Premio Buone Pratiche di Sostenibilità e Responsabilità sociale della Provincia di Modena - Scheda di rilevazione-
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- Viviana Gasparini
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1 Forum di Agenda 21 Locale della Provincia di Modena Premio Buone Pratiche di Sostenibilità e Responsabilità sociale della Provincia di Modena - Scheda di rilevazione- TITOLO DEL PROGETTO PROGETTO S.F.E.R.A.: SASSUOLO E LE FAMIGLIE PER L' ENERGIA, I RIFIUTI E L AMBIENTE PROMOTORE Comune di Sassuolo CONTATTI via Fenuzzi n.5, Sassuolo, tel. 0536/ , fax 0536/ , gguidetti@comune.sassuolo.mo.it - PARTNERS COINVOLTI Regione Emilia Romagna, Provincia di Modena, Arpa Sezione provinciale di Modena, Agenzia per l Energia e lo Sviluppo Sostenibile di Modena, Lumaca S.c.ar.l., S.A.T. S.p.A. STATO DI ATTUAZIONE Data di avvio settembre 2003 IN CORSO ULTIMATO data termine progetto giugno 2004 OBIETTIVO DEL PROGETTO Costituzione del Forum locale di Agenda 21 con il coinvolgimento dei diversi portatori di interessi per la responsabilizzazione, il confronto sugli scenari futuri, la discussione e l elaborazione nonché la condivisione del Piano di Azione locale; Progetto di Agenda 21 per le famiglie del quartiere Rometta con il coinvolgimento attivo delle associazioni locali e dei cittadini residenti. MODALITA DI ATTUAZIONE DEL PROGETTO Sottoprogetto 1: Il Forum di A21, al quale hanno partecipato i rappresentanti delle istituzioni, delle organizzazioni economiche e sindacali nonché delle organizzazioni non governative (ONG), ha avuto come obiettivo l elaborazione del Piano d Azione del Comune di Sassuolo. Nell ambito del forum si è scelto di realizzare giornate a tema a cui hanno fatto da corollario due incontri: uno introduttivo ed uno conclusivo. I temi affrontati (rifiuti, aria, mobilità, energia e bioedilizia) sono stati individuati attraverso la redazione degli Indicatori Comuni Europei del Comune di Sassuolo. Al termine degli incontri è stato redatto il Piano di Azione del Comune di Sassuolo, che è stato diffuso sia nella versione completa, sia in forma divulgativa come Quaderno n.5 - Agenda 21 locale a Sassuolo il nostro futuro comune Dal Forum al Piano d Azione, facente parte della collana I quaderni del CEA S. Cristoforo. Il Piano d Azione è stato approvato con delibera della Giunta Comunale n.131 del Sottoprogetto 2: Il Progetto di Agenda 21 per le famiglie del Quartiere Rometta aveva come obiettivo la sensibilizzazione dei cittadini relativamente ai comportamenti che possono favorire lo sviluppo sostenibile. L iniziativa ha avuto una tale risonanza, che si è ritenuto opportuno estendere le attività a tutti i cittadini di Sassuolo. Sono state, pertanto, organizzate alcune conferenze sui temi del risparmio energetico e del compostaggio domestico. Nell ambito dell iniziativa sono state distribuite gratuitamente delle lampadine a basso impatto ambientale 1
2 Forum di Agenda 21 Locale della Provincia di Modena (due per ogni famiglia), nonché buoni compostiera del valore di 10 ciascuno (uno per ogni unità abitativa). Le compostiere sono state consegnate al domicilio dei cittadini da un tecnico incaricato che ha provveduto ad individuarne la migliore collocazione e a spiegare le modalità di produzione del compost. I medesimi tecnici hanno effettuato, in un secondo momento, controlli a campione, volti a verificare l effettivo utilizzo delle compostiere. I cittadini che hanno aderito all iniziativa hanno, inoltre, potuto usufruire, a richiesta, di consulenze tecniche a domicilio, finalizzate ad una razionalizzazione dei consumi energetici. Al fine di valutare il dispendio energetico nel territorio del Comune di Sassuolo è stato realizzato il Bilancio della CO 2. DESTINATARI DEL PROGETTO I residenti nel comune di Sassuolo, con particolare riguardo ai nuclei famigliari. RISORSE