Controllori multifunzione programmabili Manuale delle comunicazioni

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Controllori multifunzione programmabili Manuale delle comunicazioni"

Transcript

1 Controllori multifunzione programmabili Manuale delle comunicazioni ISTRUZIONI PER L USO M.I.U. ACCS - 11 / Cod. J ACSAC L O C L O C L O C L O C = 32 0 = 3 2 0= 32 0 = 3 2

2 Copyright 1996 ASCON spa Tutti i diritti riservati Nessuna parte di questo documento può essere riprodotta o trasmessa in qualsiasi forma a mezzo elettronico o meccanico per alcuno scopo, senza il permesso scritto di ASCON spa. ASCON spa garantisce il massimo impegno per assicurare l accuratezza delle informazioni contenute in questo documento. Tuttavia, al fine di mantenere la leadership tecnologica, i prodotti ASCON sono soggetti a miglioramenti continui; ciò potrebbe richiedere modifiche alle informazioni contenute in questo documento senza alcun preavviso. ASCON spa non sarà responsabile per errori tecnici o editoriali, oppure omissioni qui contenute, né per danni incidentali o conseguenti risultati dalla fornitura, prestazione o uso di questo materiale. AC STATION, AC PROGRAPH e AC EDIT, sono marchi registrati di ASCON spa. Tutti gli altri marchi e nomi di prodotti, sono marchi di fabbrica o marchi registrati dalle proprie società. ASCON spa Ospiate di Bollate ( Milano ) Italy Via Falzarego 9 / 11 - Tel Fax support@ascon.it 2

3 I N D I C E 1. INTRODUZIONE MODBUS & JBUS DIFFERENZE TRA MODBUS E JBUS RIFERIMENTI HARDWARE IL PROTOCOLLO MODBUS FORMATO DEI MESSAGGI L'INDIRIZZO IL CODICE FUNZIONE IL CRC Esempio di calcolo del CRC16 in Visual Basic SINCRONIZZAZIONE DEI MESSAGGI LE FUNZIONI MODBUS READ COILS STATUS ( 01 ) READ INPUT STATUS ( 02 ) READ HOLDING REGISTERS ( 03 ) READ INPUT REGISTERS ( 04 ) FORCE SINGLE COIL ( 05 ) PRESET SINGLE REGISTER ( 06 ) FORCE MULTIPLE COILS ( 15 ) PRESET MULTIPLE REGISTERS (16) LA GESTIONE DEGLI ERRORI CODICI D'ECCEZIONE SISTEMA DI SUPERVISIONE LA BASE DATI LA COMPOSIZIONE DEI FLOATING POINT UTILIZZATI LA FUNZIONE DI SWAP DEI FLOATING POINT VARIABILI LOGICHE ( COILS ) VARIABILI NUMERICHE ( REGISTER ) COME INSERIRE I DATI DI UN PROGRAMMA USANDO LA SERIALE MODBUS VARIABILI DI SISTEMA LETTURA E SCRITTURA DELLA CONFIGURAZIONE ESEMPIO DI PROGRAMMAZIONE E CONFIGURAZIONE TRAMITE RS LETTURA DEI MENU LETTURA DEI REALI LETTURA DELLE STRINGHE GLI INDIRIZZI STATICI E DINAMICI DI MODBUS / JBUS GLI INDIRIZZI STATICI GLI INDIRIZZI DINAMICI ARCNET HARDWARE PROTOCOLLO ARCNET PER REGOLATORE SERIE AC PROTOCOLLO TIPO A PROTOCOLLO TIPO B LA GESTIONE DEGLI ERRORI CALIBRAZIONE STAZIONE AC VIA SERIALE CALIBRAZIONE USCITE INDIRIZZI JBUS NEL MODO TEST FUNZIONI DISPONIBILI

4 1. INTRODUZIONE Nello strumento AC-20 le comunicazioni rappresentano una componente molto rilevante, pertanto si ritiene opportuno stabilire in modo sistematico la loro funzione e la descrizione il più dettagliata possibile della loro operatività. Le linee di comunicazione presenti nello strumento, nella massima espansione, sono: ### Linea seriale di programmazione. Si tratta di una linea di tipo RS232 per la connessione temporanea ad un Personal Computer portatile o ad un terminale di programmazione, la cui funzione è quella di caricare, fuori linea, nella memoria dello strumento la configurazione e i dati di avviamento. Essendo permanentemente disponibile anche oltre il momento della programmazione, si suggerisce l'uso di questa linea per funzioni di "debugging" del sistema, consentendo il monitoraggio attraverso un P.C. con software appropriato delle variabili interne in "tempo reale" per la verifica del corretto funzionamento e l'avviamento. Essa é programmata per lavorare con la seguente configurazione: 9600,E,7,2 e non é possibile modificare tali parametri. ### Linea seriale verso il sistema di supervisione. E` una linea di tipo RS485 per la connessione ad un sistema di supervisione. Il protocollo di comunicazione, di tipo Master-Slave, è il JBus di cui è implementato il sottoinsieme delle funzioni necessarie. Lo strumento ha funzione di slave, risponde alle richieste e ai comandi trasmessi da parte del sistema supervisore secondo le modalità e le condizioni stabilite. ### Linea seriale verso l'unità ausiliaria. E` una linea di tipo RS485 per la connessione ad una unità remota di espansione di ingresso e uscita. Tale linea è gestita dallo strumento che ha funzione di master. ### Rete locale peer-to-peer. La rete peer-to-peer consente di inserire lo strumento in una rete ad alta velocità (2,5 Mbit/Sec) per la connessione paritetica con altri apparecchi, uguali o di tipo e/o produttore diverso, per lo scambio di dati. 4

5 CAP MODBUS & JBUS 2. MODBUS & JBUS 2.1 Differenze tra MODBUS e JBUS 2.2 Riferimenti 2.3 Hardware La sola differenza che esiste tra i due protocolli e che il ModBus decrementa di uno gli indirizzi delle tabelle che saranno riportate, pertanto se una variabile si trova all'indirizzo 1 richiederemo la variabile 1 se usiamo il JBus e la variabile 0 nel caso di ModBus. Inoltre i possibili indirizzi ModBus partono da 0 mentre quelli JBus da 1. Gould Modbus Protocol Reference Guide (PI-MBUS-300 Rev. B) April JBUS Specification Global Eng. Doc. EIA STANARD RS -485 Modicon ModBus Protocol Reference Guide (PI-MBUS-300 Rev. H) L 'hardware deve essere RS-485 compatibile. La linea deve essere costituita da un cavo twistato di impedenza caratteristica di circa 120 Ω. Sul circuito CPU della stazione AC sono previsti tre switch (S1,S3,S4) aventi le seguenti funzioni. Switch Funzione Funzione S1-A = Nessuna S1-B = Terminazione 120 Ω S3-A = PullDown S3-B = Nessuna S4-A = Nessuna S4-B = PullUp In grigio le posizioni standard degli switch. La funzione di terminazione (S1-B) é vivamente consigliata per i due dispositivi che si trovano alle due opposte estremità della linea, come risulta dal seguente schema tratto dal manuale originale dello standard RS485: Rt Rt Terzo conduttore=nessuna connessione Rg Rg Rg G R G/R Comune logico Rg Rg Rg Terra G = Generatore R = Ricevitore G/R = Combinazione Generatore Ricevitore Rt = Resistenza di terminazione: un driver può pilotare 32 ricevitori più 2 resistenze da 120 Ω. Rg = Resistenza da 100 Ω. 5

6 2.4 Il protocollo MODBUS Il protocollo ModBus definisce il formato e la modalità di comunicazione tra un "master" che gestisce il sistema e uno o più "slave" che rispondono alle interrogazioni del master. Esso definisce come il master e gli slaves stabiliscono e interrompono la comunicazione, come trasmettitore e ricevitore sono identificati, come i messaggi sono scambiati e come gli errori sono rilevati. Si possono avere un master e fino a 247 slaves su una linea comune; occorre notare che questo è un limite logico del protocollo, l'interfaccia fisica può peraltro limitare ulteriormente il numero di dispositivi, per esempio l'interfaccia standard RS485 prevede un massimo di 32 strumenti connessi alla linea. Solo il master può iniziare una transazione. Una transazione può avere il formato domanda/risposta diretta ad un singolo slave o broadcast in cui il messaggio viene inviato a tutti i dispositivi sulla linea che non danno risposta. Una transazione è composta da una struttura (frame) singola domanda/singola risposta o una struttura singolo messaggio broadcast/nessuna risposta. Alcune caratteristiche del protocollo non sono definite. Queste sono: standard di interfaccia, baud rate, parità, numero di stop bits. Il protocollo consente inoltre di scegliere tra due "modi" di comunicazione, ASCII e RTU (binario). Negli strumenti ASCON viene implementato solo il modo RTU in quanto più efficiente. Il protocollo JBus è funzionalmente identico al ModBus e se ne differenzia per la diversa numerazione degli indirizzi: nel ModBus questi partono da zero (0000 = 1 indirizzo) mentre nel JBUS partono da uno (0001 = 1 indirizzo) mantenendo questo scostamento per tutta la numerazione. Nel seguito, se non esplicitamente menzionato, pur facendo riferimento al ModBus la descrizione si considera valida per entrambi i protocolli. 2.5 Formato dei messaggi 2.6 L'indirizzo Per poter comunicare tra due dispositivi, il messaggio deve essere contenuto in un "involucro". L'involucro lascia il trasmettitore attraverso una "porta" ed è "portato" lungo la linea fino ad una analoga "porta" sul ricevitore. ModBus stabilisce il formato di questo involucro che, tanto per il master che per lo slave, comprende: L'indirizzo del dispositivo con cui il master ha stabilito la transazione (l'indirizzo 0 corrisponde ad un messaggio broadcast inviato a tutti i dispositivi slave). Il codice della funzione che deve essere o è stata eseguita. I dati che devono essere scambiati. Il controllo d'errore composto secondo l'algoritmo CRC16. Se un dispositivo individua un errore nel messaggio ricevuto (di formato, di parità o nel CRC16) il messaggio viene considerato non valido e scartato, uno slave che rilevi un errore nel messaggio quindi non eseguirà l'azione e non risponderà alla domanda, così come se l'indirizzo non corrisponde ad un dispositivo in linea. Come sopra menzionato, le transazioni ModBus coinvolgono sempre il master, che gestisce la linea, ed uno slave per volta (tranne nel caso di messaggi broadcast). Per identificare il destinatario del messaggio viene trasmesso come primo carattere un byte che contiene l'indirizzo numerico del dispositivo slave selezionato. Ciascuno degli slave quindi avrà assegnato un diverso numero di indirizzo che lo identifica univocamente. Gli indirizzi legali sono quelli da 1 a 247, mentre l'indirizzo 0, che non può essere assegnato ad uno slave, posto in testa al messaggio trasmesso dal master indica che questo è "broadcast", cioè diretto a tutti gli slave contemporaneamente. Possono essere trasmessi come broadcast solo messaggi che non richiedono risposta per espletare la loro funzione, quindi solo le assegnazioni. 6

7 CAP MODBUS & JBUS 2.7 Il codice funzione 2.8 Il CRC16 Il secondo carattere del messaggio identifica la funzione che deve essere eseguita nel messaggio trasmesso dal master, cui lo slave risponde a sua volta con lo stesso codice ad indicare che la funzione è stata eseguita. Sugli strumenti ASCON viene implementato un sottoinsieme delle funzioni ModBus che comprende: ### 01 Read Coil Status ### 02 Read Input Status ### 03 Read Holding Registers ### 04 Read Input registers ### 05 Force Single Coil ### 06 Preset Single register ### 07 Read Status ( Non implementato sulla serie AC ) ### 15 Force multiple Coils ### 16 Preset Multiple Registers Nell'implementazione per gli strumenti ASCON le funzioni 01 e 02 sono operativamente identiche e intercambiabili, così come le funzioni 03 e 04. Per una descrizione completa e dettagliata delle funzioni si rimanda al capitolo 3. Gli ultimi due caratteri del messaggio contengono il codice di ridondanza ciclica (Cyclic Redundancy Check) calcolato secondo l'algoritmo CRC16. Per il calcolo di questi due caratteri il messaggio (indirizzo, codice funzione e dati scartando i bit di start, stop e l'eventuale parità) viene considerato come un unico numero binario continuo di cui il bit più significativo (MSB) viene trasmesso prima. Il messaggio viene innanzitutto moltiplicato per x 16 (spostato a sinistra di 16 bit) e poi diviso per x 16 +x 15 +x 2 +1 espresso come numero binario ( ). Il quoziente intero viene poi scartato e il resto a 16 bit (inizializzato a FFFFh all'inizio per evitare il caso di un messaggio di soli zeri) viene aggiunto di seguito al messaggio trasmesso. Il messaggio risultante, quando diviso dal dispositivo ricevente per lo stesso polinomio (x 16 +x 15 +x 2 +1) deve dare zero come resto se non sono intervenuti errori (il dispositivo ricevente ricalcola il CRC). Di fatto, dato che il dispositivo che serializza i dati da trasmettere (UART) trasmette prima il bit meno significativo (LSB) anziché il MSB come dovrebbe essere per il calcolo del CRC, questo viene effettuato invertendo il polinomio. Inoltre, dato che il MSB del polinomio influenza solo il quoziente e non il resto, questo viene eliminato rendendolo quindi La procedura passo-passo per il calcolo del CRC16 è la seguente: 1) Caricare un registro a 16 bit con FFFFh (tutti i bit a 1). 2) Fare l'or esclusivo del primo carattere con il registro e porre il risultato nel registro. 3) Spostare il registro a destra di un bit. 4) Se il bit uscito a destra dal registro (flag) è un 1, fare l'or esclusivo del polinomio generatore con il registro. 5) Ripetere per 8 volte i passi 3 e 4. 6) Fare l'or esclusivo del carattere successivo con il registro e porre il risultato nel registro. 7) Ripetere i passi da 3 a 6 per tutti i caratteri del messaggio. 8) Il contenuto del registro a 16 bit è il codice di ridondanza CRC che deve essere aggiunto al messaggio. 7

