Rapporto sull'ambiente Canon Italia 2013/2014. you can

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1 Rapporto sull'ambiente Canon Italia 2013/2014 you can

2 Politica per l Ambiente di Canon Italia La politica per l Ambiente di Canon Italia si basa sui principi fondamentali descritti nella Carta dell Ambiente di Canon Europa e del Gruppo Canon. Questa rispecchia le operazioni di business Canon e il loro impatto sull ambiente. Filosofia aziendale del Kyosei Realizzare crescita e sviluppo aziendale contribuendo, al contempo, alla prosperità del mondo e alla felicità dell uomo. Filosofia Canon di sicurezza dell ambiente In linea con la filosofia Kyosei, perseguiamo la massimizzazione dell efficienza delle risorse e contribuiamo alla creazione di una società che ricerchi uno sviluppo sostenibile. Politiche fondamentali di Canon Italia per la sicurezza dell ambiente Perseguiamo l armonizzazione degli interessi ambientali e di business relativi a tutte le attività di Canon e l offerta di prodotti con minore impatto ambientale mediante strategie innovative mirate a massimizzare l efficienza delle risorse. 24 marzo 2014 Enrico Deluchi Canon Italia S.p.A. Amministratore Delegato Queste politiche fondamentali saranno supportate dalle seguenti regole: 1.Istituire ed adottare un sistema di gestione ambientale mirato al miglioramento continuo della sicurezza e della performance ambientale. 2.Accrescere la consapevolezza ambientale dei dipendenti di Canon Italia e incoraggiare le iniziative di tutela dell ambiente, sia a livello individuale, sia a livello aziendale. 3.Nell acquisto delle risorse, dare priorità a materiali, parti e prodotti con ridotto impatto ambientale. 4.Operare conformemente alla legislazione e regolamentazione ambientale e accogliere gli accordi per la sicurezza ambientale sottoscritti da Canon Europa e dal Gruppo Canon. 5.Perseguire attivamente la prevenzione dell inquinamento, la preservazione dell energia, la tutela delle risorse e l eliminazione delle sostanze nocive in tutte le attività Canon. 6.Incoraggiare la raccolta e il riciclo dei nostri prodotti a fine vita. 7.Mantenere stretti rapporti con le istituzioni, la comunità, le ONG e tutte le parti interessate e divulgare attivamente le informazioni sui nostri programmi e performance ambientali. Kyosei Kyosei è la filosofia aziendale di Canon, un termine giapponese che significa vivere e lavorare insieme per il bene comune. Sin dal 1988, il Kyosei è alla base della nostra visione, dei nostri valori e del nostro modo di condurre le attività aziendali e rapportarci agli stakeholder di tutto il mondo. Kyosei significa vivere e lavorare insieme in armonia, qualunque sia la razza, la religione o la cultura di appartenenza. Questo implica assumerci la responsabilità dell impatto delle nostre attività, avendo riguardo per i clienti, le comunità e i paesi in cui operiamo e rispettando l ambiente. Fin dalla sua adozione formale, la filosofia del Kyosei è rimasta al centro delle attività di Canon, definendo la nostra missione, i nostri valori e il nostro modo di rapportarci alle persone. Rappresenta il nostro obiettivo di contribuire alla prosperità del mondo e alla felicità delle persone. Il Kyosei guida il modo in cui Canon opera come azienda e interagisce con i suoi numerosi stakeholder. Influisce sullo sviluppo di nuovi prodotti, è complementare alla nostra attenzione all ambiente, ci aiuta a sensibilizzare i clienti sulle tematiche ambientali, pervade le nostre strategie di coinvolgimento dei dipendenti e sostiene il nostro lavoro a favore delle comunità e all interno della società. Canon e Océ Stronger Together Con decorrenza dal 1 gennaio 2013, la Società Océ Italia S.p.A. è stata incorporata nella Società Canon Italia S.p.A., grazie ad una operazione di fusione. Pertanto da tale data, Canon Italia S.p.A. con Azionista Unico risulta essere unica referente sul mercato. Questa importante integrazione ha rafforzato il posizionamento di Canon nel mercato italiano e portato beneficio alla nostra Azienda, ampliando le competenze, la gamma di prodotti e servizi disponibili. Entrambe le Aziende, hanno sempre dimostrato il proprio impegno per perseguire uno sviluppo sostenibile e accompagnato le proprie scelte strategiche ai temi della sostenibilità. Prodotti, soluzioni e processi di produzione sono concepiti tenendo conto dell intero ciclo di vita in tutte le sue fasi: dalla progettazione alla produzione, dall utilizzo al riciclo. Foto di copertina: Claudio Casini Foto in questa pagina: Alexandra Dias Fernandes 3

