Autismo e comportamenti-problema: il contributo dell'analisi funzionale del comportamento

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1 ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE A.COSTA Scuola dell infanzia G.B.Guarini Scuole primarie A.Costa G.B.Guarini A.Manzoni Scuola secondaria di 1 grado M.M.Boiardo Sede: Via Previati, Ferrara Tel. 0532/ Fax 0532/ C.F feic810004@istruzione.it sito web PROGETTO DI SPERIMENTAZIONE METODOLOGICO-DIDATTICA INIZIATIVA SPERIMENTALE DI RICERCA/AZIONE (C.M. 14 dicembre 2007 n Utilizzo dei fondi E.F Legge 440/97 integrazione studenti con handicap a.s. 2010/ Fondi per la sperimentazione metodologico-didattica.) Scuola capofila: Istituto Comprensivo Alda Costa Codice meccanografico: feic Indirizzo: Via Previati, 31 - Ferrara Telefono: Fax: feic810004@istruzione.it Titolo del progetto Autismo e comportamenti-problema: il contributo dell'analisi funzionale del comportamento Ambito di riferimento del progetto Il Progetto si collega al percorso di formazione degli insegnanti su modalità efficaci per affrontare i comportamenti problematici promosso dall'usr-er e in corso di realizzazione nelle province di Bologna, Forlì-Cesena, Parma. Tale progetto, nelle province sopra indicate è rivolto principalmente a docenti curricolari, poiché ha l'obiettivo di formare docenti che, nelle istituzioni scolastiche, siano in grado di affrontare e gestire l intervento educativo nei confronti dei comportamenti-problema, supportando gli altri insegnanti nell ambito della dimensione collegiale dell azione educativa e favorendo la diffusione delle competenze nelle scuole. Questo percorso di formazione è tanto più importante nei confronti dei docenti coinvolti nell'azione educativa per gli allievi con autismo, in particolar modo per quelli che presentano comportamenti-problema che spesso la scuola è totalmente impreparata ad affrontare. 1

2 Tipo di scuola ISTITUTO COMPRENSIVO: scuole dell'infanzia, primaria e secondaria di primo grado Progetto di Rete di scuole Numero di Scuole aderenti alla rete (compresa la scuola capofila): 3 N. Denominazione - Sede Tipologia Docente referente 1 (capofila) Istituto Comprensivo Statale Alda Costa di Ferrara 2 Istituto Comprensivo Statale Don Milani di Ferrara 3 Scuola Secondaria Statale di I Grado G. Pascoli di Codigoro 4 Istituto Comprensivo Statale De Pisis di Ferrara Istituto Comprensivo Istituto Comprensivo Scuola Secondaria di I grado Istituto Comprensivo Ins. M. Antonietta Difonzo Ins. Paola Silvagni Ins. Maria Luisa Floris Ins. Isabella Carli Scheda Partner N. 2 Denominazione completa dell'ente partner: ICS Don Milani di Ferrarra codice meccanografico: FEIC indirizzo: Via Pacinotti, 48 Ferrara indirizzo feic807008@istruzione.it telefono : cognome e nome del legale rappresentante: Dott. Giovanni Roncarati cognome e nome del referente per il progetto: Ins. Mauro Presini indirizzo personale o diretto del referente per il progetto: cleanhead@alice.it Scheda Partner N. 3 Denominazione completa dell'ente partner: Scuola secondaria di I grado G.Pascoli di Codigoro codice meccanografico: FEMM indirizzo: Via Massarenti - Codigoro indirizzo femm011001@istruzione.it 2

3 telefono : cognome e nome del legale rappresentante: Prof. Anders Elke cognome e nome del referente per il progetto: Ins. Maria Luisa Anna Floris indirizzo personale o diretto del referente per il progetto: marialuisanna@tiscali.it Scheda Partner N. 4 Denominazione completa dell'ente partner: ICS De Pisis di Ferrara codice meccanografico: FEIC81300G indirizzo: Viale Krasnodar, 201 Ferrara indirizzo feic81300g@istruzione.it telefono : cognome e nome del legale rappresentante: Dott. Giovanni Fioravanti cognome e nome del referente per il progetto: Ins. Carli Isabella indirizzo personale o diretto del referente per il progetto: carlisabella@gmail.com Responsabile di progetto Ins. Maria Antonietta Difonzo: docente funzione strumentale per l'integrazione scolastica dell ICS Alda Costa (settore scuola primaria/infanzia) Indirizzo personale o diretto del responsabile per il progetto: antoniettadifonzo@virgilio.it Durata del progetto Anno Scolastico 2010/2011 Destinatari del progetto Docenti curriculari e di sostegno; educatori comunali; alunni con autismo presenti nelle scuole della rete 3