8 2.8.1 Esempio di calcolo del CRC16 in Visual Basic Function CRC16(Stringa As String) As String Dim N As Integer, i As Integer, NByte As Integer Dim CRC As Long, a As Byte Dim Buffer As String NByte = Len(Stringa) CRC = For i = 1 To NByte a = Asc(Mid$(Stringa, i, 1)) 'C(I) CRC = (CRC Xor a) And &HFFFF Next For N = 0 To 7 If CRC And 1 Then CRC = (CRC \ 2) CRC = (CRC Xor 40961) Else CRC = CRC \ 2 End If Next Buffer = Right$("0000" + Hex$(CRC And &HFFFF), 4) CRC16 = Chr$("&H" + Right$(Buffer, 2)) + Chr$("&H" + Left$(Buffer, 2)) End Function 2.9 Sincronizzazione dei messaggi La sincronizzazione del messaggio tra trasmettitore e ricevitore viene ottenuta interponendo una pausa tra i messaggi pari ad almeno 3.5 volte il tempo di un carattere. Se il dispositivo ricevente non riceve per un tempo di 3 caratteri, ritiene completato il messaggio precedente e considera che il successivo byte ricevuto sarà il primo di un nuovo messaggio e quindi un indirizzo. 8

9 CAP LE FUNZIONI MODBUS 3. LE FUNZIONI MODBUS Viene riportata di seguito la descrizione dettagliata delle funzioni ModBus implementate sugli strumenti ASCON della serie AC 3.1 Read Coils Status ( 01 ) Questa funzione permette di richiedere lo stato ON o OFF di variabili logiche binarie. Il modo broadcast non è permesso. Domanda Oltre all'indirizzo dello slave e al codice funzione (01) il messaggio contiene l'indirizzo di partenza (starting Address) espresso su due bytes e il numero di bit da leggere anch'esso su due bytes. La numerazione degli indirizzi parte da zero (bit1 = 0) per il ModBus, da uno (bit1 = 1) per il JBUS. Esempio: Richiesta di lettura dallo slave 17 del bit dal 0004 al DATA DATA DATA DATA CRC CRC ADDR FUNC start start bit # bit # Addr HI Addr LO HI LO HI LO C CE 9F Risposta Oltre all'indirizzo dello slave e al codice funzione (01) il messaggio comprende un carattere che contiene il numero di bytes di dati e i caratteri contenenti i dati. I dati sono impaccati, così che un byte contiene lo stato di 8 bit, il bit meno significativo del primo byte contiene il bit corrispondente allo starting Address e così via. Se il numero di bit da leggere non è multiplo di 8, l'ultimo carattere è completato con zeri nei bit più significativi. Esempio: Risposta alla richiesta sopra riportata. DATA DATA DATA CRC CRC ADDR FUNC Byte Count bit bit HI LO CD 0B 6D Read Input Status ( 02 ) Questa funzione è operativamente identica alla precedente. 3.3 Read Holding Registers ( 03 ) Questa funzione permette di richiedere il valore di registri a 16 bit (word) contenenti variabili numeriche. Il modo broadcast non è permesso. Domanda Oltre all'indirizzo dello slave e al codice funzione (03) il messaggio contiene l'indirizzo di partenza (starting Address) espresso su due bytes e il numero di word da leggere anch'esso su due bytes. Il numero massimo di word che possono essere lette è 125. La numerazione degli indirizzi parte da zero (word1 = 0) per il ModBus, da uno (word1 = 1) per il JBUS. Esempio: Richiesta di lettura dallo slave 25 dei registri da 069 a DATA DATA DATA DATA CRC CRC ADDR FUNC start start word # word # Addr HI Addr LO HI LO HI LO

10 Risposta Oltre all'indirizzo dello slave e al codice funzione (03) il messaggio comprende un carattere che contiene il numero di bytes di dati e i caratteri contenenti i dati. I registri richiedono due bytes ciascuno, il primo dei quali contiene la parte più significativa. Esempio: Risposta alla richiesta sopra riportata. DATA DATA DATA DATA DATA DATA DATA CRC CRC ADDR FUNC Byte word word word word word word Count 69 HI 69 LO 70 HI 70 LO 71 HI 71 LO HI LO B AF 7A 3.4 Read Input Registers ( 04 ) Questa funzione è operativamente identica alla precedente. 3.5 Force Single Coil ( 05 ) Questa funzione permette di forzare lo stato di una singola variabile binaria ON o OFF. Il modo broadcast è permesso. Domanda Oltre all'indirizzo dello slave e al codice funzione (05) il messaggio contiene l'indirizzo della variabile da forzare su due bytes e due caratteri di cui il primo è posto a FFh (255) per forzare lo stato ON e 00h per forzare OFF, il secondo è posto a zero in ogni caso. La numerazione degli indirizzi parte da zero (bit1 = 0) per il ModBus, da uno (bit1 = 1) per il JBus. Esempio: Richiesta di forzare ON sullo slave 47 il bit 4. DATA DATA DATA DATA CRC CRC ADDR FUNC start start ON/OFF (zero) Addr HI Addr LO HI LO 2F FF 00 7A 74 Risposta La risposta consiste nel ritrasmettere il messaggio ricevuto dopo che la variabile è stata modificata. Esempio: Risposta alla richiesta sopra riportata. DATA DATA DATA DATA CRC CRC ADDR FUNC bit # bit # ON/OFF (zero) HI LO HI LO 2F FF 00 7A Preset Single Register ( 06 ) Questa funzione permette di impostare il valore di un singolo registro a 16 bit. Il modo broadcast è permesso. Domanda Oltre all'indirizzo dello slave e al codice funzione (06) il messaggio contiene l'indirizzo della variabile espresso su due bytes e il valore che deve essere assegnato. La numerazione degli indirizzi parte da zero (word1 = 0) per il ModBus, da uno (word1 = 1) per il JBUS. Esempio: Richiesta di forzare 926 sullo slave 38 all'indirizzo 26. Register Register DATA DATA CRC CRC ADDR FUNC Byte # Byte # WORD WORD HI LO HI LO HI LO E DF 82 10

11 CAP LE FUNZIONI MODBUS Risposta La risposta consiste nel ritrasmettere il messaggio ricevuto dopo che la variabile è stata modificata. Esempio: Risposta alla richiesta sopra riportata. Register Register DATA DATA CRC CRC ADDR FUNC Byte # Byte # Byte Byte HI LO HI LO HI LO E DF Force Multiple Coils ( 15 ) Questa funzione permette di forzare lo stato di ciascuna variabile binaria in un blocco consecutivo. Il modo broadcast è permesso. Domanda Oltre all'indirizzo dello slave e al codice funzione (15) il messaggio contiene l'indirizzo di partenza (starting Address) espresso su due bytes, il numero di bit da scrivere, il numero di byte che contengono i dati e i caratteri di dati. I dati sono impaccati, così che un byte contiene lo stato di 8 bit, il bit meno significativo del primo byte deve contenere il bit corrispondente allo starting Address e così via. Se il numero di bit da scrivere non è multiplo di 8, l'ultimo carattere va completato con zeri nei bit più significativi. La numerazione degli indirizzi parte da zero (bit1 = 0) per il ModBus, da uno (bit1 = 1) per il JBus. Esempio: Richiesta di forzare, sullo slave 12, 4 bit a partire dall'indirizzo 1. I bit 1 e 4 forzati a "1", gli altri a "0". DATA DATA DATA DATA DATA MASK CRC CRC ADDR FUNC start start bit # bit # Byte bit Addr HI Addr LO HI LO Count 1..4 HI LO 0C 0F F 09 Risposta Oltre all'indirizzo dello slave e al codice funzione (15) il messaggio comprende l'indirizzo di partenza (starting Address) e il numero di bit scritti. Esempio: Risposta alla richiesta sopra riportata. DATA DATA DATA DATA CRC CRC ADDR FUNC start start bit # bit # Addr HI Addr LO HI LO HI LO 0C 0F Preset Multiple Registers (16) Questa funzione permette di impostare il valore di un blocco consecutivo di registri a 16 bit. Il modo broadcast è permesso. Domanda Oltre all'indirizzo dello slave e al codice funzione (15) il messaggio contiene l'indirizzo di partenza (starting Address), il numero di word da scrivere, il numero di byte che contengono i dati e i caratteri di dati. La numerazione degli indirizzi parte da zero (word1 = 0) per il ModBus, da uno (word1 = 1) per il JBUS. Esempio: Richiesta di impostare, sullo slave 17, 1 word all'indirizzo 35, con valore 268. DATA DATA DATA DATA DATA DATA DATA CRC CRC ADDR FUNC start start word # word # Byte word word Addr HI Addr LO HI LO Count 35 HI 35 LO HI LO C 6C 87 11

12 Risposta Oltre all'indirizzo dello slave e al codice funzione (16) il messaggio comprende l'indirizzo di partenza (starting Address) e il numero di word scritte. Esempio: Risposta alla richiesta sopra riportata. DATA DATA DATA DATA CRC CRC ADDR FUNC start start word # word # Addr HI Addr LO HI LO HI LO A

13 CAP. 4 - LA GESTIONE DEGLI ERRORI 4. LA GESTIONE DEGLI ERRORI Nel ModBus esistono due tipi di errori, gestiti in modo diverso: errori di trasmissione ed errori operativi. Gli errori di trasmissione sono errori che alterano il messaggio, nel suo formato, nella parità (se è usata), o nel CRC16. Il dispositivo che rilevi errori di questo tipo nel messaggio lo considera non valido e non dà risposta. Qualora invece il messaggio sia corretto nella sua forma ma la funzione richiesta, per qualsiasi motivo, non sia eseguibile, si ha un errore operativo. A questo errore il dispositivo slave risponde con un messaggio di eccezione. Questo messaggio è composto dall'indirizzo, dal codice della funzione richiesta, da un codice d'errore e dal CRC. Per indicare che la risposta è la notifica di un errore il codice funzione viene ritornato con il bit più significativo a "1". Esempio: Richiesta di lettura dallo slave 10 del bit DATA DATA DATA DATA CRC CRC ADDR FUNC start start bit # bit # Addr HI Addr LO HI LO HI LO 0A A AC 63 Risposta La richiesta chiede il contenuto del bit 1185, che non esiste nello slave. Questi risponde con il codice d'errore "02" (ILLEGAL DATA ADDRESS) e ritorna il codice funzione 81h (129). Esempio: Eccezione alla richiesta sopra riportata. DATA CRC CRC ADDR FUNC Except. Code HI LO 0A B Codici d'eccezione Sebbene il ModBus standard preveda 8 diversi codici d'eccezione l'implementazione ASCON del protocollo ne prevede solo quattro: Codice Eccezione Significato 01 ILLEGAL FUNCTION Il codice di funzione ricevuto non corrisponde ad una funzione permessa sullo slave indirizzato. 02 ILLEGAL DATA ADDRESS L'indirizzo cui fa riferimento il campo dati non è un indirizzo permesso sullo slave indirizzato. 03 ILLEGAL DATA VALUE Il valore da assegnare cui fa riferimento il campo dati non è permesso per questo indirizzo. 07 NAK - NEGATIVE ACKNOWLEDGEMENT La funzione non può essere eseguita nelle attuali condizioni operative o si è tentato di scrivere in un indirizzo a sola lettura. 13