3 Normativa Foto: Sergio Bisi 5

4 Riepilogo leggi e regolamenti Foto: Federico Gasparotti Aspetti ambientali Leggi, regolamenti o iniziative ambientali Azioni Canon a livello di gruppo Azioni Canon Italia Riduzione CO 2 (Conservazione dell'energia) Protocollo di Kyoto ErP (Energy related Products) Trattato internazionale per la mitigazione dei cambiamenti climatici Miglioramento dell'efficienza nell'uso dell'energia Progettazione ecocompatibile dei prodotti che consumano energia o connessi all'energia Definizione di obiettivi di riduzione delle emissioni di CO 2 per fatturato prodotto I progetti dei prodotti del Gruppo Canon sono conformi ai requisiti della direttiva ErP, grazie all'introduzione proattiva di misure per il risparmio energetico, come le tecnologie di fissaggio On-Demand e Copy Press Obiettivo di riduzione delle emissioni di CO 2 per fatturato prodotto del 15% nel 2020 prendendo come anno di riferimento il 2010 Conservazione delle risorse RAEE Pile e Accumulatori Promozione del riciclaggio di rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche nell'unione Europea Immissione sul mercato delle pile e degli accumulatori Durante l'implementazione della Direttiva, Canon ha partecipato alla formulazione di schemi di riciclaggio all'interno degli Stati membri e ad oggi effettua le operazioni di raccolta, trasporto, recupero e smaltimento secondo tali schemi Da sempre Canon ha mirato ad incrementare la riciclabilità dei propri prodotti fin dalle fasi di progettazione Canon ha reagito prontamente alle nuove disposizioni in materia di conservazione delle risorse coordinando l'implementazione della direttiva e promuovendo, all'interno delle organizzazioni nazionali, azioni volte al raggiungimento della conformità legislativa nei termini previsti Canon Italia si è fatta promotrice del consorzio ecor'it per garantire una gestione del fine vita delle apparecchiature elettriche ed elettroniche conforme alla legislazione vigente ed è iscritta al Registro Produttori di Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche Canon Italia aderisce al consorzio per il trattamento e il riciclaggio dei rifiuti di pile e accumulatori ed è regolarmente iscritta al Registro Produttori di Pile e Accumulatori Regolamento EUTR Il regolamento contrasta l'immissione sul mercato UE di prodotti del legno contenenti legno tagliato abusivamente Canon Italia garantisce la tracciabilità dei prodotti in carta commercializzati RoHS Restrizione nell'utilizzo di sostanze pericolose all'interno dell'ue. Normative analoghe sono state introdotte in altri paesi come il Giappone e la Cina Canon ha cominciato a commercializzare globalmente prodotti conformi RoHS già a partire dal 2004, in anticipo di due anni rispetto all'entrata in vigore della Direttiva europea cosiddetta "RoHS 1" Canon Italia ha implementato un sistema di controllo dei propri fornitori di apparecchiature elettroniche al fine di garantire la conformità RoHS agli utenti finali Gestione delle sostanze chimiche REACH Regolamento concernente la registrazione, la valutazione, l'autorizzazione e la restrizione delle sostanze chimiche (sono comprese anche le sostanze contenute nei prodotti) Canon e i propri fornitori di sostanze chimiche hanno completato la pre-registrazione di tutte le sostanze importate nell Unione Europea in quantità superiori a 1 t/anno. Canon sta ora preparando la registrazione finale di tali sostanze conformemente ai termini previsti: Canon Italia, come fornitore di articoli, è strutturato per rispondere prontamente alle richieste dei Clienti, fornendo loro le schede di sicurezza dei prodotti Canon ed Océ, come previsto dalla legislazione vigente Protocollo di Montreal Trattato internazionale volto a ridurre la produzione e l'uso di quelle sostanze che minacciano lo strato di ozono Canon Italia ha implementato procedure per il controllo delle attività a rischio di emissione di gas nocivi per lo strato di ozono Censimento e controllo degli impianti di condizionamento Divulgazione delle informazioni ambientali Eco-Declaration - Standard internazionale ECMA 370 Lo standard specifica gli attributi ambientali e i metodi di misurazione per i prodotti ICT e CE sulla base delle normative, standard, linee guida e pratiche note e attualmente in vigore Canon partecipa attivamente alle discussioni sulle modalità di comunicazione di tali informazioni, come il TED (The Eco Declaration) Canon Italia ha predisposto un database delle Eco-Declaration relative ai prodotti immessi sul mercato nazionale e provvede prontamente alla distribuzione delle schede a fronte delle richieste dei Clienti Dichiarazioni di conformità CE Si tratta di documenti che contengono informazioni sulla conformità dei prodotti Canon ai requisiti previsti dalle norme internazionali di riferimento. Il possesso di tali requisiti consente la marcatura CE Tutte le apparecchiature sono costruite nel rispetto dei requisiti previsti dalle direttive europee e sono marcate CE Le dichiarazioni di conformità CE di tutti i prodotti Canon sono disponibili sul sito o inviate su richiesta ai Clienti Legislazione ambientale 6 7