COINVOLTE Il progetto ha avuto un costo totale di , di cui a carico del Comune di Sassuolo e come contributo della Regione Emilia Romagna. Eventuale documentazione allegata Quaderno n.5 - Agenda 21 locale a Sassuolo il nostro futuro comune Dal Forum al Piano d Azione Caratteristiche di Sostenibilità e Responsabilità sociale del progetto In ambito ambientale Aumento della Raccolta differenziata nel Comune di Sassuolo del 3% (dal 39,7% del settembre 2003 al 42,7% del giugno 2004) RISULTATI ATTESI O RAGGIUNTI IN AMBITO AMBIENTALE, SOCIALE ED ECONOMICO In ambito sociale Partecipazione attiva al progetto di circa 1000 famiglie In ambito economico INNOVAZIONI INTRODOTTE DAL PROGETTO MODALITÀ E STRUMENTI DI PARTECIPAZIONE PREVISTI NELLE FASI DI ELABORAZIONE O REALIZZAZIONE DEL PROGETTO REPLICABILITÀ DEL PROGETTO L amministrazione comunale si è rapportata direttamente con circa 1000 famiglie, modulando le attività in relazione in relazione alle caratteristiche di ciascun nucleo. Incontri a tema presso i circoli di quartiere rapporto diretto con le famiglie coinvolgimento di associazioni di categoria, culturali, ambientaliste e di pubblica assistenza. Il progetto può essere riproposto, nei suoi aspetti principali, presso altre realtà in cui vi sia l esigenza di realizzare un percorso di A21 e/o si intenda promuovere l utilizzo di compostiere ed il risparmio energetico in ambito residenziale. 2
3 Comune di Sassuolo Servizio Tutela del Territorio I QUADERNI DEL CEA S. CRISTOFORO N 5 AGENDA 21 LOCALE A SASSUOLO Il nostro futuro comune Dal Forum al Piano di Azione Non abbiamo ereditato il mondo dai nostri genitori, ma ci è stato consegnato in prestito dai nostri figli. Centro per l Educazione Ambientale S. Cristoforo Via Matteotti n 82, Sassuolo tel ceasassuolo@katamail.com
4 Premessa Agenda 21 Locale, Sviluppo Sostenibile, Forum, sono termini di cui si sente parlare da qualche tempo, ma che non sono così semplici per i non addetti ai lavori. Con questo quaderno vorremmo raccontare la strada percorsa anche a Sassuolo verso la predisposizione dell Agenda 21 Locale, partendo da alcune definizioni essenziali. Perché oggi si parla di sviluppo sostenibile? Perché lo sviluppo umano deve garantire alle generazioni future la possibilità di godere di risorse naturali almeno pari a quelle attuali. Non può più permettersi di non essere rispettoso dell ambiente. Dopo secoli in cui si è attinto liberamente a risorse naturali considerate illimitate, è ora evidente a tutti che questo non è vero. Sono oggi visibili gli effetti negativi legati all'accumulo delle emissioni inquinanti nell'atmosfera, allo sfruttamento irrazionale e allo spreco delle risorse idriche, all'ingente produzione di rifiuti, alla forzatura dei cicli naturali in alcune produzioni agroalimentari, al vertiginoso aumento della mobilità, del traffico e della motorizzazione, al mancato rispetto dell'equilibrio idrogeologico, della natura e del paesaggio. L'idea dello "sviluppo a qualunque costo" è ormai un concetto del passato; il denaro non è più in grado di comprare qualunque cosa e la qualità della nostra vita non può essere misurata solo su valori economici. Sebbene lo sviluppo e il denaro possano aiutarci a migliorare i nostri standard di vita, il processo mediante il quale conseguiamo tali vantaggi può avere effetti nocivi sull'ambiente, e di conseguenza sul nostro stesso benessere. Il concetto di sviluppo sostenibile è strettamente connesso alla consapevolezza che le nostre attività non solo hanno un effetto sull'ambiente oggi, ma hanno anche implicazioni sul futuro dei nostri figli. Per garantire alle generazioni future almeno il nostro benessere, dobbiamo valutare gli effetti a lungo termine delle nostre attività: d ora in poi i costi ambientali dovranno essere preventivamente presi in considerazione in ogni fase dei processi decisionali.
