Approvata dal Consiglio di Amministrazione del 24 settembre 2013

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1 - RELAZIONE FINANZIARIA ANNUALE AL 30 GIUGNO 2013 Approvata dal Consiglio di Amministrazione del 24 settembre 2013

2 Lettera del Presidente pag. 3 Relazione sulla gestione Organi di Amministrazione e Controllo pag. 5 Profilo della Società pag. 6 Relazione sulla corporate governance e relazione sulla remunerazione pag. 13 Principali rischi ed incertezze cui Juventus è esposta pag. 14 Fatti di rilievo dell esercizio 2012/2013 pag. 19 Analisi dei risultati del bilancio dell esercizio 2012/2013 pag. 22 Fatti di rilievo avvenuti dopo il 30 giugno 2013 pag. 26 Evoluzione prevedibile della gestione pag. 29 Risorse umane e organizzazione pag. 30 Altre informazioni pag. 34 Proposta di approvazione del bilancio e di copertura della perdita dell esercizio pag. 36 Bilancio di esercizio al 30 giugno 2013 Situazione patrimoniale-finanziaria pag. 37 Conto economico pag. 39 Conto economico complessivo pag. 39 Prospetto delle variazioni del patrimonio netto pag. 40 Rendiconto finanziario pag. 41 Note illustrative pag. 42 Attestazione ai sensi dell art. 154 bis del D.Lgs. 58/98 pag. 91 Relazione del Collegio Sindacale pag. 92 Relazione della Società di Revisione pag.102 Il presente documento è disponibile su Internet all indirizzo 2

3 LETTERA DEL PRESIDENTE il bilancio dell esercizio chiuso al 30 giugno 2013 rappresenta un importante tappa di un percorso di crescita e di risanamento che la Vostra Società ha intrapreso dal La stagione ha portato alla Juventus, infatti, ricavi record nella sua storia. Tre anni fa questo management assumeva di fronte a voi impegni volti a un duplice obiettivo: la sostenibilità finanziaria e il ritorno alla piena competitività sportiva. Entrambe queste componenti rimangono essenziali nella mia idea di Juventus per gli anni futuri e, quindi, considero questo record una tappa e non un traguardo. Con costanza ed impegno abbiamo ridotto le perdite dell 80 per cento in due esercizi, ma il percorso non è ancora completato. Molto lavoro rimane da fare, soprattutto sul fronte della diversificazione e della stabilizzazione dei ricavi. La Juventus si è trasformata, ha saputo ricostruire la cultura della vittoria sul campo, che l ha sempre contraddistinta, e ha saputo trovare le risorse umane, morali e finanziarie per invertire la rotta. Ora deve essere in grado di sollecitare con efficacia, presso gli organismi di governo del calcio, quelle riforme necessarie perché l Italia torni a essere leader in Europa. Il nostro Paese, in questi ultimi 12 mesi, non ha compiuto alcun passo in avanti in tal senso. Mentre i campionati dei Paesi più evoluti evidenziano incrementi di ricavi, collettivi e individuali, nonché di competitività sportiva, l Italia, ossia la Lega Nazionale Professionisti Serie A, rimane immobile in una terra di mezzo che rischia di essere spazzata via dalla polarizzazione in atto. Sul fronte internazionale, Juventus ed io in prima persona siamo fortemente impegnati in seno alla European Club Association (ECA) che in poco tempo, grazie alla leadership di Karl-Heinz Rumenigge, ha dimostrato di essere una controparte autorevole ed efficace nei confronti dell UEFA, dell Unione Europea e dei policy makers, producendo risultati concreti. Cito, ad esempio, la sottoscrizione di accordi assicurativi che hanno garantito ai club, cioè agli investitori essenziali del mondo del calcio, una forma di protezione dagli infortuni per gli atleti impegnati in occasione di ogni partita delle nazionali inserita nel calendario internazionale, un sistema crescente di remunerazione delle società per la partecipazione dei propri giocatori a Euro 2012 e 2016 e alla Coppa del Mondo 2014, un potere consultivo garantito ai club su tutte le decisioni che riguardano competizioni europee cui gli stessi prendono parte, modifiche sostanziali al calendario FIFA per tenere conto delle esigenze dei club. L ECA inoltre si è garantita quattro rappresentanti nell UEFA Professional Football Strategy Council, che discute argomenti cruciali per il futuro del calcio professionistico. Purtroppo, un analoga efficacia nel porre i club al centro dell attenzione dei policy makers, non si riscontra nell operato della Lega Nazionale Professionisti Serie A, che deve ritrovare capacità di dialogo sereno, foriero di risultati concreti, e, soprattutto, di programmazione. La Lega deve sì adoperarsi per consentire ai club maggiormente impegnati sul fronte domestico di consolidare l equilibrio tra competitività sportiva e risorse finanziarie, ma ciò senza intaccare, anzi, auspicabilmente incrementando, le possibilità dei grandi club di competere nelle coppe europee e sul mercato globale con i migliori brand internazionali. Sulla capacità del brand Juventus di aumentare il proprio appeal all estero si gioca una parte cospicua della sostenibilità finanziaria della Vostra Società. La partecipazione alla UEFA Champions League non deve essere considerata un semplice traguardo stagionale, bensì un ricorrente obiettivo intermedio di una più ampia strategia di medio-lungo termine, volta a incrementare l attrattiva dei colori bianconeri sul mercato globale. E lì, dove la Juventus può già contare milioni di tifosi, che le aziende multinazionali investono e dove si gioca ormai una parte importante della competizione del nostro settore. Il mondo digitale ci sta aiutando a stringere un dialogo più intenso con appassionati distanti fisicamente, ma desiderosi di vivere la Juventus giorno per giorno. Anche su questo fronte la Lega Nazionale Professionisti Serie A deve conquistare un ruolo più attivo, commercializzando all estero i diritti collettivi con maggiore visione e programmazione strategica. 3

4 Dal global al local. Due facce di una stessa medaglia. Lo Juventus Stadium è nel mondo, unitamente ai successi sportivi, una bellissima storia che la Vostra Società offre e che noi tutti, club, squadra e tifosi, abbiamo appena iniziato a scrivere. I suoi numeri e quelli del JMuseum sono in continua crescita. Ora una nuova sfida ci attende: il progetto Continassa. Da pochi giorni Juventus è entrata in possesso dell area contigua allo Juventus Stadium dove, grazie ad un ambizioso progetto di riqualificazione e sviluppo porteremo la sede sociale e il centro di allenamento della Prima Squadra e nuove iniziative commerciali e residenziali. Auspicabilmente la prima fase dei lavori si concluderà nell estate 2016 e l intero progetto sarà completato entro il Dalle Olimpiadi di Torino 2006 pochi altri soggetti hanno contribuito così significativamente allo sviluppo e alla difesa dell occupazione nella nostra città. Il nostro lavoro prosegue senza sosta fuori dal campo, ma la Juventus è sinonimo di calcio e di vittorie. Ho spesso definito nei dialoghi privati e pubblici questa stagione come l appuntamento con la Storia. Lo confermo. Dagli anni Trenta del secolo scorso, nessuna Juventus è riuscita a conquistare tre scudetti consecutivamente. Questa è la testimonianza concreta di quanto sia ripida la salita che abbiamo appena iniziato. E un occasione che non vogliamo farci sfuggire, ma sappiamo quanto la competizione sia cresciuta. Non bisogna averne paura ma esserne consapevoli. La storia non si ferma. 4