5 RoHS RAEE Allo scopo di contribuire alla tutela della salute umana e dell ambiente, Canon ha abolito l uso di sostanze lesive per l ozono già nei primi anni novanta, molto prima che la scadenza sancita dal Protocollo di Montréal lo rendesse obbligatorio. Nel 2011 la Comunità Europea ha emanato la Direttiva 2011/65/UE, che aggiorna le norme riguardanti la restrizione all uso di sostanze pericolose in apparecchiature o prodotti elettrici ed elettronici costruiti, importati o distribuiti nell Unione Europea. Entrata in vigore il 21 luglio 2011, la Direttiva è nota anche come RoHS 2, in quanto sostituisce l ormai abrogata Direttiva RoHS 2002/95/ CE (Restriction of Hazardous Substances in electrical and electronic equipment). Le sostanze oggetto della Direttiva sono: piombo, cadmio, mercurio, cromo esavalente, PBB, PBDE. L'ambito di applicazione è stato esteso a tutte le apparecchiature elettriche ed elettroniche (AEE), inclusi i Timeline delle principali misure adottate da Canon per soddisfare la direttiva RoHS Eliminazione completa di PBB e PBDE; adozione di lenti ottiche, cavi, fili elettrici e saldature senza piombo; utilizzo di acciaio e viti prive di cromo esavalente Commercializzazione di prodotti conformi alla direttiva RoHS1 (copiatrici, fotocamere e stampanti) Adozione di un sistema di assicurazione delle sostanze chimiche dispositivi medici, gli strumenti di monitoraggio e controllo e le AEE non comprese nelle dieci categorie individuate in precedenza. Per le AEE di nuova inclusione, le estensioni entreranno in vigore a partire da luglio La direttiva RoHS 2 introduce nuove marcature CE e requisiti per la dichiarazione di conformità. Prima di immettere sul mercato apparecchiature elettriche ed elettroniche, un produttore/importatore/distributore deve assicurare che sia stata applicata l'adeguata procedura di valutazione della conformità e apporre il marchio CE sul prodotto finito. Da gennaio 2013 i prodotti elettronici che portano il marchio CE devono soddisfare i requisiti di questa nuova direttiva. Gli obiettivi ambientali di Canon miravano ad abolire l utilizzo delle sei sostanze con restrizione d uso già entro la fine del 2004, nonostante la direttiva RoHS 1 avesse posto questo limite al luglio Obiettivo Canon: conformità RoHS per tutti i prodotti commercializzati a partire dal luglio 2006 Entrata in vigore della direttiva RoHS1 Grazie allo sviluppo di tecnologie alternative, Canon ha introdotto prodotti conformi alla direttiva notevolmente prima dell entrata in vigore della stessa. Sin dagli anni 90, infatti, sia Canon, sia Océ sono fortemente impegnate nel perseguire il controllo e l eliminazione delle sostanze pericolose dai propri prodotti. Nella progettazione, lo sviluppo e la produzione di apparecchiature si è mirato a eliminare tutte quelle sostanze chimiche che possono avere dei potenziali impatti negativi sull ambiente una volta che i prodotti diventano rifiuti. L obiettivo è stato applicato non solo alle sei sostanze della direttiva, ma anche ad alogenati, ritardanti di fiamma e sostanze che generano diossine durante l incenerimento. Conformità ai nuovi standard sulle marcature CE 22 luglio 2014 Estensione del campo di applicazione agli apparecchi elettromedicali La recente Direttiva 2012/19/UE, che gli Stati membri dell UE devono recepire entro il 14 febbraio 2014, aggiorna la disciplina sui RAEE (Rifiuti di Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche), introdotta dalla Direttiva 2002/96/CE, migliorando la definizione del campo di applicazione, definendo nuovi obiettivi di recupero e riciclaggio per i RAEE e introducendo il principio uno contro zero per il ritiro obbligatorio dei piccoli RAEE da parte dei grandi rivenditori di AEE. Il Decreto RAEE - D.Lgs. 151/2005, che rappresenta il recepimento da parte dell Italia della prima direttiva europea sulla gestione del fine vita delle AEE, ha come finalità quella di promuovere il reimpiego, il riciclo e il recupero dei RAEE, riducendone così la quantità da avviare a smaltimento. I principali problemi derivanti da questo tipo di rifiuti sono la presenza di sostanze tossiche per l'ambiente e la non biodegradabilità di tali apparecchi. La loro crescente diffusione determina un sempre maggiore rischio di abbandono nell'ambiente o in discariche e inceneritori, con conseguente inquinamento del suolo, dell'aria e dell'acqua e con ripercussioni sulla salute umana. I RAEE vanno trattati correttamente e destinati al recupero differenziato dei materiali di cui sono composti evitando così uno spreco di risorse che possono essere riutilizzate per costruire nuove apparecchiature. Il Decreto RAEE è basato sul principio secondo il quale chi inquina paga. Per ottemperare a questo principio, il finanziamento e la gestione del fine vita dei RAEE sono onere dei produttori di AEE, che fanno anche da garanti del corretto trattamento delle apparecchiature raccolte. In seguito alla pubblicazione del D.M. 65/2010, è diventato operativo il Decreto uno contro uno. Tale norma definisce le regole operative necessarie per rendere possibile l adempimento dell obbligo, per i distributori/rivenditori di apparecchiature elettriche ed elettroniche, di assicurare il ritiro gratuito del RAEE al momento della fornitura di una apparecchiatura nuova equivalente. Canon, conformemente alla direttiva, ha provveduto a identificare i prodotti che devono essere raccolti separatamente e a fornire agli utenti le necessarie informazioni sul riciclo degli stessi. Inoltre, ogni organizzazione nazionale di vendita, nei diversi Paesi dell'ue, si è registrata come produttore, conformemente alle legislazioni, e contribuisce al finanziamento delle spese del sistema di raccolta e riciclo dei RAEE. Anche Océ, grazie all adozione di una politica di lunga data sul recupero delle apparecchiature, ha risposto a quanto richiesto dalla direttiva molto prima che il suo recepimento diventasse obbligatorio. Per gestire efficientemente e in modo ottimale, sia per i clienti sia per l azienda stessa, la raccolta e il trattamento dei RAEE domestici e professionali sul territorio italiano, Canon Italia si è fatta promotrice del consorzio ecor it, favorendone la nascita. Le azioni fino a oggi intraprese dal Gruppo Canon lo rendono conforme agli obiettivi della nuova direttiva. Per qualsiasi informazione relativa alle modalità di gestione dei Rifiuti di Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche, Pile e Accumulatori, visitare l area sostenibilità del sito oppure scrivere a eps@canon.it Foto: Giuseppe Maris 8 9

6 Foto: Michele Marzocca Pile e Accumulatori A partire dal 2006, la commercializzazione di pile e batterie e la loro gestione a fine vita risponde alle prescrizioni della Direttiva 2006/66/CE, la quale definisce tre macrofamiglie di pile e accumulatori: 1. Pile e accumulatori portatili (pile, pile a bottone, pacchi batteria o accumulatori sigillati o trasportabili a mano); 2. Pile o accumulatori progettati esclusivamente a uso industriale o professionale, utilizzati nei veicoli elettrici; 3. Batterie o accumulatori per autoveicoli (utilizzati per l'avviamento, l'illuminazione e l'accensione). In linea con l obiettivo primario della Direttiva, che è il riciclo di questo tipo di rifiuti, ciascuno Stato dell UE è tenuto ad adottare le misure necessarie per promuovere al massimo la raccolta differenziata, mediante la predisposizione di sistemi di raccolta separata di pile e accumulatori portatili idonei a coprire in modo omogeneo tutto il territorio nazionale. Tali sistemi Consentono agli utilizzatori finali di disfarsi dei rifiuti di pile o accumulatori in punti di raccolta accessibili nelle vicinanze, tenuto conto della densità della popolazione; Esigono che i distributori, quando forniscono pile o accumulatori, siano tenuti a recuperarne gratuitamente i rifiuti; Non comportano oneri per gli utilizzatori finali nel momento in cui si disfano dei rifiuti di pile o accumulatori, né l'obbligo di acquistare nuove pile o nuovi accumulatori. In Italia la Direttiva è stata recepita con il D.Lgs. 188/2008, modificato poi dal D.Lgs. 11 febbraio 2011, n. 21. Il Decreto disciplina l immissione sul mercato delle pile e degli accumulatori, la raccolta, il trattamento, il riciclo e lo smaltimento dei rifiuti di pile e accumulatori giunti a fine vita. Esso vieta l immissione sul mercato di pile e accumulatori, anche incorporati in AEE o veicoli, contenenti le sostanze ad alto potere inquinante previste dal Decreto. Il produttore/importatore di pile e accumulatori può immettere sul mercato questi prodotti solo a seguito di iscrizione allo specifico Registro nazionale. Canon Italia, in quanto azienda produttrice ed importatrice, ha predisposto un sistema di raccolta per il trattamento e il riciclo dei rifiuti di pile e accumulatori, su base collettiva, e collabora con le organizzazioni e le associazioni locali per assicurarsi che tale sistema sia attivo come richiesto dalla legislazione nazionale. Il numero di iscrizione al Registro nazionale dei soggetti tenuti al finanziamento dei sistemi di gestione di rifiuti di pile e accumulatori viene regolarmente indicato in tutti i documenti di trasporto e nelle fatture commerciali di Canon Italia. Simboli Le pile e gli accumulatori sono immessi sul mercato solo se contrassegnati in modo visibile, leggibile e indelebile con il simbolo: Tale simbolo indica che le batterie e gli accumulatori utilizzati nel prodotto devono essere smaltiti separatamente dai rifiuti domestici, in conformità con la Direttiva 2006/66/CE e con la normativa nazionale. Se la batteria o l'accumulatore contiene un metallo pesante (Hg = Mercurio, Cd = Cadmio, Pb = Piombo) in una concentrazione superiore rispetto alle soglie indicate nella Direttiva, in aggiunta al simbolo riportato sopra, sulla pila deve esserci anche il simbolo chimico del relativo metallo. Le batterie e gli accumulatori non devono essere smaltiti come rifiuti urbani indifferenziati. L'utente deve utilizzare le apposite strutture di raccolta per il conferimento, il riciclaggio e il trattamento di batterie e accumulatori. Se il prodotto Canon contiene batterie non rimovibili, l'intero prodotto è già coperto dalla Direttiva UE RAEE e deve pertanto essere conferito a un sito di raccolta autorizzato ai sensi di tale Direttiva, il quale provvederà a eseguire gli interventi appropriati per il riciclo e il trattamento del prodotto, comprese le batterie. La partecipazione dei Clienti alla raccolta e al riciclo delle batterie e degli accumulatori è importante per ridurre al minimo il potenziale impatto sull'ambiente e sulla salute umana delle sostanze utilizzate in tali componenti

