Il Volo nel vento - La Teoria- di Magnaghi Piero

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Il Volo nel vento - La Teoria- di Magnaghi Piero"

Transcript

1 Il Volo nel vento - La Teoria- di Magnaghi Piero Questo capitolo, molto importante perché sicuramente inedito, vuole illustrare come affrontare una situazione meteo molto particolare, il vento, nella zona intorno al nostro aereoporto. La descrizione parte dallo studio delle polari del K21 e del DG 300 in condizioni di volo con vento a favore e controvento, verranno tratte delle conclusioni e una volta capito quali sono le velocità giuste in relazione alle condizioni meteo si passerà alla descrizione del volo vero e propio. Il volo nel vento è sicuramente un tipo di volo complesso, le giornate di vento a Calcinate non sono molte e sono distribuite molto spesso nel periodo invernale. E quindi molto difficile maturare esperienza. La carenza di alianti biposto non permette a tutti di volare nelle poche giornate ventose ma i piloti determinati avranno molte soddisfazioni. Un aspetto importante da valutare è che il vento è prevedibile con una buona approssimazione. Il pilota che osserva la situazione meteo generale riesce a prevedere l arrivo del vento e la direzione in anticipo di almeno due o più giorni. La preparazione al volo è diversa ; infatti la possibilità di raggiungere quote elevate consiglia abbigliamento pesante, la probabile forte turbolenza consiglia un pasto o colazione leggera. E indispensabile avere a bordo il necessario per bisogni fisiologici ( un colpo di freddo può sempre capitare ) e altri accorgimenti descritti nel capitolo dedicato alla preparazione. Nel capitolo dedicato alla medicina sono illustrati gli effetti del volo in alta quota ( ossigeno ) etc. Partiamo dal mezzo a nostra disposizione il K21... Il grafico (1)delle polari ci illustra il tasso di caduta in relazione alla velocità, la retta A indica la velocità di massima eff.. Nel caso illustrato il DG 300 ha una eff. all aria di 95km/h (aria calma). Ipotizziamo un vento contrario di 60 Km/h, retta (B ) la velocità di max eff. all aria passa a 34,7@125km/h. Ho precisato che l illustrazione indica la eff. all aria perché in realtà l aliante rispetto al suolo ha un comportamento diverso. Il vento 1

2

3 Nel grafico (2) viene illustrato come il volo in controvento equivale al volo in discendenza, la retta (A) indica come volare con 80km/h di vento con il DG 300 carico d acqua equivale al volo in una discendenza di 1,15m/s Sono ovviamente indicate quattro rette che corrispondono a venti di intensità 20/40/60/80 km/h. Sono stati indicati per ogni polare i 4 punti corrispondenti alle velocità di massima efficienza per il vento indicato. I valori indicati sono riferiti al suolo quindi sommano la caduta del mezzo al valore della caduta relativa del vento. I risultati devono essere commentati mezzo per mezzo. K21 : il mezzo permette di affrontare il volo in controvento fino a circa 50km/h con una efficienza di circa 15, oltre le velocità di volo non permettono di affrontare a lungo il controvento. Volare infatti con una eff. di 10 al suolo non permette di andare lontano. Con 2km di quota si percorrono solo 20 km! Le condizioni rimangono buone fino a 40km/h di vento con una eff. Di 20 al suolo, quindi si possono pianificare spostamenti di km partendo da 2000m con sicurezza e una quota residua buona ( 1000m). La velocità di volo dovrà essere di circa km/h massimo! Andare oltre significa volare a 7 di eff.!! DG 300 : il mezzo permette di affrontare con buona eff. Il volo in controvento fino a km/h. La velocità di volo fino a 140km/h permette perdite di quota accettabili. Non appena il carico alare aumenta,i vantaggi del monoposto appaiono evidenti e la polare si avvicina ai mezzi moderni. Infatti con Ballast pieni le velocità di volo permettono una eff. di 18 al suolo volando con un vento contrario di 80km/h e velocità all aria di 160km/h : un bel risultato! In condizioni normali di controvento la polare mostra una efficienza doppia rispetto al K21 rimanendo quasi sempre abbondantemente sopra i al suolo. Dopo queste considerazioni iniziali faremo una ipotesi di volo di 20km, 10Km andata e 10Km ritorno con i nostri mezzi e vedremo cosa succede se voliamo alla corretta velocità ( che a questo punto abbiamo individuato ) o a una velocità sbagliata. Il vento 3

4

5 Valutiamo cosa succede in una planata alla velocità di massima efficienza con un vento contrario di 20 prendendo in considerazione la conservazione della quota e non il minimo tempo di percorrenza. Vengono indicati :il modello, il carico alare,il tasso di caduta, la velocità all aria - vento = velocita al suolo, il tempo e la perdita di quota Ipotesi di planata andata e ritorno 10km con vento 20km/h 1000mt 492m 750s 100Km/h 384m 750s 97Km/h 487m 819s 92Km/h 20Km/h(5,5m/s) 10 Km Valori di andata Valori di Ritorno DG Kg/m -0,65m/s =80Km/h t 450s -292 m DG Kg/m -0,65m/s 95-20=75Km/h t 492s -320m K21 50Kg/m -0,90m/s =85Km/h t 423s - 381m DG Kg/m -0,72m/s =120Km/h t 300s -216m DG Kg/m -0,59m/s 90+20=110Km/h t 327s -193m K21 50Kg/m -0,72m/s 90+20=110Km/h t 327s -235m Il vento 5

6 Valutiamo cosa succede in una planata alla velocità di massima efficienza con un vento contrario di 40km/h prendendo in considerazione la conservazione della quota e non il minimo tempo di percorrenza. Vengono indicati :il modello, il carico alare,il tasso di caduta, la velocità all aria - vento = velocita al suolo, il tempo e la perdita di quota Ipotesi di planata andata e ritorno 10km con vento 40km/h 1000mt 488m 750s 100Km/h 477m 757s 92Km/h 297m 791s 97Km/h 40Km/h(11m/s) 10 Km Valori di andata Valori di Ritorno DG Kg/m -0,70m/s =77Km/h t 467s -327 m DG Kg/m -0,75m/s =75Km/h t 480s -360m K21 50Kg/m -0,98m/s =70Km/h t 514s - 504m DG Kg/m -0,72m/s =140Km/h t 257s -185m DG Kg/m -0,59m/s 90+40=130Km/h t 277s -163m K21 50Kg/m -0,72m/s 90+40=130Km/h t 277s -199m Il vento 6

7 Valutiamo cosa succede in una planata alla velocità di massima efficienza con un vento contrario di 60km/h prendendo in considerazione la conservazione della quota e non il minimo tempo di percorrenza. Vengono indicati :il modello, il carico alare,il tasso di caduta, la velocità all aria - vento = velocita al suolo, il tempo e la perdita di quota Ipotesi di planata andata e ritorno 10km con vento 60km/h 1000mt 60Km/h(16,5m/s) 377m 648s 122Km/h 297m 690s 115Km/h 136m 794s 107Km/h 10 Km Valori di andata Valori di Ritorno DG Kg/m -1,1m/s =85Km/h t 423s -465 m DG Kg/m -1m/s =80Km/h t 450s -562m K21 50Kg/m -1,25m/s =65Km/h t 554s - 692m DG Kg/m -0,72m/s =160Km/h t 225s -162m DG Kg/m -0,59m/s 90+60=160Km/h t 240s -141m K21 50Kg/m -0,72m/s 90+60=150Km/h t 240s -172m Il vento 7

8 Valutiamo cosa succede in una planata alla velocità di massima efficienza con un vento contrario di 80km/h prendendo in considerazione la conservazione della quota e non il minimo tempo di percorrenza. Vengono indicati :il modello, il carico alare,il tasso di caduta, la velocità all aria - vento = velocita al suolo, il tempo e la perdita di quota Ipotesi di planata andata e ritorno 10km con vento 80km/h 1000mt 80Km/h(22m/s) 294m 650s 130Km/h 126m 811s 115Km/h -134m 865s 112Km/h 10 Km Valori di andata Valori di Ritorno DG Kg/m -1,25m/s =80Km/h t 450s -562 m DG Kg/m -1,25m/s =60Km/h t 600s -750m K21 50Kg/m -1,5m/s =55Km/h t 654s - 982m DG Kg/m -0,72m/s =180Km/h t 200s -144m DG Kg/m -0,59m/s 90+80=170Km/h t 211s -124m K21 50Kg/m -0,72m/s 90+80=170Km/h t 211s -152m Il vento 8

