Giorgia Casalone. Prolusione. L Università e la società nell economia della conoscenza: Quali sfide? Quali opportunità?

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Giorgia Casalone. Prolusione. L Università e la società nell economia della conoscenza: Quali sfide? Quali opportunità?"

Transcript

1 Prolusione Giorgia Casalone L Università e la società nell economia della conoscenza: Quali sfide? Quali opportunità? Magnifico Rettore, Autorità, Colleghi, Personale Tecnico Amministrativo, Studenti, Signore e Signori, sono certa che riuscirete a comprendere la grande soddisfazione, mista a emozione, con cui mi accingo a parlarvi. La decisione di affidare questo compito a un ricercatore rappresenta una scelta molto innovativa da parte del nostro Ateneo. Vorrei ringraziare in particolar modo il Rettore per avermi dato questa opportunità e i colleghi che mi hanno supportata moralmente e con consigli mirati. Un ringraziamento va ai colleghi ricercatori dei diversi Dipartimenti con cui, in questi ultimi anni, si sono stabilite relazioni ormai consolidate, motivate dal comune interesse a offrire un contributo significativo alla vita e alla crescita del nostro Ateneo. Credo che la mia presenza qui, oggi, sia un riconoscimento di questo attivismo. Premessa Il sistema universitario rappresenta una delle principali istituzioni delle società basate sulla conoscenza. Attraverso le sue due funzioni chiave, la didattica e la ricerca, l università migliora il livello e la qualità del capitale umano, diffonde conoscenza e, in generale, contribuisce allo sviluppo culturale e sociale dei paesi. A elevati livelli di istruzione sono associate migliori condizioni di salute, maggiore longevità, maggiore consapevolezza dei diritti, più intensa partecipazione all attività pubblica da parte dei cittadini. L obiettivo di questa mia prolusione è evidenziare l impatto economico delle università sulla società nel suo complesso, sulla base delle risultanze più robuste e condivise delle analisi condotte in questo ambito. L ottica sarà prevalentemente incentrata sui paesi dell Unione europea, anche se, data la natura globale della competizione sui prodotti dei sistemi universitari, non potrò prescindere da confronti con i paesi extra-ue che già sono dotati di sistemi di istruzione avanzati o che si stanno rapidamente attrezzando per averli. Nonostante la diffusa implementazione del cosiddetto Processo di Bologna, i sistemi universitari europei continuano a essere differenziati. Tale eterogeneità può rappresentare un limite di fronte alla maggiore omogeneità evidenziata da altre aree di dimensioni analoghe o addirittura maggiori (Stati Uniti, ma anche Cina, India, ecc.). Essa però può essere vista anche come un punto di forza, perché consente di diversificare l offerta formativa europea in un contesto caratterizzato da una crescente mobilità geografica degli studenti. Dal confronto tra questi eterogenei sistemi universitari è inoltre possibile valutare l efficacia degli interventi di politica economica adottati dai singoli paesi. Qui di seguito mostrerò in particolare che: 1) i rendimenti privati e collettivi dell istruzione terziaria (definizione più ampia che comprende tutti i percorsi di studio cui si accede dopo la scuola secondaria superiore, ma che qui di seguito, per comodità, userò come sinonimo di universitaria) sono rilevanti e che quindi l investimento in istruzione terziaria da parte delle famiglie e degli Stati è tra i più remunerativi; 2) l uguaglianza di accesso all istruzione terziaria da parte di individui provenienti da contesti socio-economici diversi è ancora lontana dall essere realizzata; 3) la crescente domanda di istruzione terziaria impone di ripensare i meccanismi di finanziamento del sistema universitario. Efficienza: rendimenti privati e sociali dell istruzione universitaria Secondo la teoria del capitale umano sviluppata dal premio Nobel Gary Becker (Becker, 1964), l istruzione rappresenta un investimento che comporta costi e che genera benefici sia privati sia pubblici. Conoscere i rendimenti dell istruzione è cruciale, poiché consente agli studenti e alle loro famiglie di prendere decisioni consapevoli circa il tipo e la durata del percorso di studi da intraprendere. Inoltre fornisce ai governi informazioni utili per decidere, per esempio, l entità delle risorse da immettere nel sistema educativo. La misurazione dei rendimenti privati dell istruzione è un campo dell analisi economica estremamente ricco e complesso. Molti sono i problemi che i ricercatori devono affrontare. Il principale è che le scelte di istruzione non sono esogene, ma dipendono da una serie di caratteristiche individuali difficilmente osservabili, in primis l abilità. Idealmente, per misurare il rendimento dell istruzione, occorrerebbe infatti poter confrontare nello stesso momento il reddito potenziale di un individuo X con n 11

2 anni di istruzione rispetto al reddito potenziale dello stesso individuo X con n+1 anni di istruzione. Essendo ciò impossibile i ricercatori tipicamente si avvalgono di esperimenti naturali, cioè utilizzano modifiche del contesto istituzionale, come per esempio l introduzione di una legge che cambia la durata della scuola dell obbligo, per misurare l effetto di un anno addizionale di istruzione. I risultati di una meta-analisi, compiuta su circa mille studi che hanno stimato i rendimenti di un anno di istruzione in diversi paesi e in diversi periodi, evidenziano come tali rendimenti oscillino tra poco più del 6% ad addirittura il 14% nelle stime più sofisticate che cercano di depurare l effetto dell istruzione da quello dell abilità degli individui. Le analisi che si occupano di misurare gli effetti collettivi dell istruzione confermano la teoria del capitale umano, sottolineandone l impatto positivo sulla produttività complessiva dei sistemi economici. In particolare, secondo un primo approccio (augmented neoclassical approach), un aumento di un anno del livello medio di istruzione della popolazione aumenterebbe il livello del PIL pro capite di una percentuale compresa tra il 3 e il 6 per cento, mentre per un secondo approccio (new growth theory) un anno addizionale comporterebbe addirittura un aumento compreso tra 1 e 3 punti percentuali del tasso di crescita dell economia. In sintesi la letteratura che si occupa della relazione tra capitale umano e crescita è giunta ad alcuni risultati condivisi: la correlazione positiva che si osserva tra capitale umano e ricchezza pro capite (si veda per esempio la Figura 1) configurerebbe una vera e propria relazione causale; quindi il capitale umano è uno tra i fattori cruciali di crescita dei paesi. L effetto di un incremento del livello di istruzione è maggiore nei paesi in via di sviluppo rispetto ai paesi ricchi (il cosiddetto catch-up effect); nei paesi OCSE l impatto maggiore si ottiene aumentando il livello di istruzione terziaria. La rilevanza dell istruzione terziaria per la crescita dei paesi sviluppati deriverebbe dal fatto che un paese è in grado di sfruttare il capitale umano che si forma nelle università quanto più esso è vicino alla frontiera tecnologica. 12 Figura 1. Quota di laureati nella popolazione tra i 35 e i 44 anni e PIL pro capite (paesi OCSE). Fonte: Elaborazione propria su dati OCSE (2011) e OCSE (Statistics Database). Venendo all istruzione terziaria, le analisi si sono focalizzate in particolar modo sulla stima del cosiddetto tasso di rendimento interno privato dell istruzione terziaria, cioè quel tasso che eguaglia i benefici individuali derivanti dal conseguire un diploma di laurea (rappresentati dal differenziale salariale tra laureati e diplomati) e la somma dei costi diretti (tasse universitarie, costi di vitto, alloggio, libri, ecc.) e indiretti (salario non guadagnato dagli studenti universitari). Similmente, anche se con maggiori difficoltà metodologiche, è possibile calcolare un tasso di rendimento interno pubblico, derivante dal confronto tra i benefici e i costi dell istruzione terziaria per la società nel suo complesso. La stima di questi tassi consente di confrontare il rendimento di un Euro investito in istruzione terziaria con il rendimento di qualunque altro investimento.