7 REACH Foto: Alessandra Rotta Il Regolamento REACH (Reg. CE 1907/2006), acronimo di Registration, Evaluation, Authorization and Restriction of Chemicals, si basa sul principio di precauzione e dispone che si possano fabbricare, immettere sul mercato o utilizzare esclusivamente sostanze che non arrechino danno alla salute umana o all'ambiente. L applicazione del Regolamento, che troverà completa attuazione entro il 2018, riguarda ogni sostanza che si voglia importare, produrre o distribuire nell Unione Europea in quantitativi 1 tonnellata all'anno (tpa), sia essa come sostanza in quanto tale, componente di una miscela o contenuta in una soluzione, o come componente di un articolo. Il regolamento REACH conferisce maggiore responsabilità all industria per la gestione dei rischi che le sostanze chimiche possono comportare per la salute e l'ambiente. Per questo motivo, i fabbricanti e gli importatori sono tenuti a fornire ad un centro unico di raccolta dati, l ECHA (Europen Chemicals Agency), informazioni sulle proprietà fisico-chimiche, sulla pericolosità e sull'impatto sulla salute umana e sull'ambiente delle sostanze prodotte o importate nella Comunità Europea in quantitativi superiori alla tonnellata/annua. Lo scopo è condividere queste informazioni e determinare come le sostanze possano essere usate in condizioni di sicurezza. Gli scopi del REACH Migliorare la tutela della salute umana e la protezione dell ambiente dai rischi che possono essere rappresentati dai prodotti chimici. Rafforzare la competitività dell industria chimica europea, un settore chiave per l economia dell UE. Promuovere metodi alternativi per la valutazione dei rischi delle sostanze chimiche. Garantire la libera circolazione di sostanze sul mercato interno dell Unione europea. Le Schede Dati di Sicurezza Le Schede Dati di Sicurezza (SDS - Safety Data Sheet) rappresentano il documento tecnico più significativo ai fini informativi sulle sostanze chimiche e loro miscele, in quanto contengono le informazioni sulle proprietà fisico-chimiche, tossicologiche e di pericolo per l'ambiente necessarie per una corretta e sicura manipolazione delle sostanze e miscele. Esse consentono di valutare l eventuale pericolosità delle sostanze chimiche manipolate sul luogo di lavoro e i rischi per la salute e la sicurezza dei lavoratori che derivano dal loro uso. Di conseguenza, gli utenti possono adottare le misure necessarie a garantire l utilizzo e lo smaltimento in sicurezza delle sostanze. Canon Anche i prodotti Canon sono interessati dal REACH, in particolare si possono individuare due categorie: le sostanze che sono fornite in forma di preparati (prodotti utilizzati per l assistenza tecnica come oli e grassi), e quelle contenute negli articoli, che sono destinate a essere impiegate nel corso del normale utilizzo e smaltimento (toner e inchiostri in cartucce). In linea con le responsabilità ambientali di Canon, viene adottato un approccio proattivo, per garantire costantemente la conformità al regolamento in tutte le attività in Europa. Gli obiettivi globali di conformità sono riportati nel diagramma sottostante. Canon Italia Canon Italia non è produttore o importatore ai sensi del regolamento REACH, ma in quanto fornitore di articoli è tenuta alla comunicazione delle informazioni sulle sostanze presenti all interno dei propri prodotti. Le schede di sicurezza (SDS) dei prodotti Canon e dei prodotti Océ possono essere scaricate o richieste rispettivamente ai seguenti link: global.oce.com/support Le principali misure adottate dal Gruppo Canon per soddisfare il regolamento REACH 1 Giugno 2007 Entrata in vigore 1 Giugno 2008 Pre-registrazione delle sostanze chimiche 1 Dicembre 2008 Registrazione delle sostanze chimiche 1 Giugno 2011 Notifica delle sostanze chimiche 1 Giugno 2018 Completamento registrazione sostanze chimiche Sostanze chimiche Valutazione delle sostanze chimiche Pre-registrazione Inizio registrazione Completamento registrazione Prodotti Formulazione dei principali processi industriali e creazione di un sistema interno Inizio notifica Toner, inchiostri, adesivi e altre sostanze chimiche pure o composte Fotocopiatrici, stampanti, fotocamere, ecc. Sapevate che... Il regolamento REACH semplifica e migliora il precedente quadro legislativo sulle sostanze chimiche dell'unione Europea (UE), sostituendo circa 40 leggi in materia