9 Gli esempi delle pagine precedenti ci mostrano i limiti dei mezzi nel volo controvento. E chiaro che in un volo normale è assai improbabile di riuscire a tenere la giusta velocità di planata perfettamente, un aiuto ci viene dall anello di Mc Ready. Nel grafico ( 2 ) viene mostrato come il volo in controvento possa essere paragonato al volo in discendenza attraverso il prolungamento della retta A che relaziona i due fenomeni. Ogni aliante ha una anello sul variometro che indica le giuste velocità in relazione alla discendenza incontrata. ( una spiegazione più approfondita alla lezione sul Mc Ready) Posizionando l anello su 0 ( massima efficienza) si ottiene una indicazione della giusta velocità da tenere in quel momento. Vediamo dalle foto dei vario del K21 e del DG 300 come le velocità indicate da tenere in discendenza siano diverse date le loro polari molto diverse. K21 esempio: Discendenza indicata -2 Velocità da tenere 115 km/h DG 300 esempio: Discendenza indicata -2 Velocità da tenere 130 km/h Il vento 9

10 ATTENZIONE : volando in controvento spesso il variometro scende per brevi periodi a valori molto bassi, per esempio indica -4 o -5 m/s. In tali circostanze il pilota è portato ad accellerare oltre le velocità indicate nel testo che ricordo sono di km/h max. Infatti l anello indica velocità molto alte in caso di forte discendenza. In tale situazione si ottiene che alla forte discendenza si sommi la forte caduta data dal decadimento delle prestazioni della polare e la eff. scende a valori molto bassi. Volare con il K21 a 160 km/h con vento contrario di 80 km/h significa volare a eff. 10. Nella stessa situazione con il DG 300 avrà una caduta di 1,7m/s ed eff. 12,8 o 14,6 Questa velocità di volo molto elevata deve essere immediatamente ridotta non appena il vario tende a risalire diversamente il vario rimarrà su valori bassi per la caduta dell aliante e non più per la discendenza incontrata. 16, ,5 m /s Km/h 4 1 E=14,6 1,5 2 2,5 2 DG kg/m 2 DG kg/m 2 ASK21 33kg/m E=10 E=12,8 3 Il vento 10

11 Elementi da tenere in considerazione : il vento aumenta con la quota, quindi se partite da una quota molto alta per attraversare una valle incontrerete un vento molto forte contrario. Durante la traversata la Vs quota diminuirà e anche la forza del vento Negli esempi precedenti abbiamo ipotizzato delle planate con le migliori velocità possibili. Vorrei ipotizzare adesso una planata di 10km sbagliando le velocità di volo e in particolare faremo il paragone di tre alianti che partono nello stesso punto e ragionano nel seguente modo : 1 velocità di massima eff.( 90km/h ) Per mantenere la quota. 2 velocità di massima eff. indicata dall anello di Mc ready. 3 molto veloce (150km/h )per rimanere poco tempo in discendenza Ipotesi di planata 10km con vento 60km/h e velocità diverse 1000mt 60Km/h(16,5m/s) K21 306m 554s 65Km/h K21 50Kg/m -0,72m/s 90-60=30Km/h t 1204s - 867m K21 50Kg/m -1,25m/s =65Km/h t 554s - 694m K21 50Kg/m -1,8m/s =90Km/h t 400s - 720m 280m 400s 90Km/h 133m 1204s 30Km/h 10 Km Il vento 11

12 Ripetiamo la prova con un aliante più performante il DG 300 I tre alianti planano così: 1 velocità di massima eff.( 90km/h ) Per mantenere la quota. 2 velocità di massima eff. indicata dall anello di Mc ready. 3 molto veloce (160km/h )per stare poco tempo in discendenza Ipotesi di planata 10km con vento 60km/h e velocità diverse 1000mt 60Km/h(16,5m/s) DG m 1204s 30Km/h 438m 450s 80Km/h 352m 370s 100Km/h 10 Km DG Kg/m -0,59m/s 90-60=30Km/h t 1204s -710 m DG Kg/m -1,25m/s =80Km/h t 450s -562m DG Kg/m -1,75m/s =100Km/h t 370s - 648m Queste ipotesi di velocità sbagliate ( rispetto a quanto calcolato) evidenziano con chiarezza che in caso di dubbio è sempre meglio andare più veloci in controvento. Lo sbaglio nella velocità porta a una penalizzazione che comunque rimane bassa solo se lo sbaglio è in eccesso. Il vento 12

13 Meteo di Magnaghi Piero Situazione di pericolo : volo dal sopravento al sottovento Sopravento = pressione più alta Montagna Sottovento = depressione Pressione dell aria = Vento Situazione metereologica ben precisa : vento. L aria sospinta dal vento genera una pressione sull ostacolo ( montagna). Nalla zona di sottovento l aria si trova a una pressione inferiore e quindi avviene un richiamo che crea turbolenza severa e rotori. Un aliante che si trova a volare nella zona sopravento è circondata nell aria a pressione più alta e i suoi strumenti sono stabilizzati (1)Il variometro segna +1 m/s. Immaginiamo che la zona tra alta pressione e bassa pressione sia indicata dalla linea (A). Possiamo identificare due aree, delimitate dalla linea,a diversa pressione che il nostro aliante è in procinto di attraversare. 1 Fase 1 Fase 2 A A Vario Montagna Montagna Vario Vento 13

14 Durante l attraversamento della linea di cambiamento della pressione il variometro pneumatico rileva una forte diminuzione della pressione e quindi segnala una forte ascendenza! ( Fase 2 ) In realtà l aliante sta precipitando in una zona di discendenza e turbolenza. A questo punto potrebbero accadere delle situazione veramente pericolose se il pilota sicuro della ascendenza inizia una cabrata per diminuire la velocità e sfruttare il valore. Dopo pochi secondi infatti,giusto il tempo di assestamento degli strumenti,i valori indicati ritornano alla dura verità ( Fase 3) Fase 3 A Montagna Vario Conclusioni : il variometro pneumatico in certe situazioni di volo può indicare valori non corretti. Conoscere e ragionare ci evita di finire in situazioni pericolose durante il volo con il vento. Mantenere una giusta velocità ( elevata ) e margini di quota evidenti ci consentiranno di correggere sbagli e situazioni come questa. Vento 14

15 Il Volo nel Vento - La pratica - di Ercole Rossi Premessa Il volo con il vento a Calcinate presenta delle problematiche che non si riscontrano in altri aeroporti, sia in decollo, che il volo ed in atterraggio. I Piloti in volo, devono usare la massima attenzione, niente superficialità, senza prendere sottogamba la giornata ventosa, perché quanto è bello volare con il vento, tanto può essere pericoloso sottovalutare situazioni che possono sembrare semplici o facili. I Piloti a terra dovranno dare la disponibilità ad aiutare chi vola, assieme alla linea, al decollo ed in atterraggio per i vari spostamenti dalla pista.in giornate di vento sono pochi gli alianti del Club che volano, ma proprio per questo di conseguenza, le movimentazioni a terra degli alianti devono essere fatte con moltissima attenzione e solo i mezzi volativi devono essere portati in linea di decollo; gli altri devono essere subito riangarati.gli alianti, in linea di volo, non devono essere mai abbandonati e avere i diruttori estratti e bloccati con le cinghie. La capottina deve essere assolutamente chiusa e l'ala bassa al vento. DECOLLO 1)-Vento da OVEST (frontale) Il vento teso frontale al decollo non presenta problemi. Comunque decollo con esperti. Lasciar correre l'aliante finché il traino non si alza. In generale la turbolenza si sentirà dopo le piante. 2)-Vento da Nord al traverso.il vento da questa direzione crea seri Problemi al decollo e la possibilità di volare è solo con piloti esperti Il sottovento creato dal Campo dei Fiori continua con turbolenza accentuata dalle colline e dalle piante situate prima dell'aeroporto.comunque il decollo si esegue con la massima concentrazione ed attenzione. A cavo teso il traino attenderà la diminuzione della raffica. Partenza : lasciate correre l'aliante finché il traino non si stacca. A questo punto sollevarsi rimanendo costantemente di poco più bassi dello stesso, prua leggermente al vento. Il vento al traverso tende a sollevare l'ala destra quindi bisogna contrastare costantemente. In traino il pilota dovrà correggere in continuazione e anticipare al contrario i movimenti che farà il traina prima di voi, fino allo sgancio in Il vento 15