5 La svolta è quella di superare la visione dell ambiente come elemento di contrasto allo sviluppo economico e sociale, ovvero il vincolo a "non fare" o l'obbligo a "dover fare, iniziando invece a considerare il miglioramento ambientale come una opportunità del "poter progredire" e di poterlo fare anche attraverso il coinvolgimento della comunità e del mondo economico. ALCUNE DEFINIZIONI Il concetto di sviluppo sostenibile Nel 1987 la World Commission on Environment and Development, conosciuta come Commissione Brundtland, pubblicò il rapporto "Our Common Future". Il rapporto introduceva il concetto di sviluppo sostenibile come il modello da seguire necessariamente "come approccio integrato alla politica economica per i decenni a venire", definendolo come "uno sviluppo che soddisfi i bisogni presenti senza compromettere l abilità delle future generazioni di soddisfare i propri". Nel 1992 la World Conservation Union, UN Environment Programme and World Wide Fund for Nature, hanno ulteriormente specificato il concetto, intendendo per sviluppo sostenibile un miglioramento della qualità della vita, senza eccedere la capacità di carico degli ecosistemi di supporto, dai quali essa dipende. Nel 1994 ICLEI (The International Council for Local Environmental Initiatives) ha definto lo sviluppo sostenibile: lo sviluppo che offre servizi ambientali, sociali ed economici di base a tutti i membri di una comunità, senza minacciare l operabilità del sistema naturale, edificato e sociale da cui dipende la fornitura di tali servizi. Negli ultimi anni lo sviluppo sostenibile viene considerato secondo le quattro principali dimensioni della sostenibilità, così individuate: sostenibilità economica, come capacità di generare, in modo duraturo, reddito e lavoro per il sostentamento della popolazione; sostenibilità sociale, come capacità di garantire condizioni di benessere umano (sicurezza, salute, istruzione, ma anche divertimento, serenità, socialità), distribuite in modo equo tra strati sociali, età e generi;
6 sostenibilità ambientale, come capacità di mantenere nel tempo qualità e riproducibilità delle risorse naturali; sostenibilità istituzionale, come capacità di assicurare condizioni di stabilità, democrazia, partecipazione e giustizia. L Agenda 21 dalla Conferenza di Rio Dopo la pubblicazione del rapporto Brundtland del 1987, la Conferenza per lo Sviluppo Sostenibile di Rio de Janeiro del 1992 (organizzata dalle Nazioni Unite) rilancia l idea di sostenibilità come concetto integrato, indicando in particolare la necessità di coniugare nello Sviluppo Sostenibile le tre dimensioni: Ambiente, Economia e Società. E nel corso della Conferenza di Rio de Janeiro che è stata approvata l Agenda 21, il documento programmatico che sintetizza le azioni specifiche e le strategie che i paesi firmatari si impegnano ad attuare per favorire lo sviluppo sostenibile. Gli stati firmatari dell Agenda 21 hanno convenuto sull idea che gli obiettivi ambientali devono rappresentare l opportunità e il vincolo per le politiche socio-economiche, perseguendo in modo integrato l equità nella distribuzione e nell accesso alle risorse ambientali e a servizi fondamentali come l'occupazione, la sanità, la protezione sociale, l'abitazione, con un'attenzione particolare alla tutela del diritto per le generazioni future e per i territori e i popoli del mondo meno sviluppati dell Europa. L Agenda 21 prevede che lo sviluppo sostenibile si realizzerà solo attraverso una programmazione mirata e prescrive che per affrontare ogni questione importante sia adottato un processo attento e rigoroso che esamini i diversi aspetti del problema, che prenda decisioni chiare sulle priorità, sui compromessi e sui sacrifici eventualmente necessari, che definisca il sistema dei controlli e degli incentivi, le finalità a lungo termine, i traguardi quantitativi e le scadenze per realizzare quanto è stato fissato. Ogni Autorità locale è invitata a sviluppare una Agenda 21 locale per la comunità: Gli amministratori locali dovranno consultare i cittadini e la comunità, le organizzazioni economiche e industriali per raccogliere informazioni e costruire il consenso intorno ad una strategia per lo sviluppo sostenibile. Tale consenso dovrà aiutarli a ridefinire i programmi, le politiche, le leggi e i regolamenti locali, al fine di raggiungere gli obiettivi dell Agenda 21.