14 5. SISTEMA DI SUPERVISIONE La linea seriale verso il sistema di supervisione opera con protocollo JBus, le funzioni implementate sono le seguenti: # Funzione Descrizione 01 Read Output Status (1) Legge lo stato di una o più variabili logiche di uscita (bit) 02 Read Input Status (1) Legge lo stato di una o più variabili logiche di ingresso (bit) 03 Read Output Registers (2) Legge il valore di una o più variabili numeriche di uscita (word) 04 Read Input Registers (2) Legge il valore di una o più variabili numeriche di ingresso (word) 05 Force Single Coil Forza lo stato di una variabile logica (bit) 06 Preset Single Register Scrive il valore di una variabile numerica (word) 15 Force Multiple Coil Forza lo stato di più variabili logiche (bit) 16 Preset Multiple Register Scrive il valore di più variabili numeriche (word) 5.1 La base dati Note 1) Le funzioni 01 e 02 sono gestite dallo strumento allo stesso modo, per cui possono essere usate indifferentemente per la lettura di bit(s). 2) Le funzioni 03 e 04 sono gestite dallo strumento allo stesso modo, per cui possono essere usate indifferentemente per la lettura di word(s). La base dati dello strumento è costituita da due aree: L'area delle variabili logiche, che contiene le variabili che rappresentano stati binari (bits) e cui è possibile accedere attraverso le funzioni ModBus-JBus 01, 02, 05 e 15 L'area delle variabili numeriche, che contiene le variabili che rappresentano valori numerici in formato intero e in virgola mobile. A quest'area è possibile accedere attraverso le funzioni 03, 04, 06 e 16. Dato che tali funzioni leggono e scrivono i dati sotto forma di word (16 bit) e che un valore numerico in virgola mobile richiede 32 bit, lo scambio di ciascuna variabile di questo tipo richiede 2 word. Di conseguenza il tentativo di scrivere in un indirizzo contenente una variabile in virgola mobile con la funzione 06 darà errore 02 (illegal data address) così come la funzione 16 può scrivere in un'area di variabili in virgola mobile solo a condizione di scrivere interamente le variabili cui accede, non può cioè scrivere una serie di word a partire dall'indirizzo contenente la seconda parte di una variabile e il numero di word scritte deve essere tale da non terminare con la prima parte di una variabile. L'area numerica è inoltre suddivisa in due sezioni, la sezione di supervisione che comprende le variabili essenziali del processo e la sezione parametri che contiene i parametri principali. 14

15 5.2 La composizione dei floating point utilizzati CAP SISTEMA DI SUPERVISIONE Il floating point utilizzato dallo strumento è del tipo Single. Un numero single di 4 byte (32 bit), viene diviso in 3 campi: Lunghezza in bit S e f msb lsb msb lsb Il valore v del numero viene determinato da: if 0 < e < 255, then v = (-1) s * 2 (e-127) * (1.f) if e = 0 and f <> 0, then v = (-1) s * 2 (-126) * (0.f) if e = 0 and f = 0, then v = (-1) s * 0 if e = 255 and f = 0, then v = (-1) s * Inf. if e = 255 and f <> 0, then v è un NaN. 5.3 La funzione di swap dei floating point Sulle stazioni AC, dalla release 00I per l AC10 e AC20 e la release 00D per l AC30 è stata aggiunta la possibilità di swappare (invertire) l ordine dei bytes delle word costituenti il floating point utilizzati dal protocollo ModBus. Nel menù della stazione AC Main Comm è stata aggiunta la selezione Sw. Float con la possibilità di selezionare Si o No. Sw. Float = No Questa è la modalità standard usata dalla stazione AC e significa che non verrà effettuata nessuna operazione di riordino dei bytes ricevuti o trasmessi quindi l ordine dei bytes utilizzato è il seguente: Floating point Word High Word Low Byte 0 Byte 1 Byte 2 Byte 3 Sw. Float = Yes Questa è la modalità swap usata dalla stazione AC e significa che i bytes ricevuti o trasmessi verranno riordinati o interpretati secondo il seguente ordine: Floating point Word High Word Low Byte 2 Byte 3 Byte 0 Byte 1 15

16 5.4 Variabili logiche ( Coils ) Indirizzo JBus Modulo Variabile Prograh 1 DI #1 Ingresso logico #1 NO 2 DI #2 Ingresso logico #2 NO 3 DI #3 Ingresso logico #3 NO 4 DI #4 Ingresso logico #4 NO 5 DI #5 Ingresso logico #5 NO 6 DI #6 Ingresso logico #6 NO 7 DI #7 Ingresso logico #7 NO 8 DI #8 Ingresso logico #8 NO 9 DI #9 Ingresso logico #9 unità aux. NO 10 DI #10 Ingresso logico #10 unità aux. NO 11 DI #11 Ingresso logico #11 unità aux. NO 12 DI #12 Ingresso logico #12 unità aux. NO 13 DI #13 Ingresso logico #13 unità aux. NO 14 DI #14 Ingresso logico #14 unità aux. NO 15 DI #15 Ingresso logico #15 unità aux. NO 16 DI #16 Ingresso logico #16 unità aux. NO 17 DI #17 Ingresso logico #17 unità aux. NO 18 DI #18 Ingresso logico #18 unità aux. NO 19 DI #19 Ingresso logico #19 unità aux. NO 20 DI #20 Ingresso logico #20 unità aux. NO 21 DI #21 Ingresso logico #21 unità aux. NO 22 DI #22 Ingresso logico #22 unità aux. NO 23 DI #23 Ingresso logico #23 unità aux. NO 24 DI #24 Ingresso logico #23 unità aux. NO 25 DI #25 Ingresso logico #25 unità aux. NO 26 DI #26 Ingresso logico #26 unità aux. NO 27 DI #27 Ingresso logico #27 unità aux. NO 28 DI #28 Ingresso logico #28 unità aux. NO 29 DI #29 Ingresso logico #29 unità aux. NO 30 DI #30 Ingresso logico #30 unità aux. NO 31 DI #31 Ingresso logico #31 unità aux. NO 32 DI #32 Ingresso logico #32 unità aux. NO 33 DO #1 Uscita logica #1 NO 34 DO #2 Uscita logica #2 NO 35 DO #3 Uscita logica #3 NO 36 DO #4 Uscita logica #4 NO 37 DO #5 Uscita logica #5 NO 38 DO #6 Uscita logica #6 NO 39 DO #7 Uscita logica #7 NO 40 DO #8 Uscita logica #8 NO 41 DO #9 Uscita logica #9 unità aux. NO 42 DO #10 Uscita logica #10 unità aux. NO 43 DO #11 Uscita logica #11 unità aux. NO 44 DO #12 Uscita logica #12 unità aux. NO 45 DO #13 Uscita logica #13 unità aux. NO 46 DO #14 Uscita logica #14 unità aux. NO 47 DO #15 Uscita logica #15 unità aux. NO 48 DO #16 Uscita logica #16 unità aux. NO 49 DO #17 Uscita logica #17 unità aux. NO 50 DO #18 Uscita logica #18 unità aux. NO 51 DO #19 Uscita logica #19 unità aux. NO 52 DO #20 Uscita logica #20 unità aux. NO 53 DO #21 Uscita logica #21 unità aux. NO 54 DO #22 Uscita logica #22 unità aux. NO 55 DO #23 Uscita logica #23 unità aux. NO 56 DO #24 Uscita logica #24 unità aux. NO 57 DO #25 Uscita logica #25 unità aux. NO 58 DO #26 Uscita logica #26 unità aux. NO 59 DO #27 Uscita logica #27 unità aux. NO 60 DO #28 Uscita logica #28 unità aux. NO 61 DO #29 Uscita logica #29 unità aux. NO 62 DO #30 Uscita logica #30 unità aux. NO 63 DO #31 Uscita logica #31 unità aux. NO 64 DO #32 Uscita logica #32 unità aux. NO 65 MV #1 HCMV #1 DA/M - Modo Auto/Man da tastiera #1 ( 1 ) Abilit. Scritt. SI 16

17 CAP SISTEMA DI SUPERVISIONE Indirizzo JBus Modulo Prograh Variabile Abilit. Scritt. 66 MV #2 DA/M - Modo Auto/Man da tastiera #2 ( 1 ) SI 67 MV #3 DA/M - Modo Auto/Man da tastiera #3 ( 1 ) Si HCMV #2 68 MV #4 DA/M - Modo Auto/Man da tastiera #4 ( 1 ) Si 69 MV #1 DCAM - Modo Auto/Man da computer #1 ( 2 ) SI 70 MV #2 DCAM - Modo Auto/Man da computer #2 ( 2 ) SI 71 MV #3 DCAM - Modo Auto/Man da computer #3 ( 2 ) SI 72 MV #4 DCAM - Modo Auto/Man da computer #4 ( 2 ) SI 73 MV #1 Stato di uscita Hold (0 = Normale, 1 = Hold) NO HCMV #1 74 MV #2 Stato di uscita Hold (0 = Normale, 1 = Hold) NO 75 MV #3 Stato di uscita Hold (0 = Normale, 1 = Hold) NO HCMV #2 76 MV #4 Stato di uscita Hold (0 = Normale, 1 = Hold) NO CDIO #1 DIO1 DIO8 I/O digtali da computer SI CDIO #2 DIO1 DIO8 I/O digtali da computer SI CDIO #3 DIO1 DIO8 I/O digtali da computer SI CDIO #4 DIO1 DIO8 I/O digtali da computer SI 109 PRG #1 Run programma. NO 110 PRG #1 Hold programma. NO 111 PRG #2 Run programma. NO 112 PRG #2 Hold programma. NO 113 PRG #3 Run programma. NO 114 PRG #3 Hold programma. NO 115 PRG #4 Run programma. NO 116 PRG #4 Hold programma. NO Note 1) I coils agiscono sul piedino di ingresso DA/M del modulo di funzione MV ottenendo come risultato una duplicazione della funzione del tasto A/M sul frontale del regolatore (0 = Auto, 1 = Man). 2) I coils agiscono sulla base dati DCAM del modulo di funzione MV. In questo caso il regolatore si troverà ad operare nello stato di Manuale senza che questo sia visualizzato sui vari display dello strumento. I coils hanno una priorità inferiore dei coils (0 = Auto, 1 = Man). 17

18 5.5 Variabili numeriche ( Register ) Sezione supervisione Ind. JBus Tipo Modulo Prograph Variabile 1 FP AI #1 Ingresso #1 in unità ingegneristiche NO 3 FP AI #2 Ingresso #2 in unità ingegneristiche NO 5 FP AI #3 Ingresso #3 in unità ingegneristiche NO 7 FP AI #4 Ingresso #4 in unità ingegneristiche NO 9 FP AI #5 Ingresso #5 in unità ingegneristiche NO 11 FP AI #6 Ingresso #6 in unità ingegneristiche NO 13 FP AI #7 Ingresso #7 in unità ingegneristiche NO 15 FP AI #8 Ingresso #8 in unità ingegneristiche NO 17 FP AI #1 Ingresso Impulsivo in unità ingegneristiche NO 19 FP AO #1 Uscita analogica #1 in % NO 21 FP AO #2 Uscita analogica #2 in % NO 23 FP AO #3 Uscita analogica #3 in % NO 25 FP AO #4 Uscita analogica #4 in % NO 27 FP AO #5 Uscita analogica #1 unità aux. AAC-EU/88/4 NO 29 FP AO #6 Uscita analogica #2 unità aux. AAC-EU/88/4 NO 31 FP AO #7 Uscita analogica #3 unità aux. AAC-EU/88/4 NO 33 FP AO #8 Uscita analogica #4 unità aux. AAC-EU/88/4 NO 35 FP SDV #1 Set point da computer #1 SI 37 FP SDV #2 Set point da computer #2 SI 39 FP SDV #3 Set point da computer #3 SI 41 FP SDV #4 Set point da computer #4 SI 43 W SDV #1 Stato operativo impostato da tastiera #1 (8) NO 44 W SDV #2 Stato operativo impostato da tastiera #2 (8) NO 45 W SDV #3 Stato operativo impostato da tastiera #3 (8) NO 46 W SDV #4 Stato operativo impostato da tastiera #4 (8) NO 47 FP SDV #1 Set point operante #1 NO 49 FP SDV #1 Set point di target #1 NO 51 FP SDV #1 Set point locale #1 SI 53 FP SDV #1 Set point di rapporto #1 NO 55 FP SDV #2 Set point operante #2 NO 57 FP SDV #2 Set point di target #2 NO 59 FP SDV #2 Set point locale #2 SI 61 FP SDV #2 Set point di rapporto #2 NO 63 FP SDV #3 Set point operante #3 NO 65 FP SDV #3 Set point di target #3 NO 67 FP SDV #3 Set point locale #3 SI 69 FP SDV #3 Set point di rapporto #3 NO 71 FP SDV #4 Set point operante #4 NO 73 FP SDV #4 Set point di target #4 NO 75 FP SDV #4 Set point locale #4 SI 77 FP SDV #4 Set point di rapporto #4 NO 79 W SDV #1 Modifica stato operativo da computer #1 (9) SI 80 W SDV #2 Modifica stato da operativo computer #2 (9) SI 81 W SDV #3 Modifica stato da operativo computer #3 (9) SI 82 W SDV #4 Modifica stato da operativo computer #4 (9) SI Abilit. Scritt. - - Area disponibile per variabili aggiuntive Area occupata da variabili di sistema vedi pag