8 Foto: Gianni Criscimanni EUTR Il 3 marzo 2013 è entrato in vigore il nuovo regolamento adottato nel 2010 dall Unione Europea allo scopo di contrastare il commercio di legname tagliato abusivamente. Si tratta del regolamento (UE) n. 995/2010, il quale stabilisce gli obblighi degli operatori che commercializzano legno e prodotti da esso derivati. Il disboscamento illegale è rappresentato dal taglio di legname in violazione delle leggi e delle norme vigenti nel Paese in cui avviene tale attività, con conseguenze negative in termini economici, ambientali (deforestazione, cambiamenti climatici, perdita di biodiversità) e sociali, in quanto il disboscamento illegale è spesso associato a conflitti per terre e risorse, all impoverimento delle comunità locali, nonché a conflitti armati. Prodotti interessati dal regolamento Il regolamento concerne una vasta gamma di prodotti del legno, compresi i prodotti di legno massiccio, legno per pavimenti, compensato, pasta di cellulosa e carta. Non sono compresi i prodotti riciclati, né la carta stampata (libri, riviste e giornali). Il regolamento si applica al legname e ai prodotti del legno importati e prodotti internamente. Il regolamento contrasta il commercio di legname e di prodotti del legno tagliati abusivamente attraverso alcuni obblighi principali: vieta l immissione sul mercato UE di legname tagliato abusivamente e dei prodotti derivati da questo tipo di legname; obbliga gli operatori dell Unione (che immettono per la prima volta sul mercato UE i loro prodotti del legno) ad applicare procedure di gestione del rischio per ridurre al minimo la possibilità di immettere sul mercato UE legname tagliato abusivamente oppure prodotti del legno contenenti legname tagliato abusivamente. Una volta immessi sul mercato, il legname e i prodotti del legno possono essere venduti e/o trasformati prima di giungere al consumatore finale. Al fine di garantire la rintracciabilità dei prodotti del legno, gli operatori economici hanno l obbligo di tenere un registro con il nome dei fornitori e dei clienti. A ciascuno Stato membro dell UE è stato affidato il compito di nominare un autorità competente che deve coordinare l attuazione del regolamento e di istituire «organismi di sorveglianza» riconosciuti dalla Commissione europea. Canon Italia Relativamente al regolamento EUTR, Canon Italia si configura come commerciante, in quanto vende carta già immessa in precedenza sul mercato interno da altri operatori. Si è verificata la conformità al regolamento dei fornitori utilizzati. La tracciabilità delle informazioni è garantita dalla registrazione dei nominativi all interno del database fornitori

9 Foto: Simone Bonfanti Le policy Canon Green procurement Car policy L utilizzo delle auto per svolgere le attività aziendali, quali vendite e assistenza tecnica, è uno degli aspetti con l impatto ambientale maggiormente rilevante della nostra organizzazione. Per tale ragione Canon ha istituito una politica per le flotte aziendali che ha portato, negli Uno degli obiettivi della nostra azienda a livello globale è, da sempre, quello di ridurre l impatto esercitato sull ambiente dai propri prodotti nel loro intero ciclo di vita. Un aspetto rilevante è rappresentato dal controllo della presenza di sostanze chimiche che potrebbero essere pericolose, oltre che per la salute, anche per l ambiente che ci circonda. La nostra policy di Green Procurement ci garantisce di collaborare con fornitori che aderiscano alla legislazione vigente sulle sostanze chimiche pericolose per gli articoli che acquistiamo. Canon ha pubblicato, già nel 1997, i propri standard e le linee guida globali di Green Procurement ("Global Canon Green Procurement Standards" e "Global Canon Green Procurement Guide"). Il programma, avviato nell'area EMEA a partire dal 2008, ci consente di avere la certezza di utilizzare materiali e componenti dall'origine accertata anche a livello locale. Ai nostri fornitori di articoli di primaria importanza, come cavi, apparecchiature elettriche ed elettroniche, accessori e imballaggi, viene richiesta la compilazione di un questionario. Il questionario ha lo scopo di verificare non solo l assenza di sostanze dannose e la conformità alla legislazione vigente ma anche il livello di controllo sui loro fornitori (fornitori di secondo livello). I fornitori più rilevanti vengono inoltre sottoposti ad audit. anni, a una progressiva riduzione dei livelli di emissione consentiti per le auto. Attualmente la car policy paneuropea di Canon prevede l acquisto di auto che non emettano più di 120g di CO 2 a chilometro e dotate di filtro anti particolato. Codice di condotta e politiche per i dipendenti Anche i comportamenti sul luogo di lavoro sono fondamentali. Rispettando le nostre politiche, i dipendenti possono aiutare Canon a operare in modo equo ed etico. Queste includono le regole riguardanti lo scambio di regali e l'intrattenimento, la politica anti-corruzione, la formazione obbligatoria sulla concorrenza leale, le linee guida per un utilizzo responsabile dei social media

