Vygotskij 1934) ( )
|
|
- Agnolo Basile
- 8 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 Vygotskij ( ) 1934) Biografia: Contemporaneo di Piaget Nasce in Russia da famiglia ebrea. Fu molto influenzato dal pensiero marxista Riteneva che la cultura, la struttura sociale e le forze storiche che modellano la società avessero un peso determinante sullo sviluppo del pensiero.
2 Effettuò una serie di ricerche per analizzare il rapporto tra fattori genetici e ambientali sullo sviluppo mentale, sottolineando l importanza dell educazione. Morì di tubercolosi a soli 38 anni (1934). Per motivi politici molte sue ricerche sono andate perdute Il suo pensiero è stato conosciuto, per merito di Bruner, solo negli anni 60 (traduzione in inglese di Pensiero e linguaggio e Il processo cognitivo ).
3 La teoria Per adattarsi, l uomo trasforma la natura, crea oggetti e prodotti culturali, e, in quest opera di trasformazione, trasforma anche se stesso. Gli uomini sono artefici del proprio destino, anche del proprio sviluppo cognitivo Lo sviluppo cognitivo è essenzialmente un processo sociale: Le funzioni intellettuali superiori (pensiero, memoria, problem-solving) emergono dalle esperienze sociali del bambino Lo sviluppo è stato analizzato da Vygotskij a diversi livelli: (culturale, interpersonale e individuale)
4 Aspetti culturali Lo sviluppo cognitivo del bambino non comincia da zero, ma beneficia delle acquisizioni delle generazioni precedenti Quali elementi vengono trasmessi? Gli strumenti culturali (tecnologici e psicologici) ovvero: Oggetti materiali e concetti astratti e simbolici (linguaggio, teorie scientifiche, valori morali)
5 Aspetti interpersonali Lo sviluppo cognitivo è il risultato delle interazioni del bambino con persone più esperte, che gli trasmettono gli strumenti culturali necessari al suo adattamento sociale e all acquisizione dell indipendenza Lo sviluppo cognitivo è un progresso dall inter-mentale all intra-mentale Il modo in cui si realizza tale progresso dipende dalle modalità di interazione, reciprocamente adattative, tra tutor e apprendista (processi di apprendimentoinsegnamento)
6 Zona di sviluppo prossimale Quando interagisce con il tutor, il bambino rivela le sue potenzialità La valutazione diagnostica di quanto il bambino riesce a fare da solo non è sufficiente Bambini con uguale età mentale, se adeguatamente stimolati, possono raggiungere livelli di prestazione molto diversi
7
8 Bambino A Bambino B Insieme da solo Insieme da solo Diverse zone di sviluppo potenziale
9 Zona di sviluppo potenziale Nell apprendimento di abilità cognitive si possono distinguere 2 livelli: 1. Comportamenti già interiorizzati (cose che sa fare da solo) 2. Comportamenti in formazione (che può fare con il supporto dell interazione sociale) Nel progettare l intervento educativo bisogna tener conto della differenza tra 1 e 2 (zona di sviluppo potenziale o prossimale)
10 L apprendimento: passaggio dall inter inter-mentale all intra intra-mentale Si realizza in 3 stadi successivi: Stadio 1 la prestazione è controllata da persone più esperte Stadio 2 la prestazione è controllata dal bambino Stadio 3 la prestazione è automatizzata
11 Sviluppi successivi della ZSP Vygotskij si è limitato a descrivere il concetto di ZSP e ha limitato le sue funzioni all educazione formale (istruzione) Per descrivere i processi che vengono messi in atto, Wood e Bruner idearono il concetto di scaffolding, B. Rogoff di partecipazione guidata, Skinner di prompting e fading (sforzo contingente, collaborativo e interattivo che induce gradualmente il bambino ad assumersi la responsabilità di portare a termine il compito)
12 Procedure di scaffolding Semplificare il compito Suddividerlo in parti ridotte (task analysis) Attribuire al bambino la responsabilità delle fasi più semplici (apprendimento senza errori) Dare dimostrazioni (modeling) Fornire incoraggiamenti e supporti (prompting rinforzamento) prompting e Ridurre gradualmente gli aiuti, adattando le istruzioni al livello di abilità dell apprendista (fading)
13 L influenza dei pari L apprendimento collaborativo (gruppo) Tutoring tra pari (asimmetria di ruoli) Il tutor deve essere più competente Deve essere apprezzato dal tutee Deve lasciargli sufficiente spazio Deve saper stimolare la sua motivazione Deve fornirgli feedback adeguati
14 Pensiero e linguaggio In Piaget pensiero e linguaggio sono inizialmente egocentrici e gradualmente diventano adatti alla comunicazione sociale In Vygotskij, al contrario, attraverso le interazioni sociali (uso funzionale-strumentale del linguaggio) il bambino passa gradualmente a forme sempre più evolute di linguaggio interiorizzato (=pensiero).
15 Il linguaggio ha una doppia funzione: 1. Strumento di comunicazione e scambio sociale (direzione centripeta) 2. Auto-regolazione del comportamento (direzione centrifuga) SVILUPPO processo di interiorizzazione di mediatori simbolici offerti dalla cultura
16 Le fasi dello sviluppo Lo sviluppo ha un andamento dinamico regolato dalle interazioni con l ambiente sociale: susseguirsi di età stabili ed età critiche Le età stabili sono caratterizzate da cambiamenti impercettibili che culminano in una crisi, che determina un salto qualitativo Nei periodi critici i rapporti con l ambiente possono diventare difficili.
17 Età critiche: Passaggio dall allattamento allattamento alla prima infanzia (1 anno) (inizio della deambulazione e del linguaggio) Insubordinazione rivolta all ambiente ambiente (3 anno) (sviluppo della volontà) Difficoltà sul piano educativo (7 anno) (crescente autonomia e cambiamento positivo nel rapporto con i coetanei) Difficoltà dipendenti dalla maturazione sessuale (13 anno) (passaggio dal ragionamento induttivo al ragionamento deduttivo). le età critiche creano i presupposti di un salto qualitativo nello sviluppo.