19 CAP SISTEMA DI SUPERVISIONE Sezione parametri Ind. JBus Tipo Modulo Prograph Variabile Abilit. Scritt. 201 FP AI #1 TFIL - Costante di tempo del filtro SI 203 FP AI #2 TFIL - Costante di tempo del filtro SI 205 FP AI #3 TFIL - Costante di tempo del filtro SI 207 FP AI #4 TFIL - Costante di tempo del filtro SI 209 FP AI #5 TFIL - Costante di tempo del filtro SI 211 FP AI #6 TFIL - Costante di tempo del filtro SI 213 FP AI #7 TFIL - Costante di tempo del filtro SI 215 FP AI #8 TFIL - Costante di tempo del filtro SI W DI #1 DI #16 Tempo di ritardo ingressi digitali DIN1.. SI DIN W DO#1 DO#16 Tempo di ritardo uscite digitali DOUT1.. SI DOUT FP SDV #1 SLU - Pendenza del Set point in salita SI 251 FP SDV #1 SLD - Pendenza del Set point in discesa SI 253 FP SDV #1 BETA - Coefficente di pesatura Set point SI locale 255 FP SDV #2 SLU - Pendenza del Set point in salita SI 257 FP SDV #2 SLD - Pendenza del Set point in discesa SI 259 FP SDV #2 BETA - Coefficente di pesatura Set point SI locale 261 FP SDV #3 SLU - Pendenza del Set point in salita SI 263 FP SDV #3 SLD - Pendenza del Set point in discesa SI 265 FP SDV #3 BETA - Coefficente di pesatura Set point SI locale 267 FP SDV #4 SLU - Pendenza del Set point in salita SI 269 FP SDV #4 SLD - Pendenza del Set point in discesa SI 271 FP SDV #4 BETA - Coefficente di pesatura Set point SI locale 273 FP PID #1 PBND - Banda proporzionale SI 275 W PID #1 INT - Tempo integrale SI 276 FP PID #1 DERT - Tempo derivativo SI 278 W PID #1 CPID - Abilitazione coefficenti SI regolazione 279 FP PID #2 PBND - Banda proporzionale SI 281 W PID #2 INT - Tempo integrale SI 282 FP PID #2 DERT - Tempo derivativo SI 284 W PID #2 CPID - Abilitazione coefficenti SI regolazione 285 FP PID #3 PBND - Banda proporzionale SI 287 W PID #3 INT - Tempo integrale SI 288 FP PID #3 DERT - Tempo derivativo SI 290 W PID #3 CPID - Abilitazione coefficenti SI regolazione 291 FP PID #4 PBND - Banda proporzionale SI 293 W PID #4 INT - Tempo integrale SI 294 FP PID #4 DERT - Tempo derivativo SI 296 W PID #4 CPID - Abilitazione coefficenti SI regolazione 297 FP MV #1 CTRK - Segnale di tracking da computer SI HCMV #1 299 FP MV #1 YMIN - Minima uscita SI HCMV #1 301 FP MV #1 YMAX - Massima uscita SI HCMV #1 303 FP MV #2 CTRK - Segnale di tracking da computer SI 305 FP MV #2 YMIN - Minima uscita SI 307 FP MV #2 YMAX - Massima uscita SI 309 FP MV #3 CTRK - Segnale di tracking da computer SI HCMV #2 311 FP MV #3 YMIN - Minima uscita SI HCMV #2 313 FP MV #3 HCMV #2 YMAX - Massima uscita SI 19

20 Tipo Modulo Prograph Variabile 315 FP MV #4 CTRK - Segnale di tracking da computer SI 317 FP MV #4 YMIN - Minima uscita SI 319 FP MV #4 YMAX - Massima uscita SI 321 FP LMT #1 Low - Valore del limite inferiore SI 323 FP LMT #1 High - Valore del limite superiore SI 325 FP LMT #2 Low - Valore del limite inferiore SI 327 FP LMT #2 High - Valore del limite superiore SI 329 FP LMT #3 Low - Valore del limite inferiore SI 331 FP LMT #3 High - Valore del limite superiore SI 333 FP LMT #4 Low - Valore del limite inferiore SI 335 FP LMT #4 High - Valore del limite superiore SI 337 FP ALM #1 VMIN - Soglia inferiore allarme SI 339 FP ALM #1 VMAX - Soglia superiore allarme SI 341 FP ALM #1 HYS - Isteresi allarme SI 343 W ALM #1 SLC - Selezione ingresso SI 344 FP ALM #2 VMIN - Soglia inferiore allarme SI 346 FP ALM #2 VMAX - Soglia superiore allarme SI 348 FP ALM #2 HYS - Isteresi allarme SI 350 W ALM #2 SLC - Selezione ingresso SI 351 FP ALM #3 VMIN - Soglia inferiore allarme SI 353 FP ALM #3 VMAX - Soglia superiore allarme SI 355 FP ALM #3 HYS - Isteresi allarme SI 357 W ALM #3 SLC - Selezione ingresso SI 358 FP ALM #4 VMIN - Soglia inferiore allarme SI 360 FP ALM #4 VMAX - Soglia superiore allarme SI 362 FP ALM #4 HYS - Isteresi allarme SI 364 W ALM #4 SLC - Selezione ingresso SI 365 FP ALM #5 VMIN - Soglia inferiore allarme SI 367 FP ALM #5 VMAX - Soglia superiore allarme SI 369 FP ALM #5 HYS - Isteresi allarme SI 371 W ALM #5 SLC - Selezione ingresso SI 372 FP ALM #6 VMIN - Soglia inferiore allarme SI 374 FP ALM #6 VMAX - Soglia superiore allarme SI 376 FP ALM #6 HYS - Isteresi allarme SI 378 W ALM #6 SLC - Selezione ingresso SI 379 FP ALM #7 VMIN - Soglia inferiore allarme SI 381 FP ALM #7 VMAX - Soglia superiore allarme SI 383 FP ALM #7 HYS - Isteresi allarme SI 385 W ALM #7 SLC - Selezione ingresso SI 386 FP ALM #8 VMIN - Soglia inferiore allarme SI 388 FP ALM #8 VMAX - Soglia superiore allarme SI 390 FP ALM #8 HYS - Isteresi allarme SI 392 W ALM #8 SLC - Selezione ingresso SI 393 FP HCMV #1 DBND - Banda morta caldo - freddo SI 395 FP HCMV #2 DBND - Banda morta caldo - freddo SI 397 FP AOUT #1: TFIL - Costante di tempo del filtro SI 399 FP AOUT #2: TFIL - Costante di tempo del filtro SI 401 FP AOUT #3 TFIL - Costante di tempo del filtro SI 403 FP AOUT #4 TFIL - Costante di tempo del filtro SI 405 FP AOUT #5 TFIL - Costante di tempo del filtro SI 407 FP AOUT #6 TFIL - Costante di tempo del filtro SI 409 FP AOUT #7 TFIL - Costante di tempo del filtro SI 411 FP AOUT #8 TFIL - Costante di tempo del filtro SI 413 FP FI TFIL - Costante di tempo del filtro SI Indirizzo JBus Abilit. Scritt. 20

21 CAP SISTEMA DI SUPERVISIONE Indirizzo JBus Tipo Modulo Prograph Variabile Abilit. Scritt FP CAIO #1 I/O 1..8 Valori analogici da computer SI FP CAIO #2 I/O 1..8 Valori analogici da computer SI FP CAIO #3 I/O 1..8 Valori analogici da computer SI FP CAIO #4 I/O 1..8 Valori analogici da computer SI 479 W SELP #1 ITEM - scelta item del computer (1) SI 480 W SELP #2 ITEM - scelta item del computer (1) SI 481 FP MV #1 Y% - Variabile regolata SI 483 FP MV #2 Y% - Variabile regolata SI 485 FP MV #3 Y% - Variabile regolata SI 487 FP MV #4 Y% - Variabile regolata SI 489 FP PRG #1 NPGM - N programma selezionato. SI 491 FP PRG #1 NSGM - N segmento in esecuzione. SI 493 FP PRG #1 SRT - Tempo residuo segmento in SI esecuzione. 495 FP PRG #1 TCYC - N totale di cicli del programma SI selezionato. 497 FP PRG #1 ACYC - N del ciclo corrente del prog. SI Selezionato. 499 FP PRG #2 NPGM - N programma selezionato. SI 501 FP PRG #2 NSGM - N segmento in esecuzione del SI blocco PRG_#2 503 FP PRG #2 SRT - Tempo residuo segmento in SI esecuzione. 505 FP PRG #2 TCYC - N totale di cicli del programma SI selezionato. 507 FP PRG #2 ACYC - N del ciclo corrente del prog. SI Selezionato. 509 FP PRG #3 NPGM - N programma selezionato. SI 511 FP PRG #3 NSGM - N segmento in esecuzione. SI 513 FP PRG #3 SRT - Tempo residuo segmento in SI esecuzione. 515 FP PRG #3 TCYC - N totale di cicli del programma SI selezionato. 517 FP PRG #3 ACYC - N del ciclo corrente del prog. SI Selezionato. 519 FP PRG #4 NPGM - N programma selezionato. SI 521 FP PRG #4 NSGM - N segmento in esecuzione. SI 523 FP PRG #4 SRT - Tempo residuo segmento in SI esecuzione. 525 FP PRG #4 TCYC - N totale di cicli del programma SI selezionato. 527 FP PRG #4 ACYC - N del ciclo corrente del prog. SI Selezionato W RTC DOUT #1 #8 Domenica (2) SI W RTC DOUT #1 #8 Lunedi (2) SI W RTC DOUT #1 #8 Martedi (2) SI W RTC DOUT #1 #8 Mercoledi (2) SI W RTC DOUT #1 #8 Giovedi (2) SI W RTC DOUT #1 #8 Venerdi (2) SI W RTC DOUT #1 #8 Sabato (2) SI W DI #17 #32 Tempo di ritardo ingressi digitali. SI W DO #17 #32 Tempo di ritardo uscite digitali. SI 617 W 16SW#1 Comandi da computer SI 618 W 16SW#2 Comandi da computer SI 619 W 16SW#3 Comandi da computer SI 620 W 16SW#4 Comandi da computer SI FREE - - Gli indirizzi di Jbus delle soglie d allarme superiori a 8 e dei limiti analogici superiori a 4, si trovano nel file nome_progetto.mba che viene generato dal programma AC-Prograph / AC-Edit al momento della spedizione della strategia alla stazione AC. Questi indirizzi, a differenza di quelli illustrati in tabella, sono dinamici e possono cambiare di valore ad ogni spedizione della strategia alla stazione AC. Per essere certi del loro valore, si deve completare in ogni minimo dettaglio la strategia con AC-Prograph / AC-Edit e quindi, spedirla alla stazione AC. A questo punto il file ausiliario nome_progetto.mba conterrà tutte le informazioni e indirizzi dinamici della strategia corrente, non pubblicati sul presente manuale. Per maggiori dettagli a riguardo, si veda il Cap. 6 21

22 Indirizzo JBus Tipo Modulo Prograph Variabile Abilit. Scritt RISERVATO FREE W - Comando (3) SI 671 W PRG#1 PRG#4 Prg.N - Programma in editazione (4) SI 672 W PRG#1 PRG#4 Node N - Segmento in editazione (4) SI 673 W PRG#1 PRG#4 Time Type - Unita di tempo (0=h:m, SI 1=m:s) 674 W PRG#1 PRG#4 Fast - Fattore di accelerazione (1..360) SI 675 W PRG#1 PRG#4 Cicli - Ripetizioni programma (0..999) SI 676 W PRG#1 PRG#4 Restart - Restart dopo Power Fail (0..5) SI 677 FP PRG#1 PRG#4 Dev1 - Condizione di PowerFail (7) SI 679 FP PRG#1 PRG#4 Dev2 - Condizione di PowerFail (7) SI 681 W PRG#1 PRG#4 Tim1 - Condizione di PowerFail SI 682 W PRG#1 PRG#4 Tim2 - Condizione di PowerFail SI 683 FP PRG#1 PRG#4 Range Lo - Inizio scala PV Programma SI 685 FP PRG#1 PRG#4 Range Hi - Fondo scala PV Programma SI 687 FP PRG#1 PRG#4 Final SetPoint - SP di arrivo del seg. SI 689 FP PRG#1 PRG#4 Aux SP - SP ausiliario SI 691 W PRG#1 PRG#4 Exec. Time - Durata del segmento (5) SI 692 FP PRG#1 PRG#4 Allowed Dev. - Massima Dev. ammessa SI 694 W PRG#1 PRG#4 DO1 DO16 - Uscite logiche del seg. SI 695 W PRG#1 PRG#4 End Prg. - Ultimo segmento (1=TRUE; SI 0=FALSE ) 696 W PRG#1 PRG#4 D.P. - Formato scala SI 697 W RTC Anno orologio (6) SI 698 W RTC Mese (6) SI 699 W RTC Giorno (6) SI 700 W RTC Giorno della settimana (6) SI 701 W RTC Ora (6) SI 702 W RTC Minuto (6) SI Note 1) Il computer sceglie l item nel modo seguente: Item richiesto ( MSB ) Richiesta ( LSB ) Item number se si rilascia, <> 0 se si richiede 2) Il bit 15 del valore ritornato, indica l abilitazione della generazione dell impulso all ora impostata. I bit da 14 a 0 contengono il valore nel formato (minuti + ( Ore x 60)) 3) Comando: Questo indirizzo non é un dato del DataBase del regolatore bensì un comando: Funzione Valore del codice Delete All Programs -2 Delete Current Segment -1 Read Data 0 Write Data 1 Insert Segment after 2 Delete Current Program 3 Add a New Program ( = ) 4 AddNewSegment ( = ) 5 ( = ) da usarsi solo per la costruzione di un nuovo programma. Tra il Sw del regolatore e la comunicazione seriale esiste un buffer di transito ove é possibile depositare i dati prima del comando di lettura o viceversa prima del comando di scrittura. ( Valido solo per gli indirizzi da 670 a 702 ) Quando si scrive o si legge si scrive e si legge sul buffer di transito; per far sì che l informazione raggiunga o pervenga effettivamente dal database del regolatore bisogna eseguire il comando appropriato. Questo significa che se si vuole scrivere un segmento bisogna prima preparare il buffer con tutti i dati e poi dare il comando di scrittura. 22

