Il progetto AQUA. LIFE Achieving good water QUality status in intensive Animal production areas. Action 12: After-LIFE communication plan

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1 LIFE Achieving good water QUality status in intensive Animal production areas. Action 12: After-LIFE communication plan Deliverable 19: After-LIFE communication plan Il progetto AQUA Obiettivi Il progetto AQUA ha voluto dimostrare come ridurre l'inquinamento delle acque sotterranee e superficiali quando dovuto alla dispersione di nutrienti di origine agricola (azoto e fosforo), ottimizzando il loro utilizzo nelle aziende zootecniche. L' obiettivo è stato raggiunto attraverso la combinazione di tecniche e di pratiche di gestione innovative che sono state individuate ed e applicate in una rete di aziende dimostrative disseminate nel Nord Italia, in quelle zone dove la pressione agro-zootencia è maggiore. Queste stesse tecniche possono essere utilizzate con profitto nelle aziende italiane ed in quelle di altre nazioni europee caratterizzate da zone ad elevata densità di allevamenti. Le principali aree tecniche di intervento di AQUA sono state: ridurre il contenuto di azoto degli effluenti zootecnici, attraverso l'applicazione di razioni ipoproteiche nell'allevamento suino ed una maggiore efficienza dell'azoto nell'alimentazione dei bovini (azione 1); incrementare l'efficienza fertilizzante dei nutrienti (N, P) contenuti negli effluenti zootecnici, con l'applicazione di tecniche di distribuzione innovative su colture caratterizzate da lunghe stagioni di crescita ed elevate asportazioni (azione 2); ridurre la dispersione dei nutrienti dai terreni alle acque attraverso misure agro-ambientali progettate per contenere i flussi ai corpi d'acqua (azione 3); ridurre le pressioni e gli impatti nelle aree ad elevata densità di allevamenti attraverso la separazione ed il trasferimento di frazioni solide degli effluenti zootecnici (azione 4); migliorare e semplificare i controlli aziendali, attraverso la messa a punto di un sistema per la tracciabilità e la certificazione delle buone pratiche nella gestione dei nutrienti - dall'alimentazione animale alla produzione ed uso degli effluenti (azioni 5). Risultati ambientali, economici e sociali L'obiettivo di ridurre il contenuto di azoto degli effluenti zootecnici è stato raggiunto aumentandone l'efficienza di trasformazione degli animali da reddito, alzando cioè la percentuale di azoto alimentare trattenuta dall'organismo. In pratica per i suini significa diminuire la quantità di proteina della razione, ma incrementarne il valore biologico, anche bilanciando la proteina degli alimenti per quantità (in rapporto all'energia DOC / Deliverable 19 Action 12 Pag.1 di 7

2 della dieta) e qualità (attraverso l'utilizzazione di aminoacidi di sintesi). Per i bovini (da latte e da carne) oltre ad agire sulla proteina della dieta va anche considerata e favorita la fisiologia ruminale, per avere la massima sintesi di proteina batterica poi digerita ed utilizzata per le produzioni. Lo strumento per valutare l'escrezione dell'azoto è un bilancio, che stima la differenza tra le entrate e le uscite di N in stalla. Una misura dell'efficienza è la resa dell'azoto, cioè la percentuale di azoto introdotto in allevamento con gli alimenti che è trasformato in tessuti (accrescimento) e in latte. Il progetto AQUA ha seguito per un triennio 9 allevamenti di altrettante aziende agricole dimostrative e 2 allevamenti da ingrasso, per un totale di 4 stalle da latte e 7 da carne - 3 ingrassi di bovini e 4 di suini. Per ogni azienda è stato progettato un piano alimentare per limitare l'escrezione di azoto basato sulla riduzione del livello proteico delle diete e/o su un migliore bilanciamento tra energia e proteina della razione. Il vecchio e il nuovo piano alimentare sono stati seguiti nella loro applicazione con rilievi produttivi e qualitativi utili a verificare non solo l'effettivo miglioramento della resa dell'n, ma anche il mantenimento dei livelli di produzione e l'impatto economico ed ambientale delle scelte fatte. Praticamente in tutte le aziende seguite dove si è rimodulata la razione si è registrato un calo dell'escrezione di azoto. Nelle stesse aziende aziende zootecniche si è operato nella