SCUOLE CHE RENDONO CONTO DALLE ISO AL VALES: LO SGUARDO DEL DS
|
|
- Viola Micheli
- 8 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 SCUOLE CHE RENDONO CONTO DALLE ISO AL VALES: LO SGUARDO DEL DS 1
2 L evoluzione normativa/1 Legge Brunetta Legge 150/09: si affianca alla normativa sulla autonomia scolastica e sul ruolo dirigenziale (DPR. 275/99, DLg. 165/01) per meglio precisarlo: CICLO DELLE PERFORMANCES E ACCOUNTABILITY Definire obiettivi misurabili, valutabili nel tempo e rendicontabili in una ciclicità virtuosa di miglioramento Trasparenza e accessibilità 2
3 L evoluzione normativa /2 Legge 80/13: ARTT 2 E 6 FINALITA : IL MIGLIORMENTO/ LA QUALITA DEGLI APPRENDIMENTI PER UNA SCUOLA ORIENTATA ALLO STUDENTE VALUTARE PER PROGRAMMARE STRATEGICAMENTE LA VISION 3
4 La evoluzione normativa /3 Coerenza con Direttiva 13/2014: obiettivi nazionali come sfondo (mission istituzionale) qualità dell'offerta formativa e degli apprendimenti per la riduzione della dispersione scolastica e dell'insuccesso scolastico, livellando esiti fra aree geografiche e tipologia di scuole, rafforzando skills for life e producendo valore aggiunto nelle competenze per un placement positivo. 4
5 La evoluzione normativa/4 PERTANTO: 1) Autovalutazione delle istituzioni scolastiche: il RAV 2)Valutazione esterna: dalle ISO (customer e processi) ai prodotti analisi di terza parte 3) Azioni di miglioramento: stesura del PM 4) rendicontazione sociale delle istituzioni scolastiche: verso la pratica del bilancio sociale (BS, che ingloba il RAV e il PM, rendicontandolo anche dal p.d.v. degli investimenti economici oltre che delle risorse umane) 5
6 La evoluzione normativa/4 6
7 e le esperienze pregresse/1 LE ISO:ANCORA? VISSUTE COME PURA FATICA BUROCRATICA CONCENTRATE SULLA CUSTOMENR SATISFACTION PREVALENTEMENTE INDIRIZZATA AI PROCESSI MA LA LOGICA SOTTESA RIMANE LA STESSA 7
8 e le esperienze pregresse/1 8
9 e le esperienze pregresse/2 Leadership educativa : Jaap Scheerens - RETE STRESA (a) capacità non specifiche quali: una leadership chiaramente esplicitata, che permette la circolazione delle informazioni, l organizzazione partecipativa di processi decisionali e il coordinamento b) leadership educativa in senso stretto: il tempo dedicato agli aspetti educativi il DS come meta-controllore dei processi a livello di classe come controllore della qualità delle prestazioni degli insegnanti come facilitatore dei gruppi di lavoro e della crescita professionale 9
10 e le esperienze pregresse/3 Il CAF:La logica della leadership Il radar evidenzia il livello di sviluppo dell organizzazione, che si vede meglio rappresentata nelle seguenti aree: 1. LEADERSHIP 2. POLITICHE E STRATEGIE 3. PERSONALE 4. PARTNERSHIP E RISORSE 5. PROCESSI 6. RISULTATI ORIENTATI AL TERRITORIO/AL CLIENTE 10
11 11 11
12 L autovalutazione con il CAF si ispira a dei principi guida condivisi nel settore pubblico a livello europeo: coinvolgimento del personale miglioramento continuo e innovazione, partnership e responsabilità sociale gestione per processi e obiettivi orientamento ai risultati focalizzazione sul cittadino-cliente. La leadership ha un ruolo fondamentale, in quanto deve assicurare la creazione di un ambiente che permetta all organizzazione e alle persone di eccellere, agendo come modello di ruolo, motivando e supportando il personale, sviluppando una missione, una visione e dei valori che orientino l organizzazione, anche nella gestione del cambiamento. 12
13 VALES OLTRE IL CAAF RISPETTO A: Strumenti di confronto e benchmarking condivisi: risultati prove INVALSI; Questionari genitori e studenti, banche dati una lista di processi chiave già proposta e meditata: una delle difficoltà delle scuole con i modelli di autovalutazione infatti è di enucleare con precisione tali processi in modo che siano anche confrontabili con altre scuole Viene suggerito un metodo per redigere il rapporto di autovalutazione e per definire in maniera operativa obiettivi e priorità Guida alla formulazione di un piano strategico di miglioramento Guida alla valutazione degli esiti di processo e di risultato Logica della rendicontazione sociale verso il bilancio sociale 13
14 e le esperienze pregresse/4 A Cristina Boracchi - D.S. ISIS Crespi A CURA DI INVALSI 14
15 LA SCUOLA DA SEMPRE E SOGGETTA ALLA VALUTAZIONE: IL RUOLO SOCIALE 16
16 oltre l adempimento burocratico e oltre gli obblighi normativi (memento Direttiva 11/2014): Perché valutare? Cosa valutare? Come valutare? Gli attori del processo: non solo il DS 17
17 Il punto di vista dirigenziale PREMESSA FONDAMENTALE: Il processo di leadership educativa: gli elementi chiave per una dimensione qualitativa dell istituzione scolastica 18
18 DIREZIONE STRATEGICA 1) Visione di sviluppo condivisa 2) Obiettivi strategici focalizzati sugli apprendimenti degli studenti 3) Interconnessione spazio-temporale degli obiettivi 4) Responsabilità chiare e definite dei dirigenti scolastici 19
