Aspettative, consumo e investimento
|
|
- Beata Porta
- 8 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 Aspettative, consumo e investimento In questa lezione: Studiamo come le aspettative di reddito e ricchezza futuro determinano le decisioni di consumo e investimento degli individui. Studiamo cosa determina le decisioni di investimento delle imprese. Determiniamo l andamento del consumo e dell investimento nel corso del tempo. 216
2 Consumo e Aspettative Nel prendere decisioni relative al consumo, gli individui sono lungimiranti e tengono conto della loro ricchezza totale (ricchezza umana + ricchezza non umana). La teoria keynesiana del consumo secondo cui il consumo dipende prevalentemente dal reddito corrente deve essere riformulata. Negli anni cinquanta, in modo indipendente, Milton Friedman e Franco Modigliani sviluppano una nuova teoria del consumo, il primo la teoria del reddito permanente, il secondo la teoria del ciclo vitale, per incorporare le aspettative future relative a reddito e ricchezza. 217
3 Verso una nuova teoria del consumo Un assunzione ragionevole è che il consumatore lungimirante decida di consumare ogni anno una frazione della sua ricchezza totale Il consumo può essere, quindi, considerato una funzione della ricchezza totale di un individuo t [( _ ) ] C = C ricchezza totale Dove (ricchezza_totale) t è la somma della ricchezza umana e non umana al tempo t. ricchezza umana = valore scontato reddito da lavoro t ricchezza non umana = patrimonio finanziario e immobiliare Si può dimostrare che il consumatore lungimirante tende a consumare una frazione costante della sua ricchezza totale in modo da mantenere costante il consumo nel corso di tutta la vita. 218
4 Considerimo un giovane universitario: ricchezza iniziale=0 Il reddito iniziale è e cresce al 3% 36 anni di vita lavorativa 25% aliquota media di tassazione Facciamo un Esempio Ricchezza umana = , [1 + 1,03 + 1, ,03 ] = 0, ,2 = Se ipotizziamo 4 anni di università e 16 di pensionamento, il totale è 56 anni C = = Questo implica un consumo per anno di
5 Prendereste a prestito nei primi anni della vostra vita? Se no è perché: Il reddito desiderato potrebbe non essere costante Incertezza riguardo al futuro Restrizioni nel credito Il consumo dipende fortemente anche dal reddito corrente [( _ ), ] C = C ricchezza totale Y T t t t t 220
6 Scelta del consumo intertemporale I consumatori scelgono l allocazione ottima di consumo tra periodi diversi della loro vita. Questa scelta è definita scelta intertemporale del consumo. Assumiamo che un consumatore viva due soli periodi (questa è un ipotesi semplificatrice). Allora il consumatore all inizio della sua vita avrà il seguente vincolo c c = r y r y dove c 1 e c 2 sono il consumo nel primo e secondo periodo, e y 1 e y 2 sono il reddito nel primo e secondo periodo. Questo è definito come vincolo intertemporale e può essere riscritto come vincolo al tempo 2 nel seguente modo: (1 + r) c + c = (1 + r) y + y Nota: il vincolo di bilancio intertemporale è una retta inclinata negativamente con pendenza pari a (1+r). 221
7 Il tasso di interesse reale (1+r) può essere considerato come il prezzo del consumo corrente in termini di consumo futuro. Questo misura di quante unità si potrà accrescere il consumo domani se oggi, anziché consumare un unità di beni in più, la si dà in prestito. Il vincolo di bilancio mostra le combinazioni di consumo corrente e futuro che possono essere consumate per date dotazioni y 1 e y 2 e per dato tasso di interesse reale, r. Utilità intertemporale Le preferenze di un consumatore possono essere rappresentate mediante una funzione di utilità che associa a ogni coppia (c 1,c 2 ), un singolo valore U(c 1,c 2 ) Le curve di indifferenza mostrano le combinazioni di consumo corrente e futuro che apportano lo stesso livello di utilità. Il fatto che le curve di indifferenza siano convesse e inclinate negativamente implica che i consumatori tendono ad avere consumi bilanciati nel tempo, cioè a prendere a prestito quando il reddito è troppo basso o a risparmiare quando è troppo alto. 222
8 La combinazione di consumo ottima è nel punto E, in corrispondenza del quale il vincolo di bilancio è tangente alla curva di indifferenza più elevata. 223
9 Reddito permanente Estendiamo il modello a 2 periodi a un modello a T periodi. Nell ipotesi che il tasso di interesse sia costante nel tempo, il vincolo di bilancio intertemporale diventa c c c y y = y r (1 + r) 1 + r (1 + r) 2 T 2 T 1 T 1 1 T 1 Il reddito permanente, yp, è quel valore di reddito che, sostituito alle dotazioni y1, y2, yt, non ne altera il valore presente scontato. y y y y y = y r (1 + r) 1 + r (1 + r) p p 2 T p T 1 1 T 1 Nell ipotesi che il consumatore scelga un profilo di consumo costante, il livello del consumo è determinato dal reddito permanente e non dal reddito corrente c=y p 224
