Seminario : La comunità terapeutica nella società delle dipendenze
|
|
- Rosa Bertini
- 8 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 Seminario : La comunità terapeutica nella società delle dipendenze Mario Dondi Dipartimento di Scienze della Formazione Università di Genova 6 Novembre 2012 o Fondazione Bianca Costa Bozzo-Genova
2 Dall'osservatorio della comunità Diffusione consumistica e stratificazione dell uso di sostanze. Elevata crescita del consumo da parte di utilizzatori di cannabis e cocaina che si va ad aggiungere all uso di eroina che comunque rimane presente con modalità diversificate... Forme di dipendenza protratte nel tempo che non suscitano grande allarme sociale e non preoccupano le famiglie. Cronicizzazione con problemi correlati sanitari e di disturbo mentale per eroinomani e utilizzatori di altre droghe. Target di consumatori mimetizzati nella società civile e nell ambito della immigrazione legale ed illegale e della prostituzione Un continuum dove il consumo di sostanze sfuma nella popolazione generale, un problema che coinvolge tutte le agenzie educative e le professionalità che trattano le risorse umane
3 Anni novanta Hiv e socializzazione delle sostanze : diffusione nella popolazione generale Diffusione e stratificazione dell uso di sostanze produce uso problematico nei contesti di vita, di lavoro e del divertimento. I rischi non possono essere valutati solo rispetto l uso individuale delle sostanze ed il loro principio attivo ed all effetto psicotropo. Stili di consumo nella popolazione generale aumentano i rischi in ambito lavorativo scolastico, ricreativo domestico Tali modalità mettono in serio pericolo familiari, amici colleghi di lavoro altri cittadini Tali emergenze chiamano in causa le famiglie ed operatori aspecifici (non dei servizi per le dipendenze), che devono acquisire competenze e confidenza col problema Necessitano di sostegno e di connessione con professionalità e servizi per le dipendenze ( Tradizionali e storici)
4 Una popolazione in aumento
5 DATI STATISTICI ITALIA Bologna, 3 febbraio Giornata di studio - L attività dei Sert dal 1991 al 2004, i nuovi scenari di consumo e le strategie regionali - Regione Emilia - Romagna
6 Alcool
7 TOSSICODIPENDENTI DECEDUTI PER OVERDOSE E AIDS ( ) Giornata di Studio - L ATTIVITÀ DEI SERT DAL 1991 AL 2004, I NUOVI SCENARI DI CONSUMO E LE STRATEGIE REGIONALI - Bologna, 3 febbraio 2006
8 Condizionamento e potenziamento combinato Era degli psicadelici Eroina in Europa Droghe leggere e pesanti Liberalizzazione e proibizionismo Fenomeno Aids Consumo diffuso Droghe on line 1980 uso informatica professionale 1995 Windows 95 / informatica domestica 2004 ICQ messaggeria istantanea Chat 300 mil. di installazioni IBM Deep Blue batte a scacchi Kasparov in 60 min. Nasce Google motore di ricerca 2004 Facebook social networking 2005 Youtube ( Video protagonismo)
9 Droghe on line i narconavigatori ¼ fai da te: consumatori esperti e sperimentatori ingenui Immissione di prodotti legali di sintesi Non identificabili con le normali analisi biochimiche Scambiate alla pari fra i consumatori Dall'effetto, molte volte, non controllabile A volte irreversibilmente neuro tossiche Rottura distinzione fra sostanze pesanti e leggere Rischio contiguità e impatto relazionale ( automedicazione con partecipazione dei genitori ) Aumento mortalità per rischi indiretti
10 Il nuovo mondo Parliamo di nuove sostanze, ma la sensazione è di essere in un nuovo mondo Le sostanze non vengono usate nel contesto dove noi adulti abbiamo effettuato la nostra iniziazione e per molti versi senza apparente significato trasgressivo Giovani e adulti si formano ed evolvono in un mondo con caratteristiche che non ha precedenti nella nostra storia
11 Da adattamento all ambiente naturale e relazionale alla preponderanza di elementi tecnici, chimici e finanziari Adattamento alle possibilità offerte dalla tecnologia interattiva Alle possibilità ed opportunità chimiche Alla disponibilità economica ed agli strumenti finanziari Alla possibilità di modificare l'immagine corporea
12 Stupefacenti : da strumenti di trasgressione ad elementi socializzati di consumo per la realizzazione personale Oggi, stupefacenti e psicofarmaci rivestono un doppio ruolo: come sostanze psicotrope aiutano a superare la quotidianità, la routine. Oppure possono migliorare le prestazioni ed aiutano a supportare l'intensificazione dei ritmi di lavoro, le pressioni ambientali e relazionali. Nella società "globale" che impone flessibilità e velocità, l ansia da prestazione e la depressione tendono a essere fronteggiati con l uso legalizzato degli psicofarmaci, o con forme di automedicazione e comportamenti reiterati ed ossessivi che per la loro ripetitività danno illusione di controllo sul contesto dove i soggetti vivono, lavorano occupano il loro tempo libero.
13 Internet, sostanze e psicofarmaci sono il nostro ambiente L'ambiente dove avviene il processo identitario L ambiente forma comunque.. L ambiente, il contenitore del processo di adattamento è un spazio dove l influenza ed il peso tecnologico e chimico diventano preponderanti rispetto all esperienza delle generazioni passate. E quasi per inerzia possono produrre modificazioni importanti, poco percepibili dal soggetto, nella macchina biologica..