19 ORGANIZZAZIONE DELLA SCUOLA E DELLA DIDATTICA: QUESTIONARIO IPRASE Ruoli chiari e definiti per una leadership distribuita all interno della scuola Ruoli e responsabilità dei singoli al servizio del lavoro di gruppo Standardizzazione dei processi didattici Personalizzazione dei processi di insegnamento/apprendimento Promozione e socializzazione delle innovazioni didattiche 20
20 AUTOVALUTAZIONE E MIGLIORAMENTO Misurazione della performance Reporting per le decisioni Incontri sull autovalutazione Progettazione delle azioni di miglioramento Formazione del Piano di Miglioramento d Istituto SVILUPPO DEL CAPITALE PROFESSIONALE GESTIONE DELLE RETI E RELAZIONI CON GLI STAKEHOLDER 21
21 Consapevolezza in ordine agli indicatori di performance della propria scuola (Key Performance Indicators (KPIs) Istituzione di un sistema di misurazione a regime per guidare il lavoro del Nucleo Interno di Valutazione: come fare nascere il NIV, su quali promesse di risorse umane e di ruolo Approccio al controllo di gestione, oltre il controllo diagnostico 22
22 socializzare il sapere, anche al di fuori del Nucleo Interno di Valutazione indirizzare l attenzione dei docenti sugli aspetti critici dell insegnamento/apprendimento coinvolgere sistematicamente le famiglie e altri soggetti esterni nei processi di monitoraggio e valutazione dell insegnamento/apprendimento 23
23 Promuovere modalità di lavoro basate su gruppi di autovalutazione e supportare i gruppi con precise procedure organizzative sugli incontri di autovalutazione Fare in modo che i gruppi di autovalutazione abbiano informazioni rilevanti e significative rispetto a ben definiti problemi da approfondire Promuovere adeguati sistemi di accountability interna per sorvegliare le attività di autovalutazione 24
24 Decentralizzare i processi di progettazione del miglioramento, promuovendo un problem finding/solving diffuso Supportare i gruppi professionali impegnati nell autovalutazione e miglioramento, promuovendo efficaci meccanismi di collaborazione con il territorio (reti, protocolli d intesa, piani di zona, accordi e convenzioni, ecc.) Dimostrare di gestire le situazioni in cui i gruppi professionali manifestano carenze nella progettazione/implementazione delle azioni di miglioramento 25
25 LEADERSHIP TRASFORMAZIONALE, NON TRANSIZIONALE (PROATTIVITA E FIDUCIA RELAZIONALE : Bryk e Schneider) LEADERSHIP DIFFUSA E APPROCCIO ALLA GESTIONE DELLE PERFORMANCES (ACCOUNTABILITY) 26
26 ALLINEAMENTO VS OBLIQUITA GERARCHIA VS SAPERE COLLETTIVO BUROCRAZIE VS PARTECIPAZIONE MOTIVAZIONE ESTRINSECA VS INTRINSECA MERCATO VS RETE 27
27 LE PAROLE CHIAVE ANALISI DI CONTESTO VALORI E MISSION ISTITUZIONALE VISION DIRIGENZIALE 28
28 ANALISI DI CONTESTO: IL RAV 1. sistema di raccolta di dati organica e continuativa 2. disponibilità di dati numerici/ statistici su items confrontabili nel tempo 3. analisi costante, unitaria, diacronica alla luce della mission istituzionale 29
29 LE OPPORTUNITA DOCUMENTO DI SINTESI: retroazione su POF, PA, Piano miglioramento ISO, contrattazione FIS) ottimizzazione dati e tempi di produzione documenti DOCUMENTO DI QUALITA (sui prodotti e non solo sui processi) STRUMENTO DI AUTOANALISI (Alma Diploma, Requs/CAF, Diametro etc.): direzionare il piano strategico di miglioramento OCCASIONE DI RIDEFINIZIONE RUOLI/FUNZONI:pianificare fabbisogni e risorse 30
30 ANALISI DI CONTESTO LA STORIA L evoluzione e il brand che la distingue rispetto al territorio. La fidelizzazione : il percepito dell utenza. I dati e la loro variazione in un trend almeno biennale/triennale. La caratterizzazione del percorso di studio. 31
31 ANALISI DI CONTESTO LA COMUNITA DI APPARTENENZA Leggere il contesto La realtà locale attraverso i dati (tessuto socioprofessionale fonti e dati) Il bacino di utenza (stratificazione sociale, livelli di ingresso e correlazione dati) La mappa delle relazioni Le attese dell utenza (documentate) Le reti scolastiche: la mappa delle relazioni scolastiche 32
32 ANALISI DI CONTESTO GLI STAKEHOLDERS Elenco ragionato per importanza al perseguimento della vision educativa ed economica A chi dirigiamo il servizio: i principali portatori di interesse esterni ed interni Chi ha interessi Chi influenza o può influenzare le scelte e in che direzione (quelle desiderabili e quelle ostative) 33
33 Influenza Interesse Basso Bassa Alta Alto 34 34
34 ANALISI DI CONTESTO LO STUDENTE, STAKEHOLDER PRIMARIO: Prodotto e produttore ANAGRAFE PROFILO IN INGRESSO (dati scuola secndaria di primo grado e dati test ingresso) DATI DI FREQUENZA (non ammessi, ritiri e trasferimenti, dati di iscrizione e rappresentazione grafica nel triennio) SOPRATTUTTO: ESITI SCOLASTICI E 35 RILEVAZIONE DEL PLACEMENT.