10 Quindi Il consumo aumenta in misura pari all incremento del reddito, quando tale incremento viene percepito come permanente. Riassumendo. Attraverso un modello micro-fondato a due periodi, abbiamo quindi ricavato analiticamente il sentiero temporale ottimo di un consumatore lungimirante mostrando che le sue scelte di consumo sono funzioni della ricchezza totale. In altre parole le scelte ottime di consumo corrente e futuro sono funzione della ricchezza totale, cioè del valore attuale dei redditi da lavoro correnti e futuri attesi al netto delle imposte. 225
11 Perché allora il consumo è così sensibile al reddito corrente? Il consumo non dipende soltanto dalla ricchezza totale, ma anche dal reddito corrente, per varie ragioni tra cui: non si desidera un livello di consumo costante nel corso della vita, ma ci si accontenta di rimandare al futuro livelli di consumo relativamente alti; si possono trovare le previsioni sul futuro troppo ottimiste; le cose possono andare meglio o peggio del previsto. Per questo motivo è probabile che si voglia essere prudenti; la banca potrebbe non prestare soldi. 226
12 Uno sguardo d insieme: reddito corrente, ricchezza totale, aspettative e consumo In che modo le aspettative influenzano il consumo? In via diretta, tramite la ricchezza umana. In via indiretta, attraverso la ricchezza non umana (azioni, obbligazioni e attività immobiliare). La correlazione tra consumo e aspettative genera due conseguenze fondamentali sulla relazione tra consumo e reddito: il consumo reagisce a variazioni del reddito corrente in modo meno che proporzionale; il consumo può variare anche se non muta il reddito corrente. Una delle principali preoccupazioni dei macroeconomisti durante la crisi finanziaria del 2007 risiedeva nella possibilità che i consumatori diventassero pessimisti e che il consumo crollasse, provocando una recessione ancora più profonda. È proprio ciò che si è verificato. La fiducia dei consumatori si è ridotta durante il 2008 e la crisi finanziaria è degenerata in una vera e propria crisi economica. 227
13 L Investimento Nei capitoli precedenti abbiamo assunto che l investimento fosse funzione solamente del tasso di interesse corrente e dal livello corrente di vendite. Ora vedremo come l investimento dipenda dalle aspettative in futuro. 228
14 Investimento e profitti attesi Per decidere se acquistare un nuovo macchinario, l impresa terrà conto di: - ammortamento: l impresa deve stimare la durata del macchinario, che dipenderà da un tasso di deprezzamento; - valore attuale dei profitti: l impresa deve calcolare il valore attuale dei profitti attesi. 229
15 Investimento e profitti attesi Il valore attuale è uguale al valore scontato dei profitti attesi l anno prossimo più il valore scontato dei profitti attesi fra due anni, tenendo conto del tasso di deprezzamento del macchinario e così via. Quindi avremo: 1 1 V ( Π ) = Π + (1 δ ) Π +... e e e t t+ 1 e t rt (1 + rt )(1 + rt + 1) La decisione di investire: l impresa deve poi decidere se acquistare il macchinario oppure no. Questa decisione dipenderà dalla relazione tra il valore attuale dei profitti attesi e il prezzo del macchinario. La funzione di investimento sarà quindi: I t e = I( V ( Π )) L investimento dipende positivamente dal valore presente scontato dei profitti futuri per unità di capitale. t + 230
16 Profitti e vendite E i profitti, correnti e attesi, da che cosa dipendono? 1. Dal livello delle vendite. 2. Dallo stock esistente di capitale. Quindi: Y t Π t = Π Kt Il profitto per unità di capitale è una funzione crescente del rapporto tra vendite e stock di capitale. Dato lo stock di capitale, quanto maggiori sono le vendite, tanto più alto sarà il profitto. Date le vendite, quanto maggiore è lo stock di capitale, tanto maggiore sarà il profitto. 231
17 La volatilità del consumo e dell investimento Il fatto che i consumatori percepiscano le fluttuazioni correnti del reddito come transitorie piuttosto che come permanenti influenza le loro decisioni di consumo. Allo stesso modo, il fatto che le imprese percepiscano le fluttuazioni delle vendite correnti come transitorie piuttosto che come permanenti influenza le loro decisioni di investimento. Ci sono tuttavia delle differenze tra consumo e investimento: dalla teoria del consumo segue che, a fronte di un incremento di reddito percepito permanente, i consumatori rispondono al massimo con un aumento del consumo di pari ammontare; al contrario del consumo, non c è ragione per cui l aumento dell investimento non sia maggiore dell incremento delle vendite. Ne segue che l investimento è molto più volatile del consumo. 232