4 MOTIVAZIONI DEL PROGETTO E RIFERIMENTI PEDAGOGICI La presenza nelle scuole della rete di numerosi allievi con autismo, alcuni dei quali presentano gravi problemi di comportamento (in specifico, in due scuole secondarie e una scuola primaria), costituisce un'emergenza organizzativa per la scuola dal punto di vista della sicurezza e del benessere di allievi e adulti, ma anche una difficile sfida pedagogica per i docenti: ad essi devono essere dati strumenti professionali e supporto psicologico perchè siano preparati a prevenire i comportamenti-problema, laddove sia possibile, e ad affrontarli nel modo giusto quando si manifestano. Per questo è necessaria una FORMAZIONE il più possibile operativa e legata alle concrete situazioni didattiche e relazionali, che preveda anche momenti di OSSERVAZIONE e SUPERVISIONE dei docenti presso le scuole di appartenenza. Da ciò l'intenzione di chiedere un allargamento alle scuole della rete (con Fondi per la sperimentazione metodologico-didattica - E.F Legge 440/97 ) del Progetto di formazione che si sta realizzando in alcune province della Regione, adeguando però i contenuti alla particolare ottica dell'intervento educativo con ragazzi con Disturbo Pervasivo dello sviluppo e rivolgendosi quindi in particolare ai docenti di sostegno e agli altri operatori scolastici (educatori, assistenti all'autonomia e alla comunicazione...) coinvolti nei loro Progetti Educativi Individualizzati. I contenuti della formazione, le riflessioni e le progettazioni di intervento pedagogico saranno condivisi anche con i referenti ASL di ciascun ragazzo coinvolto nella ricerca-azione; dei medesimi aspetti sarà data informazione approfondita alle famiglie. DESCRIZIONE DEL PROGETTO DI RICERCA-AZIONE Definizione di comportamento-problema I comportamenti-problema sono così definiti in quanto creano disagi agli stessi alunni che li manifestano (che ne risentono anche in termini di livelli di apprendimento), alle classi e spesso all intero complesso scolastico. La tipologia dei comportamenti-problema è molto varia e sono diversi i motivi per cui un comportamento viene definito problematico. Nell intervento educativo occorre prioritariamente e oggettivamente definire il profilo comportamentale della persona nelle situazioni critiche e valutare la reale problematicità dei suoi comportamenti, per evitare di stigmatizzare comportamenti che non costituiscono un effettivo danno né individuale né sociale né per gli apprendimenti. In genere vengono definiti problematici quei comportamenti che: 1. interferiscono con l apprendimento e con lo sviluppo in generale 2. possono provocare danni alla persona stessa, ad altri o ad oggetti 3. sono considerati inaccettabili da un punto di vista sociale. Al contrario, non vengono considerati problematici quei comportamenti che, per quanto particolari 4

5 o bizzarri non interferiscono con lo sviluppo sociale, cognitivo ed affettivo della persona e non creano danni alla persona, ad altri o ad oggetti. Le modalità di intervento che saranno oggetto del presente percorso di formazione non sono quindi volte a normalizzare i comportamenti individuali, ma semplicemente ad aiutare ragazzi in difficoltà a trovare un modo accettabile ed efficace per raggiungere i propri scopi comunicativi. Definizione di Analisi funzionale del comportamento L analisi funzionale di un comportamento non si limita a osservare il comportamento-problema ma allarga l osservazione alla relazione tra il manifestarsi del comportamento, gli stimoli antecedenti e le conseguenze: non l aspetto del comportamento, ma la funzione che esso svolge per quella persona in quella situazione. Lo scopo dell analisi funzionale è quindi quello di cercare di capire la funzione di un comportamento-problema per la persona che lo mette in atto. Solo dopo aver eseguito questa analisi si possono formulare ipotesi sul comportamento-problema e quindi si può procedere alla ricerca di altre modalità comunicative che possano essere funzionali al raggiungimento dello stesso scopo, evitando i comportamenti esplosivi, auto ed etero-aggressivi, ecc. FASI DELLA RICERCA FORMAZIONE SUPERVISIONE I momenti intensivi in presenza saranno complessivamente articolati in 3 fasi, per un totale di 5 sabati di 6 ore ciascuno (dalle 9,30-12,30 dalle 13,30 alle 16,30 circa con 1 ora di pausa). Ipotesi dei tempi: - inizio dell'attività: due sabati in dicembre e gennaio - ripresa alla fine del primo quadrimestre: due sabati in marzo e aprile - chiusura della formazione: un sabato in maggio 6 ore di intervento diretto dei formatori del corso presso ciascuna istituzione scolastica per il tutoraggio degli interventi didattici: in tutto 18 ore ATTUAZIONE DEL PROGETTO La formazione sarà articolata in momenti intensivi in presenza ed in incontri di supervisione presso le scuole. I formatori produrranno materiali didattici soprattutto in formato digitale - che gli insegnanti dovranno impegnarsi ad analizzare e a studiare. Il corso comprenderà quindi anche momenti di valutazione dello studio teorico, nonché la realizzazione di percorsi di osservazione e di progettazione di interventi che saranno effettivamente realizzati nei modi e nei tempi definiti nel corso della formazione stessa. SEDE della Formazione: Scuola A. Costa di Ferrara ORGANIZZAZIONE 5