18 L elaborazione delle informazioni Il modello H I P
19 Il modello H.I.P. Studia come si sviluppano il pensiero e la memoria, recentemente anche in relazione a processi affettivi ed emotivi Descrive strutture (hardware) e processi (software) coinvolti Descrive l algoritmo delle operazioni mentali che un soggetto deve compiere per eseguire un compito
20 Dal punto di vista evolutivo Lo sviluppo delle abilità cognitive consiste nel passaggio da processi controllati a processi automatici I cambiamenti evolutivi vengono spiegati (e quindi valutati) in relazione a: Velocità di elaborazione Livelli di attenzione e di memorizzazione e capacità di riconoscimento e di recupero delle informazioni Quantità e flessibilità delle strategie disponibili Quantità e tipologia degli errori commessi
21 La natura del pensiero Comprende funzioni mentali come: Ragionamento, simbolizzazione, problem-solving, pianificazione, decision making Per studiarla nei bambini si può: Analizzare le conversazioni Registrare i monologhi (pensiero a voce alta) Osservare il comportamento (es. le tecniche di gioco) Stimolare il comportamento in contesti sperimentali
22 Le rappresentazioni simboliche Sono forme personali di pensiero Funzioni: Consentono di rievocare il passato e anticipare il futuro Consentono di economizzare risorse (es. categorizzazione) Sono molto flessibili (lo stesso oggetto può essere rappresentato in vari modi) Possono essere condivise (nella comunicazione) Le più comuni nell infanzia sono: il linguaggio, il gioco, il disegno
23 Il linguaggio La progressiva acquisizione del lessico fa aumentare (quantitativamente e qualitativamente) le possibilità di comunicare e si riflette sullo sviluppo del pensiero
24 Il gioco Le capacità ludiche progrediscono parallelamente allo sviluppo del linguaggio e del pensiero Un momento cruciale è la comparsa del gioco di finzione (2 anno)
25 Livelli evolutivi di gioco Senso-motorio (primi 18 mesi) Costruzione (dal 2 anno) Finzione (dal 2 anno) Socio-drammatico (dai 4 anni) Disciplinato da regole (scolarizzazione)
26 Il disegno Attribuzione di significato alle immagini La comprensione precede la produzione (come nel linguaggio) è una forma di comunicazione
27 Stadi del disegno Realismo involontario (2 anni)- lo scarabocchio significa qualcosa: le immagini diventano simboli Realismo mancato alla volontà non corrisponde ancora l abilità necessaria Realismo intellettuale (4 anni) i disegni sono più riconoscibili, ma spesso non rappresentano gli oggetti come sono nella realtà, ma prototipi concettuali (es. casetta) Realismo visivo (7-8 anni) le immagini sono più somiglianti, maggiore presenza di dettagli, prospettiva e relazione tra distanza e dimensione
28 Il disegno della figura umana
29 stadio del girino (21/2-4) stadio di transizione (4-5 anni)
30 Stadio realistico (8 anni) Stadio canonico (5-7 anni)
31 La formazione dei concetti Concetti= categorie mentali usate per classificare oggetti diversi con caratteristiche distintive simili La capacità di categorizzazione (funzionale) precede l acquisizione del linguaggio La struttura dei concetti La struttura dei concetti è legata alla struttura del linguaggio
32 La capacità di categorizzazione (E. Rosch) diventa gradualmente più sofisticata: Dalle caratteristiche percettive a quelle funzionali e concettuali La categorizzazione gerarchica (basilari, subordinate, superordinate) animale (superordinata) Cane gatto cavallo (basilari) Barboncino Collie Terrier (subordinate)
33 Script (K. Nelson) Le routine quotidiane danno stabilità e prevedibilità al nostro pensiero e alle nostre emozioni nei loro confronti Le rappresentazioni mentali di tali routine sono gli script Uno script descrive una sequenza ordinata di eventi Ogni fase può contenere elementi opzionali (slot slot fillers) Con l aumentare dell età gli script diventano più lunghi e dettagliati Sono fondamentali per lo sviluppo cognitivo e sociale
34 Lo sviluppo della memoria
35 L elaborazione delle informazioni Per eseguire le operazioni del programma, un computer deve conservare sia le istruzioni che i dati Questa conservazione deve durare il tempo necessario ad eseguire le operazioni (magazzino della memoria di servizio) e a volte a tempo indeterminato, in modo da poter riutilizzare i dati ogni volta che sono necessari (memoria permanenente)
36 Il modello dei magazzini Risposta in uscita Generatore di risposta stimolo in entrata r e g i s t r o s e n s o r i a l e Buffer di reiterazione Magazzino a breve termine (working memory) Magazzino a lungo termine Processi di controllo
37 La Working memory Taccuino visuo-spaziale spaziale Esecutivo centrale Circuito fonologico
38
39 Vari tipi di memoria Dichiarativa esplicita Non dichiarativa Non dichiarativa implicita semantica (conoscenze generali) episodica (eventi esperiti personalmente) Procedurale; abitudini Priming (riconoscimento da indizi ridotti) emotiva (apprendimento condizionato di risposte emotive)
40 Come si verifica? Riconoscimento Richiamo (rievocazione)
41 La memoria si sviluppa? Prime settimane : forme rudimentali di memoria La prima a svilupparsi è il riconoscimento (voci, visi, ecc); il richiamo compare verso gli 8-9 mesi Amnesia infantile (primi 2 anni)? (rimozione, immaturità cerebrale, mancanza del concetto di sé) Dopo i 2 anni : memoria autobiografica, legata allo stile genitoriale di socializzazione e di elaborazione degli eventi passati e al livello di sviluppo del linguaggio
42 Da cosa dipendono i cambiamenti? Maturazione del sistema nervoso Sviluppo del linguaggio esperienze Cambiamenti strutturali Miglioramento funzionale
43 Strategie di immagazzinamento Alcune sono consapevoli e volontarie (difficilmente usate prima dei 7 anni) altre automatiche Le più frequenti: Rehersal (reiterazione) Chunking (organizzazione o raggruppamento) Attenzione selettiva Elaborazione di associazioni mentali
44 Sviluppo dell uso di strategie Un uso rudimentale di memorizzazione strategica (volontaria) è stata osservata tra 18 e 24 mesi Può diventare regolare e stabile (appresa) dai 5 anni in su
45 La metacognizione Consapevolezza del funzionamento dei propri processi cognitivi I bambini più piccoli sono più ottimisti (sopravvalutano le proprie capacità) con l aumentare dell età si diventa più realistici
46 I bambini come testimoni La quantità di informazioni che il bambino è in grado di ricordare aumenta dopo i 5 anni Dopo i 6 anni aumenta notevolmente l attendibilità, specie in riferimento ad argomenti salienti e personali Se l evento da rievocare è trascorso da più di un mese la precisione diminuisce soprattutto nei più piccoli I più piccoli sono più influenzabili La suggestionabilit La suggestionabilità dipende soprattutto dal modo in cui viene condotta l intervista e dalla percezione che ne ha il bambino
47 Pensare le altre persone Come i bambini descrivono le altre persone Come si spiegano il loro comportamento
48 Descrivere le persone Il modo in cui i bambini percepiscono e descrivono le persone cambia con l età rispetto alle seguenti dimensioni: Dalle caratteristiche esteriori a quelle interiori Dal generale allo specifico Dal semplice al complesso Dal globale al differenziato Dall egocentrico al sociocentrico Migliora: La capacità di confronto sociale L organizzazione delle descrizioni La stabilità delle descrizioni
49 Spiegare il comportamento A partire dai 2 anni e mezzo, ma soprattutto dopo i 3-4 anni i bambini cominciano ad elaborare ipotesi di relazioni causali tra attributi mentali e comportamento Le teorie della mente teorie della mente (comprensione del mondo interiore e soggettivo degli individui) si sviluppa tra i 3 e i 5 anni = mind-reading
50 Le teorie della mente Come si sviluppano le conoscenze psicologiche nei bambini
51 La rappresentazione di emozioni, desideri e credenze Le emozioni e i bisogni generano desideri Le esperienze percettive (dirette e indirette) generano e alimentano le credenze Desideri e credenze causano azioni e reazioni emotive congruenti con i risultati di tali azioni Il bambino come si rappresenta desideri, scopi, credenze e pensieri dei suoi simili?