14 Utenti internet in Italia Numeri in migliaia dati semestrali
15 Telefoni in Italia Num. in migliaia fonte: Istat
16 Il consumo della modificazione... non solo sostanze chimiche : da narcisisti e borderline ai disturbi diffusi di matrice compulsiva Shopping compulsivo Dipendenza da gioco Televisione, Cellulare, Internet Dipendenza sessuale Dipendenza da azioni rischiose Rischio della medicalizzazione dei comportamenti e delle condotte DSM-IV e V : disturbi da controllo degli impulsi
17 I giovani come si vedono : indagine nella popolazione giovanile fra i 15 ed i 24 anni Ricerca del Comune di Modena / Università di Modena e Reggio Baraldi C. Grassi R. Unimore 2011
18
19 Ricollocazione della sostanza La sostanza sembra aver perso la centralità nel rapporto con molti consumatori ed essere usata in diverse condotte problematiche come facilitatore di processo, così come le modalità digitali offrono un supporto tecnologico a tali comportamenti Assume sia la funzione di oggetto di dipendenza specifico ( con potenziali esiti cronicizzanti) che di strumento di potenziamento delle altre forme di dipendenza e di abuso
20 Prevenzione : ricollocata la sostanza riportare la questione sul piano educativo Con la socializzazione e la sperimentazione diffusa e la sostanza socializzata, divengono pregnanti gli elementi di promozione educativa, la intenzionalità educativa con i soggetti in età evolutiva ed i giovani adulti
21 La percezione, i vissuti dei protagonisti, Gli strumenti per la realizzazione personale Senza utilizzo massivo della tecnologia e della chimica ad uso psicotropo od estetico non ci possono essere possibilità di realizzare in pienezza il potenziale personale e della specie. Senza utilizzo massivo della tecnologia e della chimica non ci si può difendere dalle pressioni ambientali, dalle interferenze, dalle richieste di essere.
22 Non da soli : intervento di operatori specifici ( dipendenze ) ed aspecifici L'intervento richiede una mappatura delle risorse del territorio condivisa fra pubblico e privato e una valutazione della loro spendibilità E una scommessa sul capitale sociale ed umano delle comunità locali, Pubblico, privato sociale e profit delle dipendenze Diversi settori nell ambito sociale e sanitario Servizi specifici ed aspecifici Formali ed informali Diverse professionalità medico ( i nuovi studi di medicina generale), psicologo, educatore, animatore, insegnante, volontario, gestore.
23 Recuperare il rapporto col territorio e la presenza nella comunità locale : la prevenzione è generata dalle buone politiche, dalla solidarietà fra generazioni, dalla generatività degli adulti della comunità locale Favorire l inclusione e l accoglienza nei servizi con estensione dei tempi di accesso e modalità dare spazio alla società civile organizzata Dedicare spazi di transizione, luoghi di impegno civile e sociale solidaristico per i giovani Aumentare la capacità consultiva nei confronti di famiglie ed agenzie aspecifiche ( Scuola, associazionismo, medici di famiglia, forze dell ordine etc.) Responsabilizzare il contesto ad infittire la rete dei servizi, unità di srada, luoghi di ritrovo, consultori sociali e drop-in
24 Diverse azioni centrate sulla comunità locale: i target della stratificazione Prevenzione e sensibilizzazione: coscientizzazione sui rischi insiti nell uso di sostanze nella popolazione generale; alfabetizzazione sociale in ambito scolastico e territoriale, medici di medicina generale : Internet e chimica Consumo nella popolazione generale problematico ma non percepito dannoso: intercettazione precoce, riconoscimento del rischio personale e indiretto nel contesto di prossimità; Consumo problematico riconosciuto: presa in carico del soggetto ed attivazione delle relazioni di prossimità e di tutela del contesto; Consumatori dipendenti e multiproblematici che afferiscono ai servizi per le dipendenze con una presa in carico intensiva (coinvolgimento di vari servizi e relativo coordinamento); Situazioni croniche e protratte nel tempo che devono essere trattate con attenzione alle competenze residue ed al maggior mantenimento della qualità di vita dei soggetti in situazione grave acuta e sub acuta
25 Il sistema di valutazione della qualità delle prestazioni ha bisogno di affinamento, non più solo orientato al servizio ( comunità terapeutica o sert), ma al territorio ed alla qualità di vita Sistema orientato al servizio Il sistema valuta le prestazioni e premia l efficacia e l efficienza dei servizi in un ottica sanitaria Sistema orientato all utente Il sistema valuta le prestazioni più adeguate alle necessità, protezione, qualità di vita e funzionamento sociale dei cittadini del territorio
26 Dalle strutture ai percorsi : l intervento fra servizi tradizionali e di prossimità: Servizi tradizionali Per appuntamento in luoghi e tempi definiti dall operatore In servizi organizzati in struttura con procedure e professionalità definite Con standard definiti dalle regole dell accreditamento Richiesta terapeutica, trattamentale Servizi di prossimità Erogati nei tempi e nei modi richiesti dagli stili di consumo Contestualizzazione nei luoghi di vita con alta vicinanza relazionale Con interventi necessariamente molto flessibili Disponibilità senza richiesta di trattamento Centrata sul servizio Centrata sull utente