3 Sulla base delle stime più recenti è possibile giungere ad alcune conclusioni: 1) i rendimenti privati dell investimento in istruzione terziaria sono sempre sensibilmente superiori a quelli pubblici, a causa dell elevato finanziamento pubblico dell istruzione terziaria; 2) i rendimenti privati sono per la totalità dei paesi OCSE superiori al 5% (ipotetico costo opportunità del capitale) (Figura 2): l investimento nell università per i propri figli è pertanto uno tra gli investimenti più remunerativi che una famiglia possa decidere di sostenere; 3) esiste una relazione negativa tra rendimenti privati in istruzione terziaria e PIL pro capite; il rendimento della laurea, in altre parole, tende a decrescere al crescere della ricchezza del paese (Figura 3). Figura 2. Tasso di rendimento interno privato dell istruzione terziaria (paesi OCSE). Fonte: Elaborazione propria su dati OCSE Figura 3. Tasso di rendimento interno istruzione terziaria e PIL pro capite paesi OCSE. Fonte: Elaborazione propria su dati OCSE (2011) e OCSE (Statistics Database)

4 Equità: da cosa dipendono le opportunità di accesso all istruzione terziaria La gran parte dei sistemi di istruzione sono ancora lontani dal realizzare l uguaglianza di accesso all università per ragazzi che provengono da diversi contesti socioeconomici. I figli di genitori con livelli di istruzione più elevati hanno una maggiore probabilità di accedere all università rispetto ai figli di famiglie con livello culturale inferiore (Figura 4). Figura 4. Titolo di studio dei genitori degli studenti universitari e gap rispetto alla popolazione. Fonte: Elaborazione propria su dati Eurostudent Se si considerano gli elevati rendimenti dell istruzione terziaria, questa ineguaglianza di opportunità finisce con l accrescere le disuguaglianze di reddito tra i cittadini e rappresenta un pesante freno alla mobilità sociale. Il mancato accesso all istruzione terziaria da parte di studenti talentuosi, ma provenienti da contesti socio-economici svantaggiati, rappresenta una situazione in cui, a un evidente iniquità, si accompagna un altrettanto evidente inefficienza, dal momento che non viene raggiunto il livello di capitale umano ottimale. Le possibili spiegazioni della disuguaglianza di opportunità nell accesso all istruzione terziaria fanno riferimento a un problema di scarsità di risorse, cognitive o economiche, della famiglia. Nel primo caso i ragazzi provenienti da famiglie di ceto basso sconterebbero un minor accumulo di risorse cognitive nella fase cruciale del loro sviluppo che, secondo i più recenti studi anche in ambito neuro-economico condotti dal premio Nobel James J. Heckman, coinciderebbe addirittura con la fase pre-scolare o, comunque, con i primi anni della scuola dell obbligo. Nel secondo caso, invece, il mancato accesso all istruzione terziaria sarebbe un mero problema di liquidità e di difficoltà di accesso al credito per finanziare gli studi universitari. Distinguere tra queste due cause è di cruciale importanza per identificare le soluzioni di politica economica più efficaci. Infatti, se la causa principale della mancata iscrizione fosse l inadeguatezza delle risorse cognitive degli studenti provenienti da contesti socioeconomici svantaggiati, occorrerebbe agire anzitutto sui primi anni di formazione dei bambini, investendo molte risorse sulla fase pre-scolare e, successivamente, sulla scuola dell obbligo. Nel secondo caso la soluzione sarebbe invece in un certo senso più semplice, perché basterebbe fornire risorse economiche a sostegno delle famiglie che hanno vincoli al credito nel momento in cui vogliono iscrivere i figli all università. Secondo gli studi più recenti, tuttavia, la spiegazione che si basa sulla scarsità di risorse economiche delle famiglie sembra avere un peso piuttosto limitato persino negli Stati Uniti, dove le tasse universitarie sono, in media, decisamente più elevate rispetto a quelle dei paesi europei. La non rappresentatività della composizione della società da parte della popolazione universitaria sembra dunque essere prevalentemente dovuta a limiti cognitivi e a più basse aspirazioni da parte dei ragazzi che provengono da contesti meno vantaggiosi. Utile sarebbe, quindi, secondo una ormai consolidata serie di studi condotti, fra gli altri, dall OCSE e dalla rete europea Eurydice, posticipare quanto più possibile nel tempo la selezione del percorso scolastico da intraprendere dopo la scuola dell obbligo, oppure facilitare quanto più possibile il passaggio da percorsi professionalizzanti a percorsi generici in modo da consentire agli studenti, che maturassero più tardi l interesse ad accedere ai percorsi universitari, la possibilità di farlo agevolmente.

5 Finanziamento e governance I sistemi universitari si finanziano attraverso risorse pubbliche (trasferimenti alle università o agli studenti) e private (tasse universitarie e investimenti delle imprese). A seconda di come si combina il peso della componente pubblica rispetto a quella privata, è possibile collocare i paesi europei all interno di quattro diversi schemi di finanziamento delle università (Figura 5). Sebbene non sia possibile individuare a priori quale sia lo schema di finanziamento migliore, è immediato osservare che i paesi con un basso investimento sia pubblico sia privato (modello 4) sono quelli che destinano sistematicamente meno risorse (rispetto alla media europea) al settore universitario. L Italia è, come è noto, uno tra questi. Figura 5. Spesa pubblica e privata in istruzione terziaria in rapporto al PIL - EU27. Fonte: Elaborazione propria su dati European Commission (2011). 15 Nella stragrande maggioranza dei paesi la componente pubblica del finanziamento dell istruzione terziaria è decisamente prevalente rispetto a quella privata (Figura 6). Di conseguenza gli studenti o, meglio, le loro famiglie, sopportano un costo privato diretto, per accedere all università, che è inferiore a quello sostenuto dalla collettività. La componente pubblica del finanziamento dell istruzione terziaria trova tuttavia giustificazione economica sia sul piano dell efficienza sia su quello dell equità. Dal punto di vista dell efficienza essa rappresenta il riconoscimento all esistenza di benefici che vanno alla collettività (maggiore ricchezza, ma anche migliori condizioni di salute, ecc.), i cui costi non dovrebbero quindi essere sopportati dai privati. Dal punto di vista dell equità, essa rappresenta una forma di redistribuzione delle risorse pubbliche che migliora le opportunità di accesso all università per coloro che sono effettivamente vincolati dal punto di vista economico. In conclusione è possibile affermare che il modello ideale di finanziamento del sistema universitario - dal punto di vista economico prevede che una parte non irrilevante dei costi sia direttamente a carico dei beneficiari dei rendimenti privati dell istruzione. Questo però può avvenire in due momenti diversi: o durante il periodo in cui lo studente è iscritto all università, attraverso il pagamento delle tasse universitarie, oppure nel momento in cui il laureato ottiene un lavoro. In questo secondo caso il laureato, ormai diventato lavoratore, restituirebbe le risorse che la collettività ha investito sulla sua formazione o, semplicemente, attraverso il pagamento di un imposta progressiva sul reddito (dove quindi il maggior guadagno derivante dall istruzione terziaria viene tassato più pesantemente rispetto ai redditi più bassi) o, ancora, attraverso la restituzione del prestito ottenuto per finanziarsi gli studi. Questo secondo meccanismo funziona in sistemi in cui è più sviluppato il ricorso al credito da parte degli studenti universitari.