7 L Agenda 21, le cose da fare nel XXI secolo, è il processo che, sulla base delle emergenze e delle criticità locali, deve portare ad elaborare e realizzare i piani di risanamento ambientale da parte dei governi locali, generando cambiamenti concreti nell organizzazione del territorio e della vita quotidiana di chi produce e consuma. Pertanto l Agenda 21 è un processo che nasce da una scelta volontaria e condivisa tra più attori locali, che devono esplicitare e condividere gli obiettivi e quindi tradurli in una strategia integrata, a sua volta articolata in linee d azione concrete, che consentano di conseguire gli obiettivi assunti con il coinvolgimento attivo e volontario di tutti i soggetti interessati (attori economici e sociali, cittadini singoli, associazioni no profit, ecc.). Agenda 21 Locale in Italia Nel 1999 è nato il Coordinamento Agende 21 italiane con la sottoscrizione della Carta di Ferrara, che ha lo scopo di promuovere in Italia, in particolare nelle aree urbane, il processo di Agenda 21Locale. Dalla ricerca pubblicata nel 2002 emerge che gli enti che stanno attualmente sviluppando un processo di Agenda 21 Locale sono oltre 550, anche se con grande difformità nello stato di implementazione del processo.
8 IL PROCESSO DI AGENDA 21 LOCALE NEL NOSTRO COMUNE Progetto S.F.E.R.A. del Comune di Sassuolo Il Comune di Sassuolo aderisce nel 1998 alla Carta di Aalborg, al Piano d azione di Lisbona: dalla Carta all Azione e al Forum Ambiente- Sviluppo Sostenibile dell Agenda 21 per lo Sviluppo Sostenibile della Provincia di Modena; nel 1999 sottoscrive la Carta di Ferrara e con deliberazione del Consiglio Comunale nel giugno 2000 approva l Appello di Hannover delle autorità locali alle soglie del 21 secolo. Il vero e proprio percorso verso l Agenda 21 del Comune di Sassuolo inizia però con la presentazione alla Regione del progetto S.F.E.R.A. (Sassuolo e le famiglie per l energia, i rifiuti e l ambiente), che ottiene nel dicembre del 2002 un finanziamento pari al 60% nell ambito del Bando per la concessione di contributi per la promozione delle Agende 21 locali. Il progetto S.F.E.R.A. si articola in due sottoprogetti: 1. Costituzione del Forum locale di Agenda 21 con il coinvolgimento dei diversi portatori di interessi per la responsabilizzazione, il confronto sugli scenari futuri, la discussione, l elaborazione e la condivisione del Piano di Azione locale. Gli obiettivi specifici del sottoprogetto sono: coinvolgere i portatori di interessi in un processo di analisi delle criticità ambientali del territorio, sensibilizzare la popolazione in merito alle tematiche ambientali, individuare le criticità ambientali del territorio, definire possibili azioni volte alla riduzione delle criticità, elaborare il Piano di Azione del Comune di Sassuolo. 2. Sensibilizzazione delle famiglie di una parte del territorio comunale sui temi del risparmio energetico e della riduzione dei rifiuti. In particolare, il tema inerente la riduzione della produzione dei rifiuti ha visto la gestione di serate informative per la cittadinanza, la fornitura di 300 compostiere al prezzo agevolato di 10,00 (una per unità immobiliare), consulenze a domicilio per le famiglie che ne hanno fatto richiesta. Per sensibilizzare i cittadini sui temi del risparmio energetico, sono state promosse serate informative per la cittadinanza, insieme alla fornitura gratuita di due lampade a basso consumo per famiglia, e consulenze a domicilio sul risparmio energetico in casa.
