Guida di sviluppo Ar.Drone. Celiberti Francesco

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1 Guida di sviluppo Ar.Drone Celiberti Francesco 20 marzo 2012

2 Sommario In questo documento vengono spiegati i passi principali per lo sviluppo di un applicazione per l Ar.Drone sfruttando il kit di sviluppo software (SDK). Attenzione il contenuto della seguente guida è frutto di un lavoro di ricerca personale pertanto, è vietata qualsiasi riproduzione se non citata, inoltre l autore non si assume responsabilità di danni al dispositivo stesso o altri oggetti

3 Indice 1 ArDrone Overview Principio di funzionamento e movimenti Componenti. 7 2 SDK Overview Architettura a strati dell SDK Principio di funzionamento Pratica Build dell esempio in Linux Interfaccia grafica con visualizzazione del frame della telecamera frontale e comandi di take-off e landing Moduli aggiuntivi controllo spostamento quadricottero da tastiera Salvataggio automatico dei dati di navigazione Visualizzazione dei dati di navigazione nell interfaccia grafica Salvataggio immagine in formato jpeg Integrazione delle funzioni di libreria di opencv, per l elaborazione dell immagine acquisita 39 2

4 Introduzione L Ar.Drone SDK permette lo sviluppo e la distribuzione di nuovi giochi basati sull Ar.Drone. Da dove cominciare? Innanzitutto per lo sviluppo di un applicazione per l ArDrone occorre avere una panoramica su cosa sia una quadricottero, sulle sue potenzialità e sui dispositivi che dispone a bordo. Per cui inizialmente si effettua un indagine su processo fisico e hardware preso in considerazione, a tale proposito nel prossimo capitolo vi è una introduzione base sul quadricottero. Una volta acquisite le conoscenze di base, si possono seguire due strade: sfruttare le funzioni messe a disposizione dalla libreria e modificare gli esempi forniti dall SDK al fine di raggiungere i propri scopi provare a scrivere il proprio software da capo, determinando i propri protocolli di comunicazione, e di decodifica dei pacchetti di immagine e navigazione. Se da una parte la seconda possibilità permette il massimo della libertà in termine di elaborazione dei dati inviati dall Ar.Drone, dall altra si presenta molto difficile. Viceversa utilizzando le funzioni di libreria ci si può concentrare sugli obiettivi della propria applicazione in quanto i compiti di base, come recupero pacchetti di navigazione e video, protocollo di comunicazione sono già implementati dalla libreria stessa. Per cui, seguendo la seconda strada, il compito dello sviluppatore è quello di creare moduli aggiuntivi, basati sui moduli di base (già implementati), al fine di ottenere il risultato desiderato. 3

5 4

6 Capitolo 1 ArDrone Overview 1.1 Principio di funzionamento e movimenti L Ar.Drone è un quadricottero ovvero un velivolo costituito da quattro motori situati in una struttura a forma di croce, il cui compito è quello di ospitare l elettronica di bordo al centro ed i motori nelle quattro estremità. Quest ultima malgrado detenga il compito di dover sorreggere l intera struttura, è d altra parte robusta e leggera. Su ogni motore, tramite un ingranaggio di riduzione è montata un elica la quale gioca un ruolo primario nello spostamento del velivolo. Le eliche sono suddivise in gruppi, a ciascuno dei quali ne appartengono due diametralmente opposte, la loro distinzione avviene in base al loro senso di rotazione. A tale scopo si distinguono le eliche: anteriore e posteriore (1,3) con rotazione antioraria laterali (2,4) con rotazione oraria A seconda della velocità di rotazione di ciascuna elica, è possibile ottenere i quattro movimenti di base del quadricottero ovvero: throttle, pitch, roll, yaw. 5

7 Throttle, è definito come lo spostamento verticale lungo l asse z (del sistema di riferimento solidale al quadricottero). Nel caso di volo a punto fisso (hovering mode) la velocità angolare delle quatto eliche è identica. Stesso discorso per l accelerazione nel caso in cui il quadricottero aumenta (sale) o diminuisce (scende) la propria quota. Pitch, è definito come la rotazione attorno all asse x (del sistema di riferimento solidale al quadricottero). Tale movimento avviene, aumentando la velocità di uno dei motori posti sull asse x, decelerando quella del motore diametralmente opposto, e mantenendo costante la velocità dell altra coppia di motori. Roll, è definito come la rotazione attorno all asse y (del sistema di riferimento solidale al quadricottero). Il principio di generazione di tale movimento è lo stesso del pitch, tuttavia i questo caso i motori che subiscono una variazione della velocità sono quelli lungo l asse y ovvero (2, 4). 6