5 ORGANI DI AMMINISTRAZIONE E CONTROLLO Consiglio di Amministrazione Presidente Amministratore Delegato e Direttore Generale Area Sport Amministratore Delegato e Chief Financial Officer Amministratori non indipendenti Amministratori indipendenti Andrea Agnelli Giuseppe Marotta Aldo Mazzia Pavel Nedved Enrico Vellano Maurizio Arrivabene Giulia Bongiorno Paolo Garimberti Assia Grazioli Venier Camillo Venesio Comitato per le nomine e la remunerazione Paolo Garimberti (Presidente), Maurizio Arrivabene e Camillo Venesio Comitato controllo e rischi Camillo Venesio (Presidente), Maurizio Arrivabene e Assia Grazioli Venier Comitato Esecutivo Andrea Agnelli (Presidente), Giuseppe Marotta, Aldo Mazzia, Enrico Vellano e Camillo Venesio Collegio Sindacale Presidente Sindaci Effettivi Sindaci Supplenti Paolo Piccatti Silvia Lirici Roberto Longo Nicoletta Paracchini Roberto Petrignani Società di Revisione Reconta Ernst & Young S.p.A. Scadenza dei mandati I mandati del Consiglio di Amministrazione e del Collegio Sindacale scadranno con l Assemblea degli Azionisti che approverà il Bilancio al 30 giugno L incarico della Società di Revisione scadrà con l Assemblea degli Azionisti che approverà il Bilancio al 30 giugno

6 RELAZIONE SULLA GESTIONE PROFILO DELLA SOCIETA Juventus è una società di calcio professionistico quotata in Borsa che si è affermata in più di un secolo di storia come una delle squadre più rappresentative ed amate a livello nazionale ed internazionale. L attività caratteristica della Società consiste nella partecipazione alle competizioni calcistiche nazionali ed internazionali e nell organizzazione delle partite. Le sue principali fonti di ricavo derivano dalle attività di sfruttamento economico dell evento sportivo, del brand Juventus e dell immagine della Prima Squadra, tra cui le più rilevanti sono le attività di licenza dei diritti televisivi e media, le sponsorizzazioni e l attività di cessione di spazi pubblicitari. Le azioni Juventus sono quotate al Mercato Telematico Azionario della Borsa Italiana. Juventus è controllata da EXOR S.p.A., società italiana quotata in Borsa con sede a Torino, che ne detiene il 63,8% del capitale. EXOR è una delle principali società di investimento europee ed è controllata dalla Giovanni Agnelli e C. S.a.p.a.z.. Sulla base delle ultime informazioni disponibili, il restante capitale di Juventus è detenuto per il 2,2% da Lindsell Train Ltd. e per il 34% è flottante in Borsa. Juventus è l unica società di calcio italiana a disporre di uno stadio di proprietà, inaugurato l 8 settembre 2011, e di un moderno centro sportivo, inaugurato il 15 luglio 2006, presso il quale, a partire dal 5 settembre 2012, è in funzione un Liceo Scientifico delle Scienze Applicate (Juventus College) dedicato esclusivamente ai ragazzi del settore giovanile. La nostra storia Un gruppo di amici uniti dalla passione per il football, quel gioco così speciale da poco importato dall Inghilterra, si ritrova presso una panchina in Corso Re Umberto, uno dei viali nobili nel centro di Torino. C è un idea che li stuzzica: fondare una società sportiva che proprio nel football abbia la sua ragione d essere. I ragazzi studiano al Liceo Classico Massimo D Azeglio, sono istruiti e non superano i 17 anni di età. Per questo scelgono il nome Juventus, che in latino significa gioventù. È il 1 novembre del Essi ancora non lo sanno, ma hanno dato vita ad una leggenda. Nasce così, quasi per gioco, la squadra più gloriosa d Italia. Il primo presidente della Società è Enrico Canfari, il primo campo è in Piazza d'armi e la prima maglia è rosa. Con quella, nel 1900, la Juventus debutta in Campionato. Tre anni dopo arriva il bianconero, importato da Nottingham e cinque anni più tardi, nel 1905, ecco il primo titolo italiano, dopo una avvincente finale a tre con Genoa e Milanese. Il presidente è lo svizzero Alfredo Dick che però, dopo qualche screzio nello spogliatoio e alcune contestazioni, lascia la Società, fondando il Torino e portando con sé i migliori stranieri. Seguono anni non facili per la Juventus che, fino allo scoppio della Grande Guerra, non può competere con le nuove potenze calcistiche del momento, la Pro Vercelli e il Casale. Subito dopo il primo conflitto mondiale però, i bianconeri tornano protagonisti: il portiere Giacone e i terzini Novo e Bruna sono i primi giocatori bianconeri a vestire la maglia della Nazionale. Presidente è il poeta e letterato Corradino Corradini, che è anche l'autore dell'inno sociale che resiste sino agli anni Sessanta. Il 1923 è un anno speciale: in Prima Squadra debutta Giampiero Combi, uno dei più grandi portieri di tutti i tempi, e, soprattutto, cambia la guida della Società. Il 24 luglio l'assemblea dei Soci elegge per acclamazione il nuovo presidente: il dottor Edoardo Agnelli, figlio del fondatore della FIAT. La squadra ha ora un campo tutto suo, in Corso Marsiglia. Le tribune sono in muratura e i tifosi aumentano giorno dopo giorno. Ci sono insomma tutte le premesse per salire ai vertici assoluti del calcio italiano: a rafforzare una squadra che già conta su giocatori come Combi, Rosetta, Munerati, Bigatto e Grabbi, arrivano il primo vero allenatore, l'ungherese Jeno Karoly, e il primo fuoriclasse straniero, anch'egli ungherese, la mezz'ala sinistra Hirzer. 6