18 Riassumendo Il consumo e l investimento di solito si muovono insieme. L investimento è molto più volatile del consumo. Tuttavia, mentre l investimento è molto più piccolo del consumo, le variazioni annuali dell investimento sono più o meno uguali alle variazioni del consumo. 233
19 Tassi di variazione del consumo e dell investimento nel Regno Unito dal
La Teoria Moderna del Consumo
La Teoria Moderna del Consumo Alessandro Scopelliti Università di Reggio Calabria e University of Warwick alessandro.scopelliti@unirc.it Spesa per consumi Il consumo è la componente predominante della
DettagliUniversità di Napoli Federico II Dipartimento di Scienze Economiche e Statistiche Anno Accademico 2015-2016. Corso di Macroeconomia Lezione 16
Università di Napoli Federico II Dipartimento di Scienze Economiche e Statistiche Anno Accademico 2015-2016 Corso di Macroeconomia Lezione 16 1 La teoria del consumo e il ruolo delle aspe1a2ve Le teorie
DettagliDipartimento di Economia Aziendale e Studi Giusprivatistici. Università degli Studi di Bari Aldo Moro. Corso di Macroeconomia 2014
Dipartimento di Economia Aziendale e Studi Giusprivatistici Università degli Studi di Bari Aldo Moro Corso di Macroeconomia 2014 1. Assumete che = 10% e = 1. Usando la definizione di inflazione attesa
DettagliAspettative, Produzione e Politica Economica
Aspettative, Produzione e Politica Economica In questa lezione: Studiamo gli effetti delle aspettative sui livelli di spesa e produzione. Riformuliamo il modello IS-LM in un contesto con aspettative. Determiniamo
DettagliMICROECONOMIA La teoria del consumo: Alcuni Arricchimenti. Enrico Saltari Università di Roma La Sapienza
MICROECONOMIA La teoria del consumo: Alcuni Arricchimenti Enrico Saltari Università di Roma La Sapienza 1 Dotazioni iniziali Il consumatore dispone ora non di un dato reddito monetario ma di un ammontare
DettagliIl modello generale di commercio internazionale
Capitolo 6 Il modello generale di commercio internazionale [a.a. 2013/14] adattamento italiano di Novella Bottini (ulteriore adattamento di Giovanni Anania) 6-1 Struttura della presentazione Domanda e
DettagliCapitolo 20: Scelta Intertemporale
Capitolo 20: Scelta Intertemporale 20.1: Introduzione Gli elementi di teoria economica trattati finora possono essere applicati a vari contesti. Tra questi, due rivestono particolare importanza: la scelta
DettagliIl modello generale di commercio internazionale
Capitolo 6 Il modello generale di commercio internazionale adattamento italiano di Novella Bottini 1 Struttura della presentazione Domanda e offerta relative Benessere e ragioni di scambio Effetti della
DettagliCapitolo 26. Stabilizzare l economia: il ruolo della banca centrale. Principi di economia (seconda edizione) Robert H. Frank, Ben S.
Capitolo 26 Stabilizzare l economia: il ruolo della banca centrale In questa lezione Banca centrale Europea (BCE) e tassi di interesse: M D e sue determinanti; M S ed equilibrio del mercato monetario;
DettagliInflazione e Produzione. In questa lezione cercheremo di rispondere a domande come queste:
Inflazione e Produzione In questa lezione cercheremo di rispondere a domande come queste: Da cosa è determinata l Inflazione? Perché le autorità monetarie tendono a combatterla? Attraverso quali canali
DettagliLe ipotesi del modello
Modello IS-LM Le ipotesi del modello I prezzi sono dati gli aggiustamenti passano attraverso variazioni delle quantità prodotte e del tasso di interesse L investimento non è più esogeno (come nel modello
DettagliEconomia del Lavoro 2010
Economia del Lavoro 2010 Capitolo 2-1 Applicazioni dell offerta di lavoro - Introduzione - 1 Introduzione I modelli statici d offerta di lavoro spiegano: 1.come gli individui distribuiscano il tempo tra
DettagliIl modello generale di commercio internazionale
Capitolo 6 Il modello generale di commercio internazionale [a.a. 2015/16 ] adattamento italiano di Novella Bottini (ulteriore adattamento di Giovanni Anania, Margherita Scoppola e Francesco Aiello) 6-1
DettagliCapitolo 25: Lo scambio nel mercato delle assicurazioni
Capitolo 25: Lo scambio nel mercato delle assicurazioni 25.1: Introduzione In questo capitolo la teoria economica discussa nei capitoli 23 e 24 viene applicata all analisi dello scambio del rischio nel
Dettaglib. Che cosa succede alla frazione di reddito nazionale che viene risparmiata?
Esercitazione 7 Domande 1. L investimento programmato è pari a 100. Le famiglie decidono di risparmiare una frazione maggiore del proprio reddito e la funzione del consumo passa da C = 0,8Y a C = 0,5Y.