9 Anche Sassuolo inaugura il Forum Il Forum è il cuore di un processo di Agenda 21, dove una città o una comunità locale si incontra per interrogarsi sul proprio presente e per cercare di capire il proprio futuro. Tutti i portatori di interesse, vale a dire tutti i cittadini che esprimono un interesse specifico, di qualsiasi tipo, attraverso un organizzazione, un associazione, o anche a titolo individuale, in quanto rappresentanti la comunità locale, si riuniscono e si pongono domande del tipo: Come vogliamo essere fra 10 anni? Cosa significa sviluppo nella nostra città? Quali sono i problemi ambientali più rilevanti? Il Forum è un organo consultivo, sede della discussione e concertazione tra soggetti economici e istituzionali, che si costituisce su base volontaria, per elaborare il Piano di Azione locale. Il 14 febbraio 2004 si sono aperti i lavori del Forum di Agenda 21 a Sassuolo, al quale sono stati invitati a partecipare i rappresentanti delle istituzioni, delle organizzazioni economiche e sindacali, i partiti, le scuole e l Università, le associazioni locali ed i cittadini interessati, con l obiettivo di elaborare il Piano di Azione del Comune di Sassuolo su tre temi: Rifiuti, Aria e Mobilità, Energia e Bioedilizia.
10 Forum Agenda 21 Sassuolo: obiettivi generali e azioni da sviluppare Riportiamo qui gli obiettivi individuati dal Forum rispetto a ciascun tema e le azioni prescelte per perseguire tali obiettivi, in ordine di priorità. Per poter consultare la versione integrale del Piano di Azione, richiedetelo al Servizio Tutela del Territorio del Comune (gguidetti@comune.sassuolo.mo.it, tel.0536/ ) o scaricatelo dal sito ww.comune.sassuolo.mo.it. Tema I: Rifiuti Gli obiettivi generali che il Forum ha proposto per affrontare in modo corretto questo Tema sono Ridurre la produzione di rifiuti e Aumentare la raccolta differenziata. Obiettivo n.1 Ridurre la produzione di rifiuti La soluzione migliore per un approccio positivo al problema dei rifiuti è quello di limitare la loro produzione riducendo gli imballaggi ed attivando iniziative di riciclo e di riutilizzo. L obiettivo della riduzione della produzione dei rifiuti viene perseguito attraverso accordi con la grande distribuzione, con iniziative di informazione e sensibilizzazione sul consumo intelligente e sul compostaggio domestico. Numero Azione 1 Azione 2 Azione 3 Azione 4 Azione 5 Azione Accordi di programma con le associazioni della grande distribuzione, dei commercianti, degli artigiani Educazione al consumo intelligente Riduzione della Tassa sui Rifiuti per il compostaggio domestico ed il conferimento all isola ecologica Compostaggio domestico Aggiornamento dei criteri di assimilabilità dei rifiuti speciali ai rifiuti urbani Valutaz. priorità
11 Tema I: Rifiuti Obiettivo n.2 Aumentare la raccolta differenziata L obiettivo della raccolta differenziata fissato dalla Provincia di Modena è pari alla percentuale minima del 55% dei rifiuti prodotti, da raggiungere entro l anno Per raggiungere tale obiettivo il Forum propone di attivare le azioni di seguito elencate, che sono finalizzate a favorire il conferimento dei materiali riciclabili attraverso incentivi economici, riqualificazione e potenziamento delle strutture e delle modalità di raccolta dei materiali e potenziamento dei controlli. Numero Azione 1 Azione 2 Azione 3 Azione 4 Azione 5 Azione 6 Azione 7 Azione 8 Azione 9 Azione Incentivazione del conferimento nelle isole ecologiche e realizzazione nuove isole ecologiche nelle frazioni principali (San Michele e Pontenuovo) Attuazione degli indirizzi per la raccolta differenziata definiti nel Piano Provinciale Riqualificazione degli spazi e delle tipologie dei contenitori destinati alla raccolta differenziata (riorganizzazione Isole Ecologiche di base) Miglioramento della raccolta differenziata negli uffici, scuole e strutture comunali Controllo dei conferimenti di rifiuti urbani, speciali e assimilabili Iniziative di comunicazione e informazione sul corretto conferimento dei materiali riciclabili Attivazione Area Ecologica Intercomunale dedicata a realtà produttive e terziario Raccolta differenziata porta a porta della frazione organica e in modo mirato della carta Attivazione di forme di selezione postraccolta di frazioni multimateriale Valutaz. priorità