7 RELAZIONE SULLA GESTIONE Nella stagione 1925/1926 la Juventus conquista il secondo tricolore, dopo un avvincente finale con il Bologna, superato solo allo spareggio, e una finalissima con l'alba Roma. È solo l inizio: dal 1930 al 1935 la Juventus è la padrona assoluta del campionato e a Torino arrivano cinque scudetti consecutivi. I protagonisti del Quinquennio d oro sono il tecnico Carlo Carcano e campioni del calibro di Orsi, Caligaris, Monti, Cesarini, Varglien I e II, Bertolini, Ferrari e Borel II. La Juventus dà anche un apporto determinante alla Nazionale, che conquista il titolo mondiale a Roma nel Sempre negli anni Trenta la squadra fa le prime esperienze di calcio internazionale partecipando alla Coppa Europa, antenata illustre della Coppa dei Campioni. I bianconeri non hanno fortuna, ma in ben quattro occasioni approdano alle semifinali. La Juventus torna al successo dopo la Seconda Guerra Mondiale. Nel 1947, Giovanni Agnelli, figlio di Edoardo, tragicamente scomparso nel 1935 in un incidente aereo, diventa presidente della Società, i cui campioni più rappresentativi sono adesso Carlo Parola, i danesi John Hansen e Praest e, soprattutto, Giampiero Boniperti. Arrivano, accolti da folle di tifosi, gli scudetti del 1950 e del Nel 1953 Giovanni Agnelli lascia la presidenza, che due anni più tardi passerà al fratello Umberto Agnelli. Un nuovo ciclo trionfale è alle porte: con l'arrivo di Omar Sivori e John Charles, la squadra bianconera conquista lo scudetto nel 1958, fregiandosi, prima Società in Italia, della stella al merito sportivo per avere vinto i dieci titoli nazionali. Negli anni Sessanta arrivano altri tre successi, l ultimo, nel 1967, sotto la presidenza di Vittore Catella. Con l inizio del nuovo decennio la storia bianconera si fa ancor più gloriosa. Giampiero Boniperti ha ormai appeso le scarpe al chiodo, ma non smette di guidare la squadra: nel luglio del 1971 diviene presidente e la Juventus non si ferma più. L era Boniperti inizia subito con due vittorie in campionato, nella stagione 1971/1972 e in quella successiva. È il prologo di un ciclo trionfale che porta in bianconero nove scudetti, la prima affermazione europea con la Coppa Uefa nel 1977 e la Coppa delle Coppe nel Il successo nella massima competizione europea, a lungo inseguito, arriva però nella serata più triste della storia della Juventus: il 29 maggio 1985, a Bruxelles, si consuma la tragedia dell Heysel. Prima della partita contro il Liverpool si scatena la follia e 39 vittime innocenti perdono la vita. Il calcio, da quel momento, non sarà più lo stesso. La gara si gioca comunque per cercare di riportare l ordine pubblico e la Juventus vince la Coppa. È un successo che non dà gioia, ma permette ai bianconeri di volare a Tokyo, in inverno, per giocare la Coppa Intercontinentale. L avversario è l Argentinos Junior, che viene superato ai rigori. La Juventus è Campione del Mondo. A guidare la Juventus, dalla panchina, c è Giovanni Trapattoni, arrivato in bianconero nel 1976 dopo il boemo Vycpalek e Carlo Parola, che sotto la presidenza di Boniperti, crea negli anni un armata invincibile. Prima puntando su giovani italiani talentuosi, da Zoff a Scirea, da Tardelli a Cabrini, da Causio a Paolo Rossi, da Gentile a Furino, da Anastasi a Bettega. Poi, dopo la riapertura delle frontiere nel 1980, affidandosi anche all apporto di fuoriclasse stranieri. Il primo è Liam Brady, centrocampista irlandese dai piedi vellutati e dal cervello fino, che detta i tempi del gioco e segna gol preziosi. L ultimo, siglato a Catanzaro, su rigore, consegna alla Juventus il ventesimo scudetto, quello della seconda stella. È il 16 maggio 1982, il popolo bianconero è in trionfo. Meno di due mesi dopo, l 11 luglio, lo sarà tutta l Italia, proprio grazie alla Juventus: a Madrid la Nazionale si laurea Campione del Mondo per la terza volta nella storia con una formazione che ricorda molto quella di Trapattoni. Zoff, Gentile, Cabrini, Scirea, Tardelli e Rossi sono i pilastri dell Italia che alza la coppa di fronte al Presidente della Repubblica Sandro Pertini. Rossi è anche capocannoniere del torneo, con sei gol realizzati in sette partite, e vince il Pallone d Oro, secondo italiano della storia dopo Rivera. In quegli anni, il trofeo di France Football è di casa a Torino. 7

8 RELAZIONE SULLA GESTIONE Nella stagione post mondiale, infatti, il numero degli stranieri arruolabili dalle squadre italiane sale a due e alla Juventus arrivano il polacco Zibì Boniek e, soprattutto, Michel Platini. Il francese è un fuoriclasse assoluto. Elegante nei movimenti, gioca a testa alta, sforna lanci di cinquanta metri, telecomandati sui piedi dei compagni, e segna molti gol. Le Roi vince per tre anni consecutivi sia la classifica dei cannonieri che il Pallone d Oro e incanta le platee di tutto il mondo. Nel trionfo di Tokyo è lui a siglare l ultimo rigore, quello decisivo, dopo essersi visto annullare ingiustamente, nei tempi regolamentari, uno dei gol più belli della storia del calcio. In quella stagione la Juventus conquista l ultimo scudetto dell era Boniperti. Platini giocherà ancora un anno, poi, nel 1987 si ritirerà dai campi per intraprendere la carriera di allenatore prima e di dirigente poi, diventando, nel 2007, presidente dell Uefa. Con l addio al calcio di Michel e il doveroso rinnovamento della rosa, la Juventus vive un periodo meno entusiasmante, che tuttavia riserva altre vittorie: nel 1990 i bianconeri centrano l'accoppiata Coppa UEFA - Coppa Italia. L allenatore è Dino Zoff, che nel primo periodo si avvale della preziosa collaborazione di un suo grande compagno e amico, Gaetano Scirea. Il destino però spezza quel solido legame: durante un viaggio in Polonia per osservare i futuri avversari della Juventus in Coppa Uefa, Gaetano perde la vita in un tragico incidente d auto. È il 3 settembre 1989, una data che nessun tifoso bianconero potrà mai dimenticare. Nel 1990 Giampiero Boniperti lascia la presidenza all avvocato Vittorio Caissotti di Chiusano. Tre anni più tardi la Juventus vince la sua terza Coppa Uefa, ma il successo in campionato manca da troppo tempo. Nel 1994 si apre così una nuova fase a livello societario: il presidente rimane Chiusano, ma i ruoli operativi vengono affidati a Roberto Bettega, Antonio Giraudo e Luciano Moggi. L allenatore è Marcello Lippi e in squadra ci sono molte novità: Ferrara in difesa, Paulo Sousa e Deschamps a metà campo, e in avanti, al fianco di leader conclamati come Gianluca Vialli e Roberto Baggio, si mette in luce un giovane interessante. È arrivato l anno prima dal Padova, ha una tecnica notevole e mostra subito una spiccata personalità. Il suo nome è Alessandro Del Piero. Riscriverà ogni record della storia bianconera. Lo scudetto arriva al primo colpo, così come la Coppa Italia. È una sfida infinita con il Parma, cui la Juventus concede solo la Coppa Uefa. L annata è trionfale, ma è segnata dalla tragedia di Andrea Fortunato, scomparso per un male incurabile il 25 aprile Con la vittoria dello scudetto, la Juventus, l anno successivo, torna finalmente a respirare aria di Coppa dei Campioni. Nei quarti elimina il Real Madrid, poi, in semifinale, tocca ai francesi del Nantes farsi da parte. La finale si gioca a Roma, contro l Ajax campione in carica. È il 22 maggio 1996, finisce 1-1. Poi i rigori: i bianconeri non ne sbagliano neanche uno, mentre Peruzzi ne para due. Jugovic va dal dischetto per l ultimo tiro con il sorriso sulle labbra. Quel sorriso, dopo pochi secondi, si trasforma in un urlo di gioia. La Juventus è Campione d Europa. L anno successivo il rinnovamento è profondo: in attacco, partiti Vialli e Ravanelli, arrivano Boksic, Vieri e Amoruso. In difesa e a centrocampo le due novità sono Montero e Zidane. I bianconeri tornano sul tetto del mondo, con il successo sul River Plate firmato da Del Piero, nella Coppa Intercontinentale a Tokyo. In quella stagione arrivano anche lo scudetto e la Supercoppa Europea, a spese del Paris St.Germain. Purtroppo, a Monaco di Baviera, sfugge la conferma europea: vince il Borussia Dortmund degli ex juventini Moeller e Paulo Sousa. La delusione in Champions League si ripete l anno successivo, quando, ad Amsterdam, i bianconeri vengono superati in finale dal Real Madrid. Il campionato però dice ancora Juventus, trascinata dalle prodezze di Inzaghi e Del Piero. Proprio Del Piero, nella stagione successiva subisce un gravissimo infortunio a Udine, l 8 novembre La Juventus, priva del suo faro, rallenta la marcia e in panchina si assiste all avvicendamento tra Lippi e Ancelotti. Dopo due stagioni senza successi però, Lippi torna a casa: è il 2001, il tecnico viareggino riprende in mano le redini di una squadra che, partiti Inzaghi e Zidane, può contare sugli innesti preziosi di Buffon, Thuram e Nedved. Il campionato vive un finale da brividi: all ultima giornata l Inter è in testa e gioca a Roma contro la Lazio. La Juventus, a Udine, parte fortissimo e risolve tutto in un quarto d ora. L Inter invece annaspa, si riprende, torna sotto, affonda. 8