35 VALORI E MISSION ISTITUZIONALE VALORI : l orizzonte euristico delle scelte operate; i valori condivisi sul piano interno (codici deontologici) e esterno (patto di corresponsabilità, contratto formativo, regole di istituto) MISSION ISTITUZIONALE: la definizione da parte di Stato e Regione ma anche precisare COSA RENDE INSOSTITUIBILE E NECESSARIO IL SERVIZIO EROGATO, ovvero gli scopi generali e territoriali del servizio scolastico 36
36 LA VISION / LA GOVERNANCE Quali intenti di sviluppo del capitale umano? Quale valore aggiunto su studenti, docenti e famiglie, sul territorio nella sua interezza La analisi dei dati e la definizione di una strategia territoriale: rispondere e sollecitare, migliorare, evidenziare aree problematiche e identificare partner risolutivi RICONOSCERE E CONDIVIDERE UNA VISION: LA LEADERSHIP DIRIGENZIALE E IL COINVOLGIMENTO DELLE RISORSE UMANE 37
37 LE RISORSE UMANE DALL ANALISI DELLE RISORSE INTERNE Quali risorse di competenza, quale efficienza? ALLA OTTIMIZZAZIONE DELLE STESSE Quali i compiti? Chi se ne può occupare? Mansionari, relazioni interne, target di risultato Ottemperanza alla Legge Brunetta Struttura condivisa a stratificata 38
38 LA MISSION 1) Offrire agli studenti possibilita di identificazione vocazionale, ampliamento competenze e saperi, con esperienza qualificate e significative, con azione didattiche orientate allo studente; 2) Sviluppare autonomia, responsabilità sociale, capacità relazionali e organizzative attraverso conoscenze di base e abilità tecnico applicative trasversali. I life skills 46
39 LA VISION: esemplificazione Motivare all apprendimento e promuovere l eccellenza sostenibile La scuola del ben.essere e della cittadinanza agita 47
40 GLI OBIETTIVI STRATEGICI: IL RUOLO DEL DIRIGENTE: facilitatore della sinergia dei gruppi di lavoro team couching e team training: come guida della pianificazione dei gruppi per splittare gli obiettivi in coerenza con la mission/vision nazionale e regionale (BN.: reti provinciali/uffici provinciali) in priorità strategiche (stesura ciclo delle performances) Guida del CI per impostare scelte decisionali coerenti alla formulazione del PMI coerenza con la contrattazione di istituto ) 48
41 GLI OBIETTIVI STRATEGICI: Indicatori PROGETTABILI OSSERVABILI MISURABILI RENDICONTABILI 49
42 GLI OBIETTIVI STRATEGICI: esemplificazione MOTIVARE ALL APPRENDIMENTO PER CREARE LE CONDIZIONI DEL SUCESSO FORMATIVO 1) Innalzamento obbligo di istruzione e curricolo verticale esiti di apprendimento (profili in ingresso/ profili in uscita confronto esiti locali e nazionali 2) Sostegno e implementazioni disciplinari (rafforzamento aree di debolezza da esiti anno precedente) N.B. Definizione dei risultati attesi e monitoraggio dei risultati ottenuti (esempio) 50
43 GLI OBIETTIVI STRATEGICI PROMOZIONE DELL ECCELLENZA SOSTENIBILE pluralità e internazionalizzazione 1) Promozione delle abilità tecnico-applicative (lingue, informatica, lingue classiche) 2) Potenziamento delle competenze trasversali/ certificazini, LW, alternanza scuola/lavoro etc. N.B. Rendicontazione per obiettivi strategici 51
BILANCIO SOCIALE: LINEE GUIDA REGIONALI IL PRIMO CAPITOLO: L IDENTITA
BILANCIO SOCIALE: LINEE GUIDA REGIONALI IL PRIMO CAPITOLO: L IDENTITA 1 LE PAROLE CHIAVE ANALISI DI CONTESTO VALORI E MISSION ISTITUZIONALE VISION DIRIGENZIALE 2 LE CONDIZIONI 1. sistema di raccolta di
DettagliQUESTIONARIO 3: MATURITA ORGANIZZATIVA
QUESTIONARIO 3: MATURITA ORGANIZZATIVA Caratteristiche generali 0 I R M 1 Leadership e coerenza degli obiettivi 2. Orientamento ai risultati I manager elaborano e formulano una chiara mission. Es.: I manager
DettagliATTO D INDIRIZZO DEL DIRIGENTE SCOLASTICO PER LA PREDISPOSIZIONE DEL PIANO TRIENNALE DELL OFFERTA FORMATIVA
ATTO D INDIRIZZO DEL DIRIGENTE SCOLASTICO PER LA PREDISPOSIZIONE DEL PIANO TRIENNALE DELL OFFERTA FORMATIVA VISTO l art. 3 comma 4 del D.P.R. 275/1999 come modificato dall art. 1, comma 14, della Legge
DettagliCOMUNICAZIONE ESITI RAV PROCESSO DI AUTOVALUTAZIONE CAF. A cura del GAV
COMUNICAZIONE ESITI RAV PROCESSO DI AUTOVALUTAZIONE CAF A cura del GAV 1 Cosa è stato fatto: Il GAV ha : - Somministrato a tutto il personale un questionario per la raccolta di informazioni in merito ai
DettagliALLEGATO B. Nel corso degli anni il monitoraggio ha previsto nelle diverse annualità:
ALLEGATO B Il modello di monitoraggio Il gruppo di Progetto di PQM, nell anno scolastico 2010-2011 ha costituito un gruppo di lavoro tecnico composto dal gruppo di progetto stesso e dai ricercatori dei
DettagliFare il DS: un introduzione. di Dario Cillo
Fare il DS: un introduzione di Dario Cillo Autonomia e Sussidiarietà Sussidiarietà: responsabilità pubbliche all autorità territorialmente e funzionalmente più vicina ai cittadini interessati Legge 15
DettagliRAV e PDM (Rapporto di Auto-Valutazione) e (Piano di Miglioramento) L Aquila, 10 settembre 2015
RAV e PDM (Rapporto di Auto-Valutazione) e (Piano di Miglioramento) L Aquila, 10 settembre 2015 IL RAV Il RAV (di seguito nominato Report) rappresenta la prima esperienza di autovalutazione dell Ist. Comprensivo
DettagliPROGRAMMAZIONE E GESTIONE DI UN PROGETTO DI SERVIZIO SOCIALE
PROGRAMMAZIONE E GESTIONE DI UN PROGETTO DI SERVIZIO SOCIALE A.S. Dott.ssa Carmen Prizzon Il progetto Operazione complessa unica e di durata limitata rivolta a produrre un risultato specifico attraverso
DettagliIL RAPPORTO DI AUTOVALUTAZIONE
IL RAPPORTO DI AUTOVALUTAZIONE Priorità strategiche della valutazione - Riduzione della dispersione e dell insuccesso scolastico. - Rafforzamento delle competenze di base degli studenti rispetto alla situazione