parte di campagna. Per incrementare l'efficienza fertilizzante e limitare le perdite di nitrati dal suolo alle acque sono state messe in pratica successioni colturali caratterizzate da elevate asportazioni di azoto e da una stagione di crescita la più ampia possibile. Le colture sono state fertilizzate prevalentemente con liquami zootecnici, cercando di ottimizzare l efficienza d uso dell azoto non solo privilegiando le epoche di distribuzione più favorevoli, ma anche utilizzando tecniche di distribuzione migliorative/innovative rispetto alla soluzione standard. Tra le successioni colturali ad elevata asportazione di azoto più praticate nel progetto vi sono le doppie colture con mais ed erbaio autunno-vernino (loiessa o cereale da foraggio), quelle con cereale autunno-vernino seguito da erbaio estivo (sorgo, panico) oppure i prati permanenti. Come tecniche migliorative/innovative, con la finalità di elevare l efficienza di utilizzo dell azoto contenuto nei liquami, sono state applicate, da sole o combinate (ove possibile): interramento contestuale alla distribuzione (botte con ancore o sistema a tubo flessibile ombelicale ); distribuzione rasoterra a bande; distribuzione in sarchiatura tra le file; fertirrigazione con miscela di liquami ed acque irrigue. In alcuni casi sono state utilizzate macchine semoventi ad elevata capacità di lavoro e basso calpestamento che possono favorire le distribuzioni nelle epoche più favorevoli come in presemina o sulle colture in atto. L applicazione di queste buone pratiche agronomiche, associata alla gestione ottimizzata dell azoto in stalla, hanno permesso di migliorare i bilanci dell azoto a scala aziendale. Per dimostrare come contenere più possibile le perdite di nitrati dal suolo alle acque sono state anche utilizzate le fasce tampone alberate oppure il drenaggio controllato e la fitodepurazione. Le fasce tampone alberate si sono dimostrate efficaci nel ridurre la dispersione dei nutrienti dai terreni alle acque anche quando questi sono di origine zootecnica; 5 metri di fascia tampone sono risultati sufficienti per raggiungere valori di abbattimento dell azoto dell ordine di 70% per i nitrati e 60% per l azoto totale. Un impianto di drenaggio controllato e fitodepurazione è stato utilizzato per dimostrare la funzionalità di questa tecnica, confrontando gli effetti della fertilizzazione con 250 kg/ha di azoto applicati DOC / Deliverable 19 Action 12 Pag.2 di 7

3 con tre modalità: solo liquame bovino, metà dose con liquame e metà con concime minerale, solo concime minerale. La fertilizzazione mista ha consentito di ottenere i migliori risultati in termini di maggiore produzione del mais e minori concentrazioni di azoto nell acqua di percolazione. La zona umida di fitodepurazione ha ridotto le perdite di N del 90% rispetto al carico in ingresso. Integrando drenaggio controllato e fitodepurazione le perdite annue di azoto sono inferiori a 1 kg/ha. Sono state proposte e presentate tecniche di separazione solido-liquido dei liquami e di valorizzazione delle frazioni solide. Tra le tecnologie di trattamento dei liquami, la separazione solido-liquido è la più semplice, ma efficace. Sono state effettuate prove di separazione in allevamenti di bovini e suini, utilizzando le tecnologie più diffuse come la compressione elicoidale o i rulli contrapposti, per valutare l'efficienza di separazione per diversi parametri (peso, solidi, azoto e fosforo). Le due tecniche, per quanto diverse, hanno efficienze di separazione simili nei confronti dei parametri misurati e influenzate in primo luogo dal contenuto di solidi totali e dal tipo di frazione particellare presente: nel caso dei liquami bovini più densi (con una concentrazione dell 8-10% di sostanza secca), nella frazione solida si possono concentrare anche sino al 60-70% dei solidi totali e il 30-35% dell azoto. Nel corso del progetto è stato costituito un Consorzio che ha raggruppato aziende con allevamento bovino da latte, nelle quali si è proceduto con la separazione solido-liquido dei liquami per mezzo di dispositivo separatore mobile gestito dal Consorzio e aziende senza allevamento che hanno fatto uso delle frazioni solide separate ai fini fertilizzanti su terreni coltivati a cereali, che di norma non ricevevano matrici