9 RELAZIONE SULLA GESTIONE La gioia immensa di Del Piero e Trezeguet, le lacrime di Ronaldo: sono le immagini che consegnano alla storia lo scudetto numero 26. Il tricolore rimane sulla casacca bianconera anche la stagione successiva, ma è l unica gioia di un anno altrimenti triste: il 24 gennaio 2003 muore l avvocato Giovanni Agnelli e tutto il popolo bianconero è segnato da un lutto profondo. A maggio arriva poi la sconfitta ai rigori nella finale di Champions League, giocata a Manchester contro il Milan. Una tappa storica per la Società è il 15 luglio dello stesso anno: la Juventus sigla l accordo con il Comune di Torino per l acquisizione del diritto di superficie per 99 anni dello stadio Delle Alpi, dove sarebbe sorto il nuovo stadio. Intanto la squadra, nel mese di agosto, gioca negli Stati Uniti la Supercoppa italiana e si prende la rivincita contro il Milan. La festa, però, è di breve durata, perché in quei giorni scompare il presidente Vittorio Caissotti di Chiusano. Al suo posto viene nominato l avvocato Franzo Grande Stevens, vicepresidente FIAT. Dopo la vittoria nella Supercoppa, la stagione si rivela avara di soddisfazioni per la Juventus e in primavera, la società è colpita da un altro lutto: il 27 maggio 2004 muore Umberto Agnelli. Per la stagione successiva la squadra è affidata a Fabio Capello. Arrivano tra gli altri il brasiliano Emerson, Fabio Cannavaro e una nuova punta, lo svedese Zlatan Ibrahimovic. In Europa mancano le soddisfazioni, ma in Italia la Juventus è inarrestabile e conquista due scudetti consecutivi, polverizzando record e annichilendo gli avversari. Durante le fasi finali della stagione 2005/2006 però, la Società viene coinvolta in un'inchiesta nata da alcune intercettazioni telefoniche. La vicenda, nota con il nome di Calciopoli, porta profondi mutamenti all interno del club, ai cui vertici vengono nominati presidente Giovanni Cobolli Gigli e amministratore delegato Jean-Claude Blanc. La Juventus è condannata dalla giustizia sportiva a disputare il campionato di serie B con nove punti di penalizzazione e si vede revocati gli scudetti vinti sul campo negli ultimi due anni. Didier Deschamps è il nuovo allenatore che riparte dallo zoccolo duro dei suoi campioni più rappresentativi: Del Piero, Buffon e Camoranesi, freschi del titolo mondiale conquistato a Berlino dall Italia, oltre a Trezeguet e Nedved. Il 15 dicembre 2006 è una triste data nella storia bianconera: due ragazzi della formazione Beretti, Alessio Ferramosca e Riccardo Neri, perdono la vita in un tragico incidente avvenuto allo Juventus Training Center di Vinovo. Con una profonda tristezza nel cuore, i campioni bianconeri tornano in campo la settimana successiva e conquistano a Bologna una vittoria decisiva per il ritorno in A, che viene dedicata alla memoria dei due ragazzi scomparsi. A fine campionato Alex Del Piero sarà il capocannoniere della serie B, dopo essere diventato il primatista assoluto in fatto di gol segnati con la Juventus. Nella stagione successiva, sotto la guida di Claudio Ranieri, i bianconeri si piazzano al terzo posto e si qualificano ai preliminari di Champions League. Capitan Del Piero, protagonista di una stagione eccezionale, vince la classifica dei cannonieri con 21 reti, una in più del compagno Trezeguet. Nel campionato 2008/2009 la Juventus stenta nella seconda parte di stagione e alcuni risultati negativi che potrebbero mettere a rischio la qualificazione in Champions suggeriscono l avvicendamento in panchina: Ciro Ferrara sostituisce Ranieri nelle ultime due giornate di un campionato che i bianconeri terminano al secondo posto. Ferrara viene così confermato per la stagione successiva, che vede il ritorno di Fabio Cannavaro e l arrivo di Fabio Grosso, Felipe Melo e Diego. A ottobre lascia la presidenza Giovanni Cobolli Gigli: i pieni poteri vanno a Jean-Claude Blanc. La squadra, partita molto bene, incappa però in una serie di infortuni che ne compromettono il rendimento globale. A fine gennaio arriva il cambio di allenatore, con Zaccheroni che subentra a Ferrara. La stagione si chiude con un settimo posto, che significa preliminari di Europa League. La svolta societaria, con la nomina di Andrea Agnelli alla presidenza, il 19 maggio 2010, e di Giuseppe Marotta quale Direttore Generale Area Sport apre un nuovo capitolo della storia. Il 27 ottobre 2010 Giuseppe Marotta viene inoltre nominato Amministratore Delegato. 9