52 Riconoscimento di desideri e credenze Riconoscimento di un desiderio: attribuire ad un altra persona uno stato interno verso qualcosa Riconoscimento di una credenza: attribuire ad un altra persona uno stato interno (epistemico) che incorpora una rappresentazione mentale
53 Sviluppo della psicologia della credenza e del desiderio A 2 anni il bambino interpreta le azioni sulla base dei desideri e spiega le reazioni emotive in base alla loro soddisfazione A 3 anni è in grado di prevedere che le azioni possono essere motivate non solo da desideri, ma anche da credenze e successivamente (4 anni) comprende che tali credenze possono essere vere o false L esperimento di Wimmer e Perner sulla falsa credenza (Sally e Anne)
54 Wimmer e Perner (1983) Paradigma sperimentale della falsa credenza: Trasferimento inaspettato di un oggetto da un posto x a un posto y Esempio: Sally pone una biglia in un cestino e se ne va Anne prende la biglia dal cestino e la ripone in una scatola. Sally torna per riprendersi la biglia. Dove la cercherà?
55 Soluzione Nel cestino (riconoscimento della falsa credenza) Il bambino deve rendersi conto che Sally possiede una rappresentazione dei fatti diversa dalla realtà effettiva e che il suo comportamento sarà guidato dalla sua falsa credenza
56
57 Per risolvere il compito di falsa credenza Bisogna sapere che vedere porta a sapere (accesso all informazione) Bisogna essere in grado di assumere la prospettiva mentale di un altra persona
58 Precursori delle teorie della mente I primi segni della presenza di teorie della mente sono stati individuati nel gioco simbolico (far finta di ) all età di 2 anni Il bambino cioè comincia a rappresentarsi una realtà diversa da quella percepita, può così evocare oggetti e situazioni non presenti Un altro precursore è l intenzione comunicativa dichiarativa (fine del 1 anno) : indicare un oggetto per richiamare l attenzione di qualcuno e condividere con lui l interesse per l oggetto. Il bambino cioè intende influenzare il suo stato mentale (che evidentemente riconosce come diverso dal proprio)
59 Influenze biologiche o costruzione sociale? Intenso dibattito sul ruolo delle componenti innate e di quelle apprese sullo sviluppo delle teorie della mente Alcuni autori sostengono un approccio costruttivista, che punta prevalentemente sul ruolo della costruzione sociale Altri invece sostengono che si tratti di un processo modulare che ha le sue basi nella maturazione del sistema nervoso
60 I principali precursori biologici (Baron-Cohen) Il rilevatore di intenzionalità Il rilevatore della direzione dello sguardo L attenzione condivisa (controllo dello sguardo e indicazione proto-dichiarativa) Il meccanismo della ToM (giochi di finzione e falsa credenza)
61 Il decadimento (?) dell et età senile maggiore difficoltà nell applicazione di strategie di immagazzinamento (MBT) Rallentamento nella velocità di elaborazione delle informazioni Calo della motivazione Ottimizzazione selettiva con compensazione (memorie esterne)
62
63
64
MEMORIA. La memoria umana è definita come la capacità di riattivare, in modo parziale o totale, gli avvenimenti del passato;
MEMORIA La memoria umana è definita come la capacità di riattivare, in modo parziale o totale, gli avvenimenti del passato; La memoria umana è definita anche come la capacità di generare nuove conoscenze,
DettagliDIMENSIONI CRITERI INDICATORI
Allegato 4 - Manerbio META EDUCATIVA: autonomia in ambito scolastico (classe 4/5 scuola primaria) DIMENSIONI CRITERI INDICATORI GESTIONALE OPERATIVA Uso degli strumenti Conoscere gli strumenti necessari
DettagliFornisci una breve spiegazione su ciò che si intende per «attribuzione». Elenca i fattori che influiscono sul metodo di studio.