27 Come collaborare : comunità e territorio L inclusione dei progetti di prevenzione ed intercettazione precoce (indicata per target vulnerabili ) dei servizi di prossimità nelle politiche locali e regionali deve essere attuata con modalità strutturali e continuative (ridefinisce interventi che parzialmente venivano già realizzati come sperimentali); E richiesta una mappatura dei servizi formali ed informali posizionati in un determinato territorio, una politica di intervento a rete con erogatori pubblici e del privato che lavorano come un unico sistema; L intervento sanitario diviene ad alta integrazione sociale con settori specialistici d intervento sulle dipendenze patologiche che necessitano di presa in carico congiunta e che vanno proposti in continuità con le politiche sociali e della sicurezza (Cliniche, Comunità, Sert, Medici di base ) Matching e continuità assistenziale. Evitare la sindrome della pallina da flipper
28 Cosa sanno fare le comunità terapeutiche... non solo comunità - Lavorare sui processi di apprendimento in sit. residenziale e non - Fare progettazione educativa e psicoeducativa - Costruire condizioni per la compliance clinica - Concorrere a mantenere la risposta terapeutica sub acuta - Concorrere alla disintossicazione in ambiente protetto - Svolgere funzioni di tutoring e care manager - Fare prevenzione, orientamento nel territorio di competenza - Implementare la cultura solidaristica nelle comunità locali Concorrere a migliorare le condizioni e la qualità di vita nei territori
29 Terzo settore: un complemento istituzionale sussidiario credibile? Ultimo censimento strutturale ( ISTAT 2001) -fatturato 38 miliardi euro organizzazioni -circa operatori volontari/sostenitori Stime Unicredit Foundation (2012) - Fatturato 67 miliardi (4,3% Pil) organizzazioni operatori volontari
30 Fiducia riconosciuta Eurispes % preferenze alle associazioni di volontariato - 5 x 1000 associazioni del terzo settore circa 2/3 contributi
31 Integrazione territoriale: il recupero della relazione politica nella comunità locale Indagine forum terzo settore Circa 85 % svolge attività prevalentemente nel territorio 80 % ha attività formalizzate con altre organizzazioni nel contesto operativo
32 Associazioni di comunità : la comunità nella comunità Dalla mission centrata sul trattamento di comunità al lavoro nella comunità
33 Mario Dondi
Conferenza Nazionale sulle Politiche Antidroga Trieste 12/14 marzo 2009
Conferenza Nazionale sulle Politiche Antidroga Trieste 12/14 marzo 2009 Mario Dondi - Ceis Modena Centro Studi ed Alta Formazione Donald J. Ottenberg Un cantiere unico per operatori diversi Il sistema
DettagliLe forme dell'integrazione nei servizi per le dipendenze
Le forme dell'integrazione nei servizi per le dipendenze Mario Dondi Merano 5-7 Ottobre 2011 24 th Annual European Conference Lavoro dignità e responsabilità sociale Premesse dell intervento EVOLUZIONE
DettagliI cambiamenti di paradigma nei trattamenti di comunità
I cambiamenti di paradigma nei trattamenti di comunità Mario Dondi Fidenza 27 Settembre 2012 Servizi e nuove dipendenze : Quale welfare al tempo della crisi Il nuovo mondo Parliamo di nuove sostanze, ma
DettagliDALLA SANITÀ ALLA SALUTE
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BARI A. MORO Dipartimento di Scienze della Formazione, Psicologia, Comunicazione Laurea triennale in Scienze dell educazione e formazione Pedagogia sociale a.a. 2018/2019 L educazione
DettagliLa consulenza psichiatrica in Medicina Generale
La consulenza psichiatrica in Medicina Generale a cura di Clara Curcetti Roma, 16 febbraio 2010 Contesto Evoluzione della domanda di salute Cambiamenti socio-demografici Cambiamenti nell utilizzo dei servizi
DettagliPrevenzione e cura, cura e prevenzione: un servizio con e per gli adolescenti. Dr.ssa Federica Ronchetti
Prevenzione e cura, cura e prevenzione: un servizio con e per gli adolescenti. Dr.ssa Federica Ronchetti Responsabile U.O. Psicologa Adolescenza Dipartimento Salute M entale ASL di Modena Dr. Federica
DettagliMichele Sanza Dipartimento di Salute Mentale e Dipendenze Patologiche Azienda USL di Cesena
Il contrasto della guida in stato di ebbrezza Michele Sanza Dipartimento di Salute Mentale e Dipendenze Patologiche Azienda USL di Cesena 1 Alcool e guida Almeno il 35% degli incidenti stradali è correlato
DettagliCase della Salute LABoratorio regionale per l integrazione multiprofessionale
Case della Salute LABoratorio regionale per l integrazione multiprofessionale PROGETTI DI MIGLIORAMENTO AREA VASTA EMILIA CENTRALE (giugno 2018 - aprile 2019) Navile (Ausl Bologna) Prevenzione e promozione
DettagliProgetto Nazionale Pilota di Intercettazione Precoce dei Giovani per la Cura dei Problemi di Droga e Alcolcorrelati
Progetto Nazionale Pilota di Intercettazione Precoce dei Giovani per la Cura dei Problemi di Droga e Alcolcorrelati Rafforzamento e riconversione specialistica del trattamento del disagio psicoaffettivo
Dettagli1000 giorni di Progetto Adolescenza
1000 giorni di Progetto Adolescenza Proposte del gruppo regionale di monitoraggio Dr.ssa Nora Marzi Bologna 11 Novembre 2016 09/11/16 Gruppo regionale di monitoraggio Monitorare significa: controllare
DettagliIl Progetto CCM SOCIAL NET SKILLS Il contributo della Regione Lazio
Il Progetto CCM SOCIAL NET SKILLS Il contributo della Regione Lazio Dott.ssa Amalia Vitagliano Dirigente Area SanitàPubblica, Promozione della Salute, Sicurezza Alimentare e Screening Regione Lazio, 23