10 RELAZIONE SULLA GESTIONE La stagione 2010/2011 segna l inizio di un profondo rinnovamento della rosa della Prima Squadra e dei vertici aziendali e si conclude con un settimo posto, che non consentirà alla Juventus di accedere alle competizioni europee nel 2011/2012, e l esonero dell allenatore Luigi Del Neri. Nel maggio 2011 Jean-Claude Blanc lascia le proprie deleghe operative ed ottiene uno speciale incarico per portare a termine il progetto del nuovo stadio e la sua inaugurazione. Aldo Mazzia viene nominato Amministratore Delegato. Nel corso della Campagna Trasferimenti dell estate 2011 prosegue il rinnovamento della rosa della Prima Squadra che è affidata a Antonio Conte, capitano di tante battaglie vittoriose. L 8 settembre 2011 la Juventus torna a casa: in due anni il vecchio stadio Delle Alpi è stato demolito e sul suo sito è stato edificato il nuovo stadio di proprietà, primo esempio in Italia. La splendida cerimonia di inaugurazione vede la disputa di un amichevole con la seconda più antica società di calcio, il Notts County, che nel 1903 diede le proprie maglie bianconere alla Juventus. Lo Juventus Stadium è motivo di orgoglio per la Società, per i suoi tifosi e per la Città di Torino. Gli investimenti effettuati da Juventus, circa 150 milioni di Euro, e dai partner che hanno sviluppato l adiacente centro commerciale, circa 90 milioni di Euro, hanno preservato nei due anni necessari alla costruzione centinaia di posti di lavoro e continuano a creare nuove opportunità di impiego per la conduzione dello stadio e del centro commerciale, contribuendo inoltre alla riqualificazione e valorizzazione di un intero quartiere della città. Un ulteriore passo in questo senso si compie il 14 giugno 2013 quando viene firmato il contratto definitivo di acquisto del diritto di superficie per 99 anni di una parte dell Area Continassa di circa 176 mila metri quadrati adiacente allo Juventus Stadium. L Area ospiterà il nuovo Training Center e Media della Prima Squadra, la nuova sede sociale nonché attività di servizio alle persone e alle imprese e residenze private. La stagione 2011/2012 resterà indimenticabile: la squadra sotto la guida di Antonio Conte e spinta dall atmosfera magica dello Juventus Stadium coniuga spettacolo e risultati chiudendo il campionato imbattuta con la vittoria del trentesimo scudetto. Conte e i suoi uomini centrano le finale di Coppa Italia, dove si arrendono al Napoli, ma si riscattano due mesi dopo, quando a Pechino, proprio contro i partenopei, vincono la quinta Supercoppa Italiana. Il 16 maggio 2012 viene inaugurato il J Museum, ideale luogo di incontro per gli appassionati tifosi juventini dove ripercorrere ogni giorno questa indimenticabile storia di successi. Il 5 settembre 2012 viene inaugurato il J College, un progetto innovativo riservato ai ragazzi del Settore Giovanile, per permettere loro di conciliare al meglio gli impegni sportivi e le esigenze scolastiche. L attività didattica del liceo scientifico delle scienze applicate, realizzato all interno del Training Center di Vinovo, è affidata ai Salesiani. La stagione 2012/2013 ha visto i bianconeri tornare a confrontarsi con le grandi d Europa, arrivando sino ai quarti di Champions League, e conquistare, con tre turni di anticipo, il secondo scudetto consecutivo al termine di una stagione condotta in testa dalla prima all ultima giornata. La stagione sportiva 2013/2014 si è aperta con la conquista, a Roma, della sesta Supercoppa Italiana. 10

11 RELAZIONE SULLA GESTIONE I nostri trofei 31 Scudetti (*) / / / / / / / / /58 (10 ) 1959/ / / / / / / / / /82 (20 ) 1983/ / / / / / / / / /12 (30 ) 2012/13 6 Supercoppa Italiana Supercoppa Europea Coppa Intercontinentale UEFA Champions League (Coppa dei Campioni) 1984/ /96 3 Coppa UEFA 1976/ / /93 1 Coppa delle Coppe 1983/84 9 Coppa Italia 1937/ / / / / / / / /95 1 Coppa Intertoto 1999 * di cui uno revocato (2004/2005) e uno non assegnato (2005/2006). 11

12 RELAZIONE SULLA GESTIONE Sintesi dei dati degli ultimi cinque esercizi sociali Importi in milioni di Euro 2012/ / / / /2009 UEFA Champions League SI NO NO SI SI Ricavi 283,8 213,8 172,1 219,7 220,7 Costi operativi (227,1) (206,3) (196,3) (176,1) (174,5) Ammortamenti, svalutazioni e accantonamenti (60,5) (48,7) (60,6) (41,6) (32,4) Risultato operativo (3,8) (41,2) (92,2) 5,2 13,9 Risultato ante imposte (10,9) (45,9) (93,8) 2,1 13,4 Risultato netto (15,9) (48,7) (95,4) (11,0) 6,6 Diritti pluriennali alle prestazioni sportive dei calciatori 119,2 118,1 71,4 93,0 79,3 Patrimonio netto 48,6 64,6 (5,0) 90,3 101,8 Posizione finanziaria netta (160,3) (127,7) (121,2) 6,4 25,6 Per maggiori dettagli si rinvia alle Note Illustrative. Comunicazione finanziaria e le relazioni con gli investitori Juventus mantiene un dialogo costante con azionisti, investitori e analisti, sia in Italia che all estero, attraverso l attività svolta dalla funzione Investor Relations che garantisce un contatto informativo continuo con i mercati finanziari, con l obiettivo di mantenere e migliorare la fiducia degli investitori e il loro livello di comprensione dell andamento gestionale e delle strategie della Società. Sul sito ufficiale nella sezione dedicata alle Investor Relations, sono disponibili i dati economici-finanziari, le presentazioni istituzionali, le pubblicazioni finanziarie periodiche, i comunicati price sensitive e gli aggiornamenti sull andamento del titolo Juventus. Andamento quotazione titolo Juventus Football Club S.p.A. e controvalori scambiati /m 1,6 0,40 1,4 1,2 0,30 1,0 0,8 0,20 0,6 0,4 0,10 0,2 0,0 21/9/12 26/10/12 30/11/12 11/1/13 15/2/13 22/3/13 30/4/13 5/6/13 10/7/13 14/8/13 19/9/13 0,00 Controvalore Prezzo ufficiale 12

13 RELAZIONE SULLA GESTIONE RELAZIONE SULLA CORPORATE GOVERNANCE E RELAZIONE SULLA REMUNERAZIONE Nella riunione del 24 settembre 2013 il Consiglio di Amministrazione di Juventus F.C. S.p.A. ha, tra l altro, approvato la Relazione sul governo societario e gli assetti proprietari redatta ai sensi dell art. 123-bis del Decreto Legislativo 24 febbraio 1998, n. 58, come successivamente integrato e modificato (TUF Testo Unico delle disposizioni in materia di intermediazione finanziaria), nonché la Relazione sulla remunerazione redatta ai sensi dell art. 123-ter della norma sopra richiamata. Tali documenti sono stati pubblicati con la presente Relazione finanziaria annuale al 30 giugno 2013 e sono disponibili sul sito 13