10 Foto: Federico Gasparotti ISO Sistema di gestione ambientale In linea con il principio del Kyosei, filosofia alla base del nostro agire quotidiano e valore fondamentale di Canon, la nostra azienda dimostra una coscienza sociale che va oltre l obbligo delle prescrizioni legislative. Attraverso l implementazione di un unico sistema di gestione ambientale, che copre tutte le attività di business (incluse ricerca e sviluppo, produzione, logistica, vendite e servizi), il concetto di cittadinanza responsabile si integra in tutto l operare quotidiano. La certificazione ISO ha il triplice scopo di assicurare la conformità alla legislazione vigente, favorire la prevenzione dell inquinamento e promuovere il continuo miglioramento delle performance ambientali di Canon. Al fine di raggiungere tali obiettivi, tutti i dipendenti sono stati formati sui programmi ambientali di Canon e sensibilizzati sulle tematiche ambientali più attuali. L interesse nei confronti dell ambiente e la convinzione che lo sviluppo tecnologico sia ormai indissolubilmente legato alla sostenibilità ambientale, ha portato il Gruppo Canon ad essere, tra le aziende del proprio settore, quella con il maggior numero di siti all interno di un unico certificato: più di 800, di cui oltre 200 nell area EMEA (Europa, Medio Oriente e Africa). Nel 2005 anche Canon Italia, azienda già certificata ISO sin dal 2003, è entrata a far parte della certificazione globale, prima in Europa insieme a Finlandia, Germania, Svezia e Svizzera. Nell ottica del miglioramento continuo e al fine di diffondere la cultura della sostenibilità ambientale, Canon Italia ha deciso, nel 2010, di ampliare lo scopo del certificato inserendo nel proprio Sistema di Gestione Ambientale tre organizzazioni affiliate: Asigroup, Doc Center (di recente integrate, insieme ad A4 di Torino, nella nuova società Canon Solutions Italia Nord) e PentaPrimus (ora Canon Solutions Italia Centro Sud). Essendo collocate in punti strategici sul territorio italiano, rispettivamente Veneto, Lombardia, Piemonte e Lazio, tali realtà rappresentano un punto di riferimento come aziende sensibili alle tematiche ambientali sia all interno del network di Partner Canon, sia tra i competitor del settore. L ampliamento di scopo del Sistema di Gestione Ambientale di Canon in Italia si inquadra all interno delle azioni promosse dalla politica ambientale del Gruppo Canon; per questo motivo alle nuove organizzazioni è stata applicata la medesima politica. Le attività correlate allo sviluppo del progetto sono state coordinate dall Ufficio Ambiente, Qualità e Sicurezza Prodotti (EQPS) di Canon Italia con il supporto di referenti ambientali che, nell ambito delle proprie organizzazioni, hanno contribuito all implementazione e al mantenimento del corretto funzionamento del sistema all interno dei singoli siti. In linea generale, le sedi incorporate nel Sistema applicano le procedure e le istruzioni operative stabilite da Canon Italia, Canon Europe e Canon Inc. Inoltre, al fine di personalizzare il Sistema in base alle peculiarità delle singole organizzazioni, per ogni sito sono state sviluppate specifiche procedure. Allo stesso modo, per ogni Canon Business Center, è stata effettuata un analisi degli aspetti ambientali significativi e sono stati definiti appositi piani di formazione, di comunicazione, di sorveglianza e di prevenzione e risposta alle emergenze ambientali. Gli obiettivi di miglioramento delle prestazioni ambientali sono stati definiti a livello macro da Canon Italia e declinati all interno delle singole organizzazioni. Inoltre, ogni sito ha potuto porsi propri obiettivi in funzione delle caratteristiche delle singole realtà in cui opera. Audit Ambientali interni Gli audit ambientali interni di Canon hanno lo scopo di valutare la conformità dei sistemi alla norma ISO14001, a leggi e regolamenti e anche agli standard ambientali definiti dal Gruppo Canon. Tali controlli sono inoltre indirizzati alla verifica dello stato di avanzamento degli obiettivi definiti, alla corretta applicazione dei programmi di miglioramento e all efficacia delle azioni correttive relative a eventuali anomalie riscontrate. I risultati degli audit vengono riportati all Headquarter Ambientale e utilizzati come dati di input per i Riesami della Direzione. In preparazione alla verifica di certificazione dell ente SGS, viene stabilito annualmente un piano interno di audit che prevede ispezioni ai diversi livelli del Sistema di Gestione Ambientale di gruppo. Canon Italia, oltre ad effettuare le verifiche interne sulla propria organizzazione e sui Canon Business Center per accertarsi che lo svolgimento delle attività operative sia conforme ai requisiti definiti e confermare la corretta declinazione del sistema all interno dell organizzazione, viene regolarmente visitata da auditor europei Canon che verificano la corretta applicazione del sistema a livello nazionale, sia sulle sedi Canon, sia su quelle dei Partner. Questa metodologia di auditing permette di avvalersi di una visione ampia su tutti gli aspetti critici del Sistema di Gestione e, contemporaneamente, di ottenere spunti di miglioramento che tengano conto dell esperienza condivisa dalle diverse organizzazioni Canon nell Europa intera. Ufficio Ambiente, Qualità e Sicurezza Prodotti Data la sensibilità che Canon Italia ha nei confronti delle tematiche ambientali, al suo interno è presente un apposito ufficio dedicato al costante miglioramento delle performance ambientali. Il presidio del Sistema di Gestione Ambientale e il continuo impegno in ambito sociale sono elementi fondanti dell Ufficio EQPS che, anche grazie a una comunicazione efficace nell ambito dei progetti e delle iniziative, promuove verso tutti gli stakeholder una sempre maggior sensibilità ambientale. L ufficio EQPS, oltre a essere sinonimo d impegno ambientale, riveste un ruolo fondamentale nel costante monitoraggio dei parametri d efficienza aziendali: tramite il presidio del Sistema di Gestione per la Qualità e una continua presenza sui fornitori, assicura che la soddisfazione del cliente sia elemento fondante delle attività di Canon Italia. Occupandosi anche di sicurezza dei prodotti, l Ufficio EQPS costituisce l ente che all interno di Canon e verso il Cliente fornisce tutte le informazioni relative alla conformità dei prodotti rispetto alle normative vigenti. Miglioramento delle attività ambientali (Azioni per il miglioramento) Politica per l'ambiente di Canon Italia Obiettivi ambientali (Pianificazione) Promuovere l'efficienza delle risorse Sistema di valutazione ambientale (Controllo) Attività di assicurazione della qualità ambientale in ogni divisione (Esecuzione della pianificazione) 18 19