6 Figura 6. Quota di spesa pubblica e privata per istruzione terziaria. Fonte: Elaborazione propria su dati OECD (2011). 16 Il vantaggio di posticipare il pagamento del costo dell istruzione terziaria all ingresso nel mercato del lavoro consisterebbe nel fatto che esso risulterebbe commisurato direttamente al reddito dei laureati e non a quello delle famiglie di provenienza. In questo modo, inoltre, si realizzerebbe una perfetta coincidenza di interessi tra i laureati e la collettività nel suo complesso, dal momento che quest ultima beneficerebbe, attraverso il maggiore gettito fiscale, del maggiore reddito dei laureati. In questo quadro la componente puramente pubblica dovrebbe intervenire, da un lato, per finanziare quella porzione del costo dell investimento che dà origine ai rendimenti collettivi e, dall altro, per rimuovere i vincoli all accesso all università per coloro che non hanno risorse economiche adeguate per accedervi. Alla luce di quanto detto l OCSE evidenzia un trade-off tra imposte sul reddito e tasse universitarie. I paesi con tasse universitarie basse, o addirittura nulle, permettono agli individui di restituire quanto la collettività ha investito sulla loro formazione attraverso regimi fiscali progressivi. Viceversa, i paesi in cui gli studenti devono sostenere tasse universitarie più elevate sono generalmente caratterizzati da sistemi fiscali meno progressivi (Figura 7). Venendo infine al finanziamento dell altro prodotto del sistema universitario, cioè la ricerca, sembra utile trattarlo congiuntamente al tema della governance. Una serie di studi condotti sia sulle università europee sia su quelle statunitensi dimostra infatti come l entità del finanziamento delle università e il loro livello di autonomia (in termini non solo di gestione del bilancio ma anche delle Figura 7. Trade-off tra tassazione universitaria e progressività del sistema fiscale. Fonte: Elaborazione propria su dati OECD (2011) e OECD Income Distribution and Poverty Database (2012).

7 assunzioni e di definizione delle remunerazioni del personale) siano fattori complementari nella produzione e diffusione di ricerca: a parità di risorse disponibili i sistemi caratterizzati da una maggiore autonomia hanno a pari condizioni performance sensibilmente migliori (all incirca il doppio) rispetto a quelli più centralizzati. Sembra dunque che gli esiti in termini di ricerca, ovvero il parametro secondo cui è possibile anche se con non poche difficoltà effettuare confronti internazionali tra i sistemi universitari, siano positivamente legati non solo all entità delle risorse disponibili, ma anche al grado di autonomia con cui i singoli atenei possono utilizzarle. Conclusioni Gli elevati rendimenti privati e pubblici dell investimento in istruzione e le evidenti ricadute in termini di progresso tecnologico e di sviluppo della ricerca e della didattica universitaria sin qui discussi hanno indotto i paesi dell Unione europea a individuare, nell ambito della strategia per il 2020, l obiettivo del 40% di laureati nella popolazione di età compresa tra i 30 e i 34 anni (Figura 8). Tale risultato andrebbe incontro alle previsioni di crescita della domanda di lavoratori con elevata qualificazione che, secondo le stime condotte dal Centro 17 Figura 8. Quota di laureati nella popolazione tra i 25 e i 34 anni nel 2009 e obiettivo per il Fonte: Elaborazione propria su dati OECD Europeo per lo Sviluppo della Formazione (CEDEFOP), interesserà soprattutto i paesi che attualmente impiegano poca forza lavoro qualificata, Italia inclusa. L aumento della quota di lavoratori qualificati risulta oltre tutto strategico per la sostenibilità dei sistemi di welfare europei, dal momento che il progressivo invecchiamento della popolazione, accompagnato da tassi di fertilità costanti, se non in diminuzione, dovrà essere compensato da una maggiore produttività della quota sempre più scarsa di forza lavoro. L espansione della domanda di istruzione della popolazione europea comporterà ovviamente dei costi crescenti, che potranno essere ripartiti in nuovi e innovativi modi tra i singoli beneficiari della maggiore istruzione e la collettività. In entrambi i casi il consenso a effettuare tale investimento, sia esso pubblico o privato, potrà derivare solo dalla constatazione che i rendimenti privati e collettivi dell istruzione universitaria sono positivi e rilevanti, ovvero che il sistema economico nel suo complesso è in grado di utilizzare proficuamente il capitale umano prodotto dal sistema educativo.

8 Riferimenti bibliografici 18 AGHION, P. (2006), A Primer on Innovation and Growth, Bruegel Policy Brief 6, 1 8. AGHION, P., DEWATRIPONT, M., HOXBY, C., MAS-COLELL, A. e SAPIR, A. (2007), Why Reform Europe's Universities? Bruegel policy brief, issue 2007/04. AGHION, P., DEWATRIPONT, M., HOXBY, C., MAS-COLELL, A. SAPIR, A. (2009), The governance and performance of research universities: Evidence from Europe and the US, NBER Working Paper n BECKER, G. (1964), Human Capital: a Theoretical and Empirical Analysis, with Special Reference to Education, New York, Columbia University Press. BARR, N. (2004), Higher education funding, Oxford Review of Economic Policy, 20(2). BRUNELLO, G. e CHECCHI, D. (2007), Does School Tracking Affect Equality of Opportunity? New International Evidence, Economic Policy, 52, BLÖNDAL, S., FIELD S. e GIROUARD, N. (2002), Investment in human capital through upper secondary and tertiary education, OECD Economic Studies, n.34. CHEVALIER, A., HARMON, C., WALKER, I. ezhu, Y. (2004), Does education raise productivity, ore just reflect it?, The Economic Journal, 114. CEDEFOP (2010), Skills Supply and Demand in Europe, Luxembourg: European Union. CARD, D.E. (1999), The Causal Effect of Education on Earnings, in ASHENFELTER, O. e D.E. CARD (a cura di), Handbook of Labor Economics, 3A, Amsterdam: Elsevier. CUNHA, F. eheckman, J.J. (2009), The economics and psychology of inequality and human development, NBER, Working Paper n CUNHA, F., HECKMAN, J.J e SCHENNACH, M. (2010), Estimating the Technology of Cognitive and Noncongnitive Skill Formation, Econometrica, 78(3), EUROPEAN COMMISSION (2010), Efficiecy and effectiveness of public expenditure on tertiary education in Europe, European Economy Occasional Papers, n.70. EUROPEAN COMMISSION (2011), Recent developments in European higher education systems, European Commission staff working document. EUROPEAN UNION (2011), Connecting Universities to Regional Growth: A Practical Guide, European Union Regional Policy. EUROSTUDENT (2011), Eurostudent database, htto:// EURYDICE (2008), Report on Higher Education governance in Europe, Eurydice. GOLDSTEIN, H.A. e RENAULT, C. S. (2004), Contributions of Universities to Regional Economic Development: A Quasiexperimental Approach, Regional Studies, 38.7, HANUSHEK, E. e WÖSSMANN, L. (2006), Does Educational Tracking Affect Performance and Inequality? Differences-In- Differences Evidence Across Countries, Economic Journal, 116, C63-C76. HARMON, C., OOSTERBACK H. ewalker, I. (2002), The Returns to Education: Microeconomics, Journal of Economic Surveys, 17(2), MORA, J.G., VILA, L., PSACHAROPOULOS, G., SCHMIDT, E.K., VOSSENSTEYN, H. evillarreal, E. (2007), Rates of return and funding models in Europe, Final report to the Directorate- General for Education and Culture of the European Commission. OECD (2007), Higher Education in Regions: Globally Competitive, Locally Engaged, OECD, Paris. OECD (2011), Education at a Glance, OECD, Paris. PSACHAROPOULUS, G. (2009), Returns to investment in higher education: a European survey, A contribution to the Higher Education Funding Reform Project CHEPS-led consortium for the European Commission. PSACHAROPOULOS G. e PATRINOS, H.A. (2004), Returns to investment in education: a further update, Education Economics, 12(2), SIANESI, B. evan REENEN, J. (2003), The Returns to Education: Macroeconomics, Journal of Economic Surveys, 17(2), VEUGELERS, R. e VAN DER PLOEG, F. (2008a), Towards Evidence- Based Reform of European Universities, CESifo Economic Studies, Vol. 54, 2/2008 VEUGELERS, R. e VAN DER PLOEG, F. (2008b), Reforming European universities: Scope for an evidence-based process, CESifo W.P. n WOESSMAN, L. (2006), Efficiency and Equity of European Education and Training Policies, CESifo Working Paper nr

Scelte di istruzione e mercato del lavoro. Giorgia Casalone Università del Piemonte Orientale