6 Le lezioni frontali sono in gran parte progettate per presentazioni che si avvalgono di simulazioni in vivo e supporti audio-video. Occorrono pertanto: Un aula di dimensioni tali che banchi e sedie non occupino l intera superficie, così da poter creare spazi liberi in cui muoversi e fare simulazioni, con tavoli e sedie in numero adeguato al numero di partecipanti Un proiettore compatibile con PC e MAC Uno schermo da proiezione (o un muro bianco) su cui proiettare Una cassa (o altro sistema di amplificazione) per amplificare l audio dei video Una fotocopiatrice per riprodurre i materiali SUPERVISIONE Sono previste circa 6 ore di intervento diretto dei formatori del corso presso ciascuna istituzione scolastica partecipante alla formazione per il tutoraggio diretto degli interventi didattici. Le modalità di intervento saranno concordate tra i docenti e i relatori del corso. CONTENUTI In allegato la bozza della proposta di formazione. SOGGETTI COINVOLTI NEL PROGETTO prof.ssa Silvia Perini, professore ordinario della Facoltà di Psicologia dell Università di Parma (supervisione scientifica) gruppo di formatori esperti nell analisi funzionale del comportamento (coordinamento della dott.ssa Fabiola Casarini, ricercatrice dell'università di Parma) Coordinatore del progetto in rete Docenti di sostegno e curricolari delle classi interessate alla ricerca Educatori o assistenti all'autonomia e comunicazione Dirigente, assistenti amministrativi e DSGA per la gestione degli aspetti amministrativocontabili del progetto 6

7 CRITERI E MODALITA' DI ADESIONE AL PROGETTO Nelle scuole che aderiscono al Progetto deve essere presente almeno un allievo con autismo che presenti comportamenti-problema e i docenti ed educatori che operano per la realizzazione del suo Progetto Educativo Individualizzato dovranno dare la propria disponibilità a partecipare agli incontri intensivi di formazione e a completare schede di osservazione, relazioni e ogni altro materiale utile alla riflessione richiesta nel corso. RICADUTA DEL PROGETTO ALL INTERNO DELLA SCUOLA Il percorso formativo offrirà ai docenti la possibilità di acquisire competenze nella comprensione e gestione dei comportamenti-problema e ciò darà un contributo al miglioramento della qualità dell'integrazione scolastica per gli alunni con autismo inseriti nell'istituzione scolastica. Le competenze acquisite, i materiali di riflessione e di apprendimento prodotti ed utilizzati dai docenti coinvolti nella formazione potranno opportunamente essere condivisi in gruppi di autoformazione di docenti e anche essere occasione di confronto con le famiglie dei ragazzi coinvolti nella ricerca-azione. PRODOTTI REALIZZATI E DIFFUSIONE DEL PROGETTO La documentazione del percorso formativo e della ricerca condotta dai docenti sarà raccolta, elaborata nel rispetto della privacy e diffusa anche con strumenti multimediali, conservata agli atti delle scuole e on line, come esempio di una buona prassi di integrazione scolastica degli allievi con autismo. Per la parte del Progetto relativa alla formazione, inoltre, potrà essere allargata la fruizione ad un gruppo di docenti più numeroso rispetto a quello del gruppo di docenti coinvolto nella ricerca, per stimolare percorsi di ricerca e riflessione sul tema in un numero consistente di scuole del territorio ferrarese. 7

8 (a cura del Dirigente scolastico della scuola capofila) PIANO FINANZIARIO Spese generali Spese per attività di amministrazione, coordinamento, comunicazione, gestione generale del progetto Acquisto di materiali di consumo e beni strumentali Materiale di facile consumo (carta, colori, colla.) Materiale informatico di consumo (CD ROM, penne USB, cartucce, toner fotocopiatore) per la documentazione Sussidi didattici Compensi per il personale Ore aggiuntive di progettazione, documentazione e produzione dei materiali didattici Compensi per coordinamento Progetto svolto da docente interno (resp.le Progetto) Compensi per docenze e/o formazione svolte da docenti esterni (comprese spese viaggio/vitto) * Compensi per supervisione svolte da docenti esterni Riepilogo FINANZIAMENTO RICHIESTO T Partner 1 Capofila Part. 2 Part.3 Part.4 Totale 10 ore ,00 300,00 300,00 300, ,00 15 ore 15 ore 15 ore 15 ore 1.400,00 10 ore ore 3.250, , , , , , , ,00 * In caso di allargamento dell'opportunità di formazione a più scuole della Provincia, si chiede di verificare la possibilità di utilizzare i Fondi Formazione Provinciali. Ferrara, 15/11/2010 IL DIRIGENTE SCOLASTICO DELLA SCUOLA CAPOFILA F.TO D.ssa Stefania Musacci 8

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