8 Yaw, in questo caso l obiettivo è quello di mantenere la quota costante ed ottenere una rotazione attorno all asse z (del sistema di riferimento solidale al quadricottero). A tale proposito si aumenta la velocità di rotazione dei motori lungo l asse x, mentre si diminuisce quella dei motori lungo l asse y della stessa quantità o viceversa a seconda che si voglia una rotazione positiva o negativa. 1.2 Componenti In questa sezione viene data una panoramica generale sulle parti elettroniche e meccaniche che compongono il quadricottero. 7

9 Telaio L intera struttura è sorretta per mezzo di un telaio, a forma di croce, in carbonio, il cui compito è quello di ospitare i motori brushless alle quattro estremità, e una struttura in poly-propylene espanso (EPP) al centro. Motori I quattro motori brushless, ai quali sono collegate le eliche per mezzo di un organo di riduzione, permettono di effettuare le manovre al quadricottero. Ogni motore è montato su un materiale plastico PA66 altamente resistente, il quale contiene una scheda di controllo del motore stesso (BLCB brushless control board); nel complesso il sistema è inoltre dotato di un sistema di cut-out il quale ferma i quattro motori nel caso in cui l elica di qualsiasi di essi incontra un ostacolo. 8

10 Gusci, indoor e outdoor Esternamente possono essere applicati due gusci. Il primo per applicazioni indoor, viene usato per evitare che le eliche graffino i muri. Il secondo guscio è una custodia protettiva per la batteria ed è utilizzata per le applicazioni outdoor. Elettronica di bordo Batteria La batteria a 3 celle eroga 11.1V e 1000 mah con una capacità di scarica di 15 C ed un peso di 80g, il tutto corrisponde ad una autonomia di minuti di volo. Scheda madre La scheda madre incorpora: un processore Parrot P6 (32bits ARM9-core, con frequenza a 468 Mhz), sul quale gira un sistema operativo real-time basato sul Linux 9

11 insieme a tutti i software di calcolo. Il suo compito è quello di gestire le risorse ed acquisire il flusso dati provenienti dalle due telecamere ed elaborarlo. DRAM cache un chip Wi-Fi, ROCm Atheros AR6102G-BM2D wireless una telecamera verticale, è utilizzata negli algoritmi di navigazione, per misurare la velocità verticale; è una telecamera con fov di risoluzione di pixel e framerate di 60 fps. un connettore per la telecamera frontale, la quale ha un obiettivo grandangolare con un fov di La sua uscita è un segnale con risoluzione VGA pixel, e con 15 fps. porta di connessione esterna USB driver SMSC USB3317, per il connettore miniusb utile per collegare ulteriori add-ons come GPS Scheda di navigazione La scheda di navigazione utilizza un microcontrollore PIC a 16-bit (evidenziato con il bordo rosso) con frequenza a 40 Mhz, e funge da interfaccia con i sensori, ovvero accelerometro a 3 assi, giroscopio a 2 assi, giroscopio verticale di precisione ad 1 asse, 2 sensori ad ultrasuoni. I sensori ad ultrasuoni sono 2 Prowave utilizzati per stime dell altitudine, dei movimenti verticali e della profondità della scena. Ha una frequenza di risonanza a 40 khz, a può misurare distanze di 6m ad una frequenza di 25 Hz. Il microcontrollore PIC gestisce il trasmettitore ad ultrasuoni e digitalizza il segnale del ricevitore. 10