DettagliEconomia del Lavoro 2010
Economia del Lavoro 2010 Capitolo 6-3 Il capitale umano -Il modello dell istruzione 1 Il capitale umano Il modello dell istruzione L istruzione, come abbiamo visto, è associata a tassi di disoccupazione
DettagliCapitolo 25: Lo scambio nel mercato delle assicurazioni
Capitolo 25: Lo scambio nel mercato delle assicurazioni 25.1: Introduzione In questo capitolo la teoria economica discussa nei capitoli 23 e 24 viene applicata all analisi dello scambio del rischio nel
DettagliCapitolo 13: L offerta dell impresa e il surplus del produttore
Capitolo 13: L offerta dell impresa e il surplus del produttore 13.1: Introduzione L analisi dei due capitoli precedenti ha fornito tutti i concetti necessari per affrontare l argomento di questo capitolo:
DettagliInvestimenti. In questa lezione: studieremo quali sono le determinanti degli investimenti. determiniamo l investimento ottimale
Investimenti In questa lezione: studieremo quali sono le determinanti degli investimenti determiniamo l investimento ottimale determiniamo le variabili che fanno variare l investimento ottimale 36 La Domanda
DettagliMacroeconomia Luca Deidda e-mail: deidda@uniss.it. Lezione 16: Microfondazioni: 1) Investimenti; 2) Domanda e Offerta di moneta; 3) Consumo
Macroeconomia Luca Deidda e-mail: deidda@uniss.it Lezione 16: Microfondazioni: 1) Investimenti; 2) Domanda e Offerta di moneta; 3) Consumo 0 Obbiettivi Analisi dei fondamenti microeconomici di Funzione
DettagliRisparmio, accumulazione di capitale e produzione
Lezione 13 (BAG cap. 12) Risparmio, accumulazione di capitale e produzione Corso di Macroeconomia Prof. Guido Ascari, Università di Pavia Il tasso di risparmio Tasso di risparmio di una economia: rapporto
DettagliCAPITOLO 1 OFFERTA DI LAVORO
CAPITOLO 1 OFFERTA DI LAVORO 1-1. Quante ore allocherà un individuo alle attività di tempo libero se le sue curve di indifferenza tra consumo e beni sono concave verso l origine? Il lavoratore o lavorerà
DettagliLezione 14. Risparmio e investimento. Leonardo Bargigli
Lezione 14. Risparmio e investimento Leonardo Bargigli Risparmio e investimento nella contabilità nazionale Ripartiamo dalla definizione di PIL in termini di spesa finale Y = C + I + G + NX Consideriamo
DettagliFacoltà di Scienze Politiche Corso di Economia Politica. Macroeconomia sui capitoli 21, 22 e 23. Dott.ssa Rossella Greco
Facoltà di Scienze Politiche Corso di Economia Politica Esercitazione di Macroeconomia sui capitoli 21, 22 e 23 Dott.ssa Rossella Greco Domanda 1 (Problema 4. dal Cap. 21 del Libro di Testo) a) Gregorio,
DettagliECONOMIA DEL LAVORO. Lezioni di maggio (testo: BORJAS) L offerta di lavoro
ECONOMIA DEL LAVORO Lezioni di maggio (testo: BORJAS) L offerta di lavoro Offerta di lavoro - Le preferenze del lavoratore Il luogo delle combinazioni di C e L che generano lo stesso livello di U (e.g.
DettagliCapitolo 22: Lo scambio nel mercato dei capitali
Capitolo 22: Lo scambio nel mercato dei capitali 22.1: Introduzione In questo capitolo analizziamo lo scambio nel mercato dei capitali, dove si incontrano la domanda di prestito e l offerta di credito.
DettagliIndice. 1 Il settore reale --------------------------------------------------------------------------------------------- 3
INSEGNAMENTO DI ECONOMIA POLITICA LEZIONE VI IL MERCATO REALE PROF. ALDO VASTOLA Indice 1 Il settore reale ---------------------------------------------------------------------------------------------
DettagliMercati finanziari e valore degli investimenti
7 Mercati finanziari e valore degli investimenti Problemi teorici. Nei mercati finanziari vengono vendute e acquistate attività. Attraverso tali mercati i cambiamenti nella politica del governo e le altre
DettagliLa scelta in condizioni di incertezza
La scelta in condizioni di incertezza 1 Stati di natura e utilità attesa. L approccio delle preferenza per gli stati Il problema posto dall incertezza riformulato (state-preference approach). L individuo
DettagliScelta intertemporale. Lezione 9. Valori presenti e futuri. Valore futuro
Scelta Lezione 9 Scelta Di solito il reddito arriva ad intervalli, per esempio lo stipendio mensile. Quindi si pone il problema di decidere se (e quanto) risparmiare in un periodo per consumare più tardi.
DettagliCapitolo V. I mercati dei beni e i mercati finanziari: il modello IS-LM
Capitolo V. I mercati dei beni e i mercati finanziari: il modello IS-LM 2 OBIETTIVO: Il modello IS-LM Fornire uno schema concettuale per analizzare la determinazione congiunta della produzione e del tasso
DettagliPrincipi di Economia - Macroeconomia Esercitazione 3 Risparmio, Spesa e Fluttuazioni di breve periodo Soluzioni
Principi di Economia - Macroeconomia Esercitazione 3 Risparmio, Spesa e Fluttuazioni di breve periodo Soluzioni Daria Vigani Maggio 204. In ciascuna delle seguenti situazioni calcolate risparmio nazionale,
DettagliEconomia Internazionale e Politiche Commerciali (a.a. 12/13)
Economia Internazionale e Politiche Commerciali (a.a. 12/13) Soluzione Esame (11 gennaio 2013) Prima Parte 1. (9 p.) (a) Ipotizzate che in un mondo a due paesi, Brasile e Germania, e due prodotti, farina
DettagliApplicazioni delle teorie della scelta razionale e della domanda (Frank, Capitolo 5)
Applicazioni delle teorie della scelta razionale e della domanda (Frank, Capitolo 5) DUE ESEMPI SULL UTILIZZO DEL MODELLO DI SCELTA RAZIONALE AI FINI DELLA POLITICA ECONOMICA La politica economica influenza
DettagliRisparmio e Investimento
Risparmio e Investimento Risparmiando un paese ha a disposizione più risorse da utilizzare per investire in beni capitali I beni capitali a loro volta fanno aumentare la produttività La produttività incide
DettagliDOMANDE a risposta multipla (ogni risposta esatta riceve una valutazione di due; non sono previste penalizzazioni in caso di risposte non corrette)
In una ora rispondere alle dieci domande a risposta multipla e a una delle due domande a risposta aperta, e risolvere l esercizio. DOMANDE a risposta multipla (ogni risposta esatta riceve una valutazione
DettagliEconomia del Lavoro 2010
Economia del Lavoro 2010 Capitolo 1-3 Offerta di lavoro -Le preferenze del lavoratore 1 Offerta di lavoro Le preferenze del lavoratore Il comportamento dell offerta di lavoro è analizzato dagli economisti
DettagliEsercizio 2. 2.1 Scrivi l equazione di equilibrio nel mercato dei beni. Qual è il livello della produzione di equilibrio?