organiche. Con una produzione di 5-6 t/ora di frazione solida, in 8-10 ore di lavoro del separatore si concentrano oltre 170 kg N nella frazione solida. Per migliorare e semplificare le operazioni che possono servire all'azienda agro-zootecnica per gestire in maniera virtuosa il ciclo dell'azoto, nel progetto AQUA sono stati messi a punto strumenti di supporto al calcolo e all'archiviazione dei dati. In particolare Calcola N è un applicativo per il calcolo dell azoto negli effluenti che utilizza: il consumo di alimenti delle diverse categorie di animali (protidi grezzi e l ingestione di sostanza secca), l inventario degli animali presenti in stalla, la produzioni di latte (venduto, scartato e diversamente allocato in azienda) ed i relativi parametri chimici (proteine e grasso). L applicativo restituisce in tempo reale alcuni importanti parametri quali: azoto negli effluenti aziendali (kg N), Azoto escreto (kg N/ tonnellate di peso vivo), Azoto al campo (kg N/ t PV), Azoto al campo delle vacche in lattazione (kg N/t PV), Azoto al campo delle vacche in lattazione (kg N/ capo), Resa dell azoto (kg N out/kg N in) e resa dell azoto (kg N latte/ kg N consumato. Tra i parametri descritti da Calcola N, l azoto al campo escreto delle vacche in lattazione ha uno specifico valore previsto dalla normativa vigente, le aziende possono pertanto agevolmente valutare se rientrano nei parametri cogenti previsti dal recepimento regionale della Direttiva Nitrati. Il Calcola N è utilizzabile gratuitamente attraverso il sito del CRPA, previa richiesta di una password. Oltre al tool citato ne è stato predisposto un secondo, in forma di applicazione scaricabile in locale previa richiesta di password, finalizzato a dare evidenza del trasferimento delle frazioni solide del refluo aziendale separato dalle zone con surplus di azoto a quelle con necessità di sostanza organica. Lo strumento creato consiste in una serie di registri che, utilizzati insieme alla tecnologia satellitare qualora i mezzi di trasporto siano provvisti di strumentazione GPS, consentono di dare l'evidenza necessaria e tenere traccia dei trasferimenti del materiale. Le tecniche individuate e dimostrate in AQUA per riduzione dell'azoto escreto e finalizzate al contenimento dell'inquinamento delle acque sotterranee e superficiali sono state valutate, oltre che per DOC / Deliverable 19 Action 12 Pag.3 di 7

4 l'efficacia delle ricadute ambientali, anche per l'impatto economico e sociale. Infatti, il presupposto del progetto è stato individuare pratiche virtuose che non andassero a penalizzare la redditività dell'azienda agricola o che avessero ricadute sociali impattanti. È stato analizzato il costo di produzione di carne (suina e bovina) e latte nelle condizioni ex ante ed ex post alla introduzione delle tecniche alimentari a bassa escrezione di azoto, sia direttamente nelle aziende dimostrative, sia in un campione di aziende satellite. In generale, considerando gli elevati costi delle materie prime proteiche negli anni di svolgimento del progetto e che la produttività degli animali non è ha mai risentito, la riduzione del livello proteico delle diete si è molto spesso accompagnato ad un abbassamento dei costi alimentari. La valutazione dei potenziali impatti in termini di emissioni nel suolo e nelle acque e in atmosfera (gas ad effetto serra) sono state valutate con il metodo dell'analisi del ciclo di vita (LCA) dei prodotti carne e latte. Il lavoro di analisi condotto ha evidenziato come le riduzione dell'azoto nelle diete ha determinato in generale una riduzione dell'azoto escreto dagli animali e, insieme all'ottimizzazione dell'uso dei reflui aziendali, ha determinato un aumento dell'efficienza d'uso dell'azoto a livello aziendale. La riduzione dell'azoto escreto ha mostrato un effetto apprezzabile sugli impatti ambientali, in particolare sulla categoria di impatto relativa all'acidificazione, che è principalmente dovuta alle emissioni di ammoniaca conseguenti alle diverse fasi di gestione delle deiezioni Va comunque rimarcata la grande importanza che ha il livello di efficienza produttiva sulla entità degli impatti. Un miglioramento delle performance produttive, quando questa non sia legata a un incremento degli input di materiali e mezzi tecnici, ha