11 Foto: Antonio Pezzotta 20 21

12 Foto: Mariano Spagnoli Riciclo e riutilizzo dei materiali Al fine di ridurre l'impatto ambientale dei processi di produzione e lo scarto di materiali, il Gruppo Canon porta avanti l impegno di riciclare e riutilizzare risorse, materiali, parti e componenti. Canon promuove il riutilizzo dei prodotti usati e delle parti raccolte, allo scopo di ridurre la produzione di rifiuti e migliorare l efficienza delle risorse ed evitando, al contempo, il consumo energetico che sarebbe necessario per produrre nuove parti da zero. Incrementando le attività svolte in quest area, nel 2012 il volume di prodotti e parti riutilizzati (incluse le cartucce toner), ha raggiunto le tonnellate. Continua inoltre l impegno di Canon volto a individuare e sviluppare materiali plastici che si prestino ad un sempre maggiore riutilizzo e riciclo al momento del fine vita del prodotto. Ad esempio, Canon riutilizza le plastiche dei rivestimenti esterni di alcune apparecchiature professionali in componenti interni o telai di altri prodotti. Ciò si realizza con un minimo impatto ambientale semplicemente frantumando, lavando e rimuovendo parti estranee. Le tecnologie Canon facilitano il recupero di robustezza e resistenza al fuoco, così che i materiali rigenerati possano ancora essere utilizzati nei rivestimenti esterni delle fotocopiatrici. Rifabbricazione Il concetto di riutilizzo di materiali e parti, in particolar modo negli impianti produttivi, è da sempre parte fondamentale delle strategie Canon e Océ per la sostenibilità. Le apparecchiature, ritirate dai clienti dell area EMEA, vengono rimesse a nuovo rispettivamente nelle fabbriche di Giessen e Poing in Germania, Venlo (Olanda) e Praga (Repubblica Ceca). La rifabbricazione è un processo intensivo che ripristina le macchine non più utilizzate dando loro una seconda vita. I dispositivi vengono disassemblati e ogni parte è accuratamente verificata, pulita, revisionata o sostituita. Quando lasciano la fabbrica, tali apparecchiature hanno una qualità e un aspettativa di vita paragonabile a quella delle macchine nuove. Grazie al processo di rifabbricazione, si arriva a riutilizzare, in termini di peso, fino al 93% delle parti di un dispositivo. La linea Prémia Class di Océ e la gamma FPNM (Factory Produced New Models) di Canon offrono un ampia scelta di prodotti sostenibili e convenienti. Ricondizionamento Il ricondizionamento è un processo meno rigoroso rispetto alla rifabbricazione. Viene effettuato su scala locale e consiste nel rinnovare i prodotti sostituendo o pulendo le loro parti usurate, per riportarli in condizioni tali da poter essere nuovamente venduti nello stesso Paese. Riciclo delle cartucce Canon è stata la prima azienda a introdurre un programma per il riciclo delle cartucce toner per stampanti laser, nel Il programma, che per l area EMEA è attivo in 18 paesi*, prevede la restituzione a mezzo posta da parte dei clienti. Le cartucce ricevute vengono disassemblate; i componenti riutilizzabili, prima di venire impiegati in nuove cartucce, sono puliti e sottoposti a severi controlli affinché rispettino gli stessi standard qualitativi delle parti nuove. La plastica degli alloggiamenti viene frantumata e riutilizzata come materia prima per nuove cartucce. Dalle parti che non sono direttamente riutilizzate si ricavano ferro, alluminio, vari tipi di plastica e altri materiali che poi vengono riciclati per altri scopi. Il toner viene impiegato come fonte di calore (recupero di energia). Perfino i residui ottenuti dall incenerimento sono riutilizzati nei materiali per la pavimentazione stradale e nel cemento, portando così a zero la quantità di rifiuto destinato in discarica, in accordo con la filosofia Kyosei. Ciò è possibile grazie alla progettazione delle cartucce, che tiene conto degli aspetti ambientali in tutti i suoi stadi, a partire dalla selezione dei materiali, alla loro configurazione nei prodotti, alla lavorazione delle cartucce usate.il riciclo garantisce che le cartucce non siano né riempite, né rifabbricate: in entrambi i casi esse potrebbero causare malfunzionamenti, generare un numero inferiore di pagine e non garantire un alta qualità di stampa. Le cartucce riciclate, invece, sono sottoposte a controlli rigorosi che ne garantiscono un ottimo funzionamento. Nel corso degli ultimi 22 anni** abbiamo raccolto globalmente tonnellate di cartucce, il che ci ha permesso di ottenere una riduzione nell uso di nuove materie prime pari a tonnellate e un decremento nelle emissioni di CO 2 di ben tonnellate. ** Dato calcolato nel 2012 Riciclo e riutilizzo 22 Riciclo e riutilizzo dei materiali pari all'84% (cartucce) 16% Recupero di energia 63% Riutilizzo e riciclo a ciclo aperto (per altri scopi) 21% Riutilizzo e riciclo a ciclo chiuso (in altri prodotti/consumabili Canon) 84% Tasso di riutilizzo e riciclo dei materiali (dati 2012) Nessun rifiuto in discarica *Purtroppo la normativa ambientale italiana (D. Lgs. n. 152/2006, il cosiddetto Testo Unico sull ambiente) consente il trasporto dei rifiuti solo attraverso operatori ambientali regolarmente iscritti agli albi provinciali e in possesso di specifiche autorizzazioni. Questa circostanza impedisce a Canon di rendere fruibile tale servizio ai propri clienti italiani. Per supportare i propri clienti, in piena conformità con la legislazione vigente, Canon Italia propone il programma I.P.E.R., dedicato alla raccolta e al corretto smaltimento dei toner esausti prodotti da attività di ufficio. (vedere sezione dedicata) ** Dato calcolato nel

13 Foto: Cristiana Ferro Cartucce toner Canon Innovazioni per ottenere un riciclo di qualità A differenza di materiali quali ferro e alluminio, è molto difficile riuscire a mantenere una qualità uniforme nel riciclare i materiali plastici. Per tale ragione, questi vengono normalmente recuperati per altri scopi. Per ottenere un riciclo di alta qualità che rispetti gli stessi standard qualitativi dei prodotti nuovi, Canon ha introdotto delle innovazioni nei processi di selezione dei materiali, progettazione e riciclo. Utilizzo di materiali plastici accuratamente selezionati. L uso del calore può alterare la qualità dei materiali plastici. Per tale ragione selezioniamo accuratamente le nostre plastiche. Utilizzando materiali plastici resistenti al calore siamo in grado di reimpiegarli per costruire nuove cartucce toner praticamente all infinito. Standardizzazione delle parti Canon ha standardizzato le principali parti in plastica delle proprie cartucce toner per rendere più agevole il loro riciclo. Di regola, la plastiche utilizzate nelle varie parti sono dello stesso tipo e colore in modo da semplificarne la cernita. Eliminazione delle impurità Uno degli elementi più importanti nel riciclo della plastica è la purezza del materiale. Dopo aver disassemblato le cartucce, le parti sono selezionate per evitare che si mescolino con altri materiali plastici. Le colle e gli altri elementi estranei contenuti nelle etichette, in passato compromettevano la qualità dei materiali riciclati. Per ovviare a tale inconveniente, si è passati dalle etichette adesive alle incisioni. Lama C Vite Cilindro tamburo European Union Voluntary Agreement Manicotto Rullo magnetico Perno Molla Rullo di carica Parti in plastica (involucro) Altre parti in plastica Oltre a conformarsi alle direttive Europee riguardanti lo smaltimento responsabile dei prodotti immessi sul mercato alla fine della loro vita utile presso i Clienti (RAEE, pile e accumulatori), Canon ha firmato nel 2011 un accordo volontario per migliorare le prestazioni ambientali delle apparecchiature di imaging immesse sul mercato europeo dopo il 1 gennaio 2012, che include l'impegno a fornire informazioni sulle possibilità di smaltimento dei consumabili. L accordo, firmato da Canon insieme ad altri 16 marchi, prende il nome di EUVA (European Union Voluntary Agreement). Questa iniziativa di autoregolamentazione è guidata da produttori di apparecchiature di imaging ed ha il sostegno della Commissione Europea. In base all'euva, Canon si impegna ad applicare i più recenti standard internazionali alla progettazione ecosostenibile dei componenti dei propri prodotti, in modo da facilitare il riciclo, favorire l efficienza energetica delle apparecchiature e il risparmio di carta, informare sullo smaltimento dei consumabili. Cartucce toner: le parti riutilizzate o riciclate 24 25