DettagliFACCIAMO IL PUNTO! Piano di Zona Garbagnate M.se 5 giugno 2013
FACCIAMO IL PUNTO! Piano di Zona 2012-2014 Garbagnate M.se 5 giugno 2013 situazione di crisi economica e di incertezza l indeterminatezza del mercato del lavoro e delle risorse gli elementi di contesto
DettagliInformativa in Commissione IV 10 luglio Interventi di riduzione del danno e di prevenzione delle overdoses da sostanze stupefacenti
Informativa in Commissione IV 10 luglio 2019 Interventi di riduzione del danno e di prevenzione delle overdoses da sostanze stupefacenti Meccanismo OVERDOSE DA EROINA Assunzione di una dose di eroina superiore
DettagliCarta dei Servizi SERD
Carta dei Servizi SERD ICP-FI-010 Rev.3 versione aggiornata al 31 gennaio 2018 1 La carta dei servizi E uno strumento di informazione e di orientamento nell ambito delle offerte prestate nei servizi per
DettagliIL PERCORSO DEGLI ADOLESCENTI AL SERT DI FERRARA
IL PERCORSO DEGLI ADOLESCENTI AL SERT DI FERRARA Dott.ssa Barbara Cocchi Dott.ssa Cinzia Veronesi GIOVANI CONSUMATORI E NUOVE DIPENDENZE Presentazione del Rapporto 2010 Osservatorio Epidemiologico Dipendenze
DettagliLe vecchie e nuove dipendenze
Le vecchie e nuove dipendenze La rete e le progettualità della cooperazione nel territorio bresciano Conferenza Annuale della Salute Mentale 13 dicembre 2017 Dott. Alberto Festa Oltre 40 anni di impegno
DettagliI luoghi dell integrazione: PUA e UVM
SEMINARIO L integrazione sociosanitaria e il Punto Unico di Accesso. Strumenti per la presa in carico delle persone fragili e non autosufficienti 8 maggio 2012 I luoghi dell integrazione: PUA e UVM Paola
DettagliPROMOZIONE DEL BENESSERE E PREVENZIONE DEL RISCHIO IN ADOLESCENZA
PROMOZIONE DEL BENESSERE E PREVENZIONE DEL RISCHIO IN ADOLESCENZA Servizio Salute mentale, dipendenze patologiche, salute nelle carceri Servizio Politiche familiari, infanzia e adolescenza Franca Francia
DettagliPunto di vista l operatore nella scuola
Punto di vista l operatore nella scuola L. Grotti - B. Rovigatti - T. Bettoli 09 Giugno 2011 1 Promeco È un Unità Operativa che afferisce all Assessorato alla Sanità del Comune di Ferrara istituito attraverso
DettagliCAPITOLO V.2. PROGETTI, CENTRI COLLABORATIVI E NETWORK NAZIONALI DEL DIPARTIMENTO POLITICHE ANTIDROGA
CAPITOLO V.2. PROGETTI, CENTRI COLLABORATIVI E NETWORK V.2.1. Progetti e Centri Collaborativi V.2.2. Quote di investimento progetti V.2.3. Master Plan Progetti V.2.4. Network Centri Collaborativi V.2
DettagliIl Centro di Solidarietà di Genova
Il Centro di Solidarietà di Genova e la realtà della FICT Sala Polifunzionale della Presidenza del Consiglio dei Ministri Roma, 6 maggio 2009 1 CENNI STORICI Il Centro di Solidarietà di Genova nasce nel
Dettaglipartendo dal basso: bisogni fisiologici il bisogno di sicurezza di appartenenza di stima di autorealizzazione
Questi sono i bisogni rappresentati nella piramide di Maslow, alla base ci sono i primari necessari alla sopravvivenza, seguono i bisogni sociali e sanitari utili per il benessere del nostro stato fisico
DettagliCENTRO DIURNO PERSEFONE
Città di Pomezia ABSTRACT CENTRO DIURNO PERSEFONE Progetto finanziato dalla Regione Lazio Fondo Lotta alla Droga 2008/2009 /2010 ( DGR.n186 del 21/03/2008) ABSTRACT CENTRO DIURNO A MEDIA SOGLIA PERSEFONE
DettagliPROMUOVERE SANI STILI DI VITA A SCUOLA Come costruire un curricolo efficace ed in linea con il modello di scuole che promuovono salute
PROMUOVERE SANI STILI DI VITA A SCUOLA Come costruire un curricolo efficace ed in linea con il modello di scuole che promuovono salute Ennio Ripamonti Milano, 6 Aprile 2016 1. Fondamenti teoricimetodologici
Dettagli" Tutti a casa Housing First"
" Tutti a casa Housing First" Il percorso nasce dall'adesione del DSM DP al progetto presentato dall'associazione Amici di Piazza Grande nel Bando per l' assegnazione degli alloggi di transizione promosso
DettagliAREA PRIMA INFANZIA - SERVIZI EDUCATIVI
50 3.2 I Fattori Positivi e Critici emergenti dall analisi di domanda e offerta e dalle informazioni più significative AREA PRIMA INFANZIA - SERVIZI EDUCATIVI Domanda educativa di servizi 0 3 anni in costante
DettagliCome aiutare la donna a recuperare benessere e qualità di vita: iniziative e opportunità
Menopausa e tumori femminili: come recuperare benessere e qualità di vita Come aiutare la donna a recuperare benessere e qualità di vita: iniziative e opportunità A cura di Francesca Merzagora Onda 11
DettagliATTIVITÀ DELL AZIENDA U.L.S.S. N.10 RIVOLTE A GIOVANI E ADOLESCENTI (fino ai 24 anni)
Conferenza dei Servizi Portogruaro, 5 maggio 2010 ATTIVITÀ DELL AZIENDA U.L.S.S. N.10 RIVOLTE A GIOVANI E ADOLESCENTI (fino ai 24 anni) Consultorio Giovani Attività dei Ser.D Attività per adolescenti con
DettagliReinserimento Lavorativo e Sociale Un esperienza consolidata nata nel 1978
Gruppo Fraternità Reinserimento Lavorativo e Sociale Un esperienza consolidata nata nel 1978 Relatore Alberto Francesco Festa Trieste 13 marzo 2009 5^ Conferenza Nazionale sulle Droghe La struttura del
DettagliSERVIZIO TOSSICODIPENDENZE
SERVIZIO TOSSICODIPENDENZE Dipartimento salute mentale e dipendenze patologiche 1/6 Premessa Il Dipartimento salute mentale e dipendenze patologiche è la struttura aziendale che ha come finalità la promozione
DettagliPrimi passi. una rete di proposte educative per rispondere ai bisogni di bambini e famiglie.