23 CAP SISTEMA DI SUPERVISIONE Pertanto scrivendo per esempio che il nuovo valore di Fast vale 2 fare come segue: PSReg(Ind,674,2) questa istruzione permette di settare l indirizzo 674 al valore di 2 ma ciò non basta perché essa ha ottenuto il solo risultato di scriverlo sul buffer. Per far sì che il valore 2 raggiunga effettivamente la sua destinazione occore dare il seguente comando: PSReg(Ind,670,1) ovvero il comando di WRITE del Buffer. 4) Non appena si scrivono il numero di programma da editare ed il numero di segmento, il Sw del regolatore provvede a caricare (se il programma ed il segmento esistono altrimenti da un codice di exception=8) tutti gli altri dati del programma e del segmento che si rendono così disponibili per la lettura. In altre parole questa sequenza é equivalente ad eseguire un comando di READ. 5) La durata del segmento é espressa in unità congruenti con quanto scelto all indirizzo 673 ovvero ore:minuti oppure minuti:secondi. In entrambi i casi il numero viene espresso nelle unità più piccole, ovvero in minuti nel primo caso ed in secondi nel secondo caso. Esempio 2ore e 45 minuti =2*60+45=165 minuti 6) Per leggere l orologio basta leggere con la funzione Read Registers i registri dal 697 al 702. Si tenga presente che: a) l anno è espresso con numeri da b) il mese con numeri da (Gennaio=1;Dicembre=12) c)l indirizzo 699 é il giorno del mese (1..31),mentre il 700 é il giorno della settimana (1=Domenica, 2=Lunedi,...7=Sabato) Per scrivere bisogna fare nell ordine : a) Fermare l orologio con la funzione 85 in cui il almeno primo dato del campo DATA vale 1 : Addr CRC16 CRC16 b) Scrivere la nuova data negli indirizzi dal 697 al 702, tenendo conto che al momento in cui si ferma l orologio la data corrente viene copiata in questi indirizzi. Ciò vuol dire che basta modificare solo quello che serve. c) Far ripartire l orologio con la funzione 85 con il primo dato del campo DATA uguale a 0. Addr CRC16 CRC16 7) Per scrivere un float non si possono usare (questo solo nell ambito set programmato) due operazioni consecutive del comando PSReg ma si deve usare il comando PMReg. 8) Stato operativo impostato da tastiera. Indica lo stato di funzionamento della stazione AC. La word a 16 bit ricevuta è da interpretare nel seguente modo: MSB LSB Non usati Possible Set M ode Active M ode Keyboard Set point M ode Il significato del campo Possible Set Mode (Stati possibili) è il seguente: 0 Solo Locale 1 Solo Remoto 2 Locale / Remoto 3 Locale / Computer 4 Locale / Remoto / Computer 23

24 Il significato del campo Active Mode (Stato attivo) è il seguente: 0 None 1 Locale 2 Remoto 3 Computer Il significato del campo Keyboard Setpoint Mode (stato richiesto da tastiera) è il seguente: 0 None 1 Locale 2 Remoto 3 Computer 9) Modifica dello stato di funzionamento da computer. La word a 16 bit trasmessa o ricevuta, ha il seguente significato: 0 None 1 Locale 2 Remoto 3 Computer 5.6 Come inserire i dati di un programma usando la seriale ModBus 1) Lanciare, se é il caso, il comando di cancellazione di tutti i programmi: PSReg(Ind,670,-2). Scrivere il numero del nuovo programma all indirizzo 671: PSReg(Ind,671,NProg) Si tenga presente che i numeri programma vanno da per il primo blocco Programmatore (PRG_#1),da per il secondo (PRG_#2), da per il terzo (PRG_#3) e da per il quarto (PRG_#4). 2) Scrivere tutti i dati comuni del programma (unità di tempo, Fast, ricicli, restart, dev1, dev2, time1, time2, Range Low, Range High) quindi tutti i dati relativi al segmento 0 o segmento iniziale (set point, set point aux, durata, max deviazione, stati logici, formato ) 3) Dare il comando di nuovo programma: PSReg(Ind,670,4) 4) Scrivere tutti i dati del segmento numero N (set point, set point aux, durata, max deviazione, stati logici, format ) 5) Dare il comando di aggiungi nuovo segmento: PSReg(Ind,670,5) 6) Ripetere gli step 4 e 5 per N che va da 1 al numero finale di segmenti del programma. 5.7 Variabili di sistema Sezione di supervisione Indirizzo JBus Tipo Variabile Abilit. Scritt W Password ( 2 lettere vedi nota 1 ) NO 0152 W Password (2 lettere vedi nota 1 ) NO 0153 W Password (2 lettere vedi nota 1 ) NO 0154 W Blocco gruppi ( Vedi nota 2 ) NO 0155 W Codice prodotto ( Vedi nota 3 ) NO 0156 W Codice prodotto ( Vedi nota 3 ) NO 0157 W Codice produttore ( ASCON = 600 ) NO 0158 Identificativo di release ( Vedi nota 3 ) NO Identificativo di release ( Vedi nota 3 ) NO 0191 FP TS tempo di campionamento SI 24

25 CAP SISTEMA DI SUPERVISIONE Note 1) La password è composta da 3 words, ogni words sono due lettere espresse in decimale. La sua rappresentazione è quindi la seguente: PASSWORD lettera n 1 lettera n 2 lettera n 3 lettera n 4 lettera n ) Il blocco gruppi è una word, dove ogni gruppo occupa 3 bits. I gruppi sono identificati come segue: A-B-C-Set Pnt-Manual I gruppi A-B possono essere: Visibili e modificabili = 10 Visibili = 01 Non Visibili = 00 I gruppi C-Set Pnt-Manual possono essere: Modificabili = 1 Non modificabili = 0 Blocco gruppi Manual Set Pnt C B A 3) Il codice di prodotto e l identificativo di release, sono composti da 4 caratteri ASCII rappresentati da 2 words. Codice prodotto lettera n 1 lettera n 2 lettera n 3 lettera n Identificativo di release lettera n 1 lettera n 2 lettera n 3 lettera n Esempio : Release = 00B * = * = Lettura e scrittura della configurazione E' possibile Leggere Scrivere la Configurazione da ModBus, usando le istruzioni: Preset Multiple Register e Read Register Tramite queste istruzioni si può accedere in lettura e scrittura su tutto il DataBase del regolatore Registro Tipo Dati Lettura Scrittura FFF NET SI NO FFF MENU SI NO FFF INTERI SI SI A AFFF REALI SI SI B BFFF STRINGHE SI SI C CFFF COILS SI SI D000..DFFF REGISTERS SI SI E000..E7FF Variabili ARCNET da produrre SI SI (Nota) E800..EFFF Variabili ARCNET da consumare SI SI (Nota) 25

Il protocollo MODBUS. Il protocollo MODBUS Pag. 1 di 11

Il protocollo MODBUS. Il protocollo MODBUS Pag. 1 di 11 Il protocollo MODBUS Il protocollo MODBUS Pag. 1 di 11 1. IL PROTOCOL MODBUS II protocollo MODBUS definisce il formato e la modalità di comunicazione tra un "master" che gestisce il sistema e uno o più

Dettagli

Capitolo 8 - Protocollo Modbus RTU per Drive SIRCO

Capitolo 8 - Protocollo Modbus RTU per Drive SIRCO Capitolo 8 - Protocollo Modbus RTU per Drive SIRCO 8.1 Introduzione I parametri Drive vengono riferiti nel capitolo come registri Modbus di 16 bit; un parametro Drive di 32 bit occupa quindi 2 registri

Dettagli

DMA Accesso Diretto alla Memoria

DMA Accesso Diretto alla Memoria Testo di rif.to: [Congiu] - 8.1-8.3 (pg. 241 250) 08.a DMA Accesso Diretto alla Memoria Motivazioni Organizzazione dei trasferimenti DMA Arbitraggio del bus di memoria Trasferimento di un blocco di dati

Dettagli

Descrizione del protocollo

Descrizione del protocollo EFA Automazione S.r.l.Serial Bridge 3 - Modbus RTU slave to Atlas Copco Power MACS (01 ITA).doc pag. 1 / 8 Descrizione del protocollo Sulla porta seriale collegata ad ATLAS COPCO vengono intercettate le

Dettagli

Progetto di RHS MicroAODV per Reti di Sensori A.A. 2007/2008

Progetto di RHS MicroAODV per Reti di Sensori A.A. 2007/2008 Progetto di RHS MicroAODV per Reti di Sensori A.A. 2007/2008 Si consideri una rete di sensori MicaZ con sistema operativo TinyOS, dove ogni nodo è identificato da un ID unico e dove è presente un solo

Dettagli

Uso di base delle funzioni in Microsoft Excel

Uso di base delle funzioni in Microsoft Excel Uso di base delle funzioni in Microsoft Excel Le funzioni Una funzione è un operatore che applicato a uno o più argomenti (valori, siano essi numeri con virgola, numeri interi, stringhe di caratteri) restituisce

Dettagli

ISTRUZIONI PER L'UTILIZZO DEL PROTOCOLLO MODBUS

ISTRUZIONI PER L'UTILIZZO DEL PROTOCOLLO MODBUS ISTRUZIONI PER L'UTILIZZO DEL PROTOCOLLO MODBUS INDICE 1. Introduzione... 2 1.1 Abbreviazioni... 2 1.2 Specifiche Modbus... 2 1.3 Tipologia rete Modbus... 2 2. Configurazione MODBUs... 3 2.1 Cablaggio...

Dettagli

Configurazione e comunicazione seriale. ISTRUZIONI PER L USO M.I.U. CSG2-14 /10. 04 Cod. J31-491 1ACS3 - ITA

Configurazione e comunicazione seriale. ISTRUZIONI PER L USO M.I.U. CSG2-14 /10. 04 Cod. J31-491 1ACS3 - ITA Configurazione e comunicazione seriale ISTRUZIONI PER L USO M.I.U. CSG2-14 /10. 04 Cod. J31-491 1ACS3 - ITA Copyright 1996 ASCON spa Tutti i diritti riservati Nessuna parte di questo documento può essere

Dettagli

ARCHITETTURA DI RETE FOLEGNANI ANDREA

ARCHITETTURA DI RETE FOLEGNANI ANDREA ARCHITETTURA DI RETE FOLEGNANI ANDREA INTRODUZIONE È denominata Architettura di rete un insieme di livelli e protocolli. Le reti sono organizzate gerarchicamente in livelli, ciascuno dei quali interagisce

Dettagli

Collegamento dei Sistemi SLC come I/O remoti ai Processori PLC 5

Collegamento dei Sistemi SLC come I/O remoti ai Processori PLC 5 Guida di Riferimento Collegamento dei Sistemi SLC come I/O remoti ai Processori PLC 5 Questo documento utilizza la documentazione disponibile sui PLC e SLC per mostrare come è possibile comunicare tra

Dettagli

. A primi passi con microsoft a.ccepss SommarIo: i S 1. aprire e chiudere microsoft access Start (o avvio) l i b tutti i pro- grammi

. A primi passi con microsoft a.ccepss SommarIo: i S 1. aprire e chiudere microsoft access Start (o avvio) l i b tutti i pro- grammi Capitolo Terzo Primi passi con Microsoft Access Sommario: 1. Aprire e chiudere Microsoft Access. - 2. Aprire un database esistente. - 3. La barra multifunzione di Microsoft Access 2007. - 4. Creare e salvare

Dettagli

Capitolo Trasmissione di dati

Capitolo Trasmissione di dati Capitolo Trasmissione di dati Questo capitolo spiega tutto ciò che è necessario sapere per poter trasferire programmi fra l unità Power Graphic CASIO e un altra unità Power Graphic CASIO, collegati mediante

Dettagli

Laboratorio di Ingegneria del software Sistema di controllo di un ascensore Requisisti preliminari

Laboratorio di Ingegneria del software Sistema di controllo di un ascensore Requisisti preliminari Laboratorio di Ingegneria del software Sistema di controllo di un ascensore Requisisti preliminari A.A. 2012 2013 1 Introduzione Questo documento raccoglie i requisiti preliminari per il software di controllo

Dettagli

LCMobile Restaurant. Guida su come usare il software per palmare LCMobile Restaurant.