Sergio Vergalli Corso di Economia Politica A-G Università di Brescia Esercizio 2 L economia del principato di Andorra è descritta dalle seguenti equazioni: Md = 6Y -120 i Ms = 5400 T = 400 G = 400 dove,
DettagliEconomia del Lavoro 2010
Economia del Lavoro 2010 Capitolo 3 La domanda di lavoro - 1 Ampliamo la teoria ipotizzando che ci siano molti tipi differenti di lavoratori (i.e. specializzati, non specializzati) e molti tipi differenti
DettagliMACROECONOMIA DELLE ECONOMIE APERTE: CONCETTI E FONDAMENTI. Harcourt Brace & Company
MACROECONOMIA DELLE ECONOMIE APERTE: CONCETTI E FONDAMENTI Economie aperte o chiuse Un economia chiusa è un economia che non interagisce con altre economie nel mondo. Non ci sono esportazioni, non ci sono
DettagliLe componenti della domanda aggregata
Le componenti della domanda aggregata Lezione 3 Lezione 3 Economia Politica - Macroeconomia 1 Le componenti della domanda aggregata Ricordiamole: Consumo (C) Investimento (I) Spesa Pubblica (G) Ricordiamo
DettagliCapitolo Terzo Valore attuale e costo opportunità del capitale
Capitolo Terzo Valore attuale e costo opportunità del capitale 1. IL VALORE ATTUALE La logica di investimento aziendale è assolutamente identica a quella adottata per gli strumenti finanziari. Per poter
DettagliLezione 9 Macroeconomia: Le
Corso di Economia Politica prof. S. Papa Lezione 9 Macroeconomia: Le regolarità empiriche Facoltà di Economia Università di Roma La Sapienza Alcune domande Da che dipende la disoccupazione? Da che dipende
DettagliCorso di. Economia Politica
Prof.ssa Blanchard, Maria Laura Macroeconomia Parisi, PhD; Una parisi@eco.unibs.it; prospettiva europea, DEM Università Il Mulino di 2011 Brescia Capitolo I. Un Viaggio intorno al mondo Corso di Economia
DettagliCapitolo 23: Scelta in condizioni di incertezza
Capitolo 23: Scelta in condizioni di incertezza 23.1: Introduzione In questo capitolo studiamo la scelta ottima del consumatore in condizioni di incertezza, vale a dire in situazioni tali che il consumatore
DettagliAi fini economici i costi di un impresa sono distinti principalmente in due gruppi: costi fissi e costi variabili. Vale ovviamente la relazione:
1 Lastoriadiun impresa Il Signor Isacco, che ormai conosciamo per il suo consumo di caviale, decide di intraprendere l attività di produttore di caviale! (Vuole essere sicuro della qualità del caviale
DettagliMacroeconomia, Esercitazione 2. 1 Esercizi. 1.1 Moneta/1. 1.2 Moneta/2. 1.3 Moneta/3. A cura di Giuseppe Gori (giuseppe.gori@unibo.
acroeconomia, Esercitazione 2. A cura di Giuseppe Gori (giuseppe.gori@unibo.it) 1 Esercizi. 1.1 oneta/1 Sapendo che il PIL reale nel 2008 è pari a 50.000 euro e nel 2009 a 60.000 euro, che dal 2008 al
DettagliLezione 5: Gli investimenti e la scheda IS
Corso di Scienza Economica (Economia Politica) prof. G. Di Bartolomeo Lezione 5: Gli investimenti e la scheda IS Facoltà di Scienze della Comunicazione Università di Teramo Comovimento di C e Y -Italia
DettagliCAPITOLO 18 L investimento
CAPITOLO 18 L investimento Domande di ripasso 1. Nel modello neoclassico dell investimento, le imprese traggono vantaggio dall aumentare la propria dotazione di capitale se la rendita reale del capitale
DettagliModulo 2. Domanda aggregata e livello di produzione
Modulo 2 Domanda aggregata e livello di produzione Esercizio. In un sistema economico privo di settore pubblico, la funzione di consumo è: C = 200 + 0.8Y; gli investimenti sono I= 50. a) Qual è il livello
DettagliESERCITAZIONI di MACROECONOMIA: il MODELLO AD AS
ESERCITAZIONI di MACROECONOMIA: il MODELLO AD AS Per dubbi, domande e/o chiarimenti contattare: gaetano.lisi@unicas.it Il modello AD-AS è un modello di equilibrio economico generale (a differenza del modello
DettagliLe obbligazioni: misure di rendimento Tassi d interesse, elementi di valutazione e rischio delle attività finanziarie
Le obbligazioni: misure di rendimento Tassi d interesse, elementi di valutazione e rischio delle attività finanziarie Economia degli Intermediari Finanziari 29 aprile 2009 A.A. 2008-2009 Agenda 1. Il calcolo
DettagliLa teoria dell offerta
La teoria dell offerta Tecnologia e costi di produzione In questa lezione approfondiamo l analisi del comportamento delle imprese e quindi delle determinanti dell offerta. In particolare: è possibile individuare
Dettagli5 Risparmio e investimento nel lungo periodo
5 Risparmio e investimento nel lungo periodo 5.1 Il ruolo del mercato finanziario Il ruolo macroeconomico del sistema finanziario è quello di far affluire i fondi risparmiati ai soggetti che li spendono.