DettagliAUTOVALUTAZIONE D ISTITUTO
AUTOVALUTAZIONE D ISTITUTO (anno scolastico 2014-2015) anno zero AUTONOMIA SCOLASTICA e AUTOVALUTAZIONE L autovalutazione d istituto affonda le sue radici nell autonomia scolastica (dpr 275/1999) 1999-2014
DettagliCOME COMPILARE IL RAV IL PROCESSO. Roma 5 marzo 2015 Incontro della Rete Scuole del II Municipio
COME COMPILARE IL RAV IL PROCESSO Roma 5 marzo 2015 Incontro della Rete Scuole del II Municipio Micaela Ricciardi Come compilare il RAV: riflessioni per la Rete scuole Municipio II 5 marzo 2015 1 QUALE
DettagliPartecipare all organizzazione di convegni ed eventi
Area di Riferimento 1 Gestione POF Riscrittura del POF alla luce delle innovazioni normative e dei bisogni formativi attuali, sia interni che del territorio Monitoraggio in itinere dell attuazione del
DettagliLa compilazione del RAV: una riflessione condivisa Milazzo 8 giugno 2015
Proviamo a vedere quali sono gli obiettivi finali del RAV: Migliorare gli apprendimenti, assumendo decisioni adeguate; Rendicontare le scelte compiute; Promuovere strategie innovative attraverso la partecipazione
Dettagli1-Il Piano regionale di formazione: presentazione CM.n.47/10/2014 e CM. n.7677del4/12/2014
INDICE DIAPOSITIVE 1. Il Piano regionale di formazione: presentazione 2. I principi ispiratori del Piano 3. La normativa: il percorso triennale di valutazione delle scuole 4. L autovalutazione: documentazione
DettagliL indagine 2009 sui diplomandi e sugli istituti secondari di secondo grado
Venerdì 27 Febbraio 2009 / Aula Caldora / Qualità dell Istruzione Superiore e anagrafe degli studenti L indagine 2009 sui diplomandi e sugli istituti secondari di secondo grado Sara Laurita Quadro di riferimento
DettagliPIANO DEL SISTEMA GESTIONE QUALITA
PIANO DEL SISTEMA GESTIONE QUALITA Piano della performance a.s. 2012/2013 Per dare senso al fare della scuola, per rilevare la coerenza tra le dichiarazioni strategiche e politiche, la progettazione dell
DettagliL ORGANIZZAZIONE DELL AUTOVALUTAZIONE, LA METRICA DEL RAV, IL MIGLIORAMENTO, IL CICLO PDCA BERGAMO 23/1/2015
L ORGANIZZAZIONE DELL AUTOVALUTAZIONE, LA METRICA DEL RAV, IL MIGLIORAMENTO, IL CICLO PDCA BERGAMO 23/1/2015 Vito Infante Valutatore esterno progetti Vales e V e M - INVALSI Auditor ISO 9001, Marchio SAPERI
DettagliRAV e dintorni. Laboratorio Regionale DiSAL LIGURIA 8 gennaio 2015. Maddalena Cassinari
RAV e dintorni Laboratorio Regionale DiSAL LIGURIA 8 gennaio 2015 Maddalena Cassinari 1. Motivazione del RAV * La parola chiave è: MIGLIORAMENTO * Attraverso * azioni correttive * cambiamenti necessari
DettagliMinistero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca Ufficio Scolastico Regionale per la Sicilia C.P.I.A. RAGUSA
Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca Ufficio Scolastico Regionale per la Sicilia C.P.I.A. RAGUSA Centro Provinciale per l Istruzione degli Adulti Via Giordano Bruno sn 97100 RAGUSA
DettagliRAPPORTO DI AUTOVALUTAZIONE
RAPPORTO DI AUTOVALUTAZIONE Struttura e analisi del RAV a cura della tutor con integrazione di materiali resi disponibili da USR Veneto Tutor: Anna Nardi FORMAZIONE DOCENTI REFERENTI Fasi procedimento
DettagliPiano Offerta Formativa
Piano Offerta Formativa ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE Scuola dell Infanzia, Primaria e Secondaria di primo grado Via Venezia,15 San Giovanni Teatino Chieti I plessi Scuola dell'infanzia Dragonara Scuola
DettagliUNIVERSITA DEGLI STUDI DI ROMA LA SAPIENZA
UNIVERSITA DEGLI STUDI DI ROMA LA SAPIENZA La missione, la visione, i valori, gli attributi distintivi e gli interlocutori dell Università di Roma La Sapienza gennaio 2006 INDICE 1. La missione, la visione
DettagliPIANO DI MIGLIORAMENTO (PDM) IN RAPPORTO AL RAV PIANO TRIENNALE DELL'OFFERTA FORMATIVA (PTOF).
PIANO DI MIGLIORAMENTO (PDM) IN RAPPORTO AL RAV PIANO TRIENNALE DELL'OFFERTA FORMATIVA (PTOF). Adempimenti di cui al DPR 80/2013 e alla Legge 107/205. Come è noto i documenti che dovranno essere predisposti
DettagliLA FORMAZIONE COME STRUMENTO ELETTIVO PER LA DIFFUSIONE DELLA CULTURA DELLA SICUREZZA, DELLA DIFFUSIONE DELLE CONOSCENZE
LA FORMAZIONE COME STRUMENTO ELETTIVO PER LA DIFFUSIONE DELLA CULTURA DELLA SICUREZZA, DELLA DIFFUSIONE DELLE CONOSCENZE LA FORMAZIONE COME STRUMENTO DEL MIGLIORAMENTO DEI PROCESSI PRODUTTIVI E LA VALORIZZAZIONE
Dettagli2 settembre 2015: Collegio Docenti. Presentazione del documento
2 settembre 2015: Collegio Docenti Presentazione del documento RAV Da chi è stato elaborato il RAV? Il format per il rapporto di autovalutazione è stato laborato ( a partire da modelli sperimentati in
DettagliAzioni messe in atto nell'a.s. 2013/14 a supporto del processo di miglioramento
Azioni messe in atto nell'a.s. 2013/14 a supporto del processo di miglioramento L'a.s. 2013/14 oltre alla realizzazione della fase di, è stato dedicato all'avvio e al proseguimento di azioni di Miglioramento
DettagliIL RAV. Maria Girone
IL RAV Maria Girone Foggia 12/03/2015 AVVIO DEL SISTEMA DI VALUTAZIONE ART. 6 DEL D.P.R. 80/2013 Autovalutazione delle Istituzioni Scolastiche Valutazione esterna Azioni di migliomento Analisi e verifica
DettagliRUOLO CENTRALE DEL DS NELL ACCOGLIENZA DEGLI ALUNNI DISABILI COME SENSIBILIZZARE E RESPONSABILIZZARE I DIRIGENTI
INTEGRAZIONE, ORIENTAMENTO E BUONE PRASSI RUOLO CENTRALE DEL DS NELL ACCOGLIENZA DEGLI ALUNNI DISABILI COME SENSIBILIZZARE E RESPONSABILIZZARE I DIRIGENTI L iscrizione degli alunni con certificazione L.104
DettagliINDICATORI NEL R.A.V. - FOCUS PER IL MIGLIORAMENTO