16 3-Decollo vento da Est Nord Est in coda Più problematico del Nord, questo vento non sempre ci permette i decolli. In caso di vento debole, l'aliante sarà posizionato il più possibile in fondo alla pista, sull'erba. Anche in questo caso, il traino attenderà il rallentare della raffica. Corsa in pista come al punto precedente seguendo il traino che con il vento in coda passerà di pochi metri gli alberi in fondo. L'Est-Nord Est, crea rotori molto fastidiosi nella zona piante in uscita. Con il vento la quota di sgancio deve essere sempre in sopravento al Campo dei Fiori, 1000 mt Q F E. Sganciare a quote più basse può essere pericoloso perché saremo completamente in sottovento alla montagna con rischi di discendenze molto accentuate e rotori incostanti influenzati dai collinozzi posti a Nord del nostro aeroporto; e in queste situazioni potremmo avere problemi per il rientro in campo Tutti i ragionamenti che andremo a sviluppare saranno per allenamento al vento nella zona Campo dei Fiori, Martica, Pianbello, Nudo, Colonna, San Martino. Comportamento del vento in generale Lo spostamento della massa d'aria sinottica, quando arriva è molto disorganizzata e incostante in tutta la nostra zona. Proprio perché l'aria non cede o riceve calore fra se stessa, il vento al primo giorno, inciampando nelle montagne più alte, cade intubandosi nelle valli, occlude e sposta l'aria che trova, generando sopraventi e sottoventi molto turbolenti e rotori molto forti, ma assolutamente incostanti e non sempre le dinamiche sono al posto giusto. Solo quando la temperatura della massa d'aria sinottica sarà omogenea, il vento sarà più teso ma costante; solitamente il giorno successivo. I sopraventi e i rotori saranno al posto giusto e ci daranno la possibilità di allontanarci o di fare onda senza subire turbolenze inutili e fastidiose per lo scopo che ci eravamo prefissato. Pertanto, se possibile evitate il decollo ed il volo nel primo giorno di vento. Il vento 16

17 Vento O.N.O.N. Con questa direzione e per questo vento, le montagne ottimali per il nostro volo d'allenamento sono: il Campo dei Fiori, posto perpendicolarmente al vento il Monte Nudo, il Colonna ed il San Martino, posti a ricevere il vento incanalato dal Lago Maggiore. Sgancio al Campo dei Fiori 1000 mt Q.F.E. in sopravento, velocità 100 Km/h, si prosegue su tutta la cresta per sentire tutta la dinamica e per capire quali sono i posti di miglior intensità e salita. Nei primi voli con l'istruttore, l'esercizio principale sarà quello di sfruttare la dinamica eseguendo degli otto, avanti e indietro, rispettando le precedenze (ala destra al costone) con altri alianti, mantenendo la prua sempre un po' al vento. Si eviterà di farci portare in sottovento. Fatta la salita al limite di 1450 mt Q.F.E., si estrarranno i diruttori fino a scendere sottocresta, allenandoci alla risalita più e più volte. Spostamento al Monte Nudo Fig. 1 Lasciamo il campo dei Fiori, zona Forte Orino e mettiamo la prua in direzione Arcumeggia, paesino posto al centro visivo della valle che si apre fra il Colonna ed il Nudo, costantemente per capire ed evitare lo scarroccio. Sentiremo ancora la dinamica qualche secondo ancora dopo la cresta e la si sfrutterà finchè inizierà la discendenza che sarà minima. Circa metà Valcuvia, sopra l'aviosuperficie Mascioni, potrete trovare rotori non turbolenti ma non sempre agganciabili a bassa quota, che però Vi scarrocceranno di nuovo al Campo dei Fiori, se non più a Sud o in zona dove non potete far quota oltre i 1450 Q.F.E. Comunque questi rotori sono un ottimo allenamento in zona di sicurezza perché avete sotto di Voi il Mascioni o ancora la dinamica al Campo dei Fiori. I rotori utili per portarvi in quota sono esattamente in sottovento al Nudo, ma potreste arrivare troppo bassi per l'aggancio che si presenterà certamente difficoltoso e, dal mio punto di vista e conoscenza, è preferibile proseguire e agganciare la dinamica davanti al Nudo, per cui manteniamo la prua verso Arcumeggia. Si perderà minor quota rispettando la massima efficienza più 20/30 Km/h per il vento; le turbolenze non saranno significative. Il vento 17

18 La grande discendenza si sentirà quando sarete in sottovento al Colonna; questo sarà il momento per accellerare decisi, senza esitazioni. Esempio: K.21 Km/h 150 continuando verso il centro valle fra il Nudo ed il Colonna. Solo quando la discendenza avrà la tendenza a diminuire leggermente, rallenterete gradualmente e pian piano Vi lascerete appoggiare alla parete del Nudo. Sentita la dinamica, la velocità sottocresta deve essere sotto i 110 Km/h, prua un poco al vento; diminuire la velocità solo sopra la cresta. Fate molta attenzione perché in inverno il sole basso oscura la vista degli alberi sul costone; la dinamica verrà sfruttata più bene con gli otto di ritorno, ala destra al pendio; il sole è dietro. Prima di arrivare alla dinamica, la Vostra sensazione sarà sicuramente di essere bassi ma a quel punto non si torna indietro, si prosegue fino ad agganciarla. Dal punto di partenza di Forte Orino, arriverete davanti al Nudo a circa 800 mt., questo è il vero allenamento per capire, per conoscere e per abituarsi che, quando si è in discendenza o si torna indietro subito o si prosegue fino alla dinamica in sopravento. Probabile punto basso mt N Attraversamento della Valcuvia vento N-NW Il vento 18

19 Gravissimo errore è avanzare in discendenza per un tratto e per apprensione ritornare; la stessa ve la ritroverete anche al ritorno con il rischio di ritrovarsi troppo bassi ed in apprensione al Campo dei fiori; non fatelo MAI!! Si torna subito o si va avanti. In dinamica al Nudo la possibilità di salita è fino a 2600 mt Q.F.E.., e Vi permetterà di sperimentare e capire ciò che succede al Colonna ed al San Martino. Al ritorno, sarete molto più veloci verso il Campo dei Fiori, avrete il vento in coda e, l'appoggio al costone sarà sempre in sopravento. Capiterà qualche volta di ritornare bassi e l'errore grave è quello di voler dirigere verso il nostro campo; da non fare, il costone anche se bassi, specialmente se siete bassi è quello in sopravento. State in sopravento anche se siete alti, eviterete le turbolenze e quando deciderete il rientro sempre sotto i 1450 mt Q.F.E. fate il giro largo, dall'ippodromo o da Gavirate, perdendo la quota a Nord della pista fino a 600 mt. Circa. TOP 1400mt QFE TOP 2900mt QFE N Sfruttamento del vento N-NW Il vento 19

20 6 ATTERRAGGIO Fig. 2 Questa è una zona molto turbolenta con salite e discendenze istantanee molto rilevanti, la logica è di non farsi scarrocciare a metà od oltre il lago, dove il vento, a bassa quota, renderà il rientro difficoltoso. A 500 mt. circa N.O. della pista, dopo la chiamata radio, si va decisi in sottovento per la 28 sx, regolando i diruttori con velocità oltre i 120 / 130 Km/h; 28 sx perché in base avrete il vento contro. Non preoccupatevi se siete un po' alti sulle piante, con il vento contro, i diruttori aperti e la velocità, scenderete senza problemi; lo sfogo in fondo pista è lungo. Passate gli alberi, giù il muso e raccordate con dolcezza e prima di fermarvi virate verso il lago; potrebbero esserci altri alianti in atterraggio. Una volta fermati, uscite e con le cinghie bloccate i diruttori, chiudete bene la capottina e attendete il recupero. FIG.2 28 Vento Sottovento più veloce e più alto km/h A-B Leggermente alti e veloc B-C Diruttori fuori tutto, veloci C-D Raccordo D-E Smaltire la velocità in eccesso E-F Frenare e fermarsi Vento A B FIG.2B F E D C Il vento 20

21 VOLO CON VENTO E. N.E. Fig. 3 Diversamente dal vento O.-N.O.-N., il vento N.E E. non dà affidabilità e certezza sulle montagne che ci circondano perché scivola sui costoni delle stesse per la loro posizione, creando rimbalzi e rotori di sottovento ed in mezzo alle valli vicine. Non troveremo dinamica costante sui pendii, ma soltanto sui costoni o imbuti posti al vento. Campo dei Fiori: Ascendenza solo sul costone posto a N. di Forte Orino e sullo spigolo N.-N.E. Osservatorio e Antenne. Rotori di sottovento alla Martica o costone sud del Piambello, verso Varese, spigolo E. San Martino. Rotori centro Valcuvia zona S.O. e N.E. Mascioni. Capite dunque le difficoltà dei primi spostamenti anche perché le quote a disposizione in partenza sono basse per le vostre conoscenze e capacità. Non disperate perché con piccoli ma graduali passi, anche voi riuscirete a volare con il vento E. N.E.; in quota tutti i venti sono uguali per i voli di distanza, si differenzia solo la partenza con un vento non favorevole sui pendii a noi vicini. Comunque per conoscenza e allenamento, sganceremo 1000 mt Q.F.E., sopravento Campo dei Fiori e ricercheremo le migliori ascendenze nei posti già descritti, Forte Orino e Antenna 1450 mt Q.F.E. STOP, andremo a cercare e sperimentare i rotori in Valcuvia, lì potremo far quota 2600 Q.F.E.. Il consiglio è di allenarsi in questi rotori proprio per capire le intensità, gli scarrocci e le posizioni dove si riformano. Se allo sgancio in sopravento non sentirete ascendenze per tutto il pendio ed in traino eravate certi del vento, spostatevi in sottovento al Campo dei Fiori per cercare i rimbalzi zona Gavirate o Ippodromo. In queste situazioni non dovete pensare agli spostamenti sulle Alpi ma soltanto allenarvi, estraendo i diruttori più volte, abituando il vostro corpo alle turbolenze dei rotori oltre al come centrarli. Il vento 21