12 Accelerometri e giroscopi costituiscono la IMU low-cost con frequenza di acquisizione di 200Hz. L accelerometro è un BOSH BMA150 a 3 assi il quale utilizza un A/D converter a 10 bits, ed ha un range di +/- 2g. Il suo valore di ritorno corrisponde all accelerazione del quadricottero meno la gravità Il giroscopio a due assi è un Invensense IDG500, il cui segnale analogico viene digitalizzato dall A/D converter a 10 bits del PIC, e può misurare velocità di rotazione fino a 500 /s. Un giroscopio più accurato presente sull asse verticale, si tratta di un Epson XV3700, con funzione di auto-zero per minimizzare il drift della rotta. Embedded software Il sistema operativo real-time adottato è la distribuzione BusyBox embedded di Linux, il quale si occupa della gestione di diversi thread: comunicazione Wi-fi campionamento dei dati video compressione del video (per la trasmissione wireless) processing delle immagini acquisizione dei sensori stima dello stato controllo a ciclo chiuso L acquisizione dei dati e il thread di controllo hanno una frequenza di 200Hz, scandita dall A/D converter. La frequenza di processing delle immagini è invece scandita dai framerate della telecamera verticale. Dato che la scheda di controllo è accessibile da telnet, l utente può connettersi con il quadricottero, cambiare dei parametri del sistema di bordo. Wi-fi L Ar.Drone può essere controllato e gestito per mezzo di un dispositivo che supporta la modalità wi-fi ad-hoc. Lo scambio di dati con l Ar.Drone avviene attraverso quattro canali di comunicazione: control port UDP 5556, è il canale in cui viaggiano gli AT commands, ovvero le stringhe di caratteri per controllare le azioni del quadricottero 11

13 information port UDP 5554, è la porta che accoglie i dati di navigazione, ovvero tutte le informazioni riguardanti il drone: status, velocità, posizione. video stream port UDP 5555 il video codificato dalla telecamera frontale viene spedito a questa porta. Successivamente, il thread di gestione video si occupa di decodificare i frame e renderli disponibili all utente. TCP 5559, è la porta in cui vengono trasferiti i dati critici, ovvero informazioni importanti come quelle di configurazione del quadricottero. 12

14 Capitolo 2 SDK Overview Cosa permette di fare l SDK: scrivere la propria applicazione per controllare da remoto il drone.fg da ogni pc con connessione wi-fi (Linux o Windows) da ogni Apple iphone da ogni dispositivo Android Cosa l SDK non permette: riscrivere il proprio embedded software del drone ovvero il suo firmware e accedere direttamente all hardware del quadricottero ovvero (sensori e motori). I dati di navigazione e configurazione del quadricottero non possono essere quindi letti direttamente, ma è il firmware del drone stesso che quando riceve una richiesta di invio dati, crea un pacchetto e lo invia al client che ne ha fatto richiesta. Stesso discorso per l invio dei comandi di spostamento, non è possibile agire direttamente sulle tensioni dei quattro motori brushless, bensì è permesso inviare al quadricottero un pacchetto con all interno gli angoli di inclinazione. Successivamente sarà il firmware per mezzo della legge di controllo interna a variare opportunamente le tensioni dei motori per ottenere l andamento desiderato. Prima di entrare nel dettaglio occorre scaricare la libreria da questo sito successivamente estrarre l archivio AR- Drone API-x.x.x.tar.bz2 nella directory desiderata che per semplicità di spiegazione indichiamo <SDK>. L ultimo passo consiste nel fare il Build della libreria ovvero nell eseguire nel terminale i seguenti comandi: $ cd <SDK>/ARDroneLib/ Soft / Build $ make Se la compilazione è avvenuta con successo l ultima azione eseguita è ar rcs libpc ardrone.a... 13

15 2.1 Architettura a strati dell SDK La libreria AR.Drone Di seguito viene riportata una breve descrizione della libreria dell Ar.Drone la quale mette a disposizione delle APIs di alto livello per l accesso al drone. L SDK si compone delle seguenti cartelle: SOFT COMMON: contiene gli headers (.h) files nei quali ci sono le strutture dati (struct) di comunicazione usate dal drone. Lib/ardrone tool: si compone di un set di strumenti che permetto di gestire facilmente il drone, come il loop e thread per l invio degli AT command, il thread di ricezione dei pacchetti di navigazione, una pipeline per la gestione del video ed una funzione main pronta da utilizzare. È la libreria principale che implementa i quattro servizi di base: navdata management thread, si occupa di recuperare i dati di navigazione, inviare un acknoledgment all Ar.Drone, verificare l integrità delle informazioni ricevute mediante il checksum ed infine renderle disponibili a tutte le funzioni dichiarate nella tabella di gestione dei navigation data. 14

