazione di un sistema di sorveglianza della leishmaniosi canina in Emilia-Romagna Alma Mater Studiorum Università di Bologna DOTTORATO DI RICERCA IN EPIDEMIOLOGIA E CONTROLLO DELLE ZOONOSI XXII Ciclo Settore scientifico-disciplinare: VET 05 Esperienza all interno di un progetto per

Dettagli

APPROVAZIONE DELLE LINEE GUIDA PER IL CONTROLLO DELLA LEISHMANIOSI CANINA IN EMILIA- ROMAGNA".

APPROVAZIONE DELLE LINEE GUIDA PER IL CONTROLLO DELLA LEISHMANIOSI CANINA IN EMILIA- ROMAGNA. Progr.Num. 240/2015 GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA ROMAGNA Questo giorno mercoledì 11 del mese di marzo dell' anno 2015 si è riunita nella residenza di la Giunta regionale con l'intervento dei Signori: via

Dettagli

Sommario. Bologna. selvatica

Sommario. Bologna. selvatica Sorveglianza del virus West Nile in Emilia Romagnaa Sommario IZSLER Sorveglianza Epidemiologica, Bologna 311 agosto 2018 1. Introduzione... 2 2. Sorveglianza sull avifauna selvatica... 3 3. Sorveglianza

Dettagli

Sorveglianza Epidemiologica Emilia-Romagna

Sorveglianza Epidemiologica Emilia-Romagna ISTITUTO ZOOROFILATTICO SERIMETALE DELLA LOMBARDIA E DELL'EMILIA ROMAGA BRUO UBERTII (ETE SAITARIO DI DIRITTO UBBLICO) ------------------------------------- Via Bianchi, BSCIA Tel. 00-0 Fax: 00- BSCIA

Dettagli

Aggiornamento del

Aggiornamento del Influenza pandemica (A/H1N1p) Aggiornamento del 06.05.11 1 INFLUENZA UMANA PANDEMICA - A/H1N1p Aggiornamento al 6 Maggio 2011 A seguito degli ultimi comunicati emessi dall Organizzazione Mondiale della

Dettagli

RUOLO DEL MMG NELL APPLICAZIONE DEL PROTOCOLLO PER LE MALATTIE DA VETTORI E BISOGNI FORMATIVI

RUOLO DEL MMG NELL APPLICAZIONE DEL PROTOCOLLO PER LE MALATTIE DA VETTORI E BISOGNI FORMATIVI RUOLO DEL MMG NELL APPLICAZIONE DEL PROTOCOLLO PER LE MALATTIE DA VETTORI E BISOGNI FORMATIVI La disciplina della medicina generale ha le seguenti caratteristiche : è una specialità clinica orientata alle

Dettagli

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PISA LEISHMANIOSI CANINA

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PISA LEISHMANIOSI CANINA UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PISA CORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN MEDICINA VETERINARIA VALUTAZIONE DELLA SENSIBILITÀ DELL ESAME MICROSCOPICO DEL CITOCENTRIFUGATO DEL SANGUE PERIFERICO PER LA DIAGNOSI DI LEISHMANIOSI

Dettagli

IV CONGRESSO SIEF HEALTH SURVEILLANCE OF TUBERCULOSIS IN WILD BOAR (SUS SCROFA) OF THE WESTERN LIGURIA REGION

IV CONGRESSO SIEF HEALTH SURVEILLANCE OF TUBERCULOSIS IN WILD BOAR (SUS SCROFA) OF THE WESTERN LIGURIA REGION IV CONGRESSO SIEF HEALTH SURVEILLANCE OF TUBERCULOSIS IN WILD BOAR (SUS SCROFA) OF THE WESTERN LIGURIA REGION MIGNONE W., BONA M.C., ZOPPI S., BALLARDINI M., MIGNONE G., DONDO A., GORIA M., RU G. Istituto

Dettagli