22 ATTERRAGGIO Fig. 4 Qualsiasi sia la direzione del vento, le turbolenze sopra e vicino al nostro aeroporto sono sempre accentuate, in questo caso arrivate alla quota di 600 mt, prenotazione 1.0. A circa 500 mt. andrete in sottovento 1.0. DX, contrastando il vento in base, velocità 120/130 Km/h. Passate gli alberi quindi giù il muso, fuori i diruttori e raccordate dolcemente. Virate sempre verso il lago, potrebbero esserci altri alianti in atterraggio. FIG km/h Sottovento più veloce e più alto Vento A-B Leggermente alti e veloci B-C Diruttori fuori tutto, veloci C-D Raccordo D-E Smaltire la velocità in eccesso E-F Frenare e fermarsi A B FIG.4B C D E F Il vento 22

23 RIMBALZO SOTTOVENTO AL CAMPO DEI FIORI Fig. 5 Molte volte il vento debole, qualunque sia la direzione, crea dinamica di sopravento solo fino a superare la cresta, poi per effetto di caduta dal pendio forma un rimbalzo più o meno forte in sottovento con quote superiori di gran lunga la vetta della montagna. Questo rimbalzo che è posizionato lungo la linea approssimativa della ferrovia che da Varese va a Laveno si sfrutta come se fosse una dinamica di pendio, prua al vento. Talvolta questo vento incontra l'aria umida sulle creste, disegna per tutta la cima un cappello di nuvole pettinate sulla parte superiore; è certo, in sopravento non si sale sul rimbalzo si. Tutto quello che ho descritto è esattamente quello che succede nelle giornate di vento nella nostra zona, il costante allenamento e la prudenza vi permetteranno di conoscere, capire e sperimentare il vento sulle nostre Alpi. L'onda in un'altra chiacchierata. FIG.5 Il vento 23

La scuola integra culture. Scheda3c

La scuola integra culture. Scheda3c Scheda3c Gli ELEMENTI DEL CLIMA che caratterizzano le condizioni meteorologiche di una regione sono: la temperatura, la pressione atmosferica, i venti, l umidità e le precipitazioni. La temperatura è data

Dettagli

LE TRE CIME DI LAVAREDO Le regine delle Dolomiti

LE TRE CIME DI LAVAREDO Le regine delle Dolomiti LE TRE CIME DI LAVAREDO Le regine delle Dolomiti Quando si parla delle Tre Cime di Lavaredo si pensa subito alle fotografie che vediamo sempre sui calendari. Ma avete mai pensato da dove sono state scattate?

Dettagli

L influenza della corrente sulla barca si manifesta in due effetti principali: uno sul vento e uno sulla rotta percorsa.

L influenza della corrente sulla barca si manifesta in due effetti principali: uno sul vento e uno sulla rotta percorsa. CORRENTI e DIAGRAMMI POLARI Come la corrente trasforma le polari di una barca Durante una discussione nel corso di una crociera, è stata manifestata la curiosità di sapere come possano essere utilizzate

Dettagli

1 Gli effetti della forza di Coriolis

1 Gli effetti della forza di Coriolis LA FORZA DI CORIOLIS di Giulio Mazzolini 2012 1 Gli effetti della forza di Coriolis È un effetto noto che i venti nell emisfero nord deviano sempre verso destra, invece nell emisfero sud deviano sempre

Dettagli

INTRODUZIONE I CICLI DI BORSA

INTRODUZIONE I CICLI DI BORSA www.previsioniborsa.net 1 lezione METODO CICLICO INTRODUZIONE Questo metodo e praticamente un riassunto in breve di anni di esperienza e di studi sull Analisi Tecnica di borsa con specializzazione in particolare

Dettagli

Webinar e Manuale Operativo Tecnica di Trading

Webinar e Manuale Operativo Tecnica di Trading Webinar e Manuale Operativo Tecnica di Trading Intraday guida passo passo per operare su time frame H1 e 5/15/30 min v.1.2 29 Novembre 2011 19:30 Premessa Per fare trading ci vuole la giusta mentalità

Dettagli

Come valutare le caratteristiche aerobiche di ogni singolo atleta sul campo

Come valutare le caratteristiche aerobiche di ogni singolo atleta sul campo Come valutare le caratteristiche aerobiche di ogni singolo atleta sul campo Prima di organizzare un programma di allenamento al fine di elevare il livello di prestazione, è necessario valutare le capacità

Dettagli

Giovanni Lombisani. Insegnante di Educazione Fisica e Maestro di Ginnastica EFFICIENZA FISICA E SCOLIOSI - IL CASO DI ROBERTO. I.D.

Giovanni Lombisani. Insegnante di Educazione Fisica e Maestro di Ginnastica EFFICIENZA FISICA E SCOLIOSI - IL CASO DI ROBERTO. I.D. Giovanni Lombisani Insegnante di Educazione Fisica e Maestro di Ginnastica EFFICIENZA FISICA E SCOLIOSI - IL CASO DI ROBERTO Questa relazione, come quelle dei miei colleghi che seguiranno in riferimento

Dettagli

PROCEDURA INVENTARIO DI MAGAZZINO di FINE ESERCIZIO (dalla versione 3.2.0)

PROCEDURA INVENTARIO DI MAGAZZINO di FINE ESERCIZIO (dalla versione 3.2.0) PROCEDURA INVENTARIO DI MAGAZZINO di FINE ESERCIZIO (dalla versione 3.2.0) (Da effettuare non prima del 01/01/2011) Le istruzioni si basano su un azienda che ha circa 1000 articoli, che utilizza l ultimo

Dettagli

SCHEDA M MOSAICI CLASSIFICARE CON LA SIMMETRIA

SCHEDA M MOSAICI CLASSIFICARE CON LA SIMMETRIA SCHEDA M MOSAICI CLASSIFICARE CON LA SIMMETRIA Qui sotto avete una griglia, che rappresenta una normale quadrettatura, come quella dei quaderni a quadretti; nelle attività che seguono dovrete immaginare

Dettagli

IL TEMPO METEOROLOGICO

IL TEMPO METEOROLOGICO VOLUME 1 CAPITOLO 4 MODULO D LE VENTI REGIONI ITALIANE IL TEMPO METEOROLOGICO 1. Parole per capire A. Conosci già queste parole? Scrivi il loro significato o fai un disegno: tempo... Sole... luce... caldo...

Dettagli

UNA LEZIONE SUI NUMERI PRIMI: NASCE LA RITABELLA

UNA LEZIONE SUI NUMERI PRIMI: NASCE LA RITABELLA UNA LEZIONE SUI NUMERI PRIMI: NASCE LA RITABELLA Tutti gli anni, affrontando l argomento della divisibilità, trovavo utile far lavorare gli alunni sul Crivello di Eratostene. Presentavo ai ragazzi una

Dettagli

Pagina n. 1. Introduzione e Istruzioni al Sito. www.pd90trading.com. Ci trovi anche su: E-Book Introduttivo all utilizzo del sito

Pagina n. 1. Introduzione e Istruzioni al Sito. www.pd90trading.com. Ci trovi anche su: E-Book Introduttivo all utilizzo del sito Pagina n. 1 Introduzione e Istruzioni al Sito Ci trovi anche su: Pagina n. 2 A coloro che vogliono avere Risultati costanti nel tempo A coloro che vogliono fare della Borsa la fonte di denaro principale

Dettagli

Giochi di posizione per un modulo di gioco 4 3-3

Giochi di posizione per un modulo di gioco 4 3-3 Giochi di posizione per un modulo di gioco 4 3-3 2 CONTRO 2 Esercizio n 1: 2 contro 2 + 2 jolly ( difensore centrale e centravanti 9 ) Obiettivi: insegnare passaggi filtranti e appoggi Misure campo: 12

Dettagli

9 1 0 0 /2 0 /1 9 0 colosi peri ni per il volo Fenome

9 1 0 0 /2 0 /1 9 0 colosi peri ni per il volo Fenome Fenomeni pericolosi per il volo 1 Come si formano Quando si formano Indice Come si dispongono Indice Quando si dissolvono Insidie nascoste Problematiche per il volo Normativa Consigli 2 Il meccanismo di

Dettagli

TICHU NANJING (per 4 giocatori)

TICHU NANJING (per 4 giocatori) TICHU NANJING (per 4 giocatori) Le carte Sono di quattro tipi (Jade/Sword/Pagoda/Star) (Giada-verde/Spada-nero/Pagoda-blu/Stella-rosso) di 13 valori ognuna che corrispondono alle carte del Poker. L Asso

Dettagli

NUOVA PROCEDURA COPIA ED INCOLLA PER L INSERIMENTO DELLE CLASSIFICHE NEL SISTEMA INFORMATICO KSPORT.