16 video management thread (u) immagine catturata (v) suddivisione in GOB (w) suddivisione in macroblock l immagine catturata dalla telecamera frontale del quadricottero, prima di essere inviata viene opportunamente divisa, scalata e poi codificata. Il fine di tali operazioni è quello di diminuire il costo di trasmissione e velocizzare la comunicazione. L immagine viene suddivisa in 8 fasce orizzontali, e per ognuna di esse vi è una suddivisione in 10 macroblocchi, i quali a loro volta vengono codificati nello spazio di colore YCBCR ed inviati. Dall altra parte, l SDK fornisce un thread built-in, il quale una volta recuperati i pacchetti, li decodifica, ricostruisce l immagine e la rende disponibile all utente nella funzione output gtk stage transform collocata nel file video stage.c. AT command management thread, i comandi che possono essere inviati all Ar.Drone (AT commands) devono avere un determinato formato. Ognuno di essi, si compone di tre caratteri AT* seguiti dal nome del comando, segno di uguaglianza, numero di sequenza e una lista di argomenti opzionali separati da virgola, il cui significato dipende dal comando utilizzato. AT P CMD = 21625, 1, 0, 0, 0, 0 < LF > (2.1) Il compito di questo thread è quello di raccogliere e gestire ed inviare nel formato supportato, i comandi richiesti dagli altri thread. 15

17 control managment thread, gestisce le richieste degli altri thread per l invio di comandi al drone, e ne controlla il checksum. user thread, è possibile definire ed avviare i propri thread, con lo scopo di elaborare i dati ricevuti o effettuare operazioni di vario genere. VLIB è la libreria per il processing del video, al suo interno vi sono le funzioni per ricevere e decodificare lo stream video inviato dall Ar.Drone VP SDK è un insieme di librerie general-purpose le quali includono VPSTAGES, VPOS, VPCOM, VPAPI. Il loro compito è quello di gestire la comunicazione multipiattaforma, ricostruire il video e definirne una pipeline, fornire dei wrapper multipiattaforma. 2.2 Principio di funzionamento La domanda che ora sorge spontanea è da dove partire per lo sviluppo di una applicazione? La risposta si trova all interno del pacchetto scaricato, in esso infatti vi è una cartella Examples all interno della quale vi è un applicazione scheletro per Linux (nella cartella sdk demo) la quale rende disponibile allo sviluppatore i dati di navigazione, quelli immagine e funzioni built-in per l invio di comandi di spostamento. Per cui il compito dello sviluppatore consiste nel modificare opportunamente i file presenti all interno di questa cartella, che contiene: Build, al suo interno vi è un Makefile dove sono riportate tutte le informazioni necessarie per la compilazione Sources, al suo interno vi sono i file sorgente da modificare, in particolare si compone dei seguenti file e cartelle /Navdata /UI /Video ardrone testing tool.c ardrone testing tool.h Prima di passare alla scrittura del codice occorre avere una panoramica generale di come funziona la libreria. 16

18 Come per ogni programma scritto in C, anche per le applicazioni sviluppate per l Ar.Drone il punto di partenza è costituito da una main function. La buona notizia è che utilizzando questa libreria, ogni volta che ci si trova a scrivere un applicazione per l Ar.Drone non bisogna definirne una in quanto ne esiste già una pronta all uso. Il main loop è inoltre affiancato da diversi thread che eseguono vari task del programma principale. Per cui riassumendo e trascurando le varie problematiche legate alla comunicazione e gestione pacchetti a livello semplice, il programma si compone di: main function thread di navigazione, navdata update thread video, video stage thread definiti dall utente Main function La main function è collocata all interno del file ardrone tool.c nella cartella /Soft/Lib/ardrone tool/, essa non richiede nessuna modifica ed effettua i seguenti compiti: configura la rete wi-fi inizializza le porte di comunicazione (AT commands port, Navdata port, Video and control port) chiama la funzione ardrone tool init, che si occupa di inizializzazione di diversi sottosistemi, per ciò che interessa allo sviluppatore fa partire il thread navdata update 17