QUARTA PARTE Percorso unico Il successo scolastico e il metodo di studio 1. RISPOSTA APERTA Fornisci una breve spiegazione su ciò che si intende per «attribuzione». Elenca i fattori che influiscono sul
DettagliLa ricerca empirica in educazione
La ricerca empirica in educazione Alberto Fornasari Docente di Pedagogia Sperimentale Dipartimento di Scienze della Formazione, Psicologia, Comunicazione Il ricercatore ha il compito di trovare relazioni
DettagliPREMESSA Continuità curricolare Continuità metodologica
PREMESSA Il progetto continuità, nasce dall esigenza di garantire al bambinoalunno un percorso formativo organico e completo, che miri a promuovere uno sviluppo articolato e multidimensionale del soggetto,
DettagliLa comunicazione e il linguaggio
Linguaggio = sistema di simboli, suoni, significati e regole per la loro combinazione che costituisce la modalita primaria di comunicazione tra gli esseri umani Caratteristiche fondamentali del linguaggio:
DettagliUN GRUPPO DI LAVORO EVOLVE
GRUPPI DI LAVORO GRUPPO DI LAVORO Un gruppo di lavoro è costituito da un insieme di individui che interagiscono tra loro con una certa regolarità, nella consapevolezza di dipendere l uno dall altro e di
DettagliFINALITA DELLA SCUOLA DELL INFANZIA
I.C.S. MAREDOLCE FINALITA DELLA SCUOLA DELL INFANZIA La nostra scuola dell Infanzia con la sua identità specifica sotto il profilo pedagogico e metodologico-organizzativo persegue: l acquisizione di capacità
DettagliLa teoria storico culturale di Vygotskij
La teoria storico culturale di Vygotskij IN ACCORDO CON LA TEORIA MARXISTA VEDEVA LA NATURA UMANA COME UN PRODOTTO SOCIOCULTURALE. SAGGEZZA ACCUMULATA DALLE GENERAZIONI Mappa Notizie bibliografiche Concetto
DettagliChi sono. Progettista di Formazione. Giudice di Gara dal 1972. Giudice di Partenza Nazionale dal 1981
Chi sono Francesco lo Basso Molfetta (Ba) Progettista di Formazione Giudice di Gara dal 1972 Giudice di Partenza Nazionale dal 1981 Esperienze specifiche: Tutor Progetto Formazione Giovani Obiettivi Acquisire
DettagliCRITERI DI VALUTAZIONE SCUOLA PRIMARIA SCUOLA PRIMARIA
CLASSI seconde CRITERI DI VALUTAZIONE SCUOLA PRIMARIA SCUOLA PRIMARIA LINGUA ITALIANA l alunno utilizza in maniera appropriata il codice linguistico per descrivere, narrare argomentare. si esprime in modo
DettagliPsicologia dell orientamento scolastico e professionale. Indice
INSEGNAMENTO DI PSICOLOGIA DELL ORIENTAMENTO SCOLASTICO E PROFESSIONALE LEZIONE I ORIENTAMENTO E PSICOLOGIA PROF.SSA ANNAMARIA SCHIANO Indice 1 L orientamento: significato e tipologie ---------------------------------------------------------------
DettagliSCUOLA PRIMARIA SCIENZE NATURALI E SPERIMENTALI. Competenza: 1. Comunicazione efficace Indicatore: 1.1 Comprensione
SCUOLA PRIMARIA SCIENZE NATURALI E SPERIMENTALI Competenza: 1. Comunicazione efficace Indicatore: 1.1 Comprensione Descrittori Classe 1 Descrittori Classe 2 Descrittori Classe 3 Descrittori Classe 4 Descrittori
DettagliLA COMUNICAZIONE NELLA MADRELINGUA. Numeri e spazio, fenomeni e viventi (MATEMATICA)
COMPETENZE EUROPEE INFANZIA CAMPO D ESPERIENZA OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO ATTIVITA E CONTENUTI LA COMUNICAZIONE NELLA MADRELINGUA Numeri e spazio, fenomeni e viventi (MATEMATICA) Ha interiorizzato le nozioni
DettagliAutismo e teoria della mente
Spiegare l autismo Università degli Studi di Milano Autismo e teoria della mente Sandro Zucchi All inizio degli anni 80, Baron-Cohen, Leslie e Frith hanno condotto un esperimento per determinare il meccanismo
DettagliLE STRATEGIE DI COPING
Il concetto di coping, che può essere tradotto con fronteggiamento, gestione attiva, risposta efficace, capacità di risolvere i problemi, indica l insieme di strategie mentali e comportamentali che sono
DettagliApprendistato Cognitivo
Apprendistato Cognitivo 1 L efficacia della scuola è nella sua capacità di promuovere negli studenti un più alto grado di comprensione (H.Gardner) Ma i contesti formali di apprendimento impongono dei limiti
DettagliPsicologia dello Sviluppo
Psicologia dello Sviluppo DESCRIVE i cambiamenti dell essere umano nei comportamenti e nelle competenze (motorie, percettive, sociali, emotive, comunicativo-linguistiche, cognitive) in funzione del trascorrere
DettagliNozioni generali. Principali forme di trattamento
tano essere di vitale importanza per il benessere psicofisico del paziente, pertanto vale sempre la pena impegnarsi, anche quando la sindrome non venga diagnosticata subito dopo la nascita. Principali
DettagliL uso e il significato delle regole (gruppo A)
L uso e il significato delle regole (gruppo A) Regole organizzative: devono essere rispettare per far sì che la struttura possa funzionare e che si possa vivere in un contesto di rispetto reciproco; Regole
DettagliPsicologia dello sviluppo
Psicologia dello sviluppo 11 marzo 2008 Stefano De Vecchi 1 Jean Piaget (1896 1980) 2 Evoluzione determinata (sincronicità) Convergenza biologica Dimensione cognitiva 3 Punti nodali della teoria Piagetiana
DettagliAgenzia Regionale di Protezione Civile &!!
Agenzia Regionale di Protezione Civile!!!"#$ % &!! '()* &+#),) Ascoltiamo un po. Parole chiave di Velasco Motivazione Mentalità vincente Esercizio Impegno Adattamento Flessibilità Punti in comune. Quali
DettagliL informatica nella scuola: mezzo o fine?