Scelte di istruzione e mercato del lavoro. Giorgia Casalone Università del Piemonte Orientale Scelte di istruzione e mercato del lavoro Giorgia Casalone Università del Piemonte Orientale Perché istruirsi? 1. L istruzione come bene di consumo : mi piace studiare 2.L istruzione come bene di investimento

Dettagli

Economia del Lavoro 2010

Economia del Lavoro 2010 Economia del Lavoro 2010 Capitolo 6-3 Il capitale umano - L addestramento sul lavoro e il profilo età - guadagni 1 L addestramento sul lavoro e il profilo età - guadagni La forma del profilo età guadagni

Dettagli

Corso di Politica Economica

Corso di Politica Economica Corso di Politica Economica Lezione 19: Spence s Job Market Signalling model David Bartolini Università Politecnica delle Marche (Sede di S.Benedetto del Tronto) d.bartolini@univpm.it (email) http://utenti.dea.univpm.it/politica

Dettagli

Education at a glance 2011 (Uno sguardo sull Istruzione) Nota paese Italia

Education at a glance 2011 (Uno sguardo sull Istruzione) Nota paese Italia Education at a Glance 2011 OECD Indicators DOI: http://dx.doi.org/10.1787/eag-2011-en OECD 2011 Sotto embargo fino al 13 settembre alle 11:00, orario di Parigi Education at a glance 2011 (Uno sguardo sull

Dettagli

Lezione 18 1. Introduzione

Lezione 18 1. Introduzione Lezione 18 1 Introduzione In questa lezione vediamo come si misura il PIL, l indicatore principale del livello di attività economica. La definizione ed i metodi di misura servono a comprendere a quali

Dettagli

Risparmio, investimenti e sistema finanziario

Risparmio, investimenti e sistema finanziario Risparmio, investimenti e sistema finanziario Una relazione fondamentale per la crescita economica è quella tra risparmio e investimenti. In un economia di mercato occorre individuare meccanismi capaci

Dettagli

COSA ACCADE IN CASO DI VERSAMENTO CONTRIBUTIVO IN UN FONDO PENSIONE COMPLEMENTARE. Informazioni di approfondimento

COSA ACCADE IN CASO DI VERSAMENTO CONTRIBUTIVO IN UN FONDO PENSIONE COMPLEMENTARE. Informazioni di approfondimento COSA ACCADE IN CASO DI VERSAMENTO CONTRIBUTIVO IN UN FONDO PENSIONE COMPLEMENTARE Informazioni di approfondimento Come vengono gestiti i versamenti ai fondi pensione complementare? Prima dell adesione

Dettagli

Capitolo 25: Lo scambio nel mercato delle assicurazioni

Capitolo 25: Lo scambio nel mercato delle assicurazioni Capitolo 25: Lo scambio nel mercato delle assicurazioni 25.1: Introduzione In questo capitolo la teoria economica discussa nei capitoli 23 e 24 viene applicata all analisi dello scambio del rischio nel

Dettagli

VALORI ECONOMICI DELL AGRICOLTURA 1

VALORI ECONOMICI DELL AGRICOLTURA 1 VALORI ECONOMICI DELL AGRICOLTURA 1 Secondo i dati forniti dall Eurostat, il valore della produzione dell industria agricola nell Unione Europea a 27 Stati Membri nel 2008 ammontava a circa 377 miliardi

Dettagli

Modulo: Scarsità e scelta

Modulo: Scarsità e scelta In queste pagine è presentato un primo modello di conversione di concetti, schemi e argomentazioni di natura teorica relativi all argomento le scelte di consumo (presentato preliminarmente in aula e inserito

Dettagli

Capitolo Terzo Valore attuale e costo opportunità del capitale

Capitolo Terzo Valore attuale e costo opportunità del capitale Capitolo Terzo Valore attuale e costo opportunità del capitale 1. IL VALORE ATTUALE La logica di investimento aziendale è assolutamente identica a quella adottata per gli strumenti finanziari. Per poter

Dettagli

UN ANALISI EMPIRICA DEI PERCORSI FORMATIVI DEGLI STUDENTI UNIVERSITARI : L ABBANDONO DEGLI STUDI

UN ANALISI EMPIRICA DEI PERCORSI FORMATIVI DEGLI STUDENTI UNIVERSITARI : L ABBANDONO DEGLI STUDI UN ANALISI EMPIRICA DEI PERCORSI FORMATIVI DEGLI STUDENTI UNIVERSITARI : L ABBANDONO DEGLI STUDI Roberto Zotti XIV INDAGINE ALMALAUREA SUL PROFILO DEI LAUREATI Napoli, 22 maggio 2012 UN ANALISI EMPIRICA

Dettagli

L indagine svolta da AlmaLaurea nel 2013 ha coinvolto quasi 450mila laureati di primo e

L indagine svolta da AlmaLaurea nel 2013 ha coinvolto quasi 450mila laureati di primo e 1 L indagine svolta da AlmaLaurea nel 2013 ha coinvolto quasi 450mila laureati di primo e secondo livello di tutti i 64 atenei aderenti al Consorzio, che rappresentano circa l 80% del complesso dei laureati

Dettagli

La formazione delle classi e gli

La formazione delle classi e gli La formazione delle classi e gli apprendimenti degli studenti Come le scelte di composizione dei gruppi-classe da parte delle scuole influenzano la qualità degli apprendimenti degli studenti della secondaria

Dettagli

Il modello generale di commercio internazionale

Il modello generale di commercio internazionale Capitolo 6 Il modello generale di commercio internazionale [a.a. 2013/14] adattamento italiano di Novella Bottini (ulteriore adattamento di Giovanni Anania) 6-1 Struttura della presentazione Domanda e

Dettagli

IL RISCHIO D IMPRESA ED IL RISCHIO FINANZIARIO. LA RELAZIONE RISCHIO-RENDIMENTO ED IL COSTO DEL CAPITALE.

IL RISCHIO D IMPRESA ED IL RISCHIO FINANZIARIO. LA RELAZIONE RISCHIO-RENDIMENTO ED IL COSTO DEL CAPITALE. IL RISCHIO D IMPRESA ED IL RISCHIO FINANZIARIO. LA RELAZIONE RISCHIO-RENDIMENTO ED IL COSTO DEL CAPITALE. Lezione 5 Castellanza, 17 Ottobre 2007 2 Summary Il costo del capitale La relazione rischio/rendimento

Dettagli

Capitolo 25: Lo scambio nel mercato delle assicurazioni

Capitolo 25: Lo scambio nel mercato delle assicurazioni Capitolo 25: Lo scambio nel mercato delle assicurazioni 25.1: Introduzione In questo capitolo la teoria economica discussa nei capitoli 23 e 24 viene applicata all analisi dello scambio del rischio nel

Dettagli

UNIVERSITÁ DEGLI STUDI DI SIENA - Nucleo di valutazione di Ateneo

UNIVERSITÁ DEGLI STUDI DI SIENA - Nucleo di valutazione di Ateneo Questa parte del rapporto del Nucleo di valutazione analizza alcuni indicatori bibliometrici calcolati a partire dai dati contenuti nel database Scopus (interrogato nel periodo ottobre-dicembre 2009).

Dettagli

Capitolo 13: L offerta dell impresa e il surplus del produttore

Capitolo 13: L offerta dell impresa e il surplus del produttore Capitolo 13: L offerta dell impresa e il surplus del produttore 13.1: Introduzione L analisi dei due capitoli precedenti ha fornito tutti i concetti necessari per affrontare l argomento di questo capitolo:

Dettagli

Dati significativi di gestione

Dati significativi di gestione 182 183 Dati significativi di gestione In questa sezione relativa al Rendiconto Economico sono evidenziati ed analizzati i risultati economici raggiunti da ISA nel corso dell esercizio. L analisi si focalizza

Dettagli

Decentramento e federalismo

Decentramento e federalismo Decentramento e federalismo Teoria economico-finanziaria dell ottimo livello di governo. Principi: ECONOMIA PUBBLICA (6) Le giustificazioni del decentramento e del federalismo sussidiarietà; responsabilità;

Dettagli

4 I LAUREATI E IL LAVORO

4 I LAUREATI E IL LAVORO 4I LAUREATI E IL LAVORO 4 I LAUREATI E IL LAVORO La laurea riduce la probabilità di rimanere disoccupati dopo i 30 anni L istruzione si rivela sempre un buon investimento a tutela della disoccupazione.

