Profilo storico dell Istituto "Betlem" in Abbiategrasso

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1 Profilo storico dell Istituto "Betlem" in Abbiategrasso I. Breve storia dell Istituto L istituto Betlem in Abbiategrasso affonda le sue radici nel 1945 quando dal testamento datato 6 giugno 1945 di don Camillo Annovazzi la cui vita va dal al , sacerdote sensibile ai problemi dell infanzia del tempo si apprende che lo stabile, situato in Corso San Pietro, 33 in Abbiategrasso, completo di arredi e il giardino, è donato alla Congregazione delle Figlie di Betlem, perché ne faccia uso per accogliere bimbe bisognose di assistenza. Nel luglio dello stesso anno si stabiliscono ad Abbiategrasso le prime tre suore animate dallo spirito semplice e caritatevole della loro fondatrice madre Virginia Besozzi con alcune orfanelle. Le suore, in modo indipendente e rispettoso, condividono alcuni spazi con nuclei familiari già presenti. In seguito, lo stabile, sarà lasciato definitivamente a disposizione dell Istituto. Successivamente le suore, estenderanno la loro missione anche a giovani per l apprendimento di cucito e ricamo. L elevato numero delle ospiti esigerà un ampliamento degli spazi che sarà realizzato nel 1958 adibito ad orfanotrofio. Saranno accolte bambine dai 3 anni fino all età adeguata per l inserimento nell ambiente lavorativo. Durante la loro permanenza viene impartita un istruzione scolastica e formazione civile e religiosa adeguata ai tempi. Nell anno scolastico 1962/63 le suore presentano istanza all Ispettore Scolastico di Milano al fine di ottenere l autorizzazione ad esercitare il magistero presso l Istituto. L Ispettore, visto l art. 237 del Regolamento Generale sui Servizi dell Istruzione Elementare approvato con R.D. 26 aprile 1928 n. 1297, autorizza le suore all insegnamento (Prot. n. 2195/12 14 novembre 1963) e successivamente viene richiesta e ottenuta l autorizzazione annuale al funzionamento della scuola. 1

2 Nel 1963, l aumento di classi, richiede la collaborazione di laici per l insegnamento nella scuola elementare. Con il mutare dei tempi, l accoglienza delle bimbe orfane diminuisce notevolmente, e l attività educativo-scolastica prosegue con alunni esterni. L Istituto si trasforma così da orfanotrofio a scuola materna ed elementare con l accoglienza di alunni misti. Gli scolari ricevono un educazione adeguata non solo scolastica, ma anche religiosa e morale. Il 2 gennaio 1964 (Prot. n reg. n vol. 108 Mod. II) l Istituto ottiene la parifica su tutte le cinque classi elementari. Attualmente la scuola primaria è paritaria con D.D. prot. n. 375 del 10 gennaio 2002 e la scuola dell infanzia è paritaria con D.D. prot. n. 988 del 25 gennaio II. Contesto in cui opera la scuola La nostra scuola è situata nel centro storico di Abbiategrasso e inserita nella comunità parrocchiale di S. Pietro apostolo. La chiesa di S. Pietro apostolo fa da sfondo al Corso omonimo e probabilmente la più antica del borgo e strettamente legata alla storia del cristianesimo abbiatense. 2

3 III Condizioni ambientali La scuola, pur essendo in pieno centro abitato, gode di ampi spazi liberi destinati al gioco ed alla ricreazione e di ampie aree coltivate ad orto ed a giardino. L accesso alla struttura avviene attraverso l ingresso principale al civ. 33. La struttura è composta: al civico 31 un fabbricato di tre piani fuori terra e al civico 33 un fabbricato di due piani; entrambi parallelamente al Corso S. Pietro. Tale fabbricato, per le sue caratteristiche formali e storiche, risulta tutelato dalla soprintendenza dei Beni Monumentali. Si accede ad esso attraverso un piccolo porticato caratterizzato da due tipiche colonne in granito. Secondo una forma molto articolata, internamente all isolato, racchiude due cortili interni; esso si estende a ovest verso il giardino ed i campi da gioco. All interno del cortile sta a protezione lo sguardo di Maria. Attraverso un corridoio, sul lato ovest del primo cortile si accede al nuovo fabbricato della scuola dell infanzia. Il fabbricato è dotato di due ampie aule con pareti scorrevoli a scomparsa atte a formare un unico ampio ambiente idoneo, anche sotto l aspetto della sicurezza, ad ospitare eventi caratterizzati da grande afflusso di persone. IV. Identità della scuola L identità della scuola "Betlem" è orientata alla formazione e allo sviluppo della personalità dell alunno, in modo graduale e sereno che scaturisce dall osservazione delle potenzialità insite negli alunni stessi. La scuola si rende responsabile della qualità delle attività educative con cui gli alunni acquisiscono consapevolezza della propria identità personale e sociale, la potenziano e la maturano. 3