LCMobile Restaurant. Guida su come usare il software per palmare LCMobile Restaurant. LCMobile Restaurant Guida su come usare il software per palmare LCMobile Restaurant. Per prima cosa bisogna installare il file LCMobile-Restaurant.exe sul proprio PC dove e collegata la base del palmare.

Dettagli

Modulo plug&play MKMB-3-e-3. Interfaccia Modbus/RTU per contatori Iskraemeco MT831 / MT860

Modulo plug&play MKMB-3-e-3. Interfaccia Modbus/RTU per contatori Iskraemeco MT831 / MT860 Modulo plug&play MKMB-3-e-3 Interfaccia Modbus/RTU per contatori Iskraemeco MT831 / MT860 Informazioni generali Il modulo MKMB-3-e-3 realizza un interfaccia seriale RS485 con protocollo Modbus/RTU. Limitazioni

Dettagli

Protocolli di Comunicazione Elettronica dei Sistemi Digitali L-A Università di Bologna, Cesena

Protocolli di Comunicazione Elettronica dei Sistemi Digitali L-A Università di Bologna, Cesena Protocolli di Comunicazione Elettronica dei Sistemi Digitali L-A Università di Bologna, Cesena Aldo Romani A.a. 2005-2006 UART UART Universal Asynchronous Receiver/Transmitter Clock implicito e trasmissione

Dettagli

CTVClient. Dopo aver inserito correttamente i dati, verrà visualizzata la schermata del tabellone con i giorni e le ore.

CTVClient. Dopo aver inserito correttamente i dati, verrà visualizzata la schermata del tabellone con i giorni e le ore. CTVClient Il CTVClient è un programma per sistemi operativi Windows che permette la consultazione e la prenotazione delle ore dal tabellone elettronico del Circolo Tennis Valbisenzio. Per utilizzarlo è

Dettagli

Airone Gestione Rifiuti Funzioni di Esportazione e Importazione

Airone Gestione Rifiuti Funzioni di Esportazione e Importazione Airone Gestione Rifiuti Funzioni di Esportazione e Importazione Airone Funzioni di Esportazione Importazione 1 Indice AIRONE GESTIONE RIFIUTI... 1 FUNZIONI DI ESPORTAZIONE E IMPORTAZIONE... 1 INDICE...

Dettagli

Prof. Giuseppe Chiumeo. Avete già studiato che qualsiasi algoritmo appropriato può essere scritto utilizzando soltanto tre strutture di base:

Prof. Giuseppe Chiumeo. Avete già studiato che qualsiasi algoritmo appropriato può essere scritto utilizzando soltanto tre strutture di base: LA STRUTTURA DI RIPETIZIONE La ripetizione POST-condizionale La ripetizione PRE-condizionale INTRODUZIONE (1/3) Avete già studiato che qualsiasi algoritmo appropriato può essere scritto utilizzando soltanto

Dettagli

(Esercizi Tratti da Temi d esame degli ordinamenti precedenti)

(Esercizi Tratti da Temi d esame degli ordinamenti precedenti) (Esercizi Tratti da Temi d esame degli ordinamenti precedenti) Esercizio 1 L'agenzia viaggi GV - Grandi Viaggi vi commissiona l'implementazione della funzione AssegnaVolo. Tale funzione riceve due liste

Dettagli

Invio SMS. DM Board ICS Invio SMS

Invio SMS. DM Board ICS Invio SMS Invio SMS In questo programma proveremo ad inviare un SMS ad ogni pressione di uno dei 2 tasti della DM Board ICS. Per prima cosa creiamo un nuovo progetto premendo sul pulsante (Create new project): dove

Dettagli

Funzioni di Trasferimento Movimenti

Funzioni di Trasferimento Movimenti Airone Gestione Rifiuti Funzioni di Trasferimento Movimenti Airone Funzione di Trasferimento Movimenti pag. 1 Indice INTRODUZIONE... 3 FUNZIONE DI TRASFERIMENTO MOVIMENTI... 3 Configurazione dell applicazione...4

Dettagli

4 3 4 = 4 x 10 2 + 3 x 10 1 + 4 x 10 0 aaa 10 2 10 1 10 0

4 3 4 = 4 x 10 2 + 3 x 10 1 + 4 x 10 0 aaa 10 2 10 1 10 0 Rappresentazione dei numeri I numeri che siamo abituati ad utilizzare sono espressi utilizzando il sistema di numerazione decimale, che si chiama così perché utilizza 0 cifre (0,,2,3,4,5,6,7,8,9). Si dice

Dettagli

MODBUS-RTU per. Specifiche protocollo di comunicazione MODBUS-RTU per controllo in rete dispositivi serie. Expert NANO 2ZN

MODBUS-RTU per. Specifiche protocollo di comunicazione MODBUS-RTU per controllo in rete dispositivi serie. Expert NANO 2ZN per Expert NANO 2ZN Specifiche protocollo di comunicazione MODBUS-RTU per controllo in rete dispositivi serie Expert NANO 2ZN Nome documento: MODBUS-RTU_NANO_2ZN_01-12_ITA Software installato: NANO_2ZN.hex

Dettagli

Funzioni non documentate Openoffice.org. 3 Base mini-howto

Funzioni non documentate Openoffice.org. 3 Base mini-howto Funzioni non documentate Openoffice.org. 3 Base mini-howto Augusto Scatolini (webmaster@comunecampagnano.it) Ver. 1.0 gennaio 2009 Come risolvere il problema del contatore che inizia da 0 (zero) Come importare

Dettagli

Un metodo per il rilevamento degli errori: la tecnica del Bit di Parità

Un metodo per il rilevamento degli errori: la tecnica del Bit di Parità Appunti: Tecniche di rilevazione e correzione degli errori 1 Tecniche di correzione degli errori Le tecniche di correzione degli errori sono catalogabili in: metodi per il rilevamento degli errori; metodi

Dettagli

MANUALE CONFIGURAZIONE ED UTILIZZO GATEWAY MBUS-MODBUS (RTU/TCP) MODELLO PiiGAB M900

MANUALE CONFIGURAZIONE ED UTILIZZO GATEWAY MBUS-MODBUS (RTU/TCP) MODELLO PiiGAB M900 MANUALE CONFIGURAZIONE ED UTILIZZO GATEWAY MBUS-MODBUS (RTU/TCP) MODELLO PiiGAB M900 1. SOFTWARE La configurazione del gateway M900 è realizzata attraverso il software PiiGAB M-Bus Explorer, fornito a

Dettagli

Configurazione & Programmazione Profibus DP. in Ambiente Siemens TIA Portal

Configurazione & Programmazione Profibus DP. in Ambiente Siemens TIA Portal Configurazione & Programmazione Profibus DP in Ambiente Siemens TIA Portal Configurazione Optional: Aggiungere File GSD Inserire Masters e Slaves Inserire Sottorete Profibus DP e collegare tutte le interfacce

Dettagli

1) GESTIONE DELLE POSTAZIONI REMOTE

1) GESTIONE DELLE POSTAZIONI REMOTE IMPORTAZIONE ESPORTAZIONE DATI VIA FTP Per FTP ( FILE TRANSFER PROTOCOL) si intende il protocollo di internet che permette di trasferire documenti di qualsiasi tipo tra siti differenti. Per l utilizzo

Dettagli

Reti e Sistemi per l Automazione MODBUS. Stefano Panzieri Modbus - 1

Reti e Sistemi per l Automazione MODBUS. Stefano Panzieri Modbus - 1 MODBUS Stefano Panzieri Modbus - 1 La Storia Diventa uno STANDARD nel 1979 Nato come protocollo di comunicazione SERIALE si è successivamente adattato alle specifiche TCP/IP Permette una comunicazione

Dettagli

Input/Output. Moduli di Input/ Output. gestiscono quantità di dati differenti a velocità diverse in formati diversi. n Grande varietà di periferiche

Input/Output. Moduli di Input/ Output. gestiscono quantità di dati differenti a velocità diverse in formati diversi. n Grande varietà di periferiche Input/Output n Grande varietà di periferiche gestiscono quantità di dati differenti a velocità diverse in formati diversi n Tutti più lenti della CPU e della RAM n Necessità di avere moduli di I/O Moduli

Dettagli

COLLI. Gestione dei Colli di Spedizione. Release 5.20 Manuale Operativo

COLLI. Gestione dei Colli di Spedizione. Release 5.20 Manuale Operativo Release 5.20 Manuale Operativo COLLI Gestione dei Colli di Spedizione La funzione Gestione Colli consente di generare i colli di spedizione in cui imballare gli articoli presenti negli Ordini Clienti;

Dettagli

Capitolo 3. L applicazione Java Diagrammi ER. 3.1 La finestra iniziale, il menu e la barra pulsanti

Capitolo 3. L applicazione Java Diagrammi ER. 3.1 La finestra iniziale, il menu e la barra pulsanti Capitolo 3 L applicazione Java Diagrammi ER Dopo le fasi di analisi, progettazione ed implementazione il software è stato compilato ed ora è pronto all uso; in questo capitolo mostreremo passo passo tutta

Dettagli

ACCESSO AL SISTEMA HELIOS...

ACCESSO AL SISTEMA HELIOS... Manuale Utente (Gestione Formazione) Versione 2.0.2 SOMMARIO 1. PREMESSA... 3 2. ACCESSO AL SISTEMA HELIOS... 4 2.1. Pagina Iniziale... 6 3. CARICAMENTO ORE FORMAZIONE GENERALE... 9 3.1. RECUPERO MODELLO

Dettagli

Dispositivo Modbus. Manuale di installazione e uso. Doc-0074756 Rev.1 (03/15)

Dispositivo Modbus. Manuale di installazione e uso. Doc-0074756 Rev.1 (03/15) Dispositivo Modbus Manuale di installazione e uso Doc-0074756 Rev.1 (03/15) INDICE 1 Generalità... 3 2 Interfaccia Modbus... 3 2.1 Configurazione Modbus... 3 3 Collegamento... 4 3.1 Schema di collegamento...

Dettagli

ESERCIZI DI PROBLEM SOLVING E COMPOSIZIONE DEI DIAGRAMMI DI FLUSSO per le classi terza

ESERCIZI DI PROBLEM SOLVING E COMPOSIZIONE DEI DIAGRAMMI DI FLUSSO per le classi terza ESERCIZI DI PROBLEM SOLVING E COMPOSIZIONE DEI DIAGRAMMI DI FLUSSO per le classi terza vers.3 in lavorazione Docente SAFFI FABIO Contenuti 01.Esercizi generici sul diagramma di flusso - flow chart... 2

Dettagli

- Limena (Padova) - &HQWUDOH$;,6 MANUALE PER L UTENTE. Centrale mod. AXIS 5. Omologazione IMQ - ALLARME 1 e 2 LIVELLO

- Limena (Padova) - &HQWUDOH$;,6 MANUALE PER L UTENTE. Centrale mod. AXIS 5. Omologazione IMQ - ALLARME 1 e 2 LIVELLO - Limena (Padova) - &HQWUDOH$;,6 MANUALE PER L UTENTE Centrale mod. AXIS 5 Omologazione IMQ - ALLARME 1 e 2 LIVELLO AXEL AXIS 5 6HJQDOD]LRQLFRQOHG led 1 giallo : se acceso, indica la presenza della tensione

Dettagli

Presentation Draw. Guida dell utilizzatore

Presentation Draw. Guida dell utilizzatore Presentation Draw I Guida dell utilizzatore Conservare l intera documentazione dell utente a portata di mano per riferimenti futuri. Il termine puntatore in questo manuale si riferisce al puntatore interattivo

Dettagli

Operazioni Aritmetiche e Codici in Binario Giuseppe Talarico 23/01/2013

Operazioni Aritmetiche e Codici in Binario Giuseppe Talarico 23/01/2013 Operazioni Aritmetiche e Codici in Binario Giuseppe Talarico 23/01/2013 In questo documento vengono illustrate brevemente le operazioni aritmetiche salienti e quelle logiche ad esse strettamente collegate.

Dettagli

MANUALE D'USO DEL PROGRAMMA IMMOBIPHONE

MANUALE D'USO DEL PROGRAMMA IMMOBIPHONE 1/6 MANUALE D'USO DEL PROGRAMMA IMMOBIPHONE Per prima cosa si ringrazia per aver scelto ImmobiPhone e per aver dato fiducia al suo autore. Il presente documento istruisce l'utilizzatore sull'uso del programma

Dettagli

Università di Roma Tor Vergata Corso di Laurea triennale in Informatica Sistemi operativi e reti A.A. 2015-16. Pietro Frasca.