L informatica nella scuola: mezzo o fine? Il paradigma della ricerca in didattica; L introduzione del computer nell insegnamento delle matematiche. 1 La comunicazione delle matematiche ed il computer come
DettagliCon il termine programma Teacch si intende l organizzazione dei servizi per persone autistiche realizzato nella Carolina del Nord, che prevede una
IL PROGRAMMA TEACCH Con il termine programma Teacch si intende l organizzazione dei servizi per persone autistiche realizzato nella Carolina del Nord, che prevede una presa in carico globale in senso sia
DettagliMODULO 14: L individuazione e le traiettorie di sviluppo
MODULO 14: L individuazione e le traiettorie di sviluppo - L individualità - Lo sviluppo dell identità di genere - La costruzione e lo sviluppo del sé - Continuità e discontinuità nello sviluppo - Traiettorie
DettagliEducazione Pedagogia Didattica in un asilo nido Lo scenario psicologico. Dott.ssa Adriana Lafranconi 11 marzo 2013
Educazione Pedagogia Didattica in un asilo nido Lo scenario psicologico Dott.ssa Adriana Lafranconi 11 marzo 2013 PIAGET VYGOTSKY NELSON Bambino diverso dall adulto Bambino diverso dall adulto Continuità
DettagliAPPRENDIMENTO COOPERATIVO E METODO DELLA RICERCA DI GRUPPO. 5.1. La ricerca di gruppo
APPRENDIMENTO COOPERATIVO E METODO DELLA RICERCA DI GRUPPO. 5.1. La ricerca di gruppo La ricerca di gruppo è un metodo attraverso il quale gli studenti collaborano tra di loro a piccoli gruppi per esaminare
DettagliSCIENZE E TECNOLOGIA
SCIENZE E TECNOLOGIA COMPETENZE Dimostra conoscenze scientifico-tecnologiche che gli consentono di analizzare dati e fatti della realtà e di verificare l'attendibilità delle analisi quantitative e statistiche
DettagliPROGETTO ACCOGLIENZA Classi prime Anno scolastico 2012/2013
SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO SIMONE DA CORBETTA PROGETTO ACCOGLIENZA Classi prime Anno scolastico 2012/2013 1 Introduzione Il progetto accoglienza nasce dalla convinzione che i primi mesi di lavoro
DettagliDisturbi dello Sviluppo (DS): approccio riabilitativo in età scolare
Disturbi dello Sviluppo (DS): approccio riabilitativo in età scolare Caterina D Ardia Neuropsichiatria Infantile Università Sapienza, Roma Disturbi dello Sviluppo Sono Disturbi che accompagnano la persona
DettagliIstituto Comprensivo Cepagatti anno scolastico 2015-2016
Finalità della Scuola del primo ciclo Compito fondamentale della scuola del primo ciclo d istruzione, che comprende la Scuola Primaria e la Scuola Secondaria di primo grado, è la promozione del pieno sviluppo
DettagliIL MANAGER COACH: MODA O REQUISITO DI EFFICACIA. Nelle organizzazioni la gestione e lo sviluppo dei collaboratori hanno una importanza fondamentale.
IL MANAGER COACH: MODA O REQUISITO DI EFFICACIA Nelle organizzazioni la gestione e lo sviluppo dei collaboratori hanno una importanza fondamentale. Gestione e sviluppo richiedono oggi comportamenti diversi
DettagliIL CURRICOLO DI SCUOLA ARTE E IMMAGINE
IL CURRICOLO DI SCUOLA ARTE E IMMAGINE SCUOLA DELL INFANZIA CAMPI DI ESPERIENZA - IMMAGINI.SUONI, COLORI SCUOLAPRIMARIA DISCIPLINE: - ARTE E IMMAGINE SCUOLA SECONDARIA I GRADO DISCIPLINE: - ARTE E IMMAGINE
DettagliCURRICOLO SCIENZE E TECNOLOGIA
1 CURRICOLO SCIENZE E TECNOLOGIA Competenza 1 al termine della scuola dell Infanzia 2 Il bambino: Schema cognitivo Rileva le caratteristiche principali di oggetti e di situazioni; formula ipotesi; ricerca
DettagliStrategie e indicazioni per favorire l apprendimento. Dott.ssa Francesca Valori Pontedera, 15 maggio 2010
Strategie e indicazioni per favorire l apprendimento Dott.ssa Francesca Valori Pontedera, 15 maggio 2010 Obiettivo: Fornire conoscenze relative alla comunicazione tra istruttore e allievo e strategie funzionali
DettagliAttività destinata a raccogliere e a catalogare documenti con l'obiettivo di farli conoscere e diffonderli.
DOCUMENTAZIONE Attività destinata a raccogliere e a catalogare documenti con l'obiettivo di farli conoscere e diffonderli. Attività di elaborazione, raccolta, organizzazione e diffusione di documenti.
DettagliLA CONOSCENZA DEL MONDO
SCUOLA DELL INFANZIA INDICATORI LA CONOSCENZA OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO 3 anni 4 anni 5 anni. DEL MONDO FISICO E.. Esplorare con curiosità attraverso i sensi. Manipolare materiali diversi. Sperimentare
DettagliSISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITA' PIANO DI LAVORO VERTICALIZZATO DISCIPLINA/CAMPO D'ESPERIENZA BIENNIO/INFANZIA
Pag. 1 di 10 DIPARTIMENTO DISCIPLINARE: RELIGIONE CATTOLICA(RC) N.B. L'ordine delle competenze non è tassonomico, ma è da considerare secondo una mappa concettuale. A COMPETENZA FUNZIONI COINVOLTE NUCLEI
DettagliProgetto per la promozione della lettura INTRODUZIONE
Progetto per la promozione della lettura INTRODUZIONE L interesse verso la lettura ed il piacere ad esercitarla sono obiettivi che, ormai da anni, gli insegnanti della scuola primaria di Attimis si prefiggono
DettagliUMAGO ARALDICA ATTRAVERSO GLI OCCHI DEL BAMBINO
UMAGO ARALDICA ATTRAVERSO GLI OCCHI DEL BAMBINO Scuola materna italiana Girotondo Umago Educatrici: Jelena Mrak e Roberta Lakošeljac Umago, maggio 2016 PREMESSA Il concetto astratto di tempo è un concetto
DettagliSCUOLA PRIMARIA CLASSE 5^ - CRITERI VALUTAZIONE DI STORIA USO DELLE FONTI
SCUOLA PRIMARIA CLASSE 5^ - CRITERI VALUTAZIONE DI STORIA USO DELLE FONTI LIVELLO / VOTO L'alunno riconosce con sicurezza ed in modo autonomo alcune tipologie di documenti dati: materiali, iconografici,
DettagliPer la legge sulla privacy si fa riferimento al Documento Programmatico della sicurezza (protezione dei dati personali D.L.V.O. 196 del 30/06/2003)
Per la legge sulla privacy si fa riferimento al Documento Programmatico della sicurezza (protezione dei dati personali D.L.V.O. 196 del 30/06/2003) PIANO EDUCATIVO INDIVIDUALIZZATO Scuola Dirigente Scolastico
DettagliISTITUTO COMPRENSIVO SASSOFERRATO UNITÁ DI INSEGNAMENTO APPRENDIMENTO n.1 a.s.2013/2014
Articolazione dell apprendimento Dati identificativi ISTITUTO COMPRENSIVO SASSOFERRATO UNITÁ DI INSEGNAMENTO APPRENDIMENTO n.1 a.s.2013/2014 Titolo significativo Risolvere i problemi Insegnamenti coinvolti
DettagliI DISTURBI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO
I DISTURBI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO I DISTURBI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO Si parla di disturbo specifico di apprendimento quando un soggetto in età evolutiva presenta difficoltà isolate e circoscritte
DettagliAppendice III. Competenza e definizione della competenza
Appendice III. Competenza e definizione della competenza Competenze degli psicologi Lo scopo complessivo dell esercizio della professione di psicologo è di sviluppare e applicare i principi, le conoscenze,
DettagliIntelligenza numerica:
Intelligenza numerica: intelligere, capire pensare al mondo in termini di numeri e di quantità. Tale capacità è innata e permea il nostro sistema di interpretazione di eventi e fenomeni di diverso grado
DettagliIT Questionario per formatori di insegnanti di lingue Analisi dei dati
IT Questionario per formatori di insegnanti di lingue Analisi dei dati Tu 1. Al questionario hanno risposto sette formatori di insegnanti di lingue. 2. Sei formatori parlano l inglese, sei il francese,
DettagliLa mia autostima. Edizioni Erickson. Deborah Plummer. Dario Ianes Centro Studi Erickson Università di Bolzano www.darioianes.it
Edizioni Erickson La mia autostima Dario Ianes Centro Studi Erickson Università di Bolzano www.darioianes.it Deborah Plummer Introduzione L immaginazione come strumento per il cambiamento Imagework: un
DettagliL insegnamento del Laboratorio di Fisica. Alcune considerazioni didattiche
L insegnamento del Laboratorio di Fisica Alcune considerazioni didattiche La Fisica nasce come scienza sperimentale, ma è spesso insegnata in modo soltanto teorico. Senza il supporto del laboratorio, si
DettagliLezione del 7 novembre Prof.ssa De Stasio
Lezione del 7 novembre Prof.ssa De Stasio Indice della lezione: Traccia per lavoro in classe, intervista sulla relazione con l insegnante... 1 Approccio del sopravvivere e fiorire... 1 Integrazione...