14 RELAZIONE SULLA GESTIONE PRINCIPALI RISCHI ED INCERTEZZE CUI JUVENTUS E ESPOSTA Il Risk Model di Juventus, basato sugli standard di riferimento adattati alle categorie di rischio specifiche della Società, prevede tre principali categorie di rischi: rischi di contesto, rischi di processo (a loro volta suddivisi in strategici, operativi e finanziari) e rischi di compliance. Di seguito si riporta una sintetica descrizione dei principali rischi cui la Società è esposta. Rischi connessi alle condizioni generali dell economia (rischi di contesto) Nel complesso la situazione economica, patrimoniale e finanziaria di Juventus è influenzata dalle condizioni generali dell economia. Pertanto, nonostante le principali voci di ricavo si originino per la maggior parte da contratti pluriennali, qualora la situazione di debolezza ed incertezza che caratterizza l economia italiana ed europea dovesse prolungarsi significativamente, l attività, le strategie e le prospettive della Società potrebbero essere negativamente condizionate con riferimento, in particolare, al mercato dei diritti radiotelevisivi, alle sponsorizzazioni, ai ricavi da stadio, nonché a tutte le attività commerciali rivolte al pubblico dei tifosi. Rischi connessi al mercato delle sponsorizzazioni (rischi di contesto) Da un punto di vista generale, la crisi che ha colpito negli anni più recenti i mercati finanziari e la conseguente recessione economica, tuttora in atto in Italia, si stanno ripercuotendo anche sul mercato delle sponsorizzazioni sportive che presenta oggi un ridotto orizzonte temporale degli investimenti promopubblicitari sottoscritti da aziende partner. Tale mutato scenario comporta nel breve periodo una minore visibilità dei ricavi da sponsorizzazione rispetto al passato e, nel caso in cui la crisi economica dovesse perdurare, un tasso di crescita inferiore alle previsioni, con conseguenti possibili impatti sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria di Juventus. Rischi connessi alla capacità di attrarre capitale umano (rischi di contesto) Il conseguimento dei risultati sportivi ed economici dipende dalla capacità di attrarre e trattenere manager, giocatori e staff tecnico di qualità e, pertanto, comporta il pagamento di stipendi in linea con quelli dei principali concorrenti in Italia e in Europa. L incapacità di trattenere le key person potrebbe avere un impatto negativo sull effettiva capacità di gestione e sulle prospettive di crescita della Società. Rischi connessi al fabbisogno di mezzi finanziari (rischi di contesto) L evoluzione della situazione finanziaria di Juventus dipende da numerose condizioni e, in particolare, dal raggiungimento degli obiettivi sportivi ed economici previsti, nonché dall andamento delle condizioni generali dell economia e dei mercati in cui opera. Juventus, coerentemente alla propria politica di gestione dei rischi, mantiene il livello dei fidi bancari, concessi da primari istituti di credito, ad un livello ritenuto idoneo per evitare situazioni di tensione finanziaria ed investe la liquidità temporaneamente disponibile in depositi bancari a vista o a brevissimo termine, frazionando gli investimenti su un congruo numero di controparti bancarie, avendo come obiettivo primario la pronta liquidabilità di detti investimenti. Tuttavia, anche in considerazione delle sfavorevoli condizioni del mercato finanziario, non si possono escludere situazioni del mercato bancario e monetario che siano di ostacolo alla normale operatività nelle transazioni finanziarie e che, qualora il livello degli affidamenti fosse ridotto, comportino una situazione di tensione finanziaria. Rischi connessi al settore di attività (rischi di processo strategici-operativi) La Società utilizza quale fattore produttivo principale i diritti alle prestazioni sportive dei calciatori. L attività sportiva, come tale, è soggetta a rischi connessi allo stato fisico dei calciatori e, pertanto, eventuali infortuni e/o incidenti possono influire in ogni momento in modo significativo sulla situazione economica e patrimoniale della Società. Inoltre, essendo l attività incentrata sullo sfruttamento del marchio, la Società è soggetta al rischio di contraffazione da parte di terzi. Nel caso in cui venisse posta sul mercato una quantità elevata di prodotti contraffatti recanti il marchio Juventus, o si verificassero eventi tali da ridurne il valore commerciale, i risultati economici, patrimoniali e finanziari potrebbero 14

15 RELAZIONE SULLA GESTIONE esserne influenzati negativamente. Infine, la Società è esposta ai rischi connessi alle manifestazioni della tifoseria che possono portare ad ammende, sanzioni o altri provvedimenti nei confronti della Società e, indirettamente, danneggiare l immagine della Juventus diminuendo, di conseguenza, le presenze allo stadio ed i proventi da merchandising. Rischi connessi alla Campagna Trasferimenti (rischi di processo strategici) I risultati economici e patrimoniali sono significativamente influenzati dalle operazioni compiute nel corso della Campagna Trasferimenti. Le difficoltà nel correlare le singole operazioni rispetto al Piano di sviluppo e alle linee guida relative alla gestione sportiva definite annualmente potrebbero comportare impatti negativi sulla situazione economica e finanziaria della Società. Inoltre, una mancata ottimizzazione della rosa, connessa al fatto di avere in squadra calciatori che non rientrano più nei piani tecnico-tattici dell allenatore e strategici della Direzione Sportiva, può originare costi, ammortamenti e ingaggi non preventivati o eccessivi. Rischi relativi ai rapporti con i calciatori (rischi di processo strategici) Analogamente ai principali concorrenti, la Società ha dovuto far fronte negli ultimi anni ad un significativo incremento dei costi per stipendi e premi ai calciatori e del costo di acquisto dei diritti alle prestazioni dei calciatori. Qualora tali costi continuassero ad aumentare in misura significativa, l acquisto del diritto alle prestazioni sportive di nuovi calciatori potrebbe risultare più difficoltoso, soprattutto se il valore dei propri calciatori, eventualmente da cedere, non aumentasse in maniera proporzionale. Non si può escludere che tali tendenze possano continuare anche nei prossimi anni, influenzando la strategia della Società e la gestione dinamica del patrimonio calciatori, ed avere effetti negativi sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria, nonché sull attività, le strategie e le prospettive della Società. Nell ambito dei rapporti in questione, si segnala, infine, il rischio connesso alla mancata accettazione dei trasferimenti da parte di calciatori non più rientranti nel progetto tecnico della Società con il conseguente sostenimento dei costi per ammortamenti e ingaggi non preventivati o eccessivi, rischio peraltro comune a tutte le società calcistiche. Rischi connessi ad eventuali comportamenti illeciti da parte di tesserati (rischi di processo strategici) Stante la vigente normativa sportiva che prevede la responsabilità oggettiva delle Società calcistiche in relazione a determinati comportamenti posti in essere dai propri tesserati, non è possibile escludere che in futuro la Società possa essere sanzionata dagli organi sportivi per fatti estranei al proprio controllo con effetti negativi, anche significativi, sulla situazione economica e finanziaria. Rischi connessi alla dipendenza dal mercato dei diritti televisivi (rischi di processo strategici) I ricavi della Società dipendono in misura rilevante dai proventi radiotelevisivi e dai termini e dalle modalità di vendita degli stessi. Le regole che disciplinano la titolarità dei diritti di trasmissione degli eventi sportivi e la ripartizione delle risorse non permettono una gestione diretta da parte della Società e possono avere significativi effetti sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria di Juventus. Una eventuale contrazione del mercato dei diritti nonché una diversa applicazione dei nuovi criteri adottati dalla Lega per la ripartizione delle risorse derivanti dalla commercializzazione centralizzata e collettiva dei diritti radiotelevisivi potrebbero condurre in futuro ad una significativa riduzione dei ricavi con effetti negativi sui risultati economici e sulla situazione patrimoniale e finanziaria della Società. 15