DettagliLezione 7 (BAG cap. 5)
Lezione 7 (BAG cap. 5) I mercati dei beni e i mercati finanziari: il modello IS-LM Corso di Macroeconomia Prof. Guido Ascari, Università di Pavia 1. Il mercato dei beni e la curva IS L equilibrio sul mercato
DettagliLe preferenze e la scelta
Capitolo 3: Teoria del consumo Le preferenze e la scelta 1 Argomenti trattati in questo capitolo Usiamo le preferenze dei consumatori per costruire la funzione di domanda individuale e di mercato Studiamo
DettagliMacroeconomia, Esercitazione 6. 1 Esercizi. 1.1 Taylor rule e Domanda Aggregata Dinamica/1. 1.2 Taylor rule e Domanda Aggregata Dinamica/2
Macroeconomia, Esercitazione 6 A cura di Giuseppe Gori (giuseppe.gori@unibo.it) Esercizi. Taylor rule e Domanda Aggregata Dinamica/ Sapete che =0, 5, Y =0, 3 e che il tasso d interesse naturale è pari
DettagliScelta intertemporale: Consumo vs. risparmio
Scelta intertemporale: Consumo vs. risparmio Fino a questo punto abbiamo considerato solo modelli statici, cioè modelli che non hanno una dimensione temporale. In realtà i consumatori devono scegliere
DettagliLa Moneta e i Mercati Monetari. Introduciamo una nuova definizione della domanda di moneta (domanda di moneta di tipo keynesiano)
La Moneta e i Mercati Monetari In questa lezione: Determiniamo le funzioni e l origine della moneta Introduciamo una nuova definizione della domanda di moneta (domanda di moneta di tipo keynesiano) Data
DettagliLezione 23 Legge di Walras
Corso di Economia Politica prof. S. Papa Lezione 23 Legge di Walras Funzione del Consumo Facoltà di Economia Università di Roma La Sapienza Perché la macroeconomia I problem illustrati nelle lezione precedente
DettagliCapitolo 10 Costi. Robert H. Frank Microeconomia - 5 a Edizione Copyright 2010 - The McGraw-Hill Companies, srl
Capitolo 10 Costi COSTI Per poter realizzare la produzione l impresa sostiene dei costi Si tratta di scegliere la combinazione ottimale dei fattori produttivi per l impresa È bene ricordare che la categoria
DettagliIl modello IS-LM. Determiniamo le condizioni per cui il mercato dei beni è in equilibrio.
Il modello IS-LM In questa lezione: Definiamo l equilibrio economico generale. Determiniamo le condizioni per cui il mercato dei beni è in equilibrio. Costruiamo la curva IS e la curva LM e ne determiniamo
DettagliScelte in condizioni di rischio e incertezza
CAPITOLO 5 Scelte in condizioni di rischio e incertezza Esercizio 5.1. Tizio ha risparmiato nel corso dell anno 500 euro; può investirli in obbligazioni che rendono, in modo certo, il 10% oppure in azioni
DettagliEsercitazione Microeconomia (CLEC L-Z) 24.04.2013 Dr. Rezart Hoxhaj
Esercitazione Microeconomia (CLEC L-Z) 24.04.2013 Dr. Rezart Hoxhaj Esercizi: Utilità attesa (Cap.6) Problema 11 (pagina 203, libro) Supponete di avere 10 000 euro da investire in Junk Bonds oppure titoli
DettagliI mercati dei beni e i mercati finanziari: il modello IS-LM. Assunzione da rimuovere. Investimenti, I
I mercati dei beni e i mercati finanziari: il modello IS-LM Assunzione da rimuovere Rimuoviamo l ipotesi che gli Investimenti sono una variabile esogena. Investimenti, I Gli investimenti delle imprese
DettagliCapitolo 11. Estensione del modello a prezzi vischiosi: altri strumenti analitici. Francesco Prota
Capitolo 11 Estensione del modello a prezzi vischiosi: altri strumenti analitici Francesco Prota Piano della lezione Lo stock di moneta e l equilibrio nel mercato monetario: la curva LM Il modello IS-LM
DettagliFinanza Aziendale. Lezione 13. Introduzione al costo del capitale
Finanza Aziendale Lezione 13 Introduzione al costo del capitale Scopo della lezione Applicare la teoria del CAPM alle scelte di finanza d azienda 2 Il rischio sistematico E originato dalle variabili macroeconomiche
DettagliDomanda e offerta aggregata
Domanda e offerta aggregata Breve e lungo periodo L andamento del Pil nel lungo periodo dipende dai fattori che spiegano la crescita: la forza lavoro, la disponibilità di capitale fisico e umano, le risorse
DettagliCAPITOLO 10 I SINDACATI
CAPITOLO 10 I SINDACATI 10-1. Fate l ipotesi che la curva di domanda di lavoro di una impresa sia data da: 20 0,01 E, dove è il salario orario e E il livello di occupazione. Ipotizzate inoltre che la funzione
DettagliECONOMIA Sanna-Randaccio (Lez 5)
ECONOMIA Sanna-Randaccio (Lez 5) Scelta intertemporale n periodi di tempo Flusso e Stock Calcolo del valore attuale e del valore futuro (2 periodi) Vincolo di bilancio intertemporale Scelta intertemporale
DettagliLezione 25: Gli investimenti e la
Corso di Economia Politica prof. S. Papa Lezione 25: Gli investimenti e la scheda IS Facoltà di Economia Università di Roma Sapienza Comovimento di Ce Y -Italia 1. C è un chiaro comovimento tra fluttuazioni
DettagliTeoria tradizionale della determinazione del tasso di cambio R determinato dai flussi commerciali rilevanza di lungo periodo.