12 Tema II: Aria e Mobilità Gli obiettivi e le azioni proposte dal Forum per migliorare la qualità della vita di tutti i cittadini e ridurre le emissioni di gas inquinanti nell atmosfera sono, in ordine di priorità, le seguenti: Obiettivo n.1 Promuovere una mobilità sostenibile Numero Azione 1 Azione 2 Azione 3 Azione 4 Azione 5 Azione 6 Azione 7 Azione 8 Azione 9 Azione 10 Azione 11 Azione 12 Azione 13 Azione 14 Azione Definizione di accordi con le associazioni industriali per razionalizzare la distribuzione delle merci (fasce orarie e Km percorsi) Realizzazione Transit Point Completamento Modena-Sassuolo Potenziamento della Pedemontana Aumentare il numero di veicoli privati e pubblici a basso impatto ambientale Potenziare le aree di parcheggio Istituzione del Mobility Manager Intercomunale (Sassuolo, Formigine, Fiorano, Maranello) Fluidificazione del traffico Limitazione alla circolazione dei veicoli più inquinanti (fasce orarie e aree del territorio comunale) Realizzazione Raccordo Autostradale Campogalliano-Sassuolo Potenziamento controlli sui divieti limitazioni Utilizzare tecnologie telematiche per la gestione del traffico Controllo periodico dei gas di scarico Lavaggio delle strade autunno-inverno Valutaz. priorità
13 Tema II: Aria e Mobilità Obiettivo n.2 Promuovere la mobilità alternativa Numero Azione 1 Azione 2 Azione 3 Azione 4 Azione Potenziamento del trasporto pubblico locale (urbano ed extraurbano) Interconnessione stazioni ferroviarie di Sassuolo Potenziamento della mobilità ciclopedonale Iniziative di comunicazione e sensibilizzazione Valutaz. priorità
14 Tema III: Energia e Bioedilizia L'accordo internazionale, meglio conosciuto come Protocollo di Kyoto, sottoscritto dal Governo nazionale nel 1998, prevede la riduzione delle emissioni climalteranti del 7% per l intera Unione Europea. Per l Italia, la quota di riduzione è fissata al 6,5% rispetto al livello delle emissioni stimate nel Per ridurre il consumo di energia elettrica, il Comune di Sassuolo prevede di attivarsi a favore della promozione delle risorse energetiche rinnovabili (solare, idroelettrico, etc.) ed della efficienza energetica sia delle strutture comunali che private. La legislativa nazionale sull energia, con particolare riferimento alla L.9/1991, L.10/1991 ed al DPR 412/93 e successive modifiche, ha come obiettivo la riduzione della domanda di energia e la sua soddisfazione attraverso la progressiva sostituzione delle fonti tradizionali con le fonti rinnovabili. Gli obiettivi generali che il Forum ha proposto sono Promuovere le fonti rinnovabili e Promuovere l efficienza energetica. Obiettivo n.1 Promuovere le fonti rinnovabili Numero Azione 1 Azione 2 Azione 3 Azione 4 Azione 5 Azione Promozione degli impianti idroelettrici e di cogenerazione Promozione e realizzazione impianti solari termici, a partire dalle strutture pubbliche Acquisto di energia sul libero mercato proveniente da fonti rinnovabili (idroelettrico, eolico, ecc.) per alimentare le strutture comunali Promozione e Realizzazione impianti fotovoltaici, a partire dalle strutture pubbliche Indagine conoscitiva sulla promozione e/o utilizzo di ulteriori fonti energetiche rinnovabili Valutaz. priorità