NUOVA PROCEDURA COPIA ED INCOLLA PER L INSERIMENTO DELLE CLASSIFICHE NEL SISTEMA INFORMATICO KSPORT. NUOVA PROCEDURA COPIA ED INCOLLA PER L INSERIMENTO DELLE CLASSIFICHE NEL SISTEMA INFORMATICO KSPORT. Con l utilizzo delle procedure di iscrizione on line la società organizzatrice ha a disposizione tutti

Dettagli

COME PARLARE DI DISLESSIA IN CLASSE.

COME PARLARE DI DISLESSIA IN CLASSE. COME PARLARE DI DISLESSIA IN CLASSE. UNA METAFORA PER SPIEGARE I DSA La psicologa americana ANIA SIWEK ha sviluppato in anni di pratica professionale un modo semplice ed efficace di spiegare i DSA ai bambini,

Dettagli

La candela accesa. Descrizione generale. Obiettivi. Sequenza didattica e metodo di lavoro. Esperimenti sulla crescita delle piante

La candela accesa. Descrizione generale. Obiettivi. Sequenza didattica e metodo di lavoro. Esperimenti sulla crescita delle piante Esperimenti sulla crescita delle piante unità didattica 1 La candela accesa Durata 60 minuti Materiali per ciascun gruppo - 1 candela - 1 vaso di vetro - 1 cronometro - 1 cannuccia - fiammiferi - 1 pezzo

Dettagli

GIOCHI MINIBASKET. 1) Il gioco dei nomi. 2) Il gambero

GIOCHI MINIBASKET. 1) Il gioco dei nomi. 2) Il gambero GIOCHI MINIBASKET Questi giochi sono stati tratti da alcuni libri e talvolta modificati per adattarli al nostro gioco. Adatti per diverse età. Buon lavoro. 1) Il gioco dei nomi Obiettivi: conoscere i compagni,

Dettagli

I documenti di www.mistermanager.it. Gli ingredienti per l allenamento per la corsa LE RIPETUTE

I documenti di www.mistermanager.it. Gli ingredienti per l allenamento per la corsa LE RIPETUTE I documenti di www.mistermanager.it Gli ingredienti per l allenamento per la corsa LE RIPETUTE Le Ripetute sono una delle forme di allenamento che caratterizzano i corridori più evoluti, in quanto partono

Dettagli

GUIDA ALLE SOLUZIONI

GUIDA ALLE SOLUZIONI Come posizionare una antenna indoor attiva o passiva per una ricezione ottimale? Come verificare in una stanza se il segnale digitale è presente? Perché effettuando la scansione con l antenna indoor non

Dettagli

SCHEDA TECNICA PER IL MONTAGGIO DELLE COPERTURE LA COPERTURA TOSCANA.

SCHEDA TECNICA PER IL MONTAGGIO DELLE COPERTURE LA COPERTURA TOSCANA. SCHEDA TECNICA PER IL MONTAGGIO DELLE COPERTURE LA COPERTURA TOSCANA. La COPERTURATOSCANA, prodotta da COTTOREF, è composta da tre articoli fondamentali: tegole, coppi e colmi, oltre ad una serie di pezzi

Dettagli

AUTOREGOLAZIONE PER IL COMPITO

AUTOREGOLAZIONE PER IL COMPITO B5 queste schede ti aiuteranno a scoprire quanto sia utile autointerrogarsi e autovalutarsi potrai renderti conto di quanto sia utile porsi domande per verificare la propria preparazione se ti eserciterai

Dettagli

PROVE SU PISTA. Sensore pressione freno. Sensore pressione freno:

PROVE SU PISTA. Sensore pressione freno. Sensore pressione freno: Sensore pressione freno A N A L I S I T E C N I C A D E L T U O K A R T PROVE SU PISTA Sensore pressione freno: come integrare le valutazioni personali sulla frenata con un analisi basata su elementi oggettivi

Dettagli

CORSO VENDITE LIVELLO BASE ESERCIZIO PER L ACQUISIZIONE DEI DATI

CORSO VENDITE LIVELLO BASE ESERCIZIO PER L ACQUISIZIONE DEI DATI CORSO VENDITE LIVELLO BASE ESERCIZIO PER L ACQUISIZIONE DEI DATI 1. Vai a visitare un cliente ma non lo chiudi nonostante tu gli abbia fatto una buona offerta. Che cosa fai? Ti consideri causa e guardi

Dettagli

La preparazione per le gare brevi

La preparazione per le gare brevi I documenti di www.mistermanager.it La preparazione per le gare brevi La maggior parte delle competizioni su cui si cimentano i podisti, sono le gare su strada, le cui lunghezze solitamente sono intorno

Dettagli

Appunti sul galleggiamento

Appunti sul galleggiamento Appunti sul galleggiamento Prof.sa Enrica Giordano Corso di Didattica della fisica 1B a.a. 2006/7 Ad uso esclusivo degli studenti frequentanti, non diffondere senza l autorizzazione della professoressa

Dettagli

Analisi settimanale N1 Settimana 24-29 settembre

Analisi settimanale N1 Settimana 24-29 settembre Analisi settimanale N1 Settimana 24-29 settembre MERCATO AZIONARIO Il mercato azionario sta sperimentando un forte trend al rialzo, che tuttavia potrebbe subire una pausa di qualche settimana. Il grafico

Dettagli

Al telefono: Come ottenere informazioni.senza chiederle!

Al telefono: Come ottenere informazioni.senza chiederle! Al telefono: Come ottenere informazioni.senza chiederle! Pagina 1 Sommario Sorridi, stai lavorando!... 3 Obiezioni del cliente? Nessun problema... 4 Come fare colpo sul cliente... 5 Come fissare un appuntamento...

Dettagli

APPLICATION SHEET Luglio

APPLICATION SHEET Luglio Indice 1. Descrizione dell applicazione 2. Applicazione - Dati 3. Selezione del prodotto e dimensionamento 4. Soluzione Motovario 1. Descrizione dell applicazione Gli schermi per campi da cricket fanno

Dettagli

Il calcolo letterale per risolvere problemi e per dimostrare

Il calcolo letterale per risolvere problemi e per dimostrare Il calcolo letterale per risolvere problemi e per dimostrare (si prevedono circa 25 ore di lavoro in classe) Nome e cognome dei componenti del gruppo che svolge le attività di gruppo di questa lezione

Dettagli

IL MODELLO CICLICO BATTLEPLAN

IL MODELLO CICLICO BATTLEPLAN www.previsioniborsa.net 3 Lezione METODO CICLICO IL MODELLO CICLICO BATTLEPLAN Questo modello ciclico teorico (vedi figura sotto) ci serve per pianificare la nostra operativita e prevedere quando il mercato

Dettagli

Programma la tua estate. dalla 10km, passando dalla Mezza Maratona, arrivando alla Maratona

Programma la tua estate. dalla 10km, passando dalla Mezza Maratona, arrivando alla Maratona Programma la tua estate dalla 10km, passando dalla Mezza Maratona, arrivando alla Maratona Molte volte si arriva nel periodo estivo e si sente la voglia di mollare un po con gli allenamenti, oppure di

Dettagli

Servizio di Segnali Live A cura di Roberto e Giancarlo Griscenko

Servizio di Segnali Live A cura di Roberto e Giancarlo Griscenko Servizio di Segnali Live A cura di Roberto e Giancarlo Griscenko Il servizio è attivo dal lunedì al venerdì sera dalle ore 10:00 alle ore 13:00 e dalle ore 18:00 alle ore 21:00 (ora italiana). Vengono

Dettagli

LE STRATEGIE DI COPING

LE STRATEGIE DI COPING Il concetto di coping, che può essere tradotto con fronteggiamento, gestione attiva, risposta efficace, capacità di risolvere i problemi, indica l insieme di strategie mentali e comportamentali che sono

Dettagli

Che cos è il Centro di Gravità

Che cos è il Centro di Gravità Che cos è il Centro di Gravità Chiunque si è sempre posto domande del tipo: dove si trova il centro di gravità del mio modello? oppure: Dovrò avanzarlo o arretrarlo?. In questa pagina cercherò di spiegare

Dettagli

Capitolo 3: Cenni di strategia

Capitolo 3: Cenni di strategia Capitolo 3: Cenni di strategia Le "Mobilità" L obiettivo fondamentale del gioco è, naturalmente, catturare semi, ma l obiettivo strategico più ampio è di guadagnare il controllo dei semi in modo da poter

Dettagli

GIANLUIGI BALLARANI. I 10 Errori di Chi Non Riesce a Rendere Negli Esami Come Vorrebbe

GIANLUIGI BALLARANI. I 10 Errori di Chi Non Riesce a Rendere Negli Esami Come Vorrebbe GIANLUIGI BALLARANI I 10 Errori di Chi Non Riesce a Rendere Negli Esami Come Vorrebbe Individuarli e correggerli 1 di 6 Autore di Esami No Problem 1 Titolo I 10 Errori di Chi Non Riesce a Rendere Negli

Dettagli

ELISOCCORSO IN TOSCANA

ELISOCCORSO IN TOSCANA ELISOCCORSO 118 1 ELISOCCORSO IN TOSCANA Pegaso 1-A109 Power Elibase F i r e n z e Pegaso 2- A109 Power Elibase Grosseto Pegaso 3- BK 117- Elibase Massa Cin quale 2 Pegaso 1- F i r e n z e Pegaso 2- Grosseto

Dettagli

In realtà la vera domanda e : Come posso fare ad ottenere tutte quelle rivoluzioni?, ma la risposta ad entrambe le domande e la stessa.