una notevole potenzialità di mitigazione degli impatti. Le tecniche individuate e presentate agli operatori con il progetto AQUA si sono rivelate efficaci e tutto sommato semplici da utilizzare nella pratica di allevamento e agricola. Non sono emerse problematiche relative alla produttività, che anzi in alcuni casi è migliorata quando gli agricoltori hanno posto la giusta attenzione al tipo e alle quantità di mezzi di produzione impiegati: componente proteica dei mangimi e maggior uso dei reflui zootecnici al posto di concimi chimici, principalmente. Le implicazioni ambientali e sociali sono sostanzialmente positive, perché si riducono gli impatti anche in termini di gas ed effetto serra ed odori. La strategia di comunicazione e dimostrazione Principali target group Le categorie principali a cui il progetto AQUA si è rivolto sono identificabili negli operatori di oggi (allevatori, agricoltori e tecnici di supporto alle aziende, così come ricercatori e funzionari delle autorità pubbliche e di controllo Regioni, Province e Servizi Veterinari) e a quelli di domani (studenti delle scuole superiori ad indirizzo agrario ed ambientale, studenti universitari). Infatti, oltre alla diffusione delle tecniche di controllo dell'inquinamento da azoto per le acque sotterranee e superficiali, AQUA ha anche inteso sensibilizzare i giovani verso le problematiche ambientali dell'agricoltura e delle produzioni animali in particolare. DOC / Deliverable 19 Action 12 Pag.4 di 7

5 Quadro delle attività di disseminazione svolte nel progetto Per ottenere la diffusione dei risultati del progetto e il raggiungimento dei diversi target group è stata svolta una capillare campagna di dimostrazione, divulgazione e comunicazione. Le attività sono state raggruppate in tre tipologie: 1. attività informative, mirate a informare il pubblico in generale e il gruppi target sugli obiettivi, l'avanzamento e i risultati del progetto (news letter, comunicati stampa, conferenze stampa, partecipazione a fiere); 2. azioni dirette che comprendono attività con rapporto diretto con il target, come ad esempio le giornate dimostrative, gli incontri con studenti o tecnici (info days), i corsi per tecnici, convegni e seminari, conferenza finale; 3. azioni indirette, finalizzate a diffondere le informazioni legate al progetto e realizzate per mezzo di strumenti specifici, come il sito web, la leaflet illustrativa del progetto, cartelloni nelle aziende dimostrative, articoli tecnico-scientifici, il Layman's report e il filmato di illustrazione del progetto. Tabella 1: Attività divulgative svolte da ottobre 2010 a marzo 2014 Attività Informative Numero Contatti Target group Conferenze stampa e comunicati stampa 14 Inviati a 170 testate giornalistiche e televisive Newsletter 14 Inviate a contatti mail Fiere settore 3 ND Comunicazione Europe Direct information network (tramite sito web) Dirette 1 ND Agricoltori Tecnici Ricercatori Studenti Giornalisti Grande pubblico Giornate dimostrative partecipanti Agricoltori, Tecnici, Ricercatori, Studenti Corsi partecipanti Agricoltori, Tecnici, Ricercatori Info day studenti Studenti Convegni e seminari tecnici (anche organizzati da altri) 13 Agricoltori, Tecnici, Ricercatori Nitrogen workshop Tecnici, Ricercatori Conferenza finale partecipanti Agricoltori, Tecnici, Ricercatori,, Studenti, Giornalisti, Grande pubblico Indirette Sito internet progetto aqua.crpa.it 4400 sessioni, pagine visitate Leaflet copie a stampa + web Notice board 17 1 copia stampata + web Articoli e opuscoli 24 Oltre riviste pubblicate Filmato del progetto DVD + web Layman's report copie a stampa + web Agricoltori, Tecnici, Ricercatori Studenti Giornalisti Grande pubblico DOC / Deliverable 19 Action 12 Pag.5 di 7