Scolastica - Tavolo Interdipartimentale di supporto all'attuazione del 1 INDICATORI NEL R.A.V. - FOCUS PER IL MIGLIORAMENTO Prospettive per l applicazione del DPR n. 80/2013 Legame tra Autonomia e Valutazione
DettagliPROGETTO CITTADINANZA E COSTITUZIONE
PROGETTO CITTADINANZA E COSTITUZIONE SICUREZZA E RISPETTO DELLE REGOLE FINALITA e OBIETTIVI DEL PROGETTO Le direttive comunitarie in tema di salute e sicurezza sul luogo di lavoro sottolineano la necessità
Dettaglivia Regina Elena, 5-62012- Civitanova Marche (MC) Tel. 0733/812992 Fax 0733/779436 www.icviareginaelena.gov.it IL PIANO DELL OFFERTA FORMATIVA
1 via Regina Elena, 5-62012- Civitanova Marche (MC) Tel. 0733/812992 Fax 0733/779436 www.icviareginaelena.gov.it PIANO DELL OFFERTA FORMATIVA A.S. 2015/2016 IL PIANO DELL OFFERTA FORMATIVA CHE COS E IL
DettagliPresentazione delle attività formative. Obiettivi e contenuti del Piano
Piano di formazione e informazione dei Team di Valutazione alle indagini nazionali e internazionali Conferenze di servizio per i dirigenti scolastici Presentazione delle attività formative. Obiettivi e
DettagliRAV QUESTIONARIO DOCENTI MAGGIO 2015
RAV QUESTIONARIO DOCENTI MAGGIO 2015 1.AREA:CURRICOLO PROGETTAZIONE VALUTAZIONE (POLITICA SCOLASTICA) 1.1. In questa istituzione scolastica gli studenti sono assegnati alle diverse sezioni secondo modalità
DettagliStruttura e modalità di compilazione del RAV
Struttura e modalità di compilazione del RAV Massimo Faggioli Dirigente di Ricerca Area valutazione e miglioramento INDIRE Firenze m.faggioli@indire.it Struttura del rapporto di autovalutazione è articolato
DettagliPiani integrati per lo sviluppo locale. Progetti di marketing territoriale. Progettazione e start-up di Sistemi Turistici Locali
Piani integrati per lo sviluppo locale Progetti di marketing territoriale Progettazione e start-up di Sistemi Turistici Locali Sviluppo di prodotti turistici Strategie e piani di comunicazione Percorsi
DettagliCome accompagnare le scuole nel processo di autovalutazione
Roma 27-11-2014 Come accompagnare le scuole nel processo di autovalutazione A cura di Giancarlo Cerini A cura di Giancarlo Cerini L e t r e g a m b e d e l s i s t e m a Istituti nazionali: Invalsi, Indire,
DettagliVALeS Valutazione e Sviluppo Scuola
Premessa VALeS Valutazione e Sviluppo Scuola progetto sperimentale per individuare criteri, strumenti e metodologie per la valutazione delle scuole e dei dirigenti scolastici Le precedenti sperimentazioni
DettagliAMBITO: Promozione dell apprendimento. DESTINATARI: Istituzioni Scolastiche di qualsiasi ordine e grado della Regione.
Allegato 2 alla D.G.R. n. 201 del 1 febbraio 2008 PROGETTO SPECIALE Promozione del successo scolastico interventi finalizzati al recupero delle difficoltà di apprendimento e/o al potenziamento dei saperi
DettagliIL RUOLO DEL DIRIGENTE SCOLASTICO NELLA PREDISPOSIZIONE DEL PROCESSO DI MIGLIORAMENTO. Vanna Monducci 6 settembre 2013
IL RUOLO DEL DIRIGENTE SCOLASTICO NELLA PREDISPOSIZIONE DEL PROCESSO DI MIGLIORAMENTO Vanna Monducci 6 settembre 2013 IL PROCESSO DI MIGLIORAMENTO: GLI ELEMENTI PRIORITARI valutazione esterna degli apprendimenti
DettagliProgetto sperimentale VSQ - Valutazione per lo Sviluppo della Qualità delle Scuole
Progetto sperimentale VSQ - Valutazione per lo Sviluppo della Qualità delle Scuole Premessa Nel quadro delle azioni del Ministero da attuare in coerenza con i principi generali contenuti nel Decreto legislativo
DettagliEducando nelle Province di Bergamo e Brescia
Scheda progetto Educando nelle Province di Bergamo e Brescia Il progetto si sviluppa in otto comuni delle province di Bergamo e Brescia. OBIETTIVI GENERALI La realizzazione del progetto si pone i seguenti
DettagliLA VALUTAZIONE DEL SISTEMA SCOLASTICO
LA VALUTAZIONE DEL SISTEMA SCOLASTICO 1 IL PROGETTO VALUTAZIONE & MIGLIORAMENTO IL SISTEMA NAZIONALE DI VALUTAZIONE LA CIRCOLARE APPLICATIVA N. 47 DEL 21/10/2014 2 IL PROGETTO VALUTAZIONE & MIGLIORAMENTO
DettagliIL SISTEMA NAZIONALE DI VALUTAZIONE. La valutazione come opportunità per il processo di miglioramento delle scuole
Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca IL SISTEMA NAZIONALE DI VALUTAZIONE La valutazione come opportunità per il processo di miglioramento delle scuole Roma: 26 maggio 2015 Agenda
DettagliLA STRUTTURA DEL RAV
GUIDA PRATICA ALLA ELABORAZIONE DEL RAV IN FUNZIONE DEL MIGLIORAMENTO Dino Cristanini Vico Equense 30 Gennaio 2015 LA STRUTTURA DEL RAV 1 CONTESTO E RISORSE Quali vincoli presentano? Quali leve positive
DettagliProfilo dello studente della formazione professionale in esito al biennio dell obbligo di istruzione ed al terzo anno
Profilo dello studente della formazione professionale in esito al biennio dell obbligo di istruzione ed al terzo anno Competenze storiche economiche e sociali 1 Le competenze storico-economiche e sociali:
DettagliL Integrazione dei Processi di Gestione delle Risorse Umane
L Integrazione dei Processi di Gestione delle Risorse Umane 1 L integrazione dei processi della gestione delle Risorse Umane 3 2 Come i Modelli di Capacità consentono di integrare i processi? 5 pagina
DettagliCOSTRUIRE UN SISTEMA DI ASSICURAZIONE DELLA QUALITA. Autovalutazione, accreditamento e visite in loco delle CEV
COSTRUIRE UN SISTEMA DI ASSICURAZIONE DELLA QUALITA Autovalutazione, accreditamento e visite in loco delle CEV Presentazione Costituzione del Presidio della Qualità 5/8/2014 Composizione: Maria Francesca
DettagliCHI SIAMO. BeOn è una società di consulenza italiana ad alta specializzazione in ambito di valutazione, sviluppo e formazione delle risorse umane.