In realtà la vera domanda e : Come posso fare ad ottenere tutte quelle rivoluzioni?, ma la risposta ad entrambe le domande e la stessa. Nella quarta parte di questi quattro articoli, andrò a rispondere alla domanda che mi viene posta più frequentemente: Come fanno i Professionisti ad ottenere tutte quelle rivoluzioni? In realtà la vera

Dettagli

Modulo didattico sulla misura di grandezze fisiche: la lunghezza

Modulo didattico sulla misura di grandezze fisiche: la lunghezza Modulo didattico sulla misura di grandezze fisiche: la lunghezza Lezione 1: Cosa significa confrontare due lunghezze? Attività n 1 DOMANDA N 1 : Nel vostro gruppo qual è la matita più lunga? DOMANDA N

Dettagli

La valutazione nella didattica per competenze

La valutazione nella didattica per competenze Nella scuola italiana il problema della valutazione delle competenze è particolarmente complesso, infatti la nostra scuola è tradizionalmente basata sulla trasmissione di saperi e saper fare ed ha affrontato

Dettagli

MOCA. Modulo Candidatura. http://www.federscacchi.it/moca. moca@federscacchi.it. [Manuale versione 1.0 marzo 2013]

MOCA. Modulo Candidatura. http://www.federscacchi.it/moca. moca@federscacchi.it. [Manuale versione 1.0 marzo 2013] MOCA Modulo Candidatura http://www.federscacchi.it/moca moca@federscacchi.it [Manuale versione 1.0 marzo 2013] 1/12 MOCA in breve MOCA è una funzionalità del sito web della FSI che permette di inserire

Dettagli

A voi la scelta! Complimenti, siete sulla linea di partenza.

A voi la scelta! Complimenti, siete sulla linea di partenza. Complimenti, siete sulla linea di partenza. Qui inizia il vostro Zurich percorsovita «...» che avrete a vostra disposizione ogniqualvolta lo vorrete. Resistenza A voi la scelta! Troverete 15 stazioni con

Dettagli

lo 2 2-1 - PERSONALIZZARE LA FINESTRA DI WORD 2000

lo 2 2-1 - PERSONALIZZARE LA FINESTRA DI WORD 2000 Capittol lo 2 Visualizzazione 2-1 - PERSONALIZZARE LA FINESTRA DI WORD 2000 Nel primo capitolo sono state analizzate le diverse componenti della finestra di Word 2000: barra del titolo, barra dei menu,

Dettagli

Esame sezione Brevetti 2003-2004 Prova Pratica di meccanica

Esame sezione Brevetti 2003-2004 Prova Pratica di meccanica Esame sezione Brevetti 2003-2004 Prova Pratica di meccanica OGGETVO: Brevettazione dl un perfezionamento riguardante I pressatori per mescolatori dl gomma Egregio dottore, Le invio una breve relazione

Dettagli

Tasso di occupazione per fasce di età. Provincia di Piacenza, 2009 90,3 83,1 77,7 27,6 16,4. 15-24 anni. 25-34 anni. 45-54 anni.

Tasso di occupazione per fasce di età. Provincia di Piacenza, 2009 90,3 83,1 77,7 27,6 16,4. 15-24 anni. 25-34 anni. 45-54 anni. La situazione occupazionale dei giovani in provincia di Piacenza Premessa Una categoria di soggetti particolarmente debole nel mercato del lavoro è rappresentata, di norma, dai lavoratori di età più giovane

Dettagli

Corso di Laurea in Scienze della Formazione Primaria Università di Genova MATEMATICA Il

Corso di Laurea in Scienze della Formazione Primaria Università di Genova MATEMATICA Il Lezione 5:10 Marzo 2003 SPAZIO E GEOMETRIA VERBALE (a cura di Elisabetta Contardo e Elisabetta Pronsati) Esercitazione su F5.1 P: sarebbe ottimale a livello di scuola dell obbligo, fornire dei concetti

Dettagli

Forze come grandezze vettoriali

Forze come grandezze vettoriali Forze come grandezze vettoriali L. Paolucci 23 novembre 2010 Sommario Esercizi e problemi risolti. Per la classe prima. Anno Scolastico 2010/11 Parte 1 / versione 2 Si ricordi che la risultante di due

Dettagli

Da dove nasce l idea dei video

Da dove nasce l idea dei video Da dove nasce l idea dei video Per anni abbiamo incontrato i potenziali clienti presso le loro sedi, come la tradizione commerciale vuole. L incontro nasce con una telefonata che il consulente fa a chi

Dettagli

Progetto di simulazione molecolare per il corso di Complementi di algoritmi A.A. 2005-06

Progetto di simulazione molecolare per il corso di Complementi di algoritmi A.A. 2005-06 Progetto di simulazione molecolare per il corso di Complementi di algoritmi A.A. 2005-06 13 febbraio 2006 1 Descrizione Il progetto si compone delle seguenti fasi: 1. caricamento di soluzioni in formato

Dettagli

Procedura di iscrizione alla Piattaforma On Line

Procedura di iscrizione alla Piattaforma On Line PUNTO 1 Procedura di iscrizione alla Piattaforma On Line Accedere dal proprio browser internet al sito: http://www.qeselearning.it/ NOTA: è preferibile utilizzare Chrome o Firefox La schermata che le apparirà

Dettagli

Live Trading 2015. Trading in diretta con forzaforex. Il servizio è attivo tutte le settimane, dal lunedì al venerdì.

Live Trading 2015. Trading in diretta con forzaforex. Il servizio è attivo tutte le settimane, dal lunedì al venerdì. Live Trading 2015 Trading in diretta con forzaforex Il servizio è attivo tutte le settimane, dal lunedì al venerdì. Orario di diretta trading (ora Italiana) Mattina: dalle 10 alle 12 Pomeriggio: dalle

Dettagli

O P E N S O U R C E M A N A G E M E N T PILLOLE DI TEST COMPRENSIONE. w w w. o s m v a l u e. c o m

O P E N S O U R C E M A N A G E M E N T PILLOLE DI TEST COMPRENSIONE. w w w. o s m v a l u e. c o m O P E N S O U R C E M A N A G E M E N T PILLOLE DI TEST COMPRENSIONE w w w. o s m v a l u e. c o m COMPRENSIONE (RELAZIONI) Qualità generale delle relazioni. Capacità della persona di costruirsi relazioni

Dettagli

COME FARE UNA RICHIESTA DI ASSISTENZA ON LINE (AOL)

COME FARE UNA RICHIESTA DI ASSISTENZA ON LINE (AOL) COME FARE UNA RICHIESTA DI ASSISTENZA ON LINE (AOL) Cos è l AOL? Pag. 2 Come inviare una richiesta AOL Pag. 3 La risposta dell assistenza Pag. 5 Come rispondere ad una risposta AOL Pag. 7 Ulteriori nozioni

Dettagli

Cosa ci può stimolare nel lavoro?

Cosa ci può stimolare nel lavoro? a Cosa ci può stimolare nel lavoro? Quello dell insegnante è un ruolo complesso, in cui entrano in gioco diverse caratteristiche della persona che lo esercita e della posizione che l insegnante occupa

Dettagli

LANCIAMO UN DADO PER DECIDERE CHI DEVE INIZIARE IL GIOCO. PARTIRA IL NUMERO PIU ALTO

LANCIAMO UN DADO PER DECIDERE CHI DEVE INIZIARE IL GIOCO. PARTIRA IL NUMERO PIU ALTO IL GIOCO DEL CALCIO I bimbi della sezione 5 anni sono molto appassionati al gioco del calcio. Utilizzo questo interesse per costruire e proporre un gioco con i dadi che assomigli ad una partita di calcio.