DettagliPROGRAMMAZIONE ANNUALE per la classe prima. Matematica
ISTITUTO COMPRENSIVO DI SORISOLE Scuole Primarie PROGRAMMAZIONE ANNUALE per la classe prima Matematica Anno Scolastico 2015/ 2016 COMPETENZE : A -NUMERO Comprende il significato dei numeri, i modi per
DettagliPROGETTO: TEATRO FORUM
24 5 PROGETTO: TEATRO FORUM (per Oratori sensibili) Che cos è Il Teatro forum è un metodo e percorso formativo utilizzato spesso in situazioni di disagio socio-culturale e si propone come strumento per
DettagliAlla ricerca dell algoritmo. Scoprire e formalizzare algoritmi.
PROGETTO SeT Il ciclo dell informazione Alla ricerca dell algoritmo. Scoprire e formalizzare algoritmi. Scuola media Istituto comprensivo di Fagagna (Udine) Insegnanti referenti: Guerra Annalja, Gianquinto
DettagliJ. Delors NELL EDUCAZIONE UN TESORO. Rapporto all UNESCO della Commissione Internazionale sull Educazione per il XXI secolo
J. Delors NELL EDUCAZIONE UN TESORO Rapporto all UNESCO della Commissione Internazionale sull Educazione per il XXI secolo L utopia dell educazione L educazione è un mezzo prezioso e indispensabile che
DettagliTEST DI ORIENTAMENTO PER LA SCELTA DELLA SCUOLA SUPERIORE
TEST DI ORIENTAMENTO PER LA SCELTA DELLA SCUOLA SUPERIORE Scuola Italia via Italia n 10 - Roma studente Francesco M. classe III A N.B. Ricorda che quanto leggerai è totalmente riservato, vincolato dal
Dettaglicome nasce una ricerca
PSICOLOGIA SOCIALE lez. 2 RICERCA SCIENTIFICA O SENSO COMUNE? Paola Magnano paola.magnano@unikore.it ricevimento: martedì ore 10-11 c/o Studio 16, piano -1 PSICOLOGIA SOCIALE COME SCIENZA EMPIRICA le sue
DettagliImparare a comunicare efficacemente
Imparare a comunicare efficacemente Comunicare efficacemente Per diventare un parlante e un ascoltatore competente è necessario padroneggiare: - le relazioni semantiche - le regole sintattiche Ma anche
DettagliI MOMENTI DI CURA: SOLO SODDISFAZIONE DI BISOGNI DI ACCUDIMENTO FISICO?
I MOMENTI DI CURA: SOLO SODDISFAZIONE DI BISOGNI DI ACCUDIMENTO FISICO? Il Lavoro di cura fisica e psichica necessaria al benessere e alla crescita del bambino è parte integrante del Progetto Educativo
DettagliIL CORPO E IL MOVIMENTO. INDICATORI OBIETTIVI di APPRENDIMENTO STANDARD PER LA VALUTAZIONE DELLE COMPETENZE DELL ALUNNO
SCUOLA DELL INFANZIA IL CORPO E IL MOVIMENTO POTENZIARE LE ATTIVITÀ MOTORIE ALLE ATTIVITÀ DI GIOCO MOTORIO/ SPORTIVO DENOMINARE E INDIVIDUARE LE PARTI DEL CORPO CONTROLLANDOLE GLOBALMENTE. DISCRIMINARE
DettagliSommario. Definizione di informatica. Definizione di un calcolatore come esecutore. Gli algoritmi.