Università di Roma Tor Vergata Corso di Laurea triennale in Informatica Sistemi operativi e reti A.A. 2015-16. Pietro Frasca. Università di Roma Tor Vergata Corso di Laurea triennale in Informatica Sistemi operativi e reti A.A. 2015-16 Pietro Frasca Lezione 15 Martedì 24-11-2015 Struttura logica del sottosistema di I/O Processi

Dettagli

Note applicative AN001: Driver ModBus

Note applicative AN001: Driver ModBus WebCommander e WebLog Note applicative AN001: Driver ModBus Generalita Questo documento descrive la configurazione dei parametri ModBus nei dispositivi WebLog e WebCommander, al fine di definire le variabili

Dettagli

SISTEMI DI NUMERAZIONE E CODICI

SISTEMI DI NUMERAZIONE E CODICI SISTEMI DI NUMERAZIONE E CODICI Il Sistema di Numerazione Decimale Il sistema decimale o sistema di numerazione a base dieci usa dieci cifre, dette cifre decimali, da O a 9. Il sistema decimale è un sistema

Dettagli

Vlan Relazione di Sistemi e Reti Cenni teorici

Vlan Relazione di Sistemi e Reti Cenni teorici Cosa sono le Vlan? Vlan Relazione di Sistemi e Reti Cenni teorici Le Vlan sono un tipo di rete particolare che permettono di creare tante reti logiche a partire da una singola rete fisica. Questo significa

Dettagli

Controller multicanale FT-200/MP

Controller multicanale FT-200/MP ECONORMA S.a.s. Prodotti e Tecnologie per l Ambiente 31020 S. VENDEMIANO - TV - Via Olivera 52 - ITALY Tel. 0438.409049 - E-Mail: info@econorma.com www.econorma.com Prodotto dalla ECONORMA S.a.s., è un

Dettagli

Assegnamento di un indirizzo IP temporaneo a dispositivi Barix

Assegnamento di un indirizzo IP temporaneo a dispositivi Barix Assegnamento di un indirizzo IP temporaneo a dispositivi Barix V 1.0 GUIDA RAPIDA Introduzione L obiettivo di questa guida rapida è fornire all utente un modo per poter assegnare un indirizzo IP temporaneo

Dettagli

Siamo così arrivati all aritmetica modulare, ma anche a individuare alcuni aspetti di come funziona l aritmetica del calcolatore come vedremo.

Siamo così arrivati all aritmetica modulare, ma anche a individuare alcuni aspetti di come funziona l aritmetica del calcolatore come vedremo. DALLE PESATE ALL ARITMETICA FINITA IN BASE 2 Si è trovato, partendo da un problema concreto, che con la base 2, utilizzando alcune potenze della base, operando con solo addizioni, posso ottenere tutti

Dettagli

BARRIERA DI MISURA METRON GESTIONE LINEA SERIALE RS-485 www.reer.it

BARRIERA DI MISURA METRON GESTIONE LINEA SERIALE RS-485 www.reer.it BARRIERA DI MISURA METRON GESTIONE LINEA SERIALE RS-485 www.reer.it 2 8540641 Rev.1-11 Aprile 2008 BARRIERA DI MISURA METRON GESTIONE LINEA SERIALE RS-485 SOMMARIO Gestione linea seriale...5 Modalità linea

Dettagli

I sistemi di numerazione

I sistemi di numerazione I sistemi di numerazione 01-INFORMAZIONE E SUA RAPPRESENTAZIONE Sia dato un insieme finito di caratteri distinti, che chiameremo alfabeto. Utilizzando anche ripetutamente caratteri di un alfabeto, si possono

Dettagli

GUIDA RAPIDA INDICATORE WIN 22 PER MAGGIORI INFORMAZIONI CONSULTARE IL MANUALE COMPLETO DISPONIBILE NELL AREA DOCUMENTI:

GUIDA RAPIDA INDICATORE WIN 22 PER MAGGIORI INFORMAZIONI CONSULTARE IL MANUALE COMPLETO DISPONIBILE NELL AREA DOCUMENTI: info@asmi-italy.it tel./fax 041-5190439 www.asmi-italy.it GUIDA RAPIDA INDICATORE WIN 22 PER MAGGIORI INFORMAZIONI CONSULTARE IL MANUALE COMPLETO DISPONIBILE NELL AREA DOCUMENTI: PW220902: CARATTERISTICHE

Dettagli

Il sistema di I/O. Hardware di I/O Interfacce di I/O Software di I/O. Introduzione

Il sistema di I/O. Hardware di I/O Interfacce di I/O Software di I/O. Introduzione Il sistema di I/O Hardware di I/O Interfacce di I/O Software di I/O Introduzione 1 Sotto-sistema di I/O Insieme di metodi per controllare i dispositivi di I/O Obiettivo: Fornire ai processi utente un interfaccia

Dettagli

Part. Y1792A - 06/06-01 PC. Protocollo di comunicazione seriale Modbus

Part. Y1792A - 06/06-01 PC. Protocollo di comunicazione seriale Modbus Part. Y1792A - 06/06-01 PC Protocollo di comunicazione seriale Modbus 3 INDICE 1. Protocollo Modbus Pag. 4 1.1 Impostazione parametri di comunicazione Pag. 4 2. Protocollo Modbus RTU Pag. 5 2.1 Funzioni

Dettagli

BMSO1001. Virtual Configurator. Istruzioni d uso 02/10-01 PC

BMSO1001. Virtual Configurator. Istruzioni d uso 02/10-01 PC BMSO1001 Virtual Configurator Istruzioni d uso 02/10-01 PC 2 Virtual Configurator Istruzioni d uso Indice 1. Requisiti Hardware e Software 4 1.1 Requisiti Hardware 4 1.2 Requisiti Software 4 2. Concetti

Dettagli

2 - Modifica. 2.1 - Annulla 2.2 - ANNULLA TOPOGRAFICO 2.3 - ANNULLA TOPOGRAFICO MULTIPLO FIGURA 2.1

2 - Modifica. 2.1 - Annulla 2.2 - ANNULLA TOPOGRAFICO 2.3 - ANNULLA TOPOGRAFICO MULTIPLO FIGURA 2.1 2 - Modifica FIGURA 2.1 Il menu a tendina Modifica contiene il gruppo di comandi relativi alla selezione e alla gestione delle proprietà delle entità del disegno e alla gestione dei layer. I comandi sono

Dettagli

EasyPrint v4.15. Gadget e calendari. Manuale Utente

EasyPrint v4.15. Gadget e calendari. Manuale Utente EasyPrint v4.15 Gadget e calendari Manuale Utente Lo strumento di impaginazione gadget e calendari consiste in una nuova funzione del software da banco EasyPrint 4 che permette di ordinare in maniera semplice

Dettagli

Manuale Gestore. STWS Web Energy Control - Servizio di telelettura sul WEB

Manuale Gestore. STWS Web Energy Control - Servizio di telelettura sul WEB Manuale Gestore STWS Web Energy Control - Servizio di telelettura sul WEB SOMMARIO 1.0 PRESENTAZIONE... 4 2.0 UTENTI... 4 2.1 GESTORE... 4 2.2 AMMINISTRATORE DI CONDOMINIO... 4 2.3 INQUILINO... 4 3.0

Dettagli

Introduzione. Coordinazione Distribuita. Ordinamento degli eventi. Realizzazione di. Mutua Esclusione Distribuita (DME)

Introduzione. Coordinazione Distribuita. Ordinamento degli eventi. Realizzazione di. Mutua Esclusione Distribuita (DME) Coordinazione Distribuita Ordinamento degli eventi Mutua esclusione Atomicità Controllo della Concorrenza Introduzione Tutte le questioni relative alla concorrenza che si incontrano in sistemi centralizzati,

Dettagli

EFA Automazione S.r.l. Serial Bridge 3 - Modbus RTU slave to Technolife (01 ITA).doc pag. 1 / 9

EFA Automazione S.r.l. Serial Bridge 3 - Modbus RTU slave to Technolife (01 ITA).doc pag. 1 / 9 EFA Automazione S.r.l. Serial Bridge 3 - Modbus RTU slave to Technolife (01 ITA).doc pag. 1 / 9 Applicazione Integrazione di tutta la gamma di Centrali Techno (Technodin, Techno32, Techno88 e Techno200)

Dettagli

Sistemi Operativi. Interfaccia del File System FILE SYSTEM : INTERFACCIA. Concetto di File. Metodi di Accesso. Struttura delle Directory

Sistemi Operativi. Interfaccia del File System FILE SYSTEM : INTERFACCIA. Concetto di File. Metodi di Accesso. Struttura delle Directory FILE SYSTEM : INTERFACCIA 8.1 Interfaccia del File System Concetto di File Metodi di Accesso Struttura delle Directory Montaggio del File System Condivisione di File Protezione 8.2 Concetto di File File

Dettagli

Verifica della correttezza formale del numero di partita IVA

Verifica della correttezza formale del numero di partita IVA Verifica della correttezza formale del numero di partita IVA A tutti i soggetti che intraprendono un attività rilevante ai fini Iva (impresa, arte, professione), al momento della presentazione della dichiarazione

Dettagli

Università di Roma Tor Vergata Corso di Laurea triennale in Informatica Sistemi operativi e reti A.A. 2013-14. Pietro Frasca.

Università di Roma Tor Vergata Corso di Laurea triennale in Informatica Sistemi operativi e reti A.A. 2013-14. Pietro Frasca. Università di Roma Tor Vergata Corso di Laurea triennale in Informatica Sistemi operativi e reti A.A. 2013-14 Pietro Frasca Lezione 11 Martedì 12-11-2013 1 Tecniche di allocazione mediante free list Generalmente,

Dettagli

Guida alla registrazione on-line di un DataLogger

Guida alla registrazione on-line di un DataLogger NovaProject s.r.l. Guida alla registrazione on-line di un DataLogger Revisione 3.0 3/08/2010 Partita IVA / Codice Fiscale: 03034090542 pag. 1 di 17 Contenuti Il presente documento è una guida all accesso

Dettagli

Stampe in rete Implementazione corretta

Stampe in rete Implementazione corretta NETWORK PRINT SERVERS Articolo Stampe in rete Implementazione corretta Created: June 3, 2005 Last updated: June 3, 2005 Rev:.0 INDICE INTRODUZIONE 3 INFRASTRUTTURA DELLE STAMPE IN RETE 3. Stampa peer-to-peer

Dettagli

Gestione dei File in C

Gestione dei File in C Gestione dei File in C Maurizio Palesi DIIT Università di Catania Viale Andrea Doria 6, 95125 Catania mpalesi@diit.unict.it http://www.diit.unict.it/users/mpalesi Sommario In questo documento saranno introdotte

Dettagli

1. Che cos è la multiprogrammazione? Si può realizzare su un sistema monoprocessore? 2. Quali sono i servizi offerti dai sistemi operativi?

1. Che cos è la multiprogrammazione? Si può realizzare su un sistema monoprocessore? 2. Quali sono i servizi offerti dai sistemi operativi? 1. Che cos è la multiprogrammazione? Si può realizzare su un sistema monoprocessore? 2. Quali sono i servizi offerti dai sistemi operativi? 1. La nozione di multiprogrammazione prevede la possibilità di

Dettagli

Database Manager Guida utente DMAN-IT-01/09/10

Database Manager Guida utente DMAN-IT-01/09/10 Database Manager Guida utente DMAN-IT-01/09/10 Le informazioni contenute in questo manuale di documentazione non sono contrattuali e possono essere modificate senza preavviso. La fornitura del software

Dettagli

LABORATORIO DI SISTEMI

LABORATORIO DI SISTEMI ALUNNO: Fratto Claudio CLASSE: IV B Informatico ESERCITAZIONE N : 1 LABORATORIO DI SISTEMI OGGETTO: Progettare e collaudare un circuito digitale capace di copiare le informazioni di una memoria PROM in

Dettagli

LABORATORIO DI PROGRAMMAZIONE 2012 2013 EDIZIONE 1, TURNO B

LABORATORIO DI PROGRAMMAZIONE 2012 2013 EDIZIONE 1, TURNO B LABORATORIO DI PROGRAMMAZIONE 2012 2013 EDIZIONE 1, TURNO B 23.XI.2012 VINCENZO MARRA Indice Esercizio 1 1 Menu 1 Tempo: 35 min. 2 Commento 1 2 Esercizio 2 2 Ordinamento e ricerca binaria con la classe

Dettagli

Spiegazione Open Interest Storico:

Spiegazione Open Interest Storico: Spiegazione Open Interest Storico: Ogni volta che viene scaricata la chain delle opzioni, tutti i dati ottenuti vengono memorizzati anche nel database storico, che comprende quindi sia i valori degli Open

Dettagli

Registratori di Cassa

Registratori di Cassa modulo Registratori di Cassa Interfacciamento con Registratore di Cassa RCH Nucleo@light GDO BREVE GUIDA ( su logiche di funzionamento e modalità d uso ) www.impresa24.ilsole24ore.com 1 Sommario Introduzione...