16 RELAZIONE SULLA GESTIONE Inoltre negli ultimi anni, il live streaming e la pirateria su Internet hanno causato e continuano a causare, la perdita di fatturato per le emittenti televisive che potrebbero pertanto rivedere i propri investimenti nel settore con un effetto negativo sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria della Società. Rischi connessi ai digital media (rischi di processo strategici) La Società ha adottato idonee procedure e regolamenti di condotta per la gestione dei rapporti con i media. Tuttavia, a seguito della diffusione dei c.d. digital media, non si può escludere che un non corretto utilizzo di tali strumenti da parte di alcuni tesserati e/o loro parenti, affini e procuratori, nonché la pubblicazione di contenuti da parte di terzi in genere, possa influire negativamente sull immagine della Società, dei suoi Amministratori, dirigenti e/o tesserati, con conseguenti riflessi negativi sulla situazione economica e finanziaria. Rischi connessi alla gestione dello stadio di proprietà (rischi di processo operativi) A partire dalla stagione 2011/2012, Juventus è diventata la prima società di Serie A a disporre di uno stadio di proprietà. Ciò comporta che la Società sia oggi responsabile dello stesso con conseguenti rischi relativi sia alla struttura dello stadio che alla gestione delle aree pubbliche limitrofe adibite a parcheggio. L attività presso lo Juventus Stadium potrebbe infatti essere interrotta a seguito di calamità naturali e altri eventi al di fuori del controllo della Società con conseguenti effetti negativi sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria di Juventus. La gestione del nuovo stadio e delle aree pubbliche adibite a parcheggio durante gli eventi potrebbe inoltre comportare oneri imprevisti, anche in caso di danneggiamenti e atti di vandalismo al di fuori del controllo di Juventus. Infine un eventuale riduzione dei sostenitori e delle partite disputate comporterebbero un effetto negativo sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria di Juventus. Rischi connessi alla responsabilità oggettiva delle società calcistiche (rischi di processo strategici) La normativa vigente prevede la responsabilità oggettiva delle società calcistiche in relazione a determinati atti posti in essere dai propri tesserati e dai propri sostenitori, che possono comportare l irrogazione di sanzioni sportive e/o economiche a carico delle stesse e dei loro tesserati. A tale riguardo, pur avendo adottato le procedure ritenute necessarie al fine di evitare la violazione della predetta normativa, la Società non esclude che possano verificarsi fatti estranei al proprio controllo tali da comportare l irrogazione di provvedimenti sanzionatori (tra i quali la squalifica del campo, ammende, esclusione dalle competizioni) e provocare timori tra gli spettatori presenti allo stadio, riducendone il numero, con la conseguente possibile riduzione dei ricavi da gare ed il sostenimento di oneri straordinari, né può, allo stato, valutare le conseguenze di natura sportiva, economica e patrimoniale che potrebbero derivarne. In seguito a tali eventi, inoltre, si potrebbe verificare la necessità di rafforzare le misure di sicurezza in occasione delle partite casalinghe, con aggravio di costi e spese per la sicurezza degli spettatori e di assicurazione della Società e con conseguenti effetti negativi sulla situazione economico-patrimoniale e finanziaria nonché sull attività, strategie e prospettive della Società. Rischi connessi alle fluttuazioni dei tassi di interesse e di cambio (rischi di processo finanziari) Juventus utilizza varie forme di finanziamento finalizzate alla copertura dei fabbisogni finanziari della propria attività: linee di credito per anticipi di cassa e crediti di firma, operazioni di leasing finanziario e finanziamenti ad hoc per investimenti a medio-lungo termine. Variazioni nei livelli dei tassi di interesse possono pertanto comportare incrementi o riduzioni nel costo dei finanziamenti. Per fare fronte ai rischi relativi all oscillazione dei tassi di interesse su operazioni di finanziamento di investimenti a medio-lungo termine, la Società ricorre a strumenti finanziari di copertura. Nonostante ciò, repentine fluttuazioni nei tassi di interesse potrebbero avere un impatto negativo sui risultati economici e finanziari a causa dei maggiori oneri finanziari sulla parte di indebitamento a breve termine. 16

17 RELAZIONE SULLA GESTIONE Juventus effettua la quasi totalità delle transazioni sia di acquisto che di vendita in Euro e, pertanto, non è soggetta ai rischi connessi alle fluttuazioni dei tassi di cambio in misura rilevante. Rischi connessi alla mancata partecipazione a competizioni sportive (rischi di processo strategici) I risultati economici sono significativamente influenzati, direttamente o indirettamente, dai risultati sportivi ottenuti e dalla partecipazione alle diverse competizioni, in particolare alla UEFA Champions League. L accesso diretto a tale manifestazione è attualmente garantito in caso di piazzamento tra le prime due squadre del Campionato di Serie A, mentre la terza posizione può consentire la qualificazione attraverso la disputa di un turno preliminare. Un eventuale mancata qualificazione, anche dovuta alla riduzione del numero delle squadre partecipanti, nonché al mancato ottenimento della Licenza UEFA, anche alla luce delle nuove regole del c.d. Financial Fair Play, potrebbe comportare riflessi negativi significativi sulla situazione economica e finanziaria della Società. Rischi connessi al Financial Fair Play (rischi di compliance) Il Comitato Esecutivo della UEFA ha approvato l introduzione, a livello europeo, di un sistema di licenze per l ammissione delle società calcistiche alle competizioni per club da essa organizzate (UEFA Champions League, UEFA Europe League e UEFA Supercup). In base a tale sistema, sono ammesse a partecipare alle competizioni europee solo le società calcistiche che, oltre ad avere conseguito il prescritto titolo sportivo, dimostrano di essere in possesso di una serie di requisiti di natura sportiva, legale, infrastrutturale, organizzativa ed economicofinanziaria, ottenendo in tal modo la concessione della c.d. Licenza UEFA. Il manuale delle Licenze UEFA incorpora anche le c.d. Financial Fair Play Regulations. Il Financial Fair Play si basa sul principio del break-even result, secondo cui i club potranno partecipare alle competizione europee solo se dimostreranno equilibrio tra i ricavi generati ed i costi sostenuti. In sintesi, si riportano i principali parametri di carattere economico-finanziario e patrimoniale formalizzati dall UEFA per l ammissione alle competizioni. Dalla Stagione Sportiva 2013/2014 ciascun club deve presentare: - bilancio certificato da revisore indipendente attestante la continuità aziendale ( going concern ); - patrimonio netto non negativo; - nessun debito scaduto verso società calcistiche, dipendenti e/o autorità sociali o fiscali; - il rispetto della Break-Even Rule ovvero un break-even result positivo nei due anni precedenti l entrata in vigore della nuova normativa UEFA (dunque nelle Stagioni Sportive 2011/12 e 2012/13) ovvero, a regime, per i tre anni consecutivi precedenti quello per il quale si richiede la Licenza UEFA. Per la stagione sportiva 2013/2014 la Società ha ottenuto la Licenza UEFA per la disputa delle competizioni europee, ma non è possibile prevedere se in futuro tali requisiti (o nuovi requisiti che verranno frattanto approvati) verranno rispettati, né escludere che al fine di soddisfare i requisiti occorrenti per la Licenza UEFA vengano richiesti ai soci ulteriori mezzi finanziari. Qualora la Società non fosse in grado di rispettare i suddetti requisiti, la stessa potrebbe non essere in grado di partecipare alle competizioni europee con riflessi negativi significativi sulla situazione economica e finanziaria. Rischi connessi all esito delle controversie in corso (rischi di compliance) La Società, con l assistenza dei propri legali, gestisce e monitora costantemente tutte le controversie in corso e, sulla base del prevedibile esito delle stesse, procede, qualora necessario, allo stanziamento di appositi fondi rischi. Sulla base delle controversie attualmente in corso, non si possono escludere futuri effetti negativi, anche di rilevante ammontare, sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria di Juventus. 17

18 RELAZIONE SULLA GESTIONE Rischi connessi ad eventuali contenziosi fiscali (rischi di compliance) Considerata la specificità del settore calcistico ed in particolare delle transazioni che regolano la Campagna Trasferimenti, sulle quali permangono posizioni interpretative divergenti, tra società calcistiche e Amministrazione Finanziaria, potrebbero in futuro originarsi contestazioni da parte di quest ultima, anche di importo significativo, con conseguenti riflessi negativi sulla situazione economica e finanziaria della Società. 18