Dettagli

AND NON CAP WEIGHTED PORTFOLIO

AND NON CAP WEIGHTED PORTFOLIO SOCIALLY RESPONSIBLE INVESTMENT AND NON CAP WEIGHTED PORTFOLIO Forum per la Finanza Sostenibile Milano 30 giugno 2009 Giulio Casuccio Head of Quantitatives Strategies and Research Principi ed obiettivi:

Dettagli

LA SPESA PER L ISTRUZIONE

LA SPESA PER L ISTRUZIONE NTENUTO DELLA LEZIONE LA SPESA PER L ISTRUZIONE Natura del servizio Ragioni dell intervento pubblico nella spesa per istruzione Modelli di organizzazione del servizio L istruzione in Italia L istruzione

Dettagli

L ISTRUZIONE: ASPETTI TEORICI

L ISTRUZIONE: ASPETTI TEORICI Lezione 9.1 L ISTRUZIONE: ASPETTI TEORICI SdW SISTEMI DI WELFARE (P. Silvestri, 2014-15) 1 CONTENUTO DELLA LEZIONE Natura del servizio Ragioni dell intervento pubblico nella spesa per istruzione Modelli

Dettagli

International School of Siena. Procedura di ammissione. Le procedure

International School of Siena. Procedura di ammissione. Le procedure International School of Siena Procedura di ammissione L International School of Siena accoglie culture e nazionalità diverse. Offriamo un educazione generale utilizzando l inglese come lingua veicolare,

Dettagli

La sostenibilità dell ICT nel sistema economico lecchese

La sostenibilità dell ICT nel sistema economico lecchese Un progetto di trasformazione verso la Net Economy. Diffusione e sviluppo delle ICT nelle istituzioni scolastiche del lecchese La sostenibilità dell ICT nel sistema economico lecchese Unità di ricerca

Dettagli

Marcella Panucci direttore generale Confindustria Francesco Rivolta direttore generale Confcommercio Roma 10 dicembre 2015

Marcella Panucci direttore generale Confindustria Francesco Rivolta direttore generale Confcommercio Roma 10 dicembre 2015 La sanità nel welfare che cambia Marcella Panucci direttore generale Confindustria Francesco Rivolta direttore generale Confcommercio Roma 10 dicembre 2015 La sostenibilità del sistema Spesa pubblica per

Dettagli

DOCUMENTO SUL REGIME FISCALE

DOCUMENTO SUL REGIME FISCALE DOCUMENTO SUL REGIME FISCALE (A) Regime fiscale applicabile agli iscritti a partire dal 1 gennaio 2007ed ai contributi versati dal 1 gennaio 2007dai lavoratori già iscritti 1. I Contributi 1.1 Il regime

Dettagli

Economia e politica di gestione del territorio. [1:cap.4]

Economia e politica di gestione del territorio. [1:cap.4] Economia e politica di gestione del territorio Corso di Laurea in Scienze e Tecnologie Agrarie (L.M.) A.A. 2013-2014 Lezione n.5: Efficienza ed Equità [1:cap.4] Docente: Antonio Lopolito tel. 0881-589.417

Dettagli

Edited by Foxit PDF Editor Copyright (c) by Foxit Software Company, 2004 For Evaluation Only.

Edited by Foxit PDF Editor Copyright (c) by Foxit Software Company, 2004 For Evaluation Only. In un mercato del lavoro competitivo esistono due tipi di lavoratori, quelli con alta produttività L A, che producono per 30 $ l'ora, e quelli con bassa produttività, L B, che producono per 5 $ l'ora.

Dettagli

Economia del Lavoro 2010

Economia del Lavoro 2010 Economia del Lavoro 2010 Capitolo 6-7 Il capitale umano - La teoria dei segnali 1 Hip. base del modello di istruzione (teoria del capitale umano): istruzione => ( produttività del lavoratore) => w. Ragionamento

Dettagli

Diamogli Credito. Protocollo d Intesa tra ABI e Governo per giovani studenti che decidono di investire sulla propria formazione

Diamogli Credito. Protocollo d Intesa tra ABI e Governo per giovani studenti che decidono di investire sulla propria formazione Diamogli Credito Protocollo d Intesa tra ABI e Governo per giovani studenti che decidono di investire sulla propria formazione Il Ministero per le Politiche Giovanili e le Attività Sportive (POGAS) e l

Dettagli

RISOLUZIONE N. 131/E. Roma, 22 ottobre 2004. Oggetto: Trattamento tributario delle forme pensionistiche complementari

RISOLUZIONE N. 131/E. Roma, 22 ottobre 2004. Oggetto: Trattamento tributario delle forme pensionistiche complementari RISOLUZIONE N. 131/E Direzione Centrale Normativa e Contenzioso Roma, 22 ottobre 2004 Oggetto: Trattamento tributario delle forme pensionistiche complementari L Associazione XY (di seguito XY ), con nota

Dettagli

Il successo degli studenti del liceo Cornaro all Università di Padova nell anno accademico 2010-11

Il successo degli studenti del liceo Cornaro all Università di Padova nell anno accademico 2010-11 Il successo degli studenti del liceo Cornaro all Università di Padova nell anno accademico 2010-11 Materiali per l autovalutazione e la rendicontazione sociale Settembre 2011 Il successo degli studenti

Dettagli

Lezione 14. Risparmio e investimento. Leonardo Bargigli

Lezione 14. Risparmio e investimento. Leonardo Bargigli Lezione 14. Risparmio e investimento Leonardo Bargigli Risparmio e investimento nella contabilità nazionale Ripartiamo dalla definizione di PIL in termini di spesa finale Y = C + I + G + NX Consideriamo

Dettagli

COSA HA VERAMENTE DETTO IL FONDO MONETARIO INTERNAZIONALE

COSA HA VERAMENTE DETTO IL FONDO MONETARIO INTERNAZIONALE 75 i dossier www.freefoundation.com COSA HA VERAMENTE DETTO IL FONDO MONETARIO INTERNAZIONALE NEL RAPPORTO CONCLUSIVO DELLA MISSIONE IN ITALIA DEL 3-16 MAGGIO 17 maggio 2012 a cura di Renato Brunetta EXECUTIVE

Dettagli

NOTA A CURA DEL SERVIZIO POLITICHE FISCALI E PREVIDENZIALI DELLA UIL UN OPERAZIONE VERITA SULLA GESTIONE FINANZIARIA DEI FONDI PENSIONE

NOTA A CURA DEL SERVIZIO POLITICHE FISCALI E PREVIDENZIALI DELLA UIL UN OPERAZIONE VERITA SULLA GESTIONE FINANZIARIA DEI FONDI PENSIONE NOTA A CURA DEL SERVIZIO POLITICHE FISCALI E PREVIDENZIALI DELLA UIL UN OPERAZIONE VERITA SULLA GESTIONE FINANZIARIA DEI FONDI PENSIONE Le ultime settimane sono caratterizzate da una situazione non facile

Dettagli

PIL : produzione e reddito

PIL : produzione e reddito PIL : produzione e reddito La misura della produzione aggregata nella contabilità nazionale è il prodotto interno lordo o PIL. Dal lato della produzione : oppure 1) Il PIL è il valore dei beni e dei servizi

Dettagli

EFFETTI DEGLI INVESTIMENTI AMBIENTALI B.A.T. SULLA COMPATIBILITà AMBIENTALE

EFFETTI DEGLI INVESTIMENTI AMBIENTALI B.A.T. SULLA COMPATIBILITà AMBIENTALE LEZIONE DEL 3 GIUGNO 2004 L articolo 15 comma 2 della direttiva IPPC prevede l obbligo di identificare quelle che siano le B.A.T ovvero le migliori tecniche disponibili in campo ambientale relative ad