STILI DI VITA E SALUTE: DAL DIRE AL FARE Verona 12/13 Maggio 2016 INFANZIA PROGETTO PRIMI PASSI E GENITORIALITA UISP PADOVA Primi passi una rete di proposte educative per rispondere ai bisogni di bambini
DettagliDott. Paolo Giavoni. Coordinatore Sociale Azienda Ulss 9 Scaligera - Distretto 4 Ovest Veronese. Padova, 31 Maggio 2018
Dalla Prevenzione alla Tutela dei soggetti in età evolutiva Dott. Paolo Giavoni Coordinatore Sociale Azienda Ulss 9 Scaligera - Distretto 4 Ovest Veronese Padova, 31 Maggio 2018 Organizzazione dei Servizi
DettagliUOS Osservatorio Epidemiologico Metropolitano Dipendenze Patologiche.
Azienda USL Città di Bologna Dipartimento Salute Mentale e Dipendenze UOS Osservatorio Epidemiologico Metropolitano Dipendenze Patologiche Rapporto 2016 sulle dipendenze nell area metropolitana di Bologna
DettagliPercorsi casa-scuola sicuri. Perché favoriscono il benessere dei bambini?
Percorsi casa-scuola sicuri. Perché favoriscono il benessere dei bambini? Dott.ssa Emanuela Baldassarri Dipartimento di Sanità Pubblica AUSL di Cesena Indagine 2012 Okkio alla salute della Regione Emilia
DettagliAffettività sessualità Progetto di educazione alla salute nelle scuole secondarie di I e II grado
12 settembre 2016 Corso di formazione Network "Scuole che promuovono salute": scambio di saperi/esperienze per crescere in salute dall infanzia alle scuole secondarie superiori Affettività e sessualità
Dettaglidalla formazione al monitoraggio del Progetto Adolescenza
dalla formazione al monitoraggio del Progetto Adolescenza Mariateresa Paladino, Servizio politiche familiari, infanzia e adolescenza Franca Francia, Servizio salute mentale, dipendenze patologiche, salute
DettagliSCHEDA SINTETICA ATTIVITA' GIOCO D'AZZARDO ED ALTRE DIPENDENZE U.O. DIPENDENZE PATOLOGICHE
SCHEDA SINTETICA ATTIVITA' GIOCO D'AZZARDO ED ALTRE DIPENDENZE U.O. DIPENDENZE PATOLOGICHE L'Unità Operativa Dipendenze Patologiche dell' A.U.S.L. di Rimini ha avviato un progetto di presa in carico e
DettagliMappa indicatori per Rapporto di Autovalutazione CPIA
Mappa indicatori per Rapporto di Autovalutazione Versione 2018 INDICE della MAPPA INDICATORI 1 Contesto... 2 1.1 Popolazione studentesca del... 2 1.2 Territorio e capitale sociale... 3 1.3 Risorse economiche
DettagliIl progetto di modernizzazione NOA dell Area Vasta Emilia Centro
Il progetto di modernizzazione NOA dell Area Vasta Emilia Centro Una nuova organizzazione ambulatoriale per la gestione delle patologie croniche: gli strumenti del disease management e del governo clinico
DettagliStato corrente del progetto. 9 appartamenti 24 persone inserite 61 persone complessive dal 2003
Il progetto Supporto leggero e flessibile all abitare per persone con problematiche di salute mentale. Costruzione di progetti individuali volti all acquisizione di autonomie sempre maggiori nella gestione
DettagliDipartimento Cure Primarie U.O. Consultori Spazio Giovani di Bologna Centro di Consultazione per adolescenti
Dipartimento Cure Primarie U.O. Consultori Spazio Giovani di Bologna Centro di Consultazione per adolescenti SPAZIO GIOVANI E un Centro rivolto agli adolescenti (14-20 anni) e agli adulti del contesto
DettagliServizio Residenziale Terapeutico Riabilitativo per Minori SRTR-M
AREA DI PSICOPATOLOGIA DELL ETA EVOLUTIVA Responsabile: Dr. Massimo Molteni Servizio Residenziale Terapeutico Riabilitativo per Minori SRTR-M Responsabile: Dott.ssa Maria Nobile A CHI SI RIVOLGE.. BAMBINI
DettagliCurriculum Vitae di MARIALUISA GRECH
Curriculum Vitae di MARIALUISA GRECH DATI PERSONALI nato a RAGUSA, il 15-04-1977 Profilo breve DIRIGENTE MEDICO PSICHIATRA REFERENTE PER I PROGETTI DI EDUCAZIONE ALLA SALUTE E PREVENZIONE PRIMARIA RESPONSABILE
DettagliPREVENZIONE. Linee Guida Regionali 2007
PREVENZIONE Linee Guida Regionali 2007 Bla bla bla si parla sempre di prevenzione..ma.. Non sempre è chiara la definizione di cosa esattamente si voglia/debba prevenire Di chi lo debba fare E che ruolo
DettagliPIANO TRIENNALE DI INTERVENTO DELL ANIMATORE DIGITALE PER IL PNSD
PIANO TRIENNALE DI INTERVENTO DELL ANIMATORE DIGITALE PER IL PNSD Premessa L animatore digitale individuato in ogni scuola sarà formato in modo specifico affinché possa (rif. Prot. N 17791 del 19/11/2015)
DettagliComune di Cavallino Treporti Servizio Laboratorio Giovani LABORATORIO GIOVANI
Comune di Cavallino Treporti Servizio Laboratorio Giovani LABORATORIO GIOVANI LABORATORIO GIOVANI Attivo dal 2007 Servizio del Comune di Cavallino Treporti (Assessorato alle Politiche Giovanili), rivolto
DettagliACCOGLIERE PER RICOMINCIARE. Progetto di rete per promuovere le relazioni tra i soggetti che si occupano di marginalità estrema