MONETA E FINANZA INTERNAZIONALE Lezione 7 Teoria tradizionale della determinazione del tasso di cambio R determinato dai flussi commerciali rilevanza di lungo periodo. La velocità di aggiustamento dipende
DettagliCapitolo 7. F. Barigozzi Microeconomia CLEC 1
Capitolo 7 Continuiamo ad acquisire gli strumenti che ci permetteranno di studiare la scelta ottimale dell impresa. In questo capitolo vengono trattati i costi dell impresa. Usando la funzione di produzione
DettagliEconomia del Lavoro 2010
Economia del Lavoro 2010 Capitolo 6-3 Il capitale umano - L addestramento sul lavoro e il profilo età - guadagni 1 L addestramento sul lavoro e il profilo età - guadagni La forma del profilo età guadagni
Dettagliappendice online 6A I modelli IS-LM e DD-AA
appendice online 6A I modelli IS-LM e DD-AA In questa appendice analizziamo le relazioni tra il modello DD-AA presentato nel corso del capitolo e un altro modello frequentemente usato per rispondere a
DettagliMacroeconomia. Laura Vici. laura.vici@unibo.it. www.lauravici.com/macroeconomia LEZIONE 3. Rimini, 1 ottobre 2015. L IPC sovrastima l inflazione?
Macroeconomia Laura Vici laura.vici@unibo.it www.lauravici.com/macroeconomia LEZIONE 3 Rimini, 1 ottobre 2015 Macroeconomia 86 L IPC sovrastima l inflazione? L IPC è la misura più comunemente utilizzata
Dettagli5.4 Risposte alle domande di ripasso
34 Capitolo 5 5.4 Risposte alle domande di ripasso 1. Poiché in seguito all applicazione dell imposta la benzina diventerà comunque relativamente più costosa rispetto ad altri beni, i consumatori tenderanno
DettagliScelte intertemporali e decisioni di risparmio
CAPITOLO 4 Scelte intertemporali e decisioni di risparmio Esercizio 4.1. Tizio deve decidere la spesa per consumo corrente, c 0, e quella per consumo futuro,. Le sue preferenze sono rappresentate dalla
DettagliIl mercato di monopolio
Il monopolio Il mercato di monopolio Il monopolio è una struttura di mercato caratterizzata da 1. Un unico venditore di un prodotto non sostituibile. Non ci sono altre imprese che possano competere con
DettagliProduzione e tasso di cambio nel breve periodo
Produzione e tasso di cambio nel breve periodo Determinanti della domanda aggregata nel breve periodo Un modello di breve periodo dell equilibrio del mercato dei beni Un modello di breve periodo dell equilibrio
DettagliValore attuale, obiettivi dell impresa e corporate governance. dott. Matteo Rossi
Valore attuale, obiettivi dell impresa e corporate governance dott. Matteo Rossi Prospetto F/I Happy Finance Conto Economico 2008 2009 Reddito Netto 350-500 Ammortamenti 800 800 Accantonamenti 2000 300
Dettagli2. Leggi finanziarie di capitalizzazione
2. Leggi finanziarie di capitalizzazione Si chiama legge finanziaria di capitalizzazione una funzione atta a definire il montante M(t accumulato al tempo generico t da un capitale C: M(t = F(C, t C t M
DettagliMacroeconomia. Lezione n. 2 Il Prodotto Interno Lordo (PIL) e le sue componenti. Luca Deidda. UNISS, DiSEA, CRENoS
Macroeconomia Lezione n. 2 Il Prodotto Interno Lordo (PIL) e le sue componenti Luca Deidda UNISS, DiSEA, CRENoS Luca Deidda (UNISS, DiSEA, CRENoS) 1 / 22 Scaletta Scaletta della lezione Definizione di
DettagliEquazione quantitativa della moneta
Moneta e inflazione Equazione quantitativa della moneta Gli individui detengono moneta allo scopo di acquistare beni e servizi QUINDI la quantità di moneta è strettamente correlata alla quantità che viene
DettagliCrescita della moneta e inflazione
Crescita della moneta e inflazione Alcune osservazioni e definizioni L aumento del livello generale dei prezzi è detto inflazione. Ultimi 60 anni: variazione media del 5% annuale. Effetto: i prezzi sono
DettagliBlanchard, Macroeconomia Una prospettiva europea, Il Mulino 2011 Capitolo IV. I mercati finanziari. Capitolo IV. I mercati finanziari
Capitolo IV. I mercati finanziari 1. La domanda di moneta La moneta può essere usata per transazioni, ma non paga interessi. In realtà ci sono due tipi di moneta: il circolante, la moneta metallica e cartacea,