14 Foto: Sergio Bisi Plastica riciclata proveniente dalle apparecchiature obsolete Canon Canon si impegna da sempre a riciclare le materie prime provenienti da prodotti e parti non adatti al riutilizzo nella loro funzione originaria reimpiegandole nella fabbricazione di nuove apparecchiature. La sfida maggiore è rappresentata dai materiali plastici. La plastica riciclata tende normalmente ad avere proprietà inferiori a causa del deterioramento dovuto all invecchiamento e all effetto del calore applicato durante il processo di rigenerazione. A causa di ciò, per mantenere il necessario livello di qualità, l utilizzo di materiali plastici riciclati viene limitato convenzionalmente a una percentuale massima del 30%. Canon ha sviluppato una tecnologia che consente di produrre parti in plastica composte al 100%* di materiale riciclato, mantenendo inalterate le caratteristiche ottimali di robustezza, resistenza al fuoco, malleabilità e performance. Utilizzo della plastica riciclata nelle calcolatrici e nei dispositivi multifunzione Canon reimpiega i tecnopolimeri - di cui sono composti i telai delle apparecchiature business - nei rivestimenti esterni delle calcolatrici e nei componenti interni dei dispositivi multifunzione. L impatto ambientale di tale processo è minimo, in quanto consistente nel disassemblaggio, frantumazione, lavaggio e nella rimozione dei materiali estranei. Un ulteriore processo di lavorazione, che si avvale di tecnologie originali Canon, agevola il ripristino delle caratteristiche di robustezza e resistenza al fuoco, rendendo i materiali rigenerati adatti all impiego nei telai esterni di stampanti e dispositivi multifunzione. Utilizzo della plastica riciclata nelle stampanti a getto d inchiostro Canon ripellettizza la plastica comune dei cassetti carta proveniente da dispositivi obsoleti, dopo averla frantumata, lavata e avere rimosso i materiali estranei. I pellet così ottenuti sono incorporati nel materiale grezzo per potenziare i nostri tecnopolimeri. In tal modo il valore del materiale riciclato aumenta e, grazie alle sue caratteristiche di resistenza al fuoco, può essere impiegato nei rivestimenti esterni degli alimentatori delle stampanti a getto d inchiostro. Tutte le stampanti inkjet vendute nel corso del 2011 erano corredate di alimentatore con involucro di plastica riciclata. * Salvo l'aggiunta di minime quantità di additivi per migliorarne le proprietà fisiche. Il processo di riciclo della plastica proveniente dai prodotti Canon Raccolta delle apparecchiature professionali obsolete Disassemblaggio e cernita Rivestimenti esterni (tecnopolimeri) Cassetti carta (plastica di uso comune) Polverizzazione, lavaggio e rimozione di materiali estranei Polverizzazione, lavaggio e rimozione di materiali estranei Riformulazione dei pellet (conservazione di robustezza e resistenza al fuoco) Tecnopolimeri con i pellet riformulati (plastica potenziata) Controllo Qualità Controllo Qualità Controllo Qualità Rivestimento esterno calcolatrici - Componenti interni dei dispositivi professionali (sostituto della plastica di uso comune) Impiego nei telai esterni dei dispositivi professionali Impiego negli involucri esterni degli alimentatori delle stampanti a getto d'inchiostro 26 27

15 Foto: Michele Marzocca I.P.E.R. in cifre 35 Peso (t) Toner esausti 15 Parti di ricambio % diffusione servizio anno 2013 I.P.E.R. sul territorio % diffusione servizio anno 2013 Toner esausti + Parti di ricambio Toner esausti + Parti di ricambio 79,9% I.P.E.R. 9,2% 10,9% Nord Centro Sud e Isole All evoluzione dei prodotti, Canon accompagna una sempre maggiore attenzione per l ambiente, con la stessa cura impiegata nel progettare, costruire e commercializzare prodotti, servizi e soluzioni. Particolare impegno viene rivolto alla gestione strutturata dei materiali, una volta obsoleti. A questo scopo è nato I.P.E.R., il programma dedicato alla raccolta e allo smaltimento dei toner esausti prodotti da attività di ufficio e, per questo motivo, identificabili come rifiuti speciali derivanti da attività lavorativa. Il programma I.P.E.R. propone ai clienti un Servizio di Raccolta specifico per la corretta gestione di tali materiali di scarto, in collaborazione con operatori ambientali specializzati e regolarmente iscritti agli appositi albi. Il servizio è attivo su tutto il territorio italiano. Oltre a garantire la pianificazione, il controllo e la gestione della raccolta dei toner di scarto e il recupero delle materie prime ancora riutilizzabili, Canon assicura ai clienti il rispetto della normativa vigente in materia effettuando audit periodici presso i propri fornitori. I clienti che producono toner di scarto in seguito a utilizzo domestico di stampanti, invece, si trovano a dover gestire rifiuti urbani per il cui smaltimento non è necessario rivolgersi a trasportatori e smaltitori autorizzati. Possono disfarsene in modo corretto contattando l ufficio tecnico/ ambiente del comune e informandosi sulle piattaforme ecologiche più vicine. In queste strutture è possibile conferire il materiale per il trattamento a norma. Flusso di Raccolta Installazione di un Ecobox presso il cliente Riempimento dell Ecobox Il cliente inserisce i consumabili esausti Attivazione del ciclo di raccolta Quando l Ecobox è pieno, il cliente effettua la richiesta di un intervento specialistico ambientale Prelevamento e reinstallazione di un nuovo Ecobox Nel momento del ritiro dell Ecobox, il trasportatore autorizzato provvederà alla sostituzione dello stesso con un contenitore nuovo Ritiro Ecobox con mezzi autorizzati Predisposizione FIR (Formulario di Identificazione Rifiuti) Ciclo di Raccolta Nel corso del 2013, attraverso il programma I.P.E.R., Canon Italia ha gestito complessivamente kg di toner esausti e parti di ricambio, di cui l 80% ca ritirato nel Nord Italia, l 11% ca al Centro e il 9% ca al Sud. Trasporto, Stoccaggio, Recupero e Smaltimento 28 29

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