ACCOGLIERE PER RICOMINCIARE Progetto di rete per promuovere le relazioni tra i soggetti che si occupano di marginalità estrema Gruppo di progetto Caritas Rimini Caritas Ravenna-Cervia Comune di Reggio
DettagliPROGETTO PREVENZIONE DELLE DIPENDENZE IN AMBITO SCOLASTICO
PROGETTO PREVENZIONE DELLE DIPENDENZE IN AMBITO SCOLASTICO PREMESSA La ricerca scientifica nell ambito della prevenzione di comportamenti di dipendenza evidenzia nella preadolescenza e nell adolescenza
DettagliELEMENTI ESSENZIALI DEL PROGETTO
ALLEGATO 6 ELEMENTI ESSENZIALI DEL PROGETTO TITOLO DEL PROGETTO: ANZIANI IN AZIONE giovani volontari anziani - 2016 SETTORE e Area di Intervento: A01 Assistenza Anziani OBIETTIVI DEL PROGETTO Obiettivo
DettagliDipendenze: una sfida continua
15 maggio 2012 Dipendenze: una sfida continua Il ruolo del Comune nella lotta alle dipendenze a cura di Claudio Maurizio Minoia Potenziare l integrazione fra servizi sociali e sanitari Il processo partecipato
DettagliCentro di Intervento per il benessere fisico, psicologico e relazionale del bambino, dell' individuo e della famiglia
1 Centro di Intervento per il benessere fisico, psicologico e relazionale del bambino, dell' individuo e della famiglia "L'intervento breve con famiglie in difficoltà: utilizzare le potenzialità terapeutiche
DettagliPiano Annuale per l Inclusione
Scuola Istituto comprensivo De Amicis a.s. 2017 2018 Piano Annuale per l Inclusione Parte I analisi dei punti di forza e di criticità A. Rilevazione dei BES presenti: n 1. disabilità certificate (Legge
DettagliOfferta formativa della Regione Liguria sui temi della salute per l anno scolastico
Offerta formativa della Regione Liguria sui temi della salute per l anno scolastico 2018-2019 (in attuazione del Piano regionale della Prevenzione 2014-2018) OBIETTIVI Informare i dirigenti scolastici
DettagliImpatto sui modelli organizzativi e operativi dei progetti di modernizzazione
Servizio Salute mentale, Dipendenze patologiche, Salute nelle carceri Satellite EPOC - R E D Bologna 17 maggio 2013 Impatto sui modelli organizzativi e operativi dei progetti di modernizzazione Il caso
DettagliDalla prevenzione alla promozione della salute
Dalla prevenzione alla promozione della salute La promozione della Salute in Lombardia: il Piano Regionale Prevenzione 2015 2018 ed i Piani Integrati Locali degli interventi di promozione della salute
DettagliREGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA
Allegato alla Delib.G.R. n. 21/52 del 2008 Strutture rivolte al trattamento di adolescenti e giovani adulti con disturbo mentale, sottoposti a misure giudiziarie: requisiti strutturali, tecnologici e organizzativi
DettagliFondo Famiglia 2015 Progetto Conferenza dei Sindaci ASL 3 Genovese
Fondo Famiglia 2015 Progetto Conferenza dei Sindaci ASL 3 Genovese Tenendo conto di quanto indicato dal Decreto del Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali del 14 ottobre 2015 e dall allegato D delle
DettagliPIANO ANNUALE PER L`INCLUSIONE
PIANO ANNUALE PER L`INCLUSIONE ANNO SCOLASTICO 17/18 Tutti i dati relativi alle sezioni disabilita`, Des e svantaggio sono automaticamente inseriti dal sistema in base ai dati inseriti Parte I - analisi
DettagliDall attività motoria alla prescrizione dell esercizio fisico per la salute ASL TO 4
Dall attività motoria alla prescrizione dell esercizio fisico per la salute ASL TO 4 Catalogo di Progetti di Promozione della Salute dell ASL TO 4 Inviato nel 2014 e nel 2015 ai Dirigenti Scolastici e
DettagliINTRODUZIONE. 1 Il termine nuove droghe o droghe di sintesi si riferisce a quelle sostanze psicoattive prodotte in laboratorio piuttosto
INTRODUZIONE Negli ultimi anni il consumo di sostanze stupefacenti si è diffuso in maniera crescente tra la popolazione giovanile, soprattutto da quando si è verificato un cambiamento sia del tipo di sostanze
Dettagli*dati al 7 aprile 2015
Piano Annuale per l Inclusione rivisto a conclusione dell a.s. 2014-2015 e proposto per a.s. 2015-2016* (Delibera 26 del Collegio Docenti del 13 maggio 2015 e Delibera 59 del Consiglio di Istituto del
DettagliIl Garante incontra i servizi. Incontro di restituzione degli incontri nelle province dell Emilia Romagna Bologna, 21 marzo 2013
Il Garante incontra i servizi Incontro di restituzione degli incontri nelle province dell Emilia Romagna Bologna, 21 marzo 2013 Enti gestori 67 enti gestori di servizio Sociale Piacenza 9 Parma 9 Reggio
DettagliLa metodologia del budget di salute è stata utilizzata nel DSM-DP di Imola, in particolare nell area degli adulti, a partire dal 2000.