19 fa partire il thread ardrone control chiama la funzione ardrone tool init custom(argc, argv); entra infine nel loop ardrone tool update, l applicazione non ritorna da questa funzione fino a quando non viene chiusa. Il suo compito consiste principalmente: nell aggiornamento dell intero sistema, nel dettaglio viene implementato il sistema di temporizzazione hardware Watchdog. chiamata della funzione ardrone tool update custom(); una volta richiesta la chiusura dell applicazione viene chiamata la funzione ardrone tool shutdown, il cui compito è quello di: rilasciare le risorse e terminare i thread in esecuzione. terminare il thread navdata update terminare il thread ardrone control Di seguito viene presentata in linea generale la main function descritta precedentemente i n t main ( i n t argc, char argv ) / d i c h i a r a z i o n e d i a l c u n e v a r i a b i l i / / e l a b o r a z i o n e d e g l i argomenti p a s s a t i a l l a p p l i c a z i o n e ( argc, argv ) / r e s = a r d r o n e t o o l s e t u p c o m ( NULL ) ; / c o n f i g u r a z i o n e r e t e wi f i / r e s = a r d r o n e t o o l i n i t ( argc, argv ) ; w h i l e ( SUCCEED( r e s ) && a r d r o n e t o o l e x i t ( ) == FALSE ) r e s = a r d r o n e t o o l u p d a t e ( ) ; r e s = ardrone tool shutdown ( ) ; C RESULT a r d r o n e t o o l i n i t ( ) r e s= a r d r o n e t o o l i n i t c u s t o m ( argc, argv ) ; START THREAD( navdata update, 0 ) ; START THREAD( ardrone control, 0 ) ; r e t u r n r e s ; C RESULT a r d r o n e t o o l u p d a t e ( ) / watchdog system / r e s = ardrone tool update custom ( ) ; C RESULT ardrone tool shutdown ( ) r e s = ardrone tool shutdown custom ( ) ; / r i l a s c i o r i s o r s e / / c h i u s u r a d e i t h r e a d a r d r o n e c o n t r o l e navdata update / JOIN THREAD( a r d r o n e c o n t r o l ) ; JOIN THREAD( navdata update ) ; 18

20 r e t u r n r e s ; ardrone tool.c Questa è una spiegazione grossolana, semplice ed intuitiva di come avviene il ciclo di vita di un applicazione sviluppata con l SDK; a questo punto entra in gioco lo sviluppatore, infatti a ben vedere nel codice appena presentato vengono menzionate tre funzioni il cui nome è caratterizzato dalla parola custom in particolare: ardrone tool init custom() chiamata all interno di ardrone tool init() ardrone tool update custom() chiamata all interno di ardrone tool update ardrone tool shutdown custom() chiamata all interno di ardrone tool shutdown Queste tre funzioni, sono definite all interno del file ardrone testing tool.c contenuto nella cartella sdk demo. Al suo interno troviamo le tre funzioni appena citate con il corpo vuoto, ciò significa che lo sviluppatore le può definire a piacimento. Per cui ad esempio in ardrone tool init custom si possono far partire gli user s thread e inizializzare le risorse desiderate come ad esempio dispositivi di input come gamepad; in ardrone tool shutdown custom si rilasciano risorse e thread creati inizialmente. Ciò quindi si presenta estremamente semplice in quanto lo sviluppatore crea solo ciò che serve per i propri scopi senza preoccuparsi di tutto il resto. Thread Creazione, distruzione e gestione dei thread avviene per mezzo delle MACRO definite nel file vp api thread helper.h le quali aiutano il programmatore nell utilizzo dei thread, senza che esso abbia conoscenze sulla loro implementazione in linguaggio C. In particolare abbiamo visto precedentemente che per far partire un thread si utilizza la MACRO START THREAD, per terminarlo invece JOIN THREAD. Bisogna quindi specificare come creare un thread. Creazione thread La creazione di un thread in tale contesto consiste in: inserimento del thread nella tabella dei thread definita nel file ardrone testing tool.c. Per inserire un elemento nella tabella si ricorre alla MACRO THREAD TABLE ENTRY(nome thread, priorità thread). All interno della tabella sono già definiti dei thread come quello di navigazione (navdata update) video (video stage) e control (ardrone control). 19