www.beon-dp.com Operiamo in ambito di: Sviluppo Assessment e development Center Valutazione e feedback a 360 Formazione Coaching CHI SIAMO BeOn è una società di consulenza italiana ad alta specializzazione
DettagliAlternanza Scuola Lavoro. Un opportunità per valorizzare e caratterizzare i l nostro liceo
Alternanza Scuola Lavoro Un opportunità per valorizzare e caratterizzare i l nostro liceo Riferimenti normativi Indicazioni europee; Normativa nazionale: L.196/97, Reg.142/98, (stage e tirocini formativi)
DettagliLa struttura del Rapporto di valutazione. Sara Romiti Gruppo di ricerca Valutazione e Miglioramento
La struttura del Rapporto di valutazione Sara Romiti Gruppo di ricerca Valutazione e Miglioramento Il quadro di riferimento teorico del rapporto di valutazione Il Rapporto di valutazione utilizza il Quadro
DettagliMODELLO DI. Livello strategico
ALLEGATO II.1 MODELLO DI CARTA DI QUALITÀ DELL OFFERTA FORMATIVA ELEMENTI MINIMI La Carta della Qualità ha la finalità di esplicitare e comunicare al sistema committente/beneficiari gli impegni che l organismo
Dettagli2015 2016: un anno insieme Dove eravamo arrivati?
Dove eravamo arrivati? NOI... Alle prese con il RAV VOI... Tutti al mare Rapporto di AutoValutazione R.A.V. GIUDIZIO SINTETICO AREA ESITI e AREA PROCESSI 1) CONTESTO 2) ESITI AREE DI INDAGINE SITUAZIONE
DettagliRealizzato Dall ins. Guadalupi Francesca
Allegato al PTOF dell I.C. Giuseppe Scelsa Realizzato Dall ins. Guadalupi Francesca Premessa L Animatore Digitale individuato in ogni scuola sarà (rif. Prot. n 17791 del 19/11/2015) destinatario di un
DettagliPIANO DI MIGLIORAMENTO dell istituto ...
PIANO DI MIGLIORAMENTO dell istituto... RESPONSABILE del Piano di Miglioramento Il Team per il Miglioramento ha la responsabilità della scelta dei percorsi di miglioramento e dell organizzazione dei progetti
DettagliScuole per la promozione della salute: le reti regionali italiane di School for Health in Europe (SHE)
Regione Piemonte Assessorato alla Tutela della Salute Assessorato all Istruzione Ministero dell'istruzione dell'università e della Ricerca Ufficio Scolastico Regionale Piemonte Direzione Generale Regionale
DettagliLO SVILUPPO DELLE COMPETENZE PER UNA FORZA VENDITA VINCENTE
LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE PER UNA FORZA VENDITA VINCENTE Non c è mai una seconda occasione per dare una prima impressione 1. Lo scenario Oggi mantenere le proprie posizioni o aumentare le quote di mercato
DettagliQUESTIONARIO DOCENTI Riepilogo (48 questionari compilati)
QUESTIONARIO DOCENTI Riepilogo (48 questionari compilati) 1) Pensi alla sua istituzione scolastica, comprensiva delle diverse sedi e dei diversi gradi di scuola. Quanto è d accordo con le seguenti affermazioni?
Dettaglioltre l'adempimento Assicurazione interna della qualità: Conferenza di Ateneo sull'accreditamento e la Valutazione Bari, 20 luglio 2012
Assicurazione interna della qualità: Conferenza di Ateneo sull'accreditamento e la Valutazione Bari, 20 luglio 2012 oltre l'adempimento Serafina Pastore Qualche precisazione Diverse le modalità per strutturare
DettagliSISTEMA NAZIONALE DI VALUTAZIONE - AUTOVALUTAZIONE ANNAMARIA BIANCO
AUTOANALISI D ISTITUTO SISTEMA NAZIONALE DI VALUTAZIONE - AUTOVALUTAZIONE ANNAMARIA BIANCO RAV A partire dal corrente anno scolastico tutte le scuole del Sistema Nazionale di Istruzione, statali e paritarie,
Dettagli10 parole chiave sul Rapporto di Autovalutazione
10 parole chiave sul Rapporto di Autovalutazione LA MAPPA Il RAV non è solo prove Invalsi, ci sono molte altre cose da guardare in una scuola: i processi organizzativi, la didattica, le relazioni, ecc.