19 RELAZIONE SULLA GESTIONE FATTI DI RILIEVO DELL ESERCIZIO 2012/2013 Risultati della stagione sportiva Il 5 maggio 2013 ha vinto, con tre giornate di anticipo, il Campionato di Serie A 2012/2013 (31 scudetto della propria storia) ed ha acquisito l accesso diretto al Group Stage della UEFA Champions League 2013/2014. Per quanto concerne le altre competizioni, si ricorda che la Prima Squadra ha vinto la Supercoppa Italiana (5ª della propria storia), ha raggiunto la semifinale di Coppa Italia e i quarti di finale della UEFA Champions League. In aprile la Squadra Primavera ha vinto la Coppa Italia di categoria. Effetti delle Campagne Trasferimenti Acquisti e cessioni di diritti pluriennali alle prestazioni sportive di calciatori Le operazioni perfezionate nella Campagna Trasferimenti 2012/2013 svoltasi, come di consueto in due fasi, dal 1 luglio al 31 agosto 2012 (e fino al 6 settembre limitatamente ad alcuni mercati esteri) e dal 3 al 31 gennaio 2013, hanno comportato complessivamente un aumento del capitale investito di 52,5 milioni derivante da acquisizioni ed incrementi per 68,2 milioni e da cessioni per 15,7 milioni (valore contabile netto dei diritti ceduti). Le cessioni hanno generato plusvalenze nette pari a 8,2 milioni. Inoltre, gli acquisti e le cessioni a titolo temporaneo hanno determinato un effetto economico positivo di 0,9 milioni. L impegno finanziario netto complessivo, ripartito in quattro esercizi, è pari a 45,6 milioni, inclusi gli oneri accessori capitalizzati, nonché gli oneri e i proventi finanziari impliciti su incassi e pagamenti dilazionati. Per ulteriori dettagli si rinvia alla nota illustrativa n.8 del bilancio d esercizio. Svalutazioni di diritti pluriennali alle prestazioni sportive di calciatori Nel bilancio chiuso al 30 giugno 2013 è stata contabilizzata una svalutazione di 3,2 milioni per allineare il valore residuo dei diritti alle prestazioni del calciatore Felipe Melo de Carvalho al corrispettivo netto effettivamente percepito per la cessione (per ulteriori informazioni si rinvia ai Fatti di rilievo avvenuti dopo la chiusura del 30 giugno 2013). Rinnovi contratti prestazioni sportive Con effetto a decorrere dal 1 luglio 2012 sono stati rinnovati i contratti di prestazione sportiva dei calciatori Andrea Barzagli (fino al 30 giugno 2015), Leonardo Bonucci (fino al 30 giugno 2017), Paolo De Ceglie (fino al 30 giugno 2017), Alessandro Matri (fino al 30 giugno 2017) e Felipe Melo de Carvalho (fino al 30 giugno 2015). Con decorrenza 1 febbraio 2013 è stato rinnovato il contratto di prestazione sportiva del calciatore Gianluigi Buffon (fino al 30 giugno 2015). Tali prolungamenti hanno comportato minori ammortamenti nell esercizio 2012/2013 per circa 5 milioni. Risoluzioni contratti prestazioni sportive Nel dicembre 2012 è stato risolto consensualmente il contratto di Lucio Lucimar Ferreira in scadenza il 30 giugno Tale operazione ha comportato un risparmio, in termini di minori ingaggi e al netto della minusvalenza, di 1,9 milioni. 19

20 RELAZIONE SULLA GESTIONE Campagna Abbonamenti 2012/2013 La Campagna Abbonamenti per la stagione 2012/2013 si è chiusa ufficialmente con la sottoscrizione di tutte le tessere a disposizione per gli abbonamenti, per un ricavo netto di 19,8 milioni, inclusi i Premium Seats e i servizi aggiuntivi. L incremento rispetto alla stagione sportiva 2011/2012 è pari all 11,7% sul numero degli abbonamenti e al 30,3% in termini di ricavi netti. Sponsorizzazione Jeep A seguito dell accordo triennale sottoscritto il 23 luglio 2012, il Gruppo Fiat è divenuto l unico sponsor di maglia di Juventus con il marchio Jeep, per tutte le competizioni, a fronte di un corrispettivo fisso complessivo di 35 milioni, oltre alla fornitura di vetture del gruppo. Progetto Continassa Il 22 dicembre 2012 la Città di Torino ha approvato la Variante Urbanistica Parziale n. 277 e il progetto presentato da Juventus per la riqualificazione e la valorizzazione dell Area Continassa adiacente allo Juventus Stadium. Conseguentemente, il 28 dicembre 2012, Juventus e Città di Torino hanno firmato il contratto preliminare di acquisizione, per un periodo di 99 anni, rinnovabile e cedibile a terzi, del diritto di superficie su una parte dell Area Continassa, pari a circa metri quadrati, e la relativa SLP (Superficie Lorda di Pavimento) di metri quadrati. Tale area (Area Juventus) è destinata ad accogliere il nuovo Centro di Allenamento e Media della Prima Squadra, e attività di servizio alle persone e alle imprese, nonché residenze private. Sull'Area Juventus è stata inoltre trasferita una SLP di metri quadrati già acquisita da Juventus e destinata alla realizzazione di uffici che ospiteranno la nuova sede sociale. La residua parte dell Area Continassa, pari a metri quadrati, rimane di proprietà della Città di Torino che prevede di realizzarvi un parco e servizi pubblici. Il 14 giugno 2013 Juventus e Città di Torino hanno firmato il contratto definitivo. L Area Juventus è stata consegnata dalla Città di Torino il 12 settembre Il corrispettivo, così come individuato dalla perizia redatta su incarico della Città di Torino, è stato fissato in 11,7 milioni, che valorizza in 355 circa al metro quadrato la SLP (in totale metri quadrati) e in 65 al metro quadrato il diritto di superficie (in totale circa metri quadrati). Juventus ha già versato alla Città di Torino acconti per 7,5 milioni; i restanti 4,2 milioni saranno versati entro il 31 dicembre Per ulteriori informazioni sullo sviluppo del Progetto si rimanda al relativo paragrafo contenuto nei Fatti di rilievo avvenuti dopo il 30 giugno Deliberazioni dell Assemblea ordinaria degli Azionisti del 26 ottobre 2012 L Assemblea degli Azionisti del 26 ottobre 2012 ha approvato il bilancio di esercizio al 30 giugno 2012 che si è chiuso con una perdita di 48,7 milioni coperta mediante l utilizzo della riserva da sovrapprezzo azioni. Conseguentemente non sono stati deliberati dividendi. L Assemblea ha inoltre determinato in 10 il numero dei componenti del Consiglio di Amministrazione per gli esercizi 2012/2013, 2013/2014 e 2014/2015, nominando amministratori Andrea Agnelli, Maurizio Arrivabene (Amministratore Indipendente), Giulia Bongiorno (Amministratrice Indipendente), Paolo Garimberti (Amministratore Indipendente), Assia Grazioli Venier (Amministratrice Indipendente), Giuseppe Marotta, Aldo Mazzia, Pavel Nedved, Enrico Vellano e Camillo Venesio (Amministratore Indipendente). Ha altresì nominato il Collegio Sindacale, composto da Paolo Piccatti (Presidente), Silvia Lirici e Roberto Longo (Sindaci effettivi). Sindaci supplenti sono stati nominati Nicoletta Paracchini e Roberto Petrignani. L Assemblea ha quindi conferito, su proposta motivata del Collegio Sindacale, l incarico di revisione legale dei conti per gli esercizi 2012/ /2021 a Reconta Ernst & Young S.p.A.. 20

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