15 Tema III: Energia e Bioedilizia Obiettivo n.2 Promuovere l efficienza energetica Numero Azione 1 Azione 2 Azione 3 Azione 4 Azione 5 Azione 6 Azione 7 Azione 8 Azione 9 Azione 10 Azione Elaborazione del Piano Energetico del Comune di Sassuolo Predisposizione di Norme e Regolamenti comunali per incentivare la realizzazione di fabbricati pubblici e privati con criteri di Bioedilizia e a basso consumo energetico e adozione di sistemi di controllo sugli interventi effettuati Promozione dell'efficienza energetica delle strutture comunali Nomina dell Energy Manager da parte del Comune di Sassuolo Promozione dell'efficienza energetica degli impianti di illuminazione pubblica Iniziative di comunicazione e sensibilizzazione Promozione dell'uso delle lampade fluorescenti e degli elettrodomestici ad elevata efficienza Attuazione dei programmi di verifica degli impianti termici Realizzazione di strutture comunali con metodi di Bioedilizia Acquisti verdi del Comune di Sassuolo Valutaz. priorità
16 COSA PUOI FARE TU PER LO SVILUPPO SOSTENIBILE 10 azioni per la tutela del nostro Ambiente Tema: Rifiuti 1. Ridurre i rifiuti acquistando prodotti con meno imballaggi o comunque realizzati con materiali facilmente riciclabili (cartone, carta, vetro) 2. Conferire nei cassonetti i materiali in forma differenziata (vetro, carta, plastica, pile usate, ecc.) 3. Praticare in giardino il compostaggio domestico dei rifiuti organici (foglie, frutta, verdura)- Rivolgersi all URP per verificare la disponibilità di compostiere comunali Tema: Aria 4. Preferire mezzi alternativi all'auto (treno, bus, bici, ecc.) 5. Utilizzare veicoli a basso impatto ambientale (elettrici, GPL e gas metano) - Rivolgersi all URP per incentivi riconversione auto GPL e metano Tema: Energia 6. Utilizzare lampade ed elettrodomestici ad alta efficienza energetica (classe A) 7. Nelle ristrutturazioni o nelle nuove costruzioni utilizzare materiali di bioedilizia per strutture portanti, isolanti, ecc. - Rivolgersi all Ufficio tecnico per sconti oneri urbanizzazione secondaria 8. Installare un impianto solare termico o fotovoltaico per la produzione di acqua calda o di energia elettrica Consultare il sito della Provincia di Modena ( e il sito della Regione Emilia Romagna-Ambiente ( Tema: Acqua 9. Utilizzare in modo intelligente l'acqua evitando gli sprechi 10. Installare cassette per il WC a doppio scarico
17 Cos è il CEA S. Cristoforo del Comune di Sassuolo Il CEA S. Cristoforo è uno dei centri di educazione ambientale accreditati della Regione Emilia-Romagna. Gestito dalla Lumaca s.c.a r.l. di Modena, dal 1998 offre alle scuole del territorio uno spazio attrezzato dove realizzare insieme agli educatori ambientali progetti didattici e laboratori scientifici e creativi. Per gli insegnanti è disponibile un servizio di consulenza per la realizzazione delle unità didattiche in classe, oltre al prestito di materiali di supporto (testi, videocassette, cd-rom, diapositive, ecc.). Ai cittadini sono dedicate alcune attività particolari durante il corso dell anno (corsi, seminari, serate informative, ecc.) e un servizio di prestito dei materiali presenti nella propria biblioteca. Orari: - per le scuole tutti i giorni su prenotazione - per gli insegnanti e per i cittadini il martedì e il mercoledì dalle alle 17.30; dal 15 giugno al 15 settembre, il martedì e il giovedì dalle 9.00 alle "Mi auguro che Il Piano di Azione per lo sviluppo Sostenibile sia un punto di riferimento per l Amministrazione Comunale, per le Associazione e per gli Enti interessati e che sia possibile continuare nella condivisione degli obiettivi e delle azioni da sviluppare per migliorare il nostro territorio e favorire lo sviluppo sostenibile". Francesco Ruberto Assessore all'ambiente Fonti utilizzate per il quaderno Coordinamento Agende 21 locali Italiane Agenda 21 Locale in Provincia di Modena osservatorio_sviluppo_sostenibile/index.asp Agende 21 Locali in Emilia Romagna
18 Comune di Sassuolo Servizio Tutela del Territorio Testi: La Lumaca s.c.a r.l. - Modena - tel Realizzazione: ROM - Formigine Stampa: TEM - Modena Giugno 2004
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