Dettagli

1. LE REGOLE EDUCAZIONE ALLA LEGALITA OBIETTIVI

1. LE REGOLE EDUCAZIONE ALLA LEGALITA OBIETTIVI EDUCAZIONE ALLA LEGALITA 1. LE REGOLE OBIETTIVI Sapere: Che la convivenza tra soggetti diversi ha bisogno di regole. Conoscere il significato della parola Regola della forte connessione tra regole e valori.

Dettagli

Progetto La fisica nelle attrazioni Attrazione NIAGARA Dati Utili

Progetto La fisica nelle attrazioni Attrazione NIAGARA Dati Utili Progetto La fisica nelle attrazioni Attrazione NIAGARA Dati Utili Angolo di risalita = 25 Altezza massima della salita = 25,87 m Altezza della salita nel tratto lineare (fino all ultimo pilone di metallo)

Dettagli

Testo alla base del Pitgame redatto dal prof. Yvan Lengwiler, Università di Basilea

Testo alla base del Pitgame redatto dal prof. Yvan Lengwiler, Università di Basilea Testo alla base del Pitgame redatto dal prof. Yvan Lengwiler, Università di Basilea Funzionamento di un mercato ben organizzato Nel Pitgame i giocatori che hanno poche informazioni private interagiscono

Dettagli

AURORA LUCA MARTINA GIANLUCA

AURORA LUCA MARTINA GIANLUCA ALESSIO Team Firestorm MICHELE AURORA LUCA MARTINA GIANLUCA Quest anno il nome del robot è Rhynobot a causa del prolungamento frontale che ricorda il corno di un rinoceronte. Capitolo 1: Missioni scelte

Dettagli

DIMINUIRE I COSTI CON IL SISTEMA QUALITA

DIMINUIRE I COSTI CON IL SISTEMA QUALITA DIMINUIRE I COSTI CON IL SISTEMA QUALITA Lo so che è un argomento impopolare; la mia tesi è che si puo' usare un sistema qualità per abbassare i costi invece che fabbricare carte false. L idea mi è venuta

Dettagli

IL METODO PER IMPOSTARE E RISOLVERE I PROBLEMI DI FISICA (NB non ha nulla a che vedere con il metodo scientifico)

IL METODO PER IMPOSTARE E RISOLVERE I PROBLEMI DI FISICA (NB non ha nulla a che vedere con il metodo scientifico) IL METODO PER IMPOSTARE E RISOLVERE I PROBLEMI DI FISICA (NB non ha nulla a che vedere con il metodo scientifico) [nota: Nel testo sono riportate tra virgolette alcune domande che insegnanti e studenti

Dettagli

Plurilinguismo: dal mondo a casa nostra Poster 6

Plurilinguismo: dal mondo a casa nostra Poster 6 1 Plurilingue?! Si, ma come? Spiegazioni Domande Risposte Corrette Note Non è assolutamente possibile dare una breve definizione scientifica che sia in grado di rendere la complessità del sistema di segni

Dettagli

checkin Tre marescialli e un caporale sul tetto del mondo In Antartide con gente viaggi 40 GenteViaggi

checkin Tre marescialli e un caporale sul tetto del mondo In Antartide con gente viaggi 40 GenteViaggi checkin a v v e n t u r a g l i a l p i n i d o p o l a s p e d i z i o n e s u l m o n t e v i n s o n Tre marescialli e un caporale sul tetto del mondo Un impresa unica, fin nei minimi particolari. «Immagini

Dettagli

Come realizzare i disegni in Autocad partendo da un immagine

Come realizzare i disegni in Autocad partendo da un immagine Come realizzare i disegni in Autocad partendo da un immagine L obbiettivo di questo articolo, è quello di poter avere a disposizione le linee di costruzione in qualsiasi scala, senza dover fare decine

Dettagli

ANDREA FARALLI 2 C IL BARICENTRO

ANDREA FARALLI 2 C IL BARICENTRO ANDREA FARALLI 2 C IL BARICENTRO Domenica dieci febbraio siamo andati al laboratorio di fisica della nostra scuola per fare accoglienza ai ragazzi di terza media. Questa accoglienza consisteva nell illustrare

Dettagli

MAUNUALE D USO DEL SYSTEM WALL

MAUNUALE D USO DEL SYSTEM WALL Roberto Bagnoli MAUNUALE D USO DEL SYSTEM WALL www.climbingtraining.it DESCRIZIONE SW DA ALLENAMENTO 6 7 6 permettono invece di far lavorare soggetti di livello molto diverso sulla stessa inclinazione.

Dettagli

Web: ParcoAstronomico.it - email: ParcoAstronomico@gmail.com - Infotel 349/8470776! 7 Gennaio 2015. Cometa C/2014 Q2 Lovejoy

Web: ParcoAstronomico.it - email: ParcoAstronomico@gmail.com - Infotel 349/8470776! 7 Gennaio 2015. Cometa C/2014 Q2 Lovejoy SIDEREUS il 1 Parco Astronomico del SALENTO contrada Leopaldi 73050 Salve (LE) Web: ParcoAstronomico.it - email: ParcoAstronomico@gmail.com - Infotel 349/8470776 7 Gennaio 2015 Cometa C/2014 Q2 Lovejoy

Dettagli

In questa lezione abbiamo ricevuto in studio il Dott. Augusto Bellon, Dirigente Scolastico presso il Consolato Generale d Italia a São Paulo.

In questa lezione abbiamo ricevuto in studio il Dott. Augusto Bellon, Dirigente Scolastico presso il Consolato Generale d Italia a São Paulo. In questa lezione abbiamo ricevuto in studio il Dott. Augusto Bellon, Dirigente Scolastico presso il Consolato Generale d Italia a São Paulo. Vi consiglio di seguire l intervista senza le didascalie 1

Dettagli

Soluzione degli esercizi sul moto rettilineo uniformemente accelerato

Soluzione degli esercizi sul moto rettilineo uniformemente accelerato Liceo Carducci Volterra - Classe 3 a B Scientifico - Francesco Daddi - 8 novembre 00 Soluzione degli esercizi sul moto rettilineo uniformemente accelerato Esercizio. Un corpo parte da fermo con accelerazione

Dettagli

L effetto della corrente sullo stato del mare

L effetto della corrente sullo stato del mare L effetto della corrente sullo stato del mare La presenza della corrente influenza la navigazione in molteplici aspetti diversi: da quelli più evidenti come la modifica nella velocità e rotta rispetto

Dettagli

VALUTAZIONE DELLA STATO DI CONSERVAZIONE DEI SIC O ZPS GESTITI DAL WWF ITALIA E DAL CORPO FORESTALE DELLO STATO

VALUTAZIONE DELLA STATO DI CONSERVAZIONE DEI SIC O ZPS GESTITI DAL WWF ITALIA E DAL CORPO FORESTALE DELLO STATO VALUTAZIONE DELLA STATO DI CONSERVAZIONE DEI SIC O ZPS GESTITI DAL WWF ITALIA E DAL CORPO FORESTALE DELLO STATO PREMESSA Il Sistema Oasi WWF Italia è attualmente costituito da 118 oasi, di cui 77 sono

Dettagli

Impianti per il trasferimento di energia

Impianti per il trasferimento di energia Capitolo 2 Impianti per il trasferimento di energia 2.1 2.1 Introduzione In molte zone di un velivolo è necessario disporre di energia, in modo controllato; questo è necessario per molte attività, ad esempio

Dettagli

Esercizi sul moto rettilineo uniformemente accelerato

Esercizi sul moto rettilineo uniformemente accelerato Liceo Carducci Volterra - Classe 3 a B Scientifico - Francesco Daddi - 8 novembre 010 Esercizi sul moto rettilineo uniformemente accelerato Esercizio 1. Un corpo parte da fermo con accelerazione pari a

Dettagli

Questionario. figura il filo si rompe. Quale traiettoria segue la boccia?