DettagliRuolo e attività del punto nuova impresa
SISTEMA DOTALE E CULTURA D IMPRESA: UNA RETE DI SERVIZI PER IL TERRITORIO MANTOVANO a cura di Alessandra Ligabue PROMOIMPRESA Ruolo e attività del punto nuova impresa PromoImpresa, in qualità di Azienda
DettagliCURRICOLO SCUOLA PRIMARIA BAROLO
CURRICOLO SCUOLA PRIMARIA BAROLO L ISTITUZIONE SCOLASTICA E IL NUOVO SISTEMA DI ISTRUZIONE E FORMAZIONE L Istituzione Scolastica ha proceduto alla definizione del proprio Curricolo operando l essenzializzazione
DettagliLA VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI CON DISABILITA
LA VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI CON DISABILITA primo ciclo d istruzione Lo sfondo comune e il quadro normativo Il PEI come strumento di progettazione e di valutazione Isp. Luciano Rondanini LA VALUTAZIONE
DettagliOrientamento nelle scuole secondarie di 1 grado del Veneto. Il punto 2015
Orientamento nelle scuole secondarie di 1 grado del Veneto. Il punto 2015 Esiti del monitoraggio realizzato nei mesi di febbraio marzo 2015 Padova e Mestre, 12 e 17 marzo 2015 Annamaria Pretto Ufficio
DettagliAudit interno d Istituto
Audit interno d Istituto Riesame della Direzione (a.s. 2014/2015) I.I.S. Remo Brindisi Lido degli Estensi 20 maggio 2015 Riesame della Direzione: l Indice 1.Riesame della Direzione (esame di tutte le articolazioni
DettagliIl percorso di Autovalutazione Collegio Docenti
Il percorso di Autovalutazione Collegio Docenti Gambolò, 5 febbraio 2015 AUTONOMIA R E S P O N S A B I L I T À R I S O R S E V A L U T A Z I O N E non c è vera autonomia senza responsabilità e non c è
DettagliALTERNANZA SCUOLA LAVORO CONNESSA ALLE ATTIVITA DI SOSTEGNO
ALTERNANZA SCUOLA LAVORO CONNESSA ALLE ATTIVITA DI SOSTEGNO PREMESSA Con il presente progetto il nostro istituto vuole offrire agli allievi certificati L.104 del 1992 (sia per gli alunni che intraprendono
DettagliSCELTA DELL APPROCCIO. A corredo delle linee guida per l autovalutazione e il miglioramento
SCELTA DELL APPROCCIO A corredo delle linee guida per l autovalutazione e il miglioramento 1 SCELTA DELL APPROCCIO l approccio all autovalutazione diffusa può essere normale o semplificato, a seconda delle
DettagliSCHEDA DI PROGETTO. Regione..
Ministero Pubblica Istruzione Titolo sintetico del progetto: I CARE Imparare Comunicare Agire in una Rete Educativa Piano Nazionale di formazione e ricerca SCHEDA DI PROGETTO Regione.. Scuola Capofila
DettagliIl RUOLO DELLA SECONDARIA II
Orientamento per il successo scolastico e formativo Il RUOLO DELLA SECONDARIA II seconda parte 2011/2012 ruolo orientativo della secondaria II una scuola che ha un RUOLO DI REGIA Sostiene i propri studenti
DettagliESITI DEGLI STUDENTI
ALLEGATO Priorità e Traguardi evidenziati nel Rapporto Autovalutazione Periodo di Riferimento - 2014/15 RAV Scuola NAIC812007 "CAMPO DEL MORICINO" ESITI DEGLI STUDENTI 1. Risultati scolastici Studenti
DettagliACCORDO QUADRO PER LA DIFFUSIONE E L IMPLEMENTAZIONE DI BUONE PRATICHE DI ALTERNANZA SCUOLA LAVORO. Tra UFFICIO SCOLASTICO TERRITORIALE DI NOVARA
ACCORDO QUADRO PER LA DIFFUSIONE E L IMPLEMENTAZIONE DI BUONE PRATICHE DI ALTERNANZA SCUOLA LAVORO Tra UFFICIO SCOLASTICO TERRITORIALE DI NOVARA Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca
DettagliL idea di buona scuola e di buona dirigenza interna al Sistema Nazionale di Valutazione
L idea di buona scuola e di buona dirigenza interna al Sistema Nazionale di Valutazione USR per la Lombardia: ottobre 2014 Damiano Previtali Per me la garanzia di una buona scuola è: un buon Direttore
DettagliLA NUOVA NORMATIVA SUL SISTEMA NAZIONALE DI VALUTAZIONE
LA NUOVA NORMATIVA SUL SISTEMA NAZIONALE DI VALUTAZIONE La scuola italiana si dota oggi di uno strumento fondamentale che è quello della valutazione del sistema nazionale Bisogna dire con chiarezza che
DettagliPERCORSO INNOVATIVO DI ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO
Alternanza scuola/lavoro l alternanza non è uno strumento formativo, ma si configura piuttosto come una metodologia formativa, una vera e propria modalità di apprendere PERCORSO INNOVATIVO DI ALTERNANZA
DettagliIl catalogo MARKET. Mk6 Il sell out e il trade marketing: tecniche, logiche e strumenti
Si rivolge a: Forza vendita diretta Agenti Responsabili vendite Il catalogo MARKET Responsabili commerciali Imprenditori con responsabilità diretta sulle vendite 34 di imprese private e organizzazioni
DettagliIntegrazione scolastica degli alunni stranieri: dalle norme al progetto di scuola. I temi. Alunni stranieri a scuola:
Integrazione scolastica degli alunni stranieri: dalle norme al progetto di scuola Treviso, 23 maggio2008 Elio Gilberto Bettinelli I temi L integrazione scolastica degli alunni stranieri: dati, tendenze
DettagliCARTA DEI SERVIZI MEDEA
CARTA DEI SERVIZI MEDEA Indice 1. Introduzione 2. MEDEA e la Carta dei Servizi: chi siamo, obiettivi e finalità 3. I principi fondamentali 4. Standard qualitativi 5. I servizi erogati 6. Validità della
DettagliAVVIO DEL SISTEMA NAZIONALE DI VALUTAZIONE
Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca Ufficio Scolastico Regionale per la Basilicata Direzione Generale Piazza delle Regioni - 85100 Potenza INCONTRI DEL 13/19/25 FEBBRAIO 2015 AVVIO
DettagliSCHEDA PROGETTO BCNL - SCUOLA
PROGETTO TRASFERIMENTO BORSA CONTINUA NAZIONALE DEL LAVORO SCHEDA PROGETTO BCNL - SCUOLA Piano di attività integrate fra i progetti: Ministero Pubblica Istruzione - Impresa Formativa Simulata e Ministero
DettagliIl percorso di autovalutazione nel nostro Istituto