Dettagli

RISULTATI DELLA RILEVAZIONE SULLE COMMISSIONI APPLICATE DALLE BANCHE SU AFFIDAMENTI E SCOPERTI DI CONTO

RISULTATI DELLA RILEVAZIONE SULLE COMMISSIONI APPLICATE DALLE BANCHE SU AFFIDAMENTI E SCOPERTI DI CONTO RISULTATI DELLA RILEVAZIONE SULLE COMMISSIONI APPLICATE DALLE BANCHE SU AFFIDAMENTI E SCOPERTI DI CONTO 1. Premessa La legge n. 2 del 28 gennaio 2009 ha vietato la commissione di massimo scoperto (CMS)

Dettagli

Principali indici di bilancio

Principali indici di bilancio Principali indici di bilancio Descrizione Il processo di valutazione del merito creditizio tiene conto di una serie di indici economici e patrimoniali. L analisi deve sempre essere effettuata su un arco

Dettagli

Investimenti Diretti Esteri

Investimenti Diretti Esteri Investimenti Diretti Esteri Daniele Mantegazzi IRE, Università della Svizzera Italiana 14 novembre 2013 Daniele Mantegazzi Economia Internazionale 14 novembre 2013 1 / 24 Contenuti e struttura della lezione

Dettagli

Il modello generale di commercio internazionale

Il modello generale di commercio internazionale Capitolo 6 Il modello generale di commercio internazionale adattamento italiano di Novella Bottini 1 Struttura della presentazione Domanda e offerta relative Benessere e ragioni di scambio Effetti della

Dettagli

L AP come elemento qualificante della mission didattica degli Atenei

L AP come elemento qualificante della mission didattica degli Atenei L AP come elemento qualificante della mission didattica degli Atenei Convegno Nazionale RUIAP Riconoscimento degli apprendimenti e certificazione delle competenze: sfide per l Università e per il Paese

Dettagli

IL FONDO OGGI E DOMANI

IL FONDO OGGI E DOMANI IL FONDO OGGI E DOMANI Lo schema di gestione che ha caratterizzato il Fondo fin dalla sua origine nel 1986 prevede un unico impiego delle risorse su una linea assicurativa gestita con contabilità a costi

Dettagli

Il Ministero dello Sviluppo Economico Il Ministro dello Sviluppo Economico

Il Ministero dello Sviluppo Economico Il Ministro dello Sviluppo Economico Il Ministero dello Sviluppo Economico Il Ministro dello Sviluppo Economico L Associazione Bancaria Italiana (ABI) Il Presidente dell ABI La CONFINDUSTRIA Il Presidente di CONFINDUSTRIA La Conferenza dei

Dettagli

Economia Internazionale e Politiche Commerciali (a.a. 12/13)

Economia Internazionale e Politiche Commerciali (a.a. 12/13) Economia Internazionale e Politiche Commerciali (a.a. 12/13) Soluzione Esame (11 gennaio 2013) Prima Parte 1. (9 p.) (a) Ipotizzate che in un mondo a due paesi, Brasile e Germania, e due prodotti, farina

Dettagli

La teoria dell offerta

La teoria dell offerta La teoria dell offerta Tecnologia e costi di produzione In questa lezione approfondiamo l analisi del comportamento delle imprese e quindi delle determinanti dell offerta. In particolare: è possibile individuare

Dettagli

CONFRONTO TRA STABILE ORGANIZZAZIONE, SOCIETA E UFFICIO DI RAPPRESENTANZA

CONFRONTO TRA STABILE ORGANIZZAZIONE, SOCIETA E UFFICIO DI RAPPRESENTANZA CONFRONTO TRA STABILE ORGANIZZAZIONE, SOCIETA E UFFICIO DI RAPPRESENTANZA L attuale contesto economico, sempre più caratterizzato da una concorrenza di tipo internazionale e da mercati globali, spesso

Dettagli

Economia del Lavoro 2010

Economia del Lavoro 2010 Economia del Lavoro 2010 Capitolo 6-3 Il capitale umano -Il modello dell istruzione 1 Il capitale umano Il modello dell istruzione L istruzione, come abbiamo visto, è associata a tassi di disoccupazione

Dettagli

Il ruolo del chimico per la sicurezza ambientale

Il ruolo del chimico per la sicurezza ambientale ambientale di Piero Frediani * Ciampolini A. (a cura di). L innovazione per lo sviluppo locale ISBN 88-8453-362-7 (online) 2005 Firenze University Press Nell Anno Accademico 1996-97 l Università di Firenze

Dettagli

LA SPESA PER L ISTRUZIONE. Scienza delle finanze - Lezione 11

LA SPESA PER L ISTRUZIONE. Scienza delle finanze - Lezione 11 LA SPESA PER L ISTRUZIONE Scienza delle finanze - Lezione 11 CONTENUTO DELLA LEZIONE Natura del servizio Ragioni dell intervento pubblico nella spesa per istruzione Modelli di organizzazione del servizio

Dettagli

Verso il multicomparto

Verso il multicomparto Verso il multicomparto Guida alla scelta della linea di investimento più adatta Il Fondo Pensione per il personale della Deutsche Bank Spa è prossimo al passaggio al multicomparto. I risparmi saranno immessi

Dettagli

Gli adulti all università

Gli adulti all università 13. Gli adulti all università La riforma universitaria ha allargato soprattutto nei primi anni di applicazione - la presenza degli studenti universitari immatricolati dopo i 19 anni. I laureati immatricolati

Dettagli

1. I titoli conseguiti presso le Università consigliate vengono riconosciuti?

1. I titoli conseguiti presso le Università consigliate vengono riconosciuti? DOMANDE FREQUENTI Palermo, Largo Esedra nr.3, tel. 091 6254431 ONLUS 1. I titoli conseguiti presso le Università consigliate vengono riconosciuti? Le Università sono pubbliche o private riconosciute dal

Dettagli

Produzione e crescita

Produzione e crescita Produzione e crescita Il Pil reale pro-capite è una buona misura del benessere di un economia. Quali sono le determinanti della crescita di lungo periodo del Pil reale. I confronti internazionali evidenziano

Dettagli

SURVEY DI itsmf SULLO STATO DELL IT SERVICE MANAGEMENT IN ITALIA Sintesi a cura di Francesco Castellana, consultant HSPI

SURVEY DI itsmf SULLO STATO DELL IT SERVICE MANAGEMENT IN ITALIA Sintesi a cura di Francesco Castellana, consultant HSPI ANALISI SURVEY DI itsmf SULLO STATO DELL IT SERVICE MANAGEMENT IN ITALIA Sintesi a cura di Francesco Castellana, consultant HSPI Descrizione dell indagine e del panel utilizzato L associazione itsmf Italia

Dettagli

Aspettative, consumo e investimento

Aspettative, consumo e investimento Aspettative, consumo e investimento In questa lezione: Studiamo come le aspettative di reddito e ricchezza futuro determinano le decisioni di consumo e investimento degli individui. Studiamo cosa determina

Dettagli

Capitolo 17. I mercati con informazione asimmetrica

Capitolo 17. I mercati con informazione asimmetrica Capitolo 17 I mercati con informazione asimmetrica Introduzione L incertezza sulla qualità e il mercato dei bidoni I segnali di mercato Il rischio morale Il problema agente-principale L informazione asimmetrica

Dettagli

L ALTRA PA. STRATEGIE DI INNOVAZIONE PER LA QUALITA NELL ENTE LOCALE

L ALTRA PA. STRATEGIE DI INNOVAZIONE PER LA QUALITA NELL ENTE LOCALE Convegno L ALTRA PA. STRATEGIE DI INNOVAZIONE PER LA QUALITA NELL ENTE LOCALE Catania, 5 dicembre 2002 SINTESI INTERVENTO DR. GAETANO SCOGNAMIGLIO Corporate Governance tradotto letteralmente significa

Dettagli

Domanda e offerta di credito

Domanda e offerta di credito 2/5/2013 Domanda e offerta di credito La situazione registrata nel 2012 in provincia di Nel 2012 si è registrata una contrazione della domanda di credito. Rispetto alla media regionale le imprese modenesi

Dettagli

Documento approvato dal Consiglio Direttivo dell ANVUR nella seduta del 15/5/2013

Documento approvato dal Consiglio Direttivo dell ANVUR nella seduta del 15/5/2013 Documento approvato dal Consiglio Direttivo dell ANVUR nella seduta del 15/5/2013-1. Premessa Con la pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale n. 104 del 06/05/2013 del DM 45/2013 Regolamento recante modalità

Dettagli

La consapevolezza di. 30giorni LA PREVIDENZA. questo difficile momento economico rende auspicabile una programmazione

La consapevolezza di. 30giorni LA PREVIDENZA. questo difficile momento economico rende auspicabile una programmazione LA PREVIDENZA CAPITALIZZAZIONE DEI MONTANTI CONTRIBUTIVI Con la modulare capitale e rendimento sono garantiti Con la pensione modulare è garantita la restituzione del capitale, maggiorato di rendimento.