Questionario. figura il filo si rompe. Quale traiettoria segue la boccia? Questionario 1) Due palline metalliche hanno le stesse dimensioni, ma una pesa il doppio dell altra. Le due palline vengono lasciate cadere contemporaneamente dal tetto di un edificio di due piani. Il

Dettagli

Linee Guida all uso dell ESLC Testing Tool per gli studenti (IT)

Linee Guida all uso dell ESLC Testing Tool per gli studenti (IT) Linee Guida all uso dell ESLC Testing Tool per gli studenti (IT) Indice 1 INTRODUZIONE 3 2 COME EFFETTUARE I TEST 3 2.1 Effettuare l accesso 3 2.2 Controllare l audio per il Test di ascolto 5 2.3 Svolgere

Dettagli

DIMENSIONI CRITERI INDICATORI

DIMENSIONI CRITERI INDICATORI Allegato 4 - Manerbio META EDUCATIVA: autonomia in ambito scolastico (classe 4/5 scuola primaria) DIMENSIONI CRITERI INDICATORI GESTIONALE OPERATIVA Uso degli strumenti Conoscere gli strumenti necessari

Dettagli

La nevicata eccezionale dell 11 marzo 2004

La nevicata eccezionale dell 11 marzo 2004 La nevicata eccezionale dell 11 marzo 2004 Roberto Barbiero Introduzione Un intensa nevicata ha interessato nella giornata dell 11 marzo 2004 molte regioni del nord Italia. Dalle prime ore della notte

Dettagli

Economia Applicata ai sistemi produttivi. 06.05.05 Lezione II Maria Luisa Venuta 1

Economia Applicata ai sistemi produttivi. 06.05.05 Lezione II Maria Luisa Venuta 1 Economia Applicata ai sistemi produttivi 06.05.05 Lezione II Maria Luisa Venuta 1 Schema della lezione di oggi Argomento della lezione: il comportamento del consumatore. Gli economisti assumono che il

Dettagli

6. La Terra. Sì, la terra è la tua casa. Ma che cos è la terra? Vediamo di scoprire qualcosa sul posto dove vivi.

6. La Terra. Sì, la terra è la tua casa. Ma che cos è la terra? Vediamo di scoprire qualcosa sul posto dove vivi. 6. La Terra Dove vivi? Dirai che questa è una domanda facile. Vivo in una casa, in una certa via, di una certa città. O forse dirai: La mia casa è in campagna. Ma dove vivi? Dove sono la tua casa, la tua

Dettagli

SKI CANADA Evento Radio Range Istruzioni per lʼevento. Vedo di scrivere le operazioni nel dettaglio.

SKI CANADA Evento Radio Range Istruzioni per lʼevento. Vedo di scrivere le operazioni nel dettaglio. SKI CANADA Evento Radio Range Istruzioni per lʼevento Vedo di scrivere le operazioni nel dettaglio. Da Ottawa si segue la RED1 (Canada) passando per la stazione di Stirling quindi ad incrociare la Amber

Dettagli

QUESTIONARIO SULLO STATO DI SALUTE SF-36 (V1) STANDARD

QUESTIONARIO SULLO STATO DI SALUTE SF-36 (V1) STANDARD QUESTIONARIO SULLO STATO DI SALUTE SF-36 (V1) STANDARD 12/94 IQOLA SF-36 Italian Version 1.6 1 QUESTIONARIO SULLO STATO DI SALUTE SF-36 Data consegna I_I_I I_I_I I_I_I N codice paziente I_I_I_I_I_I ISTRUZIONI:

Dettagli

PULCINI. Programma MILAN LAB

PULCINI. Programma MILAN LAB PULCINI Programma MILAN LAB SEDUTA DI ALLENAMENTO PULCINI 40% SCHEMI MOTORI DI BASE CAPACITÀ MOTORIE 60% CAPACITÀ COORDINATIVE 50% 10% CAPACITÀ CONDIZIONALI Rapidità BASSO GRADO DI DIFFICOLTÀ MEDIO GRADO

Dettagli

distanza maggiore (3000 m) distanza minore (2000m) tempo sui 3000 m tempo sui 2000 m

distanza maggiore (3000 m) distanza minore (2000m) tempo sui 3000 m tempo sui 2000 m 12 LEZIONE I TEST PER VALUTARE LE QUALITA AEROBICHE (SECONDA PARTE) IL B.A.S. TEST (Bisciotti, Arcelli Sagnol) Test misto: soglia/vam 2 prove massimali su 2 diverse distanze: 2000 3000 metri Si può avere

Dettagli

Esercitazione 5 Dinamica del punto materiale

Esercitazione 5 Dinamica del punto materiale Problema 1 Un corpo puntiforme di massa m = 1.0 kg viene lanciato lungo la superficie di un cuneo avente un inclinazione θ = 40 rispetto all orizzontale e altezza h = 80 cm. Il corpo viene lanciato dal

Dettagli

Voi cercate nuovi clienti. Noi ve li facciamo trovare.

Voi cercate nuovi clienti. Noi ve li facciamo trovare. Quando nel traffico volete raggiungere il più velocemente possibile la vostra meta, prendete l autostrada. Per tutti coloro che vogliano trovare nuovi clienti, questa autostrada si chiama Techpilot. Perché

Dettagli

www.domuslandia.it Il portale dell edilizia di qualità domuslandia.it è prodotto edysma sas

www.domuslandia.it Il portale dell edilizia di qualità domuslandia.it è prodotto edysma sas domuslandia.it è prodotto edysma sas L evoluzione che ha subito in questi ultimi anni la rete internet e le sue applicazioni finalizzate alla pubblicità, visibilità delle attività che si svolgono e di

Dettagli

1. LE GRANDEZZE FISICHE

1. LE GRANDEZZE FISICHE 1. LE GRANDEZZE FISICHE La fisica (dal greco physis, natura ) è una scienza che ha come scopo guardare, descrivere e tentare di comprendere il mondo che ci circonda. La fisica si propone di descrivere

Dettagli

FISICA. Le forze. Le forze. il testo: 2011/2012 La Semplificazione dei Testi Scolastici per gli Alunni Stranieri IPSIA A.

FISICA. Le forze. Le forze. il testo: 2011/2012 La Semplificazione dei Testi Scolastici per gli Alunni Stranieri IPSIA A. 01 In questa lezione parliamo delle forze. Parliamo di forza quando: spostiamo una cosa; solleviamo un oggetto; fermiamo una palla mentre giochiamo a calcio; stringiamo una molla. Quando usiamo (applichiamo)

Dettagli

Analisi settimanale N7 Settimana 12-16 Novembre

Analisi settimanale N7 Settimana 12-16 Novembre Analisi settimanale N7 Settimana 12-16 Novembre MERCATO AZIONARIO- SP500 Come ci aspettavamo il mercato americano è sceso anche la scorsa settimana, tuttavia lo ha fatto in un modo più significativo del

Dettagli

COME FARE UNA CORDA PER ARCO

COME FARE UNA CORDA PER ARCO COME FARE UNA CORDA PER ARCO Dedicato a tutti gli arcieri che preferiscono costruirsi le proprie corde dell arco, anziché acquistarle pronte in fabbrica. Tenere presente che specie per la prima volta,

Dettagli

Come masterizzare dischi con Nero 11

Come masterizzare dischi con Nero 11 Come masterizzare dischi con Nero 11 Non c è dubbio che Nero è diventato un sinonimo di masterizzatore di dischi, data la lunga esperienza sul mercato. Molte persone pensano in questo programma nel momento

Dettagli

ALLIEVI. Programma MILAN LAB

ALLIEVI. Programma MILAN LAB ALLIEVI Programma MILAN LAB SEDUTA DI ALLENAMENTO ALLIEVI CAPACITÀ MOTORIE 100% CAPACITÀ COORDINATIVE 10% 90% CAPACITÀ CONDIZIONALI Rapidità/Velocità 20% Resistenza 30% Forza (didattica) 20% Flessibilità

Dettagli

LA MOLTIPLICAZIONE IN CLASSE SECONDA

LA MOLTIPLICAZIONE IN CLASSE SECONDA LA MOLTIPLICAZIONE IN CLASSE SECONDA Rossana Nencini, 2013 Le fasi del lavoro: 1. Proponiamo ai bambini una situazione reale di moltiplicazione: portiamo a scuola una scatola di biscotti (. ) e diamo la

Dettagli

Con un gioco si possono lavorare diversi aspetti: Come proporre un gioco:

Con un gioco si possono lavorare diversi aspetti: Come proporre un gioco: Il gioco se usato e svolto in una maniera consona, farà si che l' allievo si diverta e nello stesso tempo raggiunga degli scopi precisi che voi vi siete proposti. Con un gioco si possono lavorare diversi

Dettagli

ALCUNE PROPOSTE PER INSEGNARLO

ALCUNE PROPOSTE PER INSEGNARLO I primi Giochi Easy : Il Palleggio ALCUNE PROPOSTE PER INSEGNARLO Insalata Mista. (stimolare l abitudine all utilizzo del palleggio) Dal palleggio in libertà tuttocampo dei bambini, dividere il campo in

Dettagli

SISTEMA di GESTIONE QUALITÀ Non Conformità ed Efficacia delle Azioni Correttive Preventive

SISTEMA di GESTIONE QUALITÀ Non Conformità ed Efficacia delle Azioni Correttive Preventive SISTEMA di GESTIONE QUALITÀ Non Conformità ed Efficacia delle Azioni Correttive Preventive Il sistema di gestione della qualità a cui mi riferisco è quello relativo alla norma ISO-9001:2000. Prima di entrare

Dettagli

da 2 a 5 giocatori, dai 10 anni in su, durata 30 minuti

da 2 a 5 giocatori, dai 10 anni in su, durata 30 minuti da 2 a 5 giocatori, dai 10 anni in su, durata 30 minuti OBIETTIVO Il vincitore è colui che, dopo due round di gioco, delle sue 11 ordinazioni, ne ha consegnate il maggior numero. CONTENUTO DELLA SCATOLA

Dettagli