Lezione 5: Gli investimenti e la scheda IS

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1 Corso di Scienza Economica (Economia Politica) prof. G. Di Bartolomeo Lezione 5: Gli investimenti e la scheda IS Facoltà di Scienze della Comunicazione Università di Teramo

2 Comovimento di C e Y -Italia 1. C è un chiaro comovimento tra fluttuazioni di C e fluttuazioni di Y (vedi qui il comovimento in Italia); 4 "Comovimento" di Consumo e Pil (Italia - scarti dai trend HP) Pil Consumo

3 Consumo e reddito disponibile 2. il consumo varia col reddito disponibile: 10 8 Consumo e reddito disponibile (Usa ) Nel grafico è rappresentata la situazione negli Usa: il consumo è praticamente proporzionale al reddito disponibile. Consumo delle famiglie C = 0.95Yd Reddito disponibile delle famiglie

4 Fatti stilizzati sull investimento 1. l investimento è più volatile del consumo; le sue fluttuazioni sono più ampie: 15 Fluttuazioni del Consumo e dell'investimento (Italia - Scarti dai trend HP) Investimento Consumo

5 Investimento e Pil 2. la correlazione tra le fluttuazioni di I e quelle di Y è meno chiara e richiede qualche spiegazione: Dinamica di Investimento e Pil (Italia ) 10 Var% dell'investimento Var% del Pil

6 La scelta dell investimento Rimuoviamo l ipotesi di investimento esogeno ( ). I Ī Da che dipende l investimento? Ragionamento a livello microeconomico: la decisione di acquistare mezzi di produzione addizionali da parte della singola impresa è motivata dall obiettivo del profitto. Sia K 0 il costo di un determinato investimento. L impresa lo confronta col flusso attualizzato dei ricavi netti futuri attesi che si attende da quell investimento (col valore attuale del progetto VA 0 ). Quel progetto sarà realizzato (spendendo K 0 ) se K 0 VA 0 va 0 R 1 1 r R 2 1 r 2 R T 1 r T r è il tasso di interesse R i (i = 1, 2,, T ) sono i ricavi netti futuri attesi

7 Il criterio del valore attuale netto Valore attuale netto (VAN): è la differenza VA 0 K 0. Ponendo K 0 = R 0, si ha T van 0 i 0 R i 1 r i Criterio del VAN: il progetto sarà realizzato se VAN 0. Notare che : Il VAN è una funzione decrescente del tasso di interesse r e del costo del progetto K 0 = R 0, mentre è una funzione crescente dei ricavi netti futuri attesi. Perciò, quando aumenta r, un progetto prima conveniente potrà divenire non più conveniente (viceversa quando r diminuisce).

8 Tasso di rendimento interno Tasso di rendimento interno (TIR): è quel tasso di sconto che uguaglia il flusso dei ricavi netti futuri attesi al costo del progetto. Indichiamolo col simbolo ρ : esso è la soluzione dell equazione: T K 0 i 1 R i 1 i Il TIR è una generalizzazione del concetto di tasso di profitto. Ponendo T = 1 si ricava subito, infatti, R 1 K 0 K 0 Criterio del TIR: il progetto sarà realizzato se ρ r. ρ rappresenta il rendimento di un euro investito nel progetto. r rappresenta il rendimento di un euro impiegato nel mercato.

9 Dal livello micro a quello macro Assumiamo che a disposizione dell operatore aggregato imprese ci siano a disposizione N progetti, Ciascun progetto di investimento K n (n = 1, 2,, N) ha il suo ρ n. Possiamo ordinare i K n progetti in ordine decrescente di redditività, misurata dal suo ρ n (K 1 è il più redditizio, segue K 2, ecc.) K 1 K 2 K s K N 1 2 s N Il numero di progetti realizzati dipende dal livello di r : se r > ρ 1 allora nessun progetto è conveniente; se r ρ N tutti i progetti verranno realizzati; se r ρ s verranno realizzati i primi s progetti e il livello aggregato dell investimento sarà s I n 1 K n

10 La funzione dell investimento s Se r sale, la sommatoria I n 1 K n perde addendi e I diminuisce; se r scende, la sommatoria guadagna addendi e I aumenta. Abbiamo perciò: I Ī br Assumiamo una specificazione lineare: Il parametro Ī rappresenta lo r stato delle aspettative, I(r) Sono le aspettative che spiegano le fluttuazioni osservate di I. 0 Ī I Si poteva arrivare allo stesso risultato usando il criterio del VAN invece del criterio del TIR.

11 Il modello reddito-spesa Y E E C I C C cy II ĪĪ br Condizione di equilibrio Definizione di spesa aggregata Funzione del consumo Investimento Poniamo: m 1 1 c Ā C Ī Soluzione del modello: Moltiplicatore Spesa autonoma Y m Ā Y m Ā br

12 La scheda IS Nel modello reddito-spesa avevamo I = Ī. Inseriamo al suo posto la funzione I = I(r). Otteniamo la soluzione Y m Ā br e questa volta Ā rappresenta la componente esogena (indipendente da r) della spesa autonoma: Il moltiplicatore m, invece, non è cambiato. Non abbiamo più un solo equilibrio Y *. Abbiamo un luogo di punti di equilibrio, uno per ogni livello di r. Questo luogo di punti di equilibrio si chiama scheda IS.

13 Le caratteristiche della scheda IS La IS identifica tutte le combinazioni di Y e r per cui Y = E (per cui c è equilibrio nel mercato dei beni). La IS è una curva (retta) decrescente: dy bm 0 dr Motivo economico: l aumento di r riduce I (perché di b ) e la dr diminuzione di I riduce Y di un ammontare misurato da m. L intercetta sull asse della Y è ovviamente mā. r bm Perciò A > 0 sposta la IS a destra; lo scostamento è misurato dal moltiplicatore (perché?); b > 0 la fa ruotare verso il basso (qual è il motivo economico?); m > 0 la fa ruotare verso l alto (qual è il motivo economico?). 0 mā Y

14 Fuori della scheda IS r 0 I punti sulla IS identificano combinazioni (di Y e di r ) di equilibrio (nel mercato dei beni). Sulla IS si ha Y = E. Cosa succede fuori della IS? Evidentemente non c è equilibrio. Y < E Y > E A destra della IS si ha Y > E. Infatti si ha Y m Ā br E. Per il principio della domanda effettiva, Ẏ Y E Y se il sistema si trova a destra della IS, il prodotto tende a diminuire. A sinistra della IS si ha Y < E. Per il principio della domanda effettiva, se il sistema si trova a sinistra della IS, il prodotto Y tende ad aumentare.

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