6 Attività di disseminazione addizionali (after Life) Da aprile 2014 ha preso avvio la comunicazione after Life, pianificata per garantire una continuità ed un potenziamento dei risultati conseguiti nel progetto. Le azioni pianificate (in parte già realizzate alla redazione di questo rapporto) sono presentate nella tabella 2. Tabella 2: Attività divulgative da svolgere da aprile 2014 Attività Obiettivo Target group (*) Periodo 1- Sito internet di progetto Divulgare i risultati del progetto. 250 sessioni con pagine viste al mese. 2- Desk per le informazioni ed il supporto ai tool di calcolo del bilancio dell'azoto Diffondere l'applicazione delle tecniche dimostrate nel progetto per la gestione dell'azoto nell'azienda 3 -Articoli Divulgare i risultati del progetto. Obiettivo: uscita di 10 articoli sulle seguenti riviste, che hanno le tirature indicate L'Informatore Agrario copie L'Allevatore copie Agricoltura copie Informatore Zootecnico copie Terra e Vita copie Suinicoltura copie 4 -Conferenze e seminari Divulgare i risultati del progetto. Obiettivo: partecipazione a 3 eventi. 5 - Info day nelle scuole Informare e sensibilizzare gli studenti. Obiettivo 2 incontri 6- Diffusione Layman report tramite Europe Direct information network Diffondere i risultati del progetto a tecnici e ricercatori e personale della pubblica amministrazione a livello dell'unione Europea A TR AP S x x x x 01/04/ /03/2019 x x x 01/04/ /03/2019 x x x x 01/04/ /03/2016 x x x x 01/04/ /03/2016 x 01/09/ /06/2015 x x 01/09/ /06/2015 (*) A = agricoltori; TR = tecnici e ricercatori; PA = personale amministrazione pubblica; S= studenti 1 - Il sito di progetto sarà mantenuto ed aggiornato per 5 anni successivi alla conclusione del progetto in accordo con quanto previsto dal piano di comunicazione sopra indicato o altro dovesse venire svolto in relazione ai risultato di progetto. 2 Gli strumenti di calcolo sviluppati saranno assisti dal personale di CRPA per il tempo in cui saranno accessibili dal sito di progetto. 3 Sono stati programmati 10 articoli relativi ai risultati di progetto, di cui A. Amadei Allevamenti a basso impatto azotato, una via percorribile Suinicoltore magazine, supplemento al n. 9/2014 di Allevatore magazine (pdf allegato) G. Setti Progetto AQUA: meno proteine agli animali, meno nitrati nelle falde Informatore Zootecnico, n. 7/2014 DOC / Deliverable 19 Action 12 Pag.6 di 7

7 P. Mantovi, G. Bonazzi - L allevamento intensivo può coesistere con una buona qualità ambientale - L'Ambiente (in corso di pubblicazione); L. Valli, S. Pigendoli - Allevamento e ambiente, studio in una azienda - Supplemento Agricoltura (allegato); G. Setti - Concluso il progetto triennale Aqua, coordinato dal Crpa e finanziato dalla Ue. Modifiche nell alimentazione di suini e bovini contro l inquinamento delle acque. - Dossier Reflui di Suinicoltura n. 7/2014 L. Migliorati - Progetto AQUA: efficienza alimentare per ridurre l'escrezione dell'azoto nell'allevamento della vacca da latte - L Informatore Agrario (previsto entro settembre 2014); Dossier della Rivista Agricoltura dedicato ai risultati del progetto AQUA (3 articoli, previsto entro dicembre 2014); Un opuscolo CRPA Notizie dedicato ai risultati dell'analisi degli impatti svolta per le aziende dimostrative del progetto (previsto entro marzo 2015). 4 Sono state pianificate le partecipazioni ai seguenti seminari internazionali. IDF World Dairy Summit, Tel Aviv (Israel) October Uno dei topic principali per l'edizione 2014 è Environmental Effects of Dairy Production. CRPA ha presentato al comitato dei referee un abstract per portare un poster che tratta delle emissioni dei sistemi produttivi da latte della Regione Emilia-Romagna. RAMIRAN th International Conference Rural-Urban Symbiosis 8 10 September 2015 Hamburg, Germany. RAMIRAN 2015 è incentrato sul ciclo che collega i sistemi di produzione agricoli e quelli urbani di consumo, soprattutto e sullo sviluppo di soluzioni integrate più sostenibili per la gestione dei residui. Workshop La dieta ipoproteica non fa bene solo all'ambiente in programma il 23 ottobre 2014 alle ore 16,30 nell ambito della Rassegna Suinicola di Cremona Italpig. Relatori G. Della Casa CRA-SUI, M. T Pacchioli CRPA spa. 5 Nell'anno scolastico saranno svolti ancora 2 info day nelle scuole superiori a indirizzo agrario ed ambientale dell'emilia-romagna. Le risorse che CRPA impiegherà per la realizzazione dell'after-life communication Plan derivano sostanzialmente da: altri progetti con argomenti similari che sono partiti nel 2013 e tutt'ora in corso; da uno specifica attività di informazione e divulgazione finanziato dalla Misura Azione 2 del Piano di Sviluppo Rurale (PSR) dell'emilia-romagna fino a fine DOC / Deliverable 19 Action 12 Pag.7 di 7

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