Algoritmi 1 Sommario Definizione di informatica. Definizione di un calcolatore come esecutore. Gli algoritmi. 2 Informatica Nome Informatica=informazione+automatica. Definizione Scienza che si occupa dell
DettagliGESTIONE AVANZATA DEI MATERIALI
GESTIONE AVANZATA DEI MATERIALI Divulgazione Implementazione/Modifica Software SW0003784 Creazione 23/01/2014 Revisione del 27/06/2014 Numero 1 Una gestione avanzata dei materiali strategici e delle materie
DettagliLA RELAZIONE l area della relazionalità
PROGETTO MENTOR LA RELAZIONE Una serie di funzioni e di figure professionali occupano l area della relazionalità tra persone diretta a diversi scopi: facilitativi, orientativi, formativi, di soluzione
DettagliRaccomandazione del Parlamento europeo 18/12/2006 CLASSE PRIMA COMPETENZE ABILITÀ CONOSCENZE. Operare con i numeri
COMPETENZA CHIAVE MATEMATICA Fonte di legittimazione Raccomandazione del Parlamento europeo 18/12/2006 CLASSE PRIMA COMPETENZE ABILITÀ CONOSCENZE L alunno utilizza il calcolo scritto e mentale con i numeri
DettagliTecniche strategie e metodologie del processo di insegnamento-apprendimento. a cura della Dott.ssa Donata Monetti
Tecniche strategie e metodologie del processo di insegnamento-apprendimento a cura della Dott.ssa Donata Monetti Gli elementi di base della dinamica insegnamento - apprendimento LA PROGRAMMAZIONE DEGLI
DettagliCervello, Mente e loro Sviluppo. La metacognizione
Cervello, Mente e loro Sviluppo La metacognizione Il bambino ha nei due emisferi potenziali cerebrali di apprendimento superiori a quelli dell adulto. Pertanto è necessario creare una didattica che permetta
DettagliTEATRO (Percorso interdisciplinare)
TEATRO (Percorso interdisciplinare) PAROLE CHIAVE= Insegnante regista-alunno protagonistamolteplicità di linguaggi-sfondo trasversale Il teatro è arte e con questo linguaggio gli alunni possono avere esperienze
DettagliTesina per il corso di Psicotecnologie dell apprendimento per l integrazione delle disabilità
Tesina per il corso di Psicotecnologie dell apprendimento per l integrazione delle disabilità ANALISI DEL TITOLO Per prima cosa cercheremo di analizzare e capire insieme il senso del titolo di questo lavoro:
DettagliProject Cycle Management
Project Cycle Management Tre momenti centrali della fase di analisi: analisi dei problemi, analisi degli obiettivi e identificazione degli ambiti di intervento Il presente materiale didattico costituisce
DettagliLE FATTORIE AUMENTANO
LE FATTORIE AUMENTANO Nata dalla collaborazione tra 5 fattorie didattiche, l iniziativa mira a contribuire ad elevare la qualità della didattica in fattoria e a far riconoscere le stesse come agenzie educative,
DettagliCONOSCERE LA LA PROPRIA MEMORIA PER MIGLIORARLA
Pergine 21 novembre 2012 RAGIONAMENTO CONOSCERE LA LA PROPRIA MEMORIA PER MIGLIORARLA Dott.ssa Paola Maria Taufer Psicologa, neuropsicologa e psicologa dell'invecchiamento PRESIDENTE SIPAA Società Italiana
DettagliTOLLO CH -VIA CAVOUR N.2
TOLLO CH -VIA CAVOUR N.2 Tel. 0871. 961126-961587 Fax 0871 961126 email chic81300t@istruzione.it chic81300t@pec.istruzione.it www.istitutocomprensivotollo.it CHIC81300T Cod. Fisc. 80003000694 PROGETTO
DettagliCos è la Psicoterapia
Cos è la Psicoterapia La psicoterapia è una forma di trattamento dei disturbi psichici e della sofferenza umana. Esistono varie forme di psicoterapia, dalla psicoanalisi alla psicoterapia cognitiva e comportamentale.
DettagliGià negli nella prima metà del 900 la ricerca mostrò che copiare forme geometriche correlava in modo significativo con determinate funzioni
Già negli nella prima metà del 900 la ricerca mostrò che copiare forme geometriche correlava in modo significativo con determinate funzioni psicologiche. L autore del V.M.I. Test rilevò,negli anni 60,
DettagliDefinire la potenza e ricordare l unità di misura della potenza. Definire l energia e la sua unità di misura. Enunciare il teorema delle forze vive
Programmazione per competenze: Istituto scolastico Classe Riferimento ai documenti programmatici Liceo scientifico, indirizzo scienze applicate II Competenza N 3.2, Asse scientifico tecnologico Analizzare
DettagliMATEMATICA CLASSE PRIMA
CLASSE PRIMA L alunno/a si muove con sicurezza nel calcolo scritto e mentale con i numeri naturali e sa valutare l opportunità di ricorrere a una calcolatrice. Contare oggetti o eventi, a voce e mentalmente,
DettagliApprendimento e memoria
Apprendimento e memoria In tutti gli organismi il comportamento dipende dall interazione di fattori genetici e ambientali. L importanza relativa di questi fattori varia, ma anche il comportamento più stereotipato
DettagliSCUOLA PRIMARIA CURRICOLO DI SCIENZE CLASSE PRIMA. INDICATORI COMPETENZE ABILITA CONOSCENZE 1. Esplorare e descrivere oggetti e materiali
SCUOLA PRIMARIA CURRICOLO DI SCIENZE CLASSE PRIMA INDICATORI 1. Esplorare e descrivere oggetti e materiali 2. Osservare e sperimentare sul campo Sviluppa atteggiamenti di curiosità verso il mondo circostante
DettagliFORMAT PROFILO DI COMPETENZA. competenza chiave
FORMAT PROFILO DI COMPETENZA PRIMA PARTE GRUPPI DI LAVORO PER DISCIPLINA IN VERTICALE compito a. formulare lo specifico formativo della competenza chiave presa in esame in base alla formazione personale,
DettagliProgetto INFEA PENSA CON I SENSI, SENTI CON LA MENTE
Progetto INFEA Realizzato con il contributo della Regione Emilia-Romagna Bando INFEA-CEA 2007-2008 PENSA CON I SENSI, SENTI CON LA MENTE educare all ambiente attraverso la parola, i segni, il corpo PROGETTO
DettagliPROF. Silvia Tiribelli MATERIA: GEOGRAFIA CLASSE: II E
PROGRAMMAZIONE INDIVIDUALE DOCENTE ANNO SCOLASTICO 2013-14 PROF. Silvia Tiribelli MATERIA: GEOGRAFIA CLASSE: II E DATA DI PRESENTAZIONE: 30/11/2013 FINALITÀ E OBIETTIVI FORMATIVI DELLA DISCIPLINA La geografia
DettagliCOMUNE DI RAVENNA GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI)
COMUNE DI RAVENNA Il sistema di valutazione delle posizioni del personale dirigente GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI) Ravenna, Settembre 2004 SCHEMA DI SINTESI PER LA
DettagliRICERCA-AZIONE. l insegnamento riflessivo. Caterina Bortolani-2009
RICERCA-AZIONE ovvero l insegnamento riflessivo Gli insegnanti sono progettisti.. riflettono sul contesto nel quale devono lavorare sugli obiettivi che vogliono raggiungere decidono quali contenuti trattare
DettagliClasse seconda scuola primaria
Classe seconda scuola primaria Il percorso di seconda cerca di approfondire le differenze tra le principali proprietà delle figure geometriche solide, in particolare il cubo, e di creare attività di osservazione
DettagliPsicologia Sociale e di Comunità
Corso di Laurea in Scienze del Servizio Sociale a.a. 2014/2015 Psicologia Sociale e di Comunità Modulo di PSICOLOGIA SOCIALE E DEI GRUPPI Alessio Nencini alessio.nencini@univr.it 1 Sé e identità Individuo
DettagliPsicomotricità su Scacchiera Gigante. Una sperimentazione nella scuola primaria
Psicomotricità su Scacchiera Gigante. Una sperimentazione nella scuola primaria Roberto Trinchero Dipartimento di Filosofia e Scienze dell Educazione Università degli studi di Torino roberto.trinchero@unito.it
DettagliSCIENZE MOTORIE E SPORTIVE
SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE - LINEE GENERALI Al termine del percorso liceale lo studente deve aver acquisito la consapevolezza della propria corporeità intesa come conoscenza, padronanza e rispetto del
DettagliCittadinanza e Costituzione
Cittadinanza e Costituzione Anno Scolastico 20010/11 Progetto di Cittadinanza e Costituzione Finalità Essere cittadini di un mondo in continuo cambiamento ha come premessa il conoscere e il porre in atto
DettagliISTITUTO COMPRENSIVO MONTEGROTTO TERME SCUOLA PRIMARIA DISCIPLINA: MATEMATICA - CLASSE PRIMA OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO
PRIMA DELLA DISCIPLINA: MATEMATICA - CLASSE PRIMA L alunno si muove con sicurezza nel calcolo scritto e mentale con i numeri naturali. Legge e comprende testi che coinvolgono aspetti logici e matematici.