DettagliEconomia Aperta. In questa lezione: Analizziamo i mercati dei beni e servizi in economia aperta. Analizziamo i mercati finanziari in economia aperta
Economia Aperta In questa lezione: Analizziamo i mercati dei beni e servizi in economia aperta Analizziamo i mercati finanziari in economia aperta 158 Economia aperta applicata ai mercati dei beni mercati
DettagliIl mercato dei beni in economia aperta
Il mercato dei beni in economia aperta La differenza tra economia aperta e chiusa In una economia chiusa tutta la produzione viene venduta entro i confini nazionali, la domanda nazionale di beni (la spesa
DettagliIndice. 1 La disoccupazione ---------------------------------------------------------------------------------------- 3. 2 di 6
INEGNAMENO DI EONOMIA OLIIA LEZIONE VIII IL EORE DELL OUAZIONE ROF. ALDO VAOLA Economia olitica Indice 1 La disoccupazione ----------------------------------------------------------------------------------------
DettagliCapitolo 21. Risparmio e formazione di capitale. Principi di economia (seconda edizione) Robert H. Frank, Ben S. Bernanke
Capitolo 21 Risparmio e formazione di capitale In questa lezione Risparmio individuale: risparmio e ricchezza moventi del risparmio (tasso di interesse, ciclo di vita, precauzionale, profili consumo) Risparmio
DettagliLeasing secondo lo IAS 17
Leasing secondo lo IAS 17 Leasing: Ias 17 Lo Ias 17 prevede modalità diverse di rappresentazione contabile a seconda si tratti di leasing finanziario o di leasing operativo. Il leasing è un contratto per
DettagliRisparmio, investimenti e sistema finanziario
Risparmio, investimenti e sistema finanziario Una relazione fondamentale per la crescita economica è quella tra risparmio e investimenti. In un economia di mercato occorre individuare meccanismi capaci
DettagliBlanchard Amighini Giavazzi, Macroeconomia Una prospettiva europea, Il Mulino 2011. Il modello IS-LM in economia aperta
Capitolo VI. Il modello IS-LM in economia aperta 1. I mercati dei beni in economia aperta Economia aperta applicata a mercati dei beni: l opportunità per i consumatori e le imprese di scegliere tra beni
DettagliDomande a scelta multipla 1
Domande a scelta multipla Domande a scelta multipla 1 Rispondete alle domande seguenti, scegliendo tra le alternative proposte. Cercate di consultare i suggerimenti solo in caso di difficoltà. Dopo l elenco
DettagliLezione 18 1. Introduzione
Lezione 18 1 Introduzione In questa lezione vediamo come si misura il PIL, l indicatore principale del livello di attività economica. La definizione ed i metodi di misura servono a comprendere a quali
DettagliIstituzioni di Economia Laurea Triennale in Ingegneria Gestionale. Lezione 27 Il modello IS LM
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BERGAMO Laurea Triennale in Ingegneria Gestionale Lezione 27 Il modello IS LM Prof. Gianmaria Martini La funzione di investimento In via preliminare abbiamo ipotizzato che gli
DettagliTEORIE DI INVESTIMENTO
TEORIE DI INVESTIMENTO di Roberto Cornetti 1 TEORIE STOCASTICHE NON FINANZIARIE ESAMINATE Hartman (1972) Abel (1983) (1984) Pindyck (1982) (1991) (1993) Questi modelli analizzano l effetto prodotto da
DettagliCapitolo 26: Il mercato del lavoro
Capitolo 26: Il mercato del lavoro 26.1: Introduzione In questo capitolo applichiamo l analisi della domanda e dell offerta ad un mercato che riveste particolare importanza: il mercato del lavoro. Utilizziamo
DettagliCapitolo 10 Z Elasticità della domanda
Capitolo 10 Z Elasticità della domanda Sommario Z 1. L elasticità della domanda rispetto al prezzo. - 2. La misura dell elasticità. - 3. I fattori determinanti l elasticità. - 4. L elasticità rispetto
DettagliELASTICITÀ. Sarebbe conveniente per il produttore aumentare ulteriormente il prezzo nella stessa misura del caso
Esercizio 1 Data la funzione di domanda: ELASTICITÀ Dire se partendo da un livello di prezzo p 1 = 1.5, al produttore converrà aumentare il prezzo fino al livello p 2 = 2. Sarebbe conveniente per il produttore
Dettagli