4 V. Finalità Nel solco della tradizione tracciato dalla fondatrice dell istituto, Virginia Besozzi, la scuola è luogo di: a) proposta e testimonianza di valori umani e cristiani b) umanizzazione ed evangelizzazione mediante la cultura aperta ai problemi della società, la fede quale forza cristiana e profetica, la speranza quale sollecitazione nel cammino della formazione degli alunni. Per realizzare tale finalità la scuola individua mete formative generali che ogni alunno persegue sviluppando le proprie possibilità cognitive, logiche, relazionali. VI. Criteri di erogazione del servizio La scuola "Betlem" non fa distinzione di sesso, razza, etnia, religione ed opinioni politiche. I servizi scolastici sono erogati secondo i criteri del rispetto della persona e integrazione delle diversità, dell equità, dell accoglienza, del diritto-dovere di scelta dei genitori, dell obbligo scolastico e frequenza, della partecipazione, dell efficacia e trasparenza, della libertà di insegnamento secondo il carisma dell istituto e aggiornamento del personale. Eroga un servizio scolastico gratuito o semigratuito per gli alunni ed alunne di disagiate condizioni economiche. VII. La comunità educante La scuola "Betlem" è scuola cattolica; è una comunità educante costituita dagli alunni e dalle alunne, dai genitori, dal personale docente e non docente, religioso e laico, dal personale direttivo. Tutti gli operatori del servizio scolastico si impegnano a favorire l accoglienza di genitori ed alunni secondo adeguate modalità, riconoscendoli quali primi responsabili dell educazione dei propri 4

5 figli. La scuola, da parte sua, offre aiuto ai genitori nella corretta applicazione del principio di sussidiarietà, nel rispetto della diversità dei compiti e delle responsabilità. VIII. Notizie storiche del territorio in cui è sorto l Istituto Betlem La formula Abiate qui dicitur Grassus è riportata per la prima volta nel testamento di Ariberto d Intimiano, datato Il termine Labiate deriva dall aggettivo Aviat, probabilmente mutuato dal gentilizio romano Avius. Il nome di Abbiate rimase in uso fino al X secolo, quando gli fu aggiunto l epiteto Grasso, comune anche ad altre località con probabile riferimento alla fertilità del suolo. Abbiategrasso è fra i Comuni consorziati nel Parco Lombardo della Valle del Ticino. VIII. 1. Lo stemma comunale Ha origini quattrocentesche, dopo che nel 1373 la comunità era stata autorizzata ad amministrare la giustizia. E l antico borgo che oggi troviamo sotto il nome di Abbiategrasso, con industrie e servizi piuttosto noti ed efficienti, sta da sempre in mezzo a una campagna fertile, costellata di borghi rurali più piccoli sorti ancora nella preistoria celtica, cresciuti poi in epoca romana e longobarda. 5

6 Abbiategrasso vanta numerosi edifici storici artistici tra i quali il Castello Visconteo, dalla storia quasi millenaria. Attualmente è insediata la biblioteca civica Romeo Brambilla. VIII. 2. Basilica S. Maria Nuova È il più importante edificio religioso della città. La facciata della chiesa risale al XV secolo e si trova posta in un quadriportico tradizionalmente attribuito a Bramante. Abbiategrasso si pregia di un'ulteriore monumento storico: il quattrocentesco Convento dell'annunciata voluto da Galeazzo Maria Sforza. VIII. 3. Bartolomoeo Camillo Golgi. Corteno (Val Canonica) Pavia Nel centro storico della città assume notevole importanza l Istituto Golgi, a ricordo di Bartolomeo Camillo Golgi Premio Nobel 1906 per alti meriti scientifici. 6

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