DettagliSCUOLA DELL INFANZIA VILLETTA
SCUOLA DELL INFANZIA VILLETTA PROGETTO DI PLESSO 2011/12 PROGETTO: La macchina del tempo MOTIVAZIONE La scuola dell infanzia è uno degli ambienti fondamentali in cui il bambino sviluppa le proprie esperienze
DettagliPremesse teoriche. Andamento evolutivo della comprensione del testo 31/10/2011
Premesse teoriche Abilità narrativa: aspetto dello sviluppo linguistico che comprende Dott.ssa Paola Zanchi Comprensione di storie Produzione Andamento evolutivo della comprensione del testo La comprensione
DettagliPROGRAMMAZIONE CURRICOLARE SCUOLA DELL INFANZIA ANNO SCOLASTICO 2014/2015 OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO 3, 4, 5 ANNI
PROGRAMMAZIONE CURRICOLARE SCUOLA DELL INFANZIA ANNO SCOLASTICO 2014/2015 OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO 3, 4, 5 ANNI 3 anni IL SÉ E L ALTRO Supera il distacco dalla famiglia Prende coscienza di sé Sviluppa
DettagliPROGRAMMAZIONE COMPETENZE CHIAVE DI CITTADINANZA
PROGRAMMAZIONE COMPETENZE CHIAVE DI CITTADINANZA COMPETENZA 1 IMPARARE AD IMPARARE Abilità/ Capacità Organizzare il proprio lavoro autonomamente - Rispettare le consegne - Mettere in atto strategie appropriate
DettagliStrategia Laboratoriale
CERT- LIM Interactive Teacher Test Mod. 2.2 CL La Certificazione delle Competenze Strumentali e Metodologiche con la LIM Candidati LIM AICA Associazione Italiana per l Informatica ed il Calcolo Automatico
DettagliISTITUTO COMPRENSIVO SAN VENANZO - TR SCUOLA PRIMARIA INGLESE OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO CLASSE I CLASSE II CLASSE III CLASSE IV CLASSE V
ISTITUTO COMPRENSIVO SAN VENANZO - TR SCUOLA PRIMARIA MACRO INDICATORI ASCOLTO (comprensivo ne orale) INGLESE OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO CLASSE I CLASSE II CLASSE III CLASSE IV CLASSE V vocaboli, canzoncine,
DettagliLO SVILUPPO COMUNICATIVO E LINGUISTICO NEI BAMBINI SORDI: LE LORO STORIE. Francesca Baruffaldi, Maria Cristina Caselli
LO SVILUPPO COMUNICATIVO E LINGUISTICO NEI BAMBINI SORDI: LE LORO STORIE Francesca Baruffaldi, Maria Cristina Caselli Istituto di Scienze e Tecnologie della Cognizione ISTC - CNR Trento, 21 maggio 2011
DettagliSISSIS Sostegno V ciclo MODELLI ORGANIZZATIVI E RETI DI SOSTEGNO PER L INTEGRAZIONE SCOLASTICA E L INCLUSIONE SOCIALE
SISSIS Sostegno V ciclo MODELLI ORGANIZZATIVI E RETI DI SOSTEGNO PER L INTEGRAZIONE SCOLASTICA E L INCLUSIONE SOCIALE ANALISI DELLO SVILUPPO PSICOMOTORIO ED EMOTIVO/AFFETTIVO PROF. JOSE ALBERTO FREDA ATTO
Dettagli1 CIRCOLO DIDATTICO - Pontecagnano Faiano (SA) PROFILI FORMATIVI. Allegato al POF
1 CIRCOLO DIDATTICO - Pontecagnano Faiano (SA) PROFILI FORMATIVI Allegato al POF a.s. 2013/2014 Profilo formativo della classe prima competenze riferite agli strumenti culturali Comunicare per iscritto
DettagliLa valutazione qualitativa nell apprendimento motorio
La valutazione qualitativa nell apprendimento motorio Obiettivi, contenuti, modalità della valutazione del movimento Prof. Mancini Roberto Valutare gli aspetti qualitativi del movimento Considerare con
DettagliKIT PER STIMOLARE LO SVILUPPO DELL AUTOREGOLAZIONE
APPRENDERE L AUTOREGOLAZIONE PER APPRENDERE KIT PER STIMOLARE LO SVILUPPO DELL AUTOREGOLAZIONE Dott.ssa Laura Traverso Psicologa lauratraverso4@gmail.com AUTO-REGOLAZIONE? Con il termine autoregolazione
DettagliLINGUA INGLESE E SECONDA LINGUA COMUNITARIA
LINGUA INGLESE E SECONDA LINGUA COMUNITARIA (I traguardi sono riconducibili al Livello A1 del Quadro Comune Europeo di Riferimento per le lingue del Consiglio d Europa per la sc. primaria) (I traguardi
Dettagli