Il percorso di autovalutazione nel nostro Istituto L AUTOVALUTAZIONE HA DEI CHIARI RIFERIMENTI LEGISLATIVI 1) DPR 28 MARZO 2013, N. 80 REGOLAMENTO SUL SISTEMA NAZIONALE DI VALUTAZIONE IN MATERIA DI ISTRUZIONE
DettagliIstituto Comprensivo di Positano e Praiano C.A.F. 2014
ARTICOLAZIONE DEL PERCORSO CAF E TEMPI Avvio attività processo AV Processo AV Predisposizione Piano di miglioramento Periodo di riferimento 8 mesi GLI STEP DEL VIAGGIO CAF FASI PROCESSO AUTOVALUTAZIONE
DettagliSistemi di misurazione e valutazione delle performance
Sistemi di misurazione e valutazione delle performance 1 SVILUPPO DELL'INTERVENTO Cos è la misurazione e valutazione delle performance e a cosa serve? Efficienza Efficacia Outcome Requisiti minimi Indicatori
DettagliIl Programma MED 2014-2020
Il Programma MED 2014-2020 Obiettivo generale Promuovere una crescita sostenibile nel bacino mediterraneo favorendo pratiche innovative e un utilizzo ragionevole delle risorse (energia, acqua, risorse
DettagliPIANO DI FORMAZIONE Gennaio 2016
ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE GALLARATE LICEO SCIENTIFICO STATALE Leonardo da Vinci LICEO CLASSICO "Giovanni Pascoli" LICEO delle SCIENZE UMANE opz. ECONOMICO-SOCIALE PIANO DI FORMAZIONE Gennaio 2016
DettagliAnno scolastico 2013/2014. Curricolo verticale. Servizi socio sanitario/ Servizi Commerciali
Istituto Istruzione Superiore 'Mattei Fortunato' Eboli (SA) Anno scolastico 2013/2014 Curricolo verticale Servizi socio sanitario/ Servizi Commerciali Disciplina: DIRITTO ED ECONOMIA Al termine del percorso
Dettagli1. Team coaching e valorizzazione delle risorse umane
RISORSE UMANE 1. Team coaching e valorizzazione delle risorse umane Gli obiettivi strategici della proposta L approccio del team coaching alla gestione delle risorse umane si fonda sugli stessi principi
DettagliATTIVARE RETI E PROMUOVERE PARTNERSHIP FINALIZZATE
SEMINARIO USR LOMBARDIA 2015 ATTIVARE RETI E PROMUOVERE PARTNERSHIP FINALIZZATE Theofanis Vervelacis FORMAZIONE COME.. Vivere l organizzazione nel quotidiano agire Estraniarsi all organizzazione guardarla
DettagliSocietà di formazione
Società di formazione Presentazione Efil Formazione nasce a gennaio 2011 con l intento di costituire il presidio strategico dei sistemi formativi promossi dall Agenzia per il Lavoro Life In e per rispondere
DettagliSTRATEGIE E METODI PER L INNOVAZIONE DIDATTICA E TERRITORIALE
ISTITUTO SILONE San Ferdinando di Puglia STRATEGIE E METODI PER L INNOVAZIONE DIDATTICA E TERRITORIALE REPORT FINALE DI MONITORAGGIO E VALUTAZIONE Progetto di Ricerca finanziato da: REGIONE PUGLIA Assessorato
DettagliPiano annuale dell attività di Aggiornamento e Formazione Personale Docente
ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE "ANTONIO GRAMSCI" Albano/Pavona ANNO SCOLASTICO 2014/15 Piano annuale dell attività di Aggiornamento e Formazione Personale Docente PREMESSA La formazione e l aggiornamento
DettagliCORSI FINANZIABILI TRAMITE VOUCHER For.Te
CORSI FINANZIABILI TRAMITE VOUCHER For.Te Da richiedere on line sul sito del fondo For.Te il giorno lunedì 21 gennaio 2013 secondo la procedura dell avviso 3/2012 SETTORE SCUOLA Titolo Progettare e valutare:
DettagliMODULO 1 EVOLUZIONE DEI PRINCIPI E DEGLI STRUMENTI PER FARE QUALITÀ 1970 - LA QUALITÀ COME SISTEMA. Prima parte:
MODULO 1 Prima parte: Concetti generali introduttivi. Soddisfazione del cliente. Gli 8 principi della Qualità. Seconda parte: I Sistemi di Gestione Normazione, Certificazione e Accreditamento 1 EVOLUZIONE
DettagliCesena 28 gennaio 2015
Dal SNV al RAV... di Giancarlo Cerini Cesena 28 gennaio 2015 1 Domande di senso sul SNV e sul RAV C'è eccessiva regolazione normativa? È un adempimento procedurale? Quale cultura della valutazione sottende?
DettagliBUONE PRASSI PER L ACCOGLIENZA PROGETTO ACCOGLIENZA
ACCOGLIENZA: BUONE PRASSI PER L ACCOGLIENZA PROGETTO ACCOGLIENZA Nel Progetto con il termine ACCOGLIENZA si vuole intendere il percorso che accompagna il passaggio di tutti gli alunni (in particolare di
DettagliLa strada verso il Piano Triennale dell offerta formativa.
La strada verso il Piano Triennale dell offerta formativa. La fase della pianificazione tra poteri decisionali e meccanismi operativi di Anna Armone Il posto dell attività di pianificazione nell istituzione
DettagliIstituto Comprensivo San Valentino Torio Sistema Nazionale di Valutazione
Istituto Comprensivo San Valentino Torio Sistema Nazionale di Valutazione Prof.ssa A. Esposito Riferimenti Normativi DPR n. 275, 8 marzo 1999: Regolamento per la disciplina dell'autonomia delle Istituzioni
DettagliPROGRAMMA ANNUALE - Esercizio Finanziario 2015
PROGRAMMA ANNUALE - Esercizio Finanziario 2015 La definizione del Programma Il Programma annuale è elaborato ai sensi del Regolamento concernente le istruzioni generali sulla gestione amministrativo -
DettagliMANUALE DELLA QUALITÀ SEZIONE 5.1: FUNZIONAMENTO DEL SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITÀ
MANUALE GESTIONE QUALITÀ SEZ. 5.1 REV. 02 pagina 1/5 MANUALE DELLA QUALITÀ Rif.to: UNI EN ISO 9001:2008 PARTE 5: RESPONSABILITÀ DELLA DIREZIONE SEZIONE 5.1: FUNZIONAMENTO DEL SISTEMA DI GESTIONE PER LA
DettagliPROGETTO TECNICO SISTEMA DI GESTIONE QUALITA IN CONFORMITÀ ALLA NORMA. UNI EN ISO 9001 (ed. 2008) n. 03 del 31/01/09 Salvatore Ragusa
PROGETTO TECNICO SISTEMA DI GESTIONE QUALITA IN CONFORMITÀ ALLA NORMA UNI EN ISO 9001 (ed. 2008) Revisione Approvazione n. 03 del 31/01/09 Salvatore Ragusa PROGETTO TECNICO SISTEMA QUALITA Il nostro progetto
Dettagli