21 BEGIN THREAD TABLE THREAD TABLE ENTRY( a r d r o n e c o n t r o l, 20 ) / o b b l i g a t o r i o / THREAD TABLE ENTRY( navdata update, 20 ) / o b b l i g a t o r i o / THREAD TABLE ENTRY( v i d e o s t a g e, 20 ) / o b b l i g a t o r i o / / qui possono e s s e r e aggiunti i thread utente / THREAD TABLE ENTRY( u s e r t h r e a d, 20) END THREAD TABLE ardrone testing tool.c definizione della funzione associata al thread, il cui nome deve coincidere con il nome assegnato al thread stesso. Ad esempio: DEFINE THREAD ROUTINE( u s e r t h r e a d, d a t a u s e r t h r e a d ) / c o d i c e da f a r e s e g u i r e a l t h r e a d / BEGIN THREAD TABLE THREAD TABLE ENTRY( u s e r t h r e a d, 20) ; END THREAD TABLE ardrone testing tool.c START thread, che consiste nell avvia del thread stesso: C RESULT a r d r o n e t o o l i n i t c u s t o m ( i n t argc, char argv ) START THREAD( u s e r t h r e a d, d a t a u s e r t h r e a d ) ; ardrone testing tool.c JOIN thread, che consiste nel termine dell esecuzione del thread C RESULT ardrone tool shutdown custom ( ) JOIN THREAD( u s e r t h r e a d ) ; ardrone testing tool.c Thread navdata update Il thread navdata update fatto partire nel file ardrone testing tool.c è definito nel file ardrone navdata client.c situato nella cartella /Soft/Lib/ardrone tool/navdata. Il suo compito è quello di recuperare il pacchetto dei dati di navigazione (navdata), verificarne l integrità, inserire le informazioni all interno di una struttura dati specifica navdata unpacked t, e passare tale struttura a delle funzioni di callback (definite in una tabella, detta navdata handler table), le quali utilizzano le informazioni in esse contenute per i propri scopi. 20

22 DEFINE THREAD ROUTINE( navdata update, nomparams ) / recupero del pacchetto / / i n s e r i m e n t o d e l l e i n f o r m a z i o n i a l l i n t e r n o d e l l a s t r u t t u r a d a t i / / v e r i f i c a d e l l i n t e g r i t d e l p a c c h e t t o / i f ( c k s == n a v d a t a c k s ) / s e i l checksum andato a buon f i n e, s c o r r e l a t a b e l l a d e i g e s t o r i d e i navdata e p a s s a ad o g n i f u n z i o n e c o n t e n u t a n e l l a t a b e l l a l a s t r u t t u r a d a t i c r e a t a / while ( ardrone navdata handler table [ i ]. i n i t!= NULL ) i f ( ardrone navdata handler table [ i ]. process!= NULL ) a r d r o n e n a v d a t a h a n d l e r t a b l e [ i ]. p r o c e s s ( &navdata unpacked ) ; i ++; ardrone navdata client.c I navdata recuperati dal thread vengono salvati nella seguente struttura dati, definita all interno del file ardrone api.h: t y p e d e f s t r u c t n a v d a t a u n p a c k e d t u i n t 3 2 t a r d r o n e s t a t e ; b o o l t v i s i o n d e f i n e d ; navdata demo t navdata demo ; navdata time t navdata time ; navdata raw measures t navdata raw measures ; navdata phys measures t navdata phys measures ; n a v d a t a g y r o s o f f s e t s t n a v d a t a g y r o s o f f s e t s ; n a v d a t a e u l e r a n g l e s t n a v d a t a e u l e r a n g l e s ; n a v d a t a r e f e r e n c e s t n a v d a t a r e f e r e n c e s ; navdata trims t navdata trims ; n a v d a t a r c r e f e r e n c e s t n a v d a t a r c r e f e r e n c e s ; navdata pwm t navdata pwm ; n a v d a t a a l t i t u d e t n a v d a t a a l t i t u d e ; navdata vision raw t navdata vision raw ; n a v d a t a v i s i o n o f t n a v d a t a v i s i o n o f ; n a v d a t a v i s i o n t n a v d a t a v i s i o n ; n a v d a t a v i s i o n p e r f t n a v d a t a v i s i o n p e r f ; n a v d a t a t r a c k e r s s e n d t n a v d a t a t r a c k e r s s e n d ; n a v d a t a v i s i o n d e t e c t t n a v d a t a v i s i o n d e t e c t ; navdata watchdog t navdata watchdog ; navdata adc data frame t navdata adc data frame ; navdata video stream t navdata video stream ; navdata games t navdata games ; navdata unpacked t ; ardrone api.h Per una dettagliata descrizione dei campi della struttura navdata unpacked t riferirsi al file navdata common.h presente all interno della cartella /Soft/- Common/ Le informazioni recuperate e inserite all interno della struttura appena descritta sono passate a delle funzioni di callback. Tali funzioni devono essere inserite all interno della tabella di gestione dei navdata ovvero la NAVDA- TA HANDLER TABLE definita nel file navdata.c contenuto nella cartella /sdk demo/sources/navdata/ Gli elementi della tabella si definiscono per mezzo della MACRO NAVDATA HANDLER TABLE ENTRY(func init,func process,func release) 21