Dettagli

Documento di economia e finanza 2015. Dossier 1 La finanza delle amministrazioni comunali

Documento di economia e finanza 2015. Dossier 1 La finanza delle amministrazioni comunali Documento di economia e finanza 2015 Dossier 1 La finanza delle amministrazioni comunali Audizione del Presidente dell Istituto nazionale di statistica, Giorgio Alleva Commissioni riunite V Commissione

Dettagli

La riforma del servizio di distribuzione del

La riforma del servizio di distribuzione del CReSV Via Röntgen, 1 Centro Ricerche su Sostenibilità e Valore 20136 Milano tel +39 025836.3626 La riforma del servizio di distribuzione del 2013 gas naturale In collaborazione con ASSOGAS Gli ambiti territoriali

Dettagli

Innovare in Filiere Tradizionali. Federchimica 19-05-2014

Innovare in Filiere Tradizionali. Federchimica 19-05-2014 Innovare in Filiere Tradizionali Federchimica 19-05-2014 Icap Leather chem L Azienda, fondata nel 1944, a seguito di espansione e di variazioni nell assetto societario acquisisce la denominazione di Icap

Dettagli

4I LAUREATI E IL LAVORO

4I LAUREATI E IL LAVORO 4I LAUREATI E IL LAVORO 4 I LAUREATI E IL LAVORO La laurea riduce la probabilità di rimanere disoccupati dopo i 35 anni L istruzione si rivela sempre un buon investimento a tutela della disoccupazione.

Dettagli

Qualità e valore del lavoro: le principali dinamiche di mercato degli ultimi anni.

Qualità e valore del lavoro: le principali dinamiche di mercato degli ultimi anni. Qualità e valore del lavoro: le principali dinamiche di mercato degli ultimi anni. Quali sono le aspettative delle imprese, come le imprese riconoscono e valorizzano la qualità dell'offerta: l'esperienza

Dettagli

Il mercato mobiliare

Il mercato mobiliare Il mercato mobiliare E il luogo nel quale trovano esecuzione tutte le operazioni aventi per oggetto valori mobiliari, ossia strumenti finanziari così denominati per la loro attitudine a circolare facilmente

Dettagli

Apprendistato di alta formazione e ricerca

Apprendistato di alta formazione e ricerca Apprendistato di alta formazione e ricerca Irene Crimaldi IMT Istituto Alti Studi Lucca Irene Crimaldi (IMT Lucca) Apprendistato di alta formazione e ricerca 24/01/2014 1 / 17 Finalità - Promuovere la

Dettagli

FABBISOGNO DI FINANZIAMENTO

FABBISOGNO DI FINANZIAMENTO FABBISOGNO DI FINANZIAMENTO Fonti interne: autofinanziamento Fonti esterne: capitale proprio e capitale di debito Capitale proprio: deriva dai conferimenti dei soci dell azienda e prende il nome, in contabilità,

Dettagli

L Università di Trento tutti gli studenti che si impegnano. PREMI DI MERITO...quando studiare ti conviene

L Università di Trento tutti gli studenti che si impegnano. PREMI DI MERITO...quando studiare ti conviene L Università di Trento tutti gli studenti che si impegnano PREMI DI MERITO...quando studiare ti conviene PREMI DI MERITO...quando studiare ti conviene Cos è il premio di merito Unitn è il primo ateneo

Dettagli

b. Che cosa succede alla frazione di reddito nazionale che viene risparmiata?

b. Che cosa succede alla frazione di reddito nazionale che viene risparmiata? Esercitazione 7 Domande 1. L investimento programmato è pari a 100. Le famiglie decidono di risparmiare una frazione maggiore del proprio reddito e la funzione del consumo passa da C = 0,8Y a C = 0,5Y.

Dettagli

Indice di rischio globale

Indice di rischio globale Indice di rischio globale Di Pietro Bottani Dottore Commercialista in Prato Introduzione Con tale studio abbiamo cercato di creare un indice generale capace di valutare il rischio economico-finanziario

Dettagli

Comune di San Martino Buon Albergo

Comune di San Martino Buon Albergo Comune di San Martino Buon Albergo Provincia di Verona - C.A.P. 37036 SISTEMA DI VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI DIRIGENZIALI Approvato dalla Giunta Comunale il 31.07.2012 INDICE PREMESSA A) LA VALUTAZIONE

Dettagli

DOMANDE a risposta multipla (ogni risposta esatta riceve una valutazione di due; non sono previste penalizzazioni in caso di risposte non corrette)

DOMANDE a risposta multipla (ogni risposta esatta riceve una valutazione di due; non sono previste penalizzazioni in caso di risposte non corrette) In una ora rispondere alle dieci domande a risposta multipla e a una delle due domande a risposta aperta, e risolvere l esercizio. DOMANDE a risposta multipla (ogni risposta esatta riceve una valutazione

Dettagli

PRINCIPALI ASPETTI ECONOMICO-FINANZIARI DEI BILANCI CONSUNTIVI RELATIVI ALL ANNO 2003

PRINCIPALI ASPETTI ECONOMICO-FINANZIARI DEI BILANCI CONSUNTIVI RELATIVI ALL ANNO 2003 NOTA METODOLOGICA I dati elaborati per la presente pubblicazione sono quelli riportati nell allegato D ed F al rendiconto finanziario, rilevati dall Istat non più con un suo proprio modello ma a partire

Dettagli

Principi di Economia - Macroeconomia Esercitazione 3 Risparmio, Spesa e Fluttuazioni di breve periodo Soluzioni

Principi di Economia - Macroeconomia Esercitazione 3 Risparmio, Spesa e Fluttuazioni di breve periodo Soluzioni Principi di Economia - Macroeconomia Esercitazione 3 Risparmio, Spesa e Fluttuazioni di breve periodo Soluzioni Daria Vigani Maggio 204. In ciascuna delle seguenti situazioni calcolate risparmio nazionale,

Dettagli

Merchant Banking NSW. 26 Giugno 2014. Strettamente riservato e confidenziale

Merchant Banking NSW. 26 Giugno 2014. Strettamente riservato e confidenziale Merchant Banking NSW Strettamente riservato e confidenziale 26 Giugno 2014 Tab 1 - Il mercato del capitale di rischio Elevata liquidità disponibile a livello globale e continua ricerca di alternative investment

Dettagli

Comparazione dei Risultati dell Indagine

Comparazione dei Risultati dell Indagine Comparazione dei Risultati dell Indagine DOCTAE (Agr. nr. 2007-1983 001/001) Questo progetto è stato finanziato con il supporto della Commissione Europea. Questo documento riflette unicamente il punto

Dettagli

Scheda 2 «Smart City» SMART GOVERNANCE. GREEN JOBS Formazione e Orientamento

Scheda 2 «Smart City» SMART GOVERNANCE. GREEN JOBS Formazione e Orientamento Scheda 2 «Smart City» GREEN JOBS Formazione e Orientamento Introduzione al concetto di governance Quello della governance è un concetto maturato nella cultura inglese e statunitense, il quale ha successivamente