Dettagli

Cos è ACCESS? E un programma di gestione di database (DBMS) Access offre: un ambiente user frendly da usare (ambiente grafico)

Cos è ACCESS? E un programma di gestione di database (DBMS) Access offre: un ambiente user frendly da usare (ambiente grafico) Cos è ACCESS? E un programma di gestione di database (DBMS) Access offre: un ambiente user frendly da usare (ambiente grafico) 1 Aprire Access Appare una finestra di dialogo Microsoft Access 2 Aprire un

Dettagli

PROGRAMMA GESTIONE TURNI MANUALE UTENTE. Programma Gestione Turni Manuale Utente versione 1.1

PROGRAMMA GESTIONE TURNI MANUALE UTENTE. Programma Gestione Turni Manuale Utente versione 1.1 PROGRAMMA GESTIONE TURNI MANUALE UTENTE INDICE 1 PREMESSA 3 2 COMANDI COMUNI 3 3 SEDI 3 4 FESTIVITÀ 4 5 PERIODI TURNI 4 6 COD. TURNI 6 7 TURNI SPORTIVI 9 8 COD. EQUIPAGGI 9 9 DISPONIBILITÀ 10 10 INDISPONIBILITÀ

Dettagli

Coordinazione Distribuita

Coordinazione Distribuita Coordinazione Distribuita Ordinamento degli eventi Mutua esclusione Atomicità Controllo della Concorrenza 21.1 Introduzione Tutte le questioni relative alla concorrenza che si incontrano in sistemi centralizzati,

Dettagli

Appunti sulla Macchina di Turing. Macchina di Turing

Appunti sulla Macchina di Turing. Macchina di Turing Macchina di Turing Una macchina di Turing è costituita dai seguenti elementi (vedi fig. 1): a) una unità di memoria, detta memoria esterna, consistente in un nastro illimitato in entrambi i sensi e suddiviso

Dettagli

GW 90 796: OROLOGIO 2 CANALI

GW 90 796: OROLOGIO 2 CANALI 1.0 PREFAZIONE Leggere attentamente queste istruzioni d uso per utilizzare in modo ottimale tutte le funzioni dell interruttore orario. Il progetto di questo interruttore orario digitale, comandato da

Dettagli

Guida alla registrazione on-line di un NovaSun Log

Guida alla registrazione on-line di un NovaSun Log Guida alla registrazione on-line di un NovaSun Log Revisione 4.1 23/04/2012 pag. 1 di 16 Contenuti Il presente documento è una guida all accesso e all utilizzo del pannello di controllo web dell area clienti

Dettagli

CALCOLATORI ELETTRONICI A cura di Luca Orrù. Lezione n.7. Il moltiplicatore binario e il ciclo di base di una CPU

CALCOLATORI ELETTRONICI A cura di Luca Orrù. Lezione n.7. Il moltiplicatore binario e il ciclo di base di una CPU Lezione n.7 Il moltiplicatore binario e il ciclo di base di una CPU 1 SOMMARIO Architettura del moltiplicatore Architettura di base di una CPU Ciclo principale di base di una CPU Riprendiamo l analisi

Dettagli

MANUALE PARCELLA FACILE PLUS INDICE

MANUALE PARCELLA FACILE PLUS INDICE MANUALE PARCELLA FACILE PLUS INDICE Gestione Archivi 2 Configurazioni iniziali 3 Anagrafiche 4 Creazione prestazioni e distinta base 7 Documenti 9 Agenda lavori 12 Statistiche 13 GESTIONE ARCHIVI Nella

Dettagli

Configurazione moduli I/O serie EX

Configurazione moduli I/O serie EX Configurazione moduli I/O serie EX aggiornamento: 20-12-2014 IEC-line by OVERDIGIT overdigit.com Tabella dei contenuti 1. Moduli di I/O con protocollo Modbus... 3 1.1. Parametri di comunicazione... 4 1.2.

Dettagli

3URWRFROOR0RGEXVSHUS&2ñ0RGEXVSURWRFROIRUS&2ð 0DQXDOHG XVR 8VHUPDQXDO

3URWRFROOR0RGEXVSHUS&2ñ0RGEXVSURWRFROIRUS&2ð 0DQXDOHG XVR 8VHUPDQXDO 3URWRFROOR0RGEXVSHUS&2ñ0RGEXVSURWRFROIRUS&2ð Ã 0DQXDOHG XVR Ã 8VHUPDQXDO 9RJOLDPRIDUYLULVSDUPLDUHWHPSRHGHQDUR 9LDVVLFXULDPRFKHODFRPSOHWDOHWWXUDGLTXHVWRPDQXDOHYLJDUDQWLUjXQD FRUUHWWDLQVWDOOD]LRQHHGXQVLFXURXWLOL]]RGHOSURGRWWRGHVFULWWR

Dettagli

CONTROLLO DI GESTIONE DELLO STUDIO

CONTROLLO DI GESTIONE DELLO STUDIO CONTROLLO DI GESTIONE DELLO STUDIO Con il controllo di gestione dello studio il commercialista può meglio controllare le attività svolte dai propri collaboratori dello studio nei confronti dei clienti

Dettagli

Modem e rete locale (LAN)

Modem e rete locale (LAN) Modem e rete locale (LAN) Guida per l'utente Copyright 2007 Hewlett-Packard Development Company, L.P. Le informazioni contenute in questo documento sono soggette a modifiche senza preavviso. Le sole garanzie

Dettagli

MANUALE UTENTE Fiscali Free

MANUALE UTENTE Fiscali Free MANUALE UTENTE Fiscali Free Le informazioni contenute in questa pubblicazione sono soggette a modifiche da parte della ComputerNetRimini. Il software descritto in questa pubblicazione viene rilasciato

Dettagli

esigno MOBILE GUIDA RAPIDA CISA S.p.A. Via Oberdan, 42 48018 Faenza (RA) Italy Tel. +39 0546677111 Fax +39 0546 677577 www.cisa.

esigno MOBILE GUIDA RAPIDA CISA S.p.A. Via Oberdan, 42 48018 Faenza (RA) Italy Tel. +39 0546677111 Fax +39 0546 677577 www.cisa. esigno MOBILE GUIDA RAPIDA CISA S.p.A. Via Oberdan, 42 48018 Faenza (RA) Italy Tel. +39 0546677111 Fax +39 0546 677577 ESIGNO_SYSTEM_QUICK_GUIDE_101_IT.DOCX - 0892066800000 E-mail: support_ahd@eu.irco.com

Dettagli

I TUTORI. I tutori vanno creati la prima volta seguendo esclusivamente le procedure sotto descritte.

I TUTORI. I tutori vanno creati la prima volta seguendo esclusivamente le procedure sotto descritte. I TUTORI Indice Del Manuale 1 - Introduzione al Manuale Operativo 2 - Area Tutore o Area Studente? 3 - Come creare tutti insieme i Tutori per ogni alunno? 3.1 - Come creare il secondo tutore per ogni alunno?

Dettagli

Funzioni in C. Violetta Lonati

Funzioni in C. Violetta Lonati Università degli studi di Milano Dipartimento di Scienze dell Informazione Laboratorio di algoritmi e strutture dati Corso di laurea in Informatica Funzioni - in breve: Funzioni Definizione di funzioni

Dettagli

Indice. 1. Manuale per essere aggiornato prima di usare 1.1. Installazione della SIM 1.2. Ricarica

Indice. 1. Manuale per essere aggiornato prima di usare 1.1. Installazione della SIM 1.2. Ricarica 17 Indice 1. Manuale per essere aggiornato prima di usare 1.1. Installazione della SIM 1.2. Ricarica 2. Come usare dei vari tasti del dispositivo 3. Introduzione 3.1. Interfaccia di riserva 3.2. Digitazione

Dettagli

Accise Settore Prodotti Alcolici Manuale d uso

Accise Settore Prodotti Alcolici Manuale d uso Olitech Informatica Telematico Accise Accise Settore Prodotti Alcolici Manuale d uso Versione del manuale: 26-01-2010 1 Indice Accise Settore Prodotti Alcolici Manuale d uso... 1 Indice... 2 Funzionalità

Dettagli

GLI APPARATI PER L INTERCONNESSIONE DI RETI LOCALI 1. Il Repeater 2. L Hub 2. Il Bridge 4. Lo Switch 4. Router 6

GLI APPARATI PER L INTERCONNESSIONE DI RETI LOCALI 1. Il Repeater 2. L Hub 2. Il Bridge 4. Lo Switch 4. Router 6 GLI APPARATI PER L INTERCONNESSIONE DI RETI LOCALI 1 Il Repeater 2 L Hub 2 Il Bridge 4 Lo Switch 4 Router 6 Gli apparati per l interconnessione di reti locali Distinguiamo i seguenti tipi di apparati:

Dettagli

COMBINATORE TELEFONICOMOD. KIM10GSM Istruzioni Base

COMBINATORE TELEFONICOMOD. KIM10GSM Istruzioni Base TechnologicalSupport S.N.C. di Francesco Pepe & C. Via Alto Adige, 23 04100 LATINA (ITALY) Tel +39.0773621392 www.tsupport1.com Fax +39.07731762095 info@tsupport1.com P. I.V.A. 02302440595 COMBINATORE

Dettagli

KEYSTONE. OM8 - EPI 2 Modulo interfaccia AS-i Manuale di istruzione. www.pentair.com/valves. Indice 1 Modulo Opzionale OM8: Interfaccia AS-i 1

KEYSTONE. OM8 - EPI 2 Modulo interfaccia AS-i Manuale di istruzione. www.pentair.com/valves. Indice 1 Modulo Opzionale OM8: Interfaccia AS-i 1 KEYSTONE Indice 1 Modulo Opzionale OM8: Interfaccia AS-i 1 2 Installazione 1 3 Dettagli sulla comunicazione 1 5 Descrizione del modulo interfaccia AS-i OM8 2 5 Protocollo interfaccia AS-i 3 6 Interfaccia

Dettagli

Test di comunicazione tra due LOGO! 0BA7: Master - Master

Test di comunicazione tra due LOGO! 0BA7: Master - Master Industry Test di comunicazione tra due LOGO! 0BA7: Master - Master Dispositivi utilizzati: - 2 LOGO! 0BA7 (6ED1 052-1MD00-0AB7) - Scalance X-208 LOGO! 0BA7 Client IP: 192.168.0.1 LOGO! 0BA7 Server IP:

Dettagli

Architettura hardware

Architettura hardware Architettura dell elaboratore Architettura hardware la parte che si può prendere a calci Sistema composto da un numero elevato di componenti, in cui ogni componente svolge una sua funzione elaborazione

Dettagli

Con il termine Sistema operativo si fa riferimento all insieme dei moduli software di un sistema di elaborazione dati dedicati alla sua gestione.

Con il termine Sistema operativo si fa riferimento all insieme dei moduli software di un sistema di elaborazione dati dedicati alla sua gestione. Con il termine Sistema operativo si fa riferimento all insieme dei moduli software di un sistema di elaborazione dati dedicati alla sua gestione. Compito fondamentale di un S.O. è infatti la gestione dell

Dettagli

Laboratorio di Ingegneria del software Sistema di controllo di un ascensore Requisiti preliminari

Laboratorio di Ingegneria del software Sistema di controllo di un ascensore Requisiti preliminari Laboratorio di Ingegneria del software Sistema di controllo di un ascensore Requisiti preliminari A.A. 2013 2014 1 Introduzione Questo documento raccoglie i requisiti preliminari per il software di controllo

Dettagli

Guida all uso di Java Diagrammi ER

Guida all uso di Java Diagrammi ER Guida all uso di Java Diagrammi ER Ver. 1.1 Alessandro Ballini 16/5/2004 Questa guida ha lo scopo di mostrare gli aspetti fondamentali dell utilizzo dell applicazione Java Diagrammi ER. Inizieremo con

Dettagli

ESEMPIO 1: eseguire il complemento a 10 di 765

ESEMPIO 1: eseguire il complemento a 10 di 765 COMPLEMENTO A 10 DI UN NUMERO DECIMALE Sia dato un numero N 10 in base 10 di n cifre. Il complemento a 10 di tale numero (N ) si ottiene sottraendo il numero stesso a 10 n. ESEMPIO 1: eseguire il complemento

Dettagli

Codice identificativo dell aggiornamento: 20241403A

Codice identificativo dell aggiornamento: 20241403A Sommario VERSIONI CONTENUTE NEL PRESENTE AGGIORNAMENTO... 2 DICHIARAZIONE IVA / 2014... 3 DELEGA UNIFICATA F24... 3 Trasferimento Crediti Anno Successivo... 4 Collegamenti con il modulo IVA/2014... 4 Correzioni

Dettagli

scada SCADA (Supervisory Control And Data Acquisition) L acronimo SCADA Scada e industria integrata

scada SCADA (Supervisory Control And Data Acquisition) L acronimo SCADA Scada e industria integrata SCADA (Supervisory Control And Data Acquisition) L acronimo SCADA L acronimo SCADA sta per Supervisory Control And Data Acquisition ed è nient altro che l enumerazione delle tre funzionalità principali

Dettagli

A intervalli regolari ogni router manda la sua tabella a tutti i vicini, e riceve quelle dei vicini.

A intervalli regolari ogni router manda la sua tabella a tutti i vicini, e riceve quelle dei vicini. Algoritmi di routing dinamici (pag.89) UdA2_L5 Nelle moderne reti si usano algoritmi dinamici, che si adattano automaticamente ai cambiamenti della rete. Questi algoritmi non sono eseguiti solo all'avvio

Dettagli