PREMESSA La metodologia del budget di salute è stata utilizzata nel DSM-DP di Imola, in particolare nell area degli adulti, a partire dal 2000. Le ragioni che sostengono ancora oggi tale pratica sono legate
DettagliUna Rete di solidarietà Alzheimer. a sostegno del paziente con Alzheimer e della sua Famiglia nelle Gestione di Cura OBIETTIVO GENERALE
Una Rete di solidarietà Alzheimer a sostegno del paziente con Alzheimer e della sua Famiglia nelle Gestione di Cura OBIETTIVO GENERALE Attivazione di UNA RETE DI SOLIDARIETA ALZHEIMER per il miglioramento
DettagliIL PENSIERO DEL VOLONTARIATO. Dott. Adriano Bordignon
IL PENSIERO DEL VOLONTARIATO Dott. Adriano Bordignon L area della famiglia Il calderone del PDZ La famiglia come dimensione Riconoscimento di soggettività al sistema famiglia Potenziamento ed adeguamento
DettagliLaurea magistrale in Psicologia Indirizzo in Psicologia clinica e di comunità
Laurea magistrale in Psicologia Indirizzo in Psicologia clinica e di comunità OPEN DAY per il Corso di laurea Magistrale in Psicologia Università Europea di Roma, 3 maggio 2016 Qualche dato storico 1986
DettagliUN MODELLO DI SERVIZIO ALCOLOGICO-RIABILITATIVO
UN MODELLO DI SERVIZIO ALCOLOGICO-RIABILITATIVO Relatore: Dr.ssa Maria Angela Abrami Psicologa, Psicoterapeuta Servizio Alcologia - Responsabile U.O.NOA 4 - Leno Convegno: Alcologia Moderna. Attuali trend
DettagliAutismo: attività e interventi innovativi di carattere sociosanitario nell Asl di Milano
Tavola Rotonda Autismo 1 dicembre 2014 Autismo: attività e interventi innovativi di carattere sociosanitario nell Asl di Milano Milano, 1 dicembre 2014 Progettualità a sostegno della famiglia e suoi componenti
DettagliMAPPATURA SERVIZI E STRUTTURE
MAPPATURA SERVIZI E STRUTTURE Nome Gruppo Appartamento Il Sicomoro Tipologia Servizio Residenziale continuativo Gestione ATI (Associazione Temporanea di Impresa): - Cooperativa L Esprit à l Envers con
DettagliPROTOCOLLO DI COLLABORAZIONE PREMESSO
PROTOCOLLO DI COLLABORAZIONE TRA Il MINISTRO DELLA GIOVENTU e la FONDAZIONE ANIA PER LA SICUREZZA STRADALE, PREMESSO che il Ministro della Gioventù esercita le funzioni di cui all'art. 46, comma 1, lettera
DettagliAssistenza primaria in Emilia-Romagna: uno sguardo sul carcere
Assistenza primaria in Emilia-Romagna: uno sguardo sul carcere Antonio Brambilla PATOLOGIE CRONICHE Bologna, 25 maggio 2017 Definizione di assistenza primaria (Commissione Europea, 10 luglio 2014) risposta
DettagliASAI descrizione e obiettivi
ASAI descrizione e obiettivi L ASAI (Associazione di Animazione Interculturale) ha sviluppato una lunga esperienza nella creazione, strutturazione e conduzione di luoghi di aggregazione e di coinvolgimento
DettagliCAMERA DEI DEPUTATI PROPOSTA DI LEGGE. d iniziativa del deputato DI STANISLAO. Istituzione del servizio di psicologia scolastica
Atti Parlamentari 1 Camera dei Deputati CAMERA DEI DEPUTATI N. 2839 PROPOSTA DI LEGGE d iniziativa del deputato DI STANISLAO Istituzione del servizio di psicologia scolastica Presentata il 20 ottobre 2009
DettagliPIANO TRIENNALE D INTERVENTO DELL ANIMATORE DIGITALE
PIANO TRIENNALE D INTERVENTO DELL ANIMATORE DIGITALE La legge 107 prevede che dall anno 2016 tutte le scuole inseriscano nei Piani Triennali dell Offerta Formativa azioni coerenti con il Piano Nazionale
DettagliDott. Stefano Zucchini
L organizzazione dei centri diabetologici pediatrici regionali Giornata Nazionale della Diabesità Promossa dalla Società Italiana di Endocrinologia e Diabetologia Pediatrica Dott. Stefano Zucchini Centro
DettagliPiano Annuale per l Inclusione
Scuola IC G. Lanfranco Gabicce Mare a.s. 2017-2018 Piano Annuale per l Inclusione Parte I analisi dei punti di forza e di criticità A. Rilevazione dei BES presenti: n 1. disabilità certificate (Legge 104/92
DettagliMETODICHE DIDATTICHE
Università degli Studi di Genova Facoltà di Medicina e Chirurgia - Dipartimento di Pediatria C.L. Triennale Infermieristica Pediatrica A.A.2007/2008 CORSO INTEGRATO SCIENZE UMANE PSICOPEDAGOGICHE METODICHE
DettagliANFFAS. Nasce il 28 marzo 1958 a Roma ed è stata fondata da un gruppo di genitori di persone con disabilità
ANFFAS Nasce il 28 marzo 1958 a Roma ed è stata fondata da un gruppo di genitori di persone con disabilità Cosa significa ANFFAS? "Associazione Nazionale Famiglie di Disabili Intellettivi e Relazionali"
DettagliPIANO ANNUALE PER L`INCLUSIONE
PIANO ANNUALE PER L`INCLUSIONE ANNO SCOLASTICO 18/19 Tutti i dati relativi alle sezioni disabilita`, Des e svantaggio sono automaticamente inseriti dal sistema in base ai dati inseriti Parte I - analisi
DettagliUn esperienza di rete locale co-partecipata: il Progetto V.A.I.