Dettagli

Fondamenti e didattica di Matematica Finanziaria

Fondamenti e didattica di Matematica Finanziaria Fondamenti e didattica di Matematica Finanziaria Silvana Stefani Piazza dell Ateneo Nuovo 1-20126 MILANO U6-368 silvana.stefani@unimib.it 1 Unità 9 Contenuti della lezione Operazioni finanziarie, criterio

Dettagli

Progettare oggetti di ecodesign

Progettare oggetti di ecodesign Intervento dal titolo Progettare oggetti di ecodesign A cura di Arch.Marco Capellini Ecodesigner dello studio Capellini design e consulting 77 78 Eco-biodesign nell edilizia 10 Ottobre 2008- Fiera Energy

Dettagli

del 26 gennaio 2012 Agevolazioni fiscali e contributive per i premi di produttività - Proroga per il 2012 INDICE

del 26 gennaio 2012 Agevolazioni fiscali e contributive per i premi di produttività - Proroga per il 2012 INDICE Circolare n. 5 del 26 gennaio 2012 Agevolazioni fiscali e contributive per i premi di produttività - Proroga per il 2012 INDICE 1 Premessa... 2 2 Detassazione dei premi di produttività... 2 2.1 Regime

Dettagli

Perchè fare ricerca in salute mentale? Più di un cittadino Europeo su tre

Perchè fare ricerca in salute mentale? Più di un cittadino Europeo su tre Perchè fare ricerca in salute mentale? I disturbi mentali costituiscono un enorme carico per le persone che ne soffrono, per i loro familiari e per la società. Più di un cittadino Europeo su tre vive un

Dettagli

Economia del Lavoro. Capitolo 8 2 Borjas. La mobilità del lavoro

Economia del Lavoro. Capitolo 8 2 Borjas. La mobilità del lavoro Economia del Lavoro Capitolo 8 2 Borjas La mobilità del lavoro - 1 US paese molto mobile: tra il 2003 e il 2004, il 2,8% della popolazione si è trasferita tra nello stesso stato e un altro 2,6% tra stati

Dettagli

RUOLO CENTRALE DEL DS NELL ACCOGLIENZA DEGLI ALUNNI DISABILI COME SENSIBILIZZARE E RESPONSABILIZZARE I DIRIGENTI

RUOLO CENTRALE DEL DS NELL ACCOGLIENZA DEGLI ALUNNI DISABILI COME SENSIBILIZZARE E RESPONSABILIZZARE I DIRIGENTI INTEGRAZIONE, ORIENTAMENTO E BUONE PRASSI RUOLO CENTRALE DEL DS NELL ACCOGLIENZA DEGLI ALUNNI DISABILI COME SENSIBILIZZARE E RESPONSABILIZZARE I DIRIGENTI L iscrizione degli alunni con certificazione L.104

Dettagli

Dare credito alla fiducia: la domanda di finanza del Terzo Settore. Dimensione e struttura del mercato del credito per il Terzo Settore

Dare credito alla fiducia: la domanda di finanza del Terzo Settore. Dimensione e struttura del mercato del credito per il Terzo Settore Dare credito alla fiducia: la domanda di finanza del Terzo Settore Dimensione e struttura del mercato del credito per il Terzo Settore Roberto Felici, Giorgio Gobbi, Raffaella Pico Servizio Studi di Struttura

Dettagli

Le obbligazioni: misure di rendimento Tassi d interesse, elementi di valutazione e rischio delle attività finanziarie

Le obbligazioni: misure di rendimento Tassi d interesse, elementi di valutazione e rischio delle attività finanziarie Le obbligazioni: misure di rendimento Tassi d interesse, elementi di valutazione e rischio delle attività finanziarie Economia degli Intermediari Finanziari 29 aprile 2009 A.A. 2008-2009 Agenda 1. Il calcolo

Dettagli

Casi concreti PREMESSA casi concreti completa e dettagliata documentazione nessun caso concreto riportato è descritto più di una volta

Casi concreti PREMESSA casi concreti completa e dettagliata documentazione nessun caso concreto riportato è descritto più di una volta Casi concreti La pubblicazione dei casi concreti ha, come scopo principale, quello di dare a tante persone la possibilità di essere informate della validità della consulenza individuale e indipendente

Dettagli

L Ires e la tassazione dei redditi d impresa

L Ires e la tassazione dei redditi d impresa Lezione dodicesima L Ires e la tassazione dei redditi d impresa 1 TASSAZIONE REDDITI D IMPRESA PROFITTI = R C AM - IP Imprese individuali e società di persone Gli utili, a prescindere dalla loro distribuzione,

Dettagli

Il profiling dei disoccupati basato sull occupabilità: un alternativa di targeting in assenza di evidenza sull efficacia degli interventi

Il profiling dei disoccupati basato sull occupabilità: un alternativa di targeting in assenza di evidenza sull efficacia degli interventi Il profiling dei disoccupati basato sull occupabilità: un alternativa di targeting in assenza di evidenza sull efficacia degli interventi Luca Mo Costabella Mirare gli interventi sulla base della loro

Dettagli

Sistema previdenziale. Generalità sul sistema italiano. Corso di Scienza delle Finanze

Sistema previdenziale. Generalità sul sistema italiano. Corso di Scienza delle Finanze Corso di Scienza delle Finanze Sistema previdenziale 1 Generalità sul sistema italiano Il sistema pensionistico è un meccanismo redistributivo che trasferisce risorse correntemente prodotte dalla popolazione

Dettagli

Valutazione degli investimenti aziendali

Valutazione degli investimenti aziendali Finanza Aziendale Analisi e valutazioni per le decisioni aziendali Valutazione degli investimenti aziendali Capitolo 18 Indice degli argomenti 1. Definizione e classificazione degli investimenti 2. I profili

Dettagli

Circolare N.62 del 10 Aprile 2013

Circolare N.62 del 10 Aprile 2013 Circolare N.62 del 10 Aprile 2013 IMU e IRPEF, obblighi dichiarativi e figli a carico Gentile cliente con la presente intendiamo informarla su alcuni aspetti in materia di IMU e IRPEF, con particolare

Dettagli

SUPERARE LE DIFFICOLTA DI APPRENDIMENTO FA PARTE DEL DIRITTO ALL APPRENDIMENTO

SUPERARE LE DIFFICOLTA DI APPRENDIMENTO FA PARTE DEL DIRITTO ALL APPRENDIMENTO SUPERARE LE DIFFICOLTA DI APPRENDIMENTO FA PARTE DEL DIRITTO ALL APPRENDIMENTO Oggi questo diritto fa fatica ad essere garantito. Se non c è un grave disturbo adeguatamente riconosciuto non è un obbligo

Dettagli

Capitolo 26. Stabilizzare l economia: il ruolo della banca centrale. Principi di economia (seconda edizione) Robert H. Frank, Ben S.

Capitolo 26. Stabilizzare l economia: il ruolo della banca centrale. Principi di economia (seconda edizione) Robert H. Frank, Ben S. Capitolo 26 Stabilizzare l economia: il ruolo della banca centrale In questa lezione Banca centrale Europea (BCE) e tassi di interesse: M D e sue determinanti; M S ed equilibrio del mercato monetario;

Dettagli

Leasing secondo lo IAS 17

Leasing secondo lo IAS 17 Leasing secondo lo IAS 17 Leasing: Ias 17 Lo Ias 17 prevede modalità diverse di rappresentazione contabile a seconda si tratti di leasing finanziario o di leasing operativo. Il leasing è un contratto per

Dettagli

RICLASSIFICAZIONE ECONOMICA DELLO S.P. E DEL C.E.

RICLASSIFICAZIONE ECONOMICA DELLO S.P. E DEL C.E. RICLASSIFICAZIONE ECONOMICA DELLO S.P. E DEL C.E. La riclassificazione economica dello SP: La gestione dell impresa viene idealmente scomposta in aree omogenee di attività Le attività e le passività, i

Dettagli