23 da ciò si evidenzia che per ogni elemento della tabella si definiscono tre funzioni, chiamate ogni qualvolta il pacchetto è stato ricevuto ovvero: una per l allocazione delle risorse necessarie all elaborazione del pacchetto (func init) una per l elaborazione del pacchetto (func process), ed infine una per il rilascio delle risorse allocate da func init. BEGIN NAVDATA HANDLER TABLE NAVDATA HANDLER TABLE ENTRY( d e m o n a v d a t a c l i e n t i n i t, d e m o n a v d a t a c l i e n t p r o c e s s, d e m o n a v d a t a c l i e n t r e l e a s e, NULL) END NAVDATA HANDLER TABLE navdata.c All interno dello stesso file sono già dichiarate le tre funzioni (e create con corpo vuoto), tuttavia è sempre possibile definirne delle altre associate ovviamente ad un elemento diverso della NAVDATA HANDLER TABLE, ad esempio un gruppo di funzioni potrebbe salvare i dati recuperati su file mentre un altro potrebbe passarli all interfaccia grafica per la loro visualizzazione. i n l i n e C RESULT d e m o n a v d a t a c l i e n t i n i t ( v o i d data ) / i n i z i a l i z z a z i o n e r i s o r s e l o c a l i / r e t u r n C OK ; i n l i n e C RESULT demo navdata client process ( const navdata unpacked t const navdata ) / e la b or a zi o ne del pacchetto passato dal thread navdata update / r e t u r n C OK ; i n l i n e C RESULT d e m o n a v d a t a c l i e n t r e l e a s e ( v o i d ) / r i l a s c i o d e l l e r i s o r s e l o c a l i / r e t u r n C OK ; navdata.c 22

24 Thread video stage Come per il thread navdata update anche in questo caso video stage è fatto partire in ardrone tool init.c ed è definito altrove, in particolare nel file video stage.c situato all interno della cartella /sdk demo/sources/video Il compito di tale thread è quello di ricevere i dati video da una socket, decodificare i frame ricevuti, ed inserire tali dati all interno di una struttura messa a disposizione dello sviluppatore. Le funzioni per le quali è disponibile il frame catturato dalla telecamera sono: C RESULT o u t p u t g t k s t a g e o p e n ( v o i d c f g, v p a p i i o d a t a t in, v p a p i i o d a t a t out ) / i n i z i a l i z z a z i o n e r i s o r s e l o c a l i / r e t u r n (SUCCESS) ; C RESULT o u t p u t g t k s t a g e t r a n s f o r m ( v o i d c f g, v p a p i i o d a t a t in, v p a p i i o d a t a t out ) / i n p i x b u f d a t a v i e n e i n s e r i t o i l frame appena a c q u i s i t o e d e c o d i f i c a t o / v p o s m u t e x l o c k (& v i d e o u p d a t e l o c k ) ; p i x b u f d a t a = ( u i n t 8 t ) in >b u f f e r s [ 0 ] ; vp os mutex unlock (& v i d e o u p d a t e l o c k ) ; r e t u r n (SUCCESS) ; C RESULT o u t p u t g t k s t a g e c l o s e ( v o i d c f g, v p a p i i o d a t a t in, v p a p i i o d a t a t out ) / r i l a s c i o r i s o r s e l o c a l i / r e t u r n (SUCCESS) ; video stage.c Il frame appena decodificato è reso disponibile all interno della variabile pixbuf data, di conseguenza è possibile effettuare diverse operazioni come la sua visualizzazione ed elaborazione. 23

25 Nelle precedenti pagine è stata data una semplice ed immediata spiegazione su come funziona la libreria, nel prossimo capitolo verrà effettuata una trattazione pratica, ovvero verrà presentato un esempio di applicazione, con interfaccia grafica ampliabile con altre funzioni. 24

26 Capitolo 3 Pratica Come già detto nel capitolo precedente il punto di partenza per lo sviluppo di un applicazione per l Ar.Drone consiste nell estendere il programma scheletro situato all interno della cartella sdk demo. 3.1 Build dell esempio in Linux Per il build degli esempi occorre avere installati nel proprio sistema altre libreria indispensabili per la comunicazione wi-fi, per la visualizzazione dell interfaccia grafica e dello stream video; a tale proposito aprire il terminale e digitare i seguenti comandi: $ sudo apt g e t update $ sudo apt g e t i n s t a l l l i b s d l dev l i b g t k 2.0 dev l i b i w dev Compilazione ed esecuzione dell sdk demo Per la compilazione dell sdk demo basta eseguire da terminale i seguenti comandi: $ cd <SDK>/Examples / Linux / sdk demo / B u i l d $ make Se la compilazione è riuscita all interno della cartella Build compare il file linux sdk demo, per eseguirlo digitare (sempre situati all interno della cartella Build) il comando: $. / l i n u x s d k d e m o $ Tuttavia eseguendo l applicazione l unica cosa che si può fare è comandare il quadricottero con un Logitech Precision gamepad oppure un controller 25

27 della Sony Playstation 3, ciò è dovuto al fatto che tale programma è vuoto, occorre aggiungere quindi delle funzionalità quali ad esempio, visualizzazione dati di navigazione, visualizzazione immagine telecamera frontale, oppure in alternativa si può comandare lo spostamento del quadricottero per mezzo della tastiera. 3.2 Interfaccia grafica con visualizzazione del frame della telecamera frontale e comandi di takeoff e landing Per la creazione dell interfaccia grafica viene sfruttata un altra libreria GTK+ ( ovvero un toolkit per lo sviluppo di interfacce grafiche. Per creare una interfaccia dichiariamo un nuovo thread chiamato gui inserendone l occorrenza all interno della tabella dei thread all interno del file ardrone testing tool.c, sempre nello stesso file richiamiamo la macro per farlo partire e terminare, all interno delle funzioni di inizializzazione e shutdown definiamo infine la routine del thread / v i e n e d e f i n i t a l a r o u t i n e d e l t h r e a d / DEFINE THREAD ROUTINE( gui, data ) gdk threads enter ( ) ; gtk main ( ) ; g dk t hr ead s l ea ve ( ) ; C RESULT a r d r o n e t o o l i n i t c u s t o m ( i n t argc, char argv ) / v i e n e i n i z i a l i z z a t a l i n t e r f a c c i a g r a f i c a / i n i t g u i ( argc, argv ) ; / v i e n e f a t t o p a r t i r e i l t h r e a d gui, i l c u i compito q u e l l o d i a s c o l t a r e g l i e v e n t i r e l a t i v i a l l i n t e r f a c c i a g r a f i c a / START THREAD( gui, NULL ) ; r e t u r n C OK ; C RESULT ardrone tool shutdown custom ( ) JOIN THREAD( gui ) ; r e t u r n C OK ; BEGIN THREAD TABLE THREAD TABLE ENTRY( gui, 20) END THREAD TABLE ardrone testing tool.c successivamente creiamo due file all interno della cartella /sdk demo/sources/ui/: gui.h, dove vengono definite le strutture dati utilizzate dal thread, come suggerisce il titolo della sezione vogliamo creare un applicazio- 26

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