Un esperienza di rete locale co-partecipata: il Progetto V.A.I. Vincitore del PREMIO INNOVAZIONE 2007 Qualità e semplificazione A CURA DI : Rita Giannetti e Gabriella Zoff Centri Regionali di Orientamento
DettagliF O R M A T O E U R O P E O
F O R M A T O E U R O P E O P E R I L C U R R I C U L U M V I T A E INFORMAZIONI PERSONALI Nome CAVALIERI FULVIA Email Fulvia.cavalieri@libero.it Nazionalità italiana Data di nascita 02/07/1953 ESPERIENZA
Dettaglin.93 del (Parte Prima)
Bollettino Ufficiale della Regione Emilia-Romagna (BURERT) n.93 del 28.03.2014 (Parte Prima) Regione Emilia-Romagna LEGGE REGIONALE 28 MARZO 2014, N.2 NORME PER IL RICONOSCIMENTO ED IL SOSTEGNO DEL CAREGIVER
DettagliSINTESI PROTOCOLLO OPERATIVO TRA MINISTERO DELLA GIUSTIZIA REGIONE ABRUZZO ANCI ABRUZZO TRIBUNALE DI SORVEGLIANZA DI L AQUILA Il protocollo operativo tra Ministero della Giustizia, Regione Abruzzo, ANCI
DettagliAggiornare le politiche di prevenzione e di contrasto del consumo/abuso di sostanze. Linee di indirizzo regionali
Aggiornare le politiche di prevenzione e di contrasto del consumo/abuso di sostanze Linee di indirizzo regionali Come nascono le linee di indirizzo Documento preliminare, condiviso con l Assessore regionale
DettagliIl metodo della diagnosi precoce (early detection) nei C.I.C.
L attività dei C.I.C. (Centri di Informazione e Consulenza) un modello per la prevenzione precoce, il supporto alle famiglie e l integrazione con i servizi del territorio Dott. Maurizio Gomma Obiettivi
DettagliPromuovere la salute e il benessere della persona di ogni età.
Promuovere la salute e il benessere della persona di ogni età. LA COOPERATIVA SOCIALE ONLUS LA BOTTEGA DEI RAGAZZI NASCE NEL 2004. REALIZZA SERVIZI CHE SOSTENGONO IL CAMBIAMENTO E I PERCORSI DI CRESCITA
DettagliSintesi Bilancio Sociale 2016
Sintesi Bilancio Sociale 2016 Il 2016 in pillole 3.175 Occupati 1.893.744 Giornate di assistenza erogate 120 milioni di euro Valore della produzione 2,28 milioni di euro Utile 31,8 milioni di euro patrimonio
DettagliPrincipi e Modelli Organizzativi nel trattamento dei disturbi da cocaina nei servizi sanitari pubblici
Principi e Modelli Organizzativi nel trattamento dei disturbi da cocaina nei servizi sanitari pubblici Giovanni Serpelloni O sservatorio D R egionale sulle ipendenze D ipendenze Indice presentazione 1.
DettagliPiano Annuale per l Inclusione
Scuola ISTITUTO COMPRENSIVO CARLO DEL PRETE a.s. 2016/17 Dati aggiornati al 23 giugno 2017 Piano Annuale per l Inclusione Parte I analisi dei punti di forza e di criticità A. Rilevazione dei BES presenti:
DettagliUn approccio organico, competenze per tutti
Il percorso per lo sviluppo delle competenze digitali dei/delle cittadini/e del Comune di Ravenna dal 2003 Seminario: Iniziative per la diffusione della cultura digitale per i cittadini Bologna, 3 dicembre
DettagliScuola INFANZIA-PRIMARIA-SECONDARIA DI PRIMO GRADO a.s. 2016/2017 Piano Annuale per l Inclusione
Scuola INFANZIA-PRIMARIA-SECONDARIA DI PRIMO GRADO a.s. 2016/2017 Piano Annuale per l Inclusione Parte I analisi dei punti di forza e di criticità A. Rilevazione dei BES presenti: n 1. disabilità certificate
DettagliSintesi Tema: Formazione per il Terzo settore
Sintesi Tema: Formazione per il Terzo settore Riflessione sulla formazione del gruppo dirigente del Terzo settore a sostegno dell identità associativa, della capacità di lettura dei bisogni del territorio,
DettagliPIANO TRIENNALE DI INTERVENTO DELL ANIMATORE DIGITALE PER IL PNSD
PIANO TRIENNALE DI INTERVENTO DELL ANIMATORE DIGITALE PER IL PNSD Premessa Come previsto dall art, 1 comma 56 della Legge 107/2015 di riforma del sistema di istruzione, il M.I.U.R., con il D.M. n. 851
Dettagliuna prospettiva clinica
Vicenza, 24 maggio 2013 FAMIGLIA E SCUOLA DI FRONTE AL BAMBINO CON DISTURBO ESTERNALIZZANTE una prospettiva clinica dr.ssa Silvia Maria Radaelli psicologo psicoterapeuta UOC NPIA ULSS 4 Alto Vicentino
DettagliFacoltà di Psicologia. Parole chiave per l elaborato finale
TEMI/ARGOMENTI PER LA STESURA DELL ELABORATO FINALE Parole-chiave Apprendimento Aspetti metodologici della ricerca Comunicazione e linguaggio Comunità e interventi nei contesti sociali Esempi strategie
DettagliDIPARTIMENTO DELLE DIPENDENZE
DIPARTIMENTO DELLE DIPENDENZE Roberta Balestra Conferenza dei Servizi dell'ass 1 Triestina 22 gennaio 2010 Cos'è il Dipartimento delle Dipendenze? E' la struttura dell'azienda Sanitaria n. 1 che ha il
DettagliBuone pratiche per la prevenzione comportamenti a rischio negli adolescenti di origine straniera
Buone pratiche per la prevenzione comportamenti a rischio negli adolescenti di origine straniera Paola Marmocchi Il miglioramento dei contesti organizzativi nella prevenzione IVG nelle donne straniere
DettagliPartecipazione adolescenti e giovani
MI 5.3 Partecipazione adolescenti e giovani Promuovere l'esercizio della cittadinanza attiva, lo sviluppo delle competenze e la promozione della partecipazione per gli adolescenti